La profecía de Garabandal y la profecía de la misión ¡SE ACERCA EL DÍA DEL GRAN AVISO!
https://www.youtube.com/watch?v=VFvXuI02vAA
"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
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24 dicembre 1978. Notte Santa.
La sua seconda venuta.
«Vi raccolgo con Me, accanto alla povera mangiatoia, in attesa di deporvi il mio Bambino
appena nato, figli miei prediletti.
È la Notte santa. Voi la passate nella preghiera, nel raccoglimento. Voi la passate con Me.
In questa Notte la tenebra avvolge ogni cosa, e il silenzio ha ormai spento ogni voce, quando
improvvisa piove una nuova Luce dal Cielo e le voci festose degli Angeli percorrono le strade
deserte del mondo.
Il deserto del mondo si apre ad accogliere il suo Dio che nasce da Me alla sua umana esistenza.
Simile alla prima sarà la sua seconda venuta, figli prediletti. Come la sua nascita in questa
Notte, sarà il ritorno di Gesù nella gloria, prima della sua ultima venuta per il Giudizio finale,
la cui ora è invece ancora nascosta nei segreti del Padre.
Il mondo si troverà tutto avvolto dalla tenebra della negazione di Dio, del suo ostinato rifiuto,
della ribellione alla sua Legge di amore. Il gelo dell'odio avrà ancora reso deserte le strade
del mondo. Così quasi nessuno sarà pronto ad accoglierlo.
Di Lui i grandi neppure si ricorderanno, i ricchi gli chiuderanno le porte, mentre i Suoi saranno
molto occupati a cercare e ad affermare se stessi...
"Quando il Figlio dell'Uomo verrà, troverà ancora la fede sulla terra?". Verrà all'improvviso e
il mondo non sarà pronto alla sua venuta. Verrà per un giudizio a cui l'uomo si troverà
impreparato. Verrà per instaurare nel mondo il suo Regno, dopo aver sconfitto ed annientato i
suoi nemici.
// Anche in questa seconda venuta il Figlio verrà a voi attraverso sua Madre. Come del mio seno
verginale il Verbo del Padre si è servito per giungere fino a voi, così del mio Cuore Immacolato
Gesù si servirà per giungere a regnare fra voi. //
Questa è l'ora del mio Cuore Immacolato, perché si sta preparando la venuta del glorioso
Regno di amore di Gesù.
*** Figli prediletti, come Me preparatevi a riceverlo. ***
Questa Notte santa è per voi un segno e una grazia. Vi raccolgo accanto alla sua povera culla
per colmare il grande vuoto che l'umanità Gli ha fatto; vi racchiudo nel mio Cuore Immacolato
per prepararvi a ricevere Gesù, che sta per giungere a voi nello splendore del suo regno
glorioso».
2 Tessalonicesi 2, 4-12
1 Tessalonicesi 5, 2-3
2 Gv 7
1 Gv 2, 18-22
AMDG et D.V. MARIAE
Abbiate, abbiate, abbiate fede. Essa vi salverà.»
http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/1/manoscritto/13/31-dicembre
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Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa,
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Ritornello
Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.Stringiamoci a coorte,
Siam pronti alla morte;
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
Siam pronti alla morte;
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Ritornello
Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Uniamoci, uniamoci,
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore.
Giuriam di far libero
Il suolo natìo.
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Ritornello
Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'aquila d'Austria
Le penne ha perdute...
Il sangue d'Italia
E il sangue polacco
Bevé col cosacco,
Ma il cor le bruciò!
Ritornello
Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano:
Ogni uom di Ferruccio
Ha il core e la mano.
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò!
Ritornello
Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
| L'Inno fu intitolato dall'autore dei versi, Goffredo Mameli, " Il canto degli italiani ". Goffredo Mameli, figlio dell’ Ammiraglio marchese Giorgio, cagliaritano, fu ardente mazziniano. Egli nacque in Genova il 5 settembre 1827. Il 10 settembre 1847 scriveva i versi, che furono musicati in Torino il 24 novembre dello stesso anno dal maestro Michele Novaro, genovese (1822 – 1859) in casa di Lorenzo Valerio. L'Inno fu cantato per la prima volta a Genova durante una festa popolare. Lo cantava e lo fischiettava Giuseppe Garibaldi, insieme ai suoi legionari, durante la difesa di Roma e la successiva ritirata del 1849. Goffredo Mameli, nel marzo 1848, aveva costituito una squadra di volontari genovesi, cbe accorse in aiuto dell’insurrezione lombarda e, dopo l'armístizio di Salasco del 1848, raggiunse la Città Eterna per combattere contro i francesí in difesa della Repubblica Romana. L'eroe genovese morì il 6 luglio 1849 a Roma, sul Colle del Gianicolo, in seguito a una grave ferita subita nel corso del combattimento presso Villa Corsini. |