Cari lettori, Blondet va in vacanza per un po’. Almeno due settimane, forse più. Non porto computer né risponderò alle mail, perché ho bisogno di disintossicarmi (la fame di comunicare notizie – e sparare opinioni e idee – è diventata dipendenza), perché praticare il giornalismo non fa’ avanzare nel Regno di Dio, e disperde l’anima. Ho disperso la mia più di quanto convenga alla mia età e alla prossimità dell’aldilà (la meditazione della morte è forte come l’orma dell’elefante, disse
Conte è stato sconfitto? È stato raggirato da Merkel e Macron, come dice la Meloni? Non ha ottenuto niente, anzi meno di quel che ottenevano Gentiloni e Renzi, secondo Minniti?
La vittoria, se la vogliamo guardare in faccia, c’è. Evidente e chiara. Consiste nel prendere coscienza che non esiste “soluzione europea” al problema dei migranti. E nemmeno a nessun altro problema che ci riguardi. Che l’”Europa”non è che una accolta di furbastri che, mentre tu tratti duramente ma lealmente, fanno accordi sottobanco in piccole riunioni bilaterali di cui non ti dicono nulla. Dunque ecco la vittoria: capire che la cosiddetta Unione Europea è un sistema metodico di arbitrio, prepotenza, slealtà ed oppressione.
La Grecia ha accettato, poveretta , di accogliere i migranti “secondari”, che la Baviera caccerà, perché la Merkel consente a Tsipras – in cambio – di rimandare sine die il rincaro dell’IVA che la BCE, e Bruxelles, gli imponevano con tanta insistenza (come lo impongono a noi). Tsipras spera così di vincere le elezioni. Quanto a Sanchez, ha accettato di prendersi i profughi cacciati dalla Germania perché il debito pubblico e privato della Spagna è stato contratto con l’estero –è schiacciata dalla Negative International InvestmentPosition (NIIP), dunque dipende dalla Germania molto più di noi, che gran parte del nostro debuito pubblico lo abbiamo in Italia, e debito privato quasi non ne abbiamo.
Con questi espedienti degradanti – per i servi – la Merkel ci “ha isolato” e forse raggirato. Per salvare il suo governicchio.
La UE non esiste, e si è visto
Se Merkel e Macron ti raggirano, non c’è istanza superiore a cui posa appellarti: dunque non esiste l’Unione. Esiste la cosca dei due paesi in combutta per spogliare l’Italia e riempirla di negri, tutto qui. Basta prenderne atto. Noterete che, durante la trattativa, Juncker è scomparso. La Mogherini non è scomparsa, perché non c’è mai stata – il suo robot è stato visto in Albania e Macedonia, dove il teatrino di carta chiamato Bruxelles vuole far entrare anche questi due. Scomparsi tutti a Bruxelles. Vittoria! S’è scoperto il trucco. Che “Bruxelles” non esiste se non come teatrino di carta della Germania e degli arbitrii di Macron, un teatrino che al bisogno viene ripiegato e sparisce in un cassetto. C’è chi risponderà che questo è avvenuto perché il vertice è un incontro intergovernativo, per questo è stato un inganno, e che ciò dimostra che ci vuole “più Europa”, cedere altra sovranità. Spero che nessuno ci caschi, ormai. Non c’è soluzione europea, e dobbiamo fare da soli, prendere in Libia le iniziative per fermare i migranti, come già abbiamo cominciato a fare:
E’ chiaro che in Europa, abbiamo dei nemici. Nemici veri, da stato di guerra. Come era stato previsto: l’euro, invece di avvicinare i popoli, li avrebbe resi ostili l’uno all’altro. In questo stato di guerra – ibrida, naturalmente, come si fa oggi: senza dichiarazione leale, senza justus hostis, dove gli alleati sono i nemici, usano i civili come arma, dove ti strangolano con la finanza prima di bombardarti le fabbriche – e non le bombardano, le comprano gratis – non è che siamo messi benissimo. Ciò perché non abbiamo un esercito ( mi ricordo la gioia di tutti, finalmente niente leva! La democrazia morì allora), niente banca centrale indipendente – dipendiamo dalla banca centrale nemica – niente moneta; e in più ci siamo legati dalle mille pastoie con cui l’Europa ci ha legato come in catene, persino il Regno Unito non riesce ad uscire. Rendiamoci conto che dobbiamo cominciare la lotta di liberazione, e sarà dura e forse sanguinosa.
