mercoledì 12 febbraio 2020

Maria Valtorta ecc...



QUADERNETTI CAPITOLO 713


20-21 febbraio 1948

   Notte dal 20 al 21-2-48
   [Dice lo Spirito Santo:] 
   «Anima mia, ti diranno che per fare approvare l'opera è necessario non attirare l'attenzione degli esaminatori sulla sua natura soprannaturale. Lasciali dire. Servirà a farli parlare. Questo è l'unico ostacolo che può incontrare l'opera per essere data alle anime. L'unico che possa essere portato per valido. Ma la Divina Provvidenza ha dettato e illuminato questa opera per le anime, e vuole che vada alle anime, e al più presto. Perché se tardano ancora, dopo non potranno più e dovranno rendere conto a Dio della loro tiepidezza. 
   Le turbe languono. La Misericordia Incarnata ha pietà di esse. Per questo ha compiuto questa terza moltiplicazione dei pani della sua Sapienza. 
   L'umanità, tenace anche in quelli che hanno nome di "Pastori", e che dovrebbero essere tutto e solo "spirito", e che dovrebbero riconoscere il Signore come Autore Divino dell'opera, ha difficoltà a confessare che questa non è opera umana e che viene riconosciuta per soprannaturale anche da coloro che hanno ricevuto la pienezza dei miei doni e del Sacerdozio per potere senza errori distinguere il vero dal falso, lo stile di Dio da quello di una creatura. 
   E allora concediamo che l'opera sia, per il momento, presentata così come sta. Così come sta vuol dire senza imporla all'esaminatore e giudice con un giudizio personale e un'indicazione netta da parte dei presentatori. Ma però vuole anche e soprattutto dire: senza alterarla in una sillaba di quelle che tu hai scrittoconfessando il fatto straordinario del tuo "vedere e sentire", descrivendo luoghi e scene, non immaginate ma viste; scrivendo parole, non pensate ma dettate. Veglia che ciò non avvenga mai, perché correzione d'uomo sarebbe sacrilegio. La Sapienza non ti aveva mai detto di scrivere in testa ai dettati "dettati"; in testa alle visioni "visioni". Chi lo scrisse fu un uomo. E opera d'uomo è sempre difettosa e orba. 
   Si torni a come la Sapienza ti insegnò. Ossia l'opera, cronologicamente esatta, secondo il tempo di Gesù, non secondo il tuo di ricezione, senza altra specificazione. I titoli dei capitoli, senza data e senza specificazione particolare di "dettato" o di "visione". Dopo i titoli sia messo ciò che tu hai scritto. Integralmente. Senza modificare una sillaba. E ognuno giudichi e pensi ciò che la sua formazione spirituale, più o meno imperfetta, gli concede di pensare e di giudicare. 
   L'opera, così come non deve subire modifiche, altrettanto non deve portare nome di autore umano. 
Lo stesso nome della Santità del Signore, del Vicario di Gesù, apposto all'Opera, sarebbe furto e menzogna. Uno solo ne è autore: Dio
   Il titolo sia: "La Parola che da la vita eterna". O anche: "La Buona Novella ai piccoli del gregge di Gesù" o anche: "Seguendo Gesù e Maria nelle luci della Sapienza". Porti questo titolo e nulla più di questo. 
   Voglio però, per la giustizia, che venga fatto un atto in duplice copia nel quale sia molto chiaramente scritto che l'Opera suddetta è stata rivelata da fonte soprannaturale a Maria Valtorta, Terziaria dell'Ordine dei Servi di Maria. È un documento molto importante, più che per voi per i futuri. E sia conservato preziosamente, una copia fra gli incartamenti dell'Archivio dell'Ordine, e una fra le tue carte segrete. Dopo la tua morte sia dato a chi ti ho indicato. 
   Questa concessione non è una vittoria. Né per loro, né per le alte Gerarchie ecclesiastiche. È soltanto pietà per te e per le anime. E viene concessa per dare pace a te, alimentando di nuovo olio di speranza la tua lampada che muore sotto il vento della delusione... E alimento alle anime. 
   Per gli altri non è che attestato di come Dio li conosce nella loro umanità, soverchiante lo spirito al punto da impedirgli di riconoscerlo come Autore dell'opera e di un nuovo prodigio: l'elevazione di una umile anima a suo portavoce. 
   Conserva nelle carte più preziose queste mie parole, e pensa che qualunque sia il giudizio attuale degli uomini, Dio non muta il suo a tuo riguardo e che verrà un giorno nel quale la verità sarà nota in tutta la sua estensione
   Dio ha anzi già giudicato. Te e loro. E questa mia guida ne è la prova. L'Opera è un vaglio. Per te e per tutti, dai Pastori ai Padri e da questi ai fedeli. È detto: "Satana ha chiesto di vagliarvi1. E anche:"Le mie pecorelle mi conoscono e riconoscono la mia Voce". E ancora: "Chi mi disprezza e non riceve le mie parole ha già chi lo giudica". 
   E Costui Io sono: lo Spirito Santo che un giorno convincerà di peccato coloro che, nonostante la loro esterna veste, sono "mondo". Li convincerà del loro peccato verso il Maestro di ogni vero. 
   Quando ti diranno ciò di cui al principio parlai, accenna a quanto ti dico ora. Di' che sai come provvedere definitivamente per la tua pace. Spronali a parlare. È ora che siano aperti. E dopo che avranno confessato ciò che la Sapienza già ti dice da un anno, parla. 
   Riposa nell'effusione dell'Amore in te». 
   Dice ancora«Ricorda che anche la più piccola modifica o aggiunta deve essere sottoposta al tuo giudizio perché Io sono Colui che ti guido».

