martedì 9 luglio 2019

Preghiere per la FESTA DELLA BEATISSIMA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO

Per il 16 Luglio : Madonna del Carmine o del Carmelo - Flos Carmeli e Preghiere




ALLA MADONNA DEL CARMINE PER LE ANIME PURGANTI

Vergine pietosissima del Carmine,
voi che siete la gioia della Chiesa,
siete pure il conforto della Chiesa purgante.
Deh! stendete dunque la vostra destra pietosa
verso tante anime che penano nel fuoco del Purgatorio,
e liberatele, facendo sì che presto
siano ammesse alla visione beneficante del Cielo.
Ricordatevi, o Santa Vergine,
di soccorrere specialmente quelle dei miei parenti
e quelle altresì che sono più abbandonate e defraudate di suffragi.
Versate, o pietosissima Signora, in larga copia
sopra le spose elette del Signore
i meriti del Sangue prezioso di Gesù Cristo
affinchè restino esse refrigerate dal gaudio eterno.
e voi, Anime benedette che tanto potete presso Dio
con le vostre preghiere, deh! intercedete per noi
e liberateci da tutti i pericoli di anima e di corpo;
proteggete le nostre famiglie, affinchè a noi tutti
sia concesso di essere ammessi alla eterna beatitudine. Amen






FLOS CARMELI (Testo in Latino)
Flos Carmeli
vitis florigera,
splendor coeli,
Virgo puerpera, / singularis.
Mater mitis,
sed viri nescia,
Carmelitis
esto propitia, / Stella maris.
Radix Jesse
germinans flosculum,
nos adesse
tecum in saeculum / patiaris.
Inter spinas
quae crescis lilium,
serva puras
mentes fragilium, / tutelaris.
Armatura
fortis pugnantium
furunt bella,
tende praesidium / scapularis.
Per incerta
prudens consilium,
per adversa
iuge solatium / largiaris.
Mater dulcis
Carmeli domina,
plebem tuam
reple laetitia / qua bearis.
Paradisi
clavis et ianua,
fac nos duci
quo, Mater, gloria /coronaris.
Amen.

FLOS CARMELI - Traduzione in italiano

Fior del Carmelo,
vite fiorente,
splendor del cielo,
tu solamente sei vergin Madre.
  Madre mite
  e intemerata,
  ai figli tuoi
  sii propizia,    stella del mare.
Ceppo di Jesse,
che il fior produce,
a noi concedi
di rimanere con te per sempre.
  Giglio cresciuto
  Tra le alte spine,
  pure conserva
  le menti fragili    e dona aiuto.
Forte armatura
dei combattenti,
la guerra infuria:
poni a difesa lo scapolare.
  Nell’incertezza
  dacci consiglio,
  nella sventura
  dal cielo impètra    consolazione.
Madre e Signora
del tuo Carmelo, 
di quella gioia
che ti rapisce sazia i cuori.
  O chiave e porta
  del Paradiso,
 fa' che giungiamo
  ove di gloria  sei coronata. 
Amen.






Preghiera :  "ALLEGREZZE" di Maria
E' una delle forme più antiche di preghiera alla Madonna del Carmine. Queste preghiere vogliono sottolineare le gioie (le "Allegrezze") che provò Maria qui in terra (l'aspetto positivo, in contrapposizione ai "sette dolori"): sono otto (più la conclusione) perchè vogliono ricordare le otto volte che il servo di Elia salì sul Carmelo per annunciare la nuvoletta (il servo tornò la prima volta ed Elia gli disse di tornarci ancora per sette volte: 1 + 7 = 8). La tradizione carmelitana ha sempre visto in quella nuvoletta benefica, che dette fine alla siccità, la figura della Vergine Maria, la sua Immacolata Concezione e il suo ruolo di Dispensatrice di tutte  grazie.
Pubblichiamo il testo originale in latino, di cui esistono numerose versioni in italiano, anche intercalate da canti, e la versione italiana che riteniamo più antica: si trova nel "Laudario dei battuti di Modena" del 1300, la cui chiesa era tenuta dai Carmelitani. 

Gaude Virgo Mater Christi,
Quae per aurem concepisti, 
Gabriele nuncio.
Gaude, quia Deo plena, 
Peperisti, sine paena, 
Cum pudoris Lilio.
Gaude, quia Magi dona 
Tuo nato ferunt bona, 
Quem tens in gremio.
Gaude, quia juxta legem, 
Obtulisti mundi Regem,
In Templi Sacrario.
Gaude, quia tui Nati, 
Quem dolebas mortem pati 
Fulget resurrectio.
Gaude Christo ascendente, 
Qui in Caelum te vidente 
Motu fertur proprio.
Gaude Virgo, quia misit
Paraclytum quem   promisit 
Sanctorum Collegio.
Gaude, quae post ipsum scandis, 
Et est honor Tibi grandis
In Caeli palatio.
Jesus fructus ventris tui, 
Per te nobis detur frui
In perenni gaudio. Amen.




