mercoledì 23 marzo 2022

MERCOLEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA

 

di dom Prosper Guéranger

 

Missale Romanum

 

MERCOLEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA

 

La Stazione, a Roma, è nella chiesa di S. Sisto, sulla Via Appia, oggi chiamata di S. Sisto Vecchio, per distinguerla da un'altra chiesa consacrata alla memoria del medesimo santo Papa e Martire.

 

lezione (Es 20,12-24). - Queste cose dice il Signore Iddio: Onora tuo padre e tua madre, affinché tu viva lungamente sulla terra che ti darà il Signore Dio tuo. Non ammazzare. Non commettere adulterio. Non rubare. Non attestare il falso contro il tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la sua moglie, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né altra cosa che gli appartenga. Or tutto il popolo, sentendo i tuoni e il suono della tromba, e vedendo i lampi e il monte che fumava, atterrito e oppresso dalla paura se ne stette da lungi, dicendo a Mosè: Parlaci tu, e noi ascolteremo; non ci parli il Signore, che non abbiamo a morirne. E Mosè disse al popolo: Non v'impaurite. Dio è venuto per provarvi, affinché il suo timore sia in voi; e non pecchiate. Il popolo dunque se ne stette in lontananza, e Mosè s'avvicinò alla caligine nella quale era Dio. Poi il Signore disse a Mosè: Queste cose dirai ai figli d'Israele: Voi avete veduto come vi ho parlato dal cielo. Non vi farete degli dei ne d'argento né d'oro. Mi farete un altare di terra e sopra di esso offrirete i vostri olocausti, le vostre ostie pacifiche, le vostre pecore e i vostri buoi, in luogo dove vi sarà la memoria del mio nome.

 

Doveri verso Dio ed il prossimo.

Oggi la Chiesa ci richiama alla mente i precetti che riguardano il prossimo, cominciando da quello che impone il rispetto verso i genitori. In questo tempo di riforma e di conversione giova ai fedeli rammentarsi che i nostri doveri verso gli uomini poggiano sull'autorità di Dio; donde risulta che noi offendemmo lo stesso Dio, quando peccammo contro i nostri simili. Anzitutto il Signore reclama i suoi propri diritti, esigendo d'essere adorato e servito e interdicendo il culto grossolano degl'idoli; quindi prescrive l'osservanza del Sabato, i sacrifici e le cerimonie. Ma nello stesso tempo vuole che l'uomo ami il prossimo suo come se stesso, dichiarandosi vendicatore dei nostri fratelli, qualora li offendessimo e non risparmiassimo il torto o l'ingiuria. Nel reclamare i diritti del nostro prossimo, la sua voce suona come quando, sul Sinai, promulgò agli uomini i loro obblighi verso il Creatore. Chiarita così l'origine dei nostri doveri, comprendiamo meglio lo stato delle nostre coscienze, e quanto siamo debitori alla giustizia di Dio. Ma se l'antica legge, scolpita su tavole di pietra, sanziona con tanta autorità il precetto dell'amore del prossimo, quanto più la nuova legge, suggellata dal sangue di Gesù Cristo, morente sulla Croce per i suoi fratelli ingrati, ci rivela l'importanza del precetto della carità fraterna! Queste due leggi stanno davanti a noi come il doppio testo sul quale saremo giudicati. Siamo dunque solleciti a conformarci a ciò ch'esse prescrivono, perché si compia in noi la parola del Signore: "Da questo conosceran tutti che siete miei discepoli, se avrete mutuo amore" (Gy 13,35).

 

VANGELO (Mt 15,1-20). - In quel tempo: S'accostarono a Gesù degli Scribi e dei Farisei di Gerusalemme e gli dissero: Perché i tuoi discepoli trasgrediscono le tradizione degli antichi? Infatti non si lavano le mani quando mangiano. Ma egli rispose loro: E anche voi, perché trasgredite i comandamenti di Dio per la vostra tradizione? Dio infatti ha detto: Onora il padre e la madre; e chi maledirà il padre e la madre sia punito di morte; ma voi altri dite: Chiunque abbia detto al padre o alla madre: Quello che dovresti avere da me sia offerto a Dio, e non è più obbligato ad onorare il padre e la madre; e con la vostra tradizione avete annullato il comandamento di Dio. Ipocriti, ben profetò di voi Isaia, quando disse: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me: però mi onorano invano, insegnando dottrine e comandamenti d'uomini. E chiamata a sé la folla, disse loro: Ascoltate e intendete: Non quello che entra dentro la bocca contamina l'uomo; ma quello che esce dalla bocca, quello sì che contamina l'uomo. Allora i suoi discepoli accostatisi gli dissero: Sai che i Farisei, udite le tue parole, ne sono restati scandalizzati! Ed egli rispose loro: Qualunque pianta non piantata dal mio padre celeste sarà sradicata. Lasciateli, son ciechi che guidano dei ciechi: e se un cieco ne guida un altro, tutti e due cadono in una fossa. Pietro allora prese a dirgli: Spiegaci questa parabola. Ed egli disse: Ora siete anche voi senza intelletto? Non capite che quanto entra per la bocca, passa nel ventre e va a finire nel cesso ? Ma quel che esce dalla bocca viene dal cuore, e questo sì che contamina l'uomo. Perché dal cuore vengono i cattivi pensieri, gli omicidi, gli adulteri, le fornicazioni, i furti, le false testimonianze e le bestemmie. Queste cose contaminano l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non contamina l'uomo.

 

Le pratiche esteriori.

La legge che diede Dio a Mosè imponeva una quantità di pratiche e di cerimonie esteriori, che i Giudei fedeli osservavano con scrupolo e puntualità. Anche Gesù, ch'era il supremo legislatore, vi si conformò con tutta umiltà. Ma i Farisei avevano aggiunto alle leggi e ordinanze divine delle tradizioni umane e superstiziose, quasi da far consistere la religione in queste invenzioni della loro superbia. Gesù ristabilisce il vero senso delle osservanze esteriori, per venire in aiuto ai deboli ed ai semplici, che potevano essere fuorviati da questo falso insegnamento. Durante il corso della giornata i Farisei praticavano una serie di lozioni, sostenendo che, se non si fossero lavate spesso le mani, ed una volta al giorno anche tutto il corpo, il loro cibo era impuro, per le immondezze contratte nell'incontrare o nel toccare mille cose che non erano affatto segnate nella legge. Gesù, volendo liberare i Giudei da un peso così umiliante ed arbitrario, rimprovera i Farisei d'aver pervertita la legge di Mosè.

