martedì 4 luglio 2017

Siamo impressi negli Occhi

... e nel Cuore della nostra Mamma Celeste

"Non sono Io qui, 
che sono la Tua Mamma?"


<<Come nei miei occhi sta impressa l'immagine del piccolo Juan Diego, a cui sono apparsa, così anche voi siete impressi negli occhi e nel cuore della vostra Mamma Celeste.

Siete la pupilla dei miei occhi, perché siete i miei più piccoli bambini, ...
vi lasciate condurre da Me con tanta docilità. ... attraverso di voi Io posso diffondere la luce della fede ... il profumo della grazia e della santità... e la forza vittoriosa dell'amore ...

Siete la pupilla dei miei occhi, per il grande amore che voi avete a Gesù Eucaristico. ... Presto potrete finalmente vedere coi vostri occhi i cieli nuovi e la nuova terra.

Con tutto il mio amore di Mamma, da voi consolata e glorificata, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo>>. 

M.S.M. 5.XII.1994

Che il tuo SÌ sia SÌ


Che il tuo  sia 
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5 luglio 2008 – San Antonio
JNSR:  Signore, desidero solo una cosa, non dispiacerTi mai. Per questo, voglio fare solo quello che Tu permetti. I limiti che Tu segnerai, voglio rispettarli. Signore, io vengo a fare la Tua Santa Volontà.

Sento nel mio corpo un’agilità tutta interiore. La mia anima, che è interamente al Tuo servizio, sembra sfuggirmi malgrado me, come se non potessi più controllarla. Essa ritorna a dirmi la bellezza dei paesaggi che ha appena percorso e che sono ancora sconosciuti ai miei occhi. Che succede, Signore?

GESÙ:  Figlia Mia, è il momento in cui il  che voi Mi avete dato comincia ad avere effetto. Io sto indicandovi il Cammino che noi prenderemo affinché nessuno prenda un’altra direzione. Come gli uccelli migratori in stormi, voi partirete in gruppi dalla Terra e sarà il primo gruppo. I primi che ti ho mostrato in quel primo sogno, sono i figli abbastanza grandi che comprenderanno e obbediranno subito a quelli che li guideranno, fini a deporli nel luogo scelto per quella grande Riunione.

Tu li hai visti felici e contenti, vestiti di rosso, rosso come il Mio Sacro Cuore. Hanno tra 6 e 15 anni e seguiranno il Mio Messaggero.

Quanto al secondo gruppo: ricorda il secondo sogno che hai fatto qualche giorno dopo il primo. Con il tuo figlio più giovane, preparavi il tuo piccolo involto bianco: erano questi due ultimi libri. Tuo figlio, ancora celibe, in quel sogno non ti metteva fretta. Ala tua richiesta di affrettarsi, ti ha risposto: « Non preoccuparti per me, non è ancora il momento, io ho ancora tempo.» E ti ha ancora risposto: «Perché desideri portare con te un termos di café caldo quando il viaggio sarà piuttosto breve?» E ad un tratto ti dice: «Non pensare che non vedrai più il tuo corpo!»

Dirigendoti verso la finestra, hai visto allora una chiesa e le  persone che ti aspettavano sui gradini. Avevano tutte tra i 60 anni e oltre. Aspettavano pazientemente, come raccolte in preghiera: pregavano per tutti.

Era questo il secondo luogo di partenza per questo secondo gruppo.

JNSR:  Per il terzo ed ultimo gruppo, non ho ancora avuto alcun sogno al riguardo. So che si tratta di persone tra i 16 e i 59 anni e che sono i più forti e i più resistenti. In questo terzo gruppo, si troveranno gli ultimi ad essere evangelizzati.

GESÙ:  Non abbiate paura.  Tutto accade come Dio vuole. Tale è il Suo Piano. Se questo vi pare difficile a credere, ditevi pure che nulla è impossibile a Dio. Io non voglio convincere nessuno. Tu darai tutto ciò che Io ti ho fatto scrivere, a coloro che ti nominerò. Non avere alcun timore, è meglio per te ricevere le derisioni degli uomini piuttosto che i rimproveri di Dio.

