lunedì 12 ottobre 2020

IMPEGNATI

 

‘‘Fino a che uno non si compromette, c’è esitazione, possibilità di tornare indietro e sempre inefficacia.
Rispetto a ogni atto di iniziativa (e creazione) c’è solo una verità elementare, l’ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani. Nel momento in cui uno si compromette definitivamente, anche la provvidenza si muove. Ogni sorta di cosa accade per aiutare, cose che altrimenti non sarebbero mai accadute.
Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione, facendo sorgere a nostro favore ogni tipo di incidenti imprevedibili, incontri e assistenza materiale, che nessuno avrebbe sognato potessero venire in questo modo.
Tutto quello che puoi fare, o sognare di poter fare, incomincialo.
Il coraggio ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso. ’’
(Wolfgang J. Goethe)

Gesù confido in te: DIALOGHI FRA ESORCISTA E DEMONIO

Gesù confido in te: DIALOGHI FRA ESORCISTA E DEMONIO:   Estratti dagli scritti di Fra Benigno Palilla, Padre Matteo La Grua ed il libro “Fratello Esorcista”. Dialogo tra esorcista e demonio ...





Sognare l'inferno Il significato dell'inferno nei sogni | Guida Sogni

ANDATE DA GIUSEPPE - ITE AD JOSEPH

 


LA GRANDE PROMESSA DI SAN GIUSEPPE

Fra Giovanni da Fano (1469-1539) descrisse un’apparizione di San Giuseppe a due giovani frati, dalla quale nacque nella Chiesa la devozione dei “Sette dolori e gioie di San Giuseppe”, indulgenziata da grandi Pontefici quali Pio VII, Gregorio XVI e Pio IX.

Ecco quanto egli riferì: “Mi narrò un frate minore dell’Osservanza, degno di fede, che, essendo due frati del detto Ordine in una nave che andava in Fiandra, con circa trecento persone, ebbe per otto giorni grandissima tempesta.
Uno di quei frati era predicatore e devotissimo di San Giuseppe, al quale con tutto il cuore si raccomandava.
La nave si sommerse con tutti quegli uomini e il frate, con il suo compagno, si trovarono nel mare sopra una tavola, sempre raccomandandosi con grandissima fede a San Giuseppe.
Il terzo giorno apparve in mezzo alla tavola un bellissimo giovane che, con la faccia allegra, salutandoli, disse: “Dio vi aiuta, non dubitate!”.
Detto questo, tutti e tre con la tavola si trovarono a terra.
Allora i frati, inginocchiati, con molta devozione ringraziarono il giovane, poi il predicatore disse:
“O nobilissimo giovane, Vi prego per amor di Dio che mi diciate chi Voi siete!”.
E Lui rispose: “Io sono San Giuseppe, degnissimo Sposo della beatissima Madre di Dio, al quale tanto vi siete raccomandati. E per questo, dal benignissimo Signore sono stato mandato a liberarvi. E sappiate che se questo non era, voi sareste annegati insieme con gli altri. Ho impetrato dalla divina clemenza infinita che qualunque persona dirà ogni giorno, tutto un anno, sette Padre Nostro e sette Ave Maria a riverenza dei sette dolori che io ebbi nel mondo ottenga da Dio ogni grazia, purché sia giusta” (ossia conveniente, conforme al proprio bene spirituale).

SETTE DOLORI E GIOIE DI SAN GIUSEPPE
Da recitarsi tutti i giorni, per un anno intero, per ottenere grazie

1. Sposo purissimo di Maria Santissima, grandi furono le angosce del tuo cuore,
agitato dal timore di dover abbandonare la tua amatissima Sposa, perché divenuta Madre di Dio; ma ineffabile fu anche la gioia che provasti, quando l’Angelo ti rivelò il grande mistero dell’Incarnazione. Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, ti preghiamo di soccorrerci ora con la grazia di una buona vita
e, un giorno, con il conforto di una santa morte, somigliante alla tua, accanto a Gesù e a Maria. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

2. Felicissimo Patriarca, che fosti elevato all’eccelsa dignità di Padre verginale del Verbo incarnato, il dolore che provasti nel veder nascere il Bambino Gesù in tanta povertà ed indifferenza della gente si cambiò subito in gioia, all’udire il canto degli Angeli e all’assistere all’omaggio reso al Bambino dai pastori e dai Magi. Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, ti supplichiamo d’ottenerci
che, dopo il cammino di questa vita terrena, possiamo godere eternamente degli splendori della gloria celeste. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