 

Ciò che contamina l'anima.

Venendo poi a giudicare l'intimo di tali pratiche, insegna che nessuna creatura è per se stessa impura, e che la coscienza d'un uomo non può essere macchiata dal cibo che entra nello stomaco. "Ciò che fa l'uomo colpevole, dice il Salvatore, sono i pensieri e le opere cattive, che vengono dal cuore". Gli eretici pretendevano trovare in queste parole la condanna della pratiche esteriori imposte dalla Chiesa, specialmente quella dell'astinenza; ma a questo proposito dobbiamo applicare loro ciò che disse Gesù ai Farisei: "Sono come ciechi che guidano dei ciechi". Infatti se i peccati che si fanno con le cose materiali si devono attribuire alla volontà spirituale dell'uomo che li commette, non ne segue che la volontà ne possa usare innocentemente, quando Dio, o la Chiesa che comanda in nome suo, le vietano. Dio proibì ai nostri progenitori, sotto pena di morte, di mangiare del frutto d'una data pianta: ma essi ne mangiarono e si resero colpevoli. Forse perché il frutto era impuro in se stesso? No, perché era una creatura di Dio come gli altri frutti del paradiso; ma il cuore dei nostri progenitori si compiacque dell'idea della disobbedienza, ed essi disobbedirono: ecco come si spiega il loro peccato, che aveva per oggetto un frutto. Con la legge promulgata sul Sinai, Dio aveva proibito agli Ebrei l'uso della carne di alcune specie d'animali: se ne mangiavano, peccavano, non perché erano maledette in se stesse, ma perché disobbedivano al Signore. Ora, i precetti della Chiesa riguardanti il digiuno e l'astinenza sono della stessa natura di quelli cui abbiamo accennato. Per darci occasione d'applicare a noi, e unicamente nel nostro interesse, il principio della penitenza cristiana, la Chiesa ci prescrive, in una certa misura, l'astinenza: se violiamo la sua legge, non è l'uso delle vivande che ci contamina, ma la ribellione contro il sacro potere che Gesù Cristo ieri ci raccomandava con tale energia, da non esitare dall'affermare che chi non ascolta la Chiesa dev'essere considerato come un pagano.

 

PREGHIAMO

A noi, che cerchiamo la grazia della tua protezione, concedi, o Signore onnipotente, di servirti, liberati da ogni male, con animo tranquillo.

 

da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 570-573

SVELATI IMPORTANTI INDIZI SUL III SEGRETO DI FATIMA

 

lunedì 21 marzo 2022

SVELATI IMPORTANTI INDIZI sul 3° SEGRETO di Fatima




Sebirblu, 21 marzo 2022

In occasione del drammatico momento in atto, ripropongo per la sua importanza questo ampio compendio tratto da due diversi brani, scritti in francese e in inglese, riportati in seguito ad un convegno tenutosi in Canada dall'8 al 13 sett. 2013 sullo spinoso tema del Terzo Segreto di Fatima (il cui riferimento è stato "misteriosamente bannato" dal web) e la RICHIESTA NON OTTEMPERATA della Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria che avrebbe dovuto avvenire nel 1960.

Uno dei relatori presenti al simposio, Suzanne Pearson, ha dato la sua testimonianza che qui riporto a grandi linee. 

GLI INDIZI SUL TERZO SEGRETO

Malachi Martin era un sacerdote gesuita, appartenente alla diplomazia vaticana, conoscitore di quattordici lingue, assiriologo e paleografo, le cui competenze furono ampiamente utilizzate durante i Conclavi.

In servizio per numerosi anni presso la Santa Sede, apprese molto da dietro le quinte... Ebbe diversi incarichi delicati da parte dei papi Giovanni XXIII e Paolo VI, del quale era intimo amico.

In quanto membro del Consiglio Consultivo Vaticano, il presule era a conoscenza di molte notizie privilegiate relative ai segreti della Chiesa (ved. anche QUI e QUI) e ai problemi mondiali, e tra questi c'era il 3° Segreto di Fatima.

Suzanne Pearson – che ebbe per direttore spirituale proprio Malachi Martin – nel N° 107 della rivista «Fatima Crusader» di padre Gruner, ha rivelato delle preziose informazioni sul Terzo Segreto e sulle punizioni che Dio sta per infliggere al mondo. (Su questo concetto ved. QUI; ndt).




«Il castigo che sta per sopraggiungere, di potenza "esponenziale", sarà il peggiore dei vostri incubi.»

Tali sono le parole pronunciate da padre Martin che visionò il 3° Segreto mostratogli dal Cardinal Bea, di cui era assistente personale quando Giovanni XXIII ne lesse il testo.

Ad una domanda di Suzanne Pearson, padre Martin rispose:

«L'Apostasia nella Chiesa costituisce il substrato su cui poggia il Terzo Segreto, (cfr. QUIQUIQUI e QUI; ndt), ed è già cominciata! I castighi preannunciati in esso sono di natura fisica, perciò ben reali e terribili!»

Poi parlò dello scambio che aveva avuto con il cardinal Bea, dopo che quest'ultimo si era incontrato con papa Giovanni XXIII per discutere sui contenuti del Terzo Segreto.

Ecco quali furono le sue parole: «Il Cardinale Bea uscì da quell'incontro pallido in volto. "Che cosa c'è, Eminenza", gli chiesi. E lui mi rispose: "Abbiamo appena ucciso un miliardo di persone... Guarda qui."

Mi dette un foglio di carta contenente uno scritto su 26 righe, che lessi in pochi istanti. Sin da quel momento, ogni singola parola di quel testo rimase scolpita nella mia mente per sempre, e non potrò mai più dimenticarla.

Il Cardinale Bea aveva parlato della morte di un miliardo di persone, e questo perché papa Giovanni aveva appena deciso di non pubblicare il Terzo Segreto e di non consacrare la Russia.»


Augustin Bea (1881-1968)

Suzanne Pearson chiese a padre Martin se avesse potuto precisare ulteriormente qualcosa su quei terribili castighi che avrebbero condotto addirittura alla morte un miliardo di persone, ma lui rispose che prima di leggere il Segreto era stato costretto a giurare di non rivelarlo.

Egli, però, riteneva che lo stesso avrebbe dovuto essere esposto al pubblico, e che nostro Signore e la Madonna volevano che i fedeli lo conoscessero; per questo motivo parlò spesso del Terzo Segreto in tutti i modi possibili, senza però mai infrangere il voto.

