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lunedì 25 dicembre 2017

"Vieni a salvarci, o Signore nostro Dio”. Veni ad salvandum nos!

Riconoscerlo, è il primo passo verso la salvezza, verso l’uscita dal labirinto in cui noi stessi ci chiudiamo con il nostro orgoglio.

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MESSAGGIO URBI ET ORBI
DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
NATALE 2011


Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero!

Cristo è nato per noi! Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama. A tutti giunga l’eco dell’annuncio di Betlemme, che la Chiesa Cattolica fa risuonare in tutti i continenti, al di là di ogni confine di nazionalità, di lingua e di cultura. Il Figlio di Maria Vergine è nato per tutti, è il Salvatore di tutti.

Così lo invoca un’antica antifona liturgica: “O Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio”. Veni ad salvandum nos! Vieni a salvarci! Questo è il grido dell’uomo di ogni tempo, che sente di non farcela da solo a superare difficoltà e pericoli. Ha bisogno di mettere la sua mano in una mano più grande e più forte, una mano che dall’alto si tenda verso di lui. Cari fratelli e sorelle, questa mano è Cristo, nato a Betlemme dalla Vergine Maria. Lui è la mano che Dio ha teso all’umanità, per farla uscire dalle sabbie mobili del peccato e metterla in piedi sulla roccia, la salda roccia della sua Verità e del suo Amore (cfr Sal 40,3).

Sì, questo significa il nome di quel Bambino, il nome che, per volere di Dio, gli hanno dato Maria e Giuseppe: si chiama Gesù, che significa “Salvatore” (cfr Mt 1,21; Lc 1,31). Egli è stato inviato da Dio Padre per salvarci soprattutto dal male profondo, radicato nell’uomo e nella storia: quel male che è la separazione da Dio, l’orgoglio presuntuoso di fare da sé, di mettersi in concorrenza con Dio e sostituirsi a Lui, di decidere che cosa è bene e che cosa è male, di essere il padrone della vita e della morte (cfr Gen 3,1-7). Questo è il grande male, il grande peccato, da cui noi uomini non possiamo salvarci se non affidandoci all’aiuto di Dio, se non gridando a Lui: “Veni ad salvandum nos! - Vieni a salvarci!”.

Il fatto stesso di elevare al Cielo questa invocazione, ci pone già nella giusta condizione, ci mette nella verità di noi stessi: noi infatti siamo coloro che hanno gridato a Dio e sono stati salvati (cfr Est [greco] 10,3f). Dio è il Salvatore, noi quelli che si trovano nel pericolo. Lui è il medico, noi i malati. Riconoscerlo, è il primo passo verso la salvezza, verso l’uscita dal labirinto in cui noi stessi ci chiudiamo con il nostro orgoglio. Alzare gli occhi al Cielo, protendere le mani e invocare aiuto è la via di uscita, a patto che ci sia Qualcuno che ascolta, e che può venire in nostro soccorso.

Gesù Cristo è la prova che Dio ha ascoltato il nostro grido. Non solo! Dio nutre per noi un amore così forte, da non poter rimanere in Se stesso, da uscire da Se stesso e venire in noi, condividendo fino in fondo la nostra condizione (cfr Es 3,7-12). La risposta che Dio ha dato in Gesù al grido dell’uomo supera infinitamente la nostra attesa, giungendo ad una solidarietà tale che non può essere soltanto umana, ma divina. Solo il Dio che è amore e l’amore che è Dio poteva scegliere di salvarci attraverso questa via, che è certamente la più lunga, ma è quella che rispetta la verità sua e nostra: la via della riconciliazione, del dialogo, della collaborazione.

Perciò, cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero, in questo Natale 2011, rivolgiamoci al Bambino di Betlemme, al Figlio della Vergine Maria, e diciamo: “Vieni a salvarci!”. Lo ripetiamo in unione spirituale con tante persone che vivono situazioni particolarmente difficili, e facendoci voce di chi non ha voce.

Insieme invochiamo il divino soccorso per le popolazioni del Corno d’Africa, che soffrono a causa della fame e delle carestie, talvolta aggravate da un persistente stato di insicurezza. La Comunità internazionale non faccia mancare il suo aiuto ai numerosi profughi provenienti da tale Regione, duramente provati nella loro dignità.

Il Signore doni conforto alle popolazioni del Sud-Est asiatico, particolarmente della Thailandia e delle Filippine, che sono ancora in gravi situazioni di disagio a causa delle recenti inondazioni.

Il Signore soccorra l’umanità ferita dai tanti conflitti, che ancora oggi insanguinano il Pianeta. Egli, che è il Principe della Pace, doni pace e stabilità alla Terra che ha scelto per venire nel mondo, incoraggiando la ripresa del dialogo tra Israeliani e Palestinesi. 

Faccia cessare le violenze in Siria, dove tanto sangue è già stato versato. 
Favorisca la piena riconciliazione e la stabilità in Iraq ed in Afghanistan. Doni un rinnovato vigore nell’edificazione del bene comune a tutte le componenti della società nei Paesi nord africani e mediorientali.

