giovedì 8 agosto 2019

L'evangelo come mi e stato rivelato. (idioma castellano)

i
Ave Maria!


MARÍA VALTORTA
EL HOMBRE DIOS:
"El Evangelio asì como me fue revelado"

 ÍNDICE

LA PREPARACIÓN
PRIMER VOLUMEN

((NB: Per l'edizione in lingua italiana digita:
http://www.valtortamaria.com/

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1.- "María puede ser llamada después de Cristo la Primogénita del Padre"       

                                    1.


EL PRIMER AÑO DE LA VIDA PÚBLICA
(primera parte)




           VOLUMEN  II

          entre los buenos y Judas"




179.- En casa de Cleofás el sinagoga 140. Final del primer AÑO.

EL SEGUNDO AÑO DE LA VIDA PÚBLICA
(primera parte)

VOLUMEN III

237.- El sábado en Getsemaní 196: amores de varias potencias
238.- En el Templo, a la hora de la Oferta , con José de Arimatea, 197

(EL SEGUNDO AÑO DE LA VIDA PÚBLICA)
(segunda parte)



VOL. IV



286.- En la casa de Caná 243   +...sobre possesiones d. ...
(EL SEGUNDO AÑO DE LA VIDA PÚBLICA)
(tercera parte)
311.- "El amor es el secreto y el precepto de la gloria" ...soy manso y humilde...268La carità non si fa solo di parole o di denaro. Si fa la carità con la sola carità. 
312.- "El corazón no está circuncidado" ...llegan los ...hermanos de Maria269
317.- Jesús camina sobre las aguas                        + 274.
321.- En el jardín de María Magdalena/  El amor entre hermanos. 277
332.- La predicación en Gerasa/  Alabanza de la Virgen ... 288.
335.- En el camino a Bozra:   Marziam y la hora ...nona.  291
336.- En Bozra.    peligros!   292
339.- En Arbela  295.

VOL. V

342.- María y Matías: huerfanos, 298
352.- Simón Zelote en Nazaret   L'ozio! El ocio! 306
358.- "Juan de Endor, debes ir a Antioquia" 312

FINAL del SEGUNDO AÑO DE VIDA PUBLICA

EL TERCER AÑO DE LA VIDA PÚBLICA
(primera parte)

381.- Ismael ben Fabi  falsidad !!! 335
EL TERCER AÑO DE LA VIDA PÚBLICA
(segunda parte)
455.- Milagro de la respigadora en la llanura /...y el arte de redimir.411.
466.- El endemoniado de la Decápolis/ La vocaciòn de la mujer... /420
467.- El fermento de los fariseos +blasfemia contra el Esp. Santo/ 421
479.- Con los campesinos de Yocana, cerca de Sefori. 432

EL TERCER AÑO DE LA VIDA PÚBLICA
(tercera parte)
VOL. VII
480.- En Nazaret . Aurea. 433

EL TERCER AÑO DE LA VIDA PÚBLICA
(cuarta parte)

551.- Bajando del Nebo 500



VOLUMEN IX





               LA PASIÓN: Volumen X

         606
672.- Lamento de la Virgen  612  //  El n. 613 està presente en los Cuadernos del '44 bajo la fecha 20 - 2 - '44  + una parte del cap. 14 del volumen X de "Il Poema..."  //

LA GLORIFICACIÓN

695.- Jesús con los apóstoles y discípulos /sacramentos e Iglesia/ 635
696.- La pascua suplementaria 636  //+ 637: adiòs a la Madre...
                641
712.-Despedida a la Obra  - 652 - Aquí concluyó la Obra. El resto es para resaltar ciertos aspectos de la misma.   

Catecismo para niños
AMDG et DVM

Andare in capo al mondo senza uscire da una stanza



«Non è un libro, è un ufo. Un romanzo caduto dal cielo, firmato da una sconosciuta» scriveva Étienne de Montety. Pubblicata in settanta Paesi, questa prima opera di Natalia Sanmartin Fenollera, Il risveglio della signorina Prim (Milano, Mondadori, 2014, pagine 256, euro 16,50) è stata salutata da Philippe Maxence come un «miracolo letterario». S’ispira indubbiamente al racconto filosofico: alate di una delicata poesia, ne vengono fuori riflessioni sostanziali, su uno sfondo di risa cristalline.

