"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
martedì 13 luglio 2021
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giovedì 8 luglio 2021
“Nessun papa si è dimesso per mille anni e anche nel primo millennio è stata un’eccezione”. Dal libro "Ultime conversazioni" di Peter Seewald
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Mentre si consuma lo scisma fattuale con la Chiesa tedesca – per via delle benedizioni alle coppie gay da parte di cento sacerdoti finora non sanzionati - ci sarebbe da mettere a fuoco una questione sostanziale: se un papa non abdica, chi prende il suo posto non è assistito dallo Spirito Santo.
Qualche giorno fa è emerso come papa Benedetto abbia scritto nel libro “Ultime conversazioni” di Peter Seewald, in riferimento alla propria rinuncia: “Nessun papa si è dimesso per mille anni e anche nel primo millennio è stata un’eccezione”. Siccome si sono dimessi 6 papi nel primo millennio e 4 nel secondo, evidentemente la parola “dimissioni”, per Ratzinger, non si può intendere come “abdicazione”. Infatti lui stesso ha dichiarato di rinunciare solo al ministerium, alle funzioni pratiche, (cosa arcinota, che viene fatta passare come un refuso) ma conserva il munus, il titolo di papa. Il confronto storico torna: nel primo millennio solo il papa Benedetto VIII rinunciò al ministerium e non al munus, a causa di un antipapa.
Ne abbiamo scritto QUI
Per ora nessuno è stato capace di fornire spiegazioni alternative. Comunque sia, un’affermazione-chiave come questa, per ora, è scivolata via, così, insieme a tante altre inaudite discrasie che abbiamo indagato QUI .
“Ma, alla fin fine, che importanza ha?” si chiedono in molti, portati a ritenere che il tema della validità della rinuncia sia una questione “di lana caprina”, una sterile disquisizione accademico-giuridica per inguaribili fan di papa Ratzinger che non vogliono accettare le “riforme” di Francesco.
Purtroppo è necessario ribadire un concetto sgradevole: al di là del fatto che Francesco possa piacere più o meno, a seconda delle propensioni, se Benedetto XVI non ha abdicato, il papa è ancora Ratzinger (per quanto privo delle funzioni pratiche) e il conclave del 2013 è invalido. Quindi, Francesco è un antipapa e – teologicamente – NON PUO’ ESSERE ASSISTITO DALLO SPIRITO SANTO. Ergo, un miliardo e 285 milioni di cattolici se ne stanno andando tranquillamente “per prati”, seguendo un cardinale che non è il papa.
Non dovrebbe essere una situazione un po’ preoccupante per coloro che sono i “pastori delle anime”? Eppure, c’è stato qualche ecclesiastico che ha dato segni di curiosità, soprattutto di fronte alle ultime acquisizioni? E’ nato un dibattito?
No. Silenzio. Cespugli rotolanti nel deserto. Come se non fosse successo nulla. Eppure tali questioni sono state riprese dal top dei vaticanisti italiani come Aldo Maria Valli e Marco Tosatti, molto seguiti in ambito religioso.
Ignorare la questione non è fruttuoso, non solo perché il silenzio è, anch’esso, una forma di comunicazione, ma anche perché si rischia di non individuare il destino esiziale verso cui è proiettato il clero che vorrà mantenersi appena un po’ cattolico.
Proveremo a esemplificarlo con un paragone tratto dal mondo naturale.
Tutti conoscono il cuculo, quell’uccello grigiastro che ha l’abitudine di deporre un proprio uovo nel nido di altri uccelli, per esempio, dei passeri. Quando l’uovo del cuculo si schiude, il pulcino getta fuori dal nido le altre uova, si spaccia per il regolare figlio dei passeri facendosi nutrire dagli ignari genitori adottivi. Ma è un uccello di un’altra specie: da quel nido non uscirà un passero, bensì un cuculo, che metterà al mondo altri cuculi.
Allora, (il discorso vale per i credenti) se papa Benedetto non ha abdicato, la successione papale è stata interrotta per sempre (per come la conosciamo). Ovvero, un conclave invalido, quello del 2013, ha messo sul trono un “cuculo”, un estraneo alla “specie petrina” eletto SENZA l’assistenza dello Spirito Santo.
Non ci sarà mai più un altro papa cattolico in Vaticano. Circa 80 cardinali invalidi, nominati da un papa invalido, non potranno eleggere un vero papa; tutta la linea successoria di Bergoglio sarà di antipapi che NON SARANNO INFALLIBILI ex cathedra, NE’ ordinariamente ASSISTITI DALLO SPIRITO SANTO.
A un antipapa manca, infatti, questa speciale “garanzia di qualità” che viene dal Cielo, (almeno questo dice la dottrina cattolica).