Il presule, sebbene in obbligo di silenzio per il giuramento richiestogli, parlò di tutto quanto gravitava intorno ad esso astenendosi sempre dal rivelarne il testo.

Nel 1998, un anno prima della sua dipartita, disse ancora: 

«Se   il  Vaticano  rendesse  pubblico il Terzo Segreto,   sarebbe   un  tale  shock  per le genti che le chiese si riempirebbero immediatamente di fedeli in ginocchio e i confessionali di tutti i santuari, cattedrali e basiliche collasserebbero per l'eccessiva affluenza sino al sabato sera!»

È evidente che questo non è ciò che si è verificato dopo il 26 giugno 2000, quando il Vaticano "rivelò" lo pseudo 3° Segreto! È accaduto proprio il contrario. Le chiese sono sempre più desolatamente vuote, gli scandali si moltiplicano e i confessionali si sono trasformati in ripostigli per riporvi i materiali di pulizia!

Due  anni  prima,  nell'aprile 1996,  padre  Malachi  fu intervistato  da un  giornalista,  e malgrado la fatica e la salute declinante, fu molto chiaro rispetto alle "autorità romane" che hanno abbindolato tutto il mondo con il "parziale annuncio" concesso  diciassette  anni  fa.

Quanto segue è da togliere il fiato, perché non dobbiamo dimenticare che l'incontro avvenne nel '96 e non si poteva certo conoscere quello che poi sarebbe avvenuto in Ucraina e in Russia! Ma lui, Padre Martin ne sapeva ben più di noi, visto che conosceva la famosa "Rivelazione" non divulgata della Vergine.




Ecco la domanda postagli:

"Qual è il ruolo della Russia nel Segreto di Fatima?"

Risposta: «Importantissimo! Se si crede alle parole di Nostra Signora, la salvezza del mondo e il risanamento da TUTTI i suoi mali comincerà dall'Ucraina e dalla Russia.

Per questo la Vergine aveva tanto insistito sull'Unione Sovietica, la quale avrebbe dovuto essere guarita "per prima" dai suoi errori, perché poi avrebbe permesso al resto del mondo di migliorare e di emendarsi a sua volta.

Questo è un Messaggio molto misterioso perché noi occidentali non potremmo mai credere che la salvezza planetaria possa arrivare dall'Est. E invece NO! Secondo il Segreto di Fatima verrà proprio da lì, e in particolare dalla Russia e dall'Ucraina, e ciò è già straordinario in sé.»

Ogni parola di padre Malachi Martin è di una importanza capitale! Ci fornisce qui (nel '96 appunto) la chiave di comprensione di quanto sta accadendo oggi sotto i nostri occhi, riguardo al conflitto che contrappone l'Est (Russia e Ucraina) all'Ovest (USA e UE).

Ora capiamo perché gli americani (manovrati dal Potere Oscuro; ndt) seguiti dai loro lacché europei, sono così interessati all'Ucraina, facendo tutto ciò che possono affinché aumenti il suo scontro con la Russia; con lo scopo diabolico che il Piano di Dio per la salvezza del mondo non giunga in porto. (Cfr. QUIQUI; ndt). È evidente che, senza saperlo, gli USA aiutati dalla UE apostata lavorano per il NEMICO!

È dunque la Russia che inizialmente, secondo tale Piano divino, dovrà essere purificata dai suoi mali... e subito dopo sarà la volta dell'Ucraina che uscirà dal conflitto attuale con il Cremlino. Solo in seguito le altre nazioni della Terra potranno essere guarite!

Ma cosa differenzia l'Ucraina dalla Russia che possa permettere al mondo di ritrovare il giusto cammino? Nessuno aveva mai menzionato quel paese come avente una relazione con il Terzo Segreto di Fatima. Nessuno, eccetto padre Malachi!

Nel 1914 la Vergine Maria scelse un piccolo villaggio di Hrushiw in territorio ucraino, esattamente tre anni prima di manifestarsi a Fatima! Apparve ai compaesani sopra la cupola della piccola chiesa in legno della Santa Trinità. (La storia è QUI; ndr).




E ciò che Ella annunciò loro fa venire i brividi alla schiena: "Per 80 anni la vostra fede sarà perseguitata e voi dovrete patire per difenderla".

«Noi sappiamo bene ‒ disse padre Martin ‒ che milioni di ucraini hanno sofferto terribilmente per la persecuzione comunista instauratasi in Russia a partire dal 1917. Dall'arrivo dei bolscevichi al potere, milioni di individui sono stati sterminati e, tra questi, praticamente tutti i vescovi e i sacerdoti!»

La profezia della Madonna nel 1914 ha dunque avuto un riscontro; la storia lo ha confermato. Ma Nostra Signora non ha dimenticato quel piccolo borgo, perché vi è ritornata il 26 aprile 1987, esattamente un anno dopo la grande catastrofe nucleare di Chernobyl.

Ella si manifestò ancora al di sopra della stessa chiesa e affidò il suo messaggio ad una giovane ragazzina dodicenne, Marina Kizyn.

I cattolici, gli ortodossi, i protestanti, gli ebrei, i musulmani e persino gli atei, che ebbero il privilegio di vedere la Vergine Maria circonfusa da una misteriosa luce argentea, la descrissero abbigliata con un magnifico abito scuro, corrispondente all'icona della Théotokos di Vladimir.

[Icona che Vladimir Putin donò a Bergoglio in occasione della sua visita in Vaticano il 25 novembre 2013 e ricevette una risposta negativa alla domanda di consacrare la Russia, secondo la richiesta della Signora di Fatima, come ho esposto QUI; ndt].
  

Théotokos di Vladimir

Circa mezzo milione di persone assistettero alle spettacolari apparizioni fino al 15 agosto.  La Madonna disse queste parole a Marina Kizyn:

«I  tempi  sono  venuti... quelli  che  sono stati  annunciati  come "FINE DEI TEMPI".

Vedete la desolazione che ricopre il pianeta... Pregate per la Russia... se non avrà un ritorno alla cristianità ci sarà una Terza Guerra Mondiale e il mondo intero correrà verso la rovina...

Vengo a voi con le lacrime agli occhi e vi imploro: pregate ed operate per il Bene e la Gloria di Dio. L'Ucraina è stata la prima nazione a consacrarsi alla Regina dei Cieli (ciò è avvenuto ufficialmente nel 1058) ed è per questo che Io vi ho messi tutti sotto la mia protezione.

