mercoledì 1 gennaio 2020

Suggestive concordanze con le più note e autorevoli profezie attuali


  • PROFETI E PROFEZIEI fatti descritti nei link seguenti potrebbero anche rientrare nelle leggi della natura, ma ciò non toglie che essi sono stati predetti (con dovizia di particolari) in circostanze soprannaturali, decenni o secoli prima, da Santi o da vari interventi della Madonna e di Gesù in persona. Si possono notare suggestive concordanze con le più note e autorevoli profezie attuali (Fatima, Akita, Kibeho, Medjugorje, Schio, Movimento Sacerdotale Mariano) che illuminano e portano a compimento quelle del passato.

    Giovanni Paolo II risponde a delle domande di un gruppo di giovani fedeli:
    (a Fulda in Germania, nel 1981). Cos'è il terzo segreto di Fatima? Esso doveva venire pubblicato già nel 1960...
    "Vista la gravità del contenuto del segreto di Fatima, per non incoraggiare la potenza mondiale del comunismo a compiere certe azioni (ingerenze)…i miei predecessori nella cattedra di Pietro hanno diplomaticamente preferito soprassedere alla pubblicazione (preferirono uno Relazione diplomatica). D'altronde può essere sufficiente a tutti i cristiani sapere che, se vi è un messaggio nel quale è detto che gli oceani inonderanno parti intere del mondo, e milioni di uomini periranno, da un minuto a un altro, non è veramente più il caso di desiderare la pubblicazione di questo messaggio segreto."

    · Come andranno le cose con la Chiesa?
    "Noi dobbiamo prepararci per subire, in un tempo non lontano, grandi prove che richiederanno a noi la disposizione di perdere anche la vita, e un abbandono totale di sé a Cristo, e per Cristo. Per mezzo della vostra preghiera e la mia, è possibile addolcire questa Tribolazione, ma non è più possibile allontanarla, poiché solo in questo modo, la Chiesa può essere rinnovata. Quante volte il rinnovamento della Chiesa si è realizzato nel sangue? Questa volta ancora, non sarà diversamente! Dobbiamo essere forti, dobbiamo prepararci, affidarci a Cristo e alla Sua Santissima Madre, ed essere assidui nella preghiera del Rosario."
    "Dinanzi agli sconvolgimenti che scuotono qui e là i diversi Continenti, dinanzi al ritmo incalzante del sovvertimento di cose e di valori che insidiano le certezze e persino la vita delle nazioni, faccio mia la speranza di S. Agostino, dinanzi all'assalto dei Vandali alla città di Ippona, quando un gruppo allarmato di cristiani della sua chiesa lo cercò: "Non abbiate paura, cari figli! - li rassicurò il santo Vescovo - questo non è un mondo vecchio che si conclude, è un mondo nuovo che ha inizio". Una nuova aurora sembra sorgere nel cielo della storia, invitando i cristiani ad essere luce e sale di un mondo che ha enorme bisogno di Cristo, Redentore dell'uomo." (Lisbona 10.5.91 - Osservatore Romano 12.5.91)
    Dai "profondi appelli soprannaturali" giunti da Fatima nel 1917 "molte cose cambieranno nel panorama europeo e mondiale [e] numerosi avvenimenti si verificheranno in questo secolo, specie negli ultimi anni." (Fatima, 13.5.91 - Avvenire, 14.5.91)
    Parlando il 28.8.88 ad un gruppo di piloti dell'aeronautica e ringraziandoli per la loro collaborazione ai suoi viaggi apostolici nel mondo: "Si sta avverando la profezia di Gesù, che si legge nel capitolo 24 di S. Matteo: - Questo vangelo del Regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti." [Il Papa ha troncato la citazione ma il Vangelo conclude: "E allora verrà la fine."!]
    "Il Dio della pace sia con noi, qui in Canada e ovunque. Possano giustizia e pace baciarsi ancora una volta alla fine del secondo millennio che ci prepara alla venuta di Cristo, in gloria. Amen." [Omelia in Canada, a Edmonton, davanti a migliaia di persone] (Osservatore Romano N. 216, 19.9.84)
    "Ed ecco giunse il 13 maggio 1981. Quando venni colpito dal proiettile dell'attentatore in piazza San Pietro, non badai da principio al fatto che quello era proprio l'anniversario del giorno in cui Maria era apparsa ai tre fanciulli a Fatima, in Portogallo, rivolgendo loro quelle parole che, con la fine del secolo, sembrano avvicinarsi al loro compimento." Dal suo libro-intervista: "Varcare le soglie della speranza".
    Suor Lucia di Fatima, (a padre Agostino Fuentes, postulatore della causa di beatificazione di Giacinta e Francesco):
    La Madonna è molto dispiaciuta, poiché non si è tenuto conto del Suo Messaggio del 1917. Né i buoni, né i malvagi l'hanno tenuto in considerazione. Credetemi Padre mio, il Signore castigherà il mondo assai presto, il castigo è imminente. Molte nazioni scompariranno dalla superficie della terra, parecchie nazioni saranno annientate. La Russia sarà il flagello scelto da Dio per castigare l'umanità, se noi, con la preghiera e i sacramenti non otteniamo la grazia della sua conversione. Il demonio sa che i religiosi e i sacerdoti, venendo meno alla loro bella vocazione, trascinano molte anime all'inferno. È proprio il tempo per arrestare il castigo del Cielo. Abbiamo a nostra disposizione due mezzi molti efficaci: la Preghiera e il Sacrificio. Non vogliamo spaventare le anime, ma è un appello urgente alla realtà. Da quando la Santa Vergine ha dato una così grande efficacia al Rosario, non esiste alcun problema materiale, spirituale, nazionale o internazionale che non possa essere risolto dal Santo Rosario e dai nostri sacrifici. La Madonna ha espressamente detto: "Ci avviciniamo agli ultimi tempi". Lo ha detto tre volte:
    · Prima affermò che il demonio ha ingaggiato una lotta decisiva.
    · La seconda volta mi ha ripetuto che gli ultimi rimedi dati al mondo sono: il S. Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria.
    · La terza volta mi disse che, esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli uomini, ci dà con tremore l'ultima àncora di salvezza che è la SS. Vergine in persona, segni di lacrime, messaggi di diversi veggenti sparsi in tutte le parti del mondo. Disse la Madonna che se non ascoltiamo e offendiamo ancora non saremo più perdonati. Padre, è urgente che ci rendiamo conto della terribile realtà. Non vogliamo riempire le anime di paura, ma solo è urgente un richiamo alla realtà. Da quando la Santa Vergine ha dato una così grande efficacia al Rosario, non esiste alcun problema materiale, spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il Santo Rosario e con i nostri sacrifici. Recitarlo con devozione sarà consolare Maria e tergere tante lacrime dal suo Cuore Immacolato.

    S. Luigi Maria Grignon de Monfort, in profezia, aveva proclamato che gli ultimi tempi sarebbero stati riempiti dalla presenza di Maria e che queste apparizioni sarebbero state come il segno di questa imminenza sempre presente della Parusìa.
    Suor Faustina Kowalska (beatificata da G.P.II il 18 aprile 1993):
    "Scrivi ciò…Prima di venire come giusto giudice, vengo prima come Re di Misericordia. Prima della venuta del Giorno della Giustizia, ci sarà un segno nel Cielo dato agli uomini. Ogni luce sarà spenta nel Cielo e sulla terra. Allora apparirà dal Cielo il Segno della Croce. Da ciascuna delle piaghe delle mie mani e dei miei piedi, usciranno delle luci che rischiareranno la terra per un istante…".
    "L'umanità non troverà la pace fino a quando essa non conoscerà il Mio Messaggio e non lo metterà in pratica".
  • Credente.
     
     
     
     
     
    00 16/10/2012 22.11  
    San Giovanni Bosco,
    E' noto il carisma di S. Giovanni Bosco, i suoi famosi sogni profetici raccontati ad allievi e confratelli, che puntualmente si avveravano e che erano per lui un mezzo di catechesi del tutto eccezionale ed avvincente. Nei suoi sogni sono contenuti anche numerosi riferimenti ad avvenimenti futuri della Chiesa e del mondo. Sull'argomento ci sono svariate pubblicazioni
    facilmente reperibili.
    In sogno profetico (24 giugno 1973):
    "…furono veduti due angeli che portando uno stendardo l'andavano a presentare al Pontefice, dicendo: -Ricevi il vessillo di Colei che combatte e disperde i più forti eserciti della terra…il Pontefice prese con gioia lo stendardo, ma rimirando il piccolo numero di quelli che erano rimasti intorno a sé, divenne afflittissimo…Le città , i paesi, le campagne erano assai diminuite di popolazione; la terra era pesta come da un uragano, da un acquazzone e dalla grandine". Don Bosco vide una barca con il Papa e i cristiani in un mare in tempesta e molte navi che gli facevano guerra. Allora il Papa vede due colonne nel mare alle quali si ancorò: l'Eucarestia e la Santa Vergine. I nemici si affondarono a vicenda.…
    Maddalena Aumont (a Dozulé, nella Bretagna, vicino Lisieux):
    1 marzo 1974: "Dite alla Chiesa che rinnovi il suo messaggio di PACE al mondo intero, poiché l'ora è grave. Satana dirige il mondo, egli seduce gli spiriti, li rende capaci di distruggere l'umanità in pochi minuti. Se l'umanità non si oppone, lo lascerò agire e sarà la catastrofe, tale da non esservi ancora stata dopo il diluvio, e ciò prima della fine del secolo".
    4 luglio 1975: "Comprendete bene ciò: nei giorni che precedettero il Diluvio, le persone non dubitavano di nulla fino all'arrivo del diluvio che le portò via tutte. Ma oggi voi siete stati avvertiti, voi vivete nel tempo in cui Io vi dicevo : - Vi saranno su questa terra terremoti di ogni genere: l'iniquità che è causa di miseria e fame, le nazioni saranno nell'angoscia, vi saranno fenomeni e segni nel cielo e sulla terra. Perciò, tenetevi pronti, poiché la Grande Tribolazione è vicina, tale che non ve ne è stata di simile dall'inizio del mondo fino a quel giorno e che non ce ne sarà più. Ve lo dico, questa giovane generazione non passerà prima che ciò accada. Ma non temete, poiché ecco che si eleva nel cielo il Segno del Figlio dell'uomo che Maddalena ha visto brillare da Oriente ad Occidente…-".
    Il canonico Crampon dà la spiegazione di Ezechiele, nel cap 38:
    Gli storici bizantini e Arabi fanno spesso menzione di un popolo barbaro chiamato Ross, che abita verso il Nord del Taurus, sulle sponde del fiume Volga: la Russia attuale.
    Suor Palma d'Oria (religiosa pugliese):
    "Ai tormenti della Rivoluzione si uniranno altri castighi come la peste e la carestia. Vi saranno tre giorni di tenebre, sarà l'ultima fase. Poi una grande croce apparirà nel Cielo, il trionfo della Chiesa sarà tale che si dimenticheranno molto presto tutte le sciagure. La Francia sarà punita per prima e sarà la prima a rialzarsi".
    MariaGiulia Jeahenny, (il più straordinario caso di stigmatizzata, visse nelle vicinanze di Blain, nel Sud della Bretagna fino al 1941 all'età di 91 anni) Nell'estasi del 21 novembre 1912:
    "La terra è molto minacciata, tutti gli elementi si scatenano a tratti per crivellare la terra e circondarla di voragini enormi. Voi canterete al peggiore degli sdegni del cielo l'inno della Croce Vittoriosa dei suoi nemici, Vittoriosa sulla giustizia del suo divino sposo… La dolce Croce sarà il riparo dei cristiani…la Croce sarà così luminosa che in pieno giorno sarà più splendente del sole; nella notte Essa non si spegnerà, si allungherà ad una distanza immensa.… Una nube rossa e un rombo di tuono attraverserà tutto il cielo...a causa delle espiazioni che mi sono offerte io ritardo il disastro".
    "Io verrò sul mondo peccatore con un terribile rombo di tuono, in una fredda notte d'inverno. Un caldissimo vento del Sud precederà questa tempesta, e pesanti chicchi di grandine scaveranno la terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere. L'aria si riempirà di gas tossici e di esalazioni letali che, a cicloni, sradicheranno le opere dell'audacia e della follia e della volontà di potenza della Città della notte…Quando in una fredda notte d'inverno, il tuono romberà sono a far tremare le montagne, allora chiudete molto in fretta porte e finestre… I vostri occhi non devono profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi…riunitevi in preghiera dinanzi al Crocifisso, ponetevi sotto la protezione di mia Madre Santissima. Non lasciatevi prendere da alcun dubbio riguardo alla vostra salvezza…Accendete le candele benedette, recitate il Rosario. Perseverate tre giorni e due notti…Io, vostro Dio avrò purificato tutto… Magnifico sarà il mio regno di pace".…
    Maddalena Porsat (religiosa clarissa di Lione, 1773-1843):
    "Gli Ebrei che non hanno voluto riconoscere Gesù Cristo nella sua umiliazione, Lo riconosceranno nella venuta Gloriosa di Maria".
    Santa Ildegarda: (XII secolo)
    "I Giudei si uniranno allora ai cristiani e riconosceranno con gioia l'arrivo di Colui che essi negavano, fino a quel momento, che Egli fosse venuto nel mondo."
    "Dopo avere trascorso una giovinezza silenziosa in mezzo a uomini molto perversi e in un deserto dove ella sarà stata condotta da un demonio travesto da angelo di luce, la madre del figlio di perdizione lo concepirà e lo darà alla luce. Il figlio di perdizione è questa bestia fortemente cattiva che farà morire quelli che si rifiuteranno di credere in lui, che si assocerà re, i principi, i grandi e i ricchi che disprezzano l'umiltà, ed avrà stima solo per l'orgoglio… Sembrerà che egli agiti l'aria, che faccia discendere il fuoco dal cielo, produrre dei lampi, il tuono e la grandine, rovesciare le montagne, seccare i fiumi, spogliare il verde degli alberi, delle foreste e renderglielo in seguito. Sembrerà che egli renda gli uomini ammalati, che guarisca gli infermi, che cacci demoni, e qualche volta resusciti i morti, facendo in modo che un cadavere si muova come se fosse in vita. Tuttavia questa specie di resurrezione non durerà mai oltre un'ora perché la gloria di Dio non ne soffra. Conquisterà molte persone dicendo loro: -Voi potete fare tutto ciò che vi piacerà, rinunciate al digiuno, è sufficiente che voi amiate, ché sono il vostro Dio-…Respingerà il battesimo ed il vangelo e deriderà tutti i precetti che la Chiesa ha dato agli uomini per conto Mio… farà finta di morire e di risuscitare dopo di che egli comanderà ai suoi servitori di adorarlo. Quelli che, per amore del Mio Nome, si rifiuteranno di adorarlo, egli li farà morire in mezzo ai più grandi tormenti. Ma Io invierò i miei due testimoni Enoch ed Elia, che ho riservato per quel tempo. La loro missione sarà di combattere quest'uomo del male, e di ricondurre nella via della verità quelli che egli avrà sedotto. Essi avranno la virtù di operare i miracoli più strepitosi in tutti i luoghi nei quali il figlio della perdizione avrà diffuso le sue cattive dottrine…permetterò che vengano uccisi…Quando il figlio della perdizione avrà compiuto tutti questi progetti, egli radunerà tutti i suoi credenti e dirà loro che egli vuole salire in cielo. Nello stesso momento di questa ascensione, un colpo di fulmine lo abbatterà e lo farà morire…"
    "In quel tempo... lo Spirito del Signore si effonderà; con abbondanza sui popoli con la rugiada della sua Grazia: la Scienza, la Saggezza e la Santità cosicché tutti saranno trasformati in uomini nuovi. I santi Angeli verranno a riunirsi familiarmente a loro..."
    Maria di Moerle, estatica (1868):
    "Uno dei trionfi della Chiesa sarà il ritorno di quasi tutta l'Inghilterra alla fede cattolica".
    Suor Rosa Colomba Asdente, domenicana di Siena, 1781-1847:
    "L'Inghilterra e la Russia rientreranno nel grembo della Chiesa; anche in Turchia, il cattolicesimo rifiorirà".
    Anna Maria Taigi, mistica italiana:
    "La Russia si convertirà come pure l'Inghilterra e la Cina; l'esultanza che il trionfo della Chiesa susciterà sarà generale." "San Michele che apparirà sulla terra sotto forme umane terrà il demonio incatenato fino all'epoca della predicazione dell'Anti-Cristo"
    San Francesco di Sales:
    "Parecchi ritengono che sarà uno dei nostri re, o Francia, che darà l'ultimo colpo della rovina alla setta di quel grande impostore, Maometto".
    Vassula Ryden (mistica ortodossa greca contemporanea):
    "(7 maggio 1988) Tutto sarà fatto da Me; Io sono l'Unico e la sola pura santa Chiesa; pregate per questa unità… Pietro del Mio Cuore, Pietro dei Miei Agnelli, ma i "caini" l'hanno detronizzato rubandogli la corona con la quale Io l'avevo onorato. Io, il Signore, lo amo, perché costui è il benamato della Mia Anima. Io gli restituirò questa corona rubata… lo metterò sul trono e porrò nelle sue mani uno scettro di ferro, col quale gli darò il potere di regnare come un pastore."
    "Elìa e Mosè sono già venuti e voi li avete trattati a vostro modo. Voi non avete ascoltato i nostri due Cuori: il Cuore Immacolato di Maria e il Mio Sacro Cuore…".
    "Una ribellione interiore infusa da Satana è penetrata nell'anima di alcuni Miei preti, vescovi e cardinali, offuscandoli, ed essi, ricoperti dalle ali di Satana, sono caduti nelle sue insidie… hanno tramato malvagi disegni ed intrighi, hanno preparato l'opposizione per contraddire il successore di Pietro, il Pietro dei Miei Agnelli scelto da Me. Egli abita nella mia Chiesa e invece di offrirmi offerte profumate e sacrifici, egli sostituisce questi con ogni sorta di forme di mali che gli sono offerte dal Maligno: impurità, promiscuità, ingiustizia, disobbedienza alla Mia Legge, orge e gozzoviglie del sangue dei Miei profeti…"
    "Così quando vedrete il cielo dissolversi in fiamme e gli elementi liquefarsi per il calore, sappiate che questo è il segno dell'inizio della mia promessa, dei nuovi cieli e della nuova terra: il rinnovamento della Mia Chiesa, la rinascita della Mia Chiesa, la rinascita dei vostri cuori".
    "Dopo la Grande Tribolazione che subirà la Mia Chiesa, vedrete un grande Segno nel Cielo e tutti quelli che Mi amano gioiranno e Mi loderanno, ma tutti quelli che hanno profanato il Mio Santo Nome saranno scaraventati nella più profonda oscurità e cadranno in una totale incoscienza…"
    Maria Valtorta, mistica italiana (1897-1961): 
    (1942)"Gli animali privati di fieno, d'avena e altre granaglie moriranno di fame, e per aggravare la fame degli uomini, spariranno senza avere avuto il tempo di procreare; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, come pure il gregge, saranno inseguiti da tutte le parti, per dare ai vostri ventri affamati il nutrimento che la terra non produrrà più per voi, se non con un'estrema parsimonia…in modo che voi avrete una siccità nella stagione delle piogge e pioggia nell'epoca della maturità dei raccolti"
    "[L'Anticristo] Sarà una persona molto in vista, come un astro che cedendo alle blandizie del nemico, conoscerà l'orgoglio dopo l'umiltà, l'ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell'oro dopo la povertà evangelica, la sete degli onori dopo il nascondimento…"
    (1943) "Attualmente siamo nel periodo che io chiamerei quello dei precursori dell'Anticristo. Poi verrà quello dell'Anticristo (AP.19), che è il Precursore di Satana. Egli sarà aiutato da manifestazioni di Satana: le due bestie disegnate nell'Apocalisse. Sarà un periodo peggiore di quello attuale…Una volta vinto l'Anticristo verrà l'era di pace che darà agli uomini, colpiti da stupore per le sette piaghe e per la caduta di Babilonia, il tempo di riunirsi sotto il mio regno. L'epoca cristiana raggiungerà il suo parossismo nella sua terza manifestazione, vale a dire nel tempo dell'ultima venuta di Satana"(Ap. 20).
    Sedir, (scrittore mistico dell'inizio del XX secolo):
    "L'anticristo un giorno apparirà sulla terra come un uomo simile a noi. Ma lo si riconoscerà per certi segni: egli sarà rivestito di tutta la pompa della potenza terrestre, egli avrà la ricchezza, la gloria, gli ossequi della folla, tutti i doni apparenti dell'intelligenza. Egli ammalierà, avrà la bellezza del corpo e tutto ciò che ottiene le approvazioni della folla".
    "La prima preoccupazione dell'Anticristo è quella di diffondere delle nozioni false sulla persona di Gesù…condotto con questo spirito intellettualistico, lo studio delle religioni comparate conduce a concepire che si equivalgono tutte… questo modo di pensare conferisce un grande valore all'intelligenza e alla volontà umana…Egli esalta in noi l'idolatria della scienza o fa luccicare i vantaggi materiali che si possono ricavare dalle sue applicazioni pratiche. Egli costruirà dei sistemi mirabilmente logici e complessi, dei metodi di occultismo che condurranno alla conoscenza dei modi superiori…"
    Sedir spiega il cap. 24 di S. Matteo: "All'inizio un'invasione di iniziati dei misteri orientali, tutti colmi di scienze straordinarie e provvisti di poteri meravigliosi…il pubblico si interesserà alle ricerche psichiche, alle scienze occulte. L'avversario avrà preparato da lungo tempo altri inganni nell'ambito più razionale della scienza sperimentale e dell'intelligenza filosofica…Ma tutto avrà luogo nella natura. Quegli sconvolgimenti spirituali e sociali si accompagneranno agli sconvolgimenti geologici… L'asse dei poli si rovescerà; il Nord prenderà il posto dell'attuale Equatore, e questi si girerà fino al Sud. Le correnti magnetiche sotterranee si infrangeranno, da ciò cataclismi, terremoti, inondazioni. E gli uomini capiranno sempre meno, ad eccezione dei veri discepoli. Città scompariranno, nei luoghi dove oggi s'innalzano delle montagne, sorgeranno dei laghi, o piuttosto distese d'acque sotterranee verranno in superficie…Poi il suolo, a sua volta si ribellerà; si metterà in sciopero. I campi anemici per la coltura intensiva, prosciugati dai fertilizzanti scientifici, non produrranno più. I cereali, la vigna renderanno al coltivatore i frutti della sua avarizia, le loro malattie si moltiplicheranno… I contadini che, dopo lunghi anni avranno omesso di far discendere sui lavori la benedizione del Cielo, si vedranno ridurre alla carestia…In particolare il Giudizio prossimo si annuncerà con la sterilità dei vigneti. La Terra, avendo cambiato posizione rispetto al Sole, avvertirà il calore diminuire o aumentare esageratamente, secondo le regioni. Al prossimo giudizio, vi sarà un rialzo generale della temperatura… un altro sole farà sentire la sua influenza occulta, l'atmosfera fluida che circonda la Terra si modificherà profondamente, la luce solare perderà le sue virtù antisettiche; i microbi nocivi si diffonderanno in gran numero; e sorgeranno epidemie devastatrici e malattie sconosciute contro le quali la scienza sarà impotente… L'aspetto del firmamento cambierà…Meteore e bolidi tormenteranno le popolazioni…e talvolta uno di questi mondi incontrerà il nostro e vi aggiungerà o toglierà un intero continente. Mentre si succederanno tutti questi tormenti, i servi di Cristo cominceranno ad essere perseguitati per causa Sua…Se questi giorni di tribolazione non fossero abbreviati, nessuna vita si sarebbe salvata.
    Suor della Natività (Clarissa di Fougères, 1701-1738):
    "L'anticristo nascerà da una donna maledetta ma che simula la santità e da un uomo maledetto, dai quali il demonio formerà la sua opera con un permesso di Dio. La sua madre farà parte di sedicenti religiose che si voteranno a parole alla continenza…Una di queste vestali farà nascere l'Anti-Cristo, di cui ella ignorerà il padre… Non avrà ancora dieci anni che sarà potente, il più sapiente di tutti. Userà in pieno la sua potenza all'età di trenta anni".
    Suor Benedetta del Laus (1664-1748):
    "Alla fine dei tempi, l'Anticristo parlerà tre volte meglio di Mio Figlio"
    Ursula O'Rourke e due giovani in Irlanda (nel 1985) ebbero dei messaggi dalla Madonna:
    "Le persone hanno dieci anni per convertirsi e per pregare, se no ecco ciò che sta per arrivare". I ragazzi videro allora una tempesta e l'Arca di Noè, come illustrazione della catastrofe futura. "Il mondo ha dieci anni per convertirsi, esso deve migliorare dieci volte; se il mondo non si converte, il demonio prenderà il controllo della Chiesa di Dio da ora a dieci anni. Con la vostra fede e la vostra preghiera voi potete dominare i demoni…" .
    Filippo di Lione (28 marzo 1897):
    "Fra un secolo, avverrà un cataclisma tale che nel paese dove siamo, non vi sarà più la notte perché la Terra si sarà girata, e noi saremo al polo Sud… Gesù invierà un Consolatore…ma sarà troppo tardi per quelli che non seguono la via del Bene…Beato colui che avrà creduto prima di vedere, e sventura per colui che avendo visto non crederà, poiché più tardi i suoi occhi non potranno ricevere la luce, e le sue orecchie non udranno…Facciamo tutto il possibile continuamente perché in quel momento, noi siamo tra i buoni, poiché questo secolo non passerà senza che tutto ciò accada" .
  • Credente.
     
