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mercoledì 27 novembre 2019

Un disegno per favorire il caos?

 Tutti i nodi stanno arrivando al pettine. Verso una "Nuova religione" il cui fine sarà l’adorazione dei membri delle élite, da parte di 7 miliardi e mezzo di "Schiavi telecomandati". Caro cattolico, se sei vivo:"Batti un colpo" di Francesco Lamendola  


Tutti i nodi stanno arrivando al pettine


di


Francesco Lamendola


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In una cosa, almeno, la crisi globale che stiamo attraversando si presenta più chiara – più chiara ma anche più incredibile, questo è il paradosso – di quanto lo sia mai stata prima d’ora: e ciò grazie al fatto che tutti i nodi, dalle più diverse direzioni, stanno arrivando al pettine. Noi tutti siamo le vittime designate, e in gran parte inconsapevoli, di una macchinazione globale: talmente vasta da far venire le vertigini a chi ne abbia compreso, o anche solo intuito, le dimensioni; e proprio da tale smisurata vastità discende una estrema difficoltà di ordine psicologico ad accettarla, a farsene una ragione, come sempre avviene quando si è in presenza di qualcosa di assolutamente inedito e che sorpassa perfino i limiti dell’immaginazione. Né la difficoltà di accettare la realtà del complotto globale, andando al di là delle semplici ipotesi e delle mere supposizioni, dipende solo dalle sue inaudite dimensioni, ma anche dal fatto che, avendo asservito a sé tutti i mass-media e le agenzie d’informazione e di educazione, scuola compresa, essa è in grado di esercitare un vero e proprio controllo mentale sulla popolazione mondiale, e perciò di far apparire come squilibrato e farneticante l’agire di chiunque osi lanciare l’allarme e mettere in guardia gli altri su ciò che sta accadendo, aiutandoli a collegare indizi e segni apparentemente slegati e distanti, in modo da formarsi un quadro unitario e coerente. Ebbene, la forza stessa delle cose sta ora spingendo gli eventi a mostrare da sé la convergenza che esiste fra i vari tasselli del mosaico: per cui, se le persone avessero ancora il proprio spirito critico e la propria capacità di osservazione, la realtà del complotto mondiale dovrebbe apparire evidente  anche a chi non abbia saputo intuire da solo la sua esistenza e collegare le diverse parti del puzzle. Tuttavia, il condizionamento mentale che l’opinione pubblica sta subendo ha raggiunto livelli tali per cui è diventato difficile non solo accettare, ma anche solo vedere le cose nella loro giusta luce. Al tempo stesso, il controllo esercitato dall’élite globalista ha raggiunto quasi tutte le istituzioni e piegato ai suoi fini quasi tutti gli esponenti del mondo dell’informazione e della cultura, perlopiù mettendoli a libro paga e trasformandoli in docili servitori. Pertanto la quasi totalità di ciò che “passa” al cittadini comune - cinema, televisione, teatro, stampa, letteratura, scienza, arte, filosofia, spiritualità, religione (chiesa cattolica in primis), diritto, finanza, medicina, sport, moda, tempo libero – non fa altro che rafforzare i veli che coprono il complotto e confondere le idee di chi potrebbe sospettare come in realtà stiano le cose, rendendo sempre più arduo diffondere l’allarme e aiutare le persone a divenire consapevoli delle catene che ci rendono simili a degli schiavi che ignorano, però, di esserlo.

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Tutti i nodi stanno arrivando al pettine. Verso una "Nuova religione" il cui fine sarà l’adorazione dei membri delle élite, da parte di 7 miliardi e mezzo di "Schiavi telecomandati". Caro cittadino del terzo millennio, lavoratore o pensionato; caro cattolico: se sei vivo, batti un colpo!

