venerdì 13 ottobre 2023

L'apostasia della Chiesa

 ECCO IL TESTO IN ITALIANO


FATIMA2



Ecco il testo del "terzo" SEGRETO di Fatima:
Il testo comincia con le sigle JMJ, e la data: “Tuy, 1/4/1944”.
E continua così:
Adesso vado a rivelare il terzo frammento del segreto; questa 
parte è l’apostasia nella Chiesa. Nostra Signora ci mostrò una 
visione di un individuo che io descrivo come ‘il “Santo Padre’,
davanti a una moltitudine che lo lodava.
Però c’era una differenza con un vero Santo Padre, lo sguardo 
del demonio, questo aveva gli occhi del male.
Poi, alcuni momenti più tardi, vedemmo lo stesso Papa entrare 
in una Chiesa, però questa Chiesa era la Chiesa dell’inferno, 
non c’è modo di descrivere la bruttezza di questo luogo, 
sembrava come una fortezza fatta di cemento grigio, con gli 
angoli rotti e le finestre come occhi, aveva un picco sul tetto 
dell’edificio.
Subito alzammo lo sguardo verso Nostra Signora che ci disse 
avete visto l’apostasia nella Chiesa, questa lettera può essere 
aperta dal Santo Padre, però deve essere annunciata dopo 
Pio XII e prima del 1960.
Nel regno di Giovanni Paolo II la pietra angolare della tomba di 
Pietro deve essere rimossa e trasportata a Fatima.
Poiché il dogma della fede non è conservato a Roma, la sua 
autorità sarà rimossa e consegnata a Fatima.
La cattedrale di Roma deve essere distrutta e una nuova 
costruita a Fatima.
Se 69 settimane dopo che questo ordine sia annunciato, Roma 
continua la sua abominazione, la città sarà distrutta.
Nostra Signora ci disse che questo è scritto, Daniele 9,24-25 e 
Matteo 21, 42-44”.

giovedì 12 ottobre 2023

Quale onore per l'Italia custodire la Casa di Nazareth!



V/  BEATA VISCERA MARIAE VIRGINIS, QUAE PORTAVERUNT AETERNI PATRIS FILIUM.

R/ ET BEATA UBERA, QUAE LACTAVERUNT CHRISTUM DOMINUM.

*

V/ DOMINUS DET NOBIS SUAM PACEM.

R/ ET VITAM AETERNAM. AMEN.

Nostra Signora di LORETO

PREGA PER NOI


mercoledì 11 ottobre 2023

DATA MILLENARIA

 



09 maggio 2015

N.B.
=Una data che la Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica
Romana e tutta l'Umanità... Ricorderanno per sempre =
SOLAMENTE
per Conchiglia della SS.ma Trinità
SUA SANTITA' PAPA BENEDETTO XVI
ha presentato Ufficialmente a tutta
l'Umanità

*per la prima volta nella Storia della CHIESA*
che é Una, Santa, Cattolica e Apostolica
Romana:
-----------------------------------------------------------------------------------
LA RIVELAZIONE data a Conchiglia
<< Bentornato Mio Signore -
- Il Grande Libro della Vita >>
-------------------------------------------------------------------------------------
Nuovo Testamento del Terzo Millennio
dopo Conchiglia
*Maria Santissima Nostra Signora di Guadalupe,La Perfetta
9 - 12 dicembre 1531 - Città del Messico



Memoria

09 maggio 2015 N.B. =Una data che la Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica Romana e tutta l'Umanità... ricorderanno per sempre = SOLAMENTE per Conchiglia della SS.ma Trinità SUA SANTITA' PAPA BENEDETTO XVI ha presentato Ufficialmente a tutta l'Umanità *per la prima volta nella Storia della CHIESA* che é Una, Santa, Cattolica e Apostolica Romana: ----------------------------------------------------------------------------------- LA RIVELAZIONE data a Conchiglia << Bentornato Mio Signore - - Il Grande Libro della Vita >> ------------------------------------------------------------------------------------- Nuovo Testamento del Terzo Millennio dopo Conchiglia *Maria Santissima Nostra Signora di Guadalupe,La Perfetta 9 - 12 dicembre 1531 - Città del Messico