   1 Lc 22, 31 Gv 10, 14

Motus Caritatis

martedì 11 febbraio 2020

APPARIZIONE DELLA VERGINE IMMACOLATA A BERNADETTE SOUBUROUS 11 febbraio 1858


L'immagine della Vergine Immacolata nella Grotta di Lourdes

UNA SIGNORA MI HA PARLATO
LA TESTIMONIANZA DI BERNADETTE SOUBIROUS

Un giorno, recatami sulla riva del fiume Gave per raccogliere legna insieme con due fanciulle, sentii un rumore. Mi volsi verso il prato ma vidi che gli alberi non si muovevano affatto, per cui levai la testa e guardai la grotta. Vidi una Signora rivestita di vesti candide. Indossava un abito bianco ed era cinta da una fascia azzurra. Su ognuno dei piedi aveva una rosa d'oro, che era dello stesso colore della corona del rosario. A quella vista mi stropicciai gli occhi, credendo a un abbaglio. Misi le mani in grembo, dove trovai la  mia corona del rosario. Volli anche farmi il segno della croce sulla fronte, ma non riuscii ad alzare la mano, che mi cadde. Avendo quella Signora fatto il segno della croce, anch'io, pur con mano tremante, mi sforzai e finalmente vi riuscii. Cominciai al tempo stesso a recitare il rosario, mentre anche la stessa Signora faceva scorrere i grani del suo rosario, senza tuttavia muovere le labbra. Terminato il rosario, la visione subito scomparve.
Domandai alle due fanciulle se avessero visto qualcosa, ma quelle dissero di no; anzi mi interrogarono cosa avessi da rivelare loro. Allora risposi di aver visto una Signora in bianche vesti, ma non sapevo chi fosse. Le avvertii però di non farne parola. Allora anch'esse mi esortarono a non tornare più in quel luogo, ma io mi rifiutai.
Vi ritornai pertanto la domenica, sentendo di esservi interiormente chiamata.
Quella Signora mi parlò soltanto la terza  volta e mi chiese se volessi recarmi da lei per quindici giorni. Io le risposi di sì. Ella aggiunse che dovevo esortare i sacerdoti perché facessero costruire là una cappella; poi mi comandò di bere alla fontana. Siccome non ne vedevo alcuna, andavo verso il fiume Gave, ma ella mi fece cenno che non parlava del fiume e mi mostrò col dito una fontana. Recatami là, non trovai se non poca acqua fangosa. Accostai la mano, ma non potei prender niente; perciò cominciai a scavare e finalmente potei attingere un po' d'acqua; la buttai via per tre volte, alla quarta invece potei  berla. La visione allora scomparve ed io me ne tornai verso casa.
Per  quindici  giorni però  ritornai colà e  la Signora mi apparve tutti i giorni tranne un lunedì e un venerdì, dicendomi di nuovo di avvertire i  sacerdoti che facessero costruire là una cappella, di andare a lavarmi alla fontana e di pregare per la conversione dei peccatori. Le domandai più volte chi fosse, ma sorrideva dolcemente. Alla fine, tenendo le braccia levate ed alzando gli occhi al cielo, mi disse di essere l'Immacolata Concezione.
Nello spazio di quei quindici giorni mi svelò anche tre segreti, che mi proibì assolutamente di rivelare ad alcuno; cosa che io ho fedelmente  osservato fino ad oggi.

Dalla «Lettera» di santa Maria Bernadette Soubirous, vergine(Lettera a P. Gondrand, a. 1861;
cfr. A. Ravier, Le scrits de sante Bernardette, Paris, 1961, pp. 53-59)
 

A Lourdes "L'Immacolata Concezione" si è presentata con due rose d'oro sui piedi.
Il segno indica l'importanza di aderire fedelmente - come la Beata Vergine Maria - 
all'Amore per Dio e per il prossimo in ogni momento della nostra vita


Dire due terzi è ancora poco!

I Cieli fremono

"E in verità vi dico che ora è un momento in cui, per ordine del padre della menzogna, i suoi figli mietono fra le anime, che erano create per Me e che inutilmente ho fertilizzate col mio Sangue. Messe abbondante più che ogni diabolica speranza concepisse, e i Cieli fremono per il pianto del Redentore che vede la rovina dei due terzi del mondo dei cristiani. E dire due terzi è ancora poco".

"I Quaderni del 1943", pag. 395

AMDG et DVM