giovedì 15 maggio 2025

PUNIZIONI SU ROMA E PARIGI

 

75 - Punizioni su Roma e Parigi. Profezie (1870) 

[MB IX, 779-783; X, 59-63] 

E il 6 gennaio, festa dell'Epifania, o della manifestazione del Signore, vi fu la seconda Sessione del Concilio, nella quale i Padri, secondo il rito, fecero un dopo l'altro, e pel primo il Sommo Pontefice, la solenne professione di fede. La vigilia di quella memoranda solennità Don Bosco vide in sogno quanto noi qui riportiamo: è lo stesso Servo di Dio che scrisse quanto vide e udì. 

“Dio solo può tutto, conosce tutto, vede tutto. Dio non ha nè passato, nè futuro; ma a Lui ogni cosa è presente come [780] in un punto solo. Davanti a Dio non v'è cosa nascosta, nè presso di lui àvvi distanza di luogo o di persona. Egli solo nella sua infinita misericordia e per la sua gloria può manifestare le cose future agli uomini. 

La vigilia dell'Epifania dell'anno corrente 1870 scomparvero tutti gli oggetti materiali della camera e mi trovai alla considerazione di cose sopranaturali. Fu cosa di brevi istanti, ma si vide molto. Sebbene di forma, di apparenze sensibili, tuttavia non si possono se non con grande difficoltà comunicare ad altri con segni esterni e sensibili. Se ne ha un'idea da quanto segue. Ivi è la parola di Dio accomodata alla parola dell'uomo. Dal Sud viene la guerra, dal Nord viene la pace. Le leggi di Francia non riconoscono più il Creatore, ed il Creatore si farà conoscere e la visiterà tre volte colla verga del suo furore. 

Nella prima abbatterà la sua superbia, colle sconfitte, col saccheggio e colla strage dei raccolti, degli animali e degli uomini. 

Nella seconda la grande prostituta di Babilonia, quella che i buoni sospirando chiamano il postribolo d'Europa, sarà privata del capo in preda al disordine. Parigi...! Parigi!... invece di armarti del nome del Signore, ti circondi di case d'immoralità Esse saranno da te stessa distrutte: l'idolo tuo, il Panteon, sarà incenerito, affinchè si avveri che mentita est iniquitas sibi. I tuoi nemici ti metteranno nelle angustie, nella fame, nello spavento, e nell'abbominio delle nazioni. Ma guai a te se non riconoscerai la mano che ti percuote! Voglio punire l'immoralità, l'abbandono, il disprezzo della mia legge, dice il Signore. 

Nella terza cadrai in mano straniera: i tuoi nemici di lontano vedranno i tuoi palagi in fiamme, le tue abitazioni divenute un mucchio di rovine, bagnate dal sangue dei tuoi prodi che non sono più. Ma ecco un gran guerriero dal Nord porta uno stendardo, [781] sulla destra che lo regge sta scritto: Irresistibile mano del Signore. In quell'istante il Venerando Vecchio del Lazio gli andò incontro sventolando una fiaccola ardentissima. 

Allora lo stendardo si dilatò e di nero che era divenne bianco come la neve. Nel mezzo dello stendardo in caratteri d'oro stava scritto il nome di Chi tutto può. Il guerriero coi suoi fece un profondo inchino al Vecchio e si strinsero la mano. Ora la voce del Cielo è al Pastore dei pastori. Tu sei nella grande conferenza coi tuoi assessori; ma il nemico del bene non istà un istante in quiete; egli studia e pratica tutte le arti contro di te. Seminerà discordia tra i tuoi assessori; susciterà nemici tra i figli miei. Le potenze del secolo vomiteranno fuoco, e vorrebbero che le parole fossero soffocate nella gola ai custodi della mia legge. Ciò non sarà. Faranno male, male a se stessi. Tu accelera; se non si sciolgono le difficoltà, siano troncate. Se sarai nelle angustie, non arrestarti, ma continua finchè non sia troncato il capo dell'idra dell'errore. 

Questo colpo farà tremare la terra e l'inferno, ma il mondo sarà assicurato e tutti i buoni esulteranno. Raccogli adunque intorno a te anche solo due assessori, ma ovunque tu vada, continua e termina l'opera che ti fu affidata. I giorni corrono veloci, gli anni tuoi si avanzano al numero stabilito; ma la gran Regina sarà sempre il tuo aiuto, e come nei tempi passati così per l'avvenire sarà sempre magnum et singulare in Ecclesia prasidium. 