Antica Preghiera alla Madonna del Carmelo

    Povero pellegrino su questa terra di esilio, per dura e continua lotta scoraggiato e stanco,  oppresso da affanni e croci,  col cuore straziato da tante amarezze, versando lacrime ai vostri piedi, esclamo e grido:  Oh Beata Vergine del Carmelo,  ricordati di me! 
   Per quel benedetto e santo Abito che Voi mi porgeste e che io bacio e stringo al mio petto, su di me volgete gli occhi vostri! Salvate l'anima mia e quella dei miei cari, ed ecco tutto! 
   Io sarò felice, o Madre mia, io sarò felice se questa mia preghiera sarà da Voi benignamente accolta, come fermamente lo spero, per questo santo Abito che porto e porterò sempre, e che bacerò morendo in terra, garanzia di felicità eterna in Cielo. Così sia.





Preghiera alla Madonna del Carmelo

   O Vergine benedetta, o piena di grazia, o Regina dei santi, quanto mi è dolce venerarti sotto questo titolo di Madonna del Monte Carmelo!
    Esso mi richiama ai tempi profetici di Elia, quando tu fosti sul Carmelo raffigurata in quella nuvoletta che poi, ampliandosi, si aprì in una pioggia benefica, simbolo delle grazie santificatrici che ci provengono da te.
   Tu da molti secoli sei onorata con questo misterioso titolo, ed ora mi rallegra il pensiero che noi ci uniamo a tutti i tuoi devoti, salutandoti “decoro del Carmelo”, “Gloria del Libano”, “giglio purissimo”, “rosa mistica” del fiorente giardino della chiesa.  Intanto, o Vergine delle vergini, ricordati di me e mostrati di essermi madre. 
   Diffondi in me sempre più viva la grazia di quella fede che ti fece beata, e infiammami di quell’amore con cui hai amato il Figlio tuo Gesù Cristo.
Sono pieno di miserie spirituali e temporali: molti dolori dell’anima e del corpo mi stringono da ogni parte, ed io mi rifugio come figlio all’ombra della tua protezione materna.
   Tu, Madre di Dio, che tanto puoi e tanto vali, impetrami da Gesù benedetto i doni celesti dell’umiltà, della castità, della mansuetudine, che furono le più belle gemme dell’anima tua immacolata.
  Tu concedimi di esser forte nelle tentazioni e nelle amarezze  che spesso mi travagliano.
   Allorché poi si compirà, secondo la volontà di Dio, la giornata del mio terreno pellegrinaggio, fa’ che all’anima mia sia donata la gioia del paradiso, per tua intercessione e per i meriti di Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
 





Preghiera alla Madonna del Carmelo 
scritta da San Giovanni Paolo II

Santa Madre della Speranza, Vergine del Carmine,  distendi il tuo scapolare come mantello di protezione,  sulle città e sui paesi, sugli uomini e le donne,  sui giovani e i bambini, sugli anziani e gli ammalati, sugli orfani e gli afflitti, sui figli fedeli e le pecore smarrite. 
Stella del mare e Faro di luce, conforto sicuro per il popolo pellegrino,
guida i suoi passi nel suo peregrinare terreno, 
affinché percorra sempre sentieri di pace e di concordia, 
cammini di Vangelo, di progresso, di giustizia e di libertà. 
Riconcilia i fratelli in un abbraccio fraterno; 
Fa' che spariscano gli odi e i rancori,  che si superino le divisioni e le barriere,
che si appianino i conflitti e si rimarginino le ferite. 
Fa' che Cristo sia la nostra Pace, che il suo perdono rinnovi i cuori, 
che la sua Parola sia speranza e fermento nella società. 
Amen





Preghiera alla Madonna del Carmelo
Suore Carmelitane del Monte Carmelo (Haifa, Israele)