Preparerai i libri che ti ho dato da scrivere. Custoditeli. Nessuno è in grado di dire esattamente come è stata la vostra Terra e soprattutto come è stato l’uomo ! Tu porterai via soprattutto i due ultimi libri perché essi riassumono, in Verità, ciò che fa e farà Dio dopo l’elevazione dei figli dalla Terra.

I vostri Angeli sono talmente gioiosi! Sono come quei bambini che giocano e gridano di gioia  alla vista dei bagagli che i genitori preparano prima di partire per le vacanze. Anche voi, siate nella Gioia, perché Dio vi prepara un paese di Gioia, riconciliato con Dio, dove si ritroveranno tutti gli eletti della Terra uniti agli antenati, nella conoscenza dell’Altissimo Dio d’Amore e di Speranza. Come vedere i vostri  trapassati? Come vedervi? Hai visto come può viaggiare un’anima in 2 minuti (e anche meno) in andata e ritorno. Dove? Ai limiti dell’ignoto (ancora per voi) e questa volta voi vedrete tutti i luoghi che Dio ha creato.

L’Amore non avrà più frontiere per i figli di Dio, perché il Tempo è della stessa ampiezza del Suo Amore: è eterno. A presto, figlia Mia.

Dio, l’Eterno,
nella marcia del Tempo
con tutti i Suoi figli.
Amen!

Un genio sulla scia di san Paolo

Sant' Antonio Maria Zaccaria Sacerdote


Dovete correre come pazzi!. Parla così un prete ad altri preti. E quelli davvero corrono, all’epoca sua e dopo: anche nel terzo millennio. "Correre verso Dio e verso gli altri", precisa: questo chiedono i tempi. Lutero mette interi popoli contro la Chiesa: cosa gravissima. 

Ma sono un disastro anche molti cattolici in terre cattoliche: pastori miopi, ignoranza religiosa, fede di superficie... Vivaci gruppi cristiani già lottano per riformare la Chiesa “dal di dentro”. Ed eccone uno qui, che spinge a “correre”. E’ Antonio Maria Zaccaria, di famiglia cremonese. 

Perde il padre a pochi mesi dalla nascita. Sua madre ha 18 anni! E lo educa lei, tenera e coraggiosa, tra le guerre e il declinare delle fortune familiari. Antonio nel 1524 si laurea in medicina a Padova. Ma poi, tornato a Cremona, eccolo occupato a spiegare Vangelo e dottrina a grandi e piccoli. Deve farsi in quattro, perché i tempi sono tristi e i buoni preti sono pochi. Allora si fa prete lui, consacrato nel 1528. Sta già correndo. 

Cappellano della contessa Ludovica Torelli, la segue a Milano nel 1530. E qui accelera, trovando sostegno nello spirito d’iniziativa di questa signora e in due amici milanesi sui trent’anni come lui: Giacomo Morigia e Bartolomeo Ferrari. Rapidamente nascono a Milano tre novità, tutte intitolate a san Paolo, il “suo” apostolo (che deve avergli dato l’idea della vita come corsa). 

Già nel 1530 egli fonda una comunità di preti soggetti a una regola comune, i Chierici regolari di San Paolo: uomini della riconquista attraverso il sapere, attraverso la Parola di Dio riportata a tutti nei luoghi più diversi, alla gente più diversa. Milano li chiamerà Barnabiti, dalla chiesa di San Barnaba, loro prima sede. 

Poi vengono le Angeliche di San Paolo, primo esempio di suore fuori clausura, apostole a 360 gradi come i Barnabiti, a contatto col popolo. San Carlo Borromeo ne sarà entusiasta, ma il Concilio di Trento prescriverà loro il monastero. S’interrompe una grande esperienza, seme di future realtà. 

Terza fondazione: i Maritati di San Paolo, con l’impegno apostolico costante dei laici sposati. La predicazione vivacissima scuote, sorprende, ravviva la fede in molti; e provoca due denunce contro il fondatore: come eretico e come ribelle. Lui ora corre a Roma. Per due processi, con due trionfali assoluzioni. 

Ora lo chiamano anche a pacificare le città: e durante una di queste missioni, a Guastalla, il suo fisico cede. Lo portano a Cremona, dove muore a poco più di 36 anni. Nel 1891 il corpo sarà traslato a Milano in San Barnaba, e nel 1897 la Chiesa lo proclamerà santo. 
A lui si devono anche le Quarantore pubbliche, con esposizione del Santissimo Sacramento, e i tocchi di campana ogni venerdì alle 15, che ricordano l’ora della morte di Cristo.