     
     
     
     
    00 16/10/2012 22.12  
    Ecco il panorama escatologico approvato da San Pio X, secondo il canonico Stefano Chabauty:
    - Tutti gli uomini ancora viventi, giusti e peccatori, vedranno con gli occhi della carne il Figlio dell'Uomo apparire e venire nella sua maestà; de fide.
    - Gli Angeli inviati da Gesù, subito dopo la sua apparizione, prenderanno uno a uno, gli eletti, ancora vivi, radunandoli in un medesimo luogo, allo scopo di sottrarli alle conseguenze mortali di una catastrofe fisica analoga a quella del diluvio.
    - Dopo di ciò, Gesù, con un soffio della sua bocca, farà perire l'Anticristo e i suoi seguaci, e susciterà il fuoco, l'incendio universale. I nostri cieli e il nostro globo non saranno distrutti, nella sostanza, ma nella forma. Dal diffondersi del culto dell'Anticristo alla fine del mondo attuale, passeranno 1290 giorni (Daniele). La durata di questa conflagrazione, che inizierà al 1291° giorno finirebbe al 1335 giorno (Daniele): dunque 45 giorni di incendio. I Padri sono concordi nel dire che i peccatori, tutti senza distinzione saranno consunti nelle fiamme: le sofferenze della combustione serviranno a loro come purgatorio; è possibile che vi siano dei giusti che moriranno, come prova e purificazione.
    - La risurrezione generale dei morti in un batter d'occhio e il Giudizio Universale.
    - Nuovi Cieli e nuova Terra.
    San Malachia, abate irlandese profetizza nel 1139 compose 111 motti latini (resi pubblici solo nel 1595) attribuibili ad altrettanti Papi, iniziando da Celestino II eletto nel 1143: ad esempio Rosa Umbriae si riferisce a Clemente XIII, che regnò dal 1758 al 1769 e che prima di essere eletto era stato Governatore in Umbria e precisamente a Rieti, città il cui simbolo è la rosa. Gli ultimi nove Papi della profezia sarebbero così suddivisi:
    I tre Papi del malessere e delle guerre, dal 1903 al 1939:
    Ignis ardens è il motto che si riferisce a S. Pio X (1903-1914), che come fuoco ardente preservò la Chiesa dal metodo innovatore auspicato dal Modernisti.
    Religio depopulata si riferisce a Benedetto XV, sotto il cui pontificato (1914-1922) scoppio la rivoluzione russa del 1917 che allontanò dalla religione milioni di uomini.
    Fides Intrepida, riferita a Pio XI, per le difficoltà riscontrate dalla Chiesa nel periodo in cui regnò (1922-1939) sia in Italia, sia in Spagna, Austria e Messico.
    Ad essi seguirono i tre Papi della rinascita e della fioritura mistica:
    Pastor Angelicum, attribuito a Pio XII (1939-1958), il "Papa di Fatima", per la sua personale condotta e per i dogmi che promulgò durante il suo lungo pontificato.
    Pastor et nauta, riferito a Giovanni XXIII (1958-1963) che era Patriarca di Venezia e quindi prima di cingere la tiara proveniva da una città con eminenti tradizioni marinare.
    Flos Florum, riferito a Paolo VI (1963-1978), giglio che coronerà le virtù della sua terra natia ed i Santi atti predetti dal Signore.
    A concludere la serie ci saranno i tre Papi delle prove supreme:
    De Meditate Lunac, attribuito a Giovanni Paolo I il cui pontificato duro solamente 33 giorni, cioè una sola lunazione, dalla mezza lunazione del 26 agosto 1978 alla mezza lunazione del 29 settembre 1978.
    De Labore Solis, riferito a Giovanni Paolo II. Il miracolo del sole di Fatima e l'attentato in Piazza S. Pietro del 13 Maggio 1981, anniversario della prima apparizione della Madonna a Fatima, fanno ben comprendere il motto. Il Papa infatti attribuisce la sua incolumità proprio ad un intervento straordinario della Vergine.
    De Gloriae Olivae, che siederà durante la persecuzione estrema della Santa Romana Chiesa; Roma verrà distrutta e il Giudice giudicherà il suo popolo. Questo tempo coinciderà con la fine dei tempi (che non significa distruzione del mondo, ma passaggio ad altri tempi) e l'inizio dell'era di pace in cui si avrà un solo ovile sotto un solo Pastore. 
    Con Pietro II, che alcuni identificano con de Glorie Olivae, ed altri con un altro Papa ancora, dopo il millennio di pace, si dovrebbe chiudere la storia umana.
    Garabandal
    La Vergine del Carmelo ha detto a Conchita Gonzalez che dopo Giovanni XXIII mancavano solo tre Papi per la fine dei tempi… "Cardinali, Vescovi, e sacerdoti percorrono il cammino della perdizione e con loro trascinano molte anime…Dovete evitare con ogni sforzo la Giustizia di Dio che pesa su di voi…Vi invito ad emendarvi…Non voglio la vostra condanna…Se non lo farete vi sopraggiungerà un castigo… se non cambierete sarete puniti…Quelli che sopravviveranno cambieranno molto, e allora vivranno per il Bene..."
    Il 18 giugno 1965 la Madonna disse: "Visto che non si è compiuto e non si è fatto conoscere il mio messaggio del 18 ottobre (1961: sacrifici e penitenza, visita al S. Sacramento) vi dirò che questo è l'ultimo. Prima la coppa si stava riempendo, adesso sta traboccando. Molti sacerdoti vanno per il cammino della perdizione e trascinano con essi molte anime…Dobbiamo evitare l'ira del Buon Dio sopra di noi, con i nostri sforzi. Se gli chiedete perdono, con animo sincero, Egli vi perdonerà. Siete già agli ultimi avvisi…"
    Teresa Musco, (1943-1976) mistica stigmatizzata di Caserta, (tra le tante profezie, annunciò con anticipo per rivelazione divina il terremoto del Belice, quello del Friuli e l'eruzione dell'Etna del maggio del '71) nel 1952 :
    "Voglio dirti che il mondo è così cattivo. Sono apparsa in Portogallo dando messaggi, e nessuno mi ha ascoltato; e a Lourdes, a La Salette, ma pochi cuori si sono ravveduti…[a questo punto fa alcune profezie su Paolo VI (nominato dalla Madonna undici anni prima che salisse al soglio pontificio) e su Fatima e il terzo segreto…]… Il mondo cammina verso una grande rovina… Il Padre manderà un grande castigo sull'intero genere umano, nella seconda metà del secolo. Sappi, figlia mia, che Satana regna nei più alti posti. Quando Satana giungerà alla sommità della Chiesa, sappiate che allora riuscirà a sedurre gli spiriti dei grandi scienziati e quello sarà il momento che essi intervengono con armi potentissime che è possibile distruggere gran parte dell'umanità… Fuoco e fumo sconvolgerà il mondo …(questa parte si avvicina molto alla versione diplomatica che Paolo VI inviò all'ONU della terza parte del segreto) Le acque degli oceani diventeranno fuoco e vapore. La schiuma si innalzerà, sconvolgerà l'Europa, e affonderà tutti in una lava di fuoco, e milioni di uomini e bambini periranno nel fuoco, e i pochi eletti rimasti invidieranno i morti. Perché da qualunque parte si volgerà lo sguardo, non si vedrà altro che sangue e morti e rovine in tutto il mondo".
    "Vedrai una grande rivoluzione nella mia casa, i comunisti al potere. E nella mia casa a Roma già ci sono, ma si manifesteranno solo quando possono comandare liberamente, senza ostacoli. Allora ci sarà spargimento di sangue innocente".
    Veronica Lueken di Bayside, New York, predice la venuta dal cosmo di una misteriosa "sfera della redenzione". Il 1° Novembre 1974 il Signore disse a Veronica: "Figlia mia, al momento del castigo lo splendore causato dall'avvicinarsi dell'oggetto celeste, inviato dal Padre come agente punitore, illuminerà la notte in pieno giorno. Questo corpo celeste emanerà una grande quantità di calore sulla terra".
    Un avvenimento peculiare collega le apparizioni di Bayside con il messaggio di Fatima. Il 14 settembre 1971 venne scattata una foto Polaroid alla statua del Santuario. Ciò che venne fuori fu però la scritta "Jacinta" con sotto segnato l'anno 1972 [anno in cui molte profezie indicano l'argine di un fiume che sarebbe passato colmo di immoralità. S. Metodio d'Olimpia nel IV secolo scrisse: "Uomini vestiranno da femmina e donne da maschi, tutti senza pudore, né rispetto per le leggi di natura, di parentela, di morale". E Santa Brigida nel quattordicesimo secolo prevedeva che nel 1980 gli empi sarebbero prevalsi sulla terra].
    Giacinta (di Fatima) lasciava alla superiora in eredità spirituale queste parole: "Madre dica al Papa che la Madonna non può trattenere il braccio del Suo figlio molto offeso. Se il mondo non fa penitenza il castigo verrà. Le suore di quest'ordine restino unite al Vaticano e si preparino per il 1972, giacché in quell'anno i peccati di impurità, la vanità e il lusso sfrenato attireranno sul mondo tali castighi da far soffrire molto il Santo Padre. Senza dubbio avverrà il trionfo di Nostro Signore, ma prima saranno versate molte lacrime…Vi è un segreto del Cielo e uno della Terra. Quest'ultimo sarà spaventoso. Sembrerà già la fine del mondo, e, nel cataclisma la terra resterà come separata dal Cielo che diverrà bianco come la neve".
    Veronica Lueken ebbe il 24 dicembre 1972 l'apparizione di Giacinta, che oltre a confermare il messaggio, disse: "Il Padre mi ha permesso di scrivere sull'immagine… Non mi hanno dato ascolto". E nel '74: "Veronica la foto non è stata accettata, ma un giorno lo sarà…La Santa Vergine mi rivelò che un giorno le suore avrebbero indossato vesti che secondo le nuove mode inventate da Satana per sedurre le anime, avrebbero offeso Nostro Signore… È vero che mi è stato comunicato un messaggio finale: non mi è stato permesso di rivelarne la data, ma soltanto di comunicare al mondo che un grande avvertimento colpirà l'umanità. Ci sarà dopo il cataclisma-avvertimento, un grande miracolo (il grande segno di cui si parla a Garabandal, a Medjugorje ecc…). Dopo il miracolo, se l'umanità non si convertirà, Dio Padre darà inizio ad un terribile castigo".
    Il Signore, alla venerabile Elisabetta Canori (1774-1825) disse che il trionfo della religione ci sarà quando verranno recisi i cinque alberi che hai visto giganteggiare nella boscaglia delle turpitudini (Umanesimo, Neopaganesimo, Ateismo, Socialismo e Comunismo).
    Gesù al veggente di Porto Santo Stefano, in Grosseto (15 maggio1977):
    "Il mio amato Vicario soffre per il tradimento e l'abbandono di molti. Perfino i suoi più intimi collaboratori l'osteggiano…".
    "Quel giorno un carro di fuoco attraverserà tutto l'universo, lasciando dietro di sé una forte luce a voi sconosciuta. Quello sarà l'avviso che il castigo di Dio è vicino. La terra tremerà, il Sole girerà su sé stesso con grandi esplosioni; la Luna sarà a lutto. Tutto questo avverrà in un tempo di circa mezz'ora. In quel momento il cielo sarà libero da ogni nube e il fenomeno miracoloso sarà visibile da ogni parte della Terra. E il sole si allontanerà e un forte rombo di tuono scuoterà la terra e sarà il buio. Tutte le bocche infuocate, le cui emanazioni gli scienziati chiamano fenomeni, presto si metteranno in eruzione, e così un giorno anche la terra diventerà simile a magma infuocato e sommergerà paesi, città e nazioni. Durante i tre giorni di tenebre i persecutori della Chiesa saranno annientati. La potenza che viene dall'alto e la terra si avvicineranno; il fuoco sarà su tutta la terra ed il mondo sarà coperto da cadaveri… Durante i tre giorni di buio nulla sarà visibile agli uomini. L'aria diventerà pestilenziale e recherà grave danno…Verrà un nuovo mondo…"
  • Credente.
     
     
     
     
     
