"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
venerdì 8 settembre 2023
NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE SCHIACCIA LA TESTA A SATANA E SALVA IL TUO POPOLO
giovedì 7 settembre 2023
Sì... la copia di ciò che sta accadendo
2020: lettera del diavolo Berlicche al Cardinale X. Un programma rispettato scrupolosamente
Ratzinger da scoprire e custodire
UN LEONE DELLA FEDE CONTRO LA DITTATURA DEL RELATIVISMO
Benedetto XVI è senza dubbio un vero Padre e un Dottore della Fede del nostro tempo, letteralmente un “leone”. Così lo ha definito don Roberto Regoli.
La figura di Ratzinger difficilmente può essere messa dentro degli schemi, in quanto si tratta di un uomo tanto libero quanto sicuro del suo pensiero teologico. Uno dei teologi più importanti di questa epoca, capace di introdurre nel magistero papale la sua intera visione teologica fatta di anni di studi, ricerche, approfondimenti, conditi da una fede viva e pulsante verso il Signore.
Il valore degli insegnamenti di Ratzinger da scoprire e custodire
Gli insegnamenti di Ratzinger presentano una ricchezza che per molti anni dovrà ancora essere approfondita, studiata, e su cui bisognerà interrogarsi e lasciarsi interrogare. Il suo pensiero infatti è stato capace di toccare diversi ambiti dogmatici, di fede ma soprattutto della vita dei fedeli.
“C’è stata una “sistematizzazione magisteriale” delle questioni teologiche urgenti di quel periodo, tramite encicliche, discorsi e altri testi del pontificato. Benedetto XVI è stato in grado di dare un filo rosso di lettura al cattolicesimo del suo periodo”, ha spiegato don Regoli.
Don Roberto Regoli: “ha presentato la fede in maniera coerente”
“Ha avuto la capacità di presentarlo in una maniera coerente rispetto a tutte le tematiche in gioco, cioè c’era una chiave di interpretazione del cattolicesimo e della modernità insieme, non risposte separate, ma una chiave interpretativa del tutto. È stato un pensiero coerente e coeso che gli ha permesso di affrontare le situazioni molto delicate”
Tuttavia, bisogna purtroppo sottolineare che il suo Pontificato è stato anche raccontato in maniera tristemente semplicistica. Ciò ha fatto sì che, oltre ad inserire il pensiero di Benedetto XVI in categorie materiali e politiche che lo riguardavano ben poco, si è finito per banalizzarne tristemente i contenuti più profondi.
La banalizzazione dell’informazione nei confronti di Benedetto XVI
In Occidente infatti, spiega don Roberto, l’informazione è portata a classificare tutto secondo le categorie mondane e politiche. Lasciando da parte, purtroppo, la dimensione spirituale e religiosa che era la sostanza di ciò a cui puntava Ratzinger. Creando, così, notevoli pregiudizi nei suoi confronti in seno all’opinione pubblica.
Basti pensare al tema del relativismo, che Ratzinger ha profondamente affrontato all’interno del suo pontificato. Imbattendosi però in interlocutori molto differenti tra loro, con i quali è riuscito ad avviare un dialogo sincero, aperto e serrato. In questo modo ha avviato un percorso in cui le varie componenti della società potessero tornare a camminare insieme. In un mondo dove, purtroppo, il pensiero, la riflessione, l’interiorità e la fede sono sempre più distanti dal sentire comune.
L’incontro con le altri fedi, ma solo dal punto di vista culturale
Un approccio “ratzingeriano” che è emerso anche dal suo modo di affrontare il tema del dialogo interreligioso. Per Benedetto XVI, infatti, non era certamente possibile parlare di dialogo teologico, ma c’era bisogno di affrontare il tema dal punto di vista culturale. Se infatti le visioni di Dio sono molto lontane tra loro, il Papa tedesco invitava ad incontrarsi in maniera chiara e sincera sul piano dei valori etici e morali.
Tutti aspetti che lo hanno portato ad essere inserito a pieno titolo nel novero dei grandi padri della Chiesa moderna. Nonostante tutti gli scandali e le difficoltà che ha dovuto affrontare. Come quelli finanziari o legati alla pedofilia.