Autore: Domenico Agasso
AMDG et BVM

Panis in pera...


PRUDENZA E SEMPLICITA'



I segni del buon pastore sono: panis in peracanis in funebaculus cum vìrgacornu cum fistulaIl che è quanto dire: pane nella bisaccia, cioè la predica nella memoria; il cane tenuto alla corda, cioè lo zelo colla misura; il bastone colla verga, cioè l'autorità grave e la correzione discreta; il corno colla fistula, cioè il timore del giudizio divino colle speranze delle divine misericordie.






AVE MARIA PURISSIMA!

lunedì 3 luglio 2017

“Questa non è la fine del mondo....



LA VEGGENTE PER CUI LA POLONIA HA INCORONATO CRISTO COME RE


In novembre, 2016, in occasione della solennità di Cristo Re, un evento piuttosto notevole ha avuto luogo in Polonia esattamente il 19 novembre, quando il governo polacco, insieme con la gerarchia della Chiesa ha riconosciuto ufficialmente Cristo come il re di Polonia.
L’atto della ricezione di Cristo come Re e Signore è stato poi ripetuto il giorno successivo in tutte le parrocchie in Polonia il 20 novembre. Questa iniziativa, che è stata effettuata dalla Conferenza episcopale polacca, sembra essere stato inteso come un gesto in gran parte profetico legato alla devozione della Divina Misericordia, e l’impeto iniziale per questa azione simbolica può essere saldamente attribuito a certe rivelazioni private date alla Serva di Dio [quindi si tratta di una veggente riconosciuta dalla Chiesa] Rozalia Celakòwna  nel 20esimo secolo, poco prima della seconda guerra mondiale.

Rozalia Celakòwna (1901-1944)  aveva avuto una visione in cui Cristo chiedeva di essere proclamato re dalla nazione polacca per risparmiare il paese dalla guerra imminente: ‘Se la Polonia vuole salvare se stessa, deve annunciare Gesù come suo Re attraverso l’atto di intronizzazione. Deve essere effettuata da tutta la nazione, e in particolare da parte delle autorità statali e la chiesa, che dovrebbero condurre la cerimonia, a nome della nazione. ‘ Nel marzo del 1938 Rosalia ha avuto questa locuzione interiore che ha ripetuto la richiesta: ‘Un sacrificio deve essere fatto per la Polonia, per il mondo di peccato (…), per i peccati orrendi commessi dalla nazione polacca. Dio intende punirli ed è solo nel mio Cuore che la Polonia può trovare la salvezza ‘. Nonostante i numerosi sforzi, l’intronizzazione non fu celebrata in Polonia.

Pochi mesi prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, Rozalia ebbe un’altra visione rivelando la tragedia che la Polonia avrebbe subìto e allo stesso tempo una promessa che, se il governo della Polonia avesse celebrato l’intronizzazione, la guerra sarebbe stata impedita.  ‘Entro la fine di febbraio 1939, ha scritto Rozalia, Nostro Signore mi ha rivelato un’immagine mentre stavo offrendo a Lui il nostro Paese e tutte le nazioni del mondo. Ho visto nella mia anima il confine polacco-tedesco tutto in fiamme, dalla Slesia a Pomerania. La visione era davvero terribile e mi sembrava il fuoco bruciasse giù il mondo. Dopo un certo tempo, la diffusione del fuoco in Germania non avrebbe lasciato nulla del presente Reich.