    00 16/10/2012 22.13  
    Caterina Emmerich (1774-1824):
    "…ho visto (19 ottobre 1823) fra i demoni, che Cristo a aveva incatenato alla sua discesa nell'inferno, alcuni di essi slegati, che da poco hanno suscitato una setta. Ho visto che altri saranno svincolati fra due e due altre generazioni…Io ho visto il Santo Padre in una grande tribolazione e una grande angoscia affliggeva la Chiesa…Ho visto la Vergine sopra la Chiesa e attorno a lei apostoli e vescovi…
    Jakob Lorber, musicista definito lo scrivano di Dio, ricevette (1864) delle comunicazioni dal Signore:
    "Ai superbi non serviranno a nulla le loro armi vomitanti fuoco e morte, né le loro fortezze e le loro strade ferrate su cui viaggeranno con la velocità di una freccia perché un nemico verrà dagli spazi aerei e manderà in rovina coloro che hanno fatto del male… nemico che io invierò dai grandi spazi aerei alla terra, come lampo che si manifesta con grande frastuono e fragore…Le catastrofi naturali, le disgrazie e le malattie, che precedono il tempo sono gli ultimi tentativi di salvare ancora ciò che è possibile salvare, affinché non tutti affondino nel fango dell'egoismo. Solo con l'infelicità e i duri colpi del destino il superbo cuore umano diviene docile. Ci saranno grandi tempeste sulla terra e sul mare, e anche terremoti. L'Asia sarà purificata da un grande giudizio universale".
    La Beata Anna Maria Taigi(1769-1837):
    "Ci saranno sulla terra fitte tenebre, che dureranno tre giorni e tre notti, sarà impossibile vedere qualunque cosa…Soltanto le candele benedette si lasceranno accendere e faranno luce…Esso [il flagello] sarà orribile e universale. Verrà all'improvviso quando nessuno vi penserà. I "senza Dio" saranno distrutti. Prima di questo, però, la guerra avrà già ucciso milioni e milioni di uomini…"
    Barbara Becher (Suor Dolorosa)
    In Italia il comunismo insorgerà per dare l'assalto a Roma, cuore della cristianità; ma queste trame saranno ostacolate dalla potenza della Regina del Cielo e impedite nella loro completa attuazione. Maria salverà il Papa e Roma. Su tutta la Russia sopraggiungerà un giudizio spaventoso. Dio farà piovere fuoco su tutto il Paese e lo trasformerà in un mare di fiamme! Maria salverà dalle fiamme soltanto la schiera dei buoni e quelli che alla vista della catastrofe torneranno a Dio. Anche l'America sarà colpita da un Giudizio simile. Questa tremenda devastazione che si abbatterà sull'intera umanità sarà come un piccolo Giudizio del mondo, e molti crederanno che sia veramente giunta la fine. Ma di fatto sarà solo un giudizio provvisorio, e sarà la causa del rinnovamento di tutti gli uomini e di tutti i popoli. Questo Giudizio sarà di breve durata, e miracoli e segni lo accompagneranno... La potenza della Madre di Dio sarà manifesta a tutti.
    S. Ambrogio (400): 
    L'Anticristo sarà preceduto dall'emblema della Falce e del Martello.
    Curato d'Ars (1850): 
    "I figli dei figli dei miei uditori vedranno vivi il giudizio".
    Monaco di Padova, riferito al papa: 
    "La sua lingua non sarà la lingua delle catacombe, ma il suo tempo aprirà il nuovo tempo dei martiri... La sua veste sarà due volte macchiata di sangue...".
    Sogno profetico di Carlo Magno:
    "Molte cose cambieranno quando sarà raggiunta la sommità del monte... Dopo la Montagna ho visto nel cielo dieci grosse nubi (purificazioni). E man mano che ogni nube scompariva, si avvicinava un giardino. E una Voce mi diceva: Quello è il nuovo Giardino terrestre che verrà trasferito sulla terra dopo la seconda comparsa del Figlio... In quel Giardino vidi per la prima volta uomini felici come bambini; uomini che vivevano in semplicità, chiamando per nome animali e piante... Pochi entreranno nel paradiso della nuova Età... ma quei pochi godranno la felicità accumulata in millenni e millenni a partire dal giorno in cui Adamo ed Eva furono cacciati. Il nuovo Giardino terrestre sarà attraversato da dieci fiumi. E l'Acqua (Grazia) scorrerà per dieci tempi. Poi il Giardino sarà trasformato nella valle tenebrosa. Ritorneranno allora i giusti e gli ingiusti per il Giudizio finale".
    "Quando giungerà a Roma Carlo (allusione al Papa Karol?) il martire, i tempi saranno alla fine".
    Rasputin, taumaturgo russo, 1871-1916: 
    "Ritornerà sugli altari il Crocifisso... La santa Russia ritornerà un giorno a risplendere in Europa... L'uomo ritornerà ad affidarsi interamente a Dio...(Un nuovo capo) guiderà la santa madre Russia nel tempo della generazione felice...Verrà da molto lontano e porterà una nuova legge... La sua eredità sarà la saggezza. Tutte le campane di Pietroburgo saluteranno il grande Vescovo. Le campane di tutte le chiese ritorneranno a suonare... L'uomo vestito di bianco entrerà benedicendo tra due file di gente; molti piangeranno, molti grideranno di gioia e la preghiera sarà unanime. Sono venuto per annunciarvi che l'umanità sta entrando nel tempo della Pace - dirà il Vegliardo - sono venuto per dirvi che il grande temporale è passato, ed ora il Cielo rimarrà sereno. Stiamo entrando nel nuovo paradiso terrestre, e il Buon Dio ha giustamente voluto che in questa sconosciuta dimensione di felicità potessero entrare solamente coloro che sono stati purificati dal diluvio di fuoco...".
    Monaca di Dresda
    La mia luce... mi ha fatto vedere la Strada... un lungo sentiero fiancheggiato da prati fioriti, con ruscelli colmi di acque fresche, dove bevevano insieme gli uomini, gli animali e le piante. Tutto era pace... tutto era silenzio. Ma pochi uomini ho visto superare le tre ultime prove. "Ecco - mi disse la Voce interiore - così sarà l'ultimo tempo degli uomini che avranno riconosciuto i segni e avranno superato le prove."
    Heede (1945): 
    "L'angelo della pace non tarderà a scendere sulla terra: si preparano cose grandiose. Beati coloro che sono preparati, beati coloro che Mi aspettano. Io vengo, e con me verrà la Pace. Con un piccolo numero di eletti edificherò il mio Regno. Questo Regno verrà repentinamente, più presto di quel che si crede. Il mio Amore ha ideato quest'opera prima della creazione del mondo".
    La Madonna a Schio (1985): 
    "Voi non sapete cosa vi attende, ma io vi posso assicurare che tutte le anime in grazia gusteranno per sempre l'immensa meraviglia e gioia che il Padre ha preparato per tutti".
    San Massimiliano Kolbe (1931):
    "Vedrete la statua dell'Immacolata nel centro di Mosca e sulla più alta guglia del Cremlino".
    Suor Elena Aiello (1895-1961) (molto considerata da Pio XII):
    (12 marzo 1943) "Ecco il grande flagello, la guerra, l'atomica; questa si avrà al mattino e se ne avrà per tre giorni circa…".
    (23 luglio 1949) "Rovina e morte verranno sul mondo. Verrà il flagello mai visto nella storia dell'umanità. Dal cielo cadrà su tutti i popoli della Terra. Gli empi saranno distrutti…"- Moriranno tutti? - E la Madonna: "L'umanità sarà in parte distrutta…il mondo è in rovina; la Russia sarà bruciata; verrà desolazione e morte, fuoco mai visto sulla terra".
    (23 marzo 1951) "Il mondo sarà tutto in guerra: la Russia sarà bruciata…: le armi micidiali non solo stermineranno gli eserciti, ma le cose più sante e più sacre…solo l'Italia in parte si salverà".
    (Venerdì Santo, aprile 1954) "Il flagello durerà settanta ore".
    (22 agosto 1969) "L'ora terribile avanza sul mondo; diverse nazioni saranno colpite… La Russia ha preparato le armi segrete contro l'America, contro la Francia e contro la Germania. La guerra è prossima…il Papa dovrà tanto soffrire".
    (Venerdì Santo 1961) "…la Russia diffonderà i suoi errori su tutte le nazioni, specialmente sull'Italia…La Russia è guidata da Satana perché vuole il dominio assoluto di tutta la terra…Vanno in Vaticano, prendono il Papa… Oh Dio, lo pestano…La Madonna si avvicina; gli uomini cadono per terra morti. La Madonna rialza il Papa…lo copre con il suo manto".
    (7 gennaio 1950) "Quando nel cielo apparirà un segno straordinario, sappiano gli uomini che prossima sarà la punizione del mondo".
    (8 aprile 1954) "Giorni oscuri e spaventosi si avvicinano…I governatori dei popoli si agitano, parlano di pace, ma il mondo invece sarà tutto in guerra".
    Maria Graf, (1906-1964) mistica svizzera:
    "Gesù mi fece conoscere che Egli permette che le bombe atomiche sperimentali siano sganciate…dopo mostrerà il Suo Amore infinito e la Sua Giustizia. Chiunque corrisponde alla richiesta di Sua Madre sarà risparmiato dal soffio avvelenato del Maligno, e preservato da ogni male".
    Rosa Buzzini Quattrini (1909-1981):
    (15 agosto 1967) "Voi non riflettete che se adesso venisse una guerra nel mondo, che accadrebbe?".
    (26 maggio 1967) "Quando sentirete grandi scosse, quando vedrete grandi tenebre, alzate gli occhi al cielo, le mani distese, chiedete pietà e misericordia, recitate la Salve Regina, recitate il Credo".
    Margherita Sampair ha ricevuto tra il 1968 e il 1970 dagli arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele dei messaggi:
    "Cristo fece una promessa: quando l'Anticristo regnerà, il Figlio dell'Uomo apparirà venendo su una nube e con Lui tutte le schiere degli angeli per combattere contro gli spiriti maligni. Satana sarà precipitato nell'inferno…Regneranno mille anni di pace…La vecchia terra sarà trasfigurata…"
    "Gli eventi del calendario si susseguiranno in quest'ordine: avvertimento; miracolo; castigo; sorgere dell'Anticristo; conquista delle nazioni da parte di Satana; segno della bestia; sollevamento del popolo di Dio dalla terra; piaghe degli ultimi giorni; battaglia di Armagheddon; nuova terra; millennio di pace; nuovo Cielo e regno di Dio per l'eternità".
    Mons. Ottavio Michelini, sacerdote carismatico:
    (9 dicembre 1976) "Saranno gli uomini stessi a provocare l'imminente conflitto, e sarò Io a piegare le forze del male al bene, e sarà la Madre, Maria SS a schiacciare la testa al serpente dando inizio ad un'era di pace".
    (1 dicembre 1977) "Indescrivibile è il compito della Chiesa in questo tempo inermedio tra la prima venuta di Cristo sulla terra e la sua seconda venuta: la prima rivelerà la Misericordia di Dio, la seconda, la Giustizia Divina…La venuta intermedia sarà il Regno di Gesù nelle anime…avrà il suo pieno e luminoso splendore dopo la purificazione"…"Un fuoco dal cielo cadrà sulla terra e cancellerà ogni segno della follia umana…".
    (29 novembre 1978) "Alla fine il Cuore Misericordioso di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria trionferanno".
    Suor Agnese il 3 agosto 1973 ad Akita (Giappone):
    "Per far comprendere quanto sia irritato contro questo mondo, il Padre si prepara a far cadere un grande castigo su tutta l'umanità. A più riprese con Mio Figlio, mi sono sforzata di placare la collera del Padre…con la sofferenza della croce di suo Figlio…ed offrendogli la schiera di vittime…".
    "Se gli uomini non si convertiranno, il Padre lascerà cadere su tutta la razza umana un grande castigo. Senza alcun dubbio, sarà una punizione terribile, più grande del diluvio, tale che ancora non si è mai vista. Il fuoco cadrà dal cielo. A causa di questo castigo una grande parte dell'umanità sarà annientata. I preti moriranno come i fedeli. Gli uomini che saranno risparmiati conosceranno tali sofferenze che invidieranno i morti. Allora la sola arma che resterà sarà: il Rosario e il Segno lasciato dal Figlio. Ogni giorno recitate la preghiera del Rosario…l'azione del demonio è penetrata sin dentro la Chiesa. I Cardinali si scagliano contro i Cardinali, e i Vescovi contro i Vescovi. I sacerdoti che mi onoreranno saranno disprezzati, vilipesi, combattuti dai loro confratelli…Io sola posso ancora salvarvi dalle disgrazie che si annunciano. Chiunque avrà fiducia in Me sarà salvato…".
    Medjugorje, dal 25 giugno 1981, sei veggenti (ora quattro) hanno ogni giorno un'apparizione della Vergine:
    - la Vergine dice che la pace del mondo è in crisi. Ella invita continuamente alla riconciliazione, alla conversione e alla preghiera.
    - Ci ha promesso di lasciare un segno visibile, palpabile, filmabile e permanente sul luogo delle apparizioni, a Medjugorje, per tutta l'umanità come testimonianza della apparizioni e come invito alla fede. 
    - Il tempo che precede questo segno visibile è un tempo di grazia per la conversione e l'approfondimento della fede. Prima del segno ci saranno tre avvenimenti-ammonizioni al mondo (che fanno parte dei dieci segreti: il primo parla riguarda una regione del mondo che verrà sconvolta), che si susseguiranno in breve tempo. Dopo il segno coloro che resteranno in vita avranno poco tempo per convertirsi.
    - La Vergine ha promesso di confidare 10 segreti (Mirjana ne conosce dieci, gli altri solo nove) che saranno svelati al mondo, tre giorni prima del loro compimento, da Padre Petar Ljubicic.
    - Il nono e il decimo segreto sono gravi. Sono un castigo per i peccati del mondo. La punizione è inevitabile. Il castigo può essere diminuito dalle preghiere ma non può essere evitato.
    - Satana esiste e un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo. Dio ha permesso di metterla alla prova per un secolo (come nel sogno di Leone XIII e a La Salette). Questo secolo è sotto il potere del demonio, ma quando saranno compiuti i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora comincia a perdere il suo potere ed è diventato aggressivo: distrugge matrimoni, solleva discordie tra preti, crea ossessioni, assassinii. Dovete proteggervi con la preghiera comunitaria. Portate con voi dei simboli benedetti. Metteteli nelle vostre case, riprendete l'uso dell'acqua benedetta.
    - Mirjana in una locuzione: "Si strapperanno i capelli, il fratello invocherà il fratello, malediranno la loro vita trascorsa senza Dio e si pentiranno , ma sarà tardi. Ora è il tempo della conversione…
    - Fatima apre il secolo, pronostica gli errori futuri (il comunismo soprattutto), Medjugorje chiude il XX secolo.
    - Queste apparizioni sono le ultime apparizioni della Vergine sulla terra. Per questo sono così lunghe e frequenti.
    - Le cinque armi spirituali sono: la preghiera del cuore, l'Eucarestia, la confessione mensile, la lettura della Bibbia e il digiuno".
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    00 19/10/2012 06.58  
    IL CALENDARIO MISTICO DI MARGHERITA SAMPAIR
    Si tratta di una serie di eventi che sempre più carismatici stanno annunciando nel mondo. Per completezza ritengo di riportarli, valutandone sempre la biblicità e invocando lo Spirito Santo vera Luce nella interpretazione degli eventi

    Il primo tempo del Calendario di Dio è segnato dall’Avvertimento.
    Tale evento spirituale consiste nella grande prova a cui tutta l’umanità sarà sottoposta per giungere preparata al momento della Venutadi Gesù ed ai suoi effetti tramite una conoscenza interiore della presenza di Dio nella propria condotta morale.
    Dice l’arcangelo Gabriele: “L’Avvertimento durerà un’ora, perché tutta la terra dovrà vederlo e tutti dovranno conoscere che esso proviene da Dio. Non nuocerà a nessuno, ma molti saranno terrificati al punto di morire. I peccati di ciascuno verranno alla propria mente e i buoni chiederanno perdono. I cattivi non si varranno dell’Avvertimento per il giusto scopo, ma se molti uomini illustri presteranno attenzione all’Avvertimento, il mondo non soffrirà a lungo. Gesù e i suoi angeli distruggeranno gli empi e i mille anni di Pace cominceranno dopo il miracolo” (Sampair, op. cit., p. 103).
    Teofilo il Siculo ha fissato teologicamente tale evento con il termine tecnico di “Giudizio Interiore” (vedi Messaggi, n° 7), per uniformare il concetto altrimenti espresso in altri termini come avvertimento, ammonimento, giudizio in piccolo, purificazione, rivelazione interiore, ecc. (vedi anche Messaggi, n° 6) e da distinguere comunque dal Giudizio Finale, riservato prima del dodicesimo tempo del Calendario di Dio.
    “L’Avvertimento sarà la prima tromba della Rivelazione” e sarà suonata da “Melvin l’angelo dell’Avvertimento” predice l’arcangelo Gabriele alla veggente, mentre l’Angelo della Chiesa Cattolica annuncerà la caduta della Città del Vaticano davanti allo stupore e alla paura di molti uomini, perché il falso Papa si siederà sulla cattedra di San Pietro per dare inizio alla Chiesa Mondiale di Satana (Sampair, op. cit., pp. 67.69.99).

    Il Miracolo avviene nel secondo tempo del Calendario di Dio.
    Tale evento comporterà un sovvertimento ambientale, come la caduta di stelle o movimenti inconsueti del sole che supereranno il “miracolo del Sole” avvenuto a Fatima nel 1917 alla presenza di 70.000 persone; questo sarà l’ultimo tentativo celeste per fermare il Castigo di Dio sull’umanità peccatrice.
    Il Miracolo sarà l’ultima misericordia di Dio prima del Castigo.
    L’arcangelo Raffaele annuncia: “ L’Avvertimento sarà inviato per purificare i cuori dei Suoi figli in preparazione al Miracolo che sarà un Miracolo più grande del sole a Fatima. Se questo sarà respinto, tutto sarà perso. Se sarà respinto, nessun’altra mano potrà salvare il mondo, perché non vi è nessuno più grande di Maria tranne la Santissima Trinità. Come supplica il Cuore di Maria per i Suoi figli! Come brama vederli prostrati ai piedi del Suo Grande Figlio, perché soltanto allora potrà essere fermato il Castigo” (Sampair, op. cit., p. 75).

    Il Castigo è riscontrabile nel terzo tempo del Calendario di Dio.
    Con il Castigo inizia il periodo della Tribolazione che terminerà con la Battaglia di Armageddon.
    Per intendere cosa sia il Castigo dobbiamo leggere le profezie sui flagelli descritti nell’Apocalisse, capitolo sei e sette, e spiegati a pp. 94-97 nel libro della Sampair.
    Dice l’arcangelo Raffaele. “Milioni moriranno. Milioni saranno ingannati da Satana nel perdere le loro anime immortali! Un terzo del mondo sarà distrutto dalla guerra, un terzo dalla pioggia radioattiva e un terzo dalla malattia” (Sampair, op. cit, p. 76).
    La Tribolazione può essere evitata con la conversione dell’umanità, con la penitenza, con l’accostarsi ai sacramenti, specialmente alla Santa Eucarestiae se molti pregheranno il Santo Rosario. Il Signore Iddio ha un piano per evitare all’umanità i sette tempi della Tribolazione che vanno dal Castigo alle Piaghe degli ultimi giorni e ridurre la Battaglia di Armageddon ad un evento preternaturale, per donarci direttamente le gioie delle Parusia di Gesù, cioè la Nuova Terra e i Mille anni di Pace.
    Dice la Madonna: “Invece del Castigo, dell’Anticristo e del sorgere della Bestia e della Tribolazione, vi sarà solo la Battaglia di Armageddon e questa sarà veramente una battaglia spirituale” (Sampair, op. cit., p. 91).

    Il Sollevamento di tutto il popolo di Dio dalla terra avviene nel settimo tempo del Calendario di Dio.
    Il sollevamento riguarda solo i giusti, i figli di Maria, i segnati da Dio, ed è un evento previsto dalla Bibbia in 1Ts 4,14ss. Questa grazia viene conferita agli eletti in modo che chiunque abbia avuto fede in Dio ed ai suoi messaggi carismatici possa salvarsi durante le piaghe degli ultimi giorni e la Battaglia di Armageddon. I credenti sollevati in aria saranno riportati sulla terra ormai purificata e ricreata da Dio per ripopolarla durante i Mille anni di Pace.
    Dice l’arcangelo Gabriele: “Il capitolo diciannovesimo dell’Apocalisse di Giovanni (è da intendersi così): il Figlio di Dio, Gesù Cristo, ritornerà sulla terra e riunirà i Suoi che vivranno con Lui per sempre. I buoni che furono segnati (col segno di Dio) e sopravvissero alla Tribolazione con l’aiuto di Maria saranno sollevati per incontrarlo sulle nuvole e il Suo Esercito sconfiggerà il demonio. Il grande arcangelo Michele prenderà Satana, lo incatenerà e lo getterà all’inferno. Quelli che morirono, piuttosto che prendere il segno della Bestia, risorgeranno. Essi, e i soli segnati, regneranno con Gesù per mille anni di Pace” (Sampair, op cit., pp. 101-102).

    Le piaghe degli ultimi giorni avvengono nell’ottavo punto del Calendario di Dio.
    Se l’uomo si ostinerà a non ascoltare i messaggi celesti, che ribadiscono le profezie bibliche, lo scenario che si presenterà al mondò sarà questo: “Gli uomini hanno deciso con le loro mancanze di respingere la petizione di Maria. Dio sarà costretto ad occuparsi duramente della Sua più alta creazione sulla terra. Così facendo Egli dovrà anche distruggere le creature inferiori, perché le bestie, gli uccelli, gli insetti, i serpenti e pesci morranno insieme con gli uomini. Il primo soffio è caduto. L’influenza ha percorso il mondo intero, portando miseria a molti e ad alcuni la morte. Malattie di proporzioni epidermiche sono il flagello di Dio che scenderà di nuovo quest’inverno, dopo il flusso di morte proveniente dall’Oceano Pacifico. La prossima malattia colpirà solo i bambini. [...] Gli uomini non conoscono i Suoi pensieri finché non accade loro una tragedia. Allora molti Lo maledicono a causa della loro sorte avversa. Solo pochi accettano la tragedia con coraggio. Se Maria protegge un bambino, questi non morirà. Solo la grande, amorosa, misericordiosa Madre di Dio può preservare un bambino dalla morte. Ella protegge quanti L’amano e sono Suoi figli. Ella conosce i Suoi. Afferra le mani dei Suoi piccoli ed essi vivono, non per vedere la Tribolazione, ma per essere portati in un luogo sicuro insieme agli adulti che hanno scelto di seguirla. Seguiranno rapidamente alcuni terremoti dopo la presa dei bambini. La terra si spaccherà, gemerà e tremerà. Gli edifici crolleranno e le montagne si sposteranno. Ma gli uomini morranno. La città di New York cadrà e vi saranno altre malattie, rese ancora più gravi da tempeste orribili che pochi possono immaginare. I lampi fenderanno i cieli continuamente. Scoppieranno tuoni ed echeggeranno su tutta la terra. La pioggia causerà inondazioni e i senza tetto, a causa degli eventi scatenati morranno per assideramento. Pochi uomini sopravviveranno fino a quel momento. Ma il peggio dovrà ancora venire. Durante i terremoti i vulcani erutteranno e la lava fusa sarà scagliata alta in aria per ricadere fragorosamente sulle città. Fiumi di lava ardente copriranno grandi distese di terra. La terra verserà il suo nucleo interno sulla terra, e il calore sarà insopportabile. Gli animali moriranno. Gli uomini moriranno. Nel mare spunteranno i vulcani e la lava sibilando si rovescerà nell’acqua ed emetterà nell’aria vapore per poi cadere come pioggia sulla terra disastrata, portando con essa cenere cosmica” (Sampair, op. cit., pp. 121-122). Ma ciò non è inevitabile.

    La battaglia di Armageddon avrà luogo durante il nono tempo del Calendario di Dio.
    E’ la battaglia menzionata nell’Apocalisse 16,16 prevista per gli ultimi tempi. Questa battaglia consiste in uno scatenamento infernale diretto da Satana con i suoi demoni contro gli angeli e Dio in Cielo e, sulla Terra, guidato dall’Anticristo-uomo e dal falso Papa, serviti entrambi dai comunisti, dagli atei, dai massoni e dai cristiani incauti, contro la Chiesa cattolica e carismatica. Satana, l’Anticristo e il falso Papa con i loro eserciti verranno sconfitti dal Cristo glorioso assieme alle schiere angeliche e ai cristiani accorti nel giorno della Parusia.
    Dice l’arcangelo Michele: “La battaglia di Armageddon sarà la battaglia in cui i seguaci di Satana e i demoni, saranno finalmente distrutti e la terra sarà incenerita per la Gloria di Dio. Dalle ceneri sarà poi ricostruita una Nuova Terra. Le forze da combattimento di Satana si preparono. Al suo campo sono state aggiunte le anime cattive. Egli chiamerà ogni demone...e tenterà prima di tutto di nuocere a Maria e ai Suoi figli, poiché Maria, la Madre di Dio, è la sola destinata a schiacciare Satana sotto i Suoi piedi. Il vessillo dell’esercito degli Angeli è il Rosario di Maria. Le forze di Dio sono sotto il mio comando, finché anche quest’ultima battaglia sarà stata mossa e vinta per Cristo Nostro Signore e Maria Nostra Regina. [...] La grande Battaglia sarà combattuta nell’aria e sulla terra. Le armi sono duplici: il potere del Bene, piché Dio è buono, e le forze della natura che distruggeranno gli uomini.
    Così le loro anime saranno condannate all’inferno. [...] Il centro della terra erutterà cenere vulcanica, lava incandescente, fumo e zolfo che distruggeranno l’ultimo uomo sopravvissuto sulla terra dopo che il giusto sarà stato portato via (sollevato) per essere col Signore per sempre. La Battaglia tra gli Angeli e le forze di Satana sarà una battaglia spirituale, ma ogni Angelo e ogni demone assumerà una forma e combatterà come materialmente. Io, Michele, combatterò ancora una volta il potente Satana, ma che forma assumerà non lo so, e la forma che io prenderò dev’essere conforme a quella del mio avversario. Ogni demone sarà assalito da un Angelo. Mostruosa sarà la figura dei demoni. Le figure degli Angeli saranno abbastanza ardenti da colpire un uomo cieco, appunto per far alzare gli occhi su di loro.
    La Battaglia di Armageddon imperverserà finché tutti i demoni saranno stati scagliati nell’inferno. E allora, io, Michele, colpirò il Maligno con un potente colpo. Egli sarà tramortito abbastanza a lungo da esser facilmente incatenato. Dio, sin dalla creazione, ha forgiato per lui la catena di cui Satana non è nemmeno a conoscenza. Egli non sfuggerà! Sarà precipitato nell’inferno fino al tempo del giudizio, giorno in cui Satana sarà disarmato della sua intelligenza, e precipitato urlante nell’abisso senza fondo dell’Inferno. Per sempre” (Sampair, op cit., pp. 88-90).