La nascita del Salvatore sostenga le prospettive di dialogo e di collaborazione in Myanmar, nella ricerca di soluzioni condivise. 

Il Natale del Redentore garantisca stabilità politica ai Paesi della Regione africana dei Grandi Laghi ed assista l’impegno degli abitanti del Sud Sudan per la tutela dei diritti di tutti i cittadini.

Cari fratelli e sorelle, rivolgiamo lo sguardo alla Grotta di Betlemme: il Bambino che contempliamo è la nostra salvezza! Lui ha portato al mondo un messaggio universale di riconciliazione e di pace. Apriamogli il nostro cuore, accogliamolo nella nostra vita. Ripetiamogli con fiducia e speranza: “Veni ad salvandum nos!”.

© Copyright 2011 - Libreria Editrice Vaticana
AMDG et DVM

sabato 16 dicembre 2017

IL MISTERO DELLA NOTTE DI NATALE

 Tu piangi per vederti da me ingrato
dopo sì grande amor, sì poco amato!
O diletto - del mio petto,
se già un tempo fu così, or te sol bramo
Caro non pianger più, ch'io t'amo e t'amo 
Entriamo con gioia nel Mistero di questa Notte

Dongo (Como), 24 dicembre 1994. 
Notte Santa.
Il mistero di questa Notte.

«Vivete con Me, nella preghiera e nell'attesa, il mistero di questa Notte.
Figli prediletti, entrate nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato, per assaporare tutta la gioia e la immensa beatitudine di questo avvenimento.


"Quando venne la pienezza del tempo" (Gal. 4,4).

Il tempo, nel suo scorrere, viene ordinato a questo momento.
Dal principio. Dall'eterno, nella mente del Padre.
Da quando il Signore ha creato l'universo; da quando la terra è diventata giardino privilegiato per l'uomo, innalzato ad una particolare comunione con Dio; da quando, per la caduta dei progenitori, anche il creato è stato sottoposto a caducità e la terra ha cominciato a produrre triboli e spine per l'uomo, ormai sottoposto a dure prove ed a continui dolori.


"Porrò inimicizia fra te e la Donna; fra la tua e la sua discendenza. Essa ti schiaccerà il capo".

La mia discendenza è il divino Bambino che nasce da Me in questa notte santa. È Lui il vincitore di Satana, perché è il Verbo incarnato del Padre, l'unico Mediatore fra Dio e l'umanità, il solo Salvatore e Redentore.
Per mezzo di Lui il disegno del Padre viene reintegrato come è stato all'origine; l'uomo ritorna a riflettere la gloria del Dio vivente e tutto l'universo è mirabilmente ordinato a proclamare la gloria perfetta del suo Signore.


"Dio mandò suo Figlio" (Gal. , 4,4).

Questa notte santa risponde alle profonde aspirazioni di quanti sono vissuti nella speranza e nell'attesa orante di questo momento.
È la pienezza del tempo, perché condensa l'ardente attesa di tutta la storia: di Adamo, di Abramo, dei Patriarchi e dei Profeti, dei Re e dei Sacerdoti, dei grandi e dei piccoli. Per quanti secoli questi giusti di Israele sono vissuti invocando, sperando ed attendendo questo momento.


"Dio mandò suo Figlio". E' il Verbo consustanziale al Padre; è l'Immagine della sua sostanza; è lo Splendore della sua gloria che, in questa notte, nasce alla sua umana esistenza.



"Nato da Donna" (Gal. 4,4).

E nasce da Me, sua Madre Vergine.
Vivete con Me l'estasi di queste ore; entrate nel mio Cuore Immacolato per assaporare tutta l'intensità di questo momento, in cui il tempo giunge alla sua pienezza.
Siete nel cuore della storia. Qui potete comprendere tutte le vicende del passato; qui potete dare senso e significato a tutti gli avvenimenti del futuro.
Questa notte diventa fonte di Luce per l'umanità di tutti i tempi.
Poiché il Figlio che nasce da Me, in questa Notte Santa, è il Dio con voi, è l'Emmanuele, è il vostro Redentore, è il solo vostro Salvatore.


Entrate allora con gioia nel mistero di questa Notte.

Ed aprite i vostri cuori alla pienezza della beatitudine che giunge a voi con la pienezza del tempo: "Annuncio a voi una notizia che è di gioia per tutti: oggi è nato per voi un Salvatore che è Cristo Signore".


Nel mistero di questa Notte comprendete anche come la pienezza del tempo si compie nel tempo nuovo che vi attende.

    Poiché questa prima venuta di Gesù nella fragilità della sua natura umana è ordinata alla sua seconda venuta, quando apparirà nello splendore della sua gloria divina.
In questo primo Natale la sua divinità viene oscurata e nascosta dalla sua umanità; nel suo secondo Natale l'umanità sarà velata dallo splendore della sua divinità.


Entrate dunque nel mistero di questa Notte, per aprire i vostri cuori alla speranza.