Poi ho sentito una voce nella mia anima e mi sentivo certa che quello che sentivo sarebbe veramente accaduto: “Figlia mia, la guerra deve essere orribile e deve comportare distruzione (…). I peccati e i crimini della Polonia sono numerosi. Dio vuole punire questa nazione per i peccati di lussuria, omicidio e odio. Tuttavia, la Polonia può essere salvata se sarò proclamato come suo re e Signore mediante l’intronizzazione, non solo in alcune regioni, ma in tutto il paese e, soprattutto, da parte del governo. l’annuncio deve comportare la volontà di rifiutare il peccato e ritornare a Dio (…). La Polonia può essere salvata solo da me. ”
Nel mese di luglio 1938, Rozalia ebbe un’altra visione: “Fui portata su un alto monte su cui ho visto una sfera dove ho riconosciuto le parti del mondo e i singoli paesi. Tutto d’un tratto, una figura di uomo apparve di fronte a me. Non so chi fosse. La persona si avvicinò a me dicendo: “Questo è il mondo”, e mi chiese di chiamare e definire i confini delle diverse parti del mondo e i singoli paesi. Quando risposi alle sue domande, la persona disse in modo solenne: “Figlia mio! Dio invia una terribile punizione per i peccati e reati commessi da persone in tutto il mondo. La giustizia di Dio non può sopportare quei misfatti. Se si vuole salvare il mondo, l’intronizzazione dovrà essere celebrata (…) in tutti i paesi e le nazioni di tutto il mondo. E’ l’unico modo in cui si può essere in salvo. i paesi e le nazioni che non riconoscono questa necessità di appartenere al regno del dolce amore di Gesù scompariranno dalla la faccia della terra per sempre. Ricordati, bambina, una questione di tale importanza non deve essere trascurata o dimenticata. (..) l’intronizzazione deve essere effettuata in Polonia. ”