Lavorate per Dio, perché senza l'Opera non c'è gioia e nessuno guadagnerà il Regno Divino. Voi dovete congiungervi al mio Cuore e vivere in Unità... Gesù Cristo Re, ed Io stessa, proteggiamo l'Ucraina per la gloria e il futuro Regno di Dio sulla Terra.

I suoi abitanti devono diventare gli apostoli del Cristo dopo i russi, perché se il cristianesimo non vi ritorna, ci sarà una Terza Guerra Mondiale.

L'Ucraina è cruciale per la conversione della Russia... ed è questa che convertirà l'Occidente. La scintilla di tutto questo verrà proprio dall'Ucraina.»


Vasili Nesterenko

Tornando a padre Martin, nel 1997 rivelò al giornalista Bernard Janson che secondo lui  si  sarebbero  dovuti  tenere gli occhi  bene aperti  verso il cielo,  perché  il  Segno della Madonna sarebbe apparso proprio lì. Per qualche motivo, egli si aspettava di scorgerlo durante quella primavera.

Ma quando questo non avvenne, disse che allora si sarebbe visto soltanto parecchio tempo dopo. Che tipo di segno stava aspettando padre Martin? Forse la Donna vestita di Sole con la luna ai suoi piedi e sulla testa una corona di 12 stelle, come descritto nell'Apocalisse?

[Quesiti che Suzanne Pearson si pose nel 2013, ed è sconcertante, perché non poteva sapere che questa raffigurazione stellare si sarebbe presentata davvero nei cieli il 23 settembre 2017, ossia precisamente dopo 20 anni da quel 1997! Cfr. QUI e QUI; ndt].

Dopotutto, nella seconda rivelazione, la Beata Vergine aveva affermato che una notte illuminata da una luce sconosciuta sarebbe stata il "segno" indicante l'inizio della Seconda Guerra mondiale.

Paradossalmente, un anno dopo l'invito di padre Malachi Martin a tenere gli occhi bene aperti verso il cielo, proprio nell'atmosfera cominciò ad apparire un nuovo fenomeno. 

Forse non era ciò che lui stesso si aspettava, ma poteva riferirsi ad uno dei castighi del Terzo Segreto. Infatti, nell'estate del '98, Suzanne gli confidò che per la prima volta nella sua vita si sentiva priva di energie e completamente spossata per una gran parte del tempo.

Egli rispose: "Non si preoccupi, non è colpa sua. Stanno manipolando qualcosa nell'atmosfera. Dobbiamo solo tirare avanti."

Da quel giorno, ella cominciò ad osservare i cieli più attentamente, e in effetti vide delle strane scie chimiche fuoriuscire da diversi aerei.

Tali  scie  non evaporavano  come  la  normale  condensa  lasciata dagli  aerei  di linea, si allargavano e si combinavano l'un l'altra, fino a formare una larga rete di nuvole artificiali. Questo fatto iniziò a verificarsi con regolarità giorno dopo giorno, creando una vasta foschia biancastra che andava a coprire interamente il cielo.




Padre Martin aveva affermato che i castighi fisici sarebbero avvenuti sulla terraferma, sugli oceani ma anche nell'atmosfera del nostro pianeta, e durante gli ultimi anni della sua vita gli sembrò che l'aria cominciasse ad essere colpita da qualcosa.

In un'intervista radiofonica all'Art Bell Show (QUI tradotta in italiano; ndt), disse che le catastrofi, anche se apparentemente naturali, sarebbero state in realtà di origine umana perché, maneggiandoli ai propri scopi, l'uomo sarebbe arrivato ad usare gli elementi della natura come un'arma.

[Documentarsi per credere! Cliccare sul link per vedere il filmato estremamente interessante]: 

http://www.dailymotion.com/video/x68g6dw

Rivelò pure a Suzanne Pearson che una nuova forma di energia sarebbe stata usata per uccidere un miliardo di persone, e tutto, oggi, sembra corroborare questa tesi. Egli descrisse tale energia come assolutamente economica e "teoricamente" capace di migliorare le condizioni esistenziali di tutti gli esseri umani.

Purtroppo ora, viene usata per produrre armi dalla forza distruttiva, anzi apocalittica. Ed anche se padre Martin non entrò mai specificamente nei dettagli, l'energia scalare sembra essere la più probabile. Fu Nikola Tesla a scoprirla nel 1889. (Cfr. QUI; ndt).

Lo strumento più semplice per questa frequenza è l'interferometro longitudinale, chiamato anche "Tesla Howitzer", perché nel 1908 lo scienziato scoprì che con esso poteva unire due o più onde scalari, incrementandole in raggi più potenti che, fusi insieme, potevano "trasferire" un'enorme quantità di energia.

Questi raggi concentrati possono essere diretti ovunque, su qualsiasi bersaglio planetario, in acqua come in cielo e, una volta colpito, lo distruggono per mezzo di un violento impatto elettromagnetico.

Le stesse onde micidiali possono essere indirizzate anche via terra per scatenare terremoti e risvegliare vulcani, quindi "camuffate" da cataclismi comuni, inducendo le popolazioni "prese di mira" a ritenere che siano di origine naturale quando, come detto sopra, non è affatto così. (Documentarsi QUI e QUI; ndt).

Gli impulsi scalari sono in grado di produrre tempeste mai viste dalla forza inaudita, trasformandosi in uragani e tornado che possono essere diretti a devastare qualsiasi località della Terra. (C'è persino una piattaforma vagante per gli oceani; ved. QUI; ndt). Analogamente, possono impedire la pioggia e causare desertificazioni e carestie.




Nel tempo in cui l'Unione Sovietica c'era ancora, Malachi Martin aveva affermato in un'intervista resa a Bernard Jenson che secondo lui esisteva un "Potere Superiore" al quale entrambe le super-potenze rendevano omaggio.

Concerneva un gruppo di persone che si celava dietro la fittizia guerra fredda tra Stati Uniti e Russia, con l'obbiettivo di creare un Nuovo Ordine Mondiale, influenzando i due paesi per l'attuazione di un unico sistema empio ed ateo.

Mentre passeggiavano lungo la Lexington Avenue di New York, Padre Martin disse al giornalista: 

"Anche se abbiamo ancora le nostre strutture governative e la democrazia, e benché possiamo ancora votare, in realtà veniamo già controllati dall'alto. Negli anni a venire le decisioni più importanti non verranno più prese dagli americani.

In questo Nuovo Ordine Mondiale i singoli stati non conteranno più. Tutto sarà globalizzato, sebbene il governo unitario sarà più economico che politico. La situazione attuale terrestre è dominata solo da una cosa: il flusso di denaro per i beni materiali, e nessuna nazione può farne a meno.