La questione finanziaria su cui Benedetto XVI diede una svolta
Sul primo punto, Benedetto XVI, avendo ereditato una situazione già complessa, prese alcuni importanti provvedimenti. In primo piano, cambiò gli uomini che gestivano le questioni finanziarie in Vaticano e inserì persone di sua piena fiducia. Nel 2009 rinnovò il Consiglio di sovrintendenza dello IOR ed emanò una legge per lo Stato della Città del Vaticano in cui si dava vita alla prevenzione e al contrasto della corruzione.
Da lì venne costituita l’AIF, l’Autorità di informazione finanziaria, creata con lo scopo di far entrare lo IOR nella White List di Moneyval. Una lista che fornisce indicazioni su quali siano gli Stati affidabili dal punto di vista della legalità finanziaria.
La piaga della pedofilia: Ratzinger ci mise la faccia
Dal punto di vista della pedofilia, c’è poi stata una svolta fondamentale nella storia della Chiesa, che è riuscita, dopo decenni di grandi difficoltà, a farsi carico a volto aperto di questa dura piaga. La decisione di Ratzinger è stata quella di accentrare molte competenze internazionali a Roma, per fare sì che si potessero affrontare quelle precise situazioni periferiche in cui c’era forte difficoltà di gestione.
Insomma, Papa Benedetto XVI non ragionava secondo il pensiero politico ma secondo la fede in Cristo, tuttavia si impegnò fortemente dal punto di vista del governo della Chiesa. Facendosi carico di molte responsabilità, anche non imputabili a lui, su cui mise comunque la faccia. Secondo alcuni ha rappresentato “l’attuazione degli insegnamenti di San Giovanni Paolo II”.
La lotta di Benedetto XVI per riportare l’uomo al Signore
In tutto ciò, la rinuncia al Pontificato e la creazione dell’istituto del Papato emerito ha mostrato tutta la sua statura, anche innovatrice e creativa, come risposta alla crisi della fede verso il recupero di quei valori “non negoziabili” da lui indicati come veri e propri problemi dell’Occidente in preda alla dittatura del relativismo.
Insomma, nella lotta all’interno di una società dove la rilevanza sociale e culturale della religione sembra essere sempre più debole, il Pontificato di Ratzinger non è stato segnato da grandi riforme o passaggi eclatanti.
Al contrario, ha guardato alla fede più pura, intima e profonda, e alla vita quotidiana dei fedeli dando importanti linee guida attraverso il suo magistero. Per ricondurre gli uomini verso ciò che più conta per la vita di ciascuno, ovvero l’amicizia con il figlio di Dio, il Signore Gesù Cristo.
Giovanni Bernardi
mercoledì 6 settembre 2023
Vieni Signore Gesù
Dongo (Como), 1 /1/ 1989. Festa di Maria Santissima Madre di Dio.
Vieni Signore Gesù.
«Sono la vostra Mamma Immacolata, che vi conduce a Gesù e vi porta alla pace.
Oggi tutta la Chiesa gioisce, contemplando il mistero ineffabile della mia divina ed universale maternità.
All'inizio di questo nuovo anno, che sarà segnato dal succedersi di avvenimenti gravi e significativi, voi guardate particolarmente a Me come alla Madre della speranza ed alla Regina della pace.
Nel tempo, che state vivendo, della grande tribolazione, la mia presenza materna si farà sempre più forte e straordinaria.
Quanto più grande ed universale si farà il dominio del mio Avversario, il Dragone rosso, tanto più grande ed universale si farà anche la presenza vittoriosa della Donna vestita di sole.
Per questo siete entrati ormai in un periodo di tempo segnato da una mia forte presenza fra voi e sarà resa a tutti manifesta per mezzo di straordinari avvenimenti.
Sono la vostra tenera Madre che ha il compito di condurvi a Gesù vostro Signore e vostro Salvatore.
In questi anni, che vi separano ancora dalla fine di questo secolo, Io agirò in tutti i modi perché il Regno di Gesù possa essere instaurato fra voi ed il Signore Gesù possa essere da tutti amato e glorificato.
- Vieni Signore Gesù nella vita dei singoli per mezzo della Grazia divina, dell'amore e della santità. Io opererò in maniera molto forte per portare tutti voi, che siete consacrati al mio Cuore Immacolato, ad una grande santità, affinché Gesù possa sempre più vivere, operare e risplendere nella vostra vita».
- Vieni Signore Gesù nelle famiglie, per aiutarle a ritrovare la via della comunione, dello scambievole e reciproco amore, della perfetta unità e di una completa disponibilità al dono della vita.