Ma tu, Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione? ... Non dire i nemici; ma gli amici tuoi. Non odi che i tuoi figli domandano il pane della fede e non trovano chi loro lo spezzi? Che farò? Batterò i pastori, disperderò il gregge, affinchè i sedenti sulla cattedra di Mosè cerchino buoni pascoli e il gregge docilmente ascolti e si nutrisca. 

Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mano; la carestia, la pestilenza, la guerra faranno sì che le [782] madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei mariti morti in terra nemica. E di te, o Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba! Tu sei giunta a tale che non cerchi altro, nè altro ammiri nel tuo Sovrano, se non il lusso, dimenticando che la tua e sua gloria sta sul Golgota. Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; tuttavia colla schiava parola fa tremare tutto il mondo. Roma! ... io verrò quattro volte a te! 

Nella 1ª percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse. 

Nella 2ª porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancor l'occhio? 

Verrò la terza, abbatterò le difese e i difensori ed al comando del Padre sottentrerà il regno del terrore, dello spavento e della desolazione. Ma i miei savii fuggono, la mia legge è tuttora calpestata, perciò farò la quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te! Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue ed il sangue dei figli tuoi laveranno le macchie che tu fai alla legge del tuo Dio. La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. 

Dove sono, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palagi? Sono divenute la spazzatura delle piazze e delle strade! Ma voi, o sacerdoti, perchè non correte a piangere tra il vestibolo e l'altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perchè non prendete lo scudo della fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, nelle piazze, in ogni luogo anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate che questa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che rompe le ire di Dio e degli uomini? Queste cose dovranno inesorabilmente venire l'una dopo l'altra. Le cose succedonsi troppo lentamente. 

Ma l'Augusta Regina del cielo è presente. [783] La potenza del Signore è nelle sue mani; disperde come nebbia i suoi nemici. Riveste il Venerando Vecchio di tutti i suoi antichi abiti. Succederà ancora un violento uragano. 

L'iniquità è consumata, il peccato avrà fine e, prima che trascorrano, due plenilunii del mese dei fiori, l'iride di pace comparirà sulla terra. Il gran Ministro vedrà la sposa del suo Re vestita a festa. In tutto il mondo apparirà un sole così luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, nè più si vedrà fino all'ultimo dei giorni”. 

https://www.donboscosanto.eu/altri_scritti_don_bosco/Don%20Bosco%20-%20Sogni.pdf

AMDG et D.V.MARIAE

martedì 13 maggio 2025

L’INCREDIBILE PROFEZIA... Nostra Signora dell’Oblio, Trionfo e Misericordia


Nostra Signora dell’Oblio, Trionfo e Misericordia

Festa: .

Un’apparizione mariana avvenuta in Spagna negli anni delle guerre carliste, e approvata dalla Santa Chiesa, ha molto da dire anche ai nostri giorni. Il titolo con cui la Madonna ha voluto essere venerata parla infatti di oblio della devozione mariana, ma allo stesso tempo del suo trionfo atteso per la piena elargizione della divina Misericordia.



Madrid, 13 agosto 1831. 

Suor Patrocinio, Suora Concezionista Francescana, stava pregando nel coro, tra le cinque e le sei del pomeriggio. Ad un certo punto, rapita in estasi, le apparve la Madonna insieme all’Arcangelo San Michele. Maria Santissima sosteneva una piccola immagine che rappresentava se stessa mentre tiene il Bambin Gesù seduto sul suo braccio destro.
     Iniziava un colloquio tra Suor Patrocinio e il Figlio di Dio. Di fronte ai mali che affliggevano la Chiesa e ai peccati degli uomini, Gesù offrì alla religiosa l’aiuto di sua Madre come ultima consolazione e protezione.
Quella notte stessa, durante la recita del Mattutino, a Suor Patrocinio apparve nuovamente la Madonna, con la stessa immagine in mano. Nostra Signora raccomandò di rifuggire la tristezza, perché attraverso quell’immagine avrebbe posto nelle mani di Suor Patrocinio tutti i tesori dell’infinita misericordia del Figlio suo. È vero, la Spagna era afflitta da molti mali, e per questo molte grazie non venivano elargite. Se infatti non si prega e non si chiede l’aiuto divino, non ci si può aspettare chissà quale soccorso dal Cielo... Proprio a causa di questa dimenticanza da parte degli uomini, la Vergine Santissima è apparsa a Suor Patrocinio e le ha raccomandato di diffondere e venerare l’immagine che le presentava sotto il titolo di “Madonna dell’Oblio, Trionfo e Misericordia”. 

