S. Thiriel (3a Tromba) Se già un compito di un angelo del IX coro è così grande, da farci rabbrividire, - pensiamo solo a S. Chaled, l’angelo del nascondimento, a S. Nerud, l’angelo della semplice saggezza, a S. Osed, l’angelo dei poveri o a S. Teliel, l’angelo della natura – quanto grandi sono allora i compiti di un cherubino, di cui la Sacra Scrittura scrive che su di lui Dio scese dal cielo? Possiamo d’altra parte comprendere, cosa significa: potere portare Dio come Dio? In questa forza sta S. Thiriel oggi davanti al trono di Dio; gli uomini direbbero: egli stesso come un essere divino, così raggiante. Egli è il patrono di tutti gli angeli custodi. Poiché oggi tutti i santi hanno la loro festa in cielo e in terra, così hanno anche i loro angeli custodi un giorno di festa, e gli angeli custodi sono i prediletti della Madre di Dio. Da Maria l’angelo custode ha, dal suo ingresso nel suo ufficio di custode, ottenuto la maternità, la compassione, la comprensione. È anche per noi uomini un segno tutto gioioso dell’amore di Dio a Maria e di Maria agli angeli, che proprio in questo giorno, in cui tutti i santi e con loro i loro angeli custodi hanno la loro festa, fu annunciato dal sostituto di Cristo sulla terra, dal pastore angelico, la solenne dichiarazione dogmatica dell’assunzione in corpo di Maria, dal centro della Chiesa, da S. Pietro in Roma, sull’intero mondo. Con un apocalittico movimento della mano provoca S. Thiriel uno scossone. Una stella cade dal cielo: Maria con i santi angeli! Un’ondata di indignazione corre sull’intero mondo dei senza Dio. Ora è il tempo! “Chi non è con me, è contro di me!” – uomo, sorgi alla mano del tuo angelo e riconosci: qualcosa a metà non vale niente! Le gioie del mondo ti diventeranno le più amare. Tu devi trovare la tua dolcezza e tutte le dolcezze, che solo lei dà, in Maria e nei santi angeli, che ti guidano là dove è di tutti la nostra meta e patria: nel Cuore del Signore! S. Thiriel non è solo quell’angelo possente, il cui mantello modellato sulle ali degli angeli custodi fluttua ampiamente sulla terra quando egli si inginocchia ai piedi della Regina del cielo, ma soprattutto egli è triplice nel suo essere (Thiriel-Vedad-Hanael) e nel suo compito: egli ha come uno dei compiti il portare la “luce oscura”: la fede oscura, l’amore oscuro; egli ha come altro compito di stare sopra tutti gli angeli custodi; egli ha come terzo compito di dare lo scossone. Egli sta come angelo del servizio davanti al Signore con la terza tromba.
Preghiera: Sii nostro patrono e guida, S. Thiriel tu Cherubino della “luce oscura” dell’amore di Dio. Facci radicare con fermezza nella santa Chiesa di Dio, protetti dal manto di Maria, e fa che veniamo portati nel cuore del nostro Signore come nostra patria. Amen. |
S. Thiriel (3a Tromba) Egli sta sopra tutti gli angeli custodi, questo grande cherubino del Figlio, e porta il nome “Oscura luce dell’amore di Dio”. L’ultimo amore di Dio è sempre oscuro, perché noi perdiamo dapprima noi stessi e dobbiamo divenire ciechi alle lusinghe del mondo e dell’io. Quanto più ci perdiamo in Dio, più scuro, più sobrio, più conseguente diviene questo amore finale - e tuttavia è lui, la cui luce è piena di attrazione divina. In questa “Oscura luce dell’amore di Dio” è anche posto nel suo servizio l’angelo custode! Così ora comprendiamo meglio il compito di S. Thiriel - e ci spaventiamo allo stesso tempo, perché porta una tromba degli ultimi giorni, la terza: “Getta la luce all’intorno e nei fiumi e mari.” La luce della ragione diviene in questo - e questo è il nostro - tempo oscurata e scurita, e l’uomo deve nella fede oscura, nella speranza oscura, nell’amore oscuro decidersi per Dio! Come confortante sta nel bel mezzo di questa tensione il Signore e dice: “Io sono il buon pastore! Io do la mia vita per le mie pecore”. |