martedì 30 giugno 2020

Il Blog di Raffaella. Riflessioni e commenti fra gli Amici di Benedetto XVI: 69° anniversario dell'ordinazione sacerdotale di J...

Il Blog di Raffaella. Riflessioni e commenti fra gli Amici di Benedetto XVI: 69° anniversario dell'ordinazione sacerdotale di J...: LINK DIRETTO SU YOUTUBE Il nostro affettuoso ricordo e la nostra incessante preghiera. Il 29 giugno di 69 anni fa Benedetto XVI e suo f...

Repetita juvant. Chiarezza sugli eventi del febbraio 2013.



Documento delle  - apparenti - dimissioni del papa Benedetto

Discorso di papa Benedetto XVI al termine del concistoro[2]
Discorso in latinoTraduzione in italiano
Fratres carissimi
Non solum propter tres canonizationes ad hoc Consistorium vos convocavi, sed etiam ut vobis decisionem magni momenti pro Ecclesiae vita communicem. Conscientia mea iterum atque iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires meas ingravescente aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque administrandum.
Bene conscius sum hoc munus secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et loquendo exsequi debere, sed non minus patiendo et orando. Attamen in mundo nostri temporis rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis pro vita fidei perturbato ad navem Sancti Petri gubernandam et ad annuntiandum Evangelium etiam vigor quidam corporis et animae necessarius est, qui ultimis mensibus in me modo tali minuitur, ut incapacitatem meam ad ministerium mihi commissum bene administrandum agnoscere debeam. 
Quapropter bene conscius ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commisso renuntiare ita ut a die 28 februarii MMXIII, hora 20, sedes Romae, sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad eligendum novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse.
Fratres carissimi, ex toto corde gratias ago vobis pro omni amore et labore, quo mecum pondus ministerii mei portastis et veniam peto pro omnibus defectibus meis. Nunc autem Sanctam Dei Ecclesiam curae Summi eius Pastoris, Domini nostri Iesu Christi confidimus sanctamque eius Matrem Mariam imploramus, ut patribus Cardinalibus in eligendo novo Summo Pontifice materna sua bonitate assistat. Quod ad me attinet etiam in futuro vita orationi dedicata Sanctae Ecclesiae Dei toto ex corde servire velim.
Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.
 Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20.00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.
La prima reazione fu quella del cardinale Angelo SodanoDecano del Sacro Collegio, che parlò di fulmine a ciel sereno.
AMDG et DVM

Preghiera quotidiana di Dozulé




PREGHIERA DETTATA DA GESÙ 
A MADELEINE AUMONT

DA RECITARE TUTTI I GIORNI

Gesù ha dettato una novena e una preghiera, da recitare col Rosario. Ogni focolare che dirà questa preghiera con grande fiducia
sarà protetto da ogni cataclisma.

Fare il Segno di Croce...

Gesù di Nazareth ha trionfato sulla morte. Il Suo Regno è eterno.
Egli viene per vincere il mondo e il tempo.
Pietà mio Dio, per quelli che Ti bestemmiano, perdona loro, essi non sanno quello che fanno.
Pietà mio Dio, per lo scandalo del mondo, liberali dallo spirito di Satana.
Pietà mio Dio, per quelli che fuggono da Te, dà loro il gusto della Santa Eucarestia.
Pietà mio Dio, per quelli che verranno a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa,
che essi vi trovino la Pace e la Gioia in Dio nostro Salvatore.
Pietà mio Dio, affinché venga il Tuo Regno, ma salvali, è ancora tempo,
perché il tempo è vicino, ed ecco Io vengo.
Amen.
VIENI, SIGNORE GESÙ.
Recitare un Pater e 10 Ave
Pietà mio Dio, per coloro che oggi ancora più di ieri ti perseguitano.
Riversa nei loro cuori umani la Tua Misericordia.
Signore, riversa sul mondo intero i tesori della Tua infinita Misericordia.
Vieni Signore Gesù, noi ti attendiamo.
Amen.
Fare il Segno di Croce...

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LA PROMESSA DI GESÙ A DOZULÉ

Ecco la promessa fantastica che Gesú fa alla Chiesa tutta intera, e non a una « setta », per bocca di Madeleine Aumont il 02 Gennaio 1976, nella Cappella di San Giuseppe a Dozulé:

« Io prometto alle anime che andranno a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa e che reciteranno tutti i giorni la Preghiera che ho insegnato loro, che in questa vita satana non avrà più potere su di loro, e che per un periodo di sozzura, in un istante essi diverranno puri e saranno figli di Dio per l’eternità. Mio Padre la cui Bontà è Infinita, vuol salvare l’Umanità che è sull’orlo del precipizio. Mediante questo Ultimo Messaggio dovete prepararvi. »

NOTA.
Questa promessa non sostituisce il Sacramento della Confessione ed un impegno a vivere santamente.