Ma restare nella prigione dei popoli, sarà peggio: una spoliazione continua senza prospettive, fino alla morte del paese sotto la demografia africana.
La prossima spoliazione l’ha già descritta l’eurodeputato Marco Zanni: avete visto che DeutscheBank è prossima al collasso – e sarà un enorme buco per tutti . “Guarda caso”, scrive Marco Zanni, proprio adesso “la Germania chiede di usare il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) come fondo unico di risoluzione delle banche”.
Il MES, detto il Fondo Salva-Stati, deve diventare il Fondo Salva-Deutsche Bank. In altre parole, Berlino vuol farci pagare il salvataggio del suo buco nero, come atto di solidarietà europea. Come abbiamo già fatto quando abbiamo “salvato la Grecia” ossia le banche francesi e tedesche che avevano prestato incautamente troppo ad Atene, spendendoci 40 miliardi dei contribuenti italiani. Adesso, il MES andrà rifinanziato: ha “salvato” (leggi: indebitato) Irlanda, Portogallo, Spagna , e “rischiava di esaurirsi solo per garantire i depositi di una banchetta cipriota” di cui non si ricorda il nome. Per salvare la Deutsche, quanto ci vorrà? Basta leggere i testi: “Uno stato della zona euro, in difficoltà finanziaria, può richiedere un prestito a questo fondo. E chi ce lo mette il contante? Secondo il trattato, ogni stato aderente al MES dovrà corrispondere una certa quota di capitale allo stesso: si va dai 190 miliardi della Germania, passando per i 142 della Francia, fino ai 125 dovuti dall’Italia”.
L’Italia a cui l’Europa chiede di non spendere in investimenti, perché deve pagare i suoi debiti, in questo caso può allegramente garantire 125miliardi: che non ha. Niente di male, ce li prestano, e pagheremo gli interessi sul nuovo debito. Sicché poi Berlino ci rimprovererà di avere un debito pubblico eccessivo,di vivere sopra i nostri mezzi, quindi tagliare e tagliare, svendere, obbedire al vincolo esterno…Non vi basta ancora? Pagherete per la Deutsche Bank?
Vogliono farci pagare per Deutsche Bank
Nei sacri statuti, se la Germania vuole attingere al MES per salvar la Deutsche Bank, come minimo dobbiamo ricordare (e ricordarle) che quando uno stato si rivolge al MES, deve accettare la Troika, l’agente pignoratore per l’amministrazione controllata.
Vi sembra che Berlino accetterà la Troika? Berlino che non ha accettato di sottoporre alla sorveglianza della BCE le sue banche regionali in dissesto enorme, occulto e opaco?
Però il governo italiano, dovrà pretenderlo: aiuti dal MES? Allora la Troika a Berlino! Come Berlino minaccia per noi! Reciprocità!
Ovviamente ci sputeranno in faccia, rifiuteranno con arroganza e derisione, fra i cachini di gioia dei nostri nemici interni. Bene, è la vittoria: la prova che nella UE la legge non è uguale per tutti. Che è l’orwelliana Fattoria degli Animali, dove tutti gli animali sono uguali, ma i maiali sono più uguali degli altri. Vedete in che situazione ci siamo cacciati: credevamo di entrare nella civiltà, e ci hanno incastrato in una dittatura oscura senza nome, di cui non conosciamo neppure i limiti,perché probabilmente limiti non ha. Il dispotismo orientale del Califfo, era più civile, conosceva qualche limite, almeno si poteva provare ad ottenere giustizia con la supplica alla Sublime Porta.
