Quale è la partecipazione della Vergine Maria al Mistero della Croce?
” La partecipazione della Madre mia al Mistero della Croce è un fatto unico nella storia del genere umano e anche nella storia del Cielo.
La Madre mia, sola fra tutte le donne, è vera Sacerdotessa. Essa, ben erudita nelle Sacre Scritture, sovrabbondantemente illuminata dallo Spirito Santo, accettando la maternità divina ben sapeva ciò che sarebbe stato di Lei.
Del resto il vecchio Simeone, senza mezzi termini, le disse: ” E tu, o donna, avrai il cuore trapassato… ecc. “.
La Madre mia conservò nel suo cuore questa tremenda profezia, per Lei limpida e trasparente, così che la stessa profezia fu come lama acuminata che le trapassò il cuore per tutta la vita.
La Madre mia fu vera Sacerdotessa.
Non nel senso comune, in cui lo sono in certo qualmodo i battezzati e i cresimati. Neppure nel senso ministeriale, ma in modo diverso, e ancor (p. 22) più profondo, di chi ha ricevuto il Sacramento dell’Ordine.
Mia Madre fu ed è Sacerdotessa vera in quanto sulla cima del Calvario, offrì al Padre la Vittima pura e santa, l’Agnello di Dio, il Figlio suo, e con l’Agnello offrì se stessa.
Essa è pure vittima per i peccati.
Presente, consenziente, compartecipante, non subì l’azione ma – con il Figlio suo divino – fu , vera protagonista del dramma della Redenzione in cui si incentra la storia del genere umano.
In questa duplice offerta, che si rinnova in ogni Messa, vi è l’azione per cui il Sacerdote è veramente tale. Mai, infatti, il Sacerdote è tanto Sacerdote come quando, insieme a Me, offre Me stesso e se stesso al Padre.
Per questo la Madre mia è corredentrice.
Per compiere questa offerta la Madre mia ha dovuto annientare se stessa interamente. La vittima si distrugge, la vittima si consuma. Lei ha dovuto distruggere il suo Cuore di madre santa e pura, la più santa fra tutte le madri.
Ha dovuto sacrificare e immolare ogni suo sentimento, ha dovuto e voluto ripetere il suo ” fiat ” e, come Gesù e con Gesù, ha detto: ” Non la mia, o Padre, ma la tua volontà si compia “. (p. 23)
Solo un amore non descrivibile, non comprensibile, un amore senza dimensioni umane l’ha resa capace di così grande prodigio.
La Madre mia, come Sacerdotessa, ha testimoniato a Dio e agli uomini la più grande prova di amore che consiste nel sacrificare non la propria vita, ma la vita di Colui che più si ama.
Tremenda sorpresa
Gli uomini poco sanno e meno ancora riflettono su quel poco che sanno.
Gli uomini, e molti miei ministri e anime consacrate, non considerano che il Mistero della Croce si rinnova incessantemente. Debolmente credono alla realtà sublime del Mistero della Croce che si perpetua nel santo Sacrificio della Messa.
I sacerdoti non pensano che accanto a Me, che sono presente nell’Ostia consacrata, sta come sul Calvario mia Madre, che offre al Padre, insieme a Me, anche se stessa “.
Pensa, figlio, quale tremenda sorpresa sarà un giorno per molti miei ministri lo scoprire di essere stati solo materialmente, con Me e con la mia e loro Madre, protagonisti di questi grandi misteri.
Rifletti a quanti frutti mancati, a quante anime non santificate per la cecità colpevole di molti miei ministri. (p. 24)
Rifletti sui sacrilegi continui.
La Madre mia è e rimane con Me in comunione perfetta. In Lei sono state compiute grandi cose. Quale esempio la Madre mia per tutti i sacerdoti!
Se i miei sacerdoti si ispirassero a questa perfetta comunione che intercorre tra Me e la Madre mia, lotterebbero quotidianamente per l’annientamento totale del proprio io.
