giovedì 6 dicembre 2018

LA MANGIATOIA

Quel bimbo stretto in fasce

"GESU' DI NAZARET" DI JOSEPH RATZINGER-BENEDETTO XVI (TERZO VOLUME): LO SPECIALE DEL BLOG

ESTRATTO


Quel bimbo stretto in fasce

Maria avvolse il bimbo in fasce. Senza alcun sentimentalismo, possiamo immaginare con quale amore Maria sarà andata incontro alla sua ora, avrà preparato la nascita del suo Figlio. 

La tradizione delle icone, in base alla teologia dei Padri, ha interpretato mangiatoia e fasce anche teologicamente. Il bimbo strettamente avvolto nelle fasce appare come un rimando anticipato all’ora della sua morte: Egli è fin dall’inizio l’Immolato, come vedremo ancora più dettagliatamente riflettendo sulla parola circa il primogenito. Così la mangiatoia veniva raffigurata come una sorta di altare.

Agostino ha interpretato il significato della mangiatoia con un pensiero che, in un primo momento, appare quasi sconveniente, ma, esaminato più attentamente, contiene invece una profonda verità. La mangiatoia è il luogo in cui gli animali trovano il loro nutrimento. Ora, però, giace nella mangiatoia Colui che ha indicato se stesso come il vero pane disceso dal cielo — come il vero nutrimento di cui l’uomo ha bisogno per il suo essere persona umana. 
È il nutrimento che dona all’uomo la vita vera, quella eterna. In questo modo, la mangiatoia diventa un rimando alla mensa di Dio a cui l’uomo è invitato, per ricevere il pane di Dio. Nella povertà della nascita di Gesù si delinea la grande realtà, in cui si attua in modo misterioso la redenzione degli uomini.

Da pagina 38 del manoscritto

Da L’infanzia di Gesù, di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Rizzoli – LEV, 2012


© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana

SAN NICOLA


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Nicola, nato a Patara in Licia da illustre famiglia, fin dall'infanzia digiunava il mercoledì e venerdì: e conservò tale abitudine per tutto il resto della sua vita. 

Privato dei genitori ancor giovanetto, distribuì tutti i suoi beni ai poveri. Famoso è il gesto della sua carità, con cui venne in aiuto a tre fanciulle in pericolo, offrendo una notevole somma di denaro, per costituire la loro dote. 

Andato in pellegrinaggio in Palestina, per ispirazione di Dio si recò a Mira, capitale della Licia, dove dai vescovi di quella provincia, essendo morto il vescovo di Mira, contro l'aspettazione di tutti, con mirabile consenso, fu eletto in suo luogo. 

In questo ufficio si mostrò esempio di tutte le virtù. Predicando, quindi, la verità della fede cristiana contro l'editto di Diocleziano e Massimiano, fu gettato in carcere, dove rimase fino al tempo dell'imperatore Costantino. 

Intervenne al concilio di Nicea, nel quale fu condannata l'eresia ariana. Ritornato fra i suoi, spirò serenamente a Mira. Il suo corpo, trasportato a Bari, è venerato qui con sommo onore.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
AMDG et DVM

Paesaggi della Colombia nord-occidentale

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El rio màs bello del mundo


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Un arcobaleno liquido di oltre 90 Km
L’endroit est si beau qu’on le dirait irréel. Pourtant, cette rivière aux couleurs de l’arc-en-ciel existe bel et bien. On la trouve en Colombie, à 150km de la capitale Bogota. Lumière sur un site exceptionnel qui nous rappelle une nouvelle fois comme notre Terre est belle.
Source : Shutterstock
Cano Cristales (c’est son vrai nom) se trouve dans le parc national de La Macarena.
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Outre « la rivière arc en ciel », ce cours d’eau coloré est également surnommé « arc-en-ciel liquide », « ruisseau des cristaux », « rivière aux cinq couleurs » ou encore « rivière échappée du paradis ».
 