   Chiunque avesse pregato davanti a questa immagine avrebbe trovato pace ed avrebbe visto esaudite le sue richieste. La religiosa vide l’immagine sull’altare; e quando, finita l’estasi, raccontò alle consorelle ciò che aveva visto, si cercò l’immagine dappertutto nel convento, fino a trovarla nella nicchia di una vetrata. La badessa domandò alle suore se avevano visto prima quell’immagine, ma risposero che era la prima volta. Chiamato un Padre del vicino convento di San Francisco el Grande, per mostrargli l’immagine, essa scomparve. Tuttavia, il 15 agosto 1831, festa dell’Assunzione, l’immagine della Madonna apparve di fianco a Suor Patrocinio e alla presenza delle consorelle e del suddetto Padre. A questo punto, ogni perplessità venne superata e ben presto arrivò anche l’approvazione del Papa Gregorio XVI, che permise il culto pubblico della Vergine Maria sotto il titolo di Nostra Signora dell’Oblio, Trionfo e Misericordia (Nuestra Señora del Olvido, Triunfo y Misericordias), con annesse indulgenze, privilegi e grazie speciali.

   Come sempre accade nelle Apparizioni mariane, la veggente dovette superare molte prove. Oltre al fatto che portava su di sé i segni della Passione di Nostro Signore (era una stigmatizzata), venne sottoposta a pesantissime vessazioni diaboliche. Suor Patrocinio dovette soffrire molto. In estremissima sintesi, bisogna ricordare che quelli erano gli anni in cui la Spagna risultava divisa dalle guerre carliste. In pratica, con il regno di Isabella II iniziò un’opera di progressiva e violenta laicizzazione del Paese, mentre i carlisti, ovvero i fedeli del legittimo erede al trono Don Carlos, nonché strenui difensori della Tradizione spagnola e del Cattolicesimo senza annacquamenti liberali, iniziarono a combattere contro questa deriva. Suor Patrocinio venne accusata di parteggiare per il Carlismo e così subì l’esilio. Come se non bastasse, il convento in cui viveva venne espropriato e venduto al miglior offerente.
  

    Ma la Madonna dell’Oblio non cessò di far sentire la sua presenza e soprattutto di promuovere la sua stessa causa attraverso miracoli e prodigi. Tra i tanti, uno particolarmente significativo fu quello che riguardò don Francesco d’Assisi Maria di Borbone, marito della Regina Isabella II. Portava sempre con sé una medaglia con l’effigie della Vergine e grazie a questa riuscì a sopravvivere all’assalto di un nemico di lunga data. Così, nel 1849, ordinò solenni celebrazioni per la Madonna dell’Oblio e fece generose donazioni alle Suore. Oggi l’immagine di Nostra Signora si trova nel convento delle Concezioniste Francescane di Guadalajara, dove la Madre Patrocinio morì nel 1891.



    Non si può non vedere in questa poco conosciuta apparizione un messaggio per i nostri giorni e per quelli che verranno. La Beata Vergine Maria, sebbene molto amata e ancora molto pregata (i luoghi della Cristianità più frequentati e in cui avvengono maggiori conversioni sono proprio i Santuari mariani), rischia sempre più di essere “minimalizzata”, ridotta a una donna come tutte le altre. Non si parla più dei suoi privilegi, non si predica più o si predica male dei suoi inviti alla conversione. Insomma, la sua figura è in qualche modo “protestantizzata”... Non si ha la volontà di pregarla perché ci soccorra nei mali di questo mondo (in tal senso va inteso un certo ob­lio).  

     Sarebbe stato bello, come ai tempi di Lepanto, delle epidemie o delle calamità del passato, che la Chiesa gerarchica organizzasse la recita pubblica del Santo Rosario o pubbliche processioni per impetrare la pace, la libertà dei cristiani o ad esempio per impedire che il Parlamento italiano approvasse leggi disastrose e diaboliche come lo pseudo-matrimonio gay. Invece nulla. Anzi, qualcuno ha addirittura collaborato col Nemico.