A mero titolo di esempio, prendiamo il caso di ciò che sta accadendo, ormai da alcuni decenni, ma specialmente in questi ultimi anni, nella chiesa cattolica. Vi è stata una graduale, metodica, abilissima infiltrazione massonica al suo interno, che pian piano ha preso possesso del vertice, e da lì si è impadronita di quasi tutto il resto. L’occupazione è stata condotta seguendo la strategia della “finestra di Overton”, cioè in maniera talmente graduale che i diretti interessati, clero e fedeli, non se ne sono neanche resi conto, o perlomeno non hanno afferrato la piena portata del cambiamento, né le sue implicazioni, né si sono chiesti cosa ci fosse realmente dietro ad esso. Il risultato è quello che ora abbiamo sotto gli occhi: una chiesa cattolica che non è più cattolica; un contenitore svuotato del suo autentico contenuto e riempito con merci d’accatto, con un attivismo sociale tanto frenetico quanto estraneo al vero spirito cattolico, dove la fede in Gesù Cristo si è persa per strada ed è stata sostituita da un sincretismo volgare, misto a elementi francamente pagani e idolatrici, il tutto però gabellato per dialogo interreligioso, apertura, scambio, ponti gettati e muri abbattuti, e via sproloquiando, ma in perfetta malafede o in peretta stupidità. Infatti non vi è il minimo dubbio che, giunte le cose al punto in cui sono, esistono due sole possibilità: o i “cattolici” che assecondano lo stravolgimento e lo snaturamento del cattolicesimo sanno quel che stanno facendo, e allora sono semplicemente dei delinquenti, oppure non lo sanno, e allora sono dei perfetti idioti. Tertium non datur. Ebbene, la stessa cosa, e più o meno con la stessa tecnica, è avvenuta in tutti gli altri ambiti della società. Siamo partiti dalla chiesa cattolica perché essa era, dal punto di vista del potere globalista, l’osso più duro da affrontare: una volta triturato e digerito quello, tutto il resto sarebbe venuto da sé. La chiesa era l’osso più duro perché aveva una sua identità, una sua tradizione, una sua compattezza dogmatica e disciplinare e soprattutto una sua Weltanscahuung ben definita e assolutamente diversa, per non dire incompatibile, con quella propria della modernità, edonista e materialista. Perciò era chiaro che le due visioni del mondo non avrebbero potuto continuare a coesistere al tempo della globalizzazione accelerata: una doveva soccombere e venir divorata dall’altra. Ha avuto la meglio la visione moderna, sostenuta da tutto l’apparato dell’informazione, della cultura, della moda, della fabbrica dell’immaginario (cinema, tv, fumetti, ecc.) e la chiesa è stata divorata, come Giona nel ventre della balena. Forse uscirà il terzo giorno: ma, se così sarà, non avverrà per merito dei fedeli, perché essi hanno mostrato di essere impari al momento storico e alle sfide che esso presenta; sarà solo ad opera di Dio.

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 Giunte le cose al punto in cui sono, esistono due sole possibilità: o i “cattolici” che assecondano lo stravolgimento e lo snaturamento del cattolicesimo sanno quel che stanno facendo, e allora sono semplicemente dei delinquenti, oppure non lo sanno, e allora sono dei perfetti idioti!

La tecnica della finestra di Overton viene applicata ovunque e sempre con successo, in particolare per sovvertire la morale, partendo dalla morale sessuale. Se, ad esempio, dapprima in dieci, poi in venti, quindi in trenta film di Hollywood compaiono dei personaggi omosessuali, dapprima come figure di secondo piano, poi come protagonisti; se in uno sceneggiato televisivo, nella fascia di massimo ascolto, compaiono uno, due, tre personaggi omosessuali, o un transessuale che una volta era uomo e padre di famiglia, poi ha lasciato la famiglia, è diventato donna e infine si presenta dalla ex moglie e dai figli per farsi accettare, e tutti gli altri personaggi guardano alla cosa con simpatia e comprensione, si può star certi che nel corso di qualche anno, di una o due generazioni di questo lavoro costante, martellante, metodico, sarà possibile entrare nei modi di pensare della gente e cambiarli dall’interno, facendo sì che non si accorga di aver cambiato i suoi punti di riferimento e il suo metro di giudizio, insomma lasciando alla gente l’impressione, e soprattutto l’illusione, di aver maturato delle opinioni sulla base del proprio giudizio personale, mentre non sta facendo altro che subire l’indottrinamento occulto dei mass-media e assumere, in tutto e per tutto, il modo di vedere, di sentire, di pensare, di qualcun altro: di chi controlla i media e vuole operare un mutamento radicale nella morale sessuale della nostra società.