LA VITTORIA

 


Era il 30 maggio 1862, penultimo giorno del mese della Madonna. A sera, dopo le preghiere, prima che centinaia di ragazzi andassero a dormire, Don Bosco iniziò così:
« Vi voglio raccontare un sogno. E’ vero che chi sogna non ragiona, tuttavia io, che a voi racconterei persino i miei peccati, se non avessi paura di farvi scappare tutti e di far crollare la casa, ve lo racconto per vostra utilità spirituale. Il sogno l’ho fatto alcuni giorni fa.
Figuratevi di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio, sopra uno scoglio isolato e di non vedere altro spazio di terra, se non quello che vi sta sotto i piedi. In tutta quella vasta superficie di acqua si vede una moltitudine innumerevole di navi schierate a battaglia; le loro prore terminano con un rostro di ferro acuto a guisa di coltello o di freccia, che dove s’infigge ferisce e trapassa ogni cosa. Queste navi sono armate di cannoni, cariche di fucili, di altre armi di ogni genere, di materie incendiarie, e anche di libri, e avanzano contro una nave molto più grossa e più alta di tutte loro, tentando di speronarla col rostro, di incendiarla o almeno di farle ogni guasto possibile.
A quella maestosa nave ammiraglia, attrezzata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle e velieri che da lei ricevono i segnali di comando ed eseguono evoluzioni per difendersi dalle flotte avversarie. Il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici.



Le due colonne
In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l’una dall’altra. Sopra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa scritta: – Auxilium Christianorum (Aiuto dei cristiani); – sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’Ostia di grandezza proporzionata alla co¬lonna e sotto un altro cartello con le parole: Salus credentium (Salvezza dei credenti).

Due concili
Il comandante supremo sulla gran nave, che è il Romano Pontefice, vedendo il furore dei nemici e la situazione critica nella quale si trovano i suoi fedeli. Pensa di convocare intorno a sé i Piloti delle navi secondarie (cioè i vescovi) per tener consiglio e decidere sul da farsi. Tutti i Piloti salgono e si radunano intorno al Papa. Tengono concilio, ma infuriando il vento sempre di più e la tempesta, sono rimandati a governare le proprie navi (Concilio Vaticano I).
Fattasi un po’ di bonaccia, il Papa raduna per la seconda volta intorno a sé i Piloti, mentre la nave ammiraglia prosegue la sua rotta (Concilio Vaticano II). Ma la burrasca ritorna spaventosa.
Il Papa sta al timone e tutti i suoi sforzi sono diretti a portare la nave in mezzo alle due colonne, dalla sommità delle quali tutto intorno pendono molte àncore e grossi ganci attaccati a catene.


L’assalto
Le navi nemiche scattano tutte ad assalirla e ten¬tano ogni modo di arrestarla e farla sommergere. Le une con gli scritti, coi libri, con materie incendiarie di cui sono ripiene e che cercano di scaraventarle a bordo; le altre coi cannoni, coi fucili e coi rostri: il combattimento diventa sempre più accanito. Le prore nemiche l’urtano violentemente; ma inutili risultano i loro sforzi e il loro attacco. Invano ritentano la prova; sciupano ogni loro fatica e munizione: la grande nave ammiraglia procede sicura e franca nel suo cammino. Avviene talvolta che, percossa da formidabili colpi, riporta nei suoi fianchi larga e profonda fessura; ma non appena è avvenuto il guasto, spira un Soffio (= lo Spirito Santo) dalle due colonne e le falle si richiudono e i fori si otturano.
Scoppiano intanto i cannoni degli assalitori, si spezzano i fucili, ogni altra arma e i rostri; si sconquassano molte navi e sprofondano nel mare. Allora i nemici furibondi iniziano a combattere ad armi corte, cioè a distanza ravvicinata: con le mani, coi pugni, con le bestemmie e con le maledizioni.


