LODE ALLE SINGOLE
MEMBRA DI CRISTO - LA CONFESSIONE
Una notte, mentre quella devota vergine [Matilde] con preghiere
e meditazioni si preparava alla santa Comunione. le parve di trovarsi in piedi
alla presenza del Signore. Il sentimento del suo cuore la inclinava alla lode e
il Signore le disse: "Rimirami, e loda i lineamenti perfetti delle membra
del mio corpo.
"Loda
il mio capo, cioè la mia Divinità, perché sta scritto: il capo di
Cristo è Dio. (I Cor., XI, 3). "Loda la mia fronte, cioè la mia pace e
la mia imperturbabile tranquillità, perché nella fronte dell'uomo appare il suo
turbamento.
"Loda i miei occhi, ossia lo splendore della mia.
Divinità e la mia Provvidenza che a tutto pensa.
"Loda le mie orecchie inclinate con tanta
misericordia verso le suppliche e le miserie umane, che neppure un solo gemito,
né il più leggiero sospiro può passare senza essere da me. udito.
"Vedendo la linea retta del mio naso, loda
l'inflessibile rigore della mia giustizia, la quale sempre manterrà le sue
giuste sentenze.
"Per le mie nari, loda l'amenità delle mie
delizie, perché per l'anima amante nessun profumo uguaglierà mai quello del mio
amore.
"Per la mia bocca, comprendi la mia sapienza che
tutto ordinò con perfezione e soavità.
"Per il mio mento, considera quella umiltà per la
quale dal più alto dei cieli mi abbassai nel seno della Vergine.
"Per il mio collo, considera la generosità della
pazienza con cui portai il peso non solo dei peccati di quel tempo, ma di tutti
i delitti che si commetteranno sino alla fine dei secoli.
"Lodami per aver portato la Croce su le mie
spalle.
"Per il mio dorso lodami perché sopportai i
crudeli dolori della flagellazione.
"Per il mio Cuore, esalta l'amore e la suprema
fedeltà che dimostrai agli uomini.
"Per le mie mani e le mie braccia, lodami per le
opere e le fatiche della mia. Umanità a pro della salvezza del mondo.
"Per i miei fianchi, lodami per l'incredibile
dolore che in quelli risentii e che fu uno dei miei più gravi dolori quando per
te fui steso su la Croce.
"Per i miei ginocchi, lodami per la mia divozione
nella preghiera.
"Per i miei piedi, loda gli ardenti desiderii nei
quali tutti i giorni della mia vita mi affaticai per la salvezza degli uomini.
"Pensa pure alla sete delle anime vostre che mi
divorò quaggiù, durante tutta la mia vita".
* * *
Se uno confessa volentieri i suoi peccati, e teme di
non essersi confessato bene, senza però trovare nella sua coscienza nulla che
non abbia confessato, faccia a Dio la predetta confessione di lode. E se
conoscerà di aver mancato in qualche punto, lo confessi a Dio.
In tal modo,
quando con le sue lodi esalta la Divinità, riconosca la propria colpa di non
aver avuto per Dio tutta la riverenza conveniente; di aver tante volte
macchiato in sé medesimo l'immagine di Dio, occupando la sua memoria in oggetti
terreni ed inutili, o applicando con vana curiosità la sua ragione alla
sapienza umana e dilettandosi nelle cose caduche e vili.
Quando esalta gli occhi della chiaroveggenza divina,
deplori di aver rivolto verso le cose di quaggiù i suoi sensi e le sue facoltà
di cui doveva usare per crescere nella scienza di Dio. Quando loda le orecchie
della divina Misericordia si scusi di non aver prestato tutta la debita
attenzione alla parola di Dio, e di non aver dato ascolto alle preghiere del
suo prossimo. E quanti peccati commessi con la bocca! Mormorazioni, parole vane
ed inutili, inopportuno silenzio rispetto alla parola di Dio ed alla dottrina,
o talvolta nella preghiera e nel canto. Quel giogo di Cristo che accettò nel
santo Battesimo, quante volte ha voluto scuoterlo rifiutandosi di. sopportare
le contrarietà e le pene?
E quel giogo della santa Religione, accettato per Dio
ed alla presenza dei Santi, non l'ha forse sprezzato, sottraendosi
all'obbedienza, o tralasciando nella sua negligenza di fare quanto doveva
secondo la sua professione?
Quando si ricorderà la crudeltà con cui Gesù Cristo fu
flagellato, si riconoscerà colpevole di non aver castigato la sua carne, di
aver ceduto per pigrizia alle voglie del suo corpo e di averlo troppo
delicatamente nutrito.
Il suo cuore ha peccato quando non ha amato Dio con
tutte le sue forze, quando invece di meditare la legge divina, si. è lasciato
trascinare dai pensieri inutili; le sue mani hanno peccato nel commettere il
male ed astenersi dal bene, specialmente col trascurare le opere di misericordia
é di carità. I suoi piedi spirituali, i quali figurano gli affetti, li ha più
volte macchiati rimovendoli da Dio, quando non ha aspirato a Lui ed alle cose
celesti con tutte le sue forze.
AMDG et DVM