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Un disegno per favorire il caos? Il potere riesce a togliere alla gente qualsiasi punto di riferimento, qualsiasi certezza e quindi anche qualsiasi speranza di poter capire e di poter agire!

Coloro i quali collaborano attivamente a questo disegno, giornalisti, sceneggiatori, scrittori, artisti, cantanti, intellettuali, opinionisti, appartengono necessariamente a una delle due categorie summenzionate: o sanno ciò che stanno facendo, sanno di essere pagati per farlo, sanno che la loro carriera dipende da quello, e allora si tratta semplicemente di mercenari, pronti a vendersi a qualunque padrone, perché non hanno un’etica, ma solo un prezzo; oppure non lo sanno, e allora si tratta solamente di utili idioti che spendono la loro buona volontà in una causa che credono nobile e pura, solo perché sono stati portati a vedere le cose in questo modo ma senza avere realmente riflettuto sulla portata complessiva e soprattutto sulle finalità occulte di chi dirige l’intera faccenda, e che loro, forse, ignorano perfino che esistano. Questi utili idioti, per esempio, pensano che i grandi finanzieri pirati come George Soros, siano dei filantropi idealisti e desiderosi di fare generose offerte in denaro per sostenere tutte le nobili cause di questo mondo; e se qualcuno è disposto a credere una cosa del genere, allora vuol dire che è cotto al punto di poter credere letteralmente qualsiasi cosa, anche che le mucche volano e gli elefanti nuotano nel mare. Stesso discorso per la magistratura. La gente si indigna nel vedere con quanta naturalezza i giudici usano una assurda indulgenza verso i delinquenti, mettendoli in condizione di reiterare i reati a danno della gente indifesa e perbene, ma crede che si tratti di casi limitati, per quanto incresciosi. La cosa assumerebbe un altro aspetto se pensasse che esiste un disegno per favorire il caos, far crescere l’insicurezza sociale e mortificare sistematicamente chi ancora ripone qualche speranza nella legge e nell’autorità dello Stato sovrano.


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  Una chiesa cattolica che non è più cattolica! Vi è stata una graduale, metodica, abilissima infiltrazione massonica al suo interno, che pian piano ha preso possesso del vertice, e da lì si è impadronita di quasi tutto il resto. L’occupazione è stata condotta seguendo la strategia della “finestra di Overton”, cioè in maniera talmente graduale che i diretti interessati, clero e fedeli, non se ne sono neanche resi conto, o perlomeno non hanno afferrato la piena portata del cambiamento, né le sue implicazioni, né si sono chiesti cosa ci fosse realmente dietro ad esso. Il risultato è quello che ora abbiamo sotto gli occhi!

Il potere occulto che ci domina ha poi messo a punto un’ulteriore tecnica di controllo e manipolazione mentale, oltre a quelle di ordine medico e biotecnologico la cui applicazione è prevista per il prossimo futuro, come l’impianto di microchip e le false vaccinazioni mediante le quali immettere nell’organismo delle persone sostanze chimiche atte a favorire la docilità e l’obbedienza. Si tratta di questo: mettere in circolazione false notizie e falsi ricercatori della verità, al solo scopo di aumentare la confusione generale e suscitare il sospetto e il discredito nei confronti di qualsiasi voce fuori dal coro, e l’indifferenza nei confronti di qualsiasi informazione, visto che sta diventando impossibile distinguere quelle vere da quelle costruite ad arte. Agendo in questo modo, il potere riesce a togliere alla gente qualsiasi punto di riferimento, qualsiasi certezza e quindi anche qualsiasi speranza di poter capire e di poter agire. Lasciando filtrare notizie parzialmente vere, anche sui temi più scottanti, e mescolandole con altre false, o dubbie, esso ottiene l’effetto di paralizzare ulteriormente la coscienza dei cittadini e di vanificare completamente la fatica di quei pochi che agiscono in buona fede e che vanno controcorrente nel tentativo di mostrare agli altri che esiste una via per giungere al vero e che non bisogna rassegnarsi, perché ci sono ancora rette coscienze e persone pulite che non chiederebbero se non di poter mettere le loro qualità al servizio di tutti, in maniera disinteressata. Tali persone esistono: basta dare uno sguardo al mondo del volontariato per accorgersene. Tuttavia, finché si tratta “solo” di volontariato, il potere chiude un occhio, o persino sovvenziona le attività sociali; ma quando si tratta di persone, specialmente giornalisti o ricercatori, che potrebbero dare la sveglia alla massa dei dormienti, e metter loro la pulce nell’orecchio nei confronti di governanti, amministratori pubblici e finanzieri, questo il potere non può tollerarlo e si adopera per screditare quelle persone, produce dei falsi dossier per metterle in cattiva luce, insinua dei mercenari fra i loro collaboratori e fra i loro colleghi per boicottare il loro lavoro, per gettare ombre sulla loro reputazione, se proprio non riesce a fare con esse come con tutti gli altri: a corromperle e inscriverle nel proprio libro paga.