Del resto, la strada intrapresa da Bergoglio non è esattamente quella del più stretto tradizionalismo e l’ultimo episodio, in Germania, delle benedizioni a quello che la dottrina riporta come uno dei “quattro peccati che gridano vendetta al Cielo” dimostra come arriveranno istanze e questioni sempre più strangolatorie per il clero cattolico ortodosso che sarà posto di fronte a scelte ineludibili.
La dinamica riformista-modernista è, come si vede, spiraloidea, implosiva: se lo Spirito Santo non “fa la guardia”, arriverà un momento in cui le innovazioni dottrinali - o le omissioni – della nuova Chiesa imporranno a sacerdoti, vescovi e cardinali una scelta di campo definitiva.
Presto, molti ecclesiastici saranno messi all’angolo: per loro, oltre una certa soglia di compromessi non sarà possibile scendere e non potranno più rimanere in comunione con Francesco. E allora – paradossalmente - saranno costoro ad essere espulsi dalla Chiesa, scomunicati, scaraventati nel vuoto come le uova dei passeri spinte fuori dal cuculo.
Un “piccolo resto cattolico” dovrà così riorganizzarsi “nelle catacombe”, come preconizzato da papa Ratzinger, abbandonando il Vaticano, basiliche, chiese, palazzi, conventi, musei e tesori.
Ecco perché non conviene mettere la testa sotto la sabbia e ignorare la questione.
L’unico modo per salvarsi? Quello di individuare per tempo il cuculo come estraneo alla “nidiata petrina”, ovvero riconoscere che il potenziale scomunicatore non ha alcun titolo per scomunicare perché non è il vero papa.
E Il NODO FONDAMENTALE E’ VERIFICARE SE PAPA BENEDETTO HA ABDICATO O NO. La chiave di tutto è racchiusa in quell’atto giuridico.
Quindi, è inutile fare finta di niente, girare intorno alle questioni: se il clero realmente cattolico non vorrà essere definitivamente espulso dal “Nido di San Pietro”, dovrà chiedere SUBITO a Papa Benedetto un pubblico chiarimento - con una conferenza stampa al di sopra di ogni sospetto - prima che sia troppo tardi.
Altrimenti, sarà meglio cominciare a ritinteggiare le catacombe.
La frode non è bella
Cfr. san Luca 16,1-9
.... Rassicurato sul domani, andò tranquillo dal padrone, il quale a sua volta aveva pedinato il fattore e scoperto il suo gioco. Pure lo lodò dicendo: “La tua azione non è buona e per essa non ti lodo. Ma lodarti devo per la tua accortezza. In verità, in verità i figli del secolo sono più avveduti dei figli della luce”.
E ciò che disse il ricco Io pure vi dico: “La frode non è bella, e per essa Io non loderò mai nessuno. Ma vi esorto ad essere, almeno come figli del secolo, avveduti con i mezzi del secolo, per farli usare a monete per entrare nel regno della Luce”. Ossia con le ricchezze terrene, mezzi ingiusti nella ripartizione e usati per l’acquisto di un benessere transitorio che non ha valore nel Regno eterno, fatevene degli amici che vi aprano le porte di esso. Beneficate coi mezzi che avete, restituite quello che voi, o altri della vostra famiglia, hanno preso senza diritto, distaccatevi dall’affetto malato e colpevole per le ricchezze. E tutte queste cose saranno come amici che nell’ora della morte vi apriranno le porte eterne e vi riceveranno nelle dimore beate.Come potete esigere che Dio vi dia i suoi beni paradisiaci se vede che non sapete fare buon uso neppure dei beni terrestri? Volete che, per un impossibile supposto, ammetta nella Gerusalemme celeste elementi dissipatori? No, mai. Lassù si vivrà con carità e con generosità e giustizia. Tutti per Uno e tutti per tutti. La comunione dei santi è società attiva e onesta, è santa società. E nessuno che abbia mostrato di essere ingiusto e infedele può entrarvi.
Non dite: “Ma lassù saremo fedeli e giusti perché lassù tutto avremo senza temenze di sorta”. No. Chi è infedele nel poco sarebbe infedele anche se il Tutto possedesse, e chi è ingiusto nel poco ingiusto è nel molto. Dio non affida le vere ricchezze a chi nella prova terrena mostra di non sapere usare delle ricchezze terrene. Come può Dio affidarvi un giorno in Cielo la missione di spiriti sostenitori dei fratelli sulla Terra, quando avete mostrato che carpire e frodare, o conservare con avidità è la vostra prerogativa? Vi negherà perciò il vostro tesoro, quello che per voi aveva conservato, dandolo a quelli che seppero essere avveduti sulla Terra, usando anche ciò che è ingiusto e malsano in opere che giusto e sano lo fanno.
Nessun servo può servire due padroni. Perché o dell’uno e dell’altro sarà, o l’uno o l’altro odierà. I due padroni che l’uomo può scegliere sono Dio o Mammona. Ma se vuole essere del primo non può vestire le insegne, seguire le voci, usare i mezzi del secondo».