<< O Maria, dolcissima Madre e Regina del Carmelo, umilmente prostrati ai tuoi piedi , ti offriamo l'omaggio della nostra vita. 
Tu ci chiedi di vivere secondo il Vangelo del tuo Figlio.  
  Confessiamo la nostra debolezza e ti chiediamo con fiducia di renderci aperti alla sua Parola come lo fosti tu. 
  Sorella nostra nelle difficoltà della vita, Stella del mare che ci indichi il porto della salvezza, guidaci nel cammino verso Cristo, Lui che noi vogliamo seguire, perchè la nostra vita sia un inno di lode alla SS. Trinità.
  Beata , tu che hai creduto, Beata, tu che ci ami , Benedetta tu che vivi presso Dio! 
 Bellezza intatta, Fiore del Carmelo, mostraci gli orizzonti luminosi della santità e proteggi noi e quanti ci sono cari. 
Avvolgi l'umanità intera con la tenerezza del tuo cuore di Madre. Amen. >>




Preghiera alla Madonna del Carmelo

<<O pietosissima Vergine, con filiale abbandono noi ricorriamo alla tua protezione materna. 
  Ci accresce fiducia la singolare protezione legata allo Scapolare del Carmine.
   Pellegrinanti in questa valle di sofferenze, noi guardiamo a te “segno di salvezza”; combattuti da tanti nemici, noi confidiamo in te “scampo dai pericoli”; disgregati dalle ferite del peccato, noi ci rifugiamo sotto il tuo manto materno “pegno di protezione e di pace”.
  Sii tu la rugiada ristoratrice all’anima nostra, dandoci la gioia cristiana della vita.
   Quale nuvoletta feconda, tempra le aridità del nostro spirito; 
con il tuo impareggiabile esempio, donaci l’amore alla virtù perché, elevati dalla terra, ci avviciniamo a Dio.
   Riporta sulla retta strada i peccatori, poveri erranti senza luce e senza pace; e alle anime del purgatorio, che in vita indossarono devotamente il tuo Scapolare, affretta l’ora tanto sospirata della liberazione e della gloria, con te e con il Figlio tuo, Cristo Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.>>




Antica preghiera di offerta alla Madonna del Carmelo 

L'abitino che io porto 
è sicuro mio conforto, 
e lo stimo mio tesoro 
più d'argento, gemme e oro.  
Da Voi spero, Gran Signora, 
ciò che voi diceste allora 
a Simone Vostro amato, 
dando l'abito sacrato. 
Prometteste, certamente, 
a chi il porta piamente, 
esentar da cruda sorte 
ed in vita e dopo morte.  
Ed il sabato che viene, 
esentarlo dalle pene 
col sovrano Vostro zelo
e condurlo poi nel Cielo. 
Orsù dunque, Verginella, 
Madre, Sposa, tutta bella,
me infelice liberate
d'ogni male e consolate.  
Aiutatemi nei guai
mentre afflitto sono assai, 
specialmente, allora, quando
il mio fiato sta spirando. 
Allora sì datemi aiuto, (aita)
d'impetrar l'eterna vita,
e sfuggire in tutti i modi 
di lucifero le frodi. 
Fate allor che io gioiendo
e con gli Angeli godendo, 
canti dolce melodia: 
Viva, viva del Carmine Maria. 

Salve Regina






Preghiera alla Madonna del Carmelo

 
    <<O Maria, Madre e decoro del Carmelo, a te consacro oggi la mia vita, quale piccolo tributo di gratitudine per le grazie che attraverso la tua intercessione ho ricevuto da Dio. - Tu guardi con particolare benevolenza coloro che devotamente portano il tuo Scapolare: ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d'illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente, e di ridestare in me la fede, la speranza e la carità, perché possa ogni giorno crescere nell'amore di Dio e nella devozione verso di te. - Lo Scapolare richiami su di me lo sguardo tuo materno e la tua protezione nella lotta quotidiana, sì che possa restare fedele al Figlio tuo Gesù e a te, evitando il peccato e imitando le tue virtù. - Desidero offrire a Dio, per le tue mani, tutto il bene che mi riuscirà di compiere con la tua grazia; la tua bontà mi ottenga il perdono dei peccati e una più sicura fedeltà al Signore. -  O Madre amabilissima, il tuo amore mi ottenga che un giorno sia concesso a me di mutare il tuo Scapolare con l'eterna veste nuziale e di abitare con te e con i Santi del Carmelo nel regno beato del Figlio tuo che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.>>
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SI FESTEGGIA PERCHE'...