Offrendosi al Padre insieme a Me, seguendomi sulla croce anziché seguire il mondo, sperimenterebbero che il mio giogo è soave e lieve. Vedrebbero l’albero della mia Chiesa ricchissimo di frutti.
Figlio, il mondo come terribile valanga sta precipitando verso la rovina. Quando la valanga inizia la sua discesa, raramente la si avverte; il suo moto iniziale è impercettibile, poi a poco a poco cresce e diventa travolgente.
Ebbene la valanga ha iniziato la sua marcia e gli uomini ciecamente non avvertono lo sfacelo a cui vanno incontro.
L’allarme è stato dato, quasi inutilmente. Pochissimi lo hanno accolto; moltissimi lo hanno ignorato.
Ma ciò che più rattrista il mio Cuore misericordioso e il Cuore immacolato della Madre mia e vostra, è il fatto che troppi sacerdoti abbiano ignorato i molteplici richiami venuti dal Cielo. Tremenda responsabilità…
Pronuncia un discorso in occasione della consegna delle lauree alla Dillard University
La cerimonia di consegna dei diplomi di laurea a 247 studenti della Dillard University di New Orleans (Louisiana, Stati Uniti) ha avuto quest’anno un oratore d’eccezione: il famoso attore Denzel Washington.
Quello che ha spiccato nel suo discorso, pronunciato il 9 maggio, è stato il costante riferimento a Dio, chiedendo ai laureati di metterlo davanti a tutto.
“Numero uno: mettete Dio al primo posto”, ha detto loro. “Mettete Dio al primo posto in tutto ciò che che fate”.
“Tutto ciò che ho è per grazia di Dio. È un dono”, ha riconosciuto l’attore.
“Ho tenuto Dio nella mia vita e questo mi ha mantenuto umile. Non sono rimasto sempre accanto a lui, ma lui è rimasto sempre accanto a me. State vicini a Dio, in tutto ciò che fate. Se pensate di voler fare quello che pensate abbia fatto io, allora fate quello che ho fatto: state vicini a Dio”.
Washington ha offerto ai laureati altri due consigli.
“Numero due”: “vivete una sola volta, e allora fate ciò che vi appassiona, cogliete le opportunità a livello professionale, non abbiate paura di fallire”.
“Non abbiate paura di uscire dagli schemi prestabiliti, non abbiate paura di pensare al di fuori degli schemi prestabiliti, (…) di sognare in grande. Ma ricordate: i sogni senza obiettivi sono solo sogni, e alla fin fine provocano delusione. Abbiate sogni ma abbiate anche obiettivi, obiettivi di vita, (…), obiettivi mensili, obiettivi giornalieri. Io cerco di darmi obiettivi ogni giorno”.
L’attore ha quindi ricordato ai ragazzi che per raggiungere quegli obiettivi servono “disciplina e coerenza”: “Lavorare funziona. Lavorare sodo è quello che fa la gente di successo. Ma ricordate che il fatto che voi facciate molto di più non significa che otterrete molto di più”.
Il terzo consiglio è stato quello di fare attenzione a non attaccarsi troppo alle cose materiali.
“Non importa quanto denaro farete, non lo potrete portare con voi. (…) Non conta tanto ciò che avete, ma ciò che fate con quello che avete”.
E ha aggiunto un pensiero interessante: “La cosa più egoista che potete fare in questo mondo è aiutare qualcun altro (…) per i buoni sentimenti che suscita in voi”.
