1 - LA SUBLIME MISSIONE DI MARIA
La Santissima Vergine è presente in mente Dei fin dall’eternità. Ella contiene la Santa Trinità e ne è contenuta. Di lei così parla il Divino Autore (Lezione terza, 6 gennaio 1948, p. 43, corsivo aggiunto), prospettandone il ruolo apocalittico: Nella sua seconda, ultima venuta, l’Agnello di Dio, il Redentore, il Santo dei santi, avrà per precursore non il penitente del deserto, salato dalle macerazioni, e salante i peccatori per guarirli dalle pesantezze e farli agili ad accogliere il Signore, ma avrà per precursore l’Angelo nostro, Colei che, pur avendo carne, fu Serafino, Colei in cui abbiamo fatto dimora – né più dolce e più degna potevamo averla – l’Arca dilettissima di puro oro che ancor ci contiene così come è da Noi contenuta, e che trasvolerà nei cieli, raggiando il suo amore per preparare al Re dei re la strada profumata e regale e per preparare per generare e partorire, in un’ultima maternità quanti più germi di viventi sono e vorranno essere partoriti al Signore.
Un altro punto essenziale, più volte sottolineato, in questo come in altri testi dettati alla Valtorta, è l’eccellenza delle “anime ostie” che accettano, come la Valtorta stessa, di consumarsi nel dolore per la salvezza degli altri, inclusi i nemici. Sono dei “piccoli Cristi”, simili alla Grande Ostia, Cristo stesso, immolato per la salvezza di tutti, nemici compresi.