Il primo profeta d'Israele, Elia (IX sec. a.C.), dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccità. In quella immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato la vita e la fecondità al mondo. Un gruppo di eremiti, «Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo», costituirono una cappella dedicata alla Vergine sul Monte Carmelo. I monaci carmelitani fondarono, inoltre, dei monasteri in Occidente. Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell'Ordine, beato Simone Stock, al quale diede lo «scapolare» col «privilegio sabatino», ossia la promessa della salvezza dall'inferno, per coloro che lo indossano e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.
Il 16 luglio ricorre una festa mariana molto importante nella Tradizione della Chiesa: la Madonna del Carmelo, una delle devozioni più antiche e più amate dalla cristianità, legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (Carmelitani). La festa liturgica fu istituita per commemorare l’apparizione del 16 luglio 1251 a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare (dal latino scapula, spalla) in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al suo culto. Nel Primo Libro dei Re dell’Antico Testamento si racconta che il profeta Elia, che raccolse una comunità di uomini proprio sul monte Carmelo (in aramaico «giardino»), operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio Baal. Qui, in seguito, si stabilirono delle comunità monastiche cristiane. I crociati, nell’XI secolo, trovarono in questo luogo dei religiosi, probabilmente di rito maronita, che si definivano eredi dei discepoli del profeta Elia e seguivano la regola di san Basilio. Nel 1154 circa si ritirò sul monte il nobile francese Bertoldo, giunto in Palestina con il cugino Aimerio di Limoges, patriarca di Antiochia, e venne deciso di riunire gli eremiti a vita cenobitica. I religiosi edificarono una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine e presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo acquisì, in tal modo, i suoi due elementi caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria Santissima. Il Monte Carmelo, dove la Tradizione afferma che qui la sacra Famiglia sostò tornando dall’Egitto, è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele e che si sviluppa in direzione nordovest-sudest da Haifa a Jenin. Fra il 1207 e il 1209, il patriarca latino di Gerusalemme (che allora aveva sede a San Giovanni d’Acri), Alberto di Vercelli, redasse per gli eremiti del Monte Carmelo i primi statuti (la cosiddetta regola primitiva o formula vitae). I Carmelitani non hanno mai riconosciuto a nessuno il titolo di fondatore, rimanendo fedeli al modello che vedeva nel profeta Elia uno dei padri della vita monastica. La regola, che prescriveva veglie notturne, digiuno, astinenza rigorosi, la pratica della povertà e del silenzio, venne approvata il 30 gennaio 1226 da papa Onorio III con la bolla Ut vivendi normam. A causa delle incursioni dei saraceni, intorno al 1235, i frati dovettero abbandonare l’Oriente per stabilirsi in Europa e il loro primo convento trovò dimora a Messina, in località Ritiro. Le notizie sulla vita di san Simone Stock (Aylesford, 1165 circa – Bordeaux, 16 maggio 1265) sono scarse. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, maturò la decisione di entrare fra i Carmelitani e, completati gli studi a Roma, venne ordinato sacerdote. Intorno al 1247, quando aveva già 82 anni, venne scelto come sesto priore generale dell’Ordine. Si adoperò per riformare la regola dei Carmelitani, facendone un ordine mendicante: papa Innocenzo IV, nel 1251, approvò la nuova regola e garantì all’Ordine anche la particolare protezione da parte della Santa Sede. Proprio a san Simone Stock, che propagò la devozione della Madonna del Carmelo e compose per Lei un bellissimo inno, il Flos Carmelila Madonna assicurò che a quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo». La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta. Autore: Cristina Siccardi

LO SCAPOLARE ( o abitino )
 
La devozione allo Scapolare è devozione alla Madonna secondo lo spirito e la tradizione ascetica del Carmelo. Una devozione antica, che conserva tutta la sua validità, se compresa e vissuta nei suoi valori autentici.
 
Da oltre sette secoli i fedeli portano lo Scapolare del Carmine (detto anche abitino) per assicurarsi la protezione di Maria in tutte le necessità della vita e, in particolare, per ottenere, mediante la sua intercessione, la salvezza eterna e una sollecita liberazione dal Purgatorio.

La promessa di queste due grazie dette pure "Privilegi dello Scapolare" sarebbe stata fatta dalla Madonna a S. Simone Stock e a Papa Giovanni XXII.
 
 
LA GRANDE PROMESSA PROMESSA
della MADONNA a San SIMONE STOCK

 
La Regina del Cielo, apparendo tutta raggiante di luce, il 16 luglio 1251, al vecchio generale dell'Ordine Carmelitano, San Simone Stock (il quale L'aveva pregata di dare un privilegio ai Carmelitani), porgendogli uno scapolare -detto comunemente «Abitino»- così gli parlò: «Prendi figlio dilettissimo, prendi questo scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morrà rivestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno». 
Detto questo, la Vergine scomparve in un profumo di Cielo, lasciando nelle mani di Simone il pegno della Sua Prima «Grande Promessa».
Non bisogna credere minimamente, però, che la Madonna, con la sua Grande Promessa, voglia ingenerare nell'uomo l'intenzione di assicurarsi il Paradiso, continuando più tranquillamente a peccare, o forse la speranza di salvarsi anche privo di meriti, ma piuttosto che in forza della Sua Promessa, Ella si adopera in maniera efficace per la conversione del peccatore, che porta con fede e devozione l'Abitino fino in punto di morte. 

