Santa Cristina di Bolsena Martire
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Bolsena, IV secolo
Le varie versioni della «Passio» di Cristina sono discordanti. Quelle greche la dicono originaria di Tiro, le latine di Bolsena. A suffragare questa seconda ipotesi sta il fatto che nella cittadina laziale – di cui la santa è patrona – fin dal IV secolo si è sviluppato un cimitero sotterraneo intorno al sepolcro di una martire Cristina. Il racconto della «Passio» è considerato favoloso e narra di una undicenne che il padre fece rinchiudere in una torre con dodici ancelle per preservarne la bellezza. In realtà questa misura venne adottata dal genitore, di nome Urbano, ufficiale dell’imperatore, per costringere la figlia ad abiurare la fede che aveva abbracciato: il cristianesimo. Alla morte del padre – che già aveva fatto più volte torturare la figlia, pur di farla ritornare agli antichi culti – le autorità si accanirono ancora di più su di lei, mettendola a morte.
Patronato: Mugnai
Etimologia: Cristina = seguace di Cristo
Emblema: Palma, Ruota
Martirologio Romano: A Bolsena nel Lazio, santa Cristina, vergine e martire.
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Cristina fa parte di quel gruppo di sante martiri, la cui morte o i supplizi subiti si imputano ai padri, talmente snaturati e privi di amore, da infliggere a queste loro figlie i più crudeli tormenti e dando loro la morte, essi che l’avevano generate alla vita.
Sono un po’ interdetto davanti a questi casi, come ad esempio per s. Barbara, perché credo che sia frutto di tradizioni agiografiche di un tempo lontano, in cui si intendeva impressionare il devoto con racconti forti.
Da scavi archeologici eseguiti fra il 1880 e il 1881 nella grotta situata sotto la Basilica di Santa Cristina a Bolsena, si è accertato che il culto per la martire era già esistente nel IV secolo; dal fondo della grotta-oratorio si apre l’ingresso alle catacombe, che contengono una sua statua giacente in terracotta dipinta e il sarcofago dove furono ritrovate le reliquie del corpo della santa.
Al tempo dell’imperatore Diocleziano (243-312) la fanciulla di nome Cristina, figlia del ‘magister militum’ di Bolsena, Urbano, era stata rinchiusa dal padre insieme con altre dodici fanciulle, in una torre affinché venerasse i simulacri degli dei come se fosse una vestale.
Ma l’undicenne Cristina in cuor suo aveva già conosciuto ed aderito alla fede cristiana, si rifiutò di venerare le statue e dopo una visione di angeli le spezzò.
Invano supplicata di tornare alla fede tradizionale, fu arrestata e flagellata dal padre magistrato, che poi la deferì al suo tribunale che la condannò ad una serie di supplizi, tra cui quello della ruota sotto la quale ardevano le fiamme.
Dopo di ciò fu ricondotta in carcere piena di lividi e piaghe; qui la giovane Cristina venne consolata e guarita miracolosamente da tre angeli scesi dal cielo.
Risultato vano anche questo tentativo, lo snaturato ed ostinato padre la condannò all’annegamento, facendola gettare nel lago di Bolsena con una mola legata al collo.
Prodigiosamente la grossa pietra si mise a galleggiare invece di andare a fondo e riportò alla riva la fanciulla, la quale calpestando la pietra una volta giunta, lasciò (altro prodigio) impresse le impronte dei suoi piedi; questa pietra fu poi trasformata in mensa d’altare.
Di fronte a questo miracolo, il padre scosso e affranto morì, ma le pene di Cristina non finirono, perché il successore di Urbano, il magistrato Dione, infierì ancora di più.
La fece flagellare ma inutilmente, poi gettare in una caldaia bollente piena di pece, resina e olio, da cui Cristina uscì incolume, la fece tagliare i capelli e trascinare nuda per le strade della cittadina lagunare, infine trascinatala nel tempio di Apollo, gli intimò di adorare il dio, ma la fanciulla con uno sguardo fulminante fece cadere l’idolo riducendolo in polvere.
Anche Dione morì e fu sostituito dal magistrato Giuliano, che seguendo i suoi predecessori continuò l’ostinata opera d’intimidazione di Cristina, gettandola in una fornace da cui uscì ancora una volta illesa; questa fornace chiamata dal bolsenesi ‘Fornacella’, si trova a circa due km a sud della città; in un appezzamento di terreno situato fra la Cassia e il lago, nel Medioevo fu inglobata in un oratorio campestre.
Cristina fu indomabile nella sua fede, allora Giuliano la espose ai morsi dei serpenti, portati da un serparo marsicano, i quali invece di morderla, presero a leccarle il sudore, la tradizione meno realistica della leggenda, vuole che i serpenti si rivoltarono contro il serparo mordendolo, ma Cristina mossa a pietà, lo guarì.
Seguendo le ‘passio’ di martiri celebri come s. Agata, la leggendaria ‘Passio’ dice che Giuliano le fece tagliare le mammelle e mozzare la lingua, che la fanciulla scagliò contro il suo persecutore accecandolo. Infine gli arcieri, come a s. Sebastiano, la trafissero mortalmente con due frecce.
Questo il racconto leggendario della ‘Passio’ redatta non anteriore al IX secolo, il cui valore storico è quasi nullo, precedenti ‘passio’ greche sostenevano che Cristina, il cui nome latino significa “consacrata a Cristo”, fosse nata a Tiro in Fenicia, ma si tratta di un errore dovuto al fatto che la prima ‘passio’ fu redatta in Egitto e che per indicare la terra degli Etruschi chiamati Tirreni dai Greci, si usava l’abbreviazione ‘Tyr’ interpretata erroneamente come Tiro.
Le reliquie ebbero anche loro un destino avventuroso, furono ritrovate nel 1880 nel sarcofago dentro le catacombe poste sotto la basilica dei Santi Giorgio e Cristina, chiesa risalente all’XI secolo e consacrata da papa Gregorio VII nel 1077.
Le reliquie del corpo, anzi di parte di esso sono conservate in una teca, parte furono trafugate nel 1098 da due pellegrini diretti in Terrasanta, ma essi giunti a Sepino, cittadina molisana in provincia di Campobasso, non riuscirono più a lasciare la città con il loro prezioso carico, per cui le donarono agli abitanti.
Questo l’inizio del culto della santa molto vivo a Sepino, le reliquie costituite oggi solo da un braccio, sono conservate nella chiesa a lei dedicata; le altre reliquie furono traslate tra il 1154 e 1166 a Palermo, che proclamò la martire sua patrona celeste, festeggiandola il 24 luglio e il 7 maggio; la devozione durò almeno fino a quando non furono “scoperte” nel secolo XVII le reliquie di santa Rosalia, diventata poi patrona principale. A Sepino, s. Cristina viene ricordata dai fedeli ben quattro giorni durante l’anno
A Bolsena, s. Cristina viene festeggiata con una grande manifestazione religiosa, la vigilia della festa il 23 luglio sera, nella oscurata piazza antistante la basilica, viene portato in processione il simulacro della santa posto su una ‘macchina’ a forma di tempietto, contemporaneamente sulla destra del sagrato si apre il sipario di un palchetto illuminato, dove un quadro vivente rappresenta in silenzio una scena del martirio e ciò si ripete in ogni piazza e su altrettanti piccoli palchi dove giunge la processione; la manifestazione è chiamata “I Misteri di s. Cristina”.