    La Madonna evidentemente non piace nemmeno sotto il titolo del Trionfo. Eppure la Misericordia di Dio sarà elargita a piene mani e in maniera ancora più sovrabbondante quando gli Stati riconosceranno il dolce imperio di Gesù Cristo e quando faranno regnare su di loro la sua Santissima Madre. Ma oggi si dice che questo modo di parlare sarebbe “trionfalista” e dunque negativo, quasi si avesse paura di sperare che tutte le anime si salvino. Il rimprovero però andrebbe fatto – se si ha il coraggio – alla Beata Vergine Maria, la quale a Suor Patrocinio si è presentata, per l’appunto, come Madonna del Trionfo e a Fatima, nel 1917, ha annunciato ai tre Pastorelli Lucia, Giacinta e Francesco, che alla fine il suo Cuore Immacolato avrebbe trionfato. Perché questo avvenga il prima possibile, non dobbiamo dimenticare (o­bliare) i suoi ammonimenti e non dobbiamo aver paura di ricorrere a Lei per avere misericordia e grazia.

Autore: Alfredo Monteverdi 

video: *** https://www.youtube.com/watch?v=EYIjQafqPRY  

*** Spagnolo: https://www.youtube.com/watch?v=es1ICeUdVz4

video:  https://www.sorpatrocinio.org/files/Bio_Cristina.pdf

 http://www.settimanaleppio.it/dinamico.asp?idsez=2&id=1139

venerdì 9 maggio 2025

GRANDE SANTO, San Giovanni Leonardi.


San Giovanni Leonardi Sacerdote

Festa: 9 ottobre - Memoria Facoltativa

Diecimo, Lucca, 1541 - Roma, 9 ottobre 1609

Nato a Diecimo, nella lucchesia, nel 1541 Giovanni Leonardi a 26 anni fa il farmacista. Quando la prospera repubblica viene colpita da una grave crisi decide di soccorrere i poveri e l'esperienza lo porta a diventare prete nel 1572. Ama l'insegnamento, lo fa prima con i bambini e poi con gli adulti. Nel 1574 fonda la famiglia religiosa dei «Chierici regolari della madre di Dio» e diventa un protagonista della riforma cattolica. A Lucca cominciano a non amarlo e così, nel 1584 mentre si trova a Roma, viene bandito in perpetuo dalla sua città perché disturba l'ordine pubblico e manca di rispetto all'autorità costituita. A Roma, però, cresce il suo prestigio e Clemente VIII lo manda a riordinare congregazioni religiose e riformare monasteri. Muore a Roma nel 1609 e viene proclamato santo da Pio XI nel 1938.

Patronato: Farmacisti

Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico

Martirologio Romano: San Giovanni Leonardi, sacerdote, che a Lucca abbandonò la professione di farmacista da lui esercitata, per diventare sacerdote. Fondò, quindi, l’Ordine dei Chierici regolari, poi detto della Madre di Dio, per l’insegnamento della dottrina cristiana ai fanciulli, il rinnovamento della vita apostolica del clero e la diffusione della fede cristiana in tutto il mondo, e per esso dovette affrontare molte tribolazioni. Pose a Roma le fondamenta del Collegio di Propaganda Fide e morì in pace in questa città, sfinito dal peso delle sue fatiche.