Condizioni
 
***Il primo scapolare deve essere benedetto ed imposto da un Sacerdote con una sacra formula di consacrazione alla Madonna


( è ottimo andare a richiederne l'imposizione presso un convento di Carmelitani il cui elenco si trova al seguente LINK : carmelitani )

 
L'Abitino, deve essere tenuto, giorno e notte, indosso e precisamente al collo, in modo che una parte scenda sul petto e l'altra sulle spalle. Chi lo porta in tasca, nella borsetta o appuntato sul petto non partecipa alla Grande Promessa
 
È necessario morire rivestivo del sacro abitino. Chi l'ha portato per tutta la vita e sul punto di morire se lo toglie, non partecipa alla Grande Promessa della Madonna
 
Quando lo si dovesse sostituire, non è necessaria una nuova benedizione.

Lo scapolare in stoffa può essere anche sostituito dalla Medaglia (Madonna da una parte, S. Cuore dall'altra).

 
ALCUNE PRECISAZIONI

L'Abitino (che non è altro che una forma ridotta dell'abito dei religiosi carmelitani),deve essere necessariamente di panno di lana e non di altra stoffa, di forma quadrata o rettangolare, di colore marrone o nero. L'immagine su di esso, della Beata Vergine, non è necessaria ma è di pura devozione. Scolorandosi l'immagine o staccandosi l'Abitino vale lo stesso. 
L'Abitino consumato si conserva, o si distrugge bruciandolo, e il nuovo non ha bisogno di benedizione. 
Chi, per qualche motivo, non può portare l'Abitino di lana, può sostituirlo (dopo averlo indossato di lana, in seguito all'imposizione fatta dal sacerdote) con una medaglietta che abbia da una parte l'effige di Gesù e del Suo Sacro Cuore e dall'altra quella della Beata Vergine del Carmelo.  
L'Abitino si può lavare, ma prima di toglierlo dal collo è bene sostituirlo con un altro o con una medaglietta, in modo che non si resti mai privi di esso. 

Impegni
 
Impegni particolari non sono prescritti.
Tutti gli esercizi di pietà approvati dalla Chiesa servono ad esprimere ed alimentare la devozione alla Madre di Dio. Tuttavia è raccomandata la recita quotidiana del S. Rosario.

 
Indulgenza parziale
 
Il pio uso dello Scapolare o Medaglia (per esempio un pensiero, un richiamo, uno sguardo, un bacio...) oltre che favorirci l'unione con Maria SS. e con Dio, ci procura una indulgenza parziale, il cui valore aumenta in proporzione alle disposizioni di pietà e di fervore di ciascuno.

 
Indulgenza plenaria
 
Si può acquistare nel giorno in cui si riceve per la prima volta lo Scapolare, nella festa della Madonna del Carmine (16 luglio), di S. Simone Stock ( 16 maggio ), di Sant'Elia profeta ( 20 luglio), di Santa Teresa del Gesù Bambino ( 1 ottobre ), di Santa Teresa d'Avila ( 15 ottobre ), di tutti i Santi Carmelitani ( 14 novembre ), di San Giovanni della Croce ( 14 dicembre ).
 
Per tali indulgenze sono richieste le seguenti condizioni:

1) Confessione, Comunione Eucaristica, preghiera per il Papa;
2) promessa di voler osservare gli impegni della Associazione dello Scapolare.