Confesso che non avevo mai sentito parlare di Marie-Julie Jahenny (1850-1941), contadinella nata a Blain in Bretagna: imperdonabile, perché è una delle eroiche corredentrici straordinarie che la Grazia ci ha dato. Rimasta zoppa per essere caduta da neonata, aveva 23 anni ed era quasi agonizzante per un cancro gastrico, il 15 marzo 1873, quando fu scelta: “Sono la Vergine Immacolata, mia cara figlia, e tu hai sofferto molto: vuoi accettare le cinque piaghe del Mio divin Figlio?”; Maria Giulia chiese: “Cosa sono queste cinque piaghe?”, “Sono i segni dei chiodi che hanno trapassato le Sue mani ed i Suoi piedi e la piaga causata dalla lancia”. Accettò, e ricevette i segni del Suppliziato che avrebbe fedelmente accompagnato
Il 28 marzo venerdì, la ragazza comincerà a vivere la sua terribile Via Crucis, che si ripeterà per tutti i venerdì della sua lunghissima vita, in un’estasi dolorosa; i millecinquecento passi verso il Calvario lasciando una scia di sangue sul pavimento, le tre cadute (durante una, si fratturerà il cranio) il sangue del costato che imbeve il vestito, gli otto minuti della crocifissione in cui cessa di respirare, come dimostra uno specchio davanti alla sua bocca. Una scena che molti dei presenti non hanno potuto sopportar di vedere.
Il dottor Antonio Imbert Gourbeyre, professore alla facoltà di medicina a Clermont-Ferrand, attesterà che dal 28 dicembre 1875 per cinque anni, la contadina ha vissuto nutrendosi soltanto dell’Eucarestia – e che durante quel periodo sotto il suo controllo medico, “non vi furono escrezioni liquide o solide. Non c’è inganno”.
Eppure, esponenti potenti della Chiesa, con ostinazione preternaturale la trattarono da simulatrice e ingannatrice per attrarre i soldi dei creduloni Nel 1877, Marie-Julie fu PRIVATA DEI SACRAMENTI per ordine dei vicari capitolari diocesani, decisione che fu mantenuta dal nuovo vescovo locale, Mons. Lecoq; e questa disposizione, per lei che viveva solo di Comunione, fu mantenuta fino al 1888. Dal 1880 viene controllata da vicino da un don Bachelier, che vuole essere il confessore della povera stigmatizzata – allo scopo di farle confessare che sta facendo la commedia. “Mi confessava e mi rifiutava l’assoluzione” disse un giorno la suppliziata.
(La mamma della povera perseguitata ha testimoniato che tuttavia, ogni domenica alle 6, Qualcuno deponeva un’Ostia sulla sua lingua). Tralascio le sofferenze fisiche ulteriori – tetanismo, cecità-sordità, paralisi – sacrifici sempre maggiori che Cristo stesso, a suo dire, le chiede per salvare anime, e che ella accetta . Basti dire che Marie Julie muore nel 1941, il 4 marzo: ha 91 anni, e con eroica generosità ha portato le stigmate, la sua croce, per 68.
Ebbene, se ricordo qui la stigmatizzata bretone, è perché – grazie ad Alessio Carnevali, un lettore grande raccoglitore di profezie – è perché essa ha descritto i tre giorni di buio con impressionante somiglianza ad Alois Irlmaier, il veggente bavarese.
” Io verrò sul mondo peccatore con un terribile rombo di tuono, in una fredda notte d’inverno. Un caldissimo vento del Sud precederà questa tempesta e pesanti chicchi di grandine scaveranno la terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere. L’aria si riempirà di esalazioni letali che, a cicloni, sradicheranno le opere dell’audacia e della follia e della volontà di potenza della Città della notte…Quando in una fredda notte d’inverno, il tuono romberà…allora chiudete molto in fretta porte e finestre…I vostri occhi non devono profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi…riunitevi in preghiera dinanzi al Crocifisso, ponetevi sotto la protezione di Mia Madre Santissima. Non lasciatevi prendere da alcun dubbio riguardo alla vostra salvezza...Accendete le candele benedette, recitate il Rosario. Perseverate tre giorni e due notti…Io, vostro Dio, avrò purificato tutto… Magnifico sarà il Mio regno di pace…”
E ancora:
” Verranno tre giorni di continue tenebre. Durante tali tenebre spaventose, solo le candele di cera benedetta faranno lume. Una candela durerà per tre giorni; però nelle case degli empi non arderanno. Durante questi tre giorni i demoni appariranno in forma abominevole e faranno risuonare l’aria di spaventevoli bestemmie. Raggi e scintille penetreranno nelle dimore degli uomini, però non vinceranno la luce delle candele benedette che non saranno spente né da venti né da tormente o terremoti. Una nube rossa come il sangue attraverserà il cielo; il rombo del tuono farà tremare la Terra. Il mare riverserà le sue onde spumose sulla Terra. La Terra si muterà in un immenso cimitero. I cadaveri degli empi come dei giusti copriranno il suolo. La carestia che seguirà sarà grande; tutta la vegetazione della Terra sarà distrutta, come pure saranno distrutti i tre quarti del genere umano. La crisi verrà per tutti repentina, i castighi saranno universali e si succederanno uno dopo l’altro senza interruzione.”