Bisogna necessariamente aderire all'intero sistema economico e quindi si finisce per dipendere totalmente dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale. Tutta l'attività produttiva di un paese deve essere orientata ed incorporata in un'economia  di  tipo  unico."

Gli uomini che guidano questo Nuovo Ordine non sono legati ad alcuna nazione. Il mercato è dominato da una settantina di individui che decidono le sorti di interi stati. Sono persone ricchissime e diventano sempre più ricche ogni giorno di più.

Hanno capitali investiti in ogni parte del globo. Sono loro a decidere il valore dei nostri soldi. E sono sempre loro a dire al Presidente degli Stati Uniti cosa deve o non deve fare.

E fra le tante nazioni asservite a questi 60-80 uomini super facoltosi che decidono vita e morte di ogni singolo paese del mondo, c'è anche la Città del Vaticano.

Sì, anche lo Stato Vaticano è sotto il controllo di questi pochi "esseri" dalla potenza smisurata e deve fare ciò che ad esso viene "consigliato" per poter sussistere. 
(Cfr. QUIQUI , QUI QUI; ndt).




In questo scenario, il fatto più triste per padre Martin era quanto la Chiesa si fosse resa connivente con tale mostruoso Moloch, ponendosi al servizio dell'Oligarchia finanziaria internazionale.

Le sue grandi ricchezze, ammassate nel corso degli anni, dipendono in gran parte dalla colpevole collaborazione economica con "mammona".

Padre Malachi riteneva che l'aver sottoposto la propria volontà a questi nemici pericolosissimi sia costato alla Chiesa Cattolica la propria autorevolezza e dirittura morale, tanto che adesso ha un disperato bisogno del sistema economico planetario per sovvenzionarsi, proprio come in epoche passate aveva ceduto al potere temporale piuttosto che rimanere su quello spirituale come le era stato affidato dal Cristo.

Egli era così angustiato da questo stato di cose da dedicare ben tre dei suoi ultimi libri a quest'argomento. Nel romanzo "Il Vaticano", questa perniciosa collaborazione tra la Santa Sede e le Élite finanziarie mondiali prende forma concreta in un documento definito "l'Accordo", che ogni Papa avrebbe dovuto firmare sin dalla caduta dello Stato Pontificio, avvenuta nel 1870.

Lo scopo di questo "Accordo" era  di far sì  che i due eterni nemici,  la Chiesa di Roma e l'Assemblea Universale, potessero unirsi in un rapporto d'affari reciprocamente vantaggioso, pur rimanendo avversari.

Al di là della finzione, il compromesso c'è stato davvero però, sin dal tempo del Concilio Vaticano II, e da allora, ogni nuovo Papa che viene a conoscenza del Segreto deve necessariamente confrontarsi con gli orrori degli imminenti castighi annunciati dal Cielo e non può esimersi dal sentire l'irresistibile forza della pressante e ripetuta richiesta mariana di Fatima che è rivolta unicamente a lui e a nessun altro.

[E infatti, il 25 marzo 2022, il Falso Profeta, che continua a far di tutto per zittire ed osteggiare la Vergine Maria – ved. QUI e QUI – la adempirà, con una sfrontatezza inaudita, attuando una ennesima e solenne "presa in giro" nei confronti della Signora di Fatima e di Suo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo... Ma è possibile che ancora la grande maggioranza dei "cattolici" abbia ancora le "fette di salame" sugli occhi? Ndt].

Nel suo libro "Keys of This Blood" (Le Chiavi di Questo Sangue) Malachi Martin afferma che il fattore primario atto a contrassegnare il Terzo Segreto è proprio la Russia. I suoi contenuti hanno motivo di esistere soltanto in rapporto a tale nazione.

I miracolosi cambiamenti di tipo geopolitico profetizzati nel Terzo Segreto ruotano tutti attorno all'ex Unione Sovietica, il mezzo scelto da Dio per castigare l'Umanità mediante l'errore, le guerre e le persecuzioni.

Nondimeno, una volta consacrata, essa diverrà prodigiosamente lo strumento di una nuova evangelizzazione.

Dobbiamo solo scegliere tra obbedire a Maria o ignorarla, ma la Chiesa purtroppo ha scelto questa seconda opzione da più di 93 anni ormai...  (la domanda specifica della Madonna a Suor Lucia, che in quell'occasione vide anche la Santissima Trinità, era stata fatta il 13 giugno 1929).


Intanto... noi preghiamo, perché...

Fortunatamente, la Beata Vergine ci ha detto che alla fine il Suo Cuore Immacolato trionferà e che un periodo di Pace verrà concesso al mondo...

Traduzione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it

    "    : dafeizhontadoukoz.org
    "    : fatima.it – Qui, il resoconto completo della relazione, trascritta in italiano.

Le apparizioni di Grushew (Grushevo o Gruscevo): "Insegnate ai bambini a pregare. Insegnate loro a vivere nella verità e vivete voi stessi nella verità. Dite il Santo Rosario.

 


Le apparizioni di Grushew

(Grushevo o Gruscevo)

Hrushiw - Ucraina - ex URSS

Alcune donne ucraine raccolgono l'acqua della sorgente situata a pochi metri dalla cappella dove è apparsa la Santa Vergine. Secondo la tradizione, questa fonte, detta "delle guarigioni", scaturì nel XVI° secolo, al tempo della guerra dei cosacchi contro il re di Polonia, nel luogo dove la Madonna apparve per la prima volta ai fedeli.

 1806 (*)

La Santa Vergine apparve nel 1806, allontanando un'epidemia di colera e facendo zampillare ai piedi di un salice acque salutari in ricordo della sua apparizione. Maria era già apparsa in questo villaggio nel XVI secolo al tempo della guerra dei cosacchi contro il re di Polonia.

 12 maggio del 1914 (*)

Il 12 maggio 1914 la Vergine apparve a 22 contadini. La visione durò fino al giorno successivo. I veggenti ricevettero un messaggio profetico, che preannunciava tempi dolorosi per il mondo e per l'Ucraina in particolare. Ella predisse loro la perdita di sovranità dell'Ucraina per 80 anni: per otto decenni ci sarebbero state sofferenze e persecuzioni, al termine delle quali la cristianità avrebbe trionfato e l'Ucraina sarebbe tornata libera. Inoltre, disse loro che lo scoppio della guerra mondiale era imminente e che la Russia sarebbe diventata un paese senza Dio.