 
PROMESSA della MADONNA a Papa GIOVANNI XXII

PRIVILEGIO SABATINO


Il Privilegio Sabatino, è una seconda Promessa (riguardante lo scapolare del Carmine) che la Madonna fece in una Sua apparizione, ai primi del 1300, al Pontefice Giovanni XXII, al quale, la Vergine comandò di confermare in terra, il Privilegio ottenuto da Lei in Cielo, dal Suo diletto Figlio. 
Questo grande Privilegio, offre la possibilità di entrare in Paradiso, il primo sabato dopo la morte. Ciò vuol dire che, coloro che otterranno questo privilegio, staranno in Purgatorio, massimo una settimana, e se avranno la fortuna di morire di sabato, la Madonna li porterà subito in Paradiso. 
Non bisogna confondere la Grande Promessa della Madonna con il Privilegio Sabatino. Nella Grande Promessa, fatta a S. Simone Stock, non sono richieste né preghiere né astinenze, ma basta portare con fede e devozione giorno e notte indosso, fino al punto di morte, la divisa carmelitana, che è l'Abitino, per essere aiutati e guidati in vita dalla Madonna e per fare una buona morte, o meglio per non patire il fuoco dell'Inferno.  
Per quanto riguarda il Privilegio Sabatino, che riduce ad una settimana, massimo, la sosta nel Purgatorio, la Madonna chiede che oltre a portare l'Abitino si facciano anche preghiere e alcuni sacrifici in Suo onore.  

Condizioni per ottenere il privilegio sabatino :
 
1) Portare, giorno e notte indosso, l’«Abitino», come per la Prima Grande Promessa.  

2) Essere iscritti nei registri di una Confraternita Carmelitana ed essere, quindi, confratelli Carmelitani.  
3) Osservare la castità secondo il proprio stato. 
4) Recitare ogni giorno le ore canoniche (cioè l'Ufficio Divino o il Piccolo Ufficio della Madonna). Chi non sa recitare queste preghiere, deve osservare i digiuni della S. Chiesa (salvo se non è dispensato per legittima causa) e astenersi dalle carni, nel mercoledì e nel sabato per la Madonna e nel venerdì per Gesù, eccettuato il giorno del S. Natale. 

ALCUNE PRECISAZIONI
Chi non osserva la recita delle suddette preghiere o l'astinenza dalle carni non commette alcun peccato; dopo la morte, potrà entrare anche subito in Paradiso per altri meriti, ma non godrà del Privilegio Sabatino.  La commutazione dell'astinenza dalle carni in altra penitenza si può chiedere a qualunque sacerdote.



AVE MARIA PURISSIMA! 

Novena alla B.ma Vergine MARIA DEL CARMELO

NOVENA ALLA MADONNA DEL CARMINE
(16 Luglio)
Primo giorno : Maria, esempio d'accoglienza
In ascolto alla Parola: L'Annunciazione (Lc 1, 26-38)
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio ". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei.
Riflessione: I vangeli iniziano con il presentarci Maria come la donna che accoglie il progetto di Dio. In atteggiamento di preghiera, ella ascolta, medita, acconsente e risponde di "si" a Dio che chiama. In una parola accoglie. E quest'accoglienza genera in lei la Vita. "E il Verbo si fece carne".
In preghiera: Santa Maria, donna accogliente, rendici tuoi imitatori ed imitatrici, perché possiamo generare ogni giorno Gesù nelle situazioni di vita che ci troviamo a vivere
Santa Maria, donna accogliente, insegnaci a meditare la Parola di Dio così come facevi tu, perché in ogni momento della nostra vita sappiamo accoglierla e lasciarci guidare da lei.
Santa Maria, fiore del Carmelo, ascolta la nostra preghiera.

Mi impegno a leggere una pagina del Vangelo e a rifletterci sopra per cercare di scoprire quel che Dio vuole da me nella mia vita di ogni giorno.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.

Secondo giorno : Maria, splendida nel servizio
In ascolto alla Parola: La visitazione (Lc 1, 39-45)
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore".
Riflessione: Subito dopo aver ricevuto l'annuncio dall'angelo, la Madre del Signore, parte per andare a trovare sua cugina Elisabetta, anziana, che attende un bambino. Il Vangelo ci dice che parte in fretta per andare a mettersi a servizio di chi ha bisogno. La Vergine non si "monta la testa" perché in lei si compirà la speranza d'Israele, ma, nell'umiltà più completa, parte per andare a prestare il suo servizio nei piccoli e semplici lavori di casa.
In preghiera: Madre Maria, esperta nel servizio, aiutaci a capire che è solo nella dimensione dell'essere servi gli uni degli altri che possiamo essere dei veri seguaci di tuo Figlio.
Madre Maria, esperta nel servizio, rendici capaci di essere sempre disponibili verso coloro che ogni giorno incontriamo nel nostro cammino.
Madre Maria, o Vite fiorita, aiutaci a gareggiare nella carità vicendevole
Mi impegno a rendere un servizio alle persone che mi sono accanto. E per imitare la Vergine Maria cercherò di essere più servizievole nei confronti di quelle persone che mi stanno meno simpatiche.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.
  