La processione cui partecipa una folla di fedeli, si svolge per strade e piazze di Bolsena, finché arriva in cima al paese nella Chiesa del Santissimo Salvatore, lì la statua si ferma tutta la notte e la mattina del 24, giorno della festa liturgica di s. Cristina, si riprende la processione di ritorno con le stesse modalità e giungendo infine di nuovo nella Basilica a lei dedicata.
I “Misteri” sono una manifestazione religiosa che sin dal Medioevo, onora alcuni santi patroni in varie città d’Italia specie del Centro.
Bisogna infine qui ricordare che la Basilica di S. Cristina possiede l’altare che come già detto è formato dalla pietra del supplizio della martire e che proprio su quest’altare nel 1263 un sacerdote boemo, che nutriva dubbi sulla verità della presenza reale del Corpo e Sangue di Gesù nell’Eucaristia, mentre celebrava la Messa, vide delle gocce di sangue sgorgare dall’ostia consacrata, che si posarono sul corporale e sul pavimento, l’evento fu riferito al papa Urbano IV, che si trovava ad Orvieto, il quale istituì l’anno dopo la festa del Corpus Domini.
La ‘passione’ di santa Cristina ha costituito un soggetto privilegiato da parte degli artisti di ogni tempo, come Signorelli, Cranach, Veronese, Dalla Robbia, i quali non solo la rappresentarono in scene del suo martirio con i suoi simboli, la mola, i serpenti, le frecce, ma arricchirono con le loro opere di pittura, scultura e architettura, la basilica a lei dedicata, maggiormente dopo avvenuto il miracolo eucaristico.
Autore: Antonio Borrelli
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"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
giovedì 23 luglio 2015
Santa Cristina di Bolsena, Martire
San Francesco d'Assisi - Preghiere
San Francesco d'Assisi - Preghiere
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ROMANIA, l'enigma di una incredibile struttura dentro i monti Bucegi...
L’enigma della struttura dei Carpazi, una base aliena sulla Terra?
Una storia incredibile ha fatto scalpore nell’Europa di sud-est, tanto da finire in televisione. Non possiamo sapere quanto essa sia vera o falsa, riportiamo qui sotto solo le informazioni disponibili a titolo di cronaca.
La curva dei monti Carpazi che prende il nome di Bucegi si porta sulle spalle da secoli le etichette esoteriche più disparate. Luogo di singolari attrazioni turistiche d’origine geologica come la sfinge e la babele, racchiude una moltitudine di fenomeni mistici riferiti quotidianamente dalle testimonianze degli abitanti del luogo.
Nell’estate del 2003, in una zona inesplorata dei Monti Bucegi, una squadra di Zero Department (una sezione top secret del Servizio di intelligence rumeno – SRI), fece una scoperta epocale, che potrebbe cambiare completamente il destino del genere umano. Gli Stati Uniti d’America esercitarono pressioni diplomatiche colossali sul governo rumeno, che mira a divulgare i risultati a tutto il mondo. Le implicazioni sono diventate molto più complesse a causa della brutale interferenza dell’Ordine degli Illuminati, che ha cercato di prendere il controllo sia del luogo della scoperta, che della spedizione esplorativa congiunta rumeno-americana. L’esperto di fenomeni strani, e anche il capo delle operazioni per lo Stato rumeno, Cezar Brad, è l’eroe degli eventi sconvolgenti che si sono verificati sui monti Bucegi. Ha avuto anche due incontri memorabili con un rappresentante di primo piano degli Illuminati, e membro top del Bilderberg.
Una strana visita dal più potente iscritto al Bilderberg.
Nel maggio 2003, Cezar fu visitato da un personaggio molto importante. La richiesta di incontro era giunta attraverso lo SRI, a seguito di intervento da parte del governo. La persona era uno straniero, ma parlava la lingua rumena molto bene. Era anche in familiarità con il paese. Il SRI aveva informato Cezar che il visitatore era un membro di alto rango di una importante loggia massonica in Italia, era un nobile, e aveva un’influenza finanziaria molto forte in Romania. Anche la sua influenza politica era molto elevata, dal momento che egli era in grado di penetrare il muro di agenti SRI e raggiungere il DZ. Cezar sentiva una pressione elevata e un peso intorno a questa persona. Era circondato da una nuvola di pesanti radiazioni sgradevoli che nascondeva le sue vere intenzioni. Per questo incontro, Cezar si era preparato accuratamente, isolandosi in una stanza e cadendo in uno stato di profonda meditazione, per conoscere meglio la persona. Un elicottero SRI portò questo arrogante, alto signore, che indossava un abito nero. Aveva un bastone con manico in avorio e intarsi in oro. Il suo volto esprimeva la durezza e gli occhi verdi avevano un effetto strano, che irradiava freddezza insolita. Si presentò come Signor Massini (probabilmente non è il vero nome). Era molto sicuro del suo potere e creò l’impressione di una persona che era abituata a dare ordini.
Era il capo di una delle più importanti logge massoniche d’Europa e anche a una delle più influenti organizzazioni massoniche in tutto il mondo: il Gruppo Bilderberg. Massini fu molto diretto e dichiarò che gli esseri umani sono di due tipi: quelli che possono essere manipolati e governati (che costituiscono la maggioranza), e quelli che hanno certe virtù e personalità forti. Disse che il suo gruppo è parte del più alto ordine massonico ed era molto interessato al risultato della discussione. Mister Massini ha spiegato che il gruppo Bilderberg non è una loggia massonica, ma significa molto di più. Ha detto che le caselle sono solo facciate e il potere reale è molto superiore al trentatreesimo livello gerarchico. Massini invitò Cezar ad unirsi al gruppo, facendogli capire che avrebbe avuto molti vantaggi. Secondo Cezar, Massini era fisicamente e psichicamente forte, cosa che contrastava con la sua età. Purtroppo per lui, il suo potere era stato centrato su un ego enorme, su arroganza e senso di superiorità sul resto. Massini informò Cezar che glielo chiedeva personalmente, usando la sua influenza politica, perché era stato colpito dal potere psichico di Cezar.
Le spie del Pentagono con i satelliti.