“I tre giorni di tenebre saranno di giovedì, venerdì e sabato…tre giorni meno una notte…”
Lo scapolare di protezione che fu dettato alla veggente.
“Durante questi tre giorni di oscurità terrificante, non deve essere aperta nessuna finestra, perché nessuno riuscirà a vedere la terra e il colore terribile che essa avrà in quei giorni di punizione, senza che muoia immediatamente…”
” Nessuno fuori dalla sua abitazione…sopravviverà. La terra tremerà come al giudizio e la paura sarà grande…”8 dicembre 1882. ” Il cielo sarà in fiamme, la terra si spaccherà…Durante questi tre giorni di oscurità lasciate accese le candele benedette dappertutto, nessuna altra luce risplenderà…”
“. ..Tutto tremerà tranne il mobile sul quale brucia la candela benedetta. Questo non tremerà. Vi riunirete tutti con il crocifisso e con la Mia immagine benedetta. Questo è ciò che terrà lontano questo terrore.”
” Tre quarti della popolazione del globo sparirà. Metà della popolazione della Francia verrà distrutta.”
La patria su cui Marie-Julie pianse coi suoi occhi veggenti:
Quasi tutta la Francia sarà diventata «Maometto» e senza religione“ (Estasi del 4 luglio 1881)
“La Francia, così bella in altri tempi, avrà perduto il suo onore e la sua dignità. Sarà invasa da popoli stranieri senza cuore e senza pietà… Strazieranno i suoi figli […] I discepoli che non sono del Mio Vangelo saranno molto impegnati a rifare a loro idea e sotto l’influenza del nemico, una Messa che conterrà parole odiose ai Miei occhi…”
“La Chiesa resterà vacante per lunghi mesi.”
“Prima che giunga il regno della resurrezione e della pace, bisogna che Satana regni pienamente, come un sovrano. Egli dominerà tutto. Quando avrà conquistato tutto, quando avrà rimosso ogni ricordo della Fede, fatto scomparire i santi templi, rovesciata la Mia immagine e la Mia Croce, il suo regno non durerà a lungo; ma giungerà a questo completo trionfo, vi arriverà tramite degli odiosi modi di agire.”
Gesù le suggerì una preghiera per i giorni di buio. “Quando usciranno dalla terra grida spaventose, orribili, le urla delle anime in disgrazia che non devono più tornare alla mia misericordia, direte la preghiera seguente: “Io ti saluto, ti adoro, ti abbraccio, o Croce adorabile del mio Salvatore. Proteggici, conservaci, salvaci. Gesù ci ha tanto amato. Sul tuo esempio, ti amo. Che la tua santa immagine calmi i nostri spavcenti! Che io non senta che calma e fiducia!”
Je te salue, je t’adore, je t’embrasse, ô Croix adorable de mon Sauveur. Protège-nous, garde-nous, sauve-nous. Jésus t’a tant aimé. A son exemple, je t’aime. Que ta sainte image calme mes frayeurs ! que je ne ressente que calme et confiance !