    La Nuova Terra sarà donata nel decimo tempo del Calendario di Dio.
    La Nuova Terra potrebbe addirittura venire dopo il tempo del Miracolo se l’uomo ascoltasse i messaggi profetici. In ogni caso la Nuova Terra sarà introdotta dalla Parusia dopo la Battaglia di Armageddon, ed è appunto, insieme ai Mille anni di Pace, uno degli effetti della Venuta Intermedia di Gesù glorioso che ripristina le condizione edeniche sulla terra rinnovata dopo la lunga prova dell’umanità.
    Ecco come l’arcangelo Gabriele descrive la Nuova Terra: “Tutto il male è stato allontanato dalla terra e il tempo è cessato di esistere, poiché nessun orologio è messo in evidenza e nessuno è frettoloso. Conosci solo le quattro stagioni, ed osservi i cambiamenti degli alberi per segnare la fine dell’ozio estivo e l’inizio del lavoro autunnale. Ti alzi col sole e riposi quando il sole tramonta, perché Cristo governa la terra e la sua volontà è eseguita da tutti. Durante l’estate la terra produce i suoi frutti senza coltivazione del terreno, mentre il autunno inizia il lavoro di raccolta dei viveri per l’inverno. Ogni lavoro viene svolto con questo scopo. Esso è abbellito da canti e da lieta cooperazione, perché tutti sulla terra partecipano in uguale misura ai frutti del raccolto. La lussuria non è accessibile, perché nessuno è migliore del suo prossimo e tutti sono soggetti a Dio. Tutti vivono in pace e armonia. In autunno i capi stabiliscono i bisogni della gente per il prossimo anno. Tutti i piani vengono approvati da Cristo, che con l’aiuto di quelli che superarono la Tribolazione perché figli di Maria, ai quali fu promesso il loro posto di governatori. Poiché il male non offusca più la mente, i giovanissimi possono apprendere gli ultimi segreti dell’universo [...] La Nuova Terra sarà creata con un processo graduale, come Dio ha progettato dall’inizio. [...] Tra Dio e la Nuova Terra ci sarà il firmamento del Cielo dove vivranno gli angeli. Questo firmamento sarà inondato di luce cosmica e sarà riflessa sulla terra. Vi sarà anche un firmamento, fuori dell’orbita della terra, dove abiteranno i santi. Anch’esso immerso nella luce cosmica cosicché la terra sarà circondata di luce e non vi sarà la notte. I Santi e gli Angeli potranno muoversi a volontà e andare ovunque vogliano. E finché esisterà la Nuova Terra, vi sarà anche un Nuovo Cielo. Ma alla fine, tutto sarà assorbito nell’unico bellissimo Cielo (nel dodicesimo tempo), dove l’eternità di stare vicino a Dio, sarà così magnifica che nessuna descrizione sarebbe adeguata. <<Il Cielo e la Terra spariranno, ma le Mie Parole non passeranno>>. (Sampair, op. cit., pp. 125-129).

    I Mille anni di Pace sono compresi nell’undicesimo tempo del Calendario di Dio.
    E’ il tempo entro il quale si svilupperà l’umanità trasfigurata dall’azione ricreatrice di Dio sulla Nuova Terra dopo il tempo della Tribolazione. Però anche questa umanità trasfigurata conoscerà il suo momento di prova come lo ha avuto la prima coppia di uomini sul paradiso terrestre e come lo ha attualmente l’umanità che vive sulla Vecchia Terra. Alla fine del Millennio felice Satana e i suoi demoni tenteranno l’ultimo attacco agli eletti che si concluderà con la vittoria definitiva di Dio tramite la Parusia Finale di Cristo che darà luogo al Giudizio Finale.
    Dice l’arcangelo Gabriele: “Oh, gli anni di pace saranno mille, ma solo Dio conosce il tempo, non come lo conosce l’uomo. Gli uomini non possono calcolare il tempo di Dio, ma presto verrà usato da tutti. I Mille anni di Pace e tranquillità devono preparare gli uomini alla Nuova Terra e al Nuovo Cielo. Tutto ciò che è stato detto sarà introdotto gradatamente, finché la terra intera sarà finalmente portata a conoscenza della volontà di Dio. Allora la Nuova terra sarà rapidamente stabilita. La luce del sole sarà utilizzata finché la Nuova Terra diverrà realtà. Le quattro stagioni e il programma di lavoro saranno così descritti finché la Nuova Terra sarà pronta e il piano di Dio finalmente portato a effetto” (Sampair, op. cit., p. 126).
    Ed ancora: “Quando il piano di Dio per i mille anni di pace sarà compiuto o non raggiungerà il suo risultato, Satana sarà liberato su decisione di Dio per gettarlo nella prigione... Ed egli avanzerà a dedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, e le radunerà a battaglia; il loro numero è come l’arena del mare... E quando Satana, i demoni e l’accampamento dei Santi e la Città diletta, il fuoco di Dio scese dal cielo e li divorò. Satana, il falso Profeta (il falso Papa) e la bestia saranno gettati per sempre nell’inferno. Poi si svolgerà il Giudizio Finale” (Sampair, op. cit., p. 63).

    Il Nuovo Cielo e Regno di Dio per tutta l’eternità è il dodicesimo evento delCalendario di Dio.
    Esso avrà inizio dopo il Giudizio Finale, quando Cristo Glorioso assegnerà agli uomini risorti nella grazia un Nuovo Cielo poiché l’essere risorti a nuova vita avrà come conseguenza la creazione di un Mondo Nuovo, di un ambiente, cioè, più idoneo a questa condizione, mentre la Terra di prima non vi sarà mai più.
    Dice l’arcangelo Gabriele: “Come può essere spiegato il Nuovo Cielo? Non vi è spiegazione tranne il fatto che Dio lo progettò dall’inizio. L’idea del Cielo come luogo, con pavimento d’oro, con gli Angeli con ali e aureole che suonano arpe, spuntò dalle storie del Cielo raccontate dagli uomini che vissero prima del tempo di Cristo. Cristo diede una nuova descrizione del Cielo: <Nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore. Se così non fosse, ve lo avrei detto>. Ed ancora, <Io vado a preparare un posto per voi, affinché dove Io sono possiate essere anche voi>. Egli disse ai Suoi discepoli: <L’occhio non ha visto, né orecchio ha ascoltato, né è stato permesso alla mente dell’uomo d’immaginare la Gloria che è in Cielo>. Voi siete ignari delle viste e dei suoni che state per vedere. Potreste conoscere la Nuova Terra, perché è la Vecchia Terra perfezionata. Ma che cosa ne è del Nuovo Cielo? [...] Qui vi sono dimore in cui vivono famiglie. Tutti sono riuniti in questo meraviglioso Cielo. Stai in un luogo dove tutto è spirito. Niente è materia come la terra possiede. In Cielo si ha una conoscenza superiore rispetto a quella dei più grandi dotti della terra. Sulla Nuova Terra, il cibo proviene dall’acqua, dall’aria e dagli atomi della vecchia terra... Ma nel Nuovo Cielo vi è cibo e i Santi mangiano e lavorano. É il contrario di quanto pensavi! Questa è la chiave. Il contrario! Tutto è al contrario, perché così è scritto nel Libro della Sapienza della Bibbia. Un cenno viene dato negli ultimi due capitoli” (Sampair, op. cit., pp. 148-151).
  • Credente.
     
     
     
     
     
    00 14/12/2012 15.43  
    Beata Elisabetta Canori Mora (4/II): le profezie sulle calamità nella Santa Chiesa, tradimento contro di Essa e, infine, il trionfo di Dio

    Madre di famiglia, nata: 21 novembre 1774 (a Roma); morta: 5 febbraio 1825 (a Roma). Beatificata: 24 aprile 1994.

    Dall’opera "La mia vita nel cuore della Trinità – DIARIO della Beata Elisabetta Canori Mora, sposa e madre", Libreria Editrice Vaticana, 1996, 776 pp.



    PREFAZIONE:

    In questo tempo di crisi generale dei valori familiari, la testimonianza di vita e il messaggio di Elisabetta Canori Mora, sposa e madre di famiglia, ci vengono offerti come un regalo di Dio-Trinità alla sua Chiesa. (…)

    Per collocarla sugli altari e proporla come modello al mondo cattolico, mancava il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione. Eppure, nell’archivio di San Carlino [dei Padri Trinitari della piccola e bella chiesa di Roma san Carlo alle Quattro Fontane, nota come San Carlino], ce n’era registrato uno in attesa dal 1900, al quale nessuno aveva fatto attenzione fino ad allora per proporlo quale prova per la beatificazione. Solo nel 1992 viene reso noto. Si scopre che il processo apostolico su una guarigione miracolosa, avvenuta nel 1877, era stato fatto alla perfezione. In poco tempo vengono espletate le pratiche presso la Santa Sede, sicché il 6 luglio 1993 alla presenza del Santo Padre fu letto il decreto di approvazione del miracolo. Dopo di che, il 24 aprile 1994 Giovanni Paolo II la dichiarò Beata, presentandola a tutto il popolo cristiano "come sposa e madre esemplare, impegnata in una fedeltà sacrificata, nei valori più esigenti e permanenti del Vangelo". Speriamo di poterla invocare presto come Santa.

    Ora, con l’edizione del presente DIARIO, scritto da Elisabetta per pura obbedienza al suo confessore, ha inizio una nuova tappa. La Libreria Editrice Vaticana ha preso atto del suo straordinario valore per i nostri tempi. Gli studiosi di spiritualità dicono che è di una "grande ricchezza e originalità". Certamente, è un documento unico nel suo genere, dal quale veniamo a conoscere in profondità le meraviglie operate da Dio nell’anima della sua serva Elisabetta a beneficio della Chiesa e della società.

    Notiamo che non si tratta d’una persona segregata dal mondo, né d’una celibe, né d’una vedova, né d’una religiosa chiusa nel chiostro, ma di una sposa e madre di famiglia romana de Roma, che appartiene ad una famiglia nobile e ricca, e che, in seguito, per rovesci di fortuna, a cui non fu estraneo il marito Cristoforo, è ridotta in estrema povertà. (pp. 5-6) (…)

    Dopo aver conosciuto i segni che, in modo mirabile, Dio ci mostra nella beata Elisabetta Canori Mora, non dubitiamo affatto che la presente pubblicazione avrà una favorevole accoglienza ed un’ampia diffusione nel popolo di Dio. In questo nostro tempo di grande confusione, il DIARIO della beata Elisabetta può essere un faro orientativo. (…)

    Roma, 14 febbraio 1996, festa di S. Giovanni Battista della Concezione

    P. Fr. José Hernández Sánchez, O.SS.T.

    (pp. 5, 6 e 8)

    PROFILO BIOGRAFICO (di Luigi Filosomi S.I.)

    (…)

    Il dono del consiglio e della profezia

    La sua casa a Roma, come ad Albano e a Marino, era frequentata da ogni ceto di persone, gente semplice e cardinali, principi, superiori di Ordini religiosi e altre personalità ricorrevano a lei per consiglio e per cercare la pace nelle famiglie.

    Tutti ammiravano non solo la dolcezza e la carità di Elisabetta, ma anche la prudenza e la saggezza delle sue risposte.

    Altro carisma: la profezia. Al marito, ancora immischiato nella sua peccaminosa relazione, profetizza che un giorno avrebbe detto la messa; alla figlia predice che si sarebbe fatta suora; ma le profezie più importanti sono quelle sulla Chiesa; per esempio quelle dei capitoli [10 – Le calamità della Santa Chiesa; 30 – Tradimento contro la Santa Chiesa] 73, 74. La Beata vede cinque alberi di smisurata grandezza, nei quali sono preannunciate le cinque eresie del nostro tempo, per molti il modernismo, debellato ai tempi di san Pio X. (p. 19)



    NOTA METODOLOGICA

    Finora il DIARIO, autografo, di Elisabetta Canori Mora è rimasto inedito, per cui, purtroppo, è un tesoro nascosto per quasi tutti, anche per i conoscitori della mistica e della Chiesa dell’Ottocento. D. Antonio Pagani ne fece un uso discreto per la sua nota "Biografia della Ven. Serva di Dio Elisabetta Canori Mora" (Roma 1911); qualche altro biografo ed alcuni frati trinitari di San Carlino vi si erano affacciati frettolosamente. Nessun altro studioso l’aveva preso in considerazione. (…)

    Il desiderio della massima fedeltà al pensiero della Beata ci ha spinto a verificare con cura la completezza e l’esattezza della trascrizione del manoscritto, prendendo in considerazione al riguardo sia le pagine in brutta o della bozza autografa di Elisabetta ancora esistenti (un centinaio) sia le numerose citazioni del DIARIO, riportate dalla figlia Lucina (Suor Maria Giuseppina Mora della Santissima Trinità) nella sua biografia della mamma (biografia ancora inedita, conservata nell’Archivio di San Carlino, in due versioni originali: una prima molto estesa, in cui si riprende letteralmente circa un terzo del DIARIO, e una seconda più ristretta).

    Per quanto concerne la forma letteraria e il linguaggio, abbiamo corretto gli errori grammaticali e di scrittura, nonché ammodernato le espressioni in disuso di difficile comprensione per il lettore medio di oggi. (pag. 75-76). (…)

    * * *

    Dal DIARIO:

    (…)

    Cap. 9 – Un Dio glorioso cerca la vita dalle sue creature

    (…)

    SITUAZIONE INFELICE DEL MONDO [nel 1814]

    Il 2 febbraio 1814 nel ricevere la santa comunione sono stata trasportata in un luogo dove ho veduto la situazione infelice del mondo. Vedevo immenso popolo guidato dalle proprie passioni, senza ordine, senza subordinazione. Erano deformi i loro volti, a seconda delle passioni predominanti. Di quanto dolore mi fu vedere tanto popolo così sconcertato! Vedevo molte anime fedeli al Signore; queste si distinguevano da preziosa gioia che sulla loro fronte risplendeva, più o meno a seconda della perfezione che possedevano. Questo mi fu di molta consolazione: vedere quanto bene regolate erano da Dio queste anime.

    Ho sollevato lo sguardo al cielo e con mio sommo timore ho veduto il flagello di Dio che pendeva dal suo onnipossente braccio. Era già per scagliare sopra quegli infelici che ho detto sopra. Oh portento prodigioso! Ecco vedo venire la gran Madre di Dio, riccamente vestita, accompagnata da immenso stuolo di angeli, si presenta al trono immenso di Dio. Vedo tre angeli che separano i buoni dai cattivi. Oh terrore, oh consolazione! Era già arrivato il momento che Dio voleva castigare questi infelici, ma questa divina Signora ha fatto dolce violenza a Dio medesimo: ha mandato sopra questi infelici i raggi del suo prezioso manto, così ci ha sottratto dalla giustizia di Dio.

    Guai a noi se abusiamo della clemenza di questa divina Signora! La sua clemenza resterà esacerbata dalla nostra ingratitudine: guai a noi se ciò accadesse! (pag. 161-162). (…)

    CAP. 10 – LE CALAMITÀ DELLA SANTA CHIESA

    Il 22 febbraio 1814, giorno ultimo di carnevale, mi portai a Santa Maria Maggiore per visitare il santissimo sacramento esposto e, per comando del mio padre spirituale, raccomandai la santa Chiesa e i suoi bisogni, quando vedo apparire tre messaggeri celesti con torce accese. Questi mi obbligano di andare con loro, mi conducono in luogo sotterraneo, dove vedo le calamità della santa Chiesa, ma tanto in confuso che niente posso dire, solo dirò che questa vista mi cagionò somma pena, sommo dolore.



    MOLTI SACERDOTI INFEDELI

    Il 24 febbraio 1814 dopo la santa comunione mi si presentarono nuovamente i tre santi angeli, m’invitarono di andare con loro, mi conducono al surriferito sotterraneo. Questi, per mezzo delle torce accese che tenevano nelle loro mani, mi facevano vedere quello che si faceva nel buio di questo luogo.

    Vedevo molti ministri del Signore che si spogliavano gli uni con gli altri, molti rabbiosamente si strappavano i paramenti sacri, vedevo rovesciare i sacri altari dagli stessi ministri del Signore, vedevo da questi conculcare con i loro piedi con molto disprezzo i paramenti sacri. Per mezzo di un piccolo finestrino ho veduto il misero stato dei popoli: qual confusione, quale scempio, qual rovina, io non ho maniera di spiegarlo!

    Sono stata condotta in altro luogo, dove vedevo pochi ministri del Signore, con loro il capo della santa Chiesa, e questi, uniti nella carità di Gesù Cristo, gli rendevano sommo onore; uniti a questi vedevo pochi secolari dell’uno e dell’altro sesso che, per essere uniti al loro capo, rendevano sommo culto al Signore. (pag. 164) (…)

    CAP. 13 – Un sole più bello del nostro

    (…)

    PREGATE PER LA POVERA CITTÀ DI ROMA

    Il 19 giugno, nella santa comunione, vidi questo santo pontefice [Pio VI] davanti al trono augustissimo del sommo Dio. Rivolta a lui lo pregai di intercedere per noi: "Santo pontefice", gli disse, "pregate per la santa Chiesa, particolarmente vi sia a cuore la povera città di Roma". Unisco le mie povere preghiere con le fervide preghiere di questo santo pontefice. Dio ci mostra il suo sdegno giustissimo contro tanti peccati enormissimi che l’offendono, particolarmente ci mostra Roma ingrata, e qual è il castigo preparato per questa ingrata città: dopo molte afflizioni di ogni sorta, è il togliere a questa il grande onore di possedere la Santa Sede.

    Oh quante miglia distante da te, o misera città, si sarebbe allontanata la Santa Sede, se le fervide preghiere di questo santo pontefice non avessero interceduto la grazia!

    Rallègrati, dunque, che la Santa Sede non partirà da te; ma non sarai immune dal flagello che Dio è per mandare sopra la terra, per la inosservanza dei suoi comandamenti. Se non mutiamo costumi, guai a noi, guai a noi, guai a noi! (pag. 197) (…)

    CAP. 25 – Preziosa gemma dal Cuore di Maria

    (…)

    LE GRAVI AFFLIZIONI DELLA CHIESA

    Il 7 giugno 1815 nella santa comunione fui condotta in solitario luogo, dove fui notiziata delle molte afflizioni che dovrà soffrire la nostra santa Madre, la Chiesa. Oh quante pene oh, quante dovremo noi patire! Dio vuole rinnovare tutto il mondo. Questo non si può fare senza una grande strage. Padre mio, è meglio tacere che parlare di questo.

    Il 7 giugno 1815, giorno del ritorno del nostro Santo Padre in Roma, tutta la città era in grande allegria e il mio spirito era in grande malinconia. Mi furono dimostrate le gravi afflizioni che dovrà patire la nostra Madre, la santa Chiesa, da quelli che sotto nome di bene e di vantaggio cercano di rovinarla, per esser questi lupi rapaci che, sotto il manto di agnelli, cercano la sua totale distruzione. Questi, sebbene non lo compariscono, sono acerrimi persecutori di Gesù crocifisso e della sua sposa, la santa Chiesa.

    Mi pareva dunque di vedere tutto il mondo in scompiglio, particolarmente la città di Roma. Conoscevo la varietà delle false opinioni, che si nascondono sotto il manto della vera religione cattolica. Conoscevo la diversità dei partiti, i quali cospiravano gli uni contro gli altri; questi miseri si laceravano nella fama, si vituperavano nell’onore, si ammazzavano senza pietà.

    Cosa dirò poi del sacro collegio? Questi per le varie opinioni erano chi dispersi, chi distrutti, chi spietatamente uccisi. In simile guisa e anche peggio era trattato il clero secolare e la nobiltà. Il clero regolare poi non soffriva la totale dispersione, ma era decimato di numero. Molti e senza numero erano gli uomini di ogni condizione che perivano in questa strage, ma non tutti erano riprovati. Molti erano uomini di buoni costumi, e molti altri di santa vita. Il mondo era in gravissima desolazione; il piccolo gregge di Gesù Cristo porgeva infuocate preghiere all’Altissimo, acciò si fosse degnato di sospendere tanta strage e tanta rovina. Ai voti di questo piccolo numero cessava la strage per parte degli uomini e incominciava quella per parte di Dio.

    Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano; la terra, non meno che il cielo, era sconvolta. I terremoti più orribili, le voragini più rovinose facevano le ultime stragi sopra la terra. In questa guisa furono separati i buoni cattolici dai falsi cristiani. Molti di quelli che negavano Dio lo confessavano e lo riconoscevano per quel Dio che egli è. Tutti lo stimavano, lo adoravano, lo amavano. Tutti osservavano la sua santa legge. Tutti i religiosi e religiose si sistemavano nella vera osservanza delle loro regole. Il clero secolare era l’edificazione della santa Chiesa. Nelle religioni fiorivano uomini di molta santità e dottrina, e di vita molto austera. Tutto il mondo era in pace. Scritto per obbedienza. (pag. 284, 285 e 286). (…)

    CAP. 30 – Tradimento contro la Chiesa cattolica

    Riporto un fatto che ho dimenticato, e che nel guardare il giornale ho trovato segnato, seguitomi il 4 ottobre 1815.

    Mi trattenevo umile e rispettosa davanti al santissimo sacramento, quando improvvisamente fui condotta in luogo tetro e sotterraneo; tre santi angeli in questo tenebroso luogo mi conducevano, e per mezzo di torce accese, che tenevano nelle loro mani, mi mostravano il nero tradimento che si ordisce contro la santa Chiesa cattolica e i veri seguaci di essa. Che enormità, che delitti, che luttuose conseguenze apporteranno ai veri seguaci di Gesù Cristo le nere trame dei celati persecutori che, sotto nome di bene, cercano la sua totale distruzione!

    Che temerità, che baldanza, che audacia infrangere l’immacolato Agnello, lacerare le carni sue verginali, calpestare il suo sangue prezioso! Che delitti, che enormità! Il mio spirito restò affatto sbigottito a tanta malizia.

    Molto severa sarà la punizione di sì enorme audacia. Raccomandiamoci al Signore caldamente, acciò si degni mitigare il suo ben giusto furore.

    Mi pareva che Dio si degnasse farmi questa dimostrazione, perché la povera anima mia non prenda a difendere l’eccessiva enormità dei delinquenti, ma solo prenda parte della sua divina giustizia, mostrandomi la sua eroica pazienza nel sopportarli; perché, quando sarà per punirli, io non mi opponga con la preghiera; compiacendomi nella sua giustizia, non mi rattristi, ma mi rallegri nel vedere l’empietà dal forte suo braccio. (pag. 321) (…)

    CAP. 50 – Vittima di riconciliazione

    (…)

    E così per quel momento fu sospesa la giustizia di Dio, ma non placata; mentre, per le tante iniquità che si commettono, Dio ha stabilito di mandare un terribile castigo sopra la terra, per così lavare tante sozzure ed iniquità che si commettono. La preghiera delle anime che il Signore si degna per sua bontà chiamarle con il nome di sue predilette, queste con le loro preghiere vanno temporeggiando il tempo.

    Ma pur verrà questo tempo terribile e tremendo, Dio chiuderà le sue orecchie e non ascolterà preghiera alcuna, ma portato dallo zelo di vendicare i torti gravissimi che riceve la sua divina giustizia, che armata mano tutti tutti severamente punirà, senza che alcuno possa resistere né sfuggire dalla sua mano vendicatrice. Raccomandiamoci caldamente al Signore acciò si degni usarci misericordia.

    Pregando un giorno, dopo passata la feste di Pentecoste del medesimo anno 1820, (…) ecco il sentimento che ne ebbe l’anima nella santa orazione, quando si trovava nel profondo della quiete e tutta assorta in Dio: non vi sarà precauzione che sia sufficiente per salvare la roba e le persone, perché la grande opera che è per fare il Signore non c’è chi possa resistere né salvarsi; sicché si renderà vana ogni prevenzione, ogni cautela. Quello che si deve fare è ricorrere all’Altissimo, acciò si degni per la sua infinita misericordia annoverarci nel numero di quelli che ha prescelti, i quali saranno annoverati sotto il glorioso stendardo della croce; questi saranno tutti salvi, unitamente a tutti i loro beni. Saranno annoverati sotto questo glorioso stendardo tutti quelli che conserveranno la fede di Gesù Cristo nel loro cuore, e che manterranno la buona coscienza, senza contaminarla nelle false massime presenti, che ne è pieno tutto il mondo. (pag. 486, 487). (…)

    CAP. 54 – Gravi patimenti e favori divini

    (…)

    "Riformerò il mio popolo e la mia Chiesa"

    Ecco le sue divine espressioni: "Mia diletta figlia, hai vinto! Il tuo sacrificio costante e forte ha fatto violenza alla mia irritata giustizia. Per l’amore che ti porto, altra determinazione prendo, e in luogo di castigare severamente tutto il mondo, come avevo determinato, sospendo per ora il severo castigo e do luogo alla mia misericordia. Mia diletta figlia, voglio compiacerti con l’appagare i tuoi santi desideri, voglio pagarti quello che patisti per amor mio. Rallègrati, o figlia, oggetto delle mie compiacenze. Non più disperso sarà il cristianesimo, né Roma priva sarà di possedere il tesoro della cattedra dell’infallibile verità di Chiesa santa. Io riformerò il mio popolo e la mia Chiesa. Manderò zelanti sacerdoti a predicare la mia fede, formerò un nuovo apostolato, manderò il mio divino Spirito a rinnovare la terra. Riformerò gli Ordini religiosi per mezzo di nuovi riformatori santi e dotti, e tutti possederanno lo spirito del mio diletto figlio Ignazio di Loyola. Darò un nuovo pastore alla mia Chiesa, dotto e santo, ripieno del mio spirito; con il suo santo zelo riformerà il gregge di Gesù Cristo".

    Mi diede a conoscere molte altre cose concernenti questa riforma. Vari sovrani che sosterranno la santa Chiesa cattolica e saranno veri cattolici, depositando i loro scettri e corone ai piedi del Santo Padre, vicario di Gesù Cristo. Vari regni lasceranno i loro errori e torneranno nel seno della cattolica fede. Intere popolazioni si convertiranno e riconosceranno per vera religione la fede di Gesù Cristo. Cose tutte che in quei momenti potevo con chiarezza accennare, ma, siccome Dio non vuole che siano manifeste le sue divine determinazioni, fece sì che io in quel tempo non riconoscessi il mio proprio confessore e direttore, come in appresso dirò ed ho già detto nei passati fogli. (…)

    Quello che posso dire, però, è che questa grande opera non si farà senza un grande sconvolgimento di tutto il mondo, di tutte le popolazioni, ancora di tutto il clero secolare e regolare, di tutte le corporazioni religiose dell’uno e dell’altro sesso, dovendo tutte essere riformate secondo lo Spirito del Signore ed i dettami delle primitive regole dei loro santi fondatori e istitutori.

    Non dubito punto però che a suo tempo e luogo, quante volte a Dio piaccia, possa il mio spirito manifestare tutto ciò che Dio si degnò manifestarmi intorno a questa riforma, e allora, con umile e rispettosa soggezione, comunicherò a vostra paternità reverendissima i sentimenti dello Spirito del Signore. (pag. 524, 525, 526)
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    00 04/02/2013 11.09  
    I tre giorni di buio (in varie profezie)
    "...Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e altri mali; avrà origine sulla terra. L'altro sarà mandato dal Cielo. Verrà sopra la terra l'oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti. Nulla sarà visibile e l'aria sarà nociva e pestilenziale e recherà danno, sebbene non esclusivamente ai nemici della Religione. Durante questi tre giorni la luce artificiale sarà impossibile; arderanno soltanto le candele benedette. Durante tali giorni di sgomento, i fedeli dovranno rimanere nelle loro case a recitare il Rosario e a chiedere Misericordia a Dio... Tutti i nemici della chiesa (visibili e sconosciuti) periranno sulla Terra durante questa oscurità universale, eccettuati soltanto quei pochi che si convertiranno... L'aria sarà infestata da demoni che appariranno sotto ogni specie di orribili forme... Dopo i tre giorni di buio, San Pietro e San Paolo... designeranno un nuovo papa... Allora il Cristianesimo si diffonderà in tutto il mondo."
    XIX secolo, profezia della Beata Anna Maria Taigi, Siena [a, d, j, l]
     "La morte degli impenitenti persecutori della Chiesa avverrà durante i tre giorni di buio. Colui che sopravviverà ai tre giorni di tenebra e di pianto, apparirà a se stesso come l’unico sopravvivente sulla terra, perché di fatto il mondo sarà coperto di cadaveri".
    XIX secolo, profezia di San Gaspare del Bufalo, Italia [a, c, d, j, l]
     "...Verso la fine, l’oscurità ricoprirà la Terra..."
    Profezia del XIX secolo, l’Estatica di Tours [d, l]
     "...Durante l’oscurità che durerà tre giorni, la gente che si è data alle vie del male perirà, così che solo un quarto del genere umano sopravviverà..."
     "Verranno tre giorni di continua tenebre. Durante tali tenebre spaventose, solo le candele di cera benedetta faranno lume. Una candela durerà per tre giorni; però nelle case degli empi non arderanno. Durante questi tre giorni i demoni appariranno in forma abominevole e faranno risuonare l'aria di spaventevoli bestemmie. Raggi e scintille penetreranno nelle dimore degli uomini, però non vinceranno la luce delle candele benedette che non saranno spente né da venti né da tormente o terremoti. Una nube rossa come il sangue attraverserà il cielo; il rombo del tuono farà tremare la Terra. Il mare riverserà le sue onde spumose sulla Terra. La Terra si muterà in un immenso cimitero. I cadaveri degli empi come dei giusti copriranno il suolo. La carestia che seguirà sarà grande; tutta la vegetazione della Terra sarà distrutta, come pure saranno distrutti i tre quarti del genere umano. La crisi verrà per tutti repentina, i castighi saranno universali e si succederanno uno dopo l’altro senza interruzione."
    XIX-XX secolo, messaggio di Gesù a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [a, d, j, l]
     "Io verrò sul mondo peccatore con un terribile rombo di tuono, in una fredda notte d'inverno. Un caldissimo vento del Sud precederà questa tempesta e pesanti chicchi di grandine scaveranno la terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere. L'aria si riempirà di gas tossici e di esalazioni letali che, a cicloni, sradicheranno le opere dell'audacia e della follia e della volontà di potenza della Città della notte...Quando in una fredda notte d'inverno, il tuono romberà...allora chiudete molto in fretta porte e finestre...I vostri occhi non devono profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi...riunitevi in preghiera dinanzi al Crocifisso, ponetevi sotto la protezione di Mia Madre Santissima. Non lasciatevi prendere da alcun dubbio riguardo alla vostra salvezza...Accendete le candele benedette, recitate il Rosario. Perseverate tre giorni e due notti...Io, vostro Dio, avrò purificato tutto... Magnifico sarà il Mio regno di pace..."
    XIX-XX secolo, messaggio di Gesù a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [a2]
     "I tre giorni di tenebre saranno di giovedì, venerdì e sabato...tre giorni meno una notte..."
    XIX-XX secolo, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
     "Durante questi tre giorni di oscurità terrificante, non deve essere aperta nessuna finestra, perché nessuno riuscirà a vedere la terra e il colore terribile che essa avrà in quei giorni di punizione, senza che muoia immediatamente..."
    XIX-XX secolo, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
     "Il cielo sarà in fiamme, la terra si spaccherà...Durante questi tre giorni di oscurità lasciate accese le candele benedette dappertutto, nessuna altra luce risplenderà..."
    XIX-XX secolo, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]

    "Nessuno fuori dalla sua abitazione...sopravviverà. La terra tremerà come al giudizio e la paura sarà grande..."
    8 dicembre 1882, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
     "...Tutto tremerà tranne il mobile sul quale brucia la candela benedetta. Questo non tremerà. Vi riunirete tutti con il crocifisso e con la Mia immagine benedetta. Questo è ciò che terrà lontano questo terrore."
    XIX-XX secolo, messaggio della Madonna a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
     "Tre quarti della popolazione del globo sparirà. Metà della popolazione della Francia verrà distrutta."
    XIX-XX secolo, messaggio a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia [m]
     "Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano; la terra, non meno che il cielo, era sconvolta. I terremoti più orribili, le voragini più rovinose facevano le ultime stragi sopra la terra. In questa guisa furono separati i buoni cattolici dai falsi cristiani. Molti di quelli che negavano Dio lo confessavano e lo riconoscevano per quel Dio che egli è. Tutti lo stimavano, lo adoravano, lo amavano. Tutti osservavano la sua santa legge. Tutti i religiosi e religiose si sistemavano nella vera osservanza delle loro regole. Il clero secolare era l’edificazione della santa Chiesa. Nelle religioni fiorivano uomini di molta santità e dottrina, e di vita molto austera. Tutto il mondo era in pace."
    XIX secolo, visione della Beata Elisabetta Canori Mora [g]

     "...tutto il mondo sarà in rivolta e si uccideranno gli uni con gli altri, si trucideranno tra loro senza pietà. ...la mano vendicatrice di Dio sarà sopra questi infelici, e con la sua onnipotenza punirà il loro orgoglio e la loro temerarietà e sfacciata baldanza, si servirà Dio della potestà delle tenebre per sterminare questi settari, uomini iniqui e scellerati, che pretendono di atterrare, di sradicare dalle sue profonde radici, di buttar giù dai suoi più profondi fondamenti la nostra santa madre Chiesa cattolica.
    ...con un solo cenno della sua destra mano onnipotente punirà questi iniqui, permettendo alla potestà delle tenebre di sortire dall’inferno, e queste grandi legioni di demoni scorreranno tutto il mondo, e per mezzo di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina giustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché né più né meno di quanto lo permetterà Dio potranno danneggiare gli uomini e le loro sostanze, le loro famiglie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni altra cosa che sussisterà sopra la terra...
    Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla crudeltà dei fieri demoni... mi fu mostrato l’orrido carcere infernale. Vedevo aprirsi dal profondo cupo della terra una tenebrosa e spaventevole caverna, piena di fuoco, dove vedevo sortire tanti demoni, i quali, presa chi una figura e chi un’altra, chi da bestia, chi umana, venivano tutti ad infestare il mondo e fare dappertutto stragi e rovine.
    ...[i veri e buoni cristiani] in loro favore avranno il valevole patrocinio dei gloriosi santi apostoli san Pietro e san Paolo. Questi vigileranno alla loro cura e custodia, acciò quei maligni spiriti non possano nuocere né la loro roba né le loro persone; ma questi buoni cristiani saranno preservati ed immuni dalle spietate rovine che faranno questi maligni spiriti, con il permesso di Dio e non altrimenti, mentre questo immenso Dio è l’assoluto padrone del cielo e della terra e dell’inferno, la cui tenebrosa potestà non può farci alcun danno senza il suo sommo permesso, senza la sua volontà.
    ...puniti gli empi con morte crudele, demoliti questi indegni luoghi, vidi ad un tratto rasserenare il cielo, ...si vide sulla terra apparire un bello splendore, che annunziava la riconciliazione di Dio con gli uomini; dai santi angeli fu condotto il piccolo gregge di Gesù Cristo avanti al trono del gran principe san Pietro. Questo gregge era quel suddetto gregge di buoni cristiani, ... fu riordinata tutta la Chiesa secondo i veri dettami del santo Evangelo, ...tutto era ordinato all’amore di Dio e del prossimo."
    XIX secolo, visione della Beata Elisabetta Canori Mora [g]


    "Nui con bagliori di incendio compariranno infine nel cielo e una procella di fuoco si abbatterà su tutto il mondo. Il terribile flagello, mai visto nella storia dell'umanità, durerà settanta ore. Gli empi saranno polverizzati e molti andranno perduti nell'ostinatezza del loro peccato. Allora si vedrà la potenza della luce sulla potenza delle tenebre. Le ore delle tenebre sono vicine."
    16 aprile 1954, messaggio alla Beata Elena Aiello, Calabria [j, l]
     Un messaggio identico a quello di Madre Elena Aiello, appena proposto, è stato ricevuto da Madre Elena Leonardi il 2 aprile 1976.

    "Si oscurerà il Cielo... Cadranno le tenebre su tutta la terra. La terra sarà avviluppata in un nero mantello per giorni e per notti! Ma non è ancora la fine del mondo perché il Signore non intende per il momento distruggere il suo capolavoro... Sarà il simbolo delle tenebre dell'intelletto dell'uomo e farà buio su tutta la terra fino a quando gli atei, coloro che non credono in Dio, i costruttori dei mezzi di distruzione leveranno anch'essi gli occhi verso il cielo sbalorditi e attoniti per implorare un barlume di luce. Dopo ritornerà a splendere il sole. Non ti dico che queste cose si avvereranno proprio adesso. È ancora tempo di Misericordia e di Perdono e bisogna implorarli con tutte le vostre forze."
    3 gennaio 1968, messaggio a Suor N.N, Italia [z]
     Quel giorno un carro di fuoco attraverserà tutto l'universo, lasciando dietro di sé una forte luce a voi sconosciuta. Quello sarà l'avviso che il castigo di Dio è vicino. La terra tremerà, il sole girerà su sé stesso con grandi esplosioni; la luna sarà a lutto. Tutto questo avverrà in un tempo di circa mezz'ora. In quel momento il cielo sarà libero da ogni nube e il fenomeno miracoloso sarà visibile da ogni parte della Terra. E il sole si allontanerà e un forte rombo di tuono scuoterà la terra e sarà il buio. Tutte le bocche infuocate, le cui emanazioni gli scienziati chiamano fenomeni, presto si metteranno in eruzione, e così un giorno anche la terra diventerà simile a magma infuocato e sommergerà paesi, città e nazioni. Durante i tre giorni di tenebre i persecutori della Chiesa saranno annientati. La potenza che viene dall'alto e la terra si avvicineranno; il fuoco sarà su tutta la terra ed il mondo sarà coperto da cadaveri... Durante i tre giorni di buio nulla sarà visibile agli uomini. L'aria diventerà pestilenziale e recherà grave danno... Verrà un nuovo mondo..."
    15 maggio1977, messaggio di Gesù a Enzo Alocci, Porto Santo Stefano in Grosseto
     "La Santa Vergine ha detto che la terrà andrà fuori della sua orbita per tre giorni. A quel punto, la seconda Venuta di Cristo sarà vicina. Il diavolo assumerà il controllo del mondo. Durante quei giorni le famiglie dovrebbero restare in continua preghiera. Per via dei falsi profeti, che falsificheranno le parole di Cristo, dobbiamo essere in stato di grazia in modo tale da poter discernere il bene dal male...
    Non dobbiamo aprire le porte delle nostre case a nessuno. Dobbiamo soltanto continuare a pregare. La Vergine ha detto che sarebbe meglio che non guardassimo neanche fuori dalla finestra, perché vedremmo la giustizia di Dio sulla gente. Sarà così terribile che non vorremo vedere tutto ciò."
    La veggente Patricia Talbot, Cuenca, Ecuador [c]
     "Si avvicinano giorni di tenebre, ma più grandi delle tenebre sulla terra sono le tenebre dell'anima."
    2 dicembre 1989, messaggio della Madonna a Patricia Talbot, Cuenca, Ecuador [w]
     "Durante questi tre giorni di buio non verrà lasciato all’inferno nemmeno un demone. Tutti saranno sulla terra. Quei tre giorni saranno talmente bui che non riusciremo a vedere neanche le mani davanti alla faccia.
    In quei giorni quelli che non sono in stato di grazia moriranno di terrore a causa dei terribili demoni che vedranno. La Madonna mi disse di chiudere tutte le porte e le finestre e di non rispondere a nessuno che chiami da fuori. La più grande tentazione che avremo sarà dovuta al diavolo che imiterà la voce dei nostri cari. Mi disse: «Vi prego non prestategli ascolto perché quelli non sono i vostri cari; sono i demoni che cercano di attirarvi fuori di casa»... La Madonna mi ha detto che Dio ha scelto alcune persone che saranno martiri all’inizio dei tre giorni di buio, ma esse non dovranno aver paura, Dio darà loro perseveranza e, dopo il martirio, gli angeli le porteranno in Cielo in anima e corpo.
    Lei insiste sul fatto che preghiamo il Signore che quei giorni non vengano in inverno e che non ci siano donne incinte sul punto di partorire; perché se accadranno in inverno il freddo sarà intenso, non ci sarà nessun mezzo di riscaldamento artificiale e le donne che stanno per partorire non avranno alcuna assistenza medica... Mi disse che le ore di buio saranno esattamente 72 e il solo mezzo per contarle saranno gli orologi meccanici, perché non ci sarà elettricità.
    Dopo questa purificazione sarà primavera. Tutto sarà verde e tutto sarà pulito. L’acqua sarà cristallina, anche l’acqua nei rubinetti delle case. Non ci sarà contaminazione nell’acqua, né nell’aria, né nei fiumi... I giorni di buio saranno molto difficili per le persone sole e per i genitori in famiglie dove ci sono figli adulti, perché fuori sentiranno le loro voci.
    I genitori, specialmente i padri, devono insegnare ai figli e alle figlie a pregare. Durante le ore del buio la preghiera dei bambini sarà miracolosa."
    11 settembre 1987, resoconto scritto da Fra’ David Lopez sulle rivelazioni della Madonna da lui ricevute a Medjugorje
     "Non abbiate paura dei tre giorni di buio che verranno sulla terra, perché quelli che vivono il Mio messaggio e seguono una vita di preghiera interiore saranno avvertiti da una voce interiore, da tre giorni a una settimana prima che si verifichino.
    I Miei figli devono continuare a pentirsi dei loro peccati e devono pregare di più, come Io ho raccomandato. Dovrebbero procurarsi dell’Acqua Santa, articoli religiosi benedetti ed avere una speciale devozione al Sacro Cuore di Gesù, lasciando sempre un «lume della Vigilia» acceso davanti a Lui... Io sarò con voi durante il tempo dell’angoscia e i Miei figli possono invocare Me per trovare un sicuro rifugio..."
    14 agosto 1987, messaggio della Madonna a Fra’ David Lopez, Medjugorje
     "Satana è davvero all’opera e durante il tempo dei tre giorni di buio i demoni agiranno con più accanimento perché quello sarà il loro momento. Grazie al Rosario Satana non può sconfiggere i miei figli."
    21 ottobre 1994, messaggio della Madonna a Christiana Agbo, Aokpe Nigeria
     "Figli miei, oggi sono venuta per chiedervi ancora una volta di pentirvi dei vostri peccati, se non vi pentirete Dio sarà in collera con voi. Ci saranno problemi nel mondo. Dio manderà la distruzione sul mondo e questa sarà veramente grande. L’Ira di Dio scenderà sulla terra. Durante i tre giorni di buio il tuoni e i lampi scuoteranno il mondo."
    Christiana chiede cosa dovremmo fare durane i tre giorni di buio. La Madonna risponde:
    "Dovreste prendere il Crocifisso e pregare. Niente darà luce tranne le candele benedette."
    Quando Christiana chiede come potremmo evitare il tre giorni di buio la Madonna risponde che dovremmo pregare e smettere di commettere peccati.
    3 marzo 1995, messaggio della Madonna a Christiana Agbo, Aokpe Nigeria