NOVENA DETTATA DA GESÙ CRISTO A DOZULÉ 
Qui il documento PDF da stampare.


PRIMO GIORNO.
Addolcirò l’amarezza in cui è immersa l’anima del peccatore.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


SECONDO GIORNO.

Io moltiplicherò le grazie nell’anima dei preti e delle religiose, poiché è per mezzo loro che deve essere conosciuto il Mio Messaggio.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


TERZO GIORNO.

Terrò vicini al Mio Cuore le anime pie e fedeli. Mi hanno confortato sul cammino del Calvario.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


QUARTO GIORNO.

Riverserò i raggi della Mia Grazia, nel momento in cui conosceranno il Mio Messaggio, sui pagani e su quelli che ancora non mi conoscono.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


QUINTO GIORNO.

Attirerò all’Unità della Chiesa gli eretici e gli apostati.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


SESTO GIORNO.

Riceverò nella dimora del Mio Cuore i bambini e le anime umili affinché conservino un affetto speciale per il Padre nostro dei Cieli.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


SETTIMO GIORNO.

Accorderò grazie d’ogni specie a coloro che conoscendo il Mio Messaggio persevereranno fino alla fine.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


OTTAVO GIORNO.

Darò sollievo alle anime del Purgatorio. Il mio Sangue estinguerà le fiamme che le bruciano.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


NONO GIORNO.

Riscalderò i cuori più induriti, le anime gelide, quelle che feriscono più profondamente il mio cuore.

Padre nostro.
3 Ave Maria.

Per la tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei Cieli. Pace e Gioia sulla terra agli uomini che Egli ama.

Fare il Segno di Croce.


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MESSAGGI DEL CRISTO A DOZULE
                                                                                           "Per la terza volta, Maddalena, vi chiedo di ESSERE MIO APOSTOLO
adempiendo l’incarico che vi ho domandato.
Non temete, sarete odiota per causa mia.
Ma, in seguito, nasceranno dei figli di luce in questa città." (1) 

49a Apparizione, il 6 ottobre 1978
Maddalena Aumont
Sarta, nata il 27 ottobre 1924
Sposata il 14 Agosto 1948,
cinque banbini et sei piccoli nipotini.

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"Non abbiate paura,
sono Gesù di Nazareth,
il Figlio dell’Uomo resuscitato."
"O Maddalena che una sorte felice ha fatto sposa! Annunciate le meraviglie di Colui che vi ha chiamata dalle tenebre alla Sua ammirabile luce."
27 dicembre 1972. 7a Apparizione, 1a di Jésus
"Senza lo Spirito Santo l’uomo non è nulla,
non può nulla. Bisogna pregare con amore poiché senza lo Spirito di Dio siamo nulla.
Egli veglia su di noi continuamente. Ditelo a tutti."
Maddalena Aumont, 1970.


Avvertimento :

Ressource ha trasmesso i messaggi integrali della signora Maddalena Aumont. Maddalena attende, e noi con lei, il giudizio della Santa Madre Chiesa universale, unica "Sposa di Cristo". E’ a lei sola che Gesù ha dato le chiavi della sua Parola.

Ressource ha elaborato un progetto di costruzione della Croce Gloriosa, della quale ha dimostrato la fattibilità. Soltanto le autorità civili e religiose competenti decideranno della sua costruzione così come della costruzione del Santuario della Riconciliazione, ciascuna per quanto di sua competenza. Questa è la sola strada verso la Riconciliazione delle Chiese e dei popoli.

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Il 16.10.1978, elezione del Papa. Fine 78, il Papa riceve i messaggi diDozule dal Padre Jean ricevuto in udienza privata.

