"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
mercoledì 18 aprile 2018
«Andare in pellegrinaggio non è semplicemente visitare un luogo qualsiasi per ammirare i suoi tesori di natura, arte o storia. Andare in pellegrinaggio significa, piuttosto, uscire da noi stessi per andare incontro a Dio là dove Egli si è manifestato, là dove la grazia divina si è mostrata con particolare splendore e ha prodotto abbondanti frutti di conversione e santità tra i credenti» (Benedetto XVI 2010c).
Pellegrinaggio al Sito Monastico di Clonmacnoise, Irlanda © ANSA/Ansa
Da Santiago di Compostela a San Giovanni Rotondo, dall'Irlanda al Gange: ecco 20 dei pelligrinaggi più famosi, con i consigli di Skyscanner sui prezzi, attraverso luoghi carichi di simbologie e significati, per chi vuole concedersi una pausa di riflessione e scoperta, un viaggio per lo spirito, ripercorrendo la storia e le tradizioni di regioni antiche del mondo.
Pellegrinaggio a Fatima
Cominciamo con Fatima, in Portogallo, uno dei luoghi fondamentali del culto mariano che si lega alle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli, Lucia, Francisco e Jacinta, e che attira ogni anno un numero sempre più consistente di fedeli. L'area del Santuario comprende la Basilica, bellissima in stile neobarocco e realizzata dell'architetto Joao Antunes, il Recinto delle Preghiere e la Cappella delle Apparizioni. Per chi ne avesse la possibilità, val la pena allontanarsi un pochino da Fatima e andare a vedere il Castello di Ourém, a Tomar, Patrimonio dell’Umanità.Riguardo all’organizzazione del viaggio, il mese più economico per volare in Portogallo è novembre quando i prezzi dei voli sono di oltre il 28% più bassi rispetto alla media, ma anche prenotando con 19 settimane di anticipo rispetto alla partenza si riesce a risparmiare circa il 20%.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per il Portogallo (dati Skyscanner 2015): 208 euro
Viaggio a Medjugorje
Spostiamoci nei Balcani per un altro luogo mariano: Medjugorje, in Bosnia Erzegovina. Nella chiesa di Jakov, San Giacomo, si può assistere a celebrazioni in diverse lingue e si può pregare nella Cappella dell’Adorazione. La prima apparizione della Madonna a sei ragazzi in questi luoghi risale al 1981: da allora i fedeli sono sempre più numerosi e molti operatori turistici organizzano dei veri e proprio tour che portano alla scoperta di posti molto belli nelle vicinanze del Santuario, come Mostar e le cascate di Kravice. Imperdibile Dubrovnik, che è in Croazia, ma dista solo due ore di macchina da Medjugorje.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per la Bosnia Erzegovina (dati Skyscanner 2015): 299
Pellegrinaggio in Terra Santa
Questo è un luogo magico: la Terra Santa è una terra di incroci e di culture e non subirne il fascino è praticamente impossibile. Conviene ripercorrere i luoghi biblici organizzando un itinerario che faccia spaziare da Gerusalemme a Nazareth, dalla Samaria alla Valle del fiume Giordano, da Hebron a Betlemme. Ci vorrà più di un weekend per fare tappa nei principali luoghi del Cristianesimo e dedicare il giusto tempo a questi posti carichi di spiritualità e pieni di bellezze, in cui fede e storia si intrecciano.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per Israele (dati Skyscanner 2015): 293 euro
Viaggio a Lourdes
Spostiamoci in Francia per sostare a Lourdes, forse il più noto tra i Santuari mariani a livello internazionale: qui la fede incontra la natura, con le belle chiese e le silenziose cappelle immerse nel verde, che diventano luoghi d'elezione per la meditazione religiosa. Si può cominciare il giro con le Grotte Massabielle, in cui la Vergine è apparsa per la prima volta nel 1858 a Bernadette Soubirous. Poi, proseguire con la visita al complesso di Notre-Dame di Lourdes, che include la Basilica Superiore, la Basilica del Rosario e la Basilica di San Pio X, sotterranea, una più bella dell'altra. Si possono visitare anche la casa di Bernadette, Le Moulin Lacadé, e il museo ad essa dedicato. Novembre è il mese più economico per volare in Francia, con prezzi in media del 12% più economici. Tuttavia, prenotando con 16 settimane di anticipo, il risparmio può aggirarsi sul 7% rispetto al costo medio del volo.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia (dati Skyscanner 2015): 157 euro