La vittoria consiste in questo. Nel capire che dobbiamo far da soli anche in regime monetario, perché non c’è “soluzione europea” del nostro debito pubblico, perché l’Europa non ci proporrà mai altro che punizione, recessione e deflazione permanente, disoccupati di massa e di lunga durata.
Una volta realizzato che dobbiamo far da soli – l’Italia è contributore netto presso della UE, mica ha bisogno – la vittoria italiana è a portata di mano.
Possiamo farcela perché:
1 Gli italiani hanno una ricchezza finanziaria pro capite superiore ai tedeschi
2 Abbiamo un trilione di euro in conti bancari e 3 trilioni in attivi liquidi
3 L’Italia ha un attivo primario di 2,6% del Pil, E tutto ciò, si badi, senza aver fatto le vere riforme strutturali che dobbiamo fare
Ciò significa, secondo il chief investment officer Manish Singh (già UBS e Societé Générale), che “L’Italia non solo può sopravvivere all’Italexit, ma prosperare”. Manish Singh è uno dei tanti investitori internazionali che, se l’Italia esce dall’euro e opera con una sua moneta svalutata, sono pronti ad investire, ossia a indebitarci di nuovo, perché siamo ridiventati solvibili. E’ l’industria francese che sarà schiacciata dal nostro export in lire.
Anche il Nobel Stigliz illustra (per l’ennesima volta) lla convenienza d’Italia di uscire dall’euro, in un articolo apparso su”Politico” del 26 giugno:
“Di fronte all’ostinazione tedesca di non riformare l’euro, l’Italia ha la possibilità di fare una scelta diversa dalla Grecia. I benefici per l’Italia di abbandonare l’euro sono chiari, diretti e considerevoli”.
“Il cambio basso consentirà all’Italia di esportare di più. I consumatori adotteranno beni fatti in Italia invece di beni importati. I turisti troveranno il Paese ancora più attraent, per i suoi prezzi bassi. Tutto ciò stimolerà la domanda e accrescerà gli introiti dello Stato. LA crescita prenderà piede, e con essa l’alto livello di disoccupazione (11,3%, quella giovanile al 33,1%) scenderà”.
E Stigliz ci spiega anche come fare: l’Italia può creare “script”, titoli di debito pubblico, con cui permetterà di pagare le tasse e i mutui. La perdita di valore di questi “script” sarà l’equivalente di una svalutazione, con il che l’Italia recupera la sua politica monetaria efficace” . E’ il piano B.
Naturalmente, continua Stigliz, “la creazione di una moneta infomale sarà accolta da urli e strilli da parte degli altrimembri della zona euro. Sicuramente una moneta parallela infrange le regole e lo spirito dell’eurozona. A questo punto, l’Italia lascerà agli altri membri dell’eurozona di espellerla”.
Non vi sfugga l’ironia. Gli altri membri che ci espellono, si sparano sull’alluce da soli. Pensate solo come si troverebbe l’industria francese, a restare sola con l’euro ormai tedesco, rivalutato del 30%. Sarebbe schiacciata. Macron avrebbe i giorni contati. E già ora, la Le Pen sta superandolo nei sondaggi.
Vedete che si può vincere. Occorre coraggio e polso fermo, come in guerra. I miei dubbi non sono su questo governo. Sono sulle quinte colonne che invocano lo straniero perché ci punisca, e stringa le nostre catene.
Perché sono loro che strillano che Conte è stato sconfitto; e Gentiloni dice che gli europei “si vendicheranno sulle nostre banche”. Ma le ONG sono di un parere contrario, visto che sono molto, molto arrabbiate.
Merkel has gone from leader of Europe to near isolation | Analysis
Ed anche Le Figaro ritiene che Conte non abbia perso, perché “L’Italia può continuare la sua politica di fermezza migratoria, avendo ottenuto una specie di carta bianca da parte del consiglio europeo. Politicamente è una vittoria”:
Prendere in parola: carta bianca. Fermezza. Senza bisogno di fare pubblicità, molto si può fare in “fermezza”.