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Nella Bolla della sua canonizzazione, san Giovanni Leonardi è definito uno dei maggiori apostoli del secolo della Riforma cattolica. Un impegno, il suo, che gli costò opposizioni, calunnie e persino la messa al bando dal suo paese natale, ma che non diminuì in alcun modo la sua azione profetica. Nato a Diecimo presso Lucca nel 1541, da una famiglia di modesti proprietari terrieri, fu mandato a Lucca per imparare l’arte dello speziale, come si chiamava allora il farmacista. Lì frequentò il gruppo dei cosiddetti “Colombini”, impegnati a vivere da autentici cristiani assistendo i poveri e i pellegrini. Avvertita la vocazione al sacerdozio, a 26 anni, su consiglio del suo direttore spirituale, abbandonò la professione di farmacista per iniziare gli studi ecclesiastici e nel 1571 celebrò la sua prima Messa. Da allora si dedicò alla predicazione, alla confessione e soprattutto all’insegnamento della dottrina cristiana secondo le norme emanate dal Concilio di Trento. Con l’aiuto di alcuni “Colombini” cominciò a riunire nella chiesa di S. Giovanni i ragazzi del rione per un tipo di catechesi che, per quei tempi, costituiva una novità e per questo spinse il vescovo a conferirgli l’incarico di insegnare la dottrina in tutte le chiese di Lucca: alle “lezioni” del santo accorrevano anche gli adulti, conquistati dal suo metodo. Dalla città questo apostolato si estese anche alle parrocchie vicine, promuovendo una confortante ripresa della vita cristiana in un ambiente caratterizzato, oltre che dalla decadenza dei costumi, dalla presenza di alcuni predicatori eretici.
Per dare continuità alla sua iniziativa, il Leonardi fondò una Compagnia della Dottrina Cristiana gestita da laici, con regolari statuti approvati dal vescovo, la quale si diffuse in altre città italiane come Pescia, Pistoia, Siena, Napoli e Roma. A Lucca, inoltre, egli si impegnò nella promozione della pratica delle Quarantore e della Comunione frequente. Un ulteriore passo si ebbe nel 1574, quando prese avvio la Confraternita dei preti Riformati, i cui membri avrebbero poi preso il nome di Chierici Regolari della Madre di Dio. A questo punto lo zelo del santo si scontrò con l’opposizione di gruppi comprendenti non solo eretici, ma anche sacerdoti e laici, che mal sopportavano la sua azione riformatrice e che costrinsero i membri della congregazione ad abbandonare la chiesa di S. Maria della Rosa per trasferirsi in quella di S. Maria Corteorlandini. Nel 1581 l’autorità diocesana riconobbe il nuovo Ordine, che due anni dopo tenne il suo primo Capitolo generale in cui il Leonardi fu eletto superiore generale. Egli partì per Roma per ottenere l’approvazione dello statuto che era stato approvato dal vescovo nel 1584, e durante la sua assenza si scatenò una furiosa campagna denigratoria contro di lui da parte dei magnati della città che, sobillati da alcuni sacerdoti ed eretici, emisero un decreto con cui lo bandivano in perpetuo come nemico della patria, con l’accusa di perturbare l’ordine pubblico e di non rispettare le autorità costituite. Un’inchiesta sollecitata dal santo per accertare le presunte colpe non ebbe esito, ma si continuò ugualmente a perseguitarlo. Persino alcuni membri della sua comunità entrarono in conflitto tra loro, ma egli comunque dimostrò sempre magnanimità e carità verso i suoi persecutori. A Roma, dove rimase in esilio per alcuni anni, si fece apprezzare dalla Curia per le sue qualità di sacerdote e per la coerenza della sua condotta. Entrò in amicizia con san Filippo Neri che lo presentò a papa Clemente VIII e questi nel 1582 lo incaricò di dirimere una delicata situazione creatasi nel santuario della Madonna dell’Arco, in diocesi di Nola, circa l’amministrazione delle offerte dei pellegrini. Condotta felicemente a termine questa missione, il Pontefice lo inviò come Visitatore apostolico alla congregazione di Montevergine, un insigne ramo dell’Ordine benedettino nell’avellinese, per promuoverne la riforma: egli durante cinque anni visitò tutti i monasteri personalmente, rendendosi conto dei disordini e degli abusi che avevano determinato lo scadimento di quella famiglia religiosa; soppresse i monasteri con meno di dodici membri e negli altri varò norme uniformi circa il vitto, il vestito e le suppellettili in ossequio al voto di povertà. Inoltre, eliminò le ingerenze laicali nella vita delle comunità monastiche, provvide alla nomina delle cariche e creò un noviziato pilota che servisse di esempio agli altri monasteri.
Il Papa gli ordinò di recarsi a Lucca per visitare i suoi discepoli, che egli esortò alla carità e all’osservanza delle Costituzioni. Analoghi compiti di riforma gli furono poi affidati tra i benedettini di Vallombrosa, dove il santo rimosse le cariche, corresse gli abusi, ai novizi ordinò la confessione e la comunione settimanali, e a tutti la meditazione e gli esercizi spirituali. Intanto a Roma gli veniva affidata la chiesa di S. Maria in Portico, dove introdusse subito il regolare insegnamento della dottrina cristiana; inoltre fu chiamato come direttore spirituale nel monastero delle Cappuccine di S. Urbano e in quello delle Oblate di Santa Francesca Romana. Fu anche mandato in visita alla comunità del Chierici regolari delle Scuole Pie (gli Scolopi), diventando amico del loro fondatore, san Giuseppe Calasanzio. Tra il 1607 e il 1608, con il prelato spagnolo G. Battista Vives e il gesuita Martin de Funes, progettò una congregazione di preti che avessero come scopo precipuo la propaganda cristiana tra gli infedeli: nacque così nel 1603 quello che poi sarebbe diventato il Collegio Urbano di Propaganda Fide, del quale il santo è considerato il cofondatore. In quello stesso anno il card. Baronio, collaboratore di san Filippo Neri, che era stato nominato Protettore della Congregazione, lo volle superiore generale della stessa, nonostante l’opposizione dei notabili lucchesi che non avevano cessato di essergli ostili perché ritenevano che il Leonardi sarebbe stato un inviato dell’Inquisizione che essi non volevano a Lucca.
Il santo visse i suoi ultimi anni a Roma, dove morì l’8 ottobre 1609. Dapprima sepolto in S. Maria in Portico, fu poi traslato nella chiesa di S. Maria in Campitelli, divenuta la sede generalizia dell’Ordine. Beatificato da Pio IX nel 1861, fu canonizzato da Pio XI il 17 aprile 1938. Di particolare interesse tra gli scritti del santo è il celebre Memoriale a Paolo V per la riforma generale di tutta la Chiesa: in esso l’autore rivolge al Pontefice un caldo invito a promuovere una serie di interventi quali, ad esempio, la celebrazione di sinodi nazionali, che consentano un’attenta diagnosi dei mali che travagliano la Chiesa; il potenziamento della catechesi dei fanciulli perché «fin dai primi anni siano educati nella purezza della fede cristiana e nei santi costumi»; il rinnovamento del clero che, a suo avviso, «è la necessaria premessa per la riforma anche dei laici». Un documento, come si vede, di evidente portata profetica.