Pellegrinaggio a Loreto
Anche in italia non mancano i luoghi di culto. Uno dei più frequentati è Loreto, nelle Marche. Questa è la sede della Basilica della Santa Casa, iniziata alla fine del 1400 e terminata nel 1755, con la realizzazione del campanile ad opera di Vanvitelli. Bramante, Andrea Sansovino e Giuliano da Sangallo sono solo alcuni degli artisti che hanno partecipato ai lavori e oggi la basilica è un vero gioiello: oltre ad essere bellissima, secondo la tradizione cattolica questo posto affonda le sue radici a Nazareth, ricollegandosi direttamente con la casa di Maria in Terra Santa.
Viaggio a San Giovanni Rotondo
Restiamo in Italia e scendiamo lungo lo stivale fino alla Puglia: siamo a San Giovanni Rotondo, città che custodisce le spoglie di San Pio da Pietrelcina in una splendida Basilica, la cui realizzazione è stata curata da Renzo Piano. A San Giovanni Rotondo sono diverse le strutture legate al frate cappuccino e ogni luogo è intriso di misticismo e solennità. Siamo all'interno del Parco Nazionale del Gargano, per cui dopo la preghiera ci si può immergere nella bellezza e silenzio della natura. Per chi volesse raggiungere la Puglia in aereo, la buona notizia è che i voli nazionali per questa regione sono in media dell’8% più economici dal 2013 a oggi. Inoltre, prenotando un volo nazionale con circa 1 mese di anticipo il risparmio è di circa il 17,4% rispetto al costo medio del biglietto.
Pellegrinaggio a Santiago di Compostela
E ora gambe in spalla e scarpe comode: si parte per il Cammino di Santiago, un pellegrinaggio che tutti conoscono per il fascino che sa esercitare sui fedeli e non solo. Fin dal Medioevo questo percorso veniva intrapreso dai pellegrini di Francia e Spagna per raggiungere il santuario di Santiago de Compostela, dove si troverebbe la tomba di San Giacomo. Per l'importanza di questo storico cammino e per la bellezza dei territori attraversati, le strade francesi e spagnole dell'itinerario sono state dichiarate Patrimonio UNESCO.
Il simbolo dei pellegrini è una conchiglia, che segna il tracciato da seguire, poiché tradizionalmente i fedeli portavano una conchiglia al collo o cucita su abiti e cappelli. Finisterre è la tappa finale del Cammino ed è un posto incredibile, difficilmente descrivibile a parole, anche per l'emozione che si prova una volta giunti là: la tradizione vuole che si brucino i vestiti indossati durante il tragitto e si faccia un bagno purificatore nell'oceano. Per la pianificazione del viaggio è bene tener presente che il miglior momento per prenotare un volo per la Spagna è 8 settimane prima della partenza con un risparmio di circa il 13% rispetto al prezzo medio. Inoltre, il mese più economico per viaggiare risulta maggio, quando i prezzi sono di quasi il 18% più economici.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per la Spagna (dati Skyscanner 2015): 189 euro (Santiago di Compostela – 221 euro)
Viaggio ad Assisi
Torniamo in Italia per esplorare un luogo di culto legato al Patrono del Bel Paese, San Francesco. Assisi, sua città natale, è diventata simbolo e veicolo di quello che fu il suo cittadino più illustre: San Francesco predicava povertà e pace, fratellanza e solidarietà. La Basilica di San Francesco è una perla preziosa tanto da punto di vista religioso, poiché custodisce le spoglie del Santo, quanto da quello artistico, visto che ospita, tra gli altri, i bellissimi affreschi di Giotto. Inoltre Assisi è una cittadina incantevole, come lo è l'intera provincia di Perugia.