L’eroina, Prudence Prim, è una giovane donna assetata d’indipendenza, con un sacco di diplomi, dalle battute pronte, spesso piene di umorismo. Rispondendo a uno strano annuncio, si presenta al paese di Saint-Irénée d’Arnois per lavorare come bibliotecaria presso un gentiluomo, chiamato per tutto il libro «l’uomo dello scranno», che ha adottato i suoi nipoti e le sue nipoti orfani. Intellettuale di alto livello ma umile, questo convertito ha fatto sua una concezione tradizionale della cultura e della società paesana. Saint-Irénée costituisce «una fiorente colonia di esiliati del mondo moderno alla ricerca di una vita semplice e rurale». Questi simpatici non-conformisti appartengono però pienamente al nostro tempo! «Noi, i selvaggi moderni, abbiamo i nostri limiti. Non troviamo più il tempo di sederci a un tavolo per parlare del divino e dell’umano. E non solo non troviamo il tempo, ma non sappiamo nemmeno più come si fa». All’inizio refrattaria, Prudence Prim finisce con l’apprezzare lo stile di questo villaggio poco comune, che si sforza di condurre una vita sociale di tipo familiare dove le visite, la lettura e le conversazioni riprendono il loro giusto posto.

Attraverso discussioni talvolta burrascose, la signorina Prim impara a conversare. Lei, che da sempre aveva nostalgia della bellezza, finirà con il risvegliarsi alla grazia divina, scoprendo a poco a poco che «la bellezza non è un che cosa, ma un chi». Con lo stesso meccanismo, comprende la bellezza del matrimonio cristiano, «che non è una questione a due, ma a tre» (Dio ha la sua parte!). Il risveglio di Prudence costituisce l’avventura interiore del romanzo. Una forza prepara tale evento: la preghiera. Questa è delicatamente presente quando «l’uomo dello scranno» dichiara il suo amore a Prudence sotto la forma allegorica di un viaggio insieme a Tahiti. «Andrei in capo al mondo per convincerla ad andare a Tahiti» dice con una strana intensità nella voce. «Farei tutto ciò che è in mio potere, assolutamente tutto, per convincerla. Ma credo che il nostro viaggio sarebbe un fallimento, un terribile fallimento, se prima di cominciarlo non fosse chiaro nella sua mente che vuole conoscere Tahiti». Allora la signorina Prim risponde: «Lei non è andato in capo al mondo per convincermi ad accompagnarla a Tahiti». «Crede?» le domanda lui con un sorriso. «Forse un giorno si renderà conto che si può andare in capo al mondo senza uscire da una stanza, Prudence».

Risvegliarsi alla fede non è proprio comodo. L’uomo dello scranno cerca di far percepire alla signorina Prim il prezzo da pagare: «La fede non è qualcosa di teorico, Prudence. Una conversione è qualcosa di così teorico come un colpo sparato alla testa. È stato il mio banco di prova, il parallelo che ha diviso la mia vita in due e che le ha dato un senso assoluto. Ma la ingannerei se le dicessi che è stato facile. Non è facile, e chi le dirà il contrario si sbaglia. Ha presupposto una lacerazione, una catarsi intellettuale, un’operazione a cuore aperto. Come un albero che si strappa da terra e si pianta in un altro luogo, come ciò che si pensa debba provare un bambino quando affronta la terribile bellezza della nascita».

L’ultimo capitolo ci porta a Norcia, luogo di nascita di san Benedetto. Ma la vita liturgica, silenziosa e operosa dei benedettini risplende già nel paese di Saint-Irénée, al di là delle vecchie mura di pietra della sua abbazia. La conclusione del romanzo è ammirevole: non troppo precisa, come è giusto che sia, per lasciar spazio al sogno e alla riflessione, ma chiara riguardo all’essenziale. Prudence Prim alla fine ha incontrato Dio, nella libertà sovrana della grazia. Ed è pronta per il viaggio a Tahiti. Il lettore chiude il libro, rinvigorito dalla gioia e dalla speranza che gli hanno comunicato la fede e il talento di Natalia Sanmartin Fenollera.
Questo romanzo, che non può non ricordare quelli di Jane Austen, può suscitare profondi scambi in famiglia, tra amici o in comunità. Può soprattutto toccare le persone che si sono allontanate dalla fede cristiana. Che un libro così denso resti gradevole, addirittura aereo, e senza pretese, è una vera impresa! In effetti «un miracolo letterario».

[Placide Devillers O.S.B., Madre Abbadessa di Notre-Dame de l'Annonciation, Le Barroux, "Il mondo in una stanza", L'Osservatore Romano, 30 aprile 2015, p. 5]

Natalia Sanmartin Fenollera con una parte della comunità monastica di Le Barroux dopo una conversazione sul romanzo.

Provare non fa male