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 La realtà del complotto mondiale dovrebbe apparire evidente  anche a chi non abbia saputo intuire da solo la sua esistenza e collegare le diverse parti del puzzle. Tuttavia, il condizionamento mentale che l’opinione pubblica sta subendo ha raggiunto livelli tali per cui è diventato difficile non solo accettare, ma anche solo vedere le cose nella loro giusta luce. Al tempo stesso, il controllo esercitato dall’élite globalista ha raggiunto quasi tutte le istituzioni e piegato ai suoi fini quasi tutti gli esponenti del mondo dell’informazione e della cultura, perlopiù mettendoli a libro paga e trasformandoli in docili servitori!

D’altra parte, come stavamo dicendo, tutti i nodi ormai stanno arrivando al pettine; e sarà l’evidenza stessa delle cose a mostrare a tutti, anche ai più sprovveduti e distratti, che esiste una sola regia che dirige tutti i tasselli del mosaico, e il cui scopo è sottomettere i popoli, istupidire le coscienze, piegare le volontà, per poter procede a uno sfruttamento sempre più sistematico e a un dominio assoluto, che probabilmente sfocerà nella creazione di una nuova religione, il cui punto d’arrivo sarà l’adorazione dei membri delle élite da parte di sette miliardi e mezzo di schiavi telecomandati. Il problema è se, nel giro dei prossimi anni, ci saranno ancora persone capaci di vedere l’evidenza e di trarne le logiche conclusioni. Un secolo fa Gilbert K. Chesterton aveva scritto, profeticamente, che sarebbe arrivato il momento in cui, per poter sostenere che l’erba è verde e il cielo è azzurro, sarebbe stato necessario sguainare la sciabola. Ebbene, quel momento è arrivato. Oggi c’è chi ci vuol far pensare, e dire, che l’erba è rossa e il cielo è verde. Fuor di metafora, ci si vuol far pensare, e dire, che il bene è male, e il male è bene; che il vero è falso, e che il falso è vero. Ci si vuol far pensare, e dire, che un bambino può crescere benissimo, sano e felice, con due papà o con due mamme, e che il matrimonio fra persone dello stesso sesso è la cosa più naturale e più bella di questo mondo. Ci si vuol far pensare, e dire, che chiunque arriva nel nostro Paese, anche se in maniera clandestina e quindi illegale, ha gli stessi diritti del cittadino che ha la residenza, paga le tasse e rispetta le leggi; anzi che ha qualche diritto in più, visto che viene da situazioni disagiate e che pertanto è nostro obbligo trattarlo con ogni riguardo: per esempio, dargli assistenza sanitaria e legale assolutamente gratis, cioè a spese nostre, ed eventualmente lasciargli occupare la nostra seconda casa, visto che lui non ne ha neanche una e a noi, due non servono (anche se ci paghiamo fior di tasse).

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Un secolo fa Gilbert K. Chesterton aveva scritto, profeticamente, che sarebbe arrivato il momento in cui, per poter sostenere che l’erba è verde e il cielo è azzurro, sarebbe stato necessario sguainare la sciabola. Ebbene, quel momento è arrivato!