Autore: Angelo Montonati


giovedì 8 maggio 2025

UN GRANDE EVENTO È PROSSIMO

 MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

A LUZ DE MARIA
4 MAGGIO 2025

Figli, vi benedico.

“Io Sono colui che Sono”, Sono misericordioso e amorevole, per questo vi chiamo di continuo.

VOI AVETE LA POSSIBILITÀ DI UN RISVEGLIO SPIRITUALE CHE IO VI STO OFFRENDO IN QUESTO MOMENTO QUALE ATTO DI MISERICORDIA, MA DOVETE TRASFORMARVI INTERIORMENTE, PRIMA DELLA SOLENNITÀ DI PENTECOSTE, COSICCHÉ POSSIATE PRENDERE PARTE A QUESTO CAMBIAMENTO. (Cfr. Atti 2, 1-11)

Io vi guiderò, ma voi dovete accettare la vostra trasformazione interiore, per fare in modo che ciascuno di voi viva in Me, in quanto è necessario avvicinarsi alla Mia Casa prima che sopraggiunga il momento della prova.

In questo momento dovete prepararvi per la necessaria purificazione, adorate Mi come Miei veri figli. (Cfr. Gv. 4,23-24)

UN GRANDE EVENTO È PROSSIMO (1) : UNA GRANDE OSCURITÀ SI GENERALIZZERÀ SU TUTTA LA TERRA, TUTTI SARANNO COLPITI.


L’oscurità si estenderà a tutta la terra, così come l’oscurità è presente nell’anima di alcuni dei Miei figli. In un primo momento, tutti avranno paura, poi si precipiteranno a cercare quello che non avevano preparato.
Coloro che possono farlo, si preparino. È necessario!

La natura continuerà a colpire con forza, il tremore della terra sarà forte e andrà accentuandosi.

PREGATE, PREGATE, PREGATE.
IO ASCOLTO LE PREGHIERE DEI MIEI FIGLI.

VOI STATE PENSANDO ESCLUSIVAMENTE ALLA SALVEZZA DEL CORPO, MA PRIMA DI TUTTO DOVETE SALVARE L’ANIMA.
Temete colui che dopo avervi ucciso, ha il potere di gettarvi all’inferno. (Cfr. Lc 12,5)

Voi state vivendo sottoposti al rigore di coloro che si stanno nascondendo, per riuscire a destabilizzare i Miei, state vivendo nella freddezza nei Miei confronti, sottomessi al potere di quelli che credono di essere al di sopra di Me.

Pregate figli Miei, pregate amati figli Miei, la Mia Chiesa soffrirà, patirà, non verrà esentata dalla sua purificazione.

Pregate figli Miei, pregate amati figli Miei, la terra tremerà, patirete in quanto varie faglie tettoniche importanti si attiveranno.

Pregate figli Miei, pregate amati figli Miei, la pestilenza si manifesterà in modo aggressivo e si diffonderà rapidamente.