“L’esposizione umana alla tossina ambientale alluminio è stata ipoteticamente associata, in via provvisoria, ai disturbi autistici.
Noi abbiamo usato nel microscopio a fluorescenza con un fluoro selettivo all’alluminio per misurare, per la prima volta, la concentrazione di alluminio nei tessuti cerebrali provenienti da donatori diagnosticati per autismo.
Il tenore in alluminio in questi pazienti è risultato elevato costantemente. […]
Sono i valori più elevati mai registrati per l’alluminio nel tessuto cerebrale umano. Ci si deve chiedere ad esempio perché la concentrazione di alluminio nel lobo occipitale di un ragazzo di 15 anni debba essere di 8,74 (11,59) μg / g di peso secco?
[…] La preminenza di alluminio intracellulare associato a cellule non neuronali, osservata come rimarchevole, può avere una parte presuntiva nella turba dello spettro autistico”.
Avrete notato la cautela del linguaggio: “in via provvisoria”, l’alluminio “può avere una parte” nell’autismo, “ci si può domandare come mai” se ne trova tantissimo nel cervello “di un ragazzo di 15 anni”…. I ricercatori della Keele University devono sapere benissimo quanto potenti sono coloro che la loro scoperta disturba, e quali pericoli corrono a pubblicarla. Su di noi che la pubblichiamo, pende il rischio di essere chiusi per “fake news” e “complottismo antiscientifico” oscurantista.
Come sempre, questo tipo di studi non è stato finanziato né dalla sanità pubblica né dalle case farmaceutiche. Questo è stato sovvenzionato dal CMSRI, “Istituto di Ricerche per la sicurezza medica dei bambini”, ente senza scopo di lucro con sede a Washington.
L’anno passato, questa università di Keele ha anche pubblicato uno studio che dimostrava come l’alluminio abbia una parte importante nel declino cognitivo e nell’Alzheimer:
L’alluminio si trova in tutti i vaccini. Il dottor Chris Exley, il capo del gruppo di ricerca, che se ne occupa da vent’anni, ha lanciato un allarme specifico in un suo messaggio alla Conferenza sulla Sicurezza dei Vaccini (Vaccine Safety Conference) già nel 2011.
Ciò non ha impedito al governo PD e alla ministra Lorenzini (in Glaxo) di imporre le 12 vaccinazioni obbligatorie agli infanti, né al governo Macron (in Rotschild) di imporre ai bambini francesi 11 vaccinazioni, nonostante una petizione popolare che con oltre 660 mila firme di cittadini contrari.
Ci tocca essere ripetitivi, e chiamare in causa il ruolo sinistro del Circo Mediatico: che non solo nasconde le risultanze della Keele University, ma tratta da arretrati oscurantisti, preda di irrazionali superstizioni e di spirito antiscientifico coloro che obiettano a questo carico di vaccini imposto per legge agli infanti, sostenendo che “la Scienza” (maiuscola) non conferma, anzi dà torto ai dubbi e alle angosce. Invece, come vediamo, esistono eccome conferenze internazionali su questo tema, e non vi intervengono genitori anti-vax perché ignoranti o bloggers complottisti, ma veri scienziati come il dottor Exley (PhD)e e il suo team.
Tacciono l’epidemia di cancro anale – per continuare a narrare che i gay sono gay
Un altro allarme l’ha appena lanciato l’American Cancer Society: il cancro anale negli omosessuali è 100 volte più frequente che nei normali; è diventato un “problema primario di sanità pubblica”, di natura quasi epidemica per il ritmo travolgente con cui se lo trasmettono nei loro rapporti sessuali, sodomiti magari con HIV o/o papilloma virus che si uniscono al loro modo con “amanti” e “amici” anche sconosciuti nei loro tipici locali, tra sanguinamenti infetti ed altri liquidi fisiologici.. il papilloma virus, e l’HIV, praticamente endemici nell’ambiente, si scoprono essere fattori esplosivi per trasformare la condizione “pre-cancerosa” di mucose anali stressate in cancro conclamato. Il 60 per cento degli infetti muore entro i 5 anni.