Un satellite del Pentagono usato per spionaggio geodetico, basato su tecnologia bionica e le onde di forma, ha scoperto nel 2002 una unità separata in una specifica area dei Monti Bucegi. Lo spazio vuoto all’interno della montagna non aveva alcuna corrispondenza con l’esterno, e sembrava essere stato scolpito da dentro, da esseri intelligenti. Non era sicuramente una grotta. La scansione via satellite della montagna aveva rivelato due grandi blocchi energetici. Queste barriere erano state fatte di energia artificiale. Il primo era come un muro energetico, che bloccava l’accesso al tunnel, mentre la seconda era a forma di cupola (o emisfero), ed era situata all’estremità opposta del tunnel, vicino al centro della montagna. Massini era sicuro che all’interno della cupola avrebbero scoperto qualcosa di estremamente importante. Aveva una profonda conoscenza circa l’origine di questa scoperta e aveva saputo dell’esistenza di almeno un elemento situato all’interno della grande sala semisferica. Il tunnel e la cupola erano stranamente allineati con le formazioni rocciose dalla cima della montagna, nota come “Babele ”e la” Sfinge di Bucegi “.
Una struttura simile in Iraq.
La squadra del Pentagono osservò che la barriera di energia emisferica aveva la stessa frequenza vibrazionale e la stessa forma di un altra struttura sotterranea top secret che avevano scoperto prima, vicino a Baghdad, Iraq. Poco dopo questa scoperta, era scoppiata la guerra in Iraq e dopo pochi mesi, gli americani hanno avuto accesso al più grande segreto nella zona, del quale gli iracheni non sapevano nulla. Massini spiegò a Cezar che il contenuto di questa scoperta aveva a che fare con il misterioso passato della Terra e la storia delle loro organizzazioni segrete. Quando l’indagine del Pentagono aveva osservato le somiglianze tra la struttura sotterranea di Baghdad e quello dei Monti Bucegi, Massini e la sua loggia massonica era diventato estremamente agitato. Inizialmente, erano quasi in preda al panico. Il panico era dovuto al fatto che questa struttura era molto più grande e più complessa di quella dell’Iraq. Sia sul territorio della Romania (A quanto pare, la Romania è probabile svolga un ruolo importante nella caduta delle società segrete che controllano il mondo e schiavizzano l’umanità. È stato anche suggerito che da qualche parte sopra le montagne Bucegi, si trova una piramide energetica, che è invisibile ad occhio nudo, e contiene la vera storia del nostro pianeta. Si può immaginare il loro panico). Massini ha portato al sito di perforazione un sofisticato, ultracomplesso trapano da roccia, utilizzato dai militari degli Stati Uniti. Il dispositivo utilizza un forte getto di plasma e una specie di campo magnetico rotante, e letteralmente scioglie la roccia senza sforzo visibile.
I segreti dei monti Bucegi – Anno 2003.
Furono in grado di arrivare dopo una penetrazione di circa 60-70 metri di distanza alla prima barriera energetica, e raggiungere la prima galleria, che sembrava un tunnel della metropolitana. Le sue pareti erano perfettamente levigate. Alla fine del tunnel c’era un massiccio cancello di pietra, protetto da una barriera energetica invisibile. Tre membri della prima squadra di intervento speciale cercarono di toccare la porta, e subito morirono di arresto cardiaco. Qualsiasi oggetto (pietra, plastica, metallo o legno) veniva gettato alla barriera, era subito trasformato in polvere fine. Due generali del Pentagono e il consigliere del presidente degli Stati Uniti arrivarono ?? sul posto.
La Grande Galleria.
Al di là della barriera di energia formidabile, che aveva causato la morte di tre persone, c’era anche il cancello di roccia solida. Sulla parete della galleria, proprio di fronte al cancello, c’era un’area di 20 cm quadrati, sulla quale c’era appunto disegnato un triangolo equilatero rivolto verso l’alto. La piazza era situata tra l’enorme cancello di pietra e la barriera di energia invisibile. Cezar sentiva che c’era un qualche tipo di compatibilità tra la barriera energetica e se stesso, qualcosa di simile a una reciproca “simpatia”. La sua mano sfiorò la superficie della barriera energetica e sentì un formicolio sulla pelle. Lo scudo era completamente innocuo per lui, così fece un passo in avanti, passando proprio attraverso di essa. I funzionari degli Stati Uniti erano assolutamente storditi. Cezar stimò la barriera essere non più di un centimetro di spessore. Toccò il disegno triangolare situato al centro della piazza, e la porta di pietra gigantesca silenziosamente scivolò a sinistra, nella parete. Questo comando annullò anche la barriera energetica, dando loro accesso a una stanza enorme, che fu poi chiamata “Grande Galleria”.
Anche se non vi era alcuna fonte di luce visibile, la Grande Galleria era perfettamente illuminata. Dopo aver spento la prima barriera energetica, l’enorme scudo emisferico all’altra estremità della stanza, improvvisamente si sintonizzò su una vibrazione più elevata e iniziò ad emettere radiazioni più elevate. Su una più attenta analisi, il muro all’interno della Grande Galleria sembrava sintetico ma si sentiva anche come se qualcosa di organico era parte di esso. Aveva il colore del petrolio, ma i riflessi erano verdi e blu. Dopo i test hanno rivelato che il materiale del muro era un po ‘ruvida al tatto, ma non potrebbe essere graffiato o piegato. E aveva resistito a qualsiasi tentativo di romperlo, forarlo o tagliarlo. Più tardi, gli scienziati hanno cercato di bruciare il materiale, ma in un modo misterioso, le fiamme sono state in qualche modo assorbite all’interno di esso, lasciandolo intatto. Gli scienziati americani hanno convenuto che il materiale è una misteriosa combinazione di materia organica e inorganica. Dopo 280 metri, la galleria piega improvvisamente a destra in un angolo acuto. Più avanti si può vedere una luce blu, frizzante. La luce blu alla fine della galleria era il riflesso dello scudo protettivo: Energia.
Una base simile In Iraq.
Il consigliere degli Stati Uniti su questioni di sicurezza nazionale aveva ricevuto una chiamata e gli era stato notificato che lo scudo energetico da Baghdad, Iraq, era stato improvvisamente attivato, ed erastato anche fatto pulsare ad una frequenza più elevata. Di fronte allo scudo da Baghdad, era apparso un ologramma del nostro pianeta, che in modo sequenziale e progressivamente aveva raffigurato il continente europeo, per poi trasferirsi a sud-est, poi aveva mostrato i Monti Bucegi in Romania e, infine, aveva mostrato la propria posizione all’interno corridoio della struttura. Era ovvio che i due scudi di energia emisferici erano in una connessione diretta.
Sostanzialmente, nella base irachena era stata notificata la presenza di persone all’interno della base rumena. La cattiva notizia era che alla presidenza degli Stati Uniti era stato notificato tutto questo e aveva contattato la diplomazia romena. Se in pochi minuti, l’intera operazione fosse stata comunicata, il piano del Signor Massini sarebbe andato in malora. La Presidenza degli Stati Uniti aveva chiesto di prendere il controllo della base segreta e dell’intera operazione. I politici romeni, che non sapevano nulla dell’operazione segreta che stavano subendo, erano in preda al panico. I Generali presenti sulla scena del Pentagono, erano stati informati che Washington aveva chiesto un incontro urgente.
CSAT (Supremo Consiglio di Difesa) Emergency Meeting.