Voi vorreste sapere quello che succederà nella Mia Chiesa, senza esservi esaminati interiormente e senza esservi corretti, senza esservi pentiti dei vostri peccati personali…

Il Mio Spirito abita nel cuore di ciascuno di voi e particolarmente nel cuore di coloro che credono in Me, tuttavia l’uomo tramite il libero arbitrio, può esercitare la propria volontà e in base ai suoi interessi personali, può rifiutare o ascoltare il Mio Santo Spirito.

Tra il Mio Popolo devono prevalere coloro che pregano in ogni momento possibile (Cfr. 2Tim 4,2) così come coloro che aumenteranno le preghiere, invocando il Mio Santo Spirito affinché tutti si aprano alla Sua Azione e discernano, non permettendo alla volontà umana di interferire.

Sto soffrendo profondamente nel vedere la Mia Chiesa divisa a causa di interessi egoistici, che prevalgono sulla bontà dei Miei Insegnamenti e sulla corretta guida delle anime.

Si è manifestato nei confronti del Collegio Cardinalizio, l’uso del potere da parte dei governanti di alcune nazioni, con l’intento di influire sull’elezione di colui che occuperà il Trono di Pietro.
A che punto sono arrivati e a quale punto arriveranno!

IO CHIEDO A COLORO CHE HANNO IN MANO LA FACOLTÀ DELLA NOMINA DEL SUCCESSORE DI PIETRO, DI AGIRE CON FERMEZZA, SENZA LASCIARSI INFLUENZARE, COSICCHÈ LA MIA CHIESA NON SI DIVIDA ULTERIORMENTE, MA CON LO STESSO SPIRITO LE CONTESE SI DISSOLVANO E LE ASPIRAZIONI UMANE VENGANO VANIFICATE.

Sto vedendo coloro che desiderano ottenere il potere sulla Mia Chiesa, per poi esercitarlo sui Miei figli e sul mondo intero.

LA MIA CHIESA È ETERNA.
IO SONO SEMPRE PRESENTE NELLA MIA CHIESA E LA MIA CHIESA PREVARRÀ CONTRO LE FORZE INFERNALI. (Cfr. Mt. 16,17-18)

Figli, Io vi ho redento, non per un momento, ma per l’Eternità, Io vi ho dato in eredità la Vita Eterna, se voi la desiderate.
Io Sono il vostro Dio e voi siete il Mio Popolo!

VOI FORMERETE IL RESTO SANTO, ASSIEME A MIA MADRE E A SAN MICHELE ARCANGELO E IL CUORE IMMACOLATO DI MIA MADRE, TRIONFERÀ.

La Mia Chiesa verrà depurata, verrà messa alla prova, per questo dovete aumentare la Fede.
Quando vi sentirete stanchi e oppressi, guardateMi negli occhi, Io vi sosterrò sempre.
Voi siete figli che hanno una Madre e Lei vi sosterrà.
Voi siete la pupilla dei Miei Occhi.

Il vostro Gesù

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

(1) Riguardo al grande blackout e all’oscurità, leggere…


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

In questo momento in cui Nostro Signore Gesù Cristo ci chiede di aumentare la Fede, guardiamo Nostro Signore negli occhi, prendiamo per mano la Nostra Madre Santissima, ricorriamo a San Michele Arcangelo e preghiamo tutti uniti in fraternità, la Preghiera allo Spirito Santo, il Santo Rosario e la preghiera a San Michele Arcangelo.

Amen.

Preghiera allo Spirito Santo

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
raddrizza ciò ch'è sviato.

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

Amen.


Preghiera a San Michele

San Michele Arcangelo, difendici nella lotta:
sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio.
Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu,
Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio,
incatena nell’inferno satan e gli spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo per far perdere le anime.

Amen.

lunedì 5 maggio 2025

L'ANTICRISTO NON E' satan E NEMMENO UN QUALSIASI UOMO, L'ANTICRISTO e' LA CHIESA DEL MONDO...