Tavola delle apparizioni e dei messaggi a Maddalena Aumont di Dozulé in Normandia.
Prologo                                                                                   - 1a visita di Gesù.
"Da questo 12 aprile 1970, per me, è la resurrezione."  "...Une presenza che non era di questo mondo."
1a Apparizione, 28 marzo 1972, Haute Butte                              - 2a visita di Gésù :
"Farete conoscere questa Croce e la porterete."
2a Apparizione  8 novembre 1972, Haute Butte :                      - 3a visita di Gésù
"E' tempo di salvare tutti quei peccatori che non amano Gesù."
3a Apparizione 7 dicembre 1972, Haute Butte                        - 4a visita di Gésù
"Dite al sacerdote di fare innalzare in questo luogo la Croce Gloriosa e, ai suoi piedi, un Santuario."
4a Apparizione,19 dicembre 1972, Haute Butte                        - 5a visita di Gésù
"Vedrete questa Croce ancora tre volte."
5a Apparizione, 20 dicembre 1972, Haute Butte                       - 6a visita di Gésù
"Dite al sacerdote che la Croce Gloriosa, innalzata in questo luogo, sia paragonabile a Gerusalemme."
6a Apparizione, 21 dicembre 1972, Haute Butte                        - 7a visita di Gésù
"Trovate tre persone e recitate insieme il rosario per l’elevazione della Croce Gloriosa,
qui, al limite del territorio di Dozulé."
7a Apparizione, 27 dicembre 1972,                                              - 8a visita di Gésù
Maddalena ha addobbato di fiori per un matrimonio
"Non abbiate paura, Io sono Gesù di Nazareth, il Figlio dell’Uomo Risuscitato."
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8a Apparizione, 12 giugno 1973, cappella di San Giuseppe                            - 9a visita di Gésù
"Far innalzare la Croce Gloriosa e il Santuario della Riconciliazione."
9a Apparizione, 6 luglio 1973, cappella di San Giuseppe                            - 10a visita di Gésù
"La serva del Signore avrà parlato una lingua che le è sconosciuta."
10a Apparizione, 7 settembre 1973, cappella di San Giuseppe                  - 11a visita di Gésù
"Rallegratevi, rallegratevi incessantemente nel Signore, come la serva del Signore qui presente sovrabbonda di gioia nella luce che scopre."
11a Apparizione, 5 ottobre 1973, cappella di San Giuseppe                      - 12a visita di Gésù
"Pietà mio Dio" "La Croce Gloriosa deve essere paragonabile alla città di Gerusalemme per la sua dimensione verticale (738 metri). Deve essere di una grande luminosità."
12a Apparizione, 2 novembre 1973, cappella di San Giuseppe                 - 13a visita di Gésù
"Dozulé è ormaggio una città benedetta e sacra."
13a Apparizione, 4 gennaio 1974, cappella di San Giuseppe                        - 14a visita di Gésù
"Perchè avete paura? Perchè dubitate? Io sono qui!"
14a Apparizione, 1er marzo 1974, cappella di San Giuseppe                       - 15a visita di Gésù
"Rallegratevi poiché è vicino il tempo in cui il Figlio dell’Uomo
ritornerà nella gloria."

15a Apparizione, 5 aprile 1974, cappella di San Giuseppe                          - 16a visita di Gésù
"La Croce Gloriosa rimetterà ogni peccato."