- Vieni Signore Gesù nelle Nazioni, che hanno bisogno di tornare ad essere comunità aperte al bene spirituale e materiale di tutti, specialmente dei piccoli, dei bisognosi, degli ammalati, dei poveri e degli emarginati.
Si prepara per voi l'avvento del Regno di Gesù, che vi introdurrà in una nuova era di grande fraternità e di pace. Per questo oggi, all'inizio di un periodo di tempo molto importante, perché in esso si realizzerà un disegno da Me stessa preparato ed attuato, vi invito tutti ad unirvi alla preghiera che la vostra Mamma Celeste, unita allo Spirito Santo suo Sposo divino, ogni giorno rivolge al Padre, "Vieni Signore Gesù".
Soltanto quando Gesù avrà portato il suo Regno fra voi, tutta l'umanità potrà finalmente godere del grande dono della Pace».
AMDG et D.V. MARIAE
martedì 5 settembre 2023
Lettera pastorale del Vescovo Strickland, Agosto 2023
Miei cari figli e figlie in Cristo:
L’amore e la grazia di Nostro Signore Gesù Cristo siano sempre su di voi!
In questo tempo di grande tumulto nella Chiesa e nel mondo, devo parlarvi con cuore di padre per avvertirvi dei mali che ci minacciano e per assicurarvi della gioia e della speranza che abbiamo sempre nella nostra vita. Signore Gesù Cristo. Il messaggio malvagio e falso che ha invaso la Chiesa, Sposa di Cristo, è che Gesù è solo uno tra tanti, e che non è necessario che il Suo messaggio sia condiviso con tutta l’umanità. Questa idea deve essere evitata e confutata ad ogni passo. Dobbiamo condividere la gioiosa buona notizia che Gesù è il nostro unico Signore e che Egli desidera che tutta l’umanità in ogni tempo possa abbracciare la vita eterna in Lui.
Una volta che comprendiamo che Gesù Cristo, il Divin Figlio di Dio, è la pienezza della rivelazione e l’adempimento del piano di salvezza del Padre per tutta l’umanità per tutti i tempi, e lo abbracciamo con tutto il cuore, allora possiamo affrontare gli altri errori che affliggono la nostra Chiesa e il nostro mondo che sono stati determinati da un allontanamento dalla Verità.
Nella lettera ai Galati, san Paolo scrive: «Sono stupito che abbandoniate così presto colui che vi ha chiamato per {la} grazia {di Cristo} per un vangelo diverso {non che ce ne sia un altro}. Ma ci sono alcuni che vi disturbano e desiderano pervertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto! Come abbiamo già detto, e ora lo ripeto, se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto!” (Gal 1,6-9)
Come vostro padre spirituale, ritengo sia importante ribadire le seguenti verità fondamentali che sono sempre state comprese dalla Chiesa da tempo immemorabile, e sottolineare che la Chiesa esiste non per ridefinire le questioni di fede, ma per salvaguardare il Deposito della Fede come ci è stato tramandato da Nostro Signore stesso attraverso gli apostoli, i santi e i martiri. Ancora una volta, rifacendoci all’avvertimento di San Paolo ai Galati, qualsiasi tentativo di pervertire il vero messaggio evangelico deve essere categoricamente respinto in quanto dannoso per la Sposa di Cristo e i suoi singoli membri.
- Cristo ha istituito una sola Chiesa – la Chiesa cattolica – e, pertanto, solo la Chiesa cattolica offre a tutti noi la pienezza della verità di Cristo e il percorso autentico verso la Sua salvezza.
- L’Eucaristia e tutti i sacramenti sono istituiti divinamente, non sviluppati dall’uomo. L’Eucaristia è veramente Corpo e Sangue, Anima e Divinità di Cristo, e riceverlo nella Comunione indegnamente (cioè in uno stato di peccato grave e impenitente) è un sacrilegio devastante per l’individuo e per la Chiesa. (1 Cor 11,27-29)
- Il sacramento del matrimonio è istituito da Dio. Attraverso la Legge Naturale, Dio ha stabilito il matrimonio tra un uomo e una donna, fedeli l’uno all’altra per tutta la vita e aperti alla prole. L’umanità non ha il diritto o la vera capacità di ridefinire il matrimonio.
- Ogni persona umana è creata a immagine e somiglianza di Dio, maschio o femmina, e tutte le persone dovrebbero essere aiutate a scoprire la loro vera identità di figli di Dio, e non sostenute nel tentativo disordinato di rifiutare la loro innegabile identità biologica e data da Dio. .