3. Glorioso San Giuseppe, il Sangue che il Bambino Gesù sparse nella Circoncisione ti trafisse il Cuore, ma ti consolò il tuo compito di Padre d’imporre al Bambino il nome di Gesù. Per questo tuo dolore e per questa tua gioia ottienici che, purificati da ogni peccato, possiamo vivere col nome di Gesù sulle labbra e nel cuore. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

4. Fedelissimo San Giuseppe, che fosti partecipe dei misteri della Redenzione, se la profezia di Simeone su ciò che Gesù e Maria avrebbero dovuto patire trafisse anche il tuo Cuore, ti consolò però la certezza che molte anime si sarebbero salvate per la Passione e Morte di Gesù. Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, ottienici che anche noi possiamo essere nel numero degli eletti. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

5. Sollecito Custode del Figlio di Dio, quanto soffristi nel dover portare in salvo
dal re Erode il Figlio dell’Altissimo! Ma quanto gioisti, avendo sempre con te il tuo Dio, insieme a Maria, tua amatissima Sposa! Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, impetraci che, allontanando da noi ogni occasione di peccato, possiamo vivere santamente, nel servizio del Signore e per il bene del prossimo. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

6. Angelo protettore della Santa Famiglia, che ai tuoi cenni ammirasti soggetto il Re del Cielo, se la tua gioia nel ricondurla dall’Egitto si turbò per timore di Archelao, avvertito dall’Angelo, con Gesù e Maria dimorasti a Nazareth in piena letizia fino alla fine della tua vita terrena. Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, ottienici che, liberati da ogni ansia, possiamo vivere serenamente e giungere un giorno ad una santa morte, assistiti da Gesù e Maria. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

7. Giuseppe santissimo, tu che smarristi senza tua colpa il fanciullo Gesù, con ansia e dolore lo cercasti per tre giorni, finché con somma gioia lo ritrovasti nel Tempio fra i dottori. Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, ti supplichiamo che non ci avvenga mai di perdere Gesù a causa dei nostri peccati; ma, se per disgrazia lo perdessimo, ottienici di ricercarlo prontamente, per goderlo in Cielo, dove in eterno canteremo con Te e la divina Madre la sua divina Misericordia. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.
(da paolotescione.altervista.org)

Gesù confido in te: IL BAMBINO IN BRACCIO A GESU'

Gesù confido in te: IL BAMBINO IN BRACCIO A GESU': E’ il 2003. Il 4 luglio – festa nazionale negli Stati Uniti – una normale famiglia americana che vive nel Nebraska, a Imperial, paesino agri...

domenica 11 ottobre 2020

Rinascerà presto con Gesù, nella Sua prossima Venuta.


 

12 febbraio 2013

“Piangete piuttosto per la Mia Chiesa!”

 

“E’ Gesù che vi parla.

Miei piccoli figli

Il Cielo è altrettanto sconvolto come ognuno di voi, in questi giorni così oscuri. La Vergine Santa dei 7 Dolori piange sul Mio Divino Sacro Cuore.

Un lutto avviene senza poterlo evitare, e il Mondo piange ancora la fine del precedente Papa Giovanni Paolo II.

Quanto a questo figlio (Benedetto XVI), che ha preso la decisione di ritirarsi dalla Chiesa, Egli, con tutto il suo cuore abbraccia e fa suo “il dolore della Chiesa che muore nel suo ultimo sussulto”. E’ Lui che l’accompagna nella tomba. Lui le ha dato la vita; e vedendola nell’agonia, agonizza con lei.

Questo “figlio di Dio” conserva la sua Purezza, accompagnando nella tomba la Vera Chiesa di Cristo Gesù, che non è più. Essa è scomparsa davanti a Lui … e rinascerà presto con Gesù, nella Sua prossima Venuta.

Sarà la Mia Vera Chiesa, con tutti i suoi Santi che l’aspettano.

La Chiesa non ha sepolto il Suo Papa. Lei stessa lo glorificherà ben presto. Essa rinascerà da tutte le vere sofferenze dei suoi santi figli, che la piangono in questo Santo Papa.

 

Gesù, Maria, Giuseppe

davanti alla CROCE del Mondo.

Ricevuto da JNSR il 12 febbraio 2013