Una sessione di emergenza del Consiglio di Difesa Supremo (CSAT) aveva creato una grande ondata di simpatia per il Dipartimento Zero. La maggior parte fu scosso dalla notizia che avevano ricevuto. La decisione del CSAT era di continuare la ricerca, ma sotto il controllo completo di Dipartimento Zero. Avevano anche chiesto un inventario di tutto quello trovato nella Great Room. A Bucarest (capitale della Romania), gli ordini arrivarono a ondate, annullandosi a vicenda. Alcuni erano molto veementi e rigorosi, mentre altri sfuggenti, cosa che denotava l’enorme tensione. Membri del CSAT erano in sessione continua, tenendosi in contatto con il team di Bucegi Mountains. Dopo aver discusso tutto per ore, avevano deciso di rendere pubblica la scoperta. Il governo rumeno intendeva fare una dichiarazione formale a tutto il mondo. Alcuni membri CSAT si erano opposti con veemenza alla decisione.
Dichiarazione ufficiale della Romania.
Quando la diplomazia degli Stati Uniti fu informata che la Romania voleva divulgare le scoperte, tutto si sintonizzò nel caos. Il Presidente fu chiamato per una conversazione telefonica diretta con la Casa Bianca. In poche ore, gli USA avevano bloccato tutte le transazioni finanziarie con la Romania e il suo accesso a tutte le altre istituzioni finanziarie. LA Romania stava per dichiarare “stato di emergenza” nelle montagne Bucegi e la capitale. I colloqui tra i funzionari degli Stati Uniti arrivarono ??a Bucarest e il Dipartimento di Emergenza romeno ebbe luogo senza un traduttore. I funzionari degli Stati Uniti furono verbalmente violenti, sempre gridando e proferendo minacce per la Romania ed i suoi funzionari.
La divulgazione ufficiale della Romania al mondo avrebbe fornito prove fotografiche e quant’altro indispensabile per un completo chiarimento. Importanti scienziati e ricercatori provenienti da tutto il pianeta dovevano essere invitati per approfondimenti. Ma, soprattutto, avrebbe rivelato la verità sul passato remoto dell’umanità e la storia vera. Che secondo quanto Cezar vide all’interno della Grande Galleria, è quasi interamente contraffatta. La reazione del governo degli Stati Uniti era così brutale, perché la divulgazione avrebbe frantumato la loro influenza globale e il loro potere, in un istante. La ragione ufficiale citata dagli Stati Uniti, non era quello di creare panico nel mondo, ma essi avevano omesso di riconoscere che l’attuale stato di angoscia globale è un risultato diretto della menzogna deliberata e la manipolazione condotta dalla massoneria e altre società segrete, per millenni. Vi fu anche un intervento del Vaticano in cui il Papa chiamò alla moderazione prima di questo grande, fondamentale, passo per l’umanità! Il Papa promise di mettere alcuni documenti a disposizione dello stato romeno dall’antico Archivio Segreto Pontificio, che erano di grande importanza per la Romania. I documenti sono stati di conferma delle scoperte (sì, è così potente un Papa). Dopo 24 ore di trattative, si verificò un accordo definitivo tra la Romania e gli Stati Uniti. Lo stato romeno decise di rinviare la divulgazione, e presentare gradualmente tutto ciò al popolo.
La sala di proiezione.
La Grande Galleria finiva bruscamente con un auditorium gigante, 30 metri di altezza (98,5 piedi) e una lunghezza di 100 metri (328 piedi). La sala di proiezione era di dimensioni più piccole ed era protetta da uno scudo energetico. Avanzando verso lo scudo, una porzione di esso scomparve, formando una porta e consentendo l’accesso al suo interno. Lo scudo proteggeva la stanza da ogni influenza esterna. Una volta dentro la stanza, lo schermo è diventato compatto e sembrava un muro bianco-dorato. n sostanza, faceva da scudo a questa camera a forma di cupola, con pareti curve e soffitto. In fondo alla stanza, ad una altezza di circa un 10-12 metri (33-39,5 piedi), lo scudo terminava dove toccava il muro di pietra della stanza. In questa parete c’erano tre enormi buchi a tunnel: uno si trovava davanti a sé, e gli altri due erano simmetrici su entrambi i lati. Essi erano illuminati da una luce diffusa in una dominante verde. Entrambe le parti decisero di vietare l’accesso a questi tunnel e un protocollo è stato firmato tra di loro.
Tavoli per giganti.
Una serie di grandi tavoli in pietra erano disposti lungo le pareti destra e sinistra (cinque per lato), seguendo la loro curvatura. I tavoli erano alti circa 2 metri (6,6 piedi). I piani avevano precisione di taglio in diversi rilievi, segni di una scrittura sconosciuta e personaggi che assomigliava antico cuneiforme. La scrittura conteneva anche i simboli più generali, come triangoli e cerchi. Anche se i segni non erano stati dipinti, emanavano una luce fluorescente che irradiava in diversi colori, diversi per ogni tavolo. Su alcuni dei tavoli c’erano diversi oggetti, che sembravano essere strumenti tecnici. Da molti di questi strumenti, cavi traslucidi bianchi scendevano a terra, ed entravano dentro lucide scatole rettangolari come d’argento. Queste scatole erano state collocate direttamente sul pavimento. A un esame più attento, i cavi erano estremamente flessibili e leggeri, e impulsi di luce potevano essere visti circolare lungo la loro lunghezza. Ogni volta che qualcuno si avvicinava i tavoli, una proiezione olografica si attivata automaticamente, presentando aspetti di un particolare campo scientifico. Le immagini tridimensionali erano perfette e avevano un’altezza di circa due metri e mezzo (8,2 ft). Le proiezioni erano state automatizzate e avviate da loro stessi, ma allo stesso tempo erano interattive, e modificate secondo le indicazioni date toccando la superficie dei tavoli.
Una grande scoperta: combinazioni di DNA olografici tra specie extraterrestri.
A causa della grande altezza dei tavoli, gli scienziati hanno usato treppiedi speciali per salire ad una altezza confortevole. Ad un esame più approfondito hanno osservato un materiale vetroso scuro che copriva i tavoli.Il materiale era stato suddiviso in diverse grandi piazze, delimitate da linee rette, che formavano una specie di griglia.Una delle tabelle conteneva informazioni dal campo della biologia, e si proiettano immagini di piante e animali, alcuni dei quali erano completamente sconosciuti al gli scienziati. Dopo aver toccato uno dei quadrati, è stato attivato un ologramma che presenta la struttura del corpo umano. L’ologramma era costantemente in rotazione, evidenziando varie zone del corpo umano. Toccando altri quadrati attivati ??proiezioni olografiche di esseri extraterrestri, da altri sistemi planetari. Contemporaneamente toccando due diverse piazze, è stato proiettato un analisi scientifica complessa, che mostrano il DNA di entrambe le specie, e le possibilità di compatibilità tra i due. Sui lati, in linee verticali, non ci sono stati scritti spiegazioni nella stessa, alfabeto alieno. Al termine della simulazione, veniva visualizzato un incrocio tra le due specie.