Uno studio ad Haiti ha appurato che anche le donne che hanno subito sesso anale sono molto più facilmente soggette a cancro anale di quelle che non lo fanno; ed anche qui l’agente decisivo pare essere il papillomavirus.
Tutto ciò viene soppresso dai media, per non essere ritenuti “discriminatori” e di “anguste vedute. Ma soprattutto per non suscitare la furiosa della lobby LGBTW (F…Q ), che pretende di salvaguardare la “narrativa” secondo cui la vita del gay è appunto allegra e normale, invece che un seguito fiostole, ragadi, ascessi, incontinenza anale (ad alcuni piace), di prolassi dello sfintere, infezioni, febbri altissime, antibiotici, HIV, umilianti medicazioni e ricadute….
Di recente Teen Vogue, il celebre giornale di moda nella versione destinata alle adolescenti, ha pubblicato una “guida al sesso anale” per le ragazzine; un invito alle nuove frontiere della trasgressione dove si legge ad esempio:
“Solo perché hai una vagina non significa che l’anale è proibito. Molte proprietarie di vagine amano il giochetto anale. Non hai bisogno di avere una prostata per godere sesso anale. Anche per voi senza prostata, la stimolazione del vostro ano è tuttavia piacevolissima – ricordate tutte quelle terminazioni nervose…”.
In Italia, basta ricordare come i media – e specialmente i periodici femminili- hanno linciato la dottoressa Silvana De Mari, endoscopista che cura i sodomiti da 40 anni ed ha osato dire che essi sono cento volte più colpiti da malattie veneree e cento volte più soggetti a suicidio per depressione: “cattiva maestra” “sessista”, con l’aggravante imperdonabile di essere “cattolica” quindi “piena di pregiudizi”; ed è inquisita dalla procura di Torino, se denuncia dei sodomiti locali (“Torino Pride”) per “istigazione all’odio razziale”.
I veri portatori di chiusura antiscientifica e arretratezza culturale sono oltre ai pro-vax, i media – tanto più quanto più sono “progressisti” e “illuminati”.
Ogni tanto ripenso ai 220 mila che ai primi di luglio sono andati a Modena per ascoltare Vasco Rossi. Non solo hanno pagato i biglietti per riascoltare dal vivo un settantenne trasgressivo di paese, rendendolo ancora più ricco; si sono mossi da tutta Italia in gruppo pagandosi il treno, la benzina, il pedaggio autostradale,per convergere a Modena; hanno mangiato panini, hanno dormito sulle panchine o pernottato in qualche nelle stazioni, o all’addiaccio; hanno accettato di correre rischi persino mortali, come sapevano era avvenuto poco prima durante l’adunata di piazza Cavour a Torino.
Hanno sopportato insomma i disagi – eh sì – da soldati in marcia, e senza un lamento, anzi contenti, perfino spontaneamente disciplinati.
Dico: pensate se fossero capaci di farlo per uno scopo politico. Se arrivassero in 220 mila a Roma, una volta, per protestare contro la sottrazione di diritti come cittadini, lavoratori, elettori. Che so, contro le vaccinazioni come inaudita “pretesa dello stato, giuridicamente obbligatoria, di metterci dentro sostanze di cui non sappiamo la composizione” manco fossimo animali; contro l’immigrazione senza limiti al costo di 4,5 miliardi l’anno mentre “in Italia gli indigenti sono passati in 5 anni da 1,5 e 4 milioni”,per un insieme scelte politico economiche “assurde” ostinatamente imposte dalle oligarchie nonostante i “risultati rovinosi”, il che “non può essere accidentale ma il prodotto di un sistema progettato, implementato e difeso”. Per gridare che le mitiche speranze dell’europeismo sono state tradite. Per urlare che”nel mondo reale, il liberismo di mercato non ha gli effetti promessi dal modello ideale, ossia che il mercato non è “libero” ma gestito da cartelli; non tende ad evitare o assorbire le crisi, ma le genera e amplifica; non tende a massimizzare la produzione di ricchezza reale ma quella di ricchezza finanziaria, non tende a distribuire le risorse ma a concentrarle in mano a pochi monopolisti”, insomma che il sistema “dissolve la società invece di renderla più efficiente”, anzi “dissolve l’idea stessa dell’uomo”.