    Christiana descrive una visione avuta nell’agosto del 1995:
    "Sono entrata e nessuno dei miei compagni di preghiera era con me. Ero sola nella stanza. Incominciarono i tre giorni di buio e io iniziai a pregare...si sentiva un suono terrificante fuori. La gente cercava di nascondersi come poteva. C’erano venti violenti, tuoni e un terremoto. Quello che il diavolo stava facendo alla gente di fuori era terribile."
    22 agosto 1995, visione ricevuta da Christiana Agbo, Aokpe Nigeria

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    00 02/03/2014 07.54  


    ..TERESA NEUMANN: "LA GRANDE PIAGA SI APRIRA' NEL 1999 E SANGUINERA' PER DICIOTTO ANNI...SARA' QUESTO IL TEMPO DI CAINO" (1999-2017)
 <br /> 
 <br /> Quando Pio XII concluse il suo cammino terrestre, nel 1958 venne chiesto a Teresa Neumann chi sarebbe salito al trono pontificio. E lei, dopo una breve meditazione disse:
 <br /> "Sul trono di Pietro siederà l’angelo proveniente dal mare. Porterà il nome di un papa che non fu papa e regnerà oltre il mio tempo".
 <br /> La profezia si rivelò esatta, in modo impressionante. Venne eletto difatti il cardinale Angelo Roncalli, proveniente da Venezia (l’angelo proveniente dal mare). Il nuovo pontefice assunse il nome di Giovanni XXIII. Nel 1410 fu il cardinale Cossa che, dopo essersi fatto eleggere, assunse il nome di Giovanni XXIII. Ma le elezioni non erano state una libera scelta, tanto che cinque anni dopo venne dichiarato decaduto e condannato per simonia, Papa Roncalli scelse pertanto il nome di un papa che non fu papa. E il suo pontificato andò oltre il tempo terreno di Teresa. Questa morì difatti nel 1962, mentre Giovanni XXIII concluse il pontificato nel 1963.
 <br /> 
 <br /> Nel 1959 Teresa disse testualmente: "Fra dieci anni, o poco più, l’uomo guarderà la Terra dalla Luna". E nel 1969, Armstrong, il primo astronauta della storia, scese sulla luna. E, come aveva profetizzato la Veggente, "guardò il pianeta Terra, dal suo satellite". Durante una sua estasi, "vide" anche l’attentato a Giovanni Paolo II: "Ho visto il Santo Padre con le vesti macchiate di sangue, esclamò un giorno. L’ho visto su una piazza gremita di gente... Ho sentito gridare e ho sentito il rumore di un’autovettura che si stava allontanando"
 <br /> E così avvenne in quel fatidico 1981, quando Ali Agca sparò in piazza San Pietro al pontefice.
 <br /> 
 <br /> La parte più significativa dei vaticini di Teresa riguardano però il nostro tempo futuro, Al termine della seconda guerra mondiale, quando le persone esultavano per la fine delle dittature (una fine che Teresa aveva profetizzato quando, alla vigilia del conflitto, venne stipulato tra l’Italia e la Germania il Patto d’Acciaio) la Veggente disse: "E' giustificata la gioia, perché l’incubo é finito.. ma la grande piaga si aprirà nel 1999 e sanguinerà per diciotto anni: sarà questo il tempo di Caino" (1999-2017).
 <br /> 
 <br /> Alcune delle sue visioni profetiche:
 <br /> "Ho visto rovesciare sulla terra ceste piene di serpenti, che strisciavano sulle città e sulle campagne, distruggendo tutto.
 <br /> E quando l’opera di distruzione è stata compiuta ho visto scendere sulla terra degli angeli, sotto forma di uomini".
 <br /> "Il mondo intero sarà affidato a bestie orrende".
 <br /> 
 <br /> "L’ignoranza, il disprezzo per la cultura, la violenza, il lassismo, il materialismo, saranno i piedi dello scranno sul quale siederà il serpente dei serpenti.
 <br /> Vedrete allora l’asino dettare legge al leone. Vedrete gli allievi insultare i loro insegnanti; vedrete la cultura bruciare sulla pubblica piazza, in nome della cultura.
 <br /> Troppi leoni avranno il cuore dell’asino, e si lasceranno trarre in inganno. Ho visto il mondo affidato a bestie orrende, con la testa d’asino e il corpo da serpente. Ho visto l’orrenda strage degli uomini di pietà e degli uomini d’intelletto.
 <br /> Quando poi l’epidemia avrà contaminato ogni casolare, si renderà necessaria una purificazione generale. L’acqua dovrà lavare ogni granello di sabbia che copre la terra.
 <br /> Ho visto san Bernardo e tanti altri spiriti eletti ritornare sulla terra, per istruire le genti. E le genti, finalmente, sapranno fare tesoro dell’insegnamento.
 <br /> E l’armonia del tutto si fonderà nella verità e nell’amore".
 <br /> 
 <br /> "Ho visto scendere dal cielo un’enorme quantità di foglie secche. E su ogni foglia c’era una scintilla di fuoco.
 <br /> Un uomo che mi stava vicino, gridò a gran voce: scostatevi, perché piove la pestilenza stellare.
 <br /> Molti cercarono di fuggire, ma vennero ugualmente raggiunti dalle foglie secche.
 <br /> E quando una di queste si posava sulla pelle, si formava una macchia nera, e dalla macchia nera usciva uno zampillo di sangue".
 <br /> 
 <br /> "Ho visto fiumi enormi rompere gli argini, trascinando cose, uomini e cavalli. Ho visto la terra aprirsi come una vecchia ferita, e da questa sgorgare del sangue marcio... Mi sembra che la terra fosse diventata un tappeto sospeso nell’aria... Tutto tremava e sobbalzava, rendendo difficile mantenersi in equilibrio... Poi ho visto aprirsi una voragine... Ho visto aprirsi la terra, afferrare case e uomini e poi richiudersi".
 <br /> 
 <br /> "Ho visto la terra schiumeggiare come il mare. Ho visto contadini scavare alcune buche per piantare alberi, ma da queste buche usciva un liquido nerastro, schiumoso. E quando la pianta veniva messa nella terra si copriva a sua volta di schiuma. E la schiuma avanzava, come un mare in tempesta, coprendo montagne e pianure".
 <br /> 
 <br /> "Ho visto sulla strada, molta gente che respirava a fatica, mentre nel cielo si stavano addensando nubi gialle. Ho visto uomini salire sugli alberi per cercare un po’ d’aria. Ho visto uomini tagliarsi la gola, nella disperazione e nella speranza di succhiare un po’ d’aria".
 <br /> 
 <br /> "Ho visto un cimitero nel quale venivano sepolti i sogni dell’uomo. E ogni sogno aveva una lapide. E su ogni lapide c’era un epitaffio...
 <br /> Su una pietra era scritto: ‘Qui giace il sogno dell’uomo, di correre più veloce del vento’. Altrove, ho visto scritto: ‘Qui giace il sogno dell’uomo di prolungare all’infinito la sua vita’. C’era poi la grande tomba, che racchiudeva il grande sogno. E l’epitaffio diceva: -Qui giace l’uomo che si credeva un dio- ".
 <br /> 
 <br /> "Ho visto un cielo pieno di stelle. Sembrava un enorme accampamento, con i fuochi accesi, in attesa dell’alba e della battaglia. A un certo punto ho visto una stella brillare di una luce eccezionale, tra il rosso e il viola.
 <br /> E la stella iniziò a muoversi, e dietro a lei si accodarono tante altre stelle, tanto da formare una chioma. -Seguite la stella-, mi disse una voce...".
 <br /> 
 <br /> "Quando la purificazione sarà completata, riprenderà la vita. Ma l’uomo nuovo indosserà un abito nuovo: l’abito dell’umiltà e della fede".





    ..TERESA NEUMANN: "LA GRANDE PIAGA SI APRIRA' NEL 1999 E SANGUINERA' PER DICIOTTO ANNI...SARA' QUESTO IL TEMPO DI CAINO" (1999-2017)

    Quando Pio XII concluse il suo cammino terrestre, nel 1958 venne chiesto a Teresa Neumann chi sarebbe salito al trono pontificio. E lei, dopo una breve meditazione disse:
    "Sul trono di Pietro siederà l’angelo proveniente dal mare. Porterà il nome di un papa che non fu papa e regnerà oltre il mio tempo".
    La profezia si rivelò esatta, in modo impressionante. Venne eletto difatti il cardinale Angelo Roncalli, proveniente da Venezia (l’angelo proveniente dal mare). Il nuovo pontefice assunse il nome di Giovanni XXIII. Nel 1410 fu il cardinale Cossa che, dopo essersi fatto eleggere, assunse il nome di Giovanni XXIII. Ma le elezioni non erano state una libera scelta, tanto che cinque anni dopo venne dichiarato decaduto e condannato per simonia, Papa Roncalli scelse pertanto il nome di un papa che non fu papa. E il suo pontificato andò oltre il tempo terreno di Teresa. Questa morì difatti nel 1962, mentre Giovanni XXIII concluse il pontificato nel 1963.

    Nel 1959 Teresa disse testualmente: "Fra dieci anni, o poco più, l’uomo guarderà la Terra dalla Luna". E nel 1969, Armstrong, il primo astronauta della storia, scese sulla luna. E, come aveva profetizzato la Veggente, "guardò il pianeta Terra, dal suo satellite". Durante una sua estasi, "vide" anche l’attentato a Giovanni Paolo II: "Ho visto il Santo Padre con le vesti macchiate di sangue, esclamò un giorno. L’ho visto su una piazza gremita di gente... Ho sentito gridare e ho sentito il rumore di un’autovettura che si stava allontanando"
    E così avvenne in quel fatidico 1981, quando Ali Agca sparò in piazza San Pietro al pontefice.

    La parte più significativa dei vaticini di Teresa riguardano però il nostro tempo futuro, Al termine della seconda guerra mondiale, quando le persone esultavano per la fine delle dittature (una fine che Teresa aveva profetizzato quando, alla vigilia del conflitto, venne stipulato tra l’Italia e la Germania il Patto d’Acciaio) la Veggente disse: "E' giustificata la gioia, perché l’incubo é finito.. ma la grande piaga si aprirà nel 1999 e sanguinerà per diciotto anni: sarà questo il tempo di Caino" (1999-2017).

    Alcune delle sue visioni profetiche:
    "Ho visto rovesciare sulla terra ceste piene di serpenti, che strisciavano sulle città e sulle campagne, distruggendo tutto.
    E quando l’opera di distruzione è stata compiuta ho visto scendere sulla terra degli angeli, sotto forma di uomini".
    "Il mondo intero sarà affidato a bestie orrende".

    "L’ignoranza, il disprezzo per la cultura, la violenza, il lassismo, il materialismo, saranno i piedi dello scranno sul quale siederà il serpente dei serpenti.
    Vedrete allora l’asino dettare legge al leone. Vedrete gli allievi insultare i loro insegnanti; vedrete la cultura bruciare sulla pubblica piazza, in nome della cultura.
    Troppi leoni avranno il cuore dell’asino, e si lasceranno trarre in inganno. Ho visto il mondo affidato a bestie orrende, con la testa d’asino e il corpo da serpente. Ho visto l’orrenda strage degli uomini di pietà e degli uomini d’intelletto.
    Quando poi l’epidemia avrà contaminato ogni casolare, si renderà necessaria una purificazione generale. L’acqua dovrà lavare ogni granello di sabbia che copre la terra.
    Ho visto san Bernardo e tanti altri spiriti eletti ritornare sulla terra, per istruire le genti. E le genti, finalmente, sapranno fare tesoro dell’insegnamento.
    E l’armonia del tutto si fonderà nella verità e nell’amore".

    "Ho visto scendere dal cielo un’enorme quantità di foglie secche. E su ogni foglia c’era una scintilla di fuoco.
    Un uomo che mi stava vicino, gridò a gran voce: scostatevi, perché piove la pestilenza stellare.
    Molti cercarono di fuggire, ma vennero ugualmente raggiunti dalle foglie secche.
    E quando una di queste si posava sulla pelle, si formava una macchia nera, e dalla macchia nera usciva uno zampillo di sangue".

    "Ho visto fiumi enormi rompere gli argini, trascinando cose, uomini e cavalli. Ho visto la terra aprirsi come una vecchia ferita, e da questa sgorgare del sangue marcio... Mi sembra che la terra fosse diventata un tappeto sospeso nell’aria... Tutto tremava e sobbalzava, rendendo difficile mantenersi in equilibrio... Poi ho visto aprirsi una voragine... Ho visto aprirsi la terra, afferrare case e uomini e poi richiudersi".

    "Ho visto la terra schiumeggiare come il mare. Ho visto contadini scavare alcune buche per piantare alberi, ma da queste buche usciva un liquido nerastro, schiumoso. E quando la pianta veniva messa nella terra si copriva a sua volta di schiuma. E la schiuma avanzava, come un mare in tempesta, coprendo montagne e pianure".

    "Ho visto sulla strada, molta gente che respirava a fatica, mentre nel cielo si stavano addensando nubi gialle. Ho visto uomini salire sugli alberi per cercare un po’ d’aria. Ho visto uomini tagliarsi la gola, nella disperazione e nella speranza di succhiare un po’ d’aria".

    "Ho visto un cimitero nel quale venivano sepolti i sogni dell’uomo. E ogni sogno aveva una lapide. E su ogni lapide c’era un epitaffio...
    Su una pietra era scritto: ‘Qui giace il sogno dell’uomo, di correre più veloce del vento’. Altrove, ho visto scritto: ‘Qui giace il sogno dell’uomo di prolungare all’infinito la sua vita’. C’era poi la grande tomba, che racchiudeva il grande sogno. E l’epitaffio diceva: -Qui giace l’uomo che si credeva un dio- ".

    "Ho visto un cielo pieno di stelle. Sembrava un enorme accampamento, con i fuochi accesi, in attesa dell’alba e della battaglia. A un certo punto ho visto una stella brillare di una luce eccezionale, tra il rosso e il viola.
    E la stella iniziò a muoversi, e dietro a lei si accodarono tante altre stelle, tanto da formare una chioma. -Seguite la stella-, mi disse una voce...".

    "Quando la purificazione sarà completata, riprenderà la vita. Ma l’uomo nuovo indosserà un abito nuovo: l’abito dell’umiltà e della fede".

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    00 08/06/2017 19.54  
    Profezia del vescovo George Wittman sul vero gregge



    (Immagine del santo Vescovo George Wittman (d. 1833). La sua causa di canonizzazione è stata ufficialmente aperta il 30 gennaio del 19356, sotto il Pontificato di Papa Pio XII. “ Mani violenti saranno posate sul Capo Supremo della Chiesa Cattolica. … Sì, sì, il gregge diventerà piccolo.” (Profezia del Vescovo Wittman sulla fine dei Tempi)

    GEORGE M. WITTMAN

    Il pio e devoto Vescovo di Ratisbona, George M. WITTMANN nacque il 23 Gennaio del 1760. Si distinse per la straordinaria capacità di apprendimento e di erudizione, per l’ortodossia vigorosa e per la grande attitudine all’insegnamento, un ardente zelo per le anime, e la sua carità verso i poveri. – Nel 1788 divenne il vicepresidente e nel 1803 il presidente del Seminario ecclesiastico di Ratisbona; nel 1821, Canonico della Cattedrale; nel 1829, Vescovo suffraganeo prevosto della Cattedrale e Vicario generale. Alla morte del vescovo Sarto, nel 1832, divenne il suo degno successore, ed è morto l’8 marzo, 1833. La voce popolare lo proclamò santo, e tutti coloro che lo conoscevano ebbero a dire: “Era un uomo dei primi giorni apostolici della Chiesa, – un sacerdote secondo il cuore di Dio . -L’occhio illuminato di Wittman prevedeva il futuro quando ha detto le seguenti parole: “Guai a me! Tristi giorni sono in arrivo per la Santa Chiesa di Gesù Cristo. La Passione di Gesù sarà rinnovata nella maniera più dolorosa nella Chiesa e nel suo Capo supremo. In tutte le parti del mondo ci saranno guerre e rivoluzioni, ed una grande quantità di sangue deve essere versato. Angosce, disastri e povertà si saranno grandi, dal momento che si susseguiranno malattie pestilenziali, carestie, ed altre disgrazie. – Mani violenti si poseranno sul Capo Supremo della Chiesa cattolica; vescovi e sacerdoti saranno perseguitati, e saranno provocati scismi, e regnerà la confusione in mezzo a tutte le classi sociali. Arriveranno tempi così particolarmente cattivi, che sembrerà come se i nemici di Cristo e della sua santa Chiesa, fondata con il suo Sangue, stiano per trionfare su di essa. … Sarà operata una generale separazione: il grano viene vagliato, e il pavimento spazzato. Le società segrete lavoreranno per una grande rovina, ed eserciteranno uno straordinario potere monetario, e attraverso questo molti saranno accecati ed infettati dai più orribili errori; tuttavia, tutto ciò deve avvenire. Cristo dice, “chi non è con me è contro di me, e chi raccoglie lontano da me, disperde”. Gli scandali saranno diffusi dappertutto, ma guai a coloro per cui essi avvengono! Sebbene la tempesta sarà terribile, e molti si allontaneranno al suo passaggio, tuttavia, non potrà scuotere la ROCCIA su cui Cristo ha fondato la sua Chiesa … “Portae inferi non praevalebunt”. – “Le pecore fedeli si riuniranno insieme, e in unione di preghiera opporranno una potente resistenza ai nemici della Chiesa cattolica. Sì, sì, il gregge diventerà piccolo. Molti di voi vedranno quei tempi ed i giorni tristi che porteranno grandi mali …. una grande confusione regnerà tra i principi e le nazioni. L’incredulità di oggi sta preparando quei mali orribili.”