- L’attività sessuale al di fuori del matrimonio è sempre gravemente peccaminosa e non può essere condonata, benedetta o ritenuta ammissibile da alcuna autorità all’interno della Chiesa.
- La convinzione che tutti gli uomini e le donne saranno salvati indipendentemente da come vivranno la loro vita (concetto comunemente chiamato universalismo) è falsa ed è pericolosa, poiché contraddice ciò che Gesù ci dice ripetutamente nel Vangelo. Gesù dice che dobbiamo “rinnegare noi stessi, prendere la nostra croce e seguirlo”. (Mt 16:24) Ci ha dato la via, attraverso la sua grazia, alla vittoria sul peccato e sulla morte attraverso il pentimento e la confessione sacramentale. È essenziale abbracciare la gioia e la speranza, così come la libertà, che derivano dal pentimento e dalla confessione umile dei nostri peccati. Attraverso il pentimento e la confessione sacramentale, ogni battaglia contro la tentazione e il peccato può essere una piccola vittoria che ci porta ad abbracciare la grande vittoria che Cristo ha ottenuto per noi.
- Per seguire Gesù Cristo, dobbiamo scegliere volontariamente di prendere la nostra croce invece di cercare di evitare la croce e la sofferenza che Nostro Signore offre a ciascuno di noi individualmente nella nostra vita quotidiana. Il mistero della sofferenza redentrice – cioè la sofferenza che Nostro Signore ci permette di sperimentare e accettare in questo mondo e poi di offrirgli di nuovo in unione con la Sua sofferenza – ci umilia, ci purifica e ci attira più profondamente nella gioia di una vita vissuta in Cristo. Questo non vuol dire che dobbiamo godere o cercare la sofferenza, ma se siamo uniti a Cristo, mentre sperimentiamo le nostre sofferenze quotidiane possiamo trovare la speranza e la gioia che esistono in mezzo alla sofferenza e perseverare fino alla fine in tutta la nostra sofferenza. (cfr 2 Tm 4,6-8)
Nelle settimane e nei mesi a venire, molte di queste verità saranno esaminate nell’ambito del Sinodo sulla sinodalità. Dobbiamo attenerci a queste verità e diffidare di qualsiasi tentativo di presentare un’alternativa al Vangelo di Gesù Cristo, o di spingere per una fede che parli di dialogo e di fratellanza, tentando allo stesso tempo di rimuovere la paternità di Dio. Quando cerchiamo di innovare ciò che Dio nella Sua grande misericordia ci ha dato, ci troviamo su un terreno insidioso. La base più sicura che possiamo trovare è rimanere fermamente sugli insegnamenti perenni della fede.
Purtroppo, può darsi che alcuni etichetteranno come scismatici coloro che non sono d’accordo con i cambiamenti proposti. Siate certi, tuttavia, che nessuno che rimane fermamente sul filo a piombo della nostra fede cattolica è uno scismatico.
Dobbiamo rimanere sfacciatamente e veramente cattolici, indipendentemente da ciò che può essere portato avanti. Dobbiamo anche essere consapevoli che ciò non permetterà alla Chiesa di resistere fermamente contro questi cambiamenti proposti. Come disse San Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. Domine, ad quem ibimus? verba vitae aeternae habes". (Gv 6,69) Perciò restare fermi non significa cercare di uscire dalla Chiesa. Invece, coloro che vorrebbero proporre cambiamenti a ciò che non può essere cambiato cercano di "requisire" [=sequestrare d'autorità] la Chiesa di Cristo, e sono davvero loro i veri scismatici.
Vi esorto, figli miei in Cristo, a che ora è il momento di assicurarvi di rimanere fermamente fedeli alla fede cattolica dei secoli. Siamo stati tutti creati per cercare la Via, la Verità e la Vita, e in questa epoca moderna di confusione, il vero cammino è quello illuminato dalla luce di Gesù Cristo, perché la Verità ha un volto e in effetti è il Suo volto. . Siate certi che Egli non abbandonerà la Sua Sposa.
Rimango il tuo umile padre e servitore,
Mons. Joseph E. Strickland
Vescovo di Tyler
https://vanthuanobservatory.com/2023/08/28/lettera-pastorale-del-vescovo-strickland-agosto-2023/
AMDG et D.V. MARIAE