16a Apparizione, 3 maggio 1974, cappella di San Giuseppe                     Vi visito per la 17a volta."Affrettatevi a far innalzare al suo posto la Croce Gloriosa."
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17a Apparizione, 31 maggio 1974, cappella di San Giuseppe
"Sono Michele l’arcangelo" "Sono Gesù di Nazareth, il Figlio dell’Uomo Risuscitato dai morti." "Chiedete un cero. Deponetelo acceso. Che tutti quelli che verranno in questa cappella vi imitino."
18a Apparizione, 5 luglio 1974, cappella di San Giuseppe.
"Gesù appare ma rimane silenzioso."
19 luglio 1974 : "Scoperta dell'acqua nel bacino."
19a Apparizione, 3 agosto 1974, nel giardino verso la Haute Butte
"Venite tutti in processione e non temete di lavarvi. Quest’acqua non è una sorgente.
E’ un’acqua che esce dalla terra."
20a Apparizione, 6 settembre 1974, cappella di San Giuseppe
"Non lamentatevi."
21a Apparizione, 1° novembre 1974, chiesa di Dozulé
"Dopo quei giorni di sconforto, allora apparirà nel cielo il Figlio dell’Uomo stesso."
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22a Apparizione, 14 febbraio 1975, cappella di San Giuseppe
"Il Signore mi è apparso ... Non mi ha detto nulla."
23a Apparizione, 21 febbraio 1975, cappella di San Giuseppe
"Dite al sacerdote che é nel nome di Dio e tramite Lui che avete profetizzato."
24a Apparizione, 28 febbraio 1975, cappella di San Giuseppe.
"Questa generazione è la più ipocrita e la più malvagia."
25a Apparizione, 7 marzo 1975, cappella di San Giuseppe
"Questa città ... benedetta e sacra sarà protetta..." "Siate umile ma non accettate alcun aiuto per voi stessa."
26a Apparizione, 14 marzo 1975, cappella di San Giuseppe.
"Perseverate, Maddalena, nella preghiera, nel digiuno e nell’astinenza."
27a Apparizione, 21 marzo 1975, cappella di San Giuseppe.
"Cominciate domani una novena."
28a Apparizione, 28 marzo 1975, à l'église de Dozulé
"E’ dalla la Croce Gloriosa, che è il segno del Figlio dell’Uomo, che il mondo sarà salvato."
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29a Apparizione, 11 aprile 1975, cappella di San Giuseppe
"Dite al sacerdote: "Io desidero che il mondo intero conosca il messaggio.""
30a Apparizione, 2 maggio 1975, cappella di San Giuseppe
"Un rinnovamento perpetuo."
31a Apparizione, 30 maggio 1975, cappella di San Giuseppe
"Coloro che verranno a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa, Li risusciterò nello Spirito di Mio Padre."
32a Apparizione, 27 giugno 1975, cappella di San Giuseppe
"Dite alla religiosa che abbia la gentilezza di venire qui venerdì."
33a Apparizione, 4 luglio 1975, cappella di San Giuseppe
"Questa lettera è indirizzata al capo della Chiesa..." "...Voi capi delle Chiese, in verità vi dico,
è da questa Croce innalzata sul mondo che le nazioni saranno salvate..."
34a Apparizione, 19 settembre 1975, cappella di San Giuseppe
"Voi sacerdoti e religiose incaricati del messaggio, non lasciate che l’umanità corra alla sua perdizione."
35a Apparizione, 5 dicembre 1975, cappella di San Giuseppe
"...In questa vita Satana non avrà più alcun potere su di essi."
36a Apparizione, 25 dicembre 1975, Noël, cappella di San Giuseppe
"Una novena." "1° giorno."
"L’umanità non troverà la pace finché non conoscerà il Mio messaggio e non lo metterà in pratica."
37a Apparizione, 26 dicembre 1975, cappella di San Giuseppe
"2° giorno." "Moltiplicherò di grazie l’anima dei sacerdoti e delle religiose,
poiché è per essa che deve essere conosciuto il Mio messaggio."
38a Apparizione, 27 dicembre 1975, cappella di San Giuseppe
"3° giorno."
"Terrò presso il Mio Cuore le anime pie e fedeli, esse Mi hanno confortato sul cammino del calvario."
39a Apparizione, 28 dicembre 1975, cappella di San Giuseppe
"4° giorno.""Verserò i raggi della Mia grazia, quando conosceranno il Mio messaggio,
ai pagani e a tutti quelli che non Mi conoscono ancora."
40a Apparizione, 29 dicembre 1975, cappella di San Giuseppe
"5° giorno."    "Attirerò all’unità della Chiesa l’anima degli eretici e degli apostati."
41a Apparizione, 30 dicembre 1975, cappella di San Giuseppe
"6° giorno."      "Riceverò nella dimora del Mio Cuore i bambini e le anime umili
ffinché conservino un'affetto speciale al Padre Nostro dei cieli."
42a Apparizione, 31 dicembre 1975, cappella di San Giuseppe
"7° giorno."      "Andate a dire al magistrato di questa città...
che Dio lo incarica di rendere alla Chiesa la terra di cui deve diventare proprietaria."
43a Apparizione, 1er gennaio 1976, cappella di San Giuseppe
"8° giorno."       "Darò sollievo alle anime del Purgatorio. Il Mio Sangue spegnerà le loro scottature."
44a Apparizione, 2 gennaio 1976, cappella di San Giuseppe
"9° giorno."    "Riscalderò i cuori più induriti, le anime ghiacciate, quelle che feriscono più profondamente il Mio Cuore."
44 bis, 10 dicembre 1976, cappella di San Giuseppe, a Gérard44 ter,   diametro della .Croce - 42 m
44 quarto, 7 marzo 1977, allée A. Daudet, n° 10 : Manus Domini...
44 quinto, 19 marzo 1977, allée A. Daudet, n° 4 : Sancto ducta flamine...
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45a Apparizione, 1er luglio 1977, cappella di San Giuseppe
"Egli dona la Sua grazia a tutti coloro che L’ascoltano e proclama beati coloro che fanno conoscere il Suo messaggio e lo mettono in pratica."1
46a Apparizione, 2 dicembre 1977, cappella di San Giuseppe
"Volete avere la bontà di consegnare i vostri manoscritti al sacerdote designato dall’uomo."
47a Apparizione, 3 febbraio 1978, cappella di San Giuseppe
"Satana vi seduce." "Voi, Maddalena, che siete il solo segno visibile per il Mio messagio, non cadrete più nell’errore."
48a Apparizione, 7 luglio 1978, cappella di San Giuseppe
"E' su questa montagna benedetta e sacra, luogo che Egli ha scelto, che si rinnovera ogni cosa."
49a Apparizione, 6 ottobre 1978, cappella di San Giuseppe
"Per la terza volta, Maddalena, vi chiedo di essere Mio Apostolo adempiendo l'incarico che vi ho domandato. Non temete, sarete odiata per causa Mia. Ma in seguito nasceranno dei figli di luce."
49a  bis,  al primo inizio del anno 1979 :   "E’ tempo di dirlo a vostro marito." Sogno.
50a Apparizione, 6 agosto 1982, à l'église paroissiale.
"...Michele l’arcangelo: ...Gesù dona la Sua grazia a tutti quelli che fanno conoscere il Suo messagio."2
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1 Canone 759: "I laici, in virtù del Battesimo e della Confermazione, sono, con la parola e con l'esempio della loro vita cristiana testimoni del messaggio evangelico. Possono anche essere chiamati a cooperare con il vescovo e con i sacerdoti nell'esercizio del ministero della parola." Codice di Diritto canonico promulgato da Giovanni Paolo II, il 25 gennaio 1983.
2 Il primo sacerdote autorizzato a predicare fu Sant'Agostino nel 4° secolo a Ippona (Algeria: Annaba).
Il primo diacono autorizzato a predicare fu, dopo san Efrem di Siria nel 4° secolo, san Francesco d'Assisi, nel 13° secolo.
E' il Concilio Vaticano II "Apostolicam actuositatem" che, per decreto del 18 novembre 1965 permise ai laici "un apostolato più intenso e più esteso"

