VIDEO - CITTÀ DEL MESSICO:
"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
Suor Rita dello Spirito Santo |
Cercola, Napoli, 3 aprile 1920 - Santa Croce sull’Arno, Pisa, 26 novembre 1992 |
I mistici, i grandi protagonisti del fuoco di Dio, costituiscono uno “scandalo” per il sentire comune, soprattutto per l’intellighentia laica e per certi ambienti della Chiesa di influenza modernista. I mistici creano problemi e perplessità, paiono un retaggio “cupo” del Medioevo, perché non razionalmente sondabili. La loro dimensione “altra”, il loro connubio fra cielo e terra, respiranti l’Infinito, scuotono le menti e portano a rive sconosciute. Regno terreno e regno divino si sono intersecati continuamente anche nell’esistenza di suor Rita dello Spirito Santo, al secolo Cristina Montella. Nasce a Cercola, ai piedi del Vesuvio, il 3 aprile 1920. È la penultima di nove figli. I genitori sono molto poveri. A causa dell’estrema miseria, la piccola va a vivere da una zia. Proprio in questo tempo iniziano le esperienze dirette con il trascendente. In una camera, adibita a sala di cucito, è collocato un ritratto di san Gerardo Maiella (1726-1755): giovane frate coadiutore redentorista. Sarto, cuoco, infermiere, economo. Le stesse mansioni che svolgerà Cristina nel suo futuro di monaca di clausura. Ha appena due anni quando, un giorno, l’immagine del santo si anima: brevi parole e piccole smorfie divertenti impauriscono la bimba, che scappa via. Trascorsi alcuni giorni, Cristina torna nella stanza e da allora si crea un clima disteso fra lei e il suo particolare interlocutore, finché una volta le mani di san Gerardo si allungano, invitandola verso di sé. Cristina si avvicina, mentre il santo, abbracciandola, le profetizza: «Tu ti farai monaca!». I fenomeni mistici divennero ordinaria amministrazione. Tornata a vivere in famiglia, la sua esistenza si faceva ogni giorno più spirituale. Spesso dormiva sul nudo pavimento e, sotto il capo, teneva una pietra. A sei anni iniziò a portare un legaccio penitenziale attorno alla vita, per sentirsi più vicina a Cristo crocifisso.
Ma la storia rende giustizia e suor Rita non è figura inferiore a quella delle grandi mistiche della storia della Chiesa, come Caterina da Siena, Anna Caterina Emmerich, Veronica Giuliani, Rita da Cascia…
Autore: Cristina Siccardi Note: Per approfondire: Cristina Siccardi, La bambina di Padre Pio, Città Ideale, Prato 2003 Antonio Socci, Il segreto di Padre Pio, Rizzoli, Milano 2007 http://suorritamontella.com/ Altre notizie: http://suorritamontella.com/Attentato_al_papa.htm DEO GRATIAS et MARIAE |