Oggi annuncio a voi una notizia, che è di grande gioia per tutti.
Il Signore Gesù, che in questa notte contemplate nel presepe fragile e piccolo, piangente e bisognoso di tutto, sta per ritornare nello splendore della sua gloria divina.


Questo suo glorioso ritorno darà compimento alla pienezza del tempo, quando inizierà il tempo nuovo dei nuovi cieli e della nuova terra».



*

BUON NATALE
AMDG et BVM

sabato 24 dicembre 2016

BUON NATALE!

Siamo lieti attendere con voi il lieto annunzio,
la buona novella della Nascita del Nostro Redentore Gesù Cristo, Vero Dio e Vero Uomo.

Annunzio che nella prima Pienezza dei Tempi,
fu dato per la prima volta ai Pastori che erano gli ultimi del loro tempo.

E questo tempo del Santo Natale è un tempo speciale in cui si possono impetrare da Dio Grazie particolarissime,
per l'intercessione di Maria Santissima Nostra Signora di Guadalupe:


http://www.conchiglia.us/I_TULIPANI/TULIPANI_DI_MARIA.htm
e vi invitiamo particolarmente a testimoniare ad amici e parenti tutte le Grazie 
elargite da  Maria Santissima Nostra Signora di Guadalupe per tutti i figli di Dio.

Un altro anno è trascorso e con l'umiltà che Gesù insegna è giusto ricordare a tutti
che LA VERITA' E' STATA CONSEGNATA ALLA CHIESA.
Sin dall'Anno 2000 LA RIVELAZIONE data a Conchiglia è giunta agli alti vertici
della Santa Chiesa Cattolica, Apostolica Romana e in quasi tutte le Parrocchie d'Italia.

Dio vi benedica.

---

Sia Lodato Gesù Cristo,                                                                      
sia lodata Maria Santissima che è Divina, 
Perfetta, Vergine, Santa Maria di Guadalupe.


BUON NATALE!

venerdì 25 dicembre 2015

FELIZ NAVIDAD!

BUON NATALE
22 dicembre 2012 Oggi vi ricopro con questa Benedizione Speciale.

Mia amata figlia prediletta, il giorno di Natale è il Mio Regalo all’Umanità. È grazie a questo
giorno che la vita eterna è diventata possibile per gli uomini mortali.
Io, Gesù Cristo, Salvatore del Mondo, vi accolgo tutti, figli di Dio, nel Regno che Mi ha
promesso Mio Padre.

Venni al mondo sconosciuto, eccetto che da alcuni. La Mia Nascita ha cambiato il futuro. La
Mia Promessa fu accettata dai Miei discepoli. Essi sapevano che Io sarei ritornato ma non
avevano idea del giorno. Ascoltarono i Miei Insegnamenti, eppure la maggior parte di loro
non era istruita. Essi erano poveri e conducevano una vita semplice. Eppure furono coloro
che Mi accolsero

Lo stesso avverrà ora, mentre vi preparo alla Mia Seconda Venuta. Le anime che apriranno il
loro cuore alla Mia Chiamata saranno quelle che proveranno un semplice amore per Me. E
saranno quelli di voi che hanno un cuore umile e un’anima pura che diventeranno Miei
discepoli in questo tempo. Sarà attraverso di voi, come lo fu durante la Mia vita sulla terra,
che la Mia Parola sarà ascoltata e creduta.

Oggi vi ricopro con questa Speciale Benedizione. Desidero che voi accettiate la Mia
Benedizione di Protezione attraverso questa Crociata di Preghiera per accogliere Me, il
Messia, quando svelerò il Mio Nuovo Regno.

Crociata di Preghiera (90). Ringraziamento per la Tua Gloriosa Seconda Venuta.

Oh Mio Gesù, ti offro la mia lode e il mio ringraziamento per la Tua Gloriosa
Seconda Venuta.
Tu, Mio Salvatore, sei nato per darmi la Vita Eterna e liberarmi dal peccato.
Ti offro il mio Amore, i miei ringraziamenti e la mia adorazione e preparo la mia
anima per la Tua Grande Venuta.
Amen.

Andate ora e preparatevi, poiché resta solo poco tempo e molto deve essere fatto per
salvare tutte le anime. Io vi porto la Pace, l’Amore e la Gioia in questo giorno speciale. 
Il vostro Gesù.

Apparuit benignitas et humanitas...

Apparuit
benignitas et humanitas 
Salvatoris nostri Dei:

Alleluja!

Puer natus est nobis!

Puer natus est nobis,
et filius datus est nobis!
Cantate domino

Canticum novum

mercoledì 25 dicembre 2013

BUON NATALE

AUGURI DI SANTO NATALE

PVER 
NATVS  EST  NOBIS 
ET  FILIVS 
DATVS  EST  NOBIS 
CVJVS  IMPERIVM 
SVPER  HVMERVM  EJVS 
ET  VOCABITVR 
NOMEN  EJVS 
MAGNI  CONSILII 
ANGELVS