Se i giovani per una volta dormissero all’addiaccio, pagassero i trasporti verso Roma, si comportassero per qualche giorno da soldati politici, farebbero paura al governo che ci è stato imposto dalla Banca Centrale e da Bruxelles, ai parlamentari che dipendono dalle lobbies e comitati d’affari, e che hanno svenduto l’Italia, le sue industrie e la sua sovranità agli interessi stranieri.
Quelle che cito fra virgolette sono frasi dall’ultimo saggio di Marco Della Luna, Oltre l’agonia – Come fallirà il dominio tecnocratico dei potere finanziari, Arianna Editrice, 9,8 euro.
Della Luna è stato il primo in Italia ad avvertirci che per il capitalismo terminale globale, il quale fa soldi non più producendo merci ma producendo bolle finanziarie per poi farle scoppiare, non ha più bisogno di lavoratori, produttori, operai, eserciti di massa – né quindi di mantenere sani, efficienti, istruiti , men che meno prosperi e soddisfatti i popoli, di cui non ha più bisogno (nemmeno come consumatori). Risale infatti al 2010 il suo saggio “Oligarchie per popoli superflui”, il titolo dice già l’essenziale.
In questo nuovo saggio, Della Luna ci avverte che il sistema è entrato in una fase ulteriore e più letalmente anti-umana.
Ormai persino “il profitto finanziario ha perso importanza sia come scopo che come mezzo per l’elite finanziaria”; e se ciò sembra paradossale, essendo il profitto puro e a breve lo scopo radicale del capitalismo, basta ricordare le migliaia di miliardi che le banche centrali (appartenenti alla finanza privata) creano dal nulla per mantenere a galla il sistema, mettendoli a disposizione di chi comanda in misura illimitata; basti pensare alle banche che creano denaro dal nulla con il che “genera un flusso di cassa positivo, ossia un redito, che la banca incassa, ma su cui non paga le tasse”, perché “gli Stati” sono “privatizzati “ e sono orientati nelle loro politiche dai “mercati anziché dai o ai popoli”.
Per lorsignori, il profitto “ha perso importanza come movente” perché lo ha già, garantito, esentasse; banche centrali e stati già gli forniscono tutti i fiumi di denaro necessari e superflui, indebitando e tassando i contribuenti. Sicché l’autore giunge a preconizzare perfino “il tramonto della finanza”, beninteso come “sistema di dominio della società”. Un tramonto che non coinciderà con la nostra liberazione, anzi al contrario: lo stanno già sostituendo con il nuovo: “il dominio diretto e materiale sulla società”, attraverso la “gestione coercitiva del demos, potente e unilaterale e insieme non responsabile delle scelte verso i suoi amministrati , non diversamente dalla zootecnia non è responsabile verso gli animali di allevamento”.
Eco la nuova fase che ci hanno preparato: il governo zootecnico, “l’allevamento-condizionamento di masse umane per l’utilità degli allevatori”. Già lo fanno per via mediatica “restringendo e omogeneizzando le rappresentazioni che gli umani hanno della realtà” e “tabuizzando e psichiatrizzando il dissenso e la contro-informazione”, fino a renderla penalmente perseguibile. Lo fanno con “la Buona Scuola”, l’attuale sistema educativo congegnato in modo da non sviluppare facoltà cognitive, né l’attenzione sostenuta, né la capacità di auto dominio né di differire le gratificazioni e sopportare le frustrazioni”: il metodo perfetto per “produrre persone deboli, dipendenti, condizionabili, incapaci di opporsi”.
Non si tratta di risultati cattivi divergenti da intenzioni buone, e da ideologie erronee anche se benintenzionate: no, dice Della Luna: sono effetti perseguiti deliberatamente per “semplificare” l’uomo, standardizzarlo in vista dell’allevamento zootecnico.