Paolo VI e i vescovi del Concilio Vaticano II.

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lunedì 29 giugno 2020

Karl Rahner e le rivelazioni private in quanto ‘necessarie’

Karl Rahner e le rivelazioni private in quanto ‘necessarie’

Chi nega la possibilità assoluta di rivelazioni particolari, va contro la fede e chi contesta che esse possano avvenire anche dopo il tempo degli Apostoli, si oppone ad una dottrina teologicamente sicura […] Ciascuno che voglia essere cristiano, deve chiedersi se egli non viva in un atteggiamento di pregiudiziale chiusura di una tale rivelazione di Dio. 
Ancora, il credente deve verificare se la sua apparente opposizione ai fenomeni visionari, che la Scrittura stessa attesta e crede, nasce dal fatto di esserci abituati e non piuttosto da una protesta razionalistica nei loro confronti […].
Chiamiamo visioni mistiche quelle che, per finalità e contenuto, si riferiscono esclusivamente alla vita religiosa ed al perfezionamento personale del veggente. Visioni profetiche sono quelle che, oltre a ciò, sollecitano ed incaricano il veggente di rivolgersi al proprio mondo circostante e ultimamente alla Chiesa, per rendere noto un messaggio, ammonire, sollecitare o predire il futuro. Sebbene diverse negli scopi, le due visioni possono presentarsi con le stesse caratteristiche psicologiche e tuttavia, nonostante la loro somiglianza psicologica, devono essere valutate diversamente, soprattutto per ciò che riguarda i criteri della loro autenticità, in quanto fanno valere pretese essenzialmente diverse nei confronti dell’ambiente che circonda il veggente.
Visioni mistiche sarebbero, per esempio, quelle di santa Gemma Galgani, perché riguardano unicamente la sua propria vita religiosa. Profetiche, invece, sarebbero quelle di santa Maria Margherita Alacoque, perché implicano delle indicazioni rivolte ad altri. La necessità di una diversa valutazione delle due visioni diventa particolarmente chiara quando si ponga attenzione al rischio completamente diverso che la fede in queste visioni comporta.
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Volendo ora dire qualcosa di più preciso sulle rivelazioni private, intendiamo riferirci alle “visioni profetiche”. Dobbiamo dunque parlare di quelle rivelazioni private che non riguardano soltanto il singolo e la sua vita personale, ma che attraverso colui che le riceve si rivolgono, benché siano private, alla Chiesa o a gran parte di essa. Rivelazioni private che raccomandano a molti una certa devozione, esortano alla penitenza, impartiscono determinati ordini, mettono in guardia contro certe dottrine, raccomandano un insegnamento spirituale ecc.             Senza dubbio, lungo la storia della Chiesa, si sono succedute continuamente rivelazioni private di questo genere ed hanno esercitato un grande influsso. Nei loro confronti si pongono questioni non solo psicologiche, ma anche teologiche.        Quando si parla di “rivelazioni private” fra cattolici, si pone generalmente la questione della psicologia di questi fenomeni e di qui la domanda relativa all’autenticità di queste rivelazioni e la verità del loro contenuto. […].  Tuttavia crediamo che un tale modo di considerare le cose sia unilaterale. 
Risulta necessario che esso venga integrato da considerazioni di natura propriamente teologica. 
Ora, […] da una parte, una certa teologia delle rivelazioni private è troppo “negativa”: assume soltanto il fondamento della compiutezza della rivelazione pubblica, per cui le rivelazioni posteriori vengono solo negativamente connotate come “private”, precludendo la possibilità di sviluppare una teoria strettamente teologica del loro significato e della loro necessità per la Chiesa come tale, un significato che esse certamente hanno avuto. Gli spunti contenuti nella Scrittura per una teologia della profezia nella Chiesa e per la Chiesa, non vengono adeguatamente sviluppati.