 

PROFEZIE SULL'ANTICRISTO (estratti)


31 Marzo 2006 Signore Gesù:

"In quei giorni terribili in cui dovrete rifugiarvi per la persecuzione dell'anticristo, che sono le forze del male, Io chiamerò i figli eletti, darò a loro la manna dal Cielo per portarla ai fratelli e sorelle per mantenerli in vita. Molti di questi figli eletti saranno i nuovi martiri della Chiesa"

29 Ottobre 2006 Madonna:

"Roma tu pagherai i tuoi peccati. L'Italia sede del Vicario di Cristo sarà umiliata perché il materialismo voluto da te sarà sempre più aggressivo. Roma, sarai in preda del peccato e perderai la tua fede e diventerai la sede dell’anticristo"

7 Novembre 2007 Signore Gesù:

"Tabernacoli, restate sempre sul sentiero stretto e diritto, conducete a Me la Mia gente, Io ricompenserò i vostri sforzi, è necessario mostrare alla gente come prepararsi alle aggressioni di questa epoca malvagia, preparatevi adesso, fate rispettare il Santo Vangelo in modo che vi può aiutare, più pregate per ricevere aiuto dagli Angeli, più vi avvicinate a loro, più essi potranno guidarvi durante il Regno dell'anticristo"

Avola, 25 Marzo 2010 San Michele Arcangelo

"Tra poco infurierà la lotta, non solo, vi sarà una grande guerra con le armi nucleari ma anche una guerra religiosa, la guerra contro l’anticristo. I vostri giornali, anche quelli cattolici, saranno ceduti e consegnati ai nemici di Dio, che cercano di distruggere la Chiesa. Voi avanzate nel giorni dell'Apocalisse e tutto ciò che è scritto sarà realizzato. Satana ha il controllo di molte alte autorità nella Mia Chiesa, quella di Dio, e nella città santa di Roma"

Avola, 11 Aprile 2010 Madonna

"Ora ti dico: avverti il clero, perché stanno preparando la strada per l'arrivo di colui che sarà il più grande del male, il rappresentante di tutto ciò che il principe delle tenebre può portare al mondo. Mi riferisco all’anticristo, egli porterà alla rovina completa l’umanità ed egli in questi tempi vive in mezzo a voi"

Avola, 17 Gennaio 2011 Madonna

"L'anticristo arriverà presto al potere. La Chiesa sotterranea non è molto lontana. (…) Molta gente morirà a causa della persecuzione, alcuni verranno perseguitati per la religione di Cristo, altri saranno perseguitati per vecchi rancori personali. A causa del peccato sempre più in crescita nel mondo vi saranno delle lotte infinite, conflitti spirituali aumenteranno quando l'anticristo entrerà in scena"

Avola, 29 Maggio 2011 Madonna:

"Tutti vogliono la pace ed applaudiranno la falsa pace, come oggi hanno applaudito l'unità del tuo Paese, mentre il popolo è diviso in tanti gruppi e i loro cuori sono pieni di odio. Tutto questo è rappresentato dall'anticristo. Ogni sua fase verrà in porto con la scusa di proteggervi, ma in realtà, è il suo mezzo per ottenere il vostro controllo e quello del mondo"

Avola, 26 Febbraio 2012 Signore Gesù:

"La chiesa in quei giorni odierà Maria e cercherà di distruggerla. E' cominciato il tempo dell'anticristo. L'anticristo non è satana e nemmeno un qualsiasi uomo, l'anticristo è la chiesa del mondo, la società che si è allontanata da Dio e dal Mio Vangelo, è la controgiochista di coloro che si sono serviti del mondo e non vogliono saperne della Croce e della sua grazia. In verità vi dico con dolore che all'ultima ora, trequarti della Mia Chiesa Mi rinnegherà, li dovrò togliere dal tronco come rami morti e cattiva lebbra immonda".

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I MESSAGGI PROFETICI DI AVOLA E IL VEGGENTE GIUSEPPE AURICCHIA: CREDIBILI? PARE PROPRIO DI SI...

NELLA VECCHIAIA UNA VOCAZIONE DECISIVA

Nessuno avrebbe mai pensato che Giuseppe Auricchia, onesto contadino e nonno felice, all'età di 74 anni sarebbe diventato uno dei più grandi e longevi veggenti del panorama internazionale.

Nella prima visione avvenuta il 24 luglio 1990 nel suo appezzamento di terreno a Mammanelli la Madonna appare su di un pino, la quale, prima ancora di dettare i suoi accorati messaggi, lo invita a pregare e a far pregare: “Ancora non ti ho detto chi sono: Io sono la Madre di Dio. Pregate, recitate il mio Rosario”.

Soltanto dieci anni dopo Gesù spiega al veggente come mai l'abbia chiamato, seppure in tarda età, a una così difficile missione. Dice Gesù: “Con Noè, un vecchio, Io rinnovai il mondo, con te, che annunzi le Nostre parole, rinnoverò (ancora) il mondo, perché avverrà tutto quello che la Mia SS.ma Madre ha detto a Lucia di Fatima”.