    (Fonte: “THE CHRISTIAN TRUMPET; PREVISIONS AND PREDICTIONS ABOUT IMPENDING GENERAL CALAMITIES, THE UNIVERSAL TRIUMPH OF THE CHURCH, THE COMING OF ANTICHRIST, THE LAST JUDGMENT, AND THE END OF THE WORLD.” COMPILED BY PELLEGRINO, PP. 57-58, 1873) (LA TROMBA CRISTIANA, previsioni e predizioni sull’IMMINENTE GENERALE CALAMITA’, il trionfo universale della Chiesa, la venuta dell’anticristo, il giudizio finale E LA FINE DEL MONDO” compilato da PELLEGRINO, pp 57-58. 1873
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    00 26/01/2019 12.30  
    I TRE GIORNI DI BUIO:  SONO COMPATIBILI CON LE SCRITTURE?

    judas-conscience-nikolaj-ge-1891
     

     

    In tempi recenti alcuni siti web d’ispirazione cattolica, assieme ad un certo numero d’esponenti della Chiesa, hanno espresso il proprio scetticismo nei confronti d’una delle profezie più misteriose ed “oscure” (l’aggettivo meglio appropriato) della mistica cristiana: i tre giorni di buio.
    Questa diffidenza è in gran parte guidata dalla scoperta della falsità d’alcune presunte rivelazioni spacciate per “messaggi di Padre Pio“, che negli ultimi anni avevano conosciuto una certa fama nella rete ed erano state riadattate ad uso e consumo di personaggi legati alla New Age o all’ufologia – i quali di conseguenza hanno aggiunto alla tematica fantasiosi elementi.
    Volendo trascendere l’accesa discussione tra fazioni contrapposte, i detrattori ed i promotori, che spesso sfocia nella partigianeria, tenteremo d’analizzare la questione nel profondo ed arrivare ad una conclusione basata su Sacre Scritture e scritti dei Santi. “Il sole divenne nero Quando l’Agnello aprì il sesto sigillo (…)
    il sole divenne nero come sacco di crine
    ΚΑῚ ΕἾΔΟΝ ὍΤΕ ἬΝΟΙΞΕ ΤῊΝ ΣΦΡΑΓΙ͂ΔΑ ΤῊΝ ἝΚΤΗΝ (…) ΚΑῚ Ὁ ἭΛΙΟΣ ΜΈΛΑΣ ἘΓΈΝΕΤΟ ὩΣ ΣΆΚΚΟΣ ΤΡΊΧΙΝΟ
    Il passo dell’Apocalisse sopracitato (6:12) è tradotto fedelmente dal testo originale, in cui si fa esplicito riferimento ad un sole di colore nero, come oscurato o non più attivo – μέλας, “nero“.
    Ancor più chiaro è il passo successivo dedicato alle prime quattro trombe suonate dagli angeli (8:12):
    IL QUARTO ANGELO SUONÒ LA TROMBA E UN TERZO DEL SOLE, UN TERZO DELLA LUNA E UN TERZO DEGLI ASTRI FU COLPITO E SI OSCURÒ: IL GIORNO PERSE UN TERZO DELLA SUA LUCE E LA NOTTE UGUALMENTE.
    ΚΑῚ Ὁ ΤΈΤΑΡΤΟΣ ἌΓΓΕΛΟΣ ἘΣΆΛΠΙΣΕ, ΚΑῚ ἘΠΛΉΓΗ ΤῸ ΤΡΊΤΟΝ ΤΟΥ͂ ἩΛΊΟΥ ΚΑῚ ΤῸ ΤΡΊΤΟΝ ΤΗ͂Σ ΣΕΛΉΝΗΣ ΚΑῚ ΤῸ ΤΡΊΤΟΝ ΤΩ͂Ν ἈΣΤΈΡΩΝ, ἽΝΑ ΣΚΟΤΙΣΘΗ͂Ι ΤῸ ΤΡΊΤΟΝ ΑΥ̓ΤΩ͂Ν, ΚΑῚ ΤῸ ΤΡΊΤΟΝ ΑΥ̓ΤΗ͂Σ ΜῊ ΦΑΝΗ͂Ι Ἡ ἩΜΈΡΑ, ΚΑῚ Ἡ 
    La descrizione è in gran parte vaga, si parla d’una perdita di luminosità generale del firmamento senza specificare la durata di tale evento, tuttavia rimane un indizio fondamentale. Questo secondo passo è tradotto fedelmente al testo originale dunque, anche in questo caso, possiamo esser sicuri che l’estratto non si presti ad interpretazioni diverse o arbitrarie.
    Il verbo σκοτίζω (nel testo σκοτισθῇ) significa generalmente “oscurare“, ma può anche essere inteso come “assenza della luce di Dio“: un oscurità difatti mai provata sulla terra, l’assenza di Dio che di conseguenza produce assenza di luce. Gli astri si oscurano poichè sulla terra manca Dio, potremmo sintetizzare: in alcune profezie si parla, a questo riguardo, d’un momento in cui il Creatore si “ritirerà” dal mondo, che fino a quell’istante aveva sostenuto nonostante l’infedeltà di questo.

     

    Naturalmente l’Apocalisse non è l’unico testo biblico in cui vi sono degli elementi riconducibili ai famigerati “tre giorni di buio“.
    Padre Livio Fanzaga, con un espressione semplice ma precisa, è solito ripetere che il Cielo ama i riferimenti all’Antico Testamento quando si tratta di “comunicare” con gli uomini della nostra epoca.
    E, proprio rileggendo l’Esodo (10:21-22), troviamo un passaggio dichiaratamente esplicito:
    ALLORA IL SIGNORE DISSE A MOSÈ: «STENDI LA TUA MANO VERSO IL CIELO E VI SIANO TENEBRE NEL PAESE D’EGITTO, COSÌ FITTE DA POTERSI TOCCARE. MOSÈ STESE LA SUA MANO VERSO IL CIELO E PER TRE GIORNI CI FU UNA FITTA OSCURITÀ IN TUTTO IL PAESE D’EGITTO.
    Esattamente come accade per il sesto sigillo (penultimo) citato in precedenza, anche nelle nona piaga d’Egitto (penultima) la luce lascia spazio alle tenerbe, preannunciando l’ultimo e devastante castigo.
    In generale, considerati i numerosi paralleli (cavallette, massicce morie d’animali, ulcere), potremmo affermare che i supplizi riservati all’Egitto 3200 anni fa saranno riprodotti su scala mondiale negli ultimi tempi, seppur con le relative modifiche volute dalla Volontà Divina.
    Il profeta Gioele ben 600 anni prima della visione dell’Apostolo Giovanni scriveva che “il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell’Eterno” (2:31).
    Lo stesso scrissero i profeti Amos (8:9) e Sofonia (1:14-15) rispettivamente 800 e 700 anni prima che fosse composta l’Apocalisse.
    Interessante notare che il concetto dell’oscurità in tempi antichi era proprio dello Sheol (שְׁאוֹל), l’oltretomba israelita, dunque strettamente legato alla sfera della morte.
    Il buio nelle profezie dei Santi
    Qualcuno di recente ha dichiarato che “l’origine di questa profezia è dubbia, attribuita ad alcuni santi e beati e a tantissimi mistici e veggenti non affidabili, nel senso che nessuno della Chiesa ha mai riconosciuto in loro i doni provenienti dallo Spirito Santo“.
    Ci sembra un’affermazione azzardata considerato il grande quantitativo che si ha a disposizione sull’argomento.
    Uno tra gli esempi che citeremo è quello di San Gaspare del Bufalo (1786 – 1837), fondatore della congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue e canonizzato da Pio XII nel 1954. In uno dei suoi componimenti, a seguito d’una visione scrisse:
    LA MORTE DEGLI IMPENITENTI PERSECUTORI DELLA CHIESA AVVERRÀ DURANTE I TRE GIORNI DI BUIO. COLUI CHE SOPRAVVIVERÀ AI TRE GIORNI DI TENEBRA E DI PIANTO, APPARIRÀ A SE STESSO COME L’UNICO SOPRAVVIVENTE SULLA TERRA, PERCHÉ DI FATTO IL MONDO SARÀ COPERTO DI CADAVERI.
    La visione è confermata anche dalla Venerabile Elena Aiello (1895 – 1961) e dalla Beata Maria di Gesù Crocifisso (1846 – 1878), naturalmente entrambe riconosciute dalla Chiesa.
    Santa Faustina Kowalska (1905 – 1938) ricevette una rivelazione da parte di Gesù esattamente in linea con quanto espresso sino ad ora:
    PRIMA CHE GIUNGA IL GIORNO DELLA GIUSTIZIA, SARÀ DATO AGLI UOMINI QUESTO SEGNO IN CIELO: SI SPEGNERÀ OGNI LUCE IN CIELO E CI SARÀ UNA GRANDE OSCURITÀ SU TUTTA LA TERRA.
    Tuttavia la più dettagliata descrizione di tale avvenimento è data dalla Beata Anna Maria Taigi (1769 – 1837), confermata persino dalla Beata Elisabetta Canori Mora (1774 – 1825):
    VERRÀ SOPRA LA TERRA L’OSCURITÀ IMMENSA CHE DURERÀ TRE GIORNI E TRE NOTTI. NULLA SARÀ VISIBILE E L’ARIA SARÀ NOCIVA E PESTILENZIALE E RECHERÀ DANNO, SEBBENE NON ESCLUSIVAMENTE AI NEMICI DELLA RELIGIONE.
    DURANTE QUESTI TRE GIORNI LA LUCE ARTIFICIALE SARÀ IMPOSSIBILE; ARDERANNO SOLTANTO LE CANDELE BENEDETTE. DURANTE TALI GIORNI DI SGOMENTO, I FEDELI DOVRANNO RIMANERE NELLE LORO CASE A RECITARE IL ROSARIO E A CHIEDERE MISERICORDIA A DIO.
    TUTTI I NEMICI DELLA CHIESA (VISIBILI E SCONOSCIUTI) PERIRANNO SULLA TERRA DURANTE QUESTA OSCURITÀ UNIVERSALE, ECCETTUATI SOLTANTO QUEI POCHI CHE SI CONVERTIRANNO.
    L’ARIA SARÀ INFESTATA DA DEMONI CHE APPARIRANNO SOTTO OGNI SPECIE DI ORRIBILI FORME.
    Nel tempo molti dubbi sono sorti riguardo le “candele benedette” che saranno utilizzabili esclusivamente nelle case dei fedeli. Questo fatto, per un attento conoscitore della Bibbia, non dovrebbe risultare come un’anomalia: proprio nel capito dell’Esodo sopracitato, durante le tenebre in Egitto, “non ci si vedeva più l’un l’altro e per tre giorni nessuno si mosse da dove stava; ma tutti i figli d’Israele avevano luce nelle loro abitazioni” (10:23).

     

    Decisamente più enigmatica – e terrificante – è la parte dedicata ai demoni.
    In alcune visioni l’aria pestilenziale e l’oscurità che si diffonderanno sulla terra sono descritte come accompagnate dai demoni dell’inferno che saranno tutti liberati dalla loro prigione di fuoco per torturare atrocemente gli uomini.
    L’evento di per sé potrebbe essere ricollegabile al passo dell’Apocalisse (9:1-4):
    IL QUINTO ANGELO SUONÒ LA TROMBA E VIDI UN ASTRO CADUTO DAL CIELO SULLA TERRA. GLI FU DATA LA CHIAVE DEL POZZO DELL’ABISSO; EGLI APRÌ IL POZZO DELL’ABISSO E SALÌ DAL POZZO UN FUMO COME IL FUMO DI UNA GRANDE FORNACE, CHE OSCURÒ IL SOLE E L’ATMOSFERA. DAL FUMO USCIRONO CAVALLETTE CHE SI SPARSERO SULLA TERRA E FU DATO LORO UN POTERE PARI A QUELLO DEGLI SCORPIONI DELLA TERRA. E FU DETTO LORO DI NON DANNEGGIARE NÉ ERBA NÉ ARBUSTI NÉ ALBERI, MA SOLTANTO GLI UOMINI CHE NON AVESSERO IL SIGILLO DI DIO SULLA FRONTE.
    Notare la simbologia: l’”astro caduto dal cielo” è un chiaro riferimento a Lucifero, stella del mattino, altrimento detto Helel, capo dei demoni; le cavallette e gli scorpioni sono difatti spiriti maligni dalle differenti caratteristiche, derivanti dalla loro funzione.
    Tuttavia il passaggio rimane non ben definito e non facilmente collegabile a quanto scritto dai Santi, i quali in termini molto generali dicono che “l’aria sarà pervasa dai demoni” senza aggiungere dettagliate precisazioni.
    Considerazioni finali
    Alla luce di quanto analizzato, considerati anche gli approfondimenti sull’etimologia greca d’alcuni termini, ci sembra decisamente arduo bollare come falsità la profezia dei tre giorni di buio, ancor peggio quella riguardante l’oscurità che avvolgerà la terra essendo parte delle Sacre Scritture.
    Il punto su cui occorre far chiarezza senza dubbio è l’esatta funzione dei diavoli nell’evento, poichè è stata spesso oggetto di soggettive speculazioni e che son sfociate nella ridicolizzazione di tali rivelazioni, deviando il percorso del discernimento di molti credenti.

    FONTE
    https://www.lalucedimaria.it/la-profezia-dei-tre-giorni-di-buio-mito-o-realta/

  • Credente.
     
     
     
     
     
    00 26/03/2019 13.44  
    ia Lodato Gesù Cristo
    Figli miei, pregate con gioia, sono la Mamma di Gesù, Mamma vostra Messaggera delle Grazie – anniversario della 22° Apparizione, Monte Casale. Il Mio candore di cielo scende oggi su di voi e vuole avvolgere tutto il mondo. Camminate nella Mia luce se volete giungere la pace. Pregate, figli miei, oggi mi chino su questa generazione, tanto ammalata e minacciata, con l’amore che una Madre ha verso i figli più bisognosi ed esposti al pericolo. Con le mie mani immacolate raccolgo tutte le sofferenze e le immense miserie dell’umanità e le presento al Cuore di Mio Figlio Gesù, perché Egli faccia discendere sul mondo il fiume del Suo Amore Misericordioso. Fatevi coraggio, figli miei, perché Gesù vi ama con la Sua Divina Tenerezza e la Vostra Mamma Celeste è sempre fra voi, per condividere difficoltà e pericoli. Figli miei, pregate, diffondete ovunque con forza e coraggio la luce della verità, la luce della grazia, la luce della Santità. E’ la luce di mio figlio Gesù, che vi ha svelato la via per giungere al Padre nella perfetta docilità all’azione del Suo Spirito d’Amore. La Chiesa infatti è Cristo che misticamente vive fra voi. Cristo è la verità. La Chiesa deve perciò sempre risplendere della luce di Cristo che è la verità. Perciò voi dovete vivere alla lettera il Vangelo di Mio Figlio Gesù. Figli miei, amatevi fra voi a vicenda, come Gesù vi ha amato e diventerete veramente una cosa sola. Per questo Gesù ha voluto che la Sua Chiesa fosse una, per fare di essa il Sacramento dell’Amore di Dio verso gli uomini. Figli miei, il Sacerdote Eucaristico Sincero e Santo, conosce digiuni e mortificazioni, preghiera lunga e profonda davanti all’Eucaristia: veglie, solitudine e meditazione. Tu, Sacerdote, nella Santa Messa offri al Padre il Corpo di Suo Figlio morto in croce; lacerato, con mani e piedi spaccati, avvolto dal Suo Preziosissimo Sangue. Vi benedico con la Mia Benedizione Materna. Pregate, pregate, pregate.

    Sia Lodato Gesù Cristo
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    00 23/04/2019 17.13  
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    00 14/12/2019 10.32  


    Un altro caso interessante è rappresentato dall’apparizione della Madonna a La Salette, nel 1846, che è stata riconosciuta dalla Chiesa. Nel messaggio datato 6 luglio 1851 si dice che «non passeranno due volte cinquant’anni» e «nascerà l’Anticristo».

    Nel segreto del 1879 scritto da Melania diversi anni dopo l’approvazione delle apparizioni (su cui dunque non c’è un’approvazione della Chiesa) si legge fra l’altro (…): «Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’Anticristo».  E poi: «La Chiesa sarà eclissata; il mondo sarà in costernazione».

    (…) Ma è del Novecento la mistica che più ha parlato dell’Anticristo e con più chiarezza: Maria Valtorta. (…) A lei si devono anche tre volumi di dettati di origine soprannaturale – dal 1943 al 1950 – perlopiù attribuiti a Gesù Cristo, pubblicati sotto il titolo Quaderni.

    In uno di questi «dettati», alla data 27 agosto 1943, quindi nel pieno della Seconda guerra mondiale e dei totalitarismi, Gesù dice alla mistica: «Ora siamo nel periodo che io chiamo dei precursori dell’Anticristo. Poi verrà il periodo dell’Anticristo che è il precursore di Satana».

    Qual è la generazione che vedrà l’Anticristo? Sembra che si possa dedurre che sia la nostra dal dettato del 20 agosto 1943 in cui Gesù esorta a pregare per coloro che vivranno quelle sofferenze: «(…) Molti di questi sono già sulla Terra».

    Nel dettato del 23 luglio Gesù dice alla Valtorta: «È logico che in un mondo in cui tante luci spirituali saranno morte si instauri palesemente il regno breve, ma tremendo dell’Anticristo».

    In quel contesto egli spiega che «molte stelle saranno travolte dalle spire di Lucifero. […] Sono quelli che ho definito sale della terra e luce del mondo: i miei ministri». E aggiunge: «Non morrà la Chiesa, perché Io sarò con essa. Ma conoscerà ore di tenebre e orrore simili a quelle della mia Passione».

    Il 20 agosto 1943 spiega ancora: «Sarà persona molto in alto, in alto come un astro. Non un astro umano che brilli in un cielo umano. […] farà tremare le colonne della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare».

    Il 9 dicembre 1943, in un altro dettato, fra l’altro si legge: «Ricorda l’Apocalisse di Giovanni. (…)  Quando questa demoniaca vendemmia avverrà nella Corte di Cristo, fra i grandi della sua Chiesa, allora, nella luce resa appena bagliore e conservata come unica lampada nei cuori dei fedeli al Cristo […] allora verrà il pastore idolo, il quale sarà e starà dove vorranno i suoi padroni».

    Uno degli aspetti che più colpiscono in questi dettati è la perfetta descrizione della gigantesca crisi spirituale della nostra epoca, di cui la crisi del clero e dei pastori della Chiesa è l’aspetto più doloroso qui descritto.

    Padre Livio Fanzaga, riflettendo su questi testi, ne ricava la convinzione, peraltro motivata, che «secondo la Valtorta [l’Anticristo] sarebbe un ecclesiastico».

    Poi precisa subito decisamente: «La prima verità da ribadire con la massima chiarezza è che il papa è l’unica persona che non può essere l’Anticristo. Infatti egli è quella pietra su cui è costruita la Chiesa e contro la quale le forze dell’inferno non potranno mai prevalere. Tutt’al più potrebbe esserlo un antipapa, ma non il papa validamente eletto».

    Osservazione interessante che – come ipotesi di scuola – si può anche allargare ad altre casistiche dello stesso genere. Per esempio la possibilità di un papa eretico di cui già scriveva John Henry Newman (oggi canonizzato) affermando, in base al diritto canonico, che «il papa il quale insegni eresie, ipso facto non è più papa» (…).

    Infine una casistica di questo genere potrebbe essere quella che dà la chiave di interpretazione del terzo segreto di Fatima, nel caso in cui i due personaggi lì menzionati – «un vescovo vestito di bianco» (visto «come in uno specchio») e «il Santo Padre, mezzo tremulo, con passo vacillante» – si considerino appunto come due persone diverse e non come la stessa persona. È quanto ipotizzavo nel 2006 nel mio libro Il quarto segreto di Fatima.

    Singolare è – come già abbiamo visto – la questione di Roma. Su cui medita anche il cardinale Newman che «segue per lo più la tradizione e, nella Terza lettura su “The City of the Antichrist”, si sofferma sulla natura ambivalente di Roma che ora appare “la grande Babilonia”, ora, in quanto sede della Chiesa e ultimo “regno” della profezia di Daniele, è ostacolo all’avvento dell’Anticristo, kathécon».

    Così scrive Andrea Sandri aggiungendo che «Solov’ëv e Benson sono concordi nel descrivere la fine della sinfonia romana e il trasferimento apocalittico della Sede del papa in Terra Santa».

    Sandri, che ricorda questi autori nella postfazione al libro L’Anticristo di Reinhard Raffalt, segnala come proprio questo pensatore, nel suo saggio del 1966, «affronta, facendo esplicito riferimento alle Letture di Newman, il tema di Roma come sede dell’Anticristo, e, con straordinaria perizia teologica e archeologica»,  formula una tesi suggestiva.

    Nella Sacra Scrittura è detto infatti che «il maggior proposito» dell’Anticristo sarà «quello di stabilirsi nel tempio del Signore».

    Molti di coloro che hanno commentato nei secoli questa profezia biblica «fanno coincidere questo tempio con il vecchio santuario ebraico a Gerusalemme».

    Di cui però oggi non resta nulla, a parte le pietre del Muro del Pianto. Mentre, scrive Raffalt, “nella chiesa di San Pietro a Roma c’è un particolare che mi ha sempre fatto riflettere. […] Si conserva una colonna tardoantica (…). Secondo un’antica tradizione si tratterebbe dell’unica colonna rimasta del tempio di Gerusalemme. Lo scultore Lorenzo Bernini si ispirò alla sua forma per le quattro colonne che reggono il celebre baldacchino di bronzo della tomba di San Pietro. Ciò non avvenne senza una precisa intenzione. Si volle documentare la permanenza dell’eredità che dalla storia della salvezza di Israele è fluita nella Chiesa. Il mondo doveva riconoscere che il Tempio dell’Antica Alleanza si inserisce nel cuore della Chiesa. […] Perciò il giorno in cui, in un futuro ignoto, l’Anticristo apparirà, non si potrebbe pensare che egli sceglierà il baldacchino sulla tomba dell’Apostolo, che include il Tempio di Israele, come teatro per l’orribile scena nella quale si siederà al posto di Dio”.

    Si tratta di un’ipotesi davvero inquietante. E Raffalt tiene a sottolineare che «non soltanto i nemici della Chiesa, ma anche alcuni suoi ardenti difensori, come per esempio il cardinale Newman, hanno messo in relazione i tempi ultimi di Roma con l’Anticristo e non hanno negato che il più grande nemico di Dio possa sorgere dalla stessa Chiesa. Terribili conclusioni, immagini angosciose».

    Del resto avvenne proprio attorno al 1900 la misteriosa visione di papa Leone XIII al quale fu rivelato il futuro prossimo della Chiesa con l’immagine della basilica di San Pietro assalita dai demoni. Gli fu detto che Satana sarebbe stato sciolto dalle catene per un periodo per «provare» la Chiesa.