Il Papa muore
Quand’ecco che il Papa, colpito gravemente, cade. Subito coloro, che stanno insieme con lui, corrono ad aiutarlo e lo rialzano. Il Papa è colpito la seconda volta, cade di nuovo e muore. Un grido di vittoria e di giubilo si alza dai nemici; sulle loro navi dilaga un indicibile tripudio. Ma appena morto il Pontefice, un altro Papa sottentra al suo posto. I Piloti radunati lo hanno eletto così rapidamente, che la notizia della morte del Papa giunge con la notizia dell’elezione del successore. Gli avversari incominciano a perdersi di coraggio.


La vittoria
Il nuovo Papa sbaragliando e superando ogni ostacolo, guida la nave sino alle due colonne e, giunto in mezzo a esse, la lega con una catena che pendeva dalla prora a un’àncora della colonna su cui sta l’Ostia; e con un’altra catena che pendeva a poppa, la lega dalla parte opposta a un’altra àncora appesa alla colonna su cui è collocata la Vergine Immacolata.
Allora succede un gran rivolgimento. Tutte le navi che fino a quel momento avevano combattuto contro la nave ammiraglia su cui sedeva il Papa, fuggono, si disperdono, si urtano e si fracassano a vicenda. Le une affondano e cercano di affondare le altre. Alcune navicelle che hanno combattuto valorosamente insieme col Papa vengono con le prime a legarsi a quelle colonne.
Molte altre navi che, ritiratesi per timore della battaglia si trovano in gran lontananza, stanno prudentemente osservando, finché dileguati nei gorghi del mare i rottami di tutte le navi disfatte, a gran lena vogano alla volta di quelle due colonne, dove arrivate si attaccano ai ganci pendenti e lì rimangono tranquille e sicure, insieme con la nave ammiraglia su cui sta il Papa. Nel mare regna una gran calma, una calma sovrana».


Commento di Don Bosco
Don Bosco a questo punto interrogò Don Rua: – Che cosa pensi tu di questo racconto?
Don Rua rispose: – Mi pare che la nave del Papa sia la Chiesa, di cui è il Capo: le navi sono gli uomini; il mare è questo mondo. Quelli che difendono la grossa nave sono i buoni affezionati alla Santa Sede; gli altri sono i suoi nemici, che con ogni sorta di armi tentano di annientarla. Le due colonne di salvezza mi sembra che siano la devozione a Maria Immacolata e al Santissimo Sacramento dell’Eucaristia.


Don Rua non parlò del Papa caduto e morto e Don Bosco tacque pure su di ciò. Solo aggiunse: – Dicesti bene. Bisogna soltanto correggere un’espressione. Le navi dei nemici sono le persecuzioni. Si preparano gravissimi travagli per la Chiesa. Quello che finora fu, è quasi nulla a confronto di ciò che dovrà accadere. I suoi nemici sono raffigurati nelle navi che tentano di affondare, se gli riuscisse, la nave ammiraglia. Due soli mezzi restano per salvarsi fra tanto pericolo e scompi¬glio: – Devozione a Maria Immacolata – Frequenza alla Confessione e Comunione. – Occorre adoperare ogni mezzo e fare del nostro meglio per praticarli e farli praticare dovunque e da tutti. Buona notte!

I ragazzi lentamente e in silenzio sciamarono a dormire con nel cuore il sogno delle due Colonne: l’amore filiale alla Madonna, che è la Mamma degli Adolescenti, e la vita divina sacramentale, cioè l’Eucaristia. Con questi grandi amori, la loro inserzione nella Chiesa (attaccamento al Papa) diventa gioiosa e bella anche se devono lottare. Ma non piace forse ai ragazzi l’avventura e la lotta?

AMDG et D.V. MARIAE