 26 aprile 1987 (*)

Il 26 aprile 1987 la Madonna appare a Maria Kyzyn (1976). Maria, mentre sta uscendo da casa per recarsi a scuola, nota una strana luce sulla cappella sconsacrata (chiusa al culto dal regime nel 1947) che confina col giardino di casa sua. Si sofferma ad osservarla, quando, all'improvviso scorge, su una delle facce della torre ottagonale che copre la cupola della cappella, una figura: è una Donna vestita di nero con un Bambino in braccio. La piccola rientra di corsa dalla madre Miroslava e l'avverte. La madre esce e, riconosciuta la Madonna, invita la figlia ad inginocchiarsi a pregare. L'immagine della Vergine è rimasta visibile a tutti per un mese, ora nel vano di una finestra del campanile, ora sulla sommità della cupola, ora nel cielo sopra la chiesetta. Testimoni diretti dell'evento miracoloso sono state almeno mezzo milione di persone.

Il 13 maggio, anniversario dell'apparizione di Fatima, sugli schermi della televisione locale va in onda un servizio denigratorio sul fenomeno di Grushew, proprio per scoraggiare i pellegrini: ma durante tale programma, sul video apparve l'immagine della Madonna, che tutti i telespettatori della regione poterono osservare. Occorre ricordare che l'apparizione del 26 aprile si è verificata nello stesso giorno e nella stessa ora in cui ebbe luogo un anno prima il disastro di Chernobyl. Il ché potrebbe sembrare una curiosa coincidenza se la Vergine, in un suo ammonimento, non vi avesse fatto esplicito accenno. La Madonna ha dato a Maria, nel corso delle numerose apparizioni che la giovane veggente ha avuto, diversi messaggi: talvolta piangendo ha chiesto penitenza per la remissione dei peccati dell'umanità; in altre occasioni ha invitato alla preghiera e al perdono per la conversione della Russia; alla recita del Santo Rosario, arma potente contro satana. Ha invitato a non dimenticare coloro che sono morti nel disastro di Chernobyl, che è stato un avvertimento e un segno per il mondo intero.

Il regime comunista fece di tutto per impedire ai veggenti di sostare sul posto e per scoraggiare il pellegrinaggio: ha innalzato barricate, ha scavato fossati lungo tutte le strade di accesso al villaggio e allargato il perimetro della zona vietata ai pellegrini. Ma tutto ciò non arrestò l'afflusso dei fedeli: una fonte governativa ha parlato della presenza di 45.000 persone al giorno, che provenivano anche da molto lontano. La chiesa di Hrushiv è uniate, ovvero appartenente alla comunità cattolica di rito greco fedele alla Chiesa di Roma e molto perseguitata dal regime sovietico. Non appena la notizia dell'apparizione si diffuse, però, anche gli ortodossi accorsero sul luogo del miracolo. 

La cappella dell'apparizione, sconsacrata nel 1959, era stata costruita a metà Ottocento, dopo che la Vergine, apparendo, aveva allontanato un'epidemia di colera nel 1806. La Madonna era riapparsa nel 1914, alla vigilia dello scoppio della guerra mondiale. Sul luogo sorgeva un salice e una fonte miracolosa, venerata fin dal XVI° secolo. I pellegrini vi si recavano tre volte all'anno per chiedere perdono o guarigione. Il primate della Chiesa ucraina, il cardinale Lubachivsky, pur non avendo espresso un giudizio definitivo sugli eventi di Grushew, ha apprezzato il fatto che in seguito alle apparizioni la fede della gente si sia rafforzata.

Dai messaggi dell'aprile 1988:

"E' per tramite vostro e del sangue dei martiri che avverrà la conversione della Russia. Pentitevi e amatevi gli uni e gli altri. Stanno per arrivare i tempi che sono stati preannunciati come quelli della fine del tempo. guardate la desolazione che circonda il mondo: i peccati, l'accidia, il genocidio... Se per la Russia non c'è ritorno al cristianesimo, ci sarà una terza guerra mondiale e il mondo intero si troverà davanti alla rovina".

"Insegnate ai bambini a pregare. Insegnate loro a vivere nella verità e vivete voi stessi nella verità. Dite il Santo Rosario. E' l'arma contro satana... Sono venuta a confortarvi e a dirvi che le vostre sofferenze ben presto finiranno. Io vi proteggerò per la gloria e il futuro del Regno di Dio sulla terra, che durerà mille anni. Il Regno del Cielo e della Terra è a portata di mano. Verrà solo attraverso la penitenza e il pentimento dei peccati... Molti vengono come falsi messia e falsi profeti. Siate attenti... Io non faccio distinzioni di razza o religione. Voi qui in Ucraina avete ricevuto la conoscenza dell'unica, vera, Chiesa apostolica... Il Dio Eterno vi chiama. Ecco perché sono stata mandata a voi... nonostante le lunghe persecuzioni che avete subito non avete perduto la fede, la speranza e la carità".


La Madonna è apparsa anche in Russia nella regione cattolica dell’Ucraina.

Ed ora, la Madonna appare – anzi, riappare – anche nella Russia sovietica, nella cattolica regione dell’Ucraina. Ritorna a prendere possesso di una terra che già fu sua per mille anni. E’ successo a Gruscevo, un villaggio dell’Ucraina occidentale dove un tempo sorgeva un famoso Santuario mariano; per l’esattezza il 26 aprile 1987, nell’anniversario del disastro di Chernobyl, e le apparizioni si sono ripetute per alcuni giorni.

La notizia è di quelle che dovrebbero far sobbalzare le telescriventi dei giornali, come un terremoto dell’8° grado della scala Richter che rompe i pennini dei sismografi. I nostri giornali ne accennarono appena, con titoletti su una o due colonne; alla RAI-TV, silenzio di tomba. In compenso fu ampiamente registrata, sia pure in toni ironici prescritti dall’ideologia del partito, da organi della stampa sovietica come il foglio giovanile Leninska Molod, il quale parlò di “decine di migliaia di persone attratte dalla curiosità”. Il che se non altro attesta la realtà dell’avvenimento. Altre informazioni più dettagliate si sono avute da fogli della cristianità clandestina russa pervenuti in occidente e per bocca del leader dei cattolici ucraini Josip Terelja, 45 anni (18 dei quali trascorsi nei lager siberiani o in ospedali “psichiatrici” a causa della sua fede indomita), testimone diretto dei fatti di Gruscevo, poi espulso dall’URSS e recentemente intervistato a Roma dal settimanale “Oggi”.