Pellegrinaggio ad Echmiadzin, Armenia
Voliamo ora a Echmiadzin, l'antica capitale armena, per un pellegrinaggio molto sentito e sempre più scelto dai turisti religiosi perché proprio l'Armenia adottò per prima il Cristianesimo come religione di stato, con San Gregorio l’Illuminatore, e istituì la propria Chiesa Apostolica Armena, dissociandosi dalle altre chiese cristiane dopo il Concilio di Calcedonia. Non si può che lasciarsi conquistare dagli antichi monasteri millenari scavati nella roccia e dai mille tesori artistici e culturali di una delle più antiche chiese orientali!
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per l’Armenia (dati Skyscanner 2015): 400 euro
Viaggio a Roma
Roma è chiaramente una meta d'elezione. Qui si possono ammirare anche le quattro basiliche papali: San Pietro, la Basilica di San Giovanni in Laterano, quella di San Paolo fuori le mura e la Basilica di Santa Maria Maggiore. Poiché sono Basiliche Maggiori, tutte e quattro hanno la Porta Santa. Inutile dire che sono capolavori artistici di valore inestimabile, assolutamente da visitare. Per risparmiare oltre il 17% del costo medio di un volo nazionale, in base allo studio di Skyscannerconviene prenotare con circa 1 mese di anticipo rispetto alla data di partenza.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per Roma (dati Skyscanner 2015): 99 euro
Pellegrinaggio al Sito Monastico di Clonmacnoise, Irlanda
Nella verdeggiante Irlanda, il sito monastico di Clonmacnoise conquista i propri visitatori a prima vista: raggiungibile anche dal fiume Shannon, sul quale sorge, questo è un sito archeologico molto importante, oltre ad essere un luogo di preghiera e di turismo, raggiunto ogni anno da parecchi fedeli. La storia di questo complesso di chiese, croci celtiche ed edifici di culto, risale a tempi antichissimi: a fondarlo fu San Ciarán, vescovo irlandese discepolo di San Diarmuid e San Finnian di Clonard. In novembre i voli verso l’Irlanda sono di quasi il 28% più economici rispetto al costo medio annuale, ma anche prenotando con 10 settimane di ancticipo si riesce a risparmiare oltre il 13%. Costo medio di un volo a/r dall’Italia (dati Skyscanner 2015): 189 euro
Viaggio a Nagasaki, Giappone
Testimonianza del culto mariano in Giappone, la Cattedrale di Urakami, a Nagasaki, è un posto tutto da vivere: qui è custodita la Madonna di Nagasaki, una testa lignea ispirata a un quadro di Murillo e ritrovata sotto le macerie della cattedrale dopo l’esplosione della bomba atomica sulla città, il 9 agosto 1945. Pare che la statua fosse stata donata alla comunità giapponese da San Massimiliano Kolbe nel 1930. Questa terra, in cui la storia è passata in maniera così brutale, invita al contempo alla preghiera e alla riflessione.