À l’origine de ces teintes inouïes, des plantes aquatiques et endémiques appelées macarenia clavigera qui donnent des couleurs vertes, rouges et jaunes.
Source : Shutterstock
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Un spectacle de toute beauté qui, de septembre à novembre, devient extraordinaire : le niveau de l’eau est plus faible, permettant aux plantes de recevoir plus de soleil, de se développer à leur maximum et de laisser éclater toutes leurs couleurs.
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Ajoutez à cela les couleurs du sable et de certaines roches vieilles de plus d’1,2 million d’années, et vous obtenez cette palette de couleurs absolument renversante.
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Même les billets de banque rendent hommage à l’endroit…
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Longtemps sous le contrôle militaire des Farc, la zone n’est sécurisée que depuis 2010. Un détail qui explique sans doute pourquoi l’endroit reste encore peu connu.
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Cependant, la rivière arc-en-ciel attirant aujourd’hui de plus en plus de monde, les autorités doivent désormais restreindre l’accès à quelques personnes chaque jour.
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Normal : tout doit être fait pour préserver un tel joyau.
Source : Shutterstock
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Des images de toute beauté.

mercoledì 5 dicembre 2018

Novena dell'Immacolata *8

< Maria... Nostra Signora di Guadalupe
schiaccia la testa a satana e salva il tuo Popolo.
Maria... Nostra Signora di Guadalupe
raduna i tuoi figli sotto il tuo Manto di stelle >


(H)

Mirabilia tua testimonia, Mater alma:
et sermonibus tuis illuminatum est cor meum.

Vultum tuum deprecabuntur omnes divites plebis:
filiae regum collaudant faciem tuam.

Ardens verbum labiorum tuorum vehementer:
qui ad te properat, percipiat illud.

Arundo agitata sum in conspectu tuo:
tene me, Domina, sub jugo tuo, et non confundar.

Servientes tibi plus aliis invadunt dracones inferni:
sed tu, Domina, defende nos. Gloria Patri, etc.

Antifona  della beata Vergine Maria 
Salve Regina, Madre di misericordia: 
Vita, dolcezza e speranza nostra, salve. 
A te ricorriamo, esuli figli di Eva, 
A te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. 

Orsú, dunque, avvocata nostra, 
Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. 
E mostraci, dopo questo esilio, 
il frutto benedetto del ventre tuo, Gesù. 
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.


V. Prega per noi, o Santa Madre di Dio. 
R. Affinché siam fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo.
Onnipotente sempiterno Iddio, che hai preparato con la cooperazione dello Spirito Santo, il corpo e l'anima della gloriosa Vergine Madre Maria, affinché meritasse di essere degna abitazione di tuo Figlio, fa sì che, mentre ci rallegriamo al ricordo di lei; per la sua pietosa intercessione, siamo liberati dai mali che ci sovrastano, e dalla morte eterna. Per lo stesso Cristo Signor nostro. Amen.
V. Il divin aiuto  sia sempre con noi.
R. Amen.

RICORDATI

Ricordati, o piissima Vergine Maria, 
che non si è mai inteso al mondo 
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
 abbia implorato il tuo aiuto, 
chiesto il tuo patrocinio
 e sia stato da te abbandonato. 
Animato da tale confidenza, 
a te ricorro, o Madre, 
Vergine delle vergini, 
a te vengo, e, peccatore come sono,
 mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà. 
Non volere, o Madre del divin Verbo, 
disprezzare le mie preghiere,
 ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen.

(San Bernardo di Chiaravalle)





AVE MARIA PURISSIMA!

martedì 4 dicembre 2018

Contaminati numerosi alimenti

Plastica nei cibi: è allarme per la salute

Un ricerca ne dimostra la presenza nell'intestino. Contaminati numerosi alimenti

FRANCESCO VOLPI
Plastica
Plastica
I
Pacific Trash Vortex - la grande isola di plastica diventata simbolo dell'inquinamento marittimo - continua, placido, la sua navigazione sulle acque del PacificoMacchia indelebile sulla coscienza dell'uomo consumatore, chiuso nel suo egoismo, incurante rispetto all'impatto della sua opera sulla natura. E, soprattutto, inconsapevole del suo ruolo di anello - sia pur nobile - di una catena più vasta, non immune al pericolo di pericolose ripercussioni provocate da ogni singolo gesto d'inciviltà. E' l'ecosistema, bellezza, e noi ci siamo dentro. 