Ci si vuol far pensare, e dire, che i preti, i vescovi e il papa non stanno lì per parlarci di Dio, della grazie e del peccato, tanto meno dell’anima e della vita eterna, ma per occuparsi dei migranti, dell’ambiente e del clima. E così via. Ci vogliono anche farci pensare, e dire, che è giusto che noi non adoperiamo i nostri soldi, i nostri stipendi e le nostre pensioni, in contanti, in modo che le banche possano disporne a loro piacimento con maggiore facilità. Ci vogliono portare a pensare, e dire, che è cosa bella e buona che i nostri bambini subiscano una decina di vaccinazioni, la cui utilità e necessità sono tutte da dimostrare, mentre sono sicuri alcuni gravi effetti collaterali per un certo numero di casi. E se non staremo molto, ma molto attenti, un po’ alla volta finiremo per pensare e per parlare esattamente in questo modo: suggestionati, più che da ragionamenti, da una insidiosa e capillare propaganda occulta, che si serve di mezzi indiretti quali il cinema, la televisione, la pubblicità, ecc.
Caro cittadino dell'anno 2019 del terzo millennio dopo C., lavoratore o pensionato; caro cattolico: se sei vivo, batti un colpo.


Del 19 Novembre 2019

giovedì 3 maggio 2018

MA HANNO FATTO MALE I CONTI


    La buona battaglia: "Vogliamo restare europei e vogliamo restar cattolici". I signori del Nuovo Ordine Mondiale e della neochiesa del "falso papa" si fregano le mani e già cominciano a brindare? 
Ma hanno fatto male i loro conti di Francesco Lamendola  

Ma hanno fatto male i loro conti

di
Francesco Lamendola






Credono di avere ormai vinto; e cantano già vittoria. Le voci che si oppongono al Nuovo Ordine Mondiale sono sempre più rare e sempre più fievoli: si stanno spegnendo, una dopo l’altra. La maggior parte di esse è stata ridotta al silenzio semplicemente spegnendo i  microfoni: e senza microfono nessuna voce può arrivare oltre le dieci, venti persone. Oggi, per fare opinione, bisogna raggiungere i milioni, non le decine di persone: un Aristotele che ha venti studenti, pur se ha capito tutto, non influisce sulle vicende pubbliche quanto l’ultimo cialtrone che disponga di una rete televisiva o di un giornale a grande tiratura; i suoi raffinati ragionamenti, precisi e consequenziali come un teorema geometrico, non servono a nulla, in confronto al rozzo e demagogico strepitare del cialtrone, al quale i mezzi d’informazione fanno da cassa di risonanza. E siccome credono di aver già vinto, stanno abbandonando ogni prudenza e stanno lasciando cadere la maschera. In effetti, le cose non sono mai state così chiare quanto lo sono oggi, beninteso per chi possiede ancora un cervello per capire, e una volontà per dirigere la propria attenzione verso qualcosa di diverso dai giochi elettronici, dalla partita di calcio o dall’ultima puntata del Grande Fratello. Per fare un esempio: il giornalista Maurizio Blondet, che fu inviato come reporter a New York subito dopo l’attentato delle Torri Gemelle, si accorse subito che il racconto ufficiale delle autorità americane, delle quali, inizialmente, era portato a fidarsi, come quasi tutti i suoi colleghi, non quadrava con i fatti. I sondaggi riportano che perfino oggi, a diciotto anni di distanza, una grossa fetta dell’opinione pubblica americana non crede alla versione degli aerei kamikaze. E all’epoca della guerra contro l’Iraq, che venne presentata come una punizione per l’attentato del’11 settembre, cortei di familiari delle vittime delle Due Torri sfilarono con i cartelli che dicevano: Non in mio nome. Ciò significa che l’opinione pubblica americana sa di essere stata vittima di una grossa mistificazione, orchestrata dall’alto, sia per quanto riguarda gli attentati, sia per quanto riguarda la guerra contro Saddam Hussein, che con essi non c’entrava affatto. Vogliamo tirare la logica e naturale conclusione da tutto questo? L’11 settembre, negli Stati Uniti, ebbe luogo un colpo di Stato: un misero burattino telecomandato, George Bush junior, si rese disponibile a coprire un mare di menzogne affinché una lobby occulta conducesse la superpotenza americana su una strada che il popolo, liberamene e democraticamente consultato, quasi certamente non avrebbe condiviso.