Per organizzare un viaggio low cost in Giappone è bene giocare d’anticipo: se si prenota il volo 20 settimane prima della partenza, si può risparmiare più del 7% sul costo del volo.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia verso il Giappone (dati Skyscanner 2015): 647 euro
Pellegrinaggio in Polonia
Non potevamo non consigliare la culla dei santuari mariani, la Polonia, sulle tracce di Giovanni Paolo II, che tanto ha amato la Vergine Maria e la sua terra. Imprescindibile il Santuario di Jasna Gora, a Czestochowa, dove si conserva il Quadro Miracoloso della Madonna Nera con Bambino, che pare sia stato realizzato dall’Evangelista Luca. Meritano una visita anche Wadowice, la bellissima città natale di Karol Wojtyla, a poca distanza da Cracovia, e Zakopane, amatissima dal Pontefice, che si situa nella parte settentrionale dei Monti Tatra ed è un vero incanto.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia alla Polonia (dati Skyscanner 2015): 177 euro
Viaggio a Praga, Statua lignea del Bambino Gesù
La famosa statuetta in legno e cera del Bambino Gesù, nota in tutto il mondo, è custodita nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Praga, la bella capitale della Repubblica Ceca. Il Gesù Bambino di Praga è venerato da tantissimi fedeli che giungono qui per chiedere al Signore, in particolare, la grazia di avere un figlio. Una volta a Praga non si può poi certo fare a meno di ammirare le belle strade della città, le sue chiese e i suoi ponti, le sue piazze nordiche e un'architettura che fonde elementi moderni a tratti classici. Il miglior momento per prenotare un volo verso l’affascinante capitale della Repubblica Ceca è 19 settimane prima della partenza, quando si risparmia il 24% rispetto al costo medio del volo. Curiosità: in Italia, ad Arenzano, in Liguria, si trova il Santuario del Bambino Gesù di Praga, direttamente collegato alla tradizione di Praga.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per Praga (dati Skyscanner 2015): 161 euro
Pellegrinaggio in Messico, Santuario di Nostra Signora di Guadalupe
Il bellissimo Santuario di Nostra Signora di Guadalupe, in Messico, è una meta fondamentale del culto mariano a livello mondiale: qui nel 1531 la Virgen Morena apparve a Juan Diego, un indio azteco convertito al cristianesimo. Da allora il flusso di fedeli è ininterrotto e il Santuario, che sorge sul monte del Tepeyac a Città del Messico, è diventato il principale riferimento cattolico di tutta l'America Latina. Per i viaggiatori più attenti al budget, il mese più economico per volare in Messico è febbraio, quando si può risparmiare quasi il 20% rispetto al costo medio del biglietto aereo.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per il Messico (dati Skyscanner 2015): 864 euro
Viaggio a Banneux, Belgio, Madonna dei Poveri
Spostiamoci ora in Belgio, a Banneux, un bellissimo borgo nei pressi di Liegi, sulle Ardenne. Qui si venera la Vergine dei Poveri in seguito ad otto apparizionidella Madonna a Mariette Beco nel 1933. Pare che, dopo le apparizioni, si registrarono qui anche molte guarigioni miracolose. Oggi la cittadina è meta di moltissimi pellegrini: il rito prevede che si beva acqua da una sorgente indicata dalla Vergine proprio durante una delle sue apparizioni. Da qui si può proseguire verso Liegi, e poi in esplorazione della resto del territorio belga. Prenotando un volo per il Belgio con 17 settimane di anticipo si può risparmiare fino un terzo del prezzo medio del biglietto. Costo medio di un volo a/r dall’Italia per il Belgio (dati Skyscanner 2015): 129 euro
Pellegrinaggio in India