Lo studio 

A ricordarcelo, fra gli altri, un recente studio dell'università di Vienna diretto dal dottor Philip Schawbl, i cui risultati sono stati presentati in anteprima al congresso di Gastroenterologia dell'Europa unita. La ricerca, per la prima volta, ha dimostrato la presenza di microplastiche all'interno del corpo umano. Come? Attraverso l'analisi delle feci di 8 persone. Il campione analizzato era formato da 3 uomini e 5 donne di età compresa fra i 33 e i 65 anni, provenienti da diversi Paesi Ue (Finlandia, Italia, Giappone, Olanda, Polonia, Russia, Inghilterra e Austria). A ciascuno è stato chiesto di tenere un diario alimentare per circa una settimana. In questo lasso di tempo sono stati tenuti a cibarsi di alimenti avvolti in plastica; sei hanno consumato pesce, altri hanno abitualmente masticato chewingum. Tutti, in generale, hanno bevuto circa 750 ml di acqua contenuta in bottigliette di plastica. Al termine i soggetti da analizzare hanno inviato agli esperti un campione di escrementi. Scioccanti i risultati: per ogni 10 grammi di feci sono stati individuate 20 particelle di microplastiche. Ma anche frammenti di Pet (componente principale delle bottiglie) e propilene

Risultati

Sinora la presenza di questi materiali nel nostro organismo era stata solo teorizzata. Con lo studio austriaco - che in ogni caso andrà ripetuto su un campione più ampio - i timori sembrano trovare conferma. "Ora che abbiamo le prime prove sulla presenza di microplastiche nel nostro corpo - ha spiegato Schabli - dobbiamo svolgere ulteriori ricerche per capire che impatto abbia tutto ciò sulla salute umana". Le particelle più piccole, ha proseguito, "sono in grado di entrare in circolo col sangue, nel sistema linfatico e raggiungere persino il fegato".

Dubbi

Non tutti gli studiosi sono, però, convinti della correlazione fra la presenza di questo materiale e gli alimenti. "E' possibile che la maggior parte delle microplastiche provenga dalla polvere di casa, dall'uso di imballaggi e contenitori di plastica o, ad esempio, dalle fibre di nylon delle asciugatrici" ha osservato il prof. Alistar Boxall dell'Università di York (Regno Unito) in un'intervista al Science Media Center, chiedendo di svolgere nuovi, e più ampi, test. Più drastico Martin Wagner, biologo dell'Università norvegese di scienza e tecnologia: "E' uno studio su piccola scala, per nulla rappresentativo. E' addirittura possibile che la plastica trovata sia dello stesso laboratorio". 

Plastica nei cibi

Dubbi sul metodo, dunque, non sul merito. Del resto la presenza di plastica in animali edibili destinati alle nostre tavole è stata provata da numerose ricerche. L'ultima, degli scorsi giorni, ha riguardato i pesci d'acqua dolce. Si tratta di uno studio condotto sulla fauna acquatica dell'Amazzonia e pubblicato su Environmental PollutionMateriali nocivi sono stati rinvenuti nell'80% delle specie. "È una scoperta inquietante che questo inquinamento si sia diffuso in tutto il bacino amazzonico - ha commentato Tommaso Giarrizzo, specialista di ecologia acquatica presso la Universidade Federal do Parà (Brasile)-. Anche se gli effetti del consumo di microplastiche sugli esseri umani sono in larga parte sconosciuti, i nostri dati rappresentano una preoccupazione per la salute pubblica, perché l'Amazzonia vanta il più grande consumo pro capite di pesce al mondo". Un'altra ricerca, stavolta dell'Università Heriot-Watt di Edimburgo, ha rivelato che a ogni pasto ingeriamo circa 114 particelle di plastica, per un totale di 68.415 l'anno. Ma quali sono i cibi incriminati? La lista è lunga: pesci, crostacei, molluschi (solo un piatto di cozze può contenere sino a 100 frammenti), sale da cucina (è stata rinvenuta nel 90% dei campioni esaminati da un team congiunto di ricercatori di Greenpeace e l’Università di Incheon in Corea del Sud) ma anche miele e birra. Poi l'acqua, non solo in bottiglia ma anche quella del rubinetto. L'uso di piatti e bicchieri di plastica, di vestiti sintetici e, in generale, ogni forma di contatto ambientale con questo materiale rappresenta potenzialmente un fattore di rischio.

Il problema

Nessuna ricerca, come detto, al momento è in grado di prevedere possibili effetti sul nostro fisico. Ma che l'ecosistema si trovi in uno stato di progressiva contaminazione, dovuta quasi esclusivamente al fattore umano, questo sì, possiamo dirlo. Una presa di coscienza del problema è fondamentale, se vogliamo intervenire per tempo. 

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