    Il Pontefice, profondamente impressionato, scrisse uno speciale esorcismo, che raccomandò di usare spesso a vescovi e sacerdoti. Nella redazione originale di questo esorcismo In Satanam et angelos apostaticos (Contro Satana e gli angeli apostati), inserito nel Rituale romanum, si leggeva questa misteriosa formula: «Ecco la Chiesa, Sposa dell’Agnello Immacolato, saturata di amarezza e abbeverata di veleno da nemici molto astuti; essi hanno posato le loro empie mani su tutto ciò che c’è di più sacro. Laddove fu istituita la sede del beato Pietro e la cattedra della Verità, là hanno posto il trono della loro abominazione nell’empietà; in modo che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso».

    da un articolo di Antonio Socci

AVE MARIA MADRE DI DIO E NOSTRA: CI AFFIDIAMO A TE


Vangelo Lc 2, 16-21
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Maria Valtorta: 'L'Evangelo come mi è stato rivelato'
   Cap. XXX. L'annuncio ai pastori, che diventano i primi adoratori del Verbo fatto Uomo.
  7 giugno 1944. Vigilia del Corpus Domini
  1[…].
  Più tardi vedo una vasta estensione di campagna. La luna è allo zenit e veleggia placida in un cielo gremito di stelle. Sembrano tante borchie di diamante infisse in un enorme baldacchino di velluto celeste cupo, e la luna vi ride in mezzo col suo faccione bianchissimo, da cui scendono fiumi di luce lattea che fa bianca la terra. Gli alberi spogli sembrano più alti e neri sul suolo così imbiancato, mentre i muretti, che qua e là sorgono a confine, sembrano di latte, e una casina lontana pare un blocco di marmo di Carrara.
  Alla mia destra vedo un luogo cintato da una siepe di pruni su due lati e da un muro basso e scabro da altri due. Questo muro sorregge il tetto di una specie di tettoia larga e bassa, che nella parte interna del recinto è costruita parte in muratura e parte in legname, quasi che nell’estate le parti in legno debbano esser tolte e la tettoia mutarsi in porticato. Da questo chiuso esce, di tanto in tanto, un belare intermittente e breve. Devono essere pecorelle che sognano o che forse credono sia prossimo il giorno per il chiarore che dà la luna. Un chiarore persino eccessivo, tanto è intenso, e che cresce, quasi che il pianeta si avvicini alla terra o sfavilli per un misterioso incendio.
  2Un pastore si affaccia sulla porta e, portandosi un braccio sulla fronte per fare riparo agli occhi, guarda in alto. Pare impossibile che ci si debba riparare dal chiarore della luna. Ma questo è così vivo che abbacina, specie chi esce da un chiuso dove è tenebra. Tutto è calmo. Ma quella luce stupisce.
  Il pastore chiama i compagni. Si affacciano sulla porta tutti. Un mucchio d’uomini irsuti, di età diverse. Ve ne sono di appena adolescenti e di già canuti. Commentano il fatto strano e i più giovani hanno paura. Specie uno, un fanciullo sui dodici anni, che si mette a piangere attirandosi le baie dei più vecchi.
  «Di che temi, stolto?», gli dice il più vecchio. «Non vedi che aria quieta? Non hai mai visto splendere la luna? Sei sempre stato sotto le vesti della mamma come un pulcino sotto la chioccia, vero? Ma ne vedrai delle cose! Una volta io mi ero spinto verso i monti del Libano, oltre ancora. In alto. Ero giovane e non mi pesava l’andare. Ero anche ricco, allora… Una notte vidi una luce tale che pensai che fosse per tornare Elia sul suo carro di fuoco. Il cielo era tutto un incendio. Un vecchio — allora il vecchio era lui — mi disse: “Grande avventura sta per venire nel mondo”. E per noi fu sventura, perché vennero i soldati di Roma. Oh! ne vedrai, se campi!…».
  3Ma il pastorello non lo ascolta più. Pare non abbia neppur più paura, perché lascia la soglia e sguscia da dietro le spalle di un nerboruto mandriano, dietro il quale si era rifugiato, ed esce nello stazzo erboso che è davanti alla tettoia. Guarda in alto e cammina come un sonnambulo o come uno ipnotizzato da qualcosa che lo attira totalmente. Ad un certo punto grida: «Oh!» e resta come pietrificato, a braccia un poco aperte.
  Gli altri si guardano stupefatti.
  «Ma cosa ha quello stolto?», dice uno.
  «Domani lo rimando a sua madre. Non voglio pazzi a custodia delle pecore», dice un altro.
  E il vecchio che ha parlato poco prima dice: «Andiamo a vedere prima di giudicare. Chiamate anche gli altri che dormono e prendete i bastoni. Che non sia una bestia cattiva o dei malandrini…».
  Entrano, chiamando altri pastori, ed escono con torce e randelli. Raggiungono il fanciullo.
  «Là, là», egli mormora sorridendo. «Al di sopra dell’albero, guardate quella luce che viene. Pare cammini sul raggio della luna. Ecco che si avvicina. Come è bella!».
  «Io vedo solo un più vivo chiarore».
  «Io pure».
  «Anche io», dicono gli altri.
  «No. Io vedo come un corpo», dice uno in cui riconosco il pastore che ha dato il latte a Maria.
 «È un… è un angelo!», grida il bambino. «Eccolo che scende e si avvicina… Giù! In ginocchio davanti all’angelo di Dio!».
  Un «oh!» lungo e venerabondo si alza dal gruppo dei pastori, che cadono con il volto verso il suolo, e tanto più paiono schiacciati dall’apparizione fulgente quanto più sono anziani. I giovanetti sono in ginocchio, ma guardano l’angelo, che sempre più si avvicina e si ferma sospeso, ventilando le grandi ali, candore di perla nel candore di luna che lo circonda, al disopra del muro del recinto.
  «Non temete. Non porto sventura. Io vi reco l’annuncio di una grande allegrezza per il popolo d’Israele e per tutto il popolo della Terra». La voce angelica è un’armonia d’arpa su cui cantino gole d’usignoli.
  «Oggi, nella città di Davide, è nato il Salvatore». L’angelo, nel dire questo, apre più grandi le ali e le muove come per soprassalto di gioia, e una pioggia di faville d’oro e di pietre preziose pare ne sfugga. Un vero arcobaleno che fa un arco di trionfo sul povero stabbio.
  «…il Salvatore che è Cristo». L’angelo sfavilla di aumentata luce. Le sue due ali, ora ferme e tese a punta verso il cielo come due vele immobili sullo zaffiro del mare, sembrano due fiamme che salgano ardendo.
  «…Cristo, il Signore!». L’angelo raccoglie le sue due fulgide ali e se ne veste come di una sopraveste di diamante sull’abito di perla, si curva come adorasse, con le braccia conserte sul cuore e il volto che scompare, curvato come è sul petto, fra l’ombra dei sommi dell’ali piegate. Non si vede che una oblunga forma luminosa, immobile per lo spazio di un “Gloria”.
  Ma ecco che si muove. Riapre le ali, alza il volto in cui la luce si fonde al paradisiaco sorriso, e dice: «Lo riconoscerete da questi segni: in una povera stalla, dietro Betlemme, troverete un bambino nelle fasce in una mangiatoia di animali, ché per il Messia non vi fu un tetto nella città di David». L’angelo si fa serio nel dire questo, mesto anzi.
  4Ma dai Cieli vengono tanti — oh! quanti! — tanti angeli simili a lui, una scala d’angeli che scende esultando e annullando la luna col loro splendore paradisiaco, e si riuniscono intorno all’angelo nunziante in un agitar di ali, in uno sprigionare di profumi, in un arpeggiare di note, in cui tutte le voci più belle del creato trovano un ricordo, ma portato alla perfezione di suono. Se la pittura è lo sforzo della materia per divenire luce, qui la melodia è lo sforzo della musica per fare balenare agli uomini la bellezza di Dio, e udire questa melodia è conoscere il Paradiso, dove tutto è armonia di amore, che da Dio si sprigiona per far lieti i beati e che da questi va a Dio per dirgli: «Ti amiamo!».
  Il “Gloria” angelico si sparge in onde sempre più vaste per la campagna quieta, e la luce con esso. E gli uccelli uniscono un canto che è saluto a questa luce precoce, e le pecore i loro belati per questo anticipato sole. Ma io, come già nella grotta per il bue e l’asino, amo credere che siano gli animali che salutano il loro Creatore, venuto in mezzo ad essi per amarli come Uomo oltre che come Dio.
  Il canto si attenua e la luce pure, mentre gli angeli risalgono ai Cieli…
  5… I pastori tornano in loro.
  «Hai udito?».
  «Andiamo a vedere?».
  «E le bestie?».
  «Oh! non succederà loro nulla! Andiamo per ubbidire alla parola di Dio!…».
  «Ma dove andiamo?».
  «Ha detto che è nato oggi? e che non ha trovato alloggio in Betlemme?». È il pastore che ha dato il latte, questo che parla ora. «Venite, io so. Ho visto la Donna e mi ha fatto pena. Ho insegnato un luogo per Lei, perché pensavo non trovassero alloggio, e all’uomo ho dato del latte per Lei. È tanto giovane e bella, e deve esser buona come l’angelo che ci ha parlato. Venite, venite. Andiamo a prendere latte, formaggi, agnelli e pelli conciate. Devono esser poveri molto e… chissà che freddo ha Colui che non oso nominare! E pensare che io ho parlato alla Madre come ad una povera sposa!…».
  Vanno nella tettoia e ne escono poco dopo chi con delle fiaschette di latte, chi con delle reticelle di sparto intrecciato con dentro tondi formaggini, chi con delle ceste in cui vi è un agnellino belante, e chi con delle pelli di pecora conciate.
  «Io porto una pecora. Ha figliato da un mese. Il latte lo ha buono. Potrà loro servire se la Donna non ha latte. Mi pareva una bambina, e così bianca!… Un viso di gelsomino sotto la luna», dice il pastore del latte. E li guida.
  6Vanno alla luce della luna e delle torce dopo aver chiuso tettoia e recinto. Vanno per sentieri campestri, fra siepi di pruni spogliati dall’inverno.
  Girano dietro Betlemme. Raggiungono la stalla venendo non dalla parte da cui venne Maria, ma dall’opposta, di modo che non passano davanti alle stalle più belle, ma trovano questa per prima. Si accostano al pertugio.
  «Entra!».
  «Io non oso».
  «Entra tu».
  «No».
  «Guarda, almeno».
 «Tu, Levi, che hai visto l’angelo per primo, segno che sei buono più di noi, guarda». Veramente prima gli hanno dato del pazzo… ma ora fa loro comodo che egli osi ciò che loro non osano.
  Il fanciullo tituba, ma poi si decide. Si accosta al pertugio, scosta un pochino il mantello, guarda… e resta estatico.
  «Che vedi?», lo interrogano ansiosi a bassa voce.
  «Vedo una donna giovane e bella e un uomo curvi su una mangiatoia e sento…, sento piangere un piccolo bambino, e la donna gli parla con una voce… oh! che voce!».
  «Che dice?».
  «Dice: “Gesù, piccolino! Gesù, amore della tua Mamma! Non piangere, piccolo figlio!”. Dice: “Oh! potessi dirti: ‘Prendi il latte, piccolino!’. Ma non ce l’ho ancora!”. Dice: “Hai tanto freddo, amore mio! E ti punge il fieno. Che dolore per la tua Mamma sentirti piangere così e non poterti dare conforto!”. Dice: “Dormi, anima mia! ché mi si spacca il cuore a sentirti piangere e a vederti lacrimare!”, e lo bacia e gli scalda certo i piedini con le sue mani, perché sta curva con le braccia giù nella mangiatoia».
  «Chiama! Fàtti sentire!».
  «Io no. Tu, che ci hai condotti e la conosci».
  Il pastore apre la bocca e poi si limita a fare un mugolio.
  7Giuseppe si volge e viene alla porta. «Chi siete?».
  «Pastori. Vi portiamo cibo e lana. Veniamo ad adorare il Salvatore».
  «Entrate».
  Entrano e la stalla si fa più chiara per il lume delle torce. I vecchi spingono i bambini davanti a loro.
  Maria si volge e sorride. «Venite», dice. «Venite!» e li invita con la mano e col sorriso, e prende quello che ha visto l’angelo e lo attira a sé, fin contro la greppia. E il fanciullo guarda beato.
  Gli altri, invitati anche da Giuseppe, si avanzano coi loro doni e li mettono tutti, con brevi, commosse parole, ai piedi di Maria. E poi guardano il Bambinello, che piange piano, e sorridono commossi e beati.
  E uno, più ardito, dice: «Prendi, o Madre. È soffice e pulita. L’avevo preparata per il bambino che mi sta per nascere. Ma te la dono. Metti il Figlio tuo fra questa lana, sarà morbida e calda». E offre la pelle di una pecora, una bellissima pelle ricca di lana candida e lunga.
  Maria solleva Gesù e ve lo avvolge. E lo mostra ai pastori, che in ginocchio sul fieno del suolo lo guardano estatici.
  Si fanno più arditi e uno propone: «Bisognerebbe dargli un sorso di latte, meglio acqua e miele. Ma non abbiamo miele. Si dà ai piccolini. Ho sette figli e so…».
  «Qui c’è il latte. Prendi, o Donna».
  «Ma è freddo. Caldo ci vuole. Dove è Elia? Egli ha la pecora».
  Elia deve essere quello del latte. Ma non c’è. Si è fermato fuori e guarda dalla fessura, e nel buio della notte si perde.
  «Chi vi ha guidati?».
  «Un angelo ci ha detto di venire, e Elia ci ha guidati qui. Ma dove è ora?».
  La pecora lo denuncia con un belato.
  «Vieni avanti, ti si vuole».
  Entra con la sua pecora, vergognoso di esser il più notato.
  «Tu sei?», dice Giuseppe che lo riconosce, e Maria gli sorride dicendo: «Sei buono».
  Mungono la pecora e, con la punta di un lino intriso nel latte caldo e spumoso, Maria bagna le labbra del Bambinello, che succhia quel dolciore cremoso. Sorridono tutti e più ancora quando, con l’angolino di tela ancora fra le labbruzze, Gesù si addormenta nel caldo della lana.
  8«Ma qui non potete rimanere. Fa freddo e vi è umido. E poi… vi è troppo odore di bestie. Non fa bene… e… non sta bene per il Salvatore».
  «Lo so», dice Maria con un grande sospiro. «Ma non c’è posto per noi a Betlemme».
  «Fa’ cuore, o Donna. Noi ti cercheremo una casa».
  «Lo dirò alla padrona mia», dice quello del latte, Elia.
  «È buona. Vi accoglierà, dovesse cedervi la sua stanza. Appena è giorno glielo dico. Ha la casa piena di gente. Ma vi darà un posto».
  «Per il mio Bambino, almeno. Io e Giuseppe stiamo anche per terra. Ma per il Piccino…».
 «Non sospirare, Donna. Ci penso io. E lo diremo a molti ciò che ci è stato detto. Non mancherete di nulla. Per ora prendete ciò che la nostra povertà vi può dare. Siamo pastori…».
  «Siamo poveri noi pure. E non vi possiamo compensare», dice Giuseppe.
  «Oh! non vogliamo! Anche lo poteste, non vorremmo! Il Signore ce ne ha già compensato. La pace l’ha promessa a tutti. Gli angeli dicevano così: “Pace agli uomini di buona volontà”. Ma a noi ce l’ha già data, perché l’angelo ha detto che questo Bambino è il Salvatore, che è Cristo, il Signore. Siamo poveri e ignoranti, ma sappiamo che i profeti dicono che il Salvatore sarà il Principe della Pace. E a noi ci ha detto di andare ad adorarlo. Perciò ci ha dato la sua pace. Gloria a Dio nei Cieli altissimi e gloria a questo suo Cristo, e benedetta sia tu, Donna, che lo hai generato! Santa sei, perché hai meritato di portarlo! Comandaci come Regina, ché saremo contenti di servirti. Che possiamo fare per te?».
  «Amare il Figlio mio ed avere sempre in cuore i pensieri di ora».

  «Ma per te? Non desideri nulla? Non hai parenti ai quali far sapere che Egli è nato?».
  «Sì, li avrei. Ma non sono qui vicino. Sono a Ebron…».
  «Ci vado io», dice Elia. «Chi sono?».
  «Zaccaria il sacerdote ed Elisabetta mia cugina».
  «Zaccaria? Oh! lo conosco bene. Nell’estate vado su quei monti, perché i pascoli vi sono ricchi e belli, e sono amico del suo pastore. Quando ti so sistemata vado da Zaccaria».
  «Grazie, Elia».
  «Niente grazie. Grande onore per me, povero pastore, andare a parlare al sacerdote e dirgli: “È nato il Salvatore”».
  «No. Gli dirai: “Ha detto Maria di Nazareth, tua cugina, che Gesù è nato, e di venire a Betlemme”».
  «Così dirò».
  «Dio te ne compensi.
  9Mi ricorderò di te, di voi tutti…».
  «Dirai al tuo Bambino di noi?».
  «Lo dirò».
  «Io sono Elia».
  «E io Levi».
  «Ed io Samuele».
  «E io Giona».
  «Ed io Isacco».
  «Ed io Tobia».
  «Ed io Gionata».
  «Ed io Daniele».
  «E Simeone io».
  «E Giovanni mi chiamo io».
  «Io Giuseppe e mio fratello Beniamino, siamo gemelli».
  «Ricorderò i vostri nomi».
  «Dobbiamo andare… Ma torneremo… E ti porteremo altri ad adorare!…».
  «Come tornare all’ovile lasciando questo Bambino?».
  «Gloria a Dio che ce lo ha mostrato!».
  «Facci baciare la sua veste», dice Levi con un sorriso d’angelo.
  Maria alza piano Gesù e, seduta sul fieno, offre i piedini, avvolti nel lino, da baciare. E i pastori si chinano fino al suolo e baciano quei piedini minuscoli, velati di tela. Chi ha la barba se la forbisce prima e quasi tutti piangono e, quando devono andare, escono a ritroso, lasciando il cuore indietro…
  La visione mi cessa così, con Maria seduta sulla paglia col Bambino in grembo e Giuseppe che, appoggiato alla greppia con un gomito, guarda e adora.
 10Dice Gesù:
  «Oggi parlo Io. Sei molto stanca, ma abbi pazienza ancora un poco. È la vigilia del Corpus Domini. Potrei parlarti del­l’Eucarestia e dei santi che si fecero apostoli del suo culto, così come ti ho parlato dei santi che furono apostoli del Sacro Cuore. Ma voglio parlarti di un’altra cosa e di una categoria di adoratori del Corpo mio che sono i precursori del culto per Esso. E sono i pastori. I primi adoratori del mio Corpo di Verbo divenuto Uomo.
  Una volta ti dissi, e ciò è detto anche dalla mia Chiesa, che i santi Innocenti sono i protomartiri del Cristo. Ora ti dico che i pastori sono i primi adoratori del Corpo di Dio. E in loro vi sono tutti i requisiti richiesti per essere adoratori del Corpo mio, anime eucaristiche.
  Fede sicura: essi credono prontamente e ciecamente all’angelo.
  Generosità: essi dànno tutta la loro ricchezza al loro Signore.
  Umiltà: si accostano a dei più poveri, umanamente, di loro con modestia di atti che non avvilisce, e si professano servi loro.
  Desiderio: quanto non possono dare da loro, si industriano a procurare con apostolato e fatica.
  Prontezza di ubbidienza: Maria desidera sia avvertito Zaccaria, e Elia va subito. Non rimanda.
  Amore, infine: essi non sanno staccarsi di là, e tu dici: “lasciano là il loro cuore”. Dici bene.
  Ma non bisognerebbe fare così anche col mio Sacramento?
 11E un’altra cosa, tutta per te, questa: osserva a chi si svela per primo l’angelo e chi merita di sentire le effusioni di Maria. Levi: il fanciullo.
  A chi ha l’anima di fanciullo Dio si mostra e mostra i suoi misteri e permette che oda le parole divine e di Maria. E chi ha anima di fanciullo ha anche il santo ardimento di Levi e dice: “Fàmmi baciare la veste di Gesù”. Lo dice a Maria. Perché è sempre Maria quella che vi dà Gesù. È Lei la Portatrice dell’Eucarestia. È Lei la Pisside viva.
  Chi va a Maria trova Me. Chi mi chiede a Lei, da Lei mi riceve. Il sorriso di mia Madre, quando una creatura le dice: “Dàmmi il tuo Gesù, ché lo ami”, fa trascolorare i Cieli in un più vivo splendore di letizia, tanto è felice.
  Dille dunque: “Fàmmi baciare la veste di Gesù. Fàmmi baciare le sue piaghe”. E osa di più ancora. Di’ : “Fàmmi posare il capo sul Cuore del tuo Gesù, perché ne sia beata”.
  Vieni. E riposa. Come Gesù nella cuna, fra Gesù e Maria».
Ave Maria, Madre di Dio, Gesù e nostra, noi ci affidiamo a Te!
 

SALVE REGINA MATER MISERICORDIAE

1 gennaio 2020 del Terzo Millennio d. C.
SALVE REGINA





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