Veri giganti.
A giudicare dalle dimensioni di tutti gli oggetti all’interno della sala di proiezione, i creatori del edificio erano probabilmente esseri molto alti. Una conferma del gigante umanoide scheletri trovati in Romania potrebbe essere trovato in un giornale chiamato “Il Giornale”:
”Il team del giornale è accompagnato da ricercatore Vasile Rudan, che ha notato che la gente del villaggio Bozioru hanno dati concreti:. un cimitero con scheletri di giganti ‘stato scoperto per caso più di 20 anni fa, quando le autorità hanno deciso di piantare alberi di mele nel villaggio di Scaieni. Scavando su una collina, gli abitanti del villaggio hanno scoperto enormi scheletri, che misura più di 2,40 m (7 ft 10 in). Dragoi Ilie, uno di quelli che ha lavorato nel meleto, ci portò al posto. Il signor Ilie ci mostrò intorno al frutteto: ‘Ovunque vi sono tombe di giganti. Stavamo facendo fori, per piantare alberelli, quando abbiamo trovato una testa umana grande come una zucca.Nessuno di noi aveva mai visto niente di simile ed eravamo tutti stupiti. Scavando ulteriormente… Abbiamo trovato alcune ossa dei piedi, grandi come il pali da vigna. L’unico morto doveva essere molto grande.’”
La Biblioteca Universale.
La Sala di proiezione conteneva informazioni dettagliate da campi come: fisica, cosmologia, astronomia, architettura, tecnologia, biologia, genetica, e persino la religione. Perché conteneva così tante informazioni, la camera è stata confrontata ad una libreria. Nel centro della stanza, c’era una zona simile a un podio, che conteneva un interessante dispositivo. Gli scienziati hanno ipotizzato che sarebbe stato un dispositivo per migliorare le varie funzioni cerebrali.
Pannello di controllo della Romania.
Accanto ad essa vi era un pannello di comando, coperto con vari simboli geometrici, in diversi colori. C’erano anche due leve scorrevoli e un pulsante rosso, al centro del pannello, sopra tutti gli altri comandi. Una simulazione olografica spiegava lo scopo del pulsante. Mostrava una immagine dei Carpazi come vista da 25 km (15,5 miglia) sopra di loro e il prossimo, una quantità enorme di acqua allagato pianure e pianure. Avanti, dai territori della Romania, l’Ungheria e l’Ucraina, più flussi di qualcosa che sembrava acqua, che si dirigeva verso l’altopiano della Transilvania, in forma di enormi fiumi. L’immagine focalizzata sul territorio della Romania mostrava la maggior parte della sua superficie coperta dalle acque di un grande mare. Alcune delle cime più alte potevano ora essere viste come piccole isole galleggianti. Successivamente, le acque avevano cominciato a ritirarsi, non appena sono stati attivati ??i pulsanti sul pannello, lasciando affondata solo una piccola area nei pressi della Godeanu montagna Retezat. Un vero e proprio manuale.
Un’Anfora Misteriosa.
Dietro il pannello di controllo vi era un piedistallo quadrato, di circa tre metri (9 ft 10 in) per lato, su cui una misteriosa anfora stava riposando. Il Signor Massini ha avuto conoscenza della sua esistenza e, per lui e la sua elite massonica, questa è stata la scoperta più importante. L’anfora conteneva una polvere finissima bianca. I ricercatori erano costernati per scoprire che la polvere era una formula di elevata purezza dell’oro monoatomico, con una struttura cristallina sconosciuta. La polvere d’oro nella sua forma pura stimola notevolmente alcune onde e scambi di energia a livello cellulare e neurale.Questo provoca un accelerato processo di ringiovanimento. Teoricamente, un uomo può vivere nello stesso corpo fisico per diverse migliaia di anni, a condizione di consumare di volta in volta, una quantità ben definita di polvere d’oro monoatomico. Questo spiega molti aspetti sconcertanti circa l’incredibile longevità di alcune figure importanti e scopre una parte delle intenzioni nascoste della elite globale.
La vera storia del nostro pianeta.
Dietro l’anfora, al centro della piazza, c’era un enorme cupola che proietta ologrammi. È visualizzato i principali aspetti del passato più remoto dell’umanità, fin dal suo inizio. Cezar ha spiegato che secondo le immagini proiettate dal ologramma, circa il 90% della storia ufficiale dell’umanità è falsa e contraffatta. La teoria evoluzionistica di Darwin è anche corretto. Nel centro della piazza è una grande cupola che proietta un ologramma di parti in movimento. Esso contiene i principali aspetti del passato molto lontano di umanità, fin dal suo inizio.Cezar ha spiegato che secondo le immagini proiettate dall’ologramma, la teoria evoluzionistica di Darwin è completamente falsa. La vera origine dell’uomo era raffigurata in una forma olografica condensata.
Dopo queste lezioni di verità, possiamo dire che il 90% della storia ufficiale dell’umanità è falsa e contraffatta. Incredibile, ma quello che oggi è considerato essere realmente accaduto nella nostra storia, non lo è mai stato, mentre i cosiddetti “miti” e “leggende” sono quasi del tutto veri. Inoltre, la maggior parte delle teorie archeologiche sono false. Ad esempio, i dinosauri non si estinsero 65 milioni anni fa, e il vecchio continente di Lemuria e di Atlantide esistevano. Questa strana inversione causò molti problemi e conflitti tra le persone nel nostro passato. Per una corretta datazione degli eventi presentati, una mappa stellare corrispondente a tale periodo venne proiettata sullo sfondo. Anche se il periodo di tempo coperto dalle proiezioni era molto grande (centinaia di migliaia di anni) e il ciclo di processione della Terra è di 25920 anni, in base al numero di “anni platonici” (il ciclo di 25.920 anni), l’esatta datazione degli eventi è stata possibile. I monti Bucegi sono vecchi di 50-55.000 anni.
Rivelazioni scioccanti.
Cezar ha visto quello che è successo durante il cosiddetto Diluvio Universale e in cui la civiltà umana ha avuto origine, ma ha deciso di non rivelare questo, siccome le rivelazioni sono troppo scioccanti per la mentalità, le idee e la conoscenza dell’uomo contemporaneo. Personalmente, penso che la gente come lui sia anche responsabile per l’attuale stato di inconsapevolezza e latenza della specie umana. Siamo stati ingannati e manipolati per millenni, e appena siamo vicini alla verità, qualcuno decide che non siamo ancora pronti ad ascoltare.