Per tre volte la Vergine è apparsa nel Santuario di Gruscevo (distrutto da Stalin) nel corso dei secoli. La prima volta nel XVI° secolo nel corso di una guerra russo-polacca. La seconda nel 1914, allo scoppio della guerra europea e quindi alla vigilia della rivoluzione comunista nel 1917. In quell’occasione – dice Terelja – “La Beata Vergine annunciava il sopraggiungere di tempi dolorosi per il mondo e soprattutto per la nostra nazione. Diceva che per otto decenni ci sarebbero state sofferenze e persecuzioni, al termine delle quali, tuttavia, la cristianità avrebbe trionfato”. “Per otto decenni”: quasi ci siamo, se facciamo i conti. La nuova apparizione a Gruscevo ne è una conferma. E solleva nell’animo dei credenti l’eco di un’altra grande profezia mariana, quella consegnata il 13 luglio 1917 ai tre pastorelli di Fatima. Chi non la ricorda?

“…Per impedire ciò – disse allora la Vergine – io verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice dei primi sabati. Se i miei desideri saranno soddisfatti la Russia si convertirà e regnerà la pace. Se no, la Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, causando guerre e persecuzioni alla Chiesa. Molti buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire e molte nazioni saranno annientate… (Qui si inserisce il famoso “terzo segreto”, cioè la parte segreta del messaggio di Fatima) … Ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”.

Ecco dunque che l’arco si chiude: Fatima si allaccia a Gruscevo, passando per Medjugorje e altre teofanie mariane degli ultimi tempi. Il disegno salvifico di Dio in questo secolo dominato da satana e dall’ateismo (teorico e pratico) si delinea nella sua pienezza, grazie all’intercessione e alla pienezza luminosa della Madre di Cristo che è anche Mater Ecclesiae. Ma che cosa è accaduto esattamente a Gruscevo il 26 aprile dello scorso anno?

Ecco i fatti in breve.

Una bambina di 12 anni, Marina Kizyn, appena uscita da casa per andare a scuola, nota una strana luce sulla cupola di una cappella che sorge a due passi dalla sua abitazione. Guardando meglio, nota la figura di una giovane donna con un bimbo in braccio e, spaventata, corre ad avvertire sua madre Miroslava. La giovane esce di corsa, vede l’apparizione, e non ha esitazioni. Dice alla figlia:”Inginocchiati e prega: è Lei, la Madonna”. La notizia si sparge in un lampo nel paese, accorre altra gente, tutti vedono. La cappella, chiusa al culto dal regime fin dal 1958 (Kruscev infatti aveva completato l’opera demolitrice di Stalin nei confronti del cattolicesimo ucraino), era stata costruita nella metà del secolo scorso sul luogo dove sorgeva un salice, alle cui radici sgorgava una fonte di acqua miracolosa. L’apparizione rimase visibile per parecchi giorni. 


La Madonna appariva in tutto simile a quella della cosiddetta “Vergine della Tenerezza”, un’icona donata circa l’anno mille a Vladimiro il Grande, principe di Kiev, da sua moglie Anna, dopo la conversione di quel popolo al Cristianesimo, culminata con un “battesimo in massa” nelle acque del fiume Dniepr. E’ la più antica e venerata immagine sacra Ucraina. 

“L’Ukrain Weekly”, settimanale dei cattolici ucraini che vivono in esilio in Inghilterra, ha riferito da fonti private che il 13 maggio 1987, festa della Madonna di Fatima, durante un programma della TV locale sull’argomento del giorno, l’immagine della Vergine apparve anche sui teleschermi e fu vista in tutta la regione. Josyp Terelja fu tra i primi ad accorrere sul posto non appena si sparse la voce. Era stato liberato solo due mesi prima dalle carceri del KGB, ma non aveva paura. Anche lui la vide. “Pensai: quant’è bella! Era un volto soprannaturale, ma al tempo stesso umano, familiare… La Madonna piangeva e chiedeva penitenza per la remissione dei nostri peccati. Il concorso di folla in quei giorni divenne imponente. Il foglio clandestino “Cronache della Chiesa Cattolica ucraina”, citato da “Ukrainian Weekly”, parla di 80.000 persone al giorno arrivate sul posto con tutti i mezzi. C’erano targhe di pulmann e di auto di tutti gli stati dell’Urss. La polizia, presa fra le antiche abitudini e la “Perestroika” di Gorbaciov, dava un colpo al cerchio e uno alla botte. Un po’ creava ostacoli, erigeva steccati, faceva la “faccia feroce”; un po’ lasciava correre. La stampa del regime, compresa l’autorevole “Literaturnaria Gazeta”, seguì la stessa linea; ammetteva in tono agrodolce l’eccezionale afflusso dei pellegrini da ogni parte dell’Unione, ma si affrettava a spiegare che non si trattava di “fede nei miracoli” (queste “anticaglie”), ma di semplice curiosità…

Non è la prima volta che la Madonna appare in Ucraina in questo dopoguerra. Essa è apparsa per 11 volte a Seredne, sempre nell’Ucraina occidentale, nel 1954-55, a una giovane veggente di nome Anna, dandole un messaggio che non differisce sostanzialmente da quelli di Fatima e di Medjugorje. E l’anno scorso si è parlato di apparizioni anche in un’altra località vicino a Gruscevo. Bisogna riflettere all’epopea di fede e di martirio vissuta tra i cattolici ucraini durante questo terribile “ottantennio” che sta per chiudersi: essi hanno davvero meritato la predilezione della Vergine e possono celebrare, sia pure in silenzio ma con rinnovata speranza, il millenario della conversione della Russia al Vangelo.

Di Leone Dogo

Fonte: Foglietto Medjugorje-Torino marzo/aprile 1988

(*) Fonte: "Apparizioni mariane", di M.Gamba, Ed.Segno

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Le apparizioni di Grouchiv (Ucraina) dal XVII al XX secolo

La storia di Grouchiv (Hrushiv) inizia nel XVII secolo, quando la Vergine apparve, nella parte inferiore del villaggio. Il popolo, per commemorare l'avvenimento, piantò in quel luogo un salice. Un secolo più tardi, ai piedi del salice sgorgò una sorgente e la gente veniva per raccogliere quell'acqua chiara.