Le visioni sul futuro

Rozalia offrì se stessa a Gesù per poter soffrire in primo luogo per il bene della Polonia, e poi per la Germania, la Russia, la Spagna e il mondo intero. In quel momento la persona le prese la mano e la condusse dall’altra parte del globo. Indicò gli Stati Uniti d’America e l’Australia dicendo il dolore: ‘Cristo non ha forse sofferto anche per quelle anime? Non sono stati salvati anche loro dal Suo Sacratissimo Sangue? Nella tua offerta devi includere anche questi paesi, figlia mia, in particolare l’America. ‘
Poi il personaggio continuò: ‘Ogni sforzo deve essere fatto in modo da effettuare l’intronizzazione, che rappresenta l’amore di Gesù per gli uomini fino alla fine dei giorni!’ [e qui sembra iniziare una visione che riguarda i nostri tempi] Con timore gli chiesi se la Polonia sarebbe stata risparmiata. La persona rispose: “La Polonia perirà se non riconoscerà Cristo come Re in ogni senso della parola, cioè se non accetterà la Legge di Dio, la legge del suo amore”Infine, mi disse: “Io vi dico ancora una volta, che saranno risparmiate solo le nazioni che saranno presentate al Cuore di Gesù attraverso l’intronizzazione e che lo riconosceranno come il loro Re e Signore. E poi aggiunse: Un orribile. disastro avverrà in questo mondo, come si vedrà presto. “  ‘Improvvisamente con un terribile botto il globo si incrinò. Scoppiò un enorme incendio e fuoriuscì della lava disgustosa come da un vulcano, distruggendo completamente tutti i paesi che non avevano riconosciuto Cristo. Ho visto distrutta la Germania e altri paesi dell’Europa occidentale. Mi voltai con terrore alla persona per un aiuto e lui disse: “Non temere, figlia,” e mise le mani sulle mie spalle. Gli chiesi: “E ‘questa la fine del mondo? E il fuoco e la lava, sono l’ inferno?”
Egli rispose: “Questa non è la fine del mondo o l’inferno, ma una guerra orribile che deve completare la distruzione.” Nella visione i confini polacchi erano stati risparmiati e la Polonia era stata preservata. La persona sconosciuta aggiunse: “I Paesi sotto il Regno di Cristo e sottoposti al potere del suo Sacro Cuore diventeranno estremamente potenti e fra loro ci sarà un solo gregge e un solo pastore”.  ‘Su queste parole tutto scomparve. Il giorno seguente, dopo la Santa Comunione, ho chiesto a Gesù sul significato di quella visione. Lui rispose: “Bambina, questo è ciò che accadrà se la gente non ritornerà a Dio. L’intronizzazione non deve essere ritardata in Polonia.”
[Finalmente c’è stata la risposta di tutta la nazione polacca a questa richiesta di Gesù. Ed è un altro importante tassello nel “puzzle” degli eventi che ci attendono. Infatti la Polonia sembra avere un ruolo importante, al pari della Russia, nella grande tribolazione che deve venire .
Già fu rivelato da Gesù a Faustina Kovalska (la veggente amata da Papa GPII e che ispirò la “festa della Misericordia”) che “dalla Polonia sarebbe uscita la scintilla che avrebbe preparato il mondo alla Mia seconda venuta”. Ho sempre pensato che questa frase si riferisse proprio a Papa GPII, che favorì in senso materiale, ma ancora di più in senso spirituale, la caduta dell’Unione Sovietica. Ma a questo punto è possibile che il lavoro di questa “scintilla” non sia ancora terminato. Infatti, nel seguito dell’articolo possiamo avere una visione più ampia del ruolo della Polonia e dell’importanza di questa “intronizzazione”, specialmente in relazione alla lotta fra Cristianesimo e Islam.] Questo atto di intronizzazione trova il suo antecedente storico nella intronizzazione della Beata Vergine Maria come Regina della Polonia il 1 ° aprile, 1656.  Questa iniziativa fu un ringraziamento per la vittoria avvenuta l’anno precedente durante l’assedio degli Svedesi al monastero di Jasna Gora, che ospitava la Madonna Nera di Czestochowa.  La vittoria di Jasna Góra, dove i Polacchi respinsero un attacco svedese sul monastero nel 1655, fu direttamente attribuita alla intercessione della Madonna attraverso l’icona miracolosa della Madonna Nera di Czestochowa, e segnò un punto di svolta fondamentale nella guerra contro la Svezia. Dopo l’intronizzazione della Vergine come Regina della Polonia nel 1656, questa nazione avrebbe continuato a svolgere un ruolo centrale nella difesa dell’Europa cristiana contro la minaccia dell’Islam durante la Battaglia di Vienna del 12 settembre 1683 .  I turchi ottomani stavano assediando la città del Sacro Romano impero da due mesi. Vienna era al limite del collasso, quando il re polacco Giovanni III Sobieski venne in suo soccorso l’11 settembre e alle 04:00 del 12 settembre, diede inizio alla battaglia di Vienna.  Tempo prima, quando Giovanni Sobieski decise di salvare Vienna guidando la Lega Santa, si fermò a pregare nel santuario della Madonna Nera di Czestochowa a Jasna Góra, e durante una Messa tenutasi alla vigilia della battaglia, messa presieduta dal Beato Marco d’Aviano [vedi oltre], ancora una volta si affidò al patronato della Beata Vergine, la cui immagine portò con sé in battaglia in una gorgiera.
La clamorosa vittoria di Giovanni Sobieski a Vienna fu uno dei più grandi punti di svolta nella storia europea, e non mise solo definitivamente fine all’espansione islamica in Europa, ma permise al Sacro Romano Imperatore di recuperare l’Ungheria.
Nel corso dei secoli successivi, la minaccia della Turchia ottomana poco a poco cominciò a calare fino al collasso dell’Impero nel 1918.
L’importanza della vittoria nella battaglia di Vienna è pari a quella di Lepanto, che vide la fine della minaccia navale della Turchia ottomana il 7 ottobre, 1571. E come la sua controparte navale, che viene commemorata con la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre, la battaglia di Vienna viene ricordata con la festa del Santissimo Nome di Maria Santissima, che si celebra il 12 settembre.

Questa festa fu inserita nel calendario della Chiesa universale da Papa Innocenzo XI nel 1684, per commemorare la battaglia di Vienna, e ha continuato ad essere praticata fino alle riforme liturgiche realizzate sulla scia del Concilio Vaticano II.  La festa del Santissimo Nome di Maria Santissima [non il suo Oremus] fu infatti eliminata dal Calendario Romano dal controverso riformatore Annibale Bugnini nel 1969. [Annibale Bugnini fu poi destituito da Paolo VI dopo la pubblicazione di prove riguardanti la sua affiliazione alla massoneria:
http://www.crisinellachiesa.it/articoli/massoneria/annibale_bugnini_massone/mons_annibale_bugnini_era_massone] La festa però venne ripristinata da papa Giovanni Paolo II nel 2002, sulla scia degli attacchi al World Trade center, e beatificò Marco d’Aviano, poco dopo, nel 2003 – il frate cappuccino che è stato determinante nell’organizzazione della Lega Santa contro i turchi ottomani durante la Battaglia di Vienna.  
CH. A.
AMDG et BVM