Terzo giorno : Maria, madre  che ci riveste dello scapolare
In ascolto alla Parola: La nascita (Lc 2, 1-20)
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama".
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Riflessione: L'evangelista Luca ci tramanda il gesto affettuoso e materno di Maria che avvolge di fasce il piccolo Gesù. Un gesto che ogni madre ha fatto, in segno di protezione e di cura. Anche noi siamo rivestiti di fasce da Maria, nostra Madre e Sorella: attraverso lo Scapolare ella si prende cura di noi, ci protegge. Ci fascia per farci cresce forti e robusti alla scuola di suo Figlio.
In preghiera: Vergine Madre, che rivesti di fasce il tuo Gesù, insegnaci ad essere sempre piccoli per lasciarci "portare in braccio" dal buon Dio.
Vergine Madre, che rivesti di fasce il tuo Gesù e noi, aiutaci a rivestirci di tuo Figlio, per essere ogni giorno segno dell'amore di Dio.
Vergine Maria, Splendore del cielo, stringici tutti sotto il tuo manto.
Mi impegno a rivestirmi dello Scapolare per testimoniare anche esternamente il mio amore a Gesù e a Maria. Soprattutto voglio che lo Scapolare mi ricordi di vivere ogni giorno alla scuola di Gesù, sull'esempio della Vergine.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,

Quarto giorno : Maria, donna contemplativa
In ascolto alla Parola: La visita dei magi (Mt 2, 1-12)
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un`altra strada fecero ritorno al loro paese.
Riflessione: Cosa avranno pensato Maria e Giuseppe nel vedersi davanti questi uomini misteriosi che vengono da lontano per vedere il loro Gesù? Eppure il Figlio di Dio si è fatto uomo per tutti, anche per questi "lontani". Maria lo capisce subito e anche a loro fa vedere Gesù. Maria è la vera contemplativa, cioè colei che sa vedere la realtà con gli occhi di Dio. E noi? Siamo contemplativi? Riusciamo a vedere la realtà così come la vede Dio? Siamo capaci di donare Gesù alle persone che incontriamo, siano esse conosciute o meno, connazionali o stranieri, ricchi o poveri?
In preghiera: Beata Maria, donna contemplativa, insegnaci a conservare nel nostro cuore le situazioni di ogni giorno per poi impegnarci a vederle con gli occhi di Dio.
Beata Maria, donna contemplativa, insegnaci a vedere in color che incontriamo il volto del tuo Figlio e a non fare nessun tipo di discriminazione.
Beata Maria, Vergine e Madre, portaci tutti a Gesù.
Mi impegno a non giudicare le persone che incontro durante il giorno, ma a vedere in ognuno di loro il volto del Signore.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.
  
Quinto giorno : Maria, signora dell'offerta
In ascolto alla Parola: La presentazione al tempio (Lc 2, 22-32)
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele".
Riflessione: Proviamo ad essere spettatori di quest' episodio: Maria, Giuseppe e Gesù, una famiglia, che si reca al tempio per offrire il bimbo al Signore. Se vogliamo tradurlo in termini della nostra cultura è un po' come quando la famiglia si prepara per portare il bimbo al battesimo. Sarà capitato tante volte anche a noi di partecipare ai festeggiamenti. Cerchiamo, però, di scrutare il cuore della Madre: ella offre con tutto il suo cuore a Dio il Bimbo che è nato da lei. Siamo capaci di imitarla nella nostra vita di ogni giorno?
In preghiera: Figlia di Sion, signora dell'offerta, circoncidi il nostro cuore perché possa appartenere tutto a Gesù.
Figlia di Sion, signora dell'offerta, libera i nostri cuori perché senza paura possano essere solo di Sua proprietà.
Figlia di Sion, Madre mite, rendi il nostro cuore simile al tuo.
Mi impegno a staccarmi da qualcosa a cui sono molto legato e a farne dono alla persona che mi sta particolarmente antipatica. Questo per imitare la Madre del Signore che ha offerto il Suo Figlio con cuore puro.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.
  
