Putin richiama le truppe: arrivo di Nibiru nel 2021
Il Presidente Russo Vladimir Putin avrebbe comunicato la volontà di far rientrare in patria tutte le truppe dislocate all’estero. La motivazione? Prepararsi all’arrivo di Nibiru nel 2021.
Putin avrebbe fatto queste affermazioni giovedì scorso ad un meeting del ministero della difesa. Presenti il ministro e i massimi graduati dell’esercito russo, Putin ha chiesto il ritiro di tutte le truppe stanziate in varie missioni nel mondo per difendere la madrepatria dal pericolo incombente di Nibiru.
Secondo il racconto, un buon numero di ufficiali ed in particolare il capo di stato maggiore Valery Vasilyevich Gerasimov avrebbe negato l’esistenza di Nibiru e avrebbe consigliato Putin di porre l’attenzione sul necessario espansionismo russo soprattutto nella questione mediorientale e ucraina. Secondo Gerasimov Nibiru sarebbe una invenzione dei paesi occidentali, una trappola per sviare gli sforzi russi. Ritirarsi dall’Armenia, il Belarus, la Georgia, La Siria e da altri nazioni minerebbe la faticosa egemonia conquistata dal colosso russo.
Putin ha reagito con durezza definendo l’arrivo di Nibiru “certo come la morte”, egli ha rischiato la sua reputazione personale e la sua presidenza per prepararsi al suo arrivo.
Gli enormi bunker sotterranei sotto le montagne degli Urali potranno ospetare decine di milioni di persone per 5 anni che è la durata minima stimata per sopravvivere all’apocalisse del decimo pianeta. Tutte le armi hi-tech presentate nell’ultimo periodo sono state sviluppate e saranno usate per deviare e distruggere gli asteroidi, del “sistema” Nibiru, diretti verso la Russia.
Per Putin è assolutamente ridicolo lasciare truppe in giro per il mondo quando possono e devono proteggere la Russia contro questo imminente disastro. Ha esortato i presenti e le autorità a prendere una di queste tre decisioni se non fossero state d’accordo : ucciderlo, tacere o essere confinate in Siberia.
Il piano del leader del Cremlino prevede il primo ritiro dei 1.500 uomini della 201esima in Tajikistan nel Febbraio 2020, seguiti in aprile dagli 8.000 stazionati in Georgia. Farà tornare in patria successivamente 35.000 uomini dal Vietnam, Moldavia e Cuba.
“Tutti i russi hanno lo stesso diritto di essere sotto la protezione della madre patria quando Nibiru colpirà. Abbiamo piena fiducia nel programma spaziale russo per il 2021”.
Dmitry Medvedev ha discusso a lungo di Nibiru con Putin ed è stato convinto dal fatto che molti leader di paesi stranieri hanno già pagato miliardi di rubli per un posto sicuro nei bunker russi. Come esempio il re saudita Salman Bin Abdulaziz Al Saud che , non a caso, all’ultimo G-20 è stato complice di un fraterno siparietto con Putin con tanto di “cinque” e pacche sulle spalle.