Visualizzazione post con etichetta VERBUM DOMINI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta VERBUM DOMINI. Mostra tutti i post

mercoledì 10 maggio 2023

VERBUM DOMINI

 


Annuncio della Parola di Dio e i poveri

107. La sacra Scrittura manifesta la predilezione di Dio per i poveri e i bisognosi (cfr Mt 25,31-46). 

Frequentemente i Padri sinodali hanno richiamato la necessità che l’annuncio evangelico, l’impegno dei Pastori e delle comunità siano rivolti a questi nostri fratelli. 

In effetti, «i primi ad avere diritto all’annuncio del Vangelo sono proprio i poveri, bisognosi non solo di pane, ma anche di parole di vita».[348] 

La diaconia della carità, che non deve mai mancare nelle nostre Chiese, deve essere sempre legata all’annuncio della Parola e alla celebrazione dei santi misteri.[349] 

Nello stesso tempo, occorre riconoscere e valorizzare il fatto che gli stessi poveri sono anche agenti di evangelizzazione. Nella Bibbia il vero povero è colui che si affida totalmente a Dio e Gesù stesso nel Vangelo li chiama beati, «poiché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3; cfr Lc 6,20). 

Il Signore esalta la semplicità di cuore di chi riconosce in Dio la vera ricchezza, ripone in Lui la propria speranza, e non nei beni di questo mondo. 

La Chiesa non può deludere i poveri: «I pastori sono chiamati ad ascoltarli, ad imparare da essi, a guidarli nella loro fede e a motivarli ad essere artefici della propria storia».[350]

La Chiesa è anche consapevole che esiste una povertà come virtù, da coltivare e da scegliere liberamente, come hanno fatto tanti Santi, ed esiste una miseria, esito spesso di ingiustizia e provocata dall’egoismo, che segna indigenza e fame e che alimenta i conflitti. Quando la Chiesa annuncia la Parola di Dio sa che occorre favorire un «circolo virtuoso» tra la povertà «da scegliere» e la povertà «da combattere», riscoprendo «la sobrietà e la solidarietà, quali valori evangelici e al tempo stesso universali… Ciò comporta scelte di giustizia e di sobrietà».[351]

[348]Propositio 11.

[349] Cfr Benedetto XVI, Lett. enc. Deus caritas est (25 dicembre 2005), 25: AAS 98 (2006), 236-237.

[350]Propositio 11.

[351] Benedetto XVIOmelia (1° gennaio 2009)Insegnamenti V, 1 (2009), 5.

https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20100930_verbum-domini.html

AMDG et DVM

martedì 2 maggio 2023

La missione della Chiesa: annunciare la Parola di Dio al mondo

VERBUM DOMINI 



La Parola dal Padre e verso il Padre

90. San Giovanni sottolinea con forza il paradosso fondamentale della fede cristiana: da una parte, egli afferma che «Dio, nessuno lo ha mai visto» (Gv 1,18; cfr 1Gv 4,12).

In nessun modo le nostre immagini, concetti o parole possono definire o misurare la realtà infinita dell’Altissimo. Egli rimane il Deus semper maior.

Dall’altra parte, egli afferma che il Verbo realmente «si fece carne» (Gv 1,14). Il Figlio unigenito, che è rivolto verso il seno del Padre, ha rivelato il Dio che «nessuno ha mai visto» (Gv 1,18).

Gesù Cristo viene a noi, «pieno di grazia e verità» (Gv 1,14), che per mezzo di Lui sono donate a noi (cfr Gv 1,17); infatti, «dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia» (Gv 1,16).

In tal modo l’evangelista Giovanni nel Prologo contempla il Verbo dal suo stare presso Dio al suo farsi carne, fino al suo ritornare nel seno del Padre portando con sé la nostra stessa umanità, che egli ha assunto per sempre.

In questo suo uscire dal Padre e tornare a Lui (cfr Gv 13,3; 16,28; 17,8.10) Egli si presenta a noi come il «Narratore» di Dio (cfr Gv 1,18).
Il Figlio, infatti, afferma sant’Ireneo di Lione, «è il Rivelatore del Padre».[310] Gesù di Nazareth è, per così dire, l’«esegeta» di Dio che «nessuno ha mai visto». «Egli è immagine del Dio invisibile» (Col 1,15).

Si compie qui la profezia di Isaia riguardo all’efficacia della Parola del Signore: come la pioggia e la neve scendono dal cielo per irrigare e far germogliare la terra, così la Parola di Dio «non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata» (Is 55,10s).

Gesù Cristo è questa Parola definitiva ed efficace che è uscita dal Padre ed è ritornata a Lui, realizzando perfettamente nel mondo la sua volontà.

https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20100930_verbum-domini.html

AMDG et DVM