4. Il Cuore divino della Madre di Dio
l . Il Cuore spirituale di Gesù è il Cuore di Maria per la più intima
unione di spirito e di volontà tra loro.
Se sta scritto dei primi Cristiani ch'essi «erano un cuor solo e
un'anima sola» (At 4, 32), a più ragione quest'unione è
verissima tra Gesù e Maria. Se S. Bernardo dice arditamente ch'egli non aveva
che uno stesso cuore con Gesù: «Ego vere cum Jesu cor unum habeo» Maria,
non può dire, a più forte ragione: «Il Cuore di mio Figlio è il mio cuore,
ed Io non ho che uno stesso cuore con Lui»?
è questo che Gesù significò a S. Brigida: «Io, che sono Dio e Figlio di Dio
da tutta l'eternità, mi son fatto uomo nella S. Vergine, il cui Cuore era come
il mio cuore. Per questo posso dire che mia Madre ed io abbiamo operato la
salute dell'uomo con uno stesso cuore, in certo modo, quasi «cum uno corde».
Io, grazie alle sofferenze che ho sopportato nel mio Cuore e nel mio corpo. Lei
con l'amore e i dolori del suo Cuore.
2. Il Cuore di Gesù, cioè lo Spirito Santo, è il Cuore di Maria.
Poiché, se questo Divino Spirito è stato donato da Dio a tutti i cristiani, per
essere loro Spirito e loro cuore, (Ez 36, 26) quanto più non sarà
stato donato alla Madre di tutti i cristiani?
Si può dunque dire in verità che il Cuore della SS. Vergine è Gesù.
La Madonna disse a S. Brigida: «Siate pure certi, che Io ho amato mio
Figlio così ardentemente e ch'Egli mi ha amato così teneramente che Lui ed Io
non formavamo che un sol cuore: Quasi cor unum ambo fuimus». «Mio
Figlio era veramente il mio cuore: ecco perché quando uscì dal mio seno,
nascendo a questo mondo, mi parve che metà del mio cuore uscisse da me. E
quando Egli soffriva, Io ne sentivo le pene come se il mio cuore fosse
sottoposto agli stessi suoi tormenti.
«Quando mio Figlio fu percosso e torturato coi flagelli, il mio cuore si
sentì torturare e flagellare con Lui.
«Quando mi guardò dalla Croce, Io pure lo guardai e dai miei occhi
sgorgarono lagrime cocenti. Al vedermi così oppressa dal dolore, Egli risentì
un'angoscia così violenta, che alla vista della mia desolazione gli parve quasi
che il dolore delle sue piaghe si fosse attutito. Perciò oso dire che il suo
dolore era il mio dolore, così come il suo cuore era il mio cuore. Adamo ed
Eva, per un pomo rovinarono il mondo: perciò mio Figlio volle sua madre
cooperatrice nel grande riscatto, dovuto ad uno stesso cuore: quasi cum
uno corde!» (Revel., l. I cap., 35). . .
è evidente, dunque, che il Figlio di Dio è il cuore, la vita di sua Madre
nella più perfetta maniera che si possa immaginare.
Difatti, se questo
adorabile Salvatore deve talmente vivere in tutti i suoi servi da rendersi manifesto
nel loro stesso esteriore: «Vita Jesu manifestetur in carne nostra mortali»
(2 Cor 4), chi potrà immaginare in quale modo e con quale
abbondanza e perfezione Egli abbia comunicata la sua vita umanamente divina e
divinamente umana alla Madre sua? Egli è vivente nell'anima di Lei, nel corpo
di Lei; è tutto vivo in sua Madre, che è quanto dire che tutto ciò che vive in
Gesù è vivente in Maria.
Il Cuor di Gesù vive nel cuore di Maria, l'anima di Gesù nella sua anima, lo
spirito di Gesù nel suo spirito; la memoria, l'intelletto, la volontà di Gesù
sono viventi nella memoria, nell'intelletto, nella volontà di Maria; i suoi
sensi interiori ed esteriori vivono nei sensi di Lei; le sue passioni nelle
passioni di Lei; le sue virtù, i suoi misteri, i suoi divini attributi, tutti
vivono nel cuore di Lei e regneranno sovranamente in Lei; vi opereranno affetti
meravigliosi e incomprensibili a noi mortali, e v'imprimeranno l'immagine
vivente di Gesù stesso.
Ecco perché noi possiamo dire con tutta verità: Maria SS. ha un cuore tutto
divino. Ed è questo il Cuore ammirabile che deve formare l'oggetto delle nostre
lodi e della nostra venerazione specialissima.
AVE MARIA PURISSIMA!