Sesto giorno : Maria, infaticabile cercatrice di Dio
In ascolto alla Parola: Il ritrovamento nel tempio (Lc 2, 41-50)
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo". Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?". Ma essi non compresero le sue parole.
Riflessione: Maria e Giuseppe sono angosciati per la perdita del loro Figlio, Gesù. Si mettono in viaggio per cercarlo e lo trovano dopo tre giorni. Anche dalla nostra vita sembra che a volte Gesù si nasconde e ci lascia soli. E noi che facciamo? Ci disperiamo? Ci rivolgiamo ad altri beni? O ci mettiamo in viaggio per trovare Gesù e non perderlo più? Maria e Giuseppe ci insegnano ad essere degli infaticabile cercatori di Dio, perché egli ci ha fatti per lui, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in lui (S. Agostino).
In preghiera: Dolce Maria, infaticabile cercatrice di Dio, dacci la stessa forza che hai avuto tu nel cercare il tuo Gesù che si era perso nel tempio.
Dolce Maria, infaticabile cercatrice di Dio, guida i nostri passi perché nel cammino della vita possiamo sempre seguire Gesù, faro che ci illumina.
Dolce Maria, Madre pura, sii nostra fedele compagna nel viaggio verso Gesù.
Mi impegno a pregare di più nei momenti nei quali mi sembra che Gesù mi abbia abbandonato.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.
  
Settimo giorno : Maria, vergine dell'ascolto
In ascolto alla Parola: Beato il seno da cui hai preso il latte (Lc 11, 27-28)
Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: "Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!". Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!".
Riflessione: Può sembrare che Gesù sminuisca il ruolo di Maria, preferendola ai suoi discepoli. Eppure se ben leggiamo il testo notiamo che Gesù elogia proprio la sua Mamma. Ella è la donna che ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica ogni momento. E' una discepola attenta, che custodisce nel suo cuore le parole del Figlio suo e giorno dopo giorno le mette in pratica. Ella ci indica la strada perché anche noi facciamo lo stesso, se vogliamo essere suoi veri devoti.
In preghiera: Madre bella, vergine dell'ascolto, apri il nostro cuore perché sappiamo ascoltare le parole del Figlio tuo.
Madre bella, vergine dell'ascolto, apri il nostro cuore e il nostro intelletto perché sappiamo ascoltare le parole del Figlio e le mettiamo in pratica.
Madre bella, pura di cuore, rendici forti nei nostri propositi.
Mi impegno ad ascoltare la Parola di Dio quando viene proclamata in chiesa con molta attenzione. Mi impegno, anche, ad ascoltare Dio che mi parla attraverso le persone che incontro nel corso della giornata.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.
Ottavo giorno : Maria, madre sotto la croce
In ascolto alla Parola: Sotto la croce (Gv 19, 25-27)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Riflessione: Giovanni ci dice che sotto la croce di Gesù stavano Maria e Giovanni. Maria - la madre - Giovanni - il discepolo prediletto. La Vergine Madre sta in piedi sotto la croce: da' forza a suo Figlio perché giunga alla sua ultima ora. Questo brano biblico - caro al cuore di ogni carmelitano - ci insegna che nel momento del dolore non siamo soli, Maria e Gesù sono con noi. E ci ricorda anche che il Signore, morendo, ci ha fatto dono della sua mamma come bene prezioso. Con la nostra vita cerchiamo di essergli riconoscenti!
In preghiera: Maria, madre sotto la croce, sii accanto a noi nelle nostri croci quotidiane perché, come te, sappiamo stare in piedi per accettare ed offrire il nostro dolore.
Maria, madre sotto la croce, apri il nostro cuore perché sappiamo accoglierti in ogni momento, il dono che Gesù ci ha fatto morendo.
Maria, madre che proteggi i tuoi figli, sii la nostra guida nella vita quotidiana.
Mi impegno a farmi prossimo per qualche persona che sta soffrendo, fisicamente o spiritualmente.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.
Nono giorno : Maria, sorella  nella comunità cristiana
In ascolto alla Parola: Con Maria la madre di Gesù (At 1, 12-14)
Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelota e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.
Riflessione: Gesù è asceso al cielo e la prima comunità cristiana si ritrova insieme per pregare. Fra di loro c'è anche la Vergine Maria, come Madre e Sorella. Anche nelle nostre assemblee Maria prega con noi. Facciamo si, allora, che la nostra partecipazione al mistero eucaristico sia una partecipazione allegra e piena di vita: non siamo soli. Con noi c'è Gesù. Con noi c'è Maria, sua e nostra Madre.
In preghiera: Santa Maria, sorella nella comunità cristiana, sii nostra Sorella nella nostra vita e nella nostra preghiera.
Santa Maria, sorella nella nostra comunità, siediti accanto a noi e prega con noi perché la nostra preghiera sia secondo il cuore del tuo Figlio.
Maria, Stella del mare, Madre e Sorella nel Carmelo, stringici tutti sotto il tuo manto.
Mi impegno a contribuire per l'animazione della celebrazione eucaristica domenicale della mia parrocchia, perché sia un vero momento di gioia e di preghiera fraterna.
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.
Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.