E quel che è accaduto negli Stati Uniti, sta accadendo un po’ in tutto il mondo, specie nel mondo occidentale, che si vanta della propria tradizione democratica e vuole convincere i suoi cittadini, in perfetta mala fede, che essi sono informati in maniera veritiera e che sono governati in maniera onesta e trasparente, nell’esclusivo interesse nazionale: mentre ormai tutte le élite politiche sono asservite alle strategie di dominio degli interessi della grande finanza; interessi che non c’entrano niente con quelli delle singole nazioni. Basta guardare il destino della Grecia per capire di cosa stiamo parlando. Forse che quel che è capitato alla Grecia, da quando è entrata nell’euro, rientra nell’interesse del suo popolo? Eppure i politici greci, sotto minaccia o sotto ricatto, si sono adattati a subire delle politiche economiche suicide, che favoriscono i Paesi forti dell’euro, specialmente la Germania, e che stanno portando il popolo greco alla fame, oltre che al commissariamento e alla spoliazione delle ultime risorse pubbliche. Negli altri Paesi europei le dinamiche sono le stesse, anche se meno appariscenti. I partiti politici italiani, con poche eccezioni, non stanno facendo l’interesse del popolo italiano, né riguardo all’euro, da cui si dovrebbe uscire, né riguardo all’immigrazione, che si dovrebbe fermare, né, infine riguardo alla politica estera, e specialmente alla Russia, con la quale si dovrebbe cooperare e non trattarla da nemica, nell’interesse esclusivo degli Stati Uniti e del suo strumento militare, la NATO. Stessa cosa in Francia, dove, pur di scongiurare la vittoria di un partito anti-euro, quello di Marine Le Pen, tutti i poteri forti si sono messi d’accordo nel tirar fuori una perfetta nullità come Macron, presentato come il salvatore dell’Europa e della pace sociale, mentre è il solito burattino destinato a coprire la progressiva spoliazione delle classi medio-basse da parte di un numero sempre più piccolo di famiglie ricche e straricche. I popoli europei intuiscono che qualcosa non funziona nelle parole d’ordine ufficiali, “rigore”, “stabilità”, “rispetto degli impegni finanziari”, cominciano a mangiare la foglia e perfino le classi lavoratrici si orientano per il voto a Le Pen, a Salvini e ai loro equivalenti europei. Per tale motivo i poteri forti, che controllano quasi totalmente l’informazione pubblica e privata, presentano quei partiti come pericolosi, razzisti, populisti, fascisti, li demonizzano in ogni modo, ne contestano la legittimità democratica e prospettano misure per costringere i loro elettori a ”rinsavire”. Anche questo è un colpo di Stato, simile a quello americano del’11 settembre: non avviene in un momento e in luogo precisi, né si serve di carri armati e di brutali sergenti dalla faccia proibita; ma è un colpo di Stato nel senso sostanziale, perché equivale a una espropriazione della politica da parte di una élite – finanziaria, in questo caso – ai danni della popolazione, privata di ogni possibilità di esprimere la sua volontà, sia negli affari interni, sia in quelli esteri. Conclusione: anche se la maggior parte di noi non lo sa, non l’ha capito, viviamo in un’epoca post-democratica, o, se si preferisce, di totalitarismo pseudo democratico, vale a dire il totalitarismo delle piccole, ma potentissime oligarchie finanziarie sovranazionali.



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I signori della "neochiesa" non hanno alcun diritto di servirsi dei beni che la Chiesa possiede perché i nostri genitori, i nostri nonni e bisnonni glieli hanno donati !