Se c'è un pellegrinaggio che da sempre esercita fascino e meraviglia è sicuramente quello in India, sulle rive del Gange. I Rishi, Buddha,Siddharta, il Mahatma Gandhi: questo angolo di mondo induista ha una spiritualità incredibile, che trasuda ovunque, nelle strade e tra i palazzi, e quando ci si trova di fronte agli edifici religiosi si resta senza fiato, sembra di essere a un passo dal divino. Percorrendo il Gange, si può fare tappa nella città sacra di Haridwar e poi a Allahabad, città simbolo dell’induismo, per arrivare a Varanasi, uno dei posti più solenni e mistici dell'India intera. Infine, Calcutta sarà la destinazione finale che, con le sue mille contraddizioni, sarà occasione di riflessione e raccoglimento. Costo medio di un volo a/r dall’Italia verso l’India (dati Skyscanner 2015): 623 euro
Viaggio a Vadstena, Svezia
Nella contea dell'Östergötland, in Svezia, andiamo a visitare Vadstena e il Monastero di Santa Brigida, un bellissimo monastero cistercense fondato dalla Santa stessa e sede del suo Ordine. La cittadina medievale è bellissima, sorge sul Lago Vattern ed è dominata da un castello rinascimentale conservato in maniera eccellente, capace di avvolgere i visitatori in un'atmosfera davvero fiabesca. Per cercare di raggiungere la Svezia al prezzo più conveniente basta prenotare con 8 settimane di anticipo: il risparmio è di circa il 18% rispetto al costo medio del volo.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia per la Svezia (dati Skyscanner 2015): 224 euro
Pellegrinaggio lungo la Via degli Abati
Torniamo in Italia per percorrere la splendida Via degli Abati, un itinerario francigeno di montagna che collega Pavia con Pontremoli passando per il Monastero di San Colombano a Bobbio. Sono posti bellissimi, intrisi di spiritualità e natura, che fanno scoprire luoghi inaspettati e meravigliosi dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il tracciato si snoda attraverso sentieri panoramici e mulattiere e i tratti su strade asfaltate sono pochissimi, limitati alle vicinanze dei centri urbani più importanti.
Viaggio a Mosca e San Pietroburgo, le radici della tradizione ortodossa
Andiamo infine alla ricerca delle radici della tradizione ortodossa, in Russia. A Mosca, nella meravigliosa Piazza Rossa, si può ammirare la Cattedrale di San Basilio che, con le sue cupole colorate e luminose è Patrimonio dell'umanità, nonché principale riferimento ortodosso della città. Altrettanto belle sono la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato e la Cattedrale di Sant'Isacco, a San Pietroburgo, entrambe simbolo di una religiosità molto sentita. Tra Mosca e San Pietroburgo sono davvero molte le chiese ortodosse da scoprire, ognuna svelerà storie lontane e mostrerà tesori artistici di grande importanza.
Costo medio di un volo a/r dall’Italia verso la Russia (dati Skyscanner 2015): 331 euro (Mosca 292 euro, San Pietroburgo 276 euro)
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La Chiesa non deve temere le persecuzioni che nella sua storia è costretta a subire, ma confidare sempre, come Gesù al Getsemani, nella presenza, nell’aiuto e nella forza di Dio, invocato nella preghiera.

BENEDETTO XVI
UDIENZA GENERALE
Piazza San PietroMercoledì, 18 aprile 2012
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Cari fratelli e sorelle,
dopo le grandi feste, ritorniamo adesso alle catechesi sulla preghiera. Nell’udienza prima della Settimana Santa ci siamo soffermati sulla figura della Beata Vergine Maria, presente in mezzo agli Apostoli in preghiera nel momento in cui attendevano la discesa dello Spirito Santo. Un’atmosfera orante accompagna i primi passi della Chiesa.
La Pentecoste non è un episodio isolato, poiché la presenza e l’azione dello Spirito Santo guidano e animano costantemente il cammino della comunità cristiana. Negli Atti degli Apostoli, infatti, san Luca, oltre a raccontare la grande effusione avvenuta nel Cenacolo cinquanta giorni dopo la Pasqua (cfr At 2,1-13), riferisce di altre irruzioni straordinarie dello Spirito Santo, che ritornano nella storia della Chiesa. E quest’oggi desidero soffermarmi su quella che è stata definita la «piccola Pentecoste», verificatasi al culmine di una fase difficile nella vita della Chiesa nascente.