[…] Prima di Cristo, nella storia, senza però che essa venisse superata o tolta, poteva ancora verificarsi qualcosa di nuovo in vista della salvezza che ancora non c’era, qualche cosa che avrebbe cambiato essenzialmente la situazione dell’uomo di fronte a Dio: Dio poteva emanare una nuova legge, stipulare o annullare un’alleanza. La decisione di Dio, inaspettata e imprevedibile, poteva essere l’ira oppure la grazia (entrambe atti della libertà di Dio). In breve: dalle insondabili possibilità del Dio libero – del Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, non del dio dei filosofi, poteva realizzarsi nella “rivelazione” questo oppure quello, e questo accadere dell’agire divino, essendo non determinabile dall’uomo, doveva essere accolto, in un atteggiamento di sempre rinnovata obbedienza, quale imprevedibile disposizione di Dio. L’uomo doveva essere pronto per una sempre nuova rivelazione di Dio, capace di ridefinire radicalmente la sua posizione salvifica […]. Ora, però, con Cristo e dopo Cristo è venuta la fine dei tempi,  [la fine dei tempi malvagi, ma non la fine del mondo]  l’agire salvifico di Dio verso l’umanità ha raggiunto in Cristo la sua fase decisiva, in linea di principio insuperabile e definitiva. Con Cristo è arrivato il tempo ultimo che non è provvisorio, ma è anzi così definitivo che nell’eone di Cristo non possiamo aspettarci più nulla in grado di cambiare essenzialmente la nostra situazione salvifica. Se prima di Cristo un tale cambiamento nell’uomo non solo poteva, ma doveva essere atteso, ora invece ciò che il cristiano può attendere ancora è solo l’ultimo giorno, la manifestazione definitiva del dramma dialogico fra Dio e l’uomo che in Cristo è già avvenuta. […] La teologia della rivelazione possiede a questo punto ormai soltanto un significato di retrospezione, senza alcuna tendenza prospettica: l’attesa della rivelazione di Dio nella storia è attesa dalla [della]  rivelazione di Dio che compie la storia.
E tuttavia anche in questo tempo ultimo si danno rivelazioni di Dio, non solo al singolo come tale, ma anche alla Chiesa, almeno nel senso che il carisma del singolo ritorna a beneficio dell’intero corpo ecclesiale. 
Ora, però, per quanto da un punto di vista puramente psicologico possano essere simili alla rivelazione di Dio prima di Cristo e in Cristo, queste rivelazioni devono non di meno manifestare una differenza essenziale, qualitativa, rispetto a quelle precristiane. E ciò al fine di mantenere quanto abbiamo detto sopra, a proposito del carattere particolare dell’ultimo tempo, nel quale non ci possono essere più rivelazioni costitutive per la situazione salvifica. -- Bisognerà determinare l’essenza di queste rivelazioni private postcristiane, potremmo dire ecclesiali e cioè significative ad un livello che non è puramente individuale, in modo che esse si inseriscano intimamente in questa situazione salvifica finale. 
Come è possibile questo?
Abbiamo già visto che non è sufficiente dire che le rivelazioni private non si rivolgono alla Chiesa o all’umanità nel suo complesso e che il loro contenuto non è positivamente garantito dal magistero ecclesiastico. Se ci si dicesse che il contenuto delle rivelazioni private, in confronto con quello della revelatio publica, non è così “significativo”, che è perciò inessenziale o qualcosa del genere, allora nascerebbe la domanda su come potrebbe essere “senza importanza” qualcosa che Dio rivela. E inoltre da dove si potrebbe sapere che quanto è stato rivelato, se aggiunto al depositum fidei divinae, non comporterebbe variazioni fondamentali nella situazione salvifica fino a questo punto. Se si dice, invece, che le rivelazioni private contengono sempre solo ciò che, indipendentemente da esse, può essere conosciuto dalla rivelazione generale come tale (per esempio la possibilità e l’utilità di una nuova devozione), allora sorge la questione perché Dio riveli ancora questo contenuto e non lasci più semplicemente una tale deduzione all’acume dei teologi. Se riflettiamo su tutto ciò, ci rimarrà quale risposta soddisfacente alla nostra domanda circa l’essenza teologica di una rivelazione ‘privata’ postcristiana alla Chiesa, soltanto questa: la sua essenza non consiste nella rivelazione di un contenuto materiale oggettivo – e cioè nel suo carattere assertorio – che quindi si aggiungerebbe alla rivelazione generale solo accidentalmente. 