Impressionante l’esempio che fa della scomparsa della borghesia produttiva, culturalmente vivace, e reattiva, rovinata dalle crisi deflattive continue e dal fisco rapacissimo. Non è un caso malaugurato. E’ che “la piramide sociale va interrotta lasciando uno spazio vuoto sotto il suo apice [il famigerato 1% che concentra l’80% delle ricchezze] , così che l’apice sia al sicuro dalle scalate (mobilità verticale) dagli attacchi delle classi intermedie erudite”.
Ciò a cui punta è “realizzare tra l’oligarchia e i popoli la medesima distanza e differenziazione qualitativa che c’è tra l’allevatore e gli animali allevati”, secondo il modello zootecnico.
Nella chiave del governo zootecnico diventano perfettamente spiegabili la plurivaccinazione obbligatoria dei cuccioli, volevo dire dei bambini. Al di là di ogni polemica sulla pericolosità o innocuità dei vaccini, quel che esseri umani, cittadini e non dei polli da allevamento dovevano rigettare è che “il potere costituito ha la potestà giuridica di immettere nel corpo della gente sostanze attive”, fra cui tante disponibili “in base alle nanotecnologie e biotecnologie, e molte di esse coperte da segreto militare o commerciale”, nota Della Luna.
Nella prospettiva dell’allevamento zootecnico acquista senso anche “il dogma dell’accoglienza e della mescolanza dei popoli”, imposto come “evidente, dimostrato, e tale che chi li contraddice è irragionevole, malintenzionato, pericoloso, immorale”. La verità è che esso, oltre ad essere in Italia un business “attraverso l’inclusione degli immigrati nel circuito dell’affarismo parassitario” che succhia denaro pubblico, ha perfettamente senso dal punto di vista dell’allevatore: “la trasformazione dall’alto del popolo” , il popolo-bestiame, “imponendo l’immigrazione sostitutiva delle popolazioni nazionali”; allo stesso modo l’allevatore inserisce nella stalla nuovi tori e nuove fattrici, per “migliorare la razza”.
Voi obietterete: ma oltretutto è anti-economico, crea disordine, diminuisce l’efficienza della società, costa moltissimo. Infatti, conferma l’autore: ciò dimostra che “la comprensione economicista del divenire attuale è palesemente scavalcata”.
Quando la casta politica-amministrativa “lascia senza tetto e senza cibo i cittadini italiani mentre alloggia gli immigrati in alberghi a tre e quattro stelle”, quel che attua “è l’annullamento programmatico del concetto di cittadino come titolare di diritti specifici verso la sua polis.L’annullamento del demos”, ossia del “popolo” come entità politica, padrone collettivamente delle proprie scelte.
E’ la riduzione del cittadino a pollame.
Tale modello “non implica affatto pace, sicurezza, efficienza per le popolazioni, esattamente come non le implica il modello zootecnico”. Per gli allevatori, gli animali allevati “sono solo fonte di utilità; non hanno diritti né dignità riconosciuta”.
Né diritti né dignità riconosciuta, si prenda nota. Ora che ogni nuovo robot introdotto nella produzione elimina 6,2 posti di lavoro, i governi mai eletti, con la copertura della “austerità “ tedesca perché “dobbiamo rientrare dal debito” (ignobile menzogna, se la BCE stampa tutti i miliardi che vuole, o meglio che vogliono le banche che la possiedono), e il denaro è scarso e costoso (altra ignobile menzogna) e non ce n’è per voi – vi stanno riducendo – deliberatamente, coscientemente – a “un corpo sociale saldamente in mano all’oligarchia dominante” proprio perché sempre più “costituito da masse miste di indigenti, disoccupati, immigrati, clandestini, pensionati che sopravvivono grazie ad interventi emergenziali del governo e di agenzie pseudo-sociali e pseudo-religiose ampiamente finanziate dal governo”, ossia dai contribuenti ridotti a indigenti.