Avvennero molte guarigioni che resero famoso il santuario. Nel 1806, Stepan Chapowskyj vi dipinse una immagine della Vergine. I paesani la fissarono sul salice e si intensificarono i pellegrinaggi in quel luogo, tanto che il proprietario del terreno, seccato dal fatto che i pellegrini lo calpestassero, decise di chiamare un miscredente, J.Kina, per costruire una barriera intorno al salice; ma, secondo la memoria popolare, tutta la famiglia Kina perì poco tempo dopo.

Nel 1856 scoppiò una epidemia di colera. Una donna vide allora in sogno la Madre di Dio: «Figlia mia, ti prego di pulire il pozzo profanato. Celebratevi una messa e la morte cesserà di colpire il villaggio». È quello che avvenne: l'epidemia cessò e si costruì sulla sorgente una cappella dedicata alla Santa Trinità. Più tardi, al tempo di Stalin, l'annessione dei greco-cattolici alla Chiesa Ortodossa rese impossibile l'accesso alla cappella.

La Chiesa greco-cattolica pagò la sua fedeltà a Roma con il carcere e innumerevoli morti. È in questo contesto che il 26 aprile 1987, giorno dell'anniversario di Chernobyl e all'alba della perestroika, una giovinetta di 11 anni, Maria Kizyne, ha delle apparizioni della Vergine, sotto forma di una silouette in marcia. La bambina non parlò molto del fatto, ma divenne più diligente e cominciò a pregare meglio. Le settimane seguenti, molta gente cominciò a recarsi al villaggio, anche da molto lontano e molti affermavano di aver avuto delle visioni della Vergine. Tra loro, si trovava Josyp Terelya, che riconobbe la Vergine che aveva visto in prigione, in punto di morte, e la sua testimonianza si propagò con grande clamore.
Nato nel 1943, Josyp Terelya fu allevato dalla nonna materna, fervente cattolica. Diviene militante dell'Azione Cattolica e fervente adoratore dell'Eucaristia. Ma, fidanzato all'età di 19 anni, venne incarcerato e rimase in prigione per 15 anni (1962-1976).

Quando fu liberato, la sua fidanzata, che l'aveva aspettato, poté finalmente sposarlo. Josyp le confidò, allora, le due apparizioni della Vergine, durante il suo periodo in carcere. Il 12 febbraio 1970, nella prigione di Vladimir, a 165 Km a nordest di Mosca, la Vergine gli apparve invitandolo al perdono incondizionato, soprattutto verso i nemici, i Russi moscoviti.

Maria gli fece inoltre questa predizione: «Hai davanti a te anni di prove e di umiliazioni. La Russia resta nell'oscurità e nell'errore. Non ci sarà pace sino a quando il popolo si pentirà e si compirà l'opera di mio Figlio; non si avrà pace poiché questa non può venire che là, dove esista la giustizia. Prega per i nemici, dimenticali ed un cammino di luce si aprirà davanti a te.»

Una seconda apparizione avvenne due anni dopo: «Il 12 febbraio 1972 (...) mi trovavo nella cella di isolamento. La stanza era fredda da morire; soffrivo sino alla radice dei capelli. Soltanto una lampada sospesa rischiarava la camera. Sollevai il manicotto vicino alla lampada per scaldarmi le mani; ma la guardia mi vide dallo spioncino e spense la luce. (...) Non riuscivo a muovermi. Mi sdraiai sulla branda in attesa di morire. Fu allora che sentii il caldo contatto di una mano femminile, dolce come il latte. Mi sentii riscaldato. Sentivo del calore nella stanza. Pensai di avere delle allucinazioni o che stavo morendo. Ma fu allora che udii la voce: «Mi hai chiamata e sono venuta da te. Non credi che sono io?» Allora vidi davanti a me una giovane donna. La prima volta mi disse: «Non sarai liberato da questa prigione; non hai percorso che la metà del cammino, ma non aver timore, io sto con te.»
Tre mesi dopo la sua liberazione, Josyp Terelya si recò a Grounchiv. Racconta: «La vidi, come vedo voi. Volevo raggiungerla, toccarla. La sentii e potei toccarla. Allo stesso tempo, riuscivo a parlare con altri che si trovavano là. L'atmosfera era di pace. Era la Madre di Dio, viva, una gemma viva! Parlava con noi. La sua figura era piena di vita. Degli adulti la videro, tutti i bambini la videro. E noi non l'abbiamo appena vista, noi l'abbiamo sentita. Gli uni hanno inteso una cosa, altri, un'altra. Maria parlava a ciascuno. Eravamo circa 52 mila.

Quando mi rivolse la parola, cominciò dicendo: Figlia mia, Ucraina, figlia mia, sono venuta da te. Tu sei la più ridotta in schiavitù, quella che più ha sofferto per la fede in Cristo.» Ci chiese poi di pregare, di insegnare ai bambini la preghiera, il Rosario, di pregare costantemente per i defunti. Io udii queste parole: «Sono venuta da voi perché qui il popolo fervente divulgherà il mio messaggio dappertutto. So dove devo andare. Vado dove è meglio per mio Figlio. Ricordatevi che il peccato è il piacere proibito. La Madre di Dio vi dice di offrire le vostre vite. Ognuno di voi deve partecipare alle sofferenze di Gesù. In questo modo, credetemi, riscatterete le anime che sono cadute nel peccato.. Non abbiate timore e pregate, pregate, pregate incessantemente. Riconoscete Gesù, pubblicamente. Non vergognatevi di fare il segno della croce. Preparatevi per le grandi persecuzioni e nuovi sacrifici. Stanno per accadere grandi cose. Nelle Filippine i cattolici sono scesi per la strada senza che i soldati sparassero loro. Verrà l'ora che la Madre di Dio agirà in maniera uguale anche nell'Unione Sovietica. (...) L'Ucraina diventerà indipendente (...) Voi litigate spesso per orgoglio e umana vanità. Pregate. La preghiera, il Rosario, vi salverà. L'anticristo fa di tutto per sconfiggervi. Ricordatevi : la pace viene soltanto dalla Redenzione. La pace è calma e riposo e voi non state ancora in pace. »

Questo fatto avvenne all'inizio della perestroika. Fu il catalizzatore di una presa di coscienza nel momento in cui il regime cominciò, esitante, a mettere fine alle persecuzioni. Da questo punto di vista, l'avvenimento riveste una importanza storica, è il momento chiave nel quale la libertà dell'uomo ha riorientato il corso della storia...

Tratto da R. Laurentin, Comment la Vierge Marie leur a rendu la liberté, (Come la Vergine ha reso loro la libertà) - Edizioni OEIL, Paris, 1991, p. 98-131 - sintesi F. Breynaert