Quello che sta succedendo sul piano politico, si sta replicando anche nella sfera religiosa, specialmente si dice da quando sul soglio di Pietro si agita una perfetta nullità, tipo Macron, ma abbastanza ambizioso e sufficientemente ignorante ed arrogante da poter essere utilizzato come una specie di rullo compressore: ha ricevuto l’incarico di asfaltare la vera Chiesa cattolica e di sostituirla con una falsa chiesa massonica e modernista, o meglio, di portare a compimento un tale processo, che era già in atto da alcuni decenni, almeno dal Concilio Vaticano II. E anche qui, le dinamiche della falsa comunicazione e dell’ipocrisia culturale sono le stesse: tutti sanno che è in atto una colossale menzogna, che si sta perpetrando un vergognoso tradimento nei confronti di milioni e milioni di fedeli, ma è proibito parlarne, pena la scomunica per i sacerdoti, o il “silenziamento” per intellettuali e giornalisti. I teologi ai quali vengono offerti i microfoni, cantano tutti la canzone di Bergoglio: una canzone stonatissima, che dovrebbe suonare falsa anche all’orecchio musicale meno esperto, ma che viene spacciata per una melodia divina da una pletora di servi e cortigiani, vescovi di strada e preti “misericordiosi”, quelli che non recitano il Credo nella santa Messa perché dicono ai fedeli di non crederci, e quelli che la Messa la sopprimono addirittura, specialmente a Natale, Capodanno ed Epifania, per rispetto verso i poveri migranti. Anche qui le cose sono chiare, per chi le vuol capire; anche qui si vede che i teologi alla Karl Rahner e alla Walter Kasper son riusciti a condurre la Chiesa là dove volevano condurla: in piena apostasia, per edificare, al posto del cattolicesimo, una neoreligione umanitaria, filantropica, buonista, ambientalista ed ecologista. Le cose sono fin troppo chiare. Ma quanti sono disposti a vederle, a capirle, ad accettarle? Le neochiesa controlla ormai tutta la stampa cattolica, quasi tutte le reti radiotelevisione; controlla le Conferenze Episcopali, i vertici degli ordini religiosi e, soprattutto, il collegio dei cardinali, quello che elegge i pontefici. Come può, il semplice credente, arrivare a prendere atto di esser vittima in un colossale imbroglio, di un inaudito tradimento? Istintivamente, e anche per scrupoli di fede, il cattolico medio, se ha dei dubbi, se ha dei sospetti, preferisce dire a se stesso di essersi sbagliato; preferisce dare torto alla propria intelligenza, piuttosto che riconoscere l’inaccettabile: che Bergoglio, Paglia, Galantino & Soci non sono dei veri ministri della Chiesa di Gesù Cristo, ma sono, piuttosto, i suoi nemici, esecutori del tristo incarico di demolire ciò che di essa ancora rimane in piedi. Ebbene: anche questo è un colpo di Stato. Un colpo di Stato che parte da lontano, dal conclave del 1958; e le cui vittime sono stati i cattolici ignari, presi in ostaggio e trascinati lontano dalla vera fede ad opera di un neoclero apostatico e infedele, ottenebrato e quasi ossessionato dalla smania di dialogare con il mondo, cioè, in concreto, di venire a patti col mondo, di piacere al mondo, di ammainare la bandiera della fede per accompagnare le anime ferite dalla vita, ma accompagnarle dove? Non si sa, il neoclero non lo dice: verso la dannazione eterna, probabilmente, se tale “accompagnamento” consiste, per esempio, nell’organizzare corsi per fidanzati gay o nell’autorizzare gli adulteri conclamati ad accedere alla santa Comunione.