Pensate agli 80 euro di Renzi, elemosina che poi un milione e mezzo ha dovuto pur e restituire, un “bonus” che non si sa se durerà, se i poveri l’avranno anche l’anno prossimo (dunque non è un diritto, men che meno “acquisito”). Questo è voluto:
“La mancanza di redditi e servizi sicuri, la dipendenza da interventi anno per anno, rende queste masse sempre più passive, remissive”, dunque “politicamente inattive”: questo è lo scopo.
Perché è chiaro che se il capitalismo finanziario terminale “tende a togliere alla gente tutto il reddito e tutti i risparmi disponibili”, finisce anche per “togliere il motivo di pagare i debiti anziché infischiarsene”. Se non si è già diventati pollame, non si è tenuti ad obbedire né a rispettare simili “autorità”, “non ha senso pratico né morale pagare le tasse e versare i contributi ad un siffatto sistema sociale”. Lorsignori sanno però come scongiurare la rivolta.
Contrariamente a quel che fa credere la narrativa holllywwodiana, le rivoluzioni non le fanno gli affamati – questi hanno da far la fila alla Caritas e agli uffici di collocamento, a fare le pratiche per il “bonus”, razzolare fra la spazzatura dei mercati di frutta e verdura – ma le classi emergenti nella prosperità; a fare la Rivoluzione fu la borghesia che, sicura dei suoi mezzi economici ed intellettuali, strappò i diritti politici.
Quelli con la pancia vuota sono passivi e remissivi, aspettano il bonus da 80 euro, i giovani passano da un precariato all’altro e non avranno mai una pensione sufficiente a farli sopravvivere: dunque piatiranno dallo stato interventi, che saranno anno per anno, incerti, caritativi. Su questa strada, ci hanno trasformati da cittadino, “prima a mero prestatore d’opera sul mercato, poi a semplice consumatore privato, e infine a una vera e propria precarietà ontologica”.
Ecco: il “Precario ontologico” è quello a cui puntano a ridurvi. A cui vi hanno già ridotto, voi giovani. “La precarietà assunta a paradigma normativo”, ormai è la vostra condizione, a cui siete invitati dai media e dai politici pagati da lorsignori a abituarvi gioiosamente, ottimisticamente, come elemento essenziale della giovinezza, oggi qui domani là a 450 al mese, andate in Europa, emigrate, è bello cambiare lavoro….Ovviamente, “precario ontologico”, precario per essenza è l’animale di allevamento, che dipende giorno per giorno dal mangime distribuito. Ma almeno, non lo sa.
Per questo mi rivolgo a voi, giovani e quarantenni, avete dormito all’addiaccio e mangiato al sacco, avete corso dei rischi, avete sborsato quattrini, benché molti di voi siano sicuramente precari. Siete già precari ontologici? Per Vasco l’avete fatta, la marcia su Modena. Ne rifarete mi un’altra per rifiutare il governo zootecnico?
Il regime di Kiev farà una ‘esercitazione con missili” ( veri) nella spazio aereo della Crimea, nello spazio sovrano della Federazione Russa – ma che Kiev tratta come suo territorio nazionale. I missili saranno sparati dove volano aerei russi civili e militari, si allarma l’agenzia russa di aviazione civile Rosaviatsiya. Il regime, come se non esistesse la Russia, ha semplicemente diramato giovedì l’annuncio di “zona pericolosa” a tutte le quote di volo, insomma restrizioni dei voli, su Crimea, presso Sinferopol, …
Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà (FPO) all’elezione presidenziale austriaca del 4 dicembre, non lo nasconde: “Penso che sarebbe vantaggioso per il nostro paese entrare a far parte del Gruppo di Visegrad”.
Il Gruppo di Visegrad comprende Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria. Giusto lunedì scorso i ministri degli Interni dei quattro paesi, usciti da una loro riunione, hanno ancora una volta unanimemente rigettato la politica immigrazionista di Bruxelles, e specificamente il sistema obbligatorio di quote. Si ricordi che la …