Piuttosto: le rivelazioni private sono nella loro essenza un ‘imperativo’ sul modo in cui la comunità cristiana debba comportarsi in una determinata situazione storica. Esse non rappresentano, nella loro essenza, una nuova asserzione, ma un nuovo comando. A livello delle ‘asserzioni’, in fondo, esse dicono quanto già saputo dalla fede e dalla teologia. E tuttavia esse non sono superflue, una sorta di ‘corso celeste’ di ripetizione della rivelazione generale o una maieutica intellettuale per la conoscenza di qualcosa che, fondamentalmente, si potrebbe scoprire anche senza questo aiuto. Poiché ciò che è volontà di Dio in una determinata situazione, non può essere determinato logicamente in maniera univoca soltanto dai principi generali del dogma e della morale, neppure attraverso l’analisi della situazione concreta in cui ci si trova.
Queste riflessioni teoretiche possono dischiudere lo spazio dell’agire corretto e necessario dell’uomo – in molti casi così bene che risulta praticamente univoco comprendere come si debba agire – e sono quindi in ogni caso necessarie. Tuttavia, esse non [???] possono dire, in linea di principio, quale tra le diverse decisioni sempre ancora possibili dentro questo spazio, corrisponda effettivamente alla volontà di Dio e come debba essere presa. Una concezione contraria vorrebbe falsamente dissolvere nel ‘generale’ la concretezza ed indeducibilità dell’agire dell’uomo, riducendo ciò che è spiritualmente concreto ad un puro caso del generale. 
Secondo Ignazio, esistono dei tempi di elezione per la conoscenza della volontà di Dio circa una particolare ‘decisione’, i quali avvengono nella luce della fede al di fuori e ‘prima’ di ogni riflessione razionale. Poiché in essi l’uomo fa esperienza della volontà di Dio mosso da Dio stesso, la riflessione teologico-morale o logica rappresenta soltanto un ‘sostituto’ nel caso in cui il movimento divino si ferma o non viene conosciuto con sufficiente chiarezza, e comunque questo ‘sostituto’ non può essere visto come il caso normale di una decisione.
Ora deve esserci per la vita della Chiesa, nella ‘decisione’ della Chiesa, qualcosa di analogo, l’azione di un impulso divino che non può essere sostituita dalle riflessioni teoretiche e dalle deduzioni dei teologi e dei moralisti, o da una pura ‘assistentia Spiritus Sancti di per sé negativa’, in virtù della quale queste riflessioni possano certo essere preservate dal falso, ma le cui autentiche fonti rimangono pur sempre i puri principi fondamentali e la situazione concreta.
[…] In linea di principio, lo Spirito Santo può, attraverso ogni membro della Chiesa, operare su di essa e farle conoscere ciò che richiede da lei, cioè l’imperativo che in quella data ora le si impone. L’imperativo ispirato da Dio ad un membro della Chiesa per l’agire della Chiesa in una determinata situazione storica, questo ci sembra l’essenza di una data ‘rivelazione privata’ profetica di tipo postcristiano. ‘Come’ poi tale rivelazione privata si trasmetta dal singolo alla Chiesa o a gran parte di essa, se attraverso una proclamazione ufficiale: ‘haec dicit Dominus’, oppure seguendo la via di un metodo deduttivo o in qualsiasi altro modo, questa è una questione secondaria. Così come, secondo l’insegnamento classico degli antichi, il ‘singolo’, posto davanti alla sua decisione nel caso concreto non dovrebbe solamente chiedersi: che cosa è ‘ragionevole’ qui e ora secondo i principi generali del dogma e della morale, ma anche secondo ‘l’impulso dello Spirito Santo’, così nelle decisioni della Chiesa bisognerebbe domandarsi: ‘Non est propheta… ut interrogemus per eum?’ (1Re 22,7). Non si dovrebbe trattare troppo sbrigativamente il carisma della profezia più o meno come un privilegio ormai passato della Chiesa primitiva. Le forme sociologiche e psicologiche del carisma profetico e del suo intervento lungo il cammino della storia della Chiesa possono variare. Ma sempre dev’esserci nella Chiesa, accanto all’ufficio trasmesso per l’imposizione delle mani, anche la vocazione umanamente non trasferibile del profeta. Nessuno dei due doni può rimpiazzare l’altro […]”.
“Visioni e profezie: mistica ed esperienza della trascendenza” – di Karl Rahner (1952), ed. it. a cura di Vita e pensiero, Milano 1995, pp. 41-45.48-52.
AMDG et DVM