Questo è un approccio arrogante e egoista! Se le persone non sono pronte oggi come lo saranno mai, e prima la verità verrà rilasciata, meglio sarà. Avere più pezzi del puzzle li farà accettare la verità più semplice e, soprattutto, faranno convincerli ad agire contro i manipolatori e schiavisti. In seguito ad una inquietante di immagini, è stata presentata anche l’esistenza di Gesù e la sua crocifissione. Le proiezioni hanno rivelato che molti di coloro che hanno assistito alla crocifissione vennero da altri periodi storici.Indossavano lo stesso tipo di abbigliamento, come il resto delle persone, ma le loro caratteristiche facciali erano diverse, di conseguenza, essi erano costantemente con i loro volti coperti. L’ologramma in frammenti presentava anche la vita spirituale di altri personaggi eccezionali del lontano passato del genere umano, comprese persone di cui non sappiamo nulla. In quei tempi la distribuzione sociale e la popolazione erano completamente diverse da quello che è conosciuto oggi, quindi gli archeologi e gli antropologi dovrebbero rivedere le loro teorie da zero.
I tre tunnel misteriosi.
I tunnel scoperti sono migliaia di miglia di lunghezza e portano a tre diverse aree del pianeta. Quello nella lasciato collegato alla base rumeno ad una base sotterranea ancora da scoprire da qualche parte in Egitto (che è stato sicuramente scoperto ed esplorato da ora).Il tunnel a destra ha portato a una struttura simile ma più piccolo, nel “tibetano”. Questo tunnel aveva tre ramificazioni secondarie. Uno ha portato ad una zona sotterranea nei pressi della città rumena di Buzaru (vicino al “Carpazi Bend”). Un altro ha portato la base irachena già accennato, mentre la ramificazione finale ha portato ad una base sotterranea nel “deserto di Gobi”, in Mongolia.
Il Terzo Tunnel – Un mondo segreto.
Il tunnel centrale era il più importante, sia il Signor Massini che il governo degli Stati Uniti, chiesero fortemente che fosero tenuti segreti al pubblico. Questo tunnel scendeva a profondità estreme verso un mondo sotterraneo vero e proprio, che si trova vicino al centro del nostro pianeta. Per quelli di voi che non hanno familiarità con la teoria della terra cava, si prega di notare che ci sono figure importanti che sostengono la teoria che tutti i pianeti sono probabilmente cavi al loro interno, e portano interessanti argomentazioni scientifiche a sostegno delle loro affermazioni. Inoltre, ci sono alcune storie molto interessanti e belle di persone che avrebbero viaggiato in quel mondo. Il regno è comunemente noto come Agartha, e il terzo tunnel probabilmente conduceva direttamente ad esso. Ha senso solo che l’élite ombra non era interessata a rendere la scoperta nota al popolo. Intensi preparativi erano avviati per le spedizioni all’interno di tutte e 3 le gallerie, come segue: la prima in Egitto, la seconda in Tibet, e la terza al centro della Terra.
(Sintesi di eventi dal libro: “Viitor cu cap de mort”, di ”Radu Cinamar”, lo pseudonimo di uno scrittore non rivelato, che a mio parere, non è altro che ex- generale Emil Strainu. Baso la mia dichiarazione sullo stile di scrittura estremamente simile e sul fatto che l’autore ha avuto accesso diretto a questa Super-Top Secret base aliena, qualcosa che non poteva essere successa a meno che la persona non fosse un insider).
Fonti:
Io sono come un otre esposto al fumo, ma non dimentico i tuoi insegnamenti (Sal 118, 79).
Vuoi il fumo o l'aria pura?
Io sono come un otre esposto al fumo,
ma non dimentico i tuoi insegnamenti (Sal 118, 79).
Quando si dice che una cosa è come fumo negli occhi, si intende di solito, semplicemente, qualcosa di fastidioso e irritante. Il fumo può tuttavia avere effetti più gravi: se respirato, può provocare un’intossicazione. Nella società e nella Chiesa attuali il fumo delle chiacchiere ideologiche appesta ormai l’atmosfera da decenni: è naturale che tanti ne siano rimasti intossicati.
Chi vi resiste, come afferma la divina Parola, è come un otre esposto al fumo: soffre profondamente, ma al tempo stesso lotta per non lasciarsi intossicare o, eventualmente, per disintossicarsi. La stessa Parola di Dio ci prescrive il tipo di terapia necessaria a questo fine: non dimenticare i Suoi insegnamenti, che sono immutabili e, di conseguenza, sempre validi, capaci di resistere a qualsiasi tentativo di “aggiornarli” in ragione delle “mutate condizioni” della società.
Il fumo di certe chiacchiere, in effetti, non è affatto qualcosa di innocuo: è anzi una realtà estremamente nociva che infantilizza le persone impedendone la crescita morale, le castra a livello psichico bloccandone lo sviluppo umano e le sterilizza sul piano della vita soprannaturale, ovvero nella ricerca della santità. Chi ci è nato e vissuto dentro può riportarne perfino dei danni cerebrali: è incapace di ragionare correttamente, libero dagli schemi indeformabili della “formazione” ricevuta. Questi sono d’altronde gli effetti di un indottrinamento forzato di cui non hanno consapevolezza alcuna; un lettore notava sconfortato che, con la maggior parte dei ministri sacri, chi si azzarda ad avanzare qualche perplessità su certi aspetti della chiesa attuale e della “riforma”, è subito investito da un fiume di parole (un «tormentone che sembra imparato a memoria») e poi inesorabilmente ostracizzato…
È proprio così, caro amico: chi sia stato in seminario o in una facoltà teologica conservando un minimo di indipendenza di giudizio conosce bene quel tormentone, quella versione della realtà e della storia che nella Chiesa è stata imposta come l’unica visione legittima e per ciò stesso indiscutibile, neanche fossimo in un regime totalitario. Quando poi, con uno studio più accurato (e soprattutto più libero di spaziare nelle fonti), uno si accorge di essere stato sistematicamente manipolato con una presentazione selettiva – e per di più deformata e tendenziosa – di dati e testi, dopo il primo, istintivo moto di ribellione si rende conto con profonda gratitudine di aver finalmente cominciato a respirare a pieni polmoni un’aria pura … È una delle esperienze più gratificanti per chi ami appassionatamente la verità; è una grazia inestimabile dello Spirito Santo. A questo punto, certo, bisogna rimboccarsi le maniche per ricuperare la virilità soffocata, rimettere in moto il processo di maturazione e riscoprire la vita di grazia; ma il più, grazie a Dio (in senso vero e proprio), è fatto.
