"Eutanasia dei bimbi e figlio unico come in Cina". Le idee di Vermeersch, l’ex gesuita che teorizza anche la sterilizzazione
(su (Il Foglio del 21-11-2013) Roma.
Lo hanno chiamato “il grande
dibattito”. Si è svolto al Parlamento europeo e ha riguardato la nuova legge
sull’eutanasia dei bambini in corso di approvazione in Belgio. Hanno partecipato
il dottor Jan Bernheim, sostenitore delle leggi sul “diritto di morire”; Alex
Schadenberg dell’Euthanasia Prevention Coalition, e il professor Etienne
Vermeersch, il padre delle leggi sull’aborto e l’eutanasia in Belgio”.
Bernheim ha parlato per primo. Ha rivelato che a praticare l’eutanasia nel
suo paese non sono soltanto i medici, ma anche le infermiere. Vermeersch ha
spiegato che la modifica alla legge in vigore dal 2002 è necessaria “per
consentire di praticare l’eutanasia sugli handicappati”, adulti o bambini che
siano. “La paralisi dà il diritto all’eutanasia”, ha detto il professor
Vermeersch, la figura chiave per capire come il Belgio e l’Olanda siano
diventati i paesi pionieri al mondo sull’eutanasia. I quattro senatori del
governo guidato dal premier socialista vallone Elio Di Rupo hanno già di fatto
ottenuto una maggioranza trasversale vastissima.
Nella proposta, che viene dai senatori liberali Jeannine Leduc e Paul Wille,
i medici potrebbero mettere “fine alla vita di un bambino, qualora si trovi in
una situazione medica senza uscita, in uno stato di sofferenza fisica o psichica
costante e insopportabile, e che presenti una domanda di eutanasia”. E’ stato
Vermeersch a ispirare la legge con le sue teorie. Il giuramento di Ippocrate?
Obsoleto Nato in una famiglia cattolica, Vermeersch è entrato nell’ordine dei
Gesuiti nel 1953; Vermeersch lo ha chiamato “il grande ritiro”. Cinque anni
dopo, l’accademico rompe con la fede cattolica e diventa un militante scettico e
ateista, “un umanista”.
Nel 1979 si pronuncia a favore della depenalizzazione della pedofilia. Ma il
suo nome è soprattutto legato alla teoria della sovrapopolazione come minaccia
principale all’umanità. Sostiene che i governi debbano intervenire per limitare
i tassi di fertilità a un solo figlio per coppia. Così si è espresso a favore
della draconiana e disumana politica del figlio unico in Cina: “L’alternativa è
un disastro umanitario più grande”, ha scritto. Jan De Zutter, esperto di
bioetica per gli esecutivi socialisti, ha denunciato le sue teorie come
“disumane”.
Vermeersch ha proposto anche l’abolizione del giuramento di Ippocrate. “Giuro
per Apollo e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dei tutti e per tutte le dee”.
E’ il primo capoverso scritto nel 400 avanti Cristo dal padre della medicina.
“Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né
suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale
abortivo”. Secondo Vermeersch, “sono regole scritte più di duemila anni fa e non
valgono più”.
Vermeersch ha anche proposto una legge che costringa tutti gli ospedali del
paese, compresi i cattolici, a fornire servizi abortivi. “Oggi siamo circa 7,070
miliardi di persone e questo è insostenibile alla luce dei cambiamenti climatici
e di altri fattori ambientali”, ha detto Vermeersch. “907 milioni di persone
soffrono la fame. Questo significa che quasi una persona su sette nel mondo
soffre la fame. La popolazione deve diminuire.
E’ assolutamente immorale che chiunque possa avere figli se lo vuole. Noi
consideriamo come un diritto umano assoluto che le persone possono decidere
liberamente il loro numero di bambini. Ma un diritto che conduce alla
distruzione della specie non è umano”. Serve il coraggio di porre dei limiti,
conclude Vermeersch. “Questo è stato fatto in Cina con la politica del figlio
unico.
Quello era un provvedimento molto duro, ma necessario”. Idee su come
costringere le donne a non fare figli? Vermeersch ha una ricetta: “Consegnando
premi alle donne che si sottopongono alla sterilizzazione”. Il professore
auspica l’adozione di misure di “coercizione lieve”. In questo brodo eugenetico,
dispotico e antinatalista che sta nascendo la prima legge per la “dolce morte”
dei bambini al mondo.
MISERERE NOSTRI, DOMINE,
MISERERE NOSTRI!