Dunque: i signori del Nuovo Ordine Mondiale si fregano le mani e già cominciano a brindare: pensano d’aver vinto la partita. Ma forse hanno avuto troppa fretta; hanno peccato di orgoglio e di superbia. Sembrano essersi scordati che il loro avversario, in ultima analisi, non è di natura umana: è Qualcuno che può annientarli, volendo, in un istante; e che può servirsi anche di noi, poveri uomini, timidi e fragili, per contrastare i loro disegni tenebrosi. Contro di Lui, non ce la faranno mai: sono dei pazzi, letteralmente, e il loro destino finale sarà quello di sfracellarsi come miseri vasi di terracotta contro una parete di granito. Quanto a noi, non intendiamo sottrarci e ci prepariamo a combattere la buona battaglia per contrastare i loro piani e per difendere l’anima della nostra civiltà e l’essenza della nostra fede. Non riusciranno a toglierci né questa, né quella. Vogliamo restare europei e vogliamo restar cattolici, figli della vera Chiesa e non dell’antichiesa di B. Nei confronti di quest’ultima, fra le altre cose, useremo anche l’arma della pressione economica, ad esempio negando il finanziamento dell’otto per mille. La Chiesa è proprietaria, oltre che di un inestimabile capitale spirituale, che è di natura soprannaturale, anche di una quantità di beni materiali, accumulati nel corso delle generazioni, per duemila anni, attraverso i lasciti e le donazioni delle persone pie. Ebbene: se la falsa chiesa pretende di espropriarci di entrambi, il capitale spirituale e quello materiale, sappia che dovrà passare sui nostri corpi per riuscirci: non glielo permetteremo. Ci riprenderemo la nostra identità spirituale, sopprimendo le deviazioni e le eresie che si sono insinuate nella dottrina, nella pastorale e nella liturgia dal Concilio in poi; e ci riprenderemo i nostri beni materiali, perché non è giusto che chi non ci rappresenta, chi non è vero pastore, ma mercenario e traditore, possa disporre di quei beni che sono stati donati alla vera Chiesa per farne un retto uso, e non per finanziare corsi per fidanzati gay o per propagandare l’idea, nelle facoltà di teologia, che tutti hanno il diritto di accedere alla santa Eucarestia, anche i peccatori impenitenti. A costo di intraprendere tutta una serie di azioni legali, con tanto di avvocati e tribunali, i cattolici devono far capire a quei signori che essi non hanno alcun diritto di servirsi dei beni che la Chiesa possiede perché i nostri genitori, i nostri nonni e bisnonni glieli hanno donati, per perseguire delle azioni che non sono cattoliche, che sono il contrario di quel che ha insegnato Gesù Cristo. E la loro impudenza è giunta al segno che ora vengono a bussare a quattrini anche alle casse dello Stato e delle amministrazioni locali, sostenendo di svolgere opere socialmente meritorie. La Comunità di sant’Egidio, per esempio, quella che si è resa celebre per aver trasformato un certo numero di chiese e basiliche in cucine, mense e dormitori per i cosiddetti profughi, che non sono quasi mai tali, chiede al comune di Roma congrui finanziamenti; ebbene noi, come cattolici, non siamo affatto d’accordo che le chiese vengano destinate a tali funzioni, e perciò non siano nemmeno d’accordo che i soldi delle nostre tasse servano a finanziare simili progetti. Non si tratta di negare l’assistenza ai bisognosi; si tratta di sottrarre ai neocattolici l’uso e l’abuso dei luoghi consacrati, nonché del pubblico denaro, per far passare l’idea che la vera chiesa è la loro, mentre non lo è, e che il vero cristianesimo è il loro, mentre non lo è. Si tratta di sottrarre a quei signori i palcoscenici per reclamizzare la loro ideologia migrazionista, spacciandola per il Vangelo di Gesù.




Ma Cristo dov'è ? nella "neoreligione sincretista" umanitaria e filantropica



Allo stesso modo, non siamo d’accordo, come cittadini, che i soldi delle tasse universitarie, pagate per i nostri figli, servano a finanziare eventi “culturali” come i gay pride, come invece accade, per esempio a Udine l’estate scorsa; o che i nostri soldi, versati allo Stato, servano per finanziare enti come l’Unar (Ufficio nazionale anti discriminazioni) e se ne vadano in festini ed orge gay a base di prostituzione. Così pure, non siamo più disposti a votare per partiti e uomini politici che tradiscono spudoratamente l’interesse e la sicurezza nazionali, facendo permanere l’Italia in una Unione Europea egemonizzata dalle banche tedesche, dove la nostra economia, dopo aver perso il 25% della sua capacità industriale, sarà sempre più penalizzata con il trucco del debito pubblico; e facendola restare in una NATO che serve solo all’interesse strategico statunitense, e ci pone in conflitto con la Russia, nazione cristiana ed europea, mentre si vorrebbe far entrare in Europa la Turchia, nazione islamica ed asiatica. Né vogliamo riconoscere legittimità  a dei partiti e dei politici che ci rintronano gli orecchi tutto il giorno col dovere dell’accoglienza indiscriminata verso masse di africani ed asiatici, una cosa inaudita e improponibile in qualsiasi altra parte del mondo. Tutti costoro non ci rappresentano e la gente comincia e rendersene conto. Sì: hanno fatto male i loro conti, grazie a Dio.





Pubblicato anche su Acta Apostaticae Sedis e su Arianna Editrice: Ma hanno fatto male i loro conti





Del 13 Febbraio 2018



Allegato Pdf


Ma hanno fatto male i loro conti.pdf

AMDG et DVM