Non si creda che ci piaccia la polemica sterile, fine a se stessa: dal nuovo punto di osservazione, semplicemente, la propaganda di partito si riconosce subito e, per quanto possa essere irritante, non fa più la minima presa. Che ci si scomodi, a cinquant’anni esatti di distanza, jour pour jour, per visitare la parrocchia romana dove il Papa dell’epoca celebrò la prima Messa in italiano, ormai ci fa solo sorridere: è un atto di pura propaganda perfettamente omogeneo a tutto il resto. Quello di allora fu un tipico gesto rivoluzionario promosso da individui che, con il Concilio ancora in corso, lo avevano già interpretato nel senso da loro voluto e avevano già iniziato ad applicare – sempre a modo loro – la Costituzione liturgica, non a caso la prima ad essere promulgata. Ciò che rattrista maggiormente è che il sommo Pontefice li abbia docilmente seguiti …
Quello, tuttavia, era soltanto il preludio di una rivoluzione ben peggiore: una Messa – culmine e fonte di tutta la vita cristiana, come ci hanno ripetuto fino alla nausea – non solo tradotta nella lingua parlata, fatto che già da solo la trasforma in non più che pio trattenimento (e, in breve tempo, trattenimento tout court), ma pure rifatta a tavolino come un cadavere sezionato di cui poi si riappiccichino i pezzi a piacimento e imposta all’orbe universo in luogo di quel corpo vivente che era cresciuto e maturato per due millenni. Come se non bastasse, nel passaggio dal testo tipico latino a quello nelle lingue volgari si sono moltiplicate ulteriori manipolazioni e falsificazioni, finanche nel cuore stesso del santo Sacrificio, cioè nella formula di consacrazione: rendere pro multis con per tutti non è una traduzione, sono due espressioni diverse; è un fatto carico di ripercussioni sulla fede del Popolo di Dio, ma gli ideologi della comunità ci hanno inculcato che il loro significato sarebbe identico; si sarebbe trattato anche lì di una semplice interpretazione…
A questo punto la gran parte dei fedeli, ora che potevano finalmente capire le parole della Messa (come se non fossero mai esistiti i messalini bilingui, che i nostri nonni conoscevano a menadito), ha pensato bene di non andarci più: una volta “capito” il gioco, evidentemente, non valeva più la pena di giocarlo. Dal canto loro i giovani ministri, non provando alcuna attrattiva per lo scialbo rito rifilato loro, hanno provato a renderlo più interessante con la propria creatività e inventiva, oppure si sono risolti a limitarsi a “timbrare il cartellino” dei propri doveri d’ufficio per potersi poi dedicare ai loro veri interessi, magari del tutto profani – nel migliore dei casi – o decisamente illeciti e contrari al loro stato – nel peggiore. Chi potrebbe del resto appassionarsi ad un’attività costruita sull’inammissibile ipocrisia del tacito assunto: “Sappiamo tutti perfettamente che non funziona, ma dobbiamo farlo ugualmente”?
Ormai nemmeno quei pochi fedeli che, nonostante tutto, continuano a venire in chiesa sono persuasi da quel che dicono i preti, visto che proprio loro si smentiscono di continuo con i propri stessi comportamenti. Prendiamo per esempio un’affermazione classica del tormentone ideologico post-conciliare: «Il Concilio ha restituito la Bibbia al Popolo di Dio». Poi, per proclamare la Parola sacra nell’assemblea liturgica, ut aiunt, prendono l’ultimo arrivato e lo mandano sul pulpito a leggere un testo che il malcapitato non ha mai visto prima, zeppo di nomi e termini assolutamente sconosciuti: cosa capirà l’assemblea liturgica della divina Scrittura, pur proclamata nella sua lingua nativa, a parte la figuraccia di quel poveretto? O, forse, per restituire la Bibbia al popolo si intende che ognuno se la legga e se la interpreti per conto e a modo suo, come i protestanti? Proprio per evitare che persone impreparate mettessero a rischio la propria e l’altrui fede, si erano saggiamente poste delle limitazioni alla lettura dell’Antico Testamento, all’epoca in cui si aveva a cuore la salvezza eterna di quanti Cristo ha redento con il Suo sangue.
Altro esempio per quelli che sono convinti di andare avanti, ma in realtà sono rimasti indietro e regrediscono sempre di più, dato che l’unico reale progresso, nella Chiesa, consiste nel ritornare alle radici: non si è mai parlato tanto dello Spirito (che un tempo si chiamava Spirito Santo); il fatto è che poi si pecca abitualmente contro di lui impugnando la verità conosciuta o, più semplicemente, ignorandola completamente, specie in ambito morale. Eppure basterebbe aprire un catechismo – meglio quello di san Pio X, piuttosto che quello tedesco od olandese – per conoscere le verità della fede (il che, sia detto per inciso, è ancora necessario alla nostra salvezza). All’epoca della Rete, qualsiasi testo è facilmente reperibile: non cerchiamo scuse, per le chat e per il gossip abbiamo sempre tempo… Poi non lamentiamoci, almeno, se ci sentiamo soffocare nell’anima: l’aria pura c’è e sappiamo dove trovarla. Fine del quaresimale.
P.S.: scusate, qualcuno sa dirmi che fine ha fatto il divin Sacrificio? Finanche nelle omelie del sommo, è totalmente assente … Si direbbe che, nella nuova Messa, sia rimasta soltanto la Parola – o piuttosto le parole: perfino lì, ancora fumo!
Don Giorgio Ghio
[Fonte: Il giudizio cattolico]
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11 commenti:
http://www.repubblica.it/politica/2015/07/21/news/unioni_gay_arriva_la_condanna_di_strasburgo_all_italia_riconosca_i_loro_diritti_-119511643/
1. Non è una sentenza della corte dell'unione europea e dunque nessuna questione in relazione alla nostra permanenza in Europa.
2. NON È DEFINITIVA e può essere appellata.
3. È fondata su presupposti incoerenti e comunque non obbliga in nessun modo lo stato italiano.
4. Invita a riconoscere diritti alle persone e non a approvare il matrimonio gay
5. È comunque una gravissima intrusione negli affari interni del nostro Paese. E ora via al piagnisteo dei soliti noti che grideranno allo scandalo. Noi continueremo a ribadire che i diritti dei bambini vengono prima di quelli degli adulti. Coraggio e avanti. Italia ultimo baluardo." ( Simone Pillon)
Con questo sentimento prevalente vorrei raccontare una recente esperienza, in un tranquillo week end di calura nella diocesi ambrosiana: afa, prima della santa messa al coro è stato raccomandato di ridurre le strofe cantate… Arrivati alle letture, il sacerdote dice che si leggerà soltanto la seconda. Il salmo da cantato passa a recitato. Dopo il vangelo l’omelia. Visti i “tagli” dovuti a “motivi climatici” ci si attenderebbe concisione: e invece no, l’omelia dura sfidando la temperatura e il muover ventagli, incedendo sul tema del vangelo del giorno: il servizio. Perché il cristiano si riconosce dai servizi che svolge. Se non si fanno servizi, si va a messa "solo per tradizione".
Dal che dovrei evincere che la tradizione non prevedesse alcun servizio?
La prima lettura, saltata, era quella di Giudici 2, 6-17
… dopo di essa ne sorse un’altra, che non aveva conosciuto il Signore, né l’opera che aveva compiuto in favore d’Israele. Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti. Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo
Insomma non sempre il “nuovo” migliora il precedente.
Concetto del tutto assente in ogni ideologia che guarda avanti e di ogni lettura biblica fa l’uso che serve a condurre verso il nuovo.
Inutile rimpiangere il passato (il passato è già "negativo", rimpiangerlo è un verbo triste... chi vede tutto al positivo, sa tingere di grigio tutto ciò che non colora il proprio immaginario arcobaleno... Sarà questo il fumo?