Ricordiamo per confronto cosa scrive il biografo di Irlmaier, Conrad Adlmaier (1961):
“Nell’ultima conversazione con Irlmaier, avvenuta nella primavera del 1959 [anno della sua morte] , il chiaroveggente parlò in dettaglio di questo fenomeno. ‘Sarà buio in un giorno in guerra. Quindi scoppia una grandinata con lampi e tuoni e un terremoto scuote la terra. Quindi non uscire di casa. Le luci non si accendono, tranne che a lume di candela, l’elettricità (elettrica) si interrompe. Chi respira la polvere ha un crampo e muore. Non aprire le finestre, coprile con carta nera. Tutta l’acqua aperta diventa velenosa e tutto il cibo aperto che non è in lattine sigillate. Neanche cibo in bicchierii. La morte per polvere è diffusa all’esterno, molte persone muoiono. Dopo 72 ore tutto è finito di nuovo. Ma lo ripeto: Non uscire, non guardare fuori dalla finestra, lascia bruciare la candela consacrata o il bastoncino di cera e prega. Morte più persone durante la notte che nelle due guerre mondiali”.
Alessio Carnevali mi fornisce altri veggenti, cattolici canonizzati, che hanno parlato dei tre giorni di buio. La prima in ordine di tempo è stata probabilmente quella di Anna Maria Taigi (1769-1837), moglie angariata dal marito, madre di sette figli, devota alla Trinità:
“…Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e altri mali; avrà origine sulla terra. L’altro sarà mandato dal Cielo. Verrà sopra la terra l’oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti. Nulla sarà visibile e l’aria sarà nociva e pestilenziale e recherà danno, sebbene non esclusivamente ai nemici della Religione. Durante questi tre giorni la luce artificiale sarà impossibile; arderanno soltanto le candele benedette. Durante tali giorni di sgomento, i fedeli dovranno rimanere nelle loro case a recitare il Rosario e a chiedere Misericordia a Dio… Tutti i nemici della chiesa (visibili e sconosciuti) periranno sulla Terra durante questa oscurità universale, eccettuati soltanto quei pochi che si convertiranno… L’aria sarà infestata da demoni che appariranno sotto ogni specie di orribili forme… Dopo i tre giorni di buio, San Pietro e San Paolo… designeranno un nuovo papa… Allora il Cristianesimo si diffonderà in tutto il mondo.”
Anche San Gaspare del Bufalo (1786-1837), prete, perseguitato dai napoleonici e incarcerato , adoratore del Preziosissimo Sangue, ha avvertito:
“La morte degli impenitenti persecutori della Chiesa avverrà durante i tre giorni di buio. Colui che sopravviverà ai tre giorni di tenebra e di pianto, apparirà a se stesso come l’unico sopravvivente sulla terra, perché di fatto il mondo sarà coperto di cadaveri”.
Anche la palestinese santa Maria di Gesù Crocifisso, nata Mariam Baouardy ad Abellin in Galilea il 5 gennaio 1846 e morta a Betlemme nel 1878 a Betlemme, stigmatizzata dal 1867, “… Durante l’oscurità che durerà tre giorni, la gente che si è data alle vie del male perirà, così che solo un quarto del genere umano sopravviverà…”
Che dire? Rispetto ad Irlmaier, laico pratico, questi e queste veggenti danno ai tre giorni di buio il significato di una specie di giudizio universale “su questa generazione”, con sterminio dei peccatori impenitenti.
Messaggi così abbondanti non possono non essere dati se non per volontà del Cielo, e non certo per soddisfare vacue curiosità sul futuro: ma per avvertirci ad essere preparati, ed istruirci come.
Association Le Sanctuaire
de Marie-Julie Jahenny
9 La Fraudais
F - 44130 BLAIN
www.marie-julie-jahenny.fr * Si può ricevere questo Scapolare con La Croce del Perdono e la Medaglia di Nostra Signora della Buona Guardia anche scrivendo al Segretario dell'Associazione degli "Amici di Maria Giulia Jahenny". M. Germain GIRAUD 20, rue des Illeaux F. 85670 PALLUAU CCP "Associazione degli Amici di Maria Giulia Jahenny" Nantes 359-65 B.