Possedete la testimonianza di Gesù

  


Valdragone di San Marino, 28 giugno 1989. Esercizi spirituali sotto forma di cenacolo
con i sacerdoti del M.S.M. di America e di Europa.



Possedete la testimonianza di Gesù.

«Figli prediletti, con che amore vi guardo e come il mio Cuore addolorato è consolato da
questo vostro continuo Cenacolo, che ripete qui la realtà di quello di Gerusalemme.

Vi raccogliete in una preghiera continua, intensa, fatta con Me.

Come gradisco la preghiera della Liturgia delle ore, il Rosario intero che recitate,

l'Adorazione Eucaristica, la solenne concelebrazione della Messa, che forma il cuore di tutto il
Cenacolo.

Vi riunite come fratelli che si amano, si aiutano, per portare insieme il peso delle difficoltà
che incontrate.

Rinnovate ogni giorno il vostro atto di consacrazione al mio Cuore Immacolato, in lingue
diverse, e così realmente vi unite a tutti i vostri fratelli del mio Movimento, che si trovano
sparsi in ogni parte del mondo.

Voi fate parte della mia schiera.

Siete porzione preziosa della mia materna eredità.

Voi possedete la testimonianza di Gesù e osservate i Comandamenti di Dio.

Contro di voi Satana si scatena, perché formate il mio calcagno, cioè la parte più debole e
fragile di Me stessa, e perché siete la mia progenie. Così oggi vi insidia in maniera potente e si
scatena contro di voi con ogni genere di tentazioni e di persecuzioni.

Restate sereni. Abbiate fiducia in Me.

Questi sono i tempi della battaglia e voi dovete combattere per la mia vittoria.

Per questo oggi vi invito a possedere tutti la testimonianza di Gesù.

Possedete la testimonianza di Gesù in questi tempi della purificazione, per camminare sulla
strada della fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa, e di una sempre più grande santità.

Allora voi restate nella sicurezza e nella pace, nella fiducia e nel filiale abbandono in Me.

Possedete la testimonianza di Gesù in questi tempi dell'apostasia, per essere forti e
coraggiosi testimoni di fede. 
Per questo vi invito ad essere sempre più uniti al Papa, a
sostenerlo con la vostra preghiera e col vostro amore, ad accogliere e diffondere il suo
Magistero: così indicate alle anime la via sicura da seguire per restare nella vera fede.

Conservate la testimonianza di Gesù in questi tempi della grande tribolazione. Sono giunti i
giorni predetti dal Vangelo e dall'Apocalisse. Le forze del male, unite dalla potenza di chi si
oppone a Cristo, faranno grandi prodigi in cielo e sulla terra, così da sedurre gran parte
dell'umanità.

Voi restate saldi nella vostra eroica testimonianza a Gesù e combattete con Me contro la
forza potente di colui che si manifesta come il nemico di Cristo.

Alla fine potrete contemplare con gioia la mia grande vittoria nel glorioso trionfo di Cristo.
Tutti vi benedico con i vostri cari, le anime che vi sono affidate, il vostro ministero
sacerdotale, ed accolgo fra le mie mani tutte le intenzioni di bene che portate nel cuore.


AVE MARIA PURISSIMA!