Alla fine loro dicono che è Dio che lo dice: indietro non si torna… (a me viene in mente qualcun altro... che si credeva un padreterno, questo sì...)
Prima era tutto sbagliato. In futuro tutto sarà migliore. Perchè noi (noi) faremo questo e quest'altro, servendo chi ci dice di farlo.
Giustamente lei, don Giorgio, scrive del tormentone ideologico: «Il Concilio ha restituito la Bibbia al Popolo di Dio».
Lei pensava a chi legge senza capire o a chi interpreta a proprio uso e consumo.
Sappia che si può estendere il campionario a chi non legge nemmno le letture che non sono addomesticabili. Motivi climatici... Ci hanno scritto pure l'enciclica "verde".
Mi è piaciuto questo passaggio: "Quelli che sono convinti di andare avanti, ma in realtà sono rimasti indietro e regrediscono sempre di più, dato che l’unico reale progresso, nella Chiesa, consiste nel ritornare alle radici: non si è mai parlato tanto dello Spirito (che un tempo si chiamava Spirito Santo); il fatto è che poi si pecca abitualmente contro di lui impugnando la verità conosciuta o, più semplicemente, ignorandola.
Già visto in giro per il mondo. Anni fa, in Argentina una ex-donna, diventata anagraficamente uomo, ed un ex-uomo, diventato anagraficamente donna si sono sposati. Entrambi avevano cambiato sesso all'anagrafe, ma non si erano mai operati. Anatomicamente erano sembra donna, l'ex donna e uomo, l'ex uomo. In camera da letto, la realtà ha preso la sua rivincita. L'uomo è rimasto "incinto".
Per comprendere esattamente lo stato della Chiesa basta esaminare come viene trattato Gesù Sacramento.
La Chiesa è stata demolita dagli uomini di Chiesa non dai musulmani, protestanti massoni e comunisti.
Ho studiato in una Università Pontificia un gran numero di sacerdoti non era credente e comunque la stragrande maggioranza si vestiva da prete il solo giorno dell'esame.
La percentuale di sacerdoti amici degli invertiti era impressionante.
cordiali saluti
@ Bene ha fatto Don Ghio ad evocare il carattere quasi sempre penoso delle letture dei Testi Sacri affidate ai laici nella Messa NO.
In particolare, penosissima era quella dell'Antico Testamento. Oltre a pronunciare i nomi ebraici in modo incomprensibile, si capiva che chi leggeva non capiva assolutamente nulla del testo. Costoro non erano preparati, evidentemente. Ma lo erano su S. Paolo e sul Vangelo? Da come mi ricordo io, tanti anni fa, quando ancora ci andavo a quella Messa, quasi mai lo erano. Peggio che andar di notte. Le "tre letture", inclusa quella dell'AT, per "restituire la Bibbia al Popolo di Dio", sono la prova di una Messa costruita a tavolino, in modo astratto ed intellettualistico, senza tener conto della Tradizione ne' del buon senso. Anche per il sacerdote celebrante tre letture cosi' sono difficili da dominare. Nell'omelia dovrebbe poi fare la sintesi dalle tre o comunque ricavare concetti da tutte e tre. Oppresso dal carico, il celebrante (come mi ricordo io) le saltava spesso tutte e tre a pie' pari, passando ad affligger i fedeli con il consueto pistolotto a sfondo sociale o con componimenti narcisistici sul suo "mettersi in gioco" di sacerdote moderno e impegnato. Raramente ho sentito belle prediche, di preti capaci di trarre valido spunto da tutti e tre i testi (o anche solo da S. Paolo e dal Vangelo). A. R.
@ A proposito del trattamento riservato a "Gesu' Sacramento"
E' vero che in certi seminari europei si cerca di dissuadere i seminaristi dal genuflettersi di fronte al Tabernacolo o durante la Consacrazione? Lo si farebbe perche' la genuflessione in quanto atto "penitenziale" non si addirrebbe al Cristiano, che appartiene ad un Popolo "risorto" grazie alla Risurrezione di Nostro Signore. Il senso della Messa (NO) e' allora cambiato rispetto al VO: essa celebra la Risurrezione del Signore non piu' il Sacrificio della Croce, per ottenerci misericordia per i nostri peccati. Superbia luciferina, dunque, nell'intendere (nello stravolgere) il significato della Messa! E' chiaro che a questa Risurrezione parteciperebbe tutta l'umanita', senza convertirsi, dal momento che la Chiesa sarebbe il "sacramento" dell'unione con Dio di tutto il genere umano [sic] e che Cristo si sarebbe "incarnato in un certo modo in ogni uomo" [sic], come si legge in certi testi del Concilio.
"Sentirete di una sentenza europea che condanna l'Italia per il mancato riconoscimento dei diritti delle coppie gay.
1. Non è una sentenza della corte dell'unione europea e dunque nessuna questione in relazione alla nostra permanenza in Europa.
2. NON È DEFINITIVA e può essere appellata.
3. È fondata su presupposti incoerenti e comunque non obbliga in nessun modo lo stato italiano.
4. Invita a riconoscere diritti alle persone e non a approvare il matrimonio gay
5. È comunque una gravissima intrusione negli affari interni del nostro Paese. E ora via al piagnisteo dei soliti noti che grideranno allo scandalo. Noi continueremo a ribadire che i diritti dei bambini vengono prima di quelli degli adulti. Coraggio e avanti. Italia ultimo baluardo." ( Simone Pillon)
Ottima, essenziale sintesi. Vedo peraltro, dalle dichiarazioni pubbliche di alcuni esponenti politici, che certe argomentazioni omosessualiste hanno fatto breccia anche nei suoi oppositori. Il "matrimonio", o "unione" o "patto civile" tra omosessuali va contrastato non solo per la terribile possibilità di adozioni di incolpevoli bambini, non solo per lo sdoganamento di pratiche quale quelle degli "uteri in affitto" o per la ridicola (e costosa per tutti noi) ipotesi di "pensioni di reversibilità", argomenti certamente giusti. Il "matrimonio" sodomita va rifiutato perché intrinsecamente perverso di per sé, immorale, socialmente disgustoso perché legittimerebbe comportamenti che non sono solo condannati dalla Chiesa, quella di sempre, ma anche dal diritto naturale e dal sentire comune di quella parte, certamente maggioritaria (ma non sono i numeri a determinare l'etica) di opinione pubblica.
La "sentenza" di questo pseudo-tribunale va semplicemente rifiutata.
http://it.radiovaticana.va/news/2015/07/20/parigi_bartolomeo,_turkson_e_rosen_al_summit_sul_clima_/1159601
http://it.radiovaticana.va/news/2015/07/21/sindaci_in_vaticano_pronti_a_impegno_comune_/1159863
http://it.radiovaticana.va/news/2015/07/22/sindaci_contenere_cambiamenti_climatici_è_imperativo_morale/1160051