Gli Atti degli Apostoli narrano che, in seguito alla guarigione di un paralitico presso il Tempio di Gerusalemme (cfr At 3,1-10), Pietro e Giovanni vennero arrestati (cfr At 4,1) perché annunciavano la Risurrezione di Gesù a tutto il popolo (cfr At 3,11-26). Dopo un processo sommario, furono rimessi in libertà, raggiunsero i loro fratelli e raccontarono quanto avevano dovuto subire a causa della testimonianza resa a Gesù il Risorto. In quel momento, dice san Luca, «tutti unanimi innalzarono la loro voce a Dio» (At 4,24). Qui san Luca riporta la più ampia preghiera della Chiesa che troviamo nel Nuovo Testamento [vedi più sotto], alla fine della quale, come abbiamo sentito, «il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati dello Spirito Santo e proclamavano la Parola di Dio con franchezza» (At 4,31).
Prima di considerare questa bella preghiera, notiamo un atteggiamento di fondo importante: di fronte al pericolo, alla difficoltà, alla minaccia, la prima comunità cristiana non cerca di fare analisi su come reagire, trovare strategie, come difendersi, quali misure adottare, ma, davanti alla prova, si mette in preghiera, prende contatto con Dio.
E che caratteristica ha questa preghiera? Si tratta di una preghiera unanime e concorde dell’intera comunità, che fronteggia una situazione di persecuzione a causa di Gesù. Nell’originale greco san Luca usa il vocabolo «homothumadon» - «tutti insieme», «concordi» – un termine che appare in altre parti degli Atti degli Apostoli per sottolineare questa preghiera perseverante e concorde (cfr At 1,14; 2,46). Questa concordia è l'elemento fondamentale della prima comunità e dovrebbe essere sempre fondamentale per la Chiesa. Non è allora solo la preghiera di Pietro e di Giovanni, che si sono trovati nel pericolo, ma di tutta la comunità, perché quanto vivono i due Apostoli non riguarda soltanto loro, ma tutta la Chiesa.
Di fronte alle persecuzioni subite a causa di Gesù, la comunità non solo non si spaventa e non si divide, ma è profondamente unita nella preghiera, come una sola persona, per invocare il Signore. Questo, direi, è il primo prodigio che si realizza quando i credenti sono messi alla prova a causa della loro fede: l’unità si consolida, invece di essere compromessa, perché è sostenuta da una preghiera incrollabile. La Chiesa non deve temere le persecuzioni che nella sua storia è costretta a subire, ma confidare sempre, come Gesù al Getsemani, nella presenza, nell’aiuto e nella forza di Dio, invocato nella preghiera.
Facciamo un passo ulteriore: che cosa chiede a Dio la comunità cristiana in questo momento di prova? Non chiede l’incolumità della vita di fronte alla persecuzione, né che il Signore ripaghi coloro che hanno incarcerato Pietro e Giovanni; chiede solamente che le sia concesso «di proclamare con tutta franchezza» la Parola di Dio (cfr At 4,29), cioè prega di non perdere il coraggio della fede, il coraggio di annunciare la fede. Prima però cerca di comprendere in profondità ciò che è accaduto, cerca di leggere gli avvenimenti alla luce della fede e lo fa proprio attraverso la Parola di Dio, che ci fa decifrare la realtà del mondo.
Nella preghiera che eleva al Signore, la comunità parte dal ricordare e invocare la grandezza e immensità di Dio: «Signore, tu che hai creato il cielo e la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano» (At 4,24). E' l'invocazione al Creatore: sappiamo che tutto viene da Lui, che tutto è nelle sue mani. Questa è la consapevolezza che ci dà certezza e coraggio: tutto viene da Lui, tutto è nelle sue mani.
Passa poi a riconoscere come Dio abbia agito nella storia - quindi comincia con la creazione e continua nella storia -, come è stato vicino al suo popolo mostrandosi un Dio che si interessa dell’uomo, che non si è ritirato, che non abbandona l’uomo sua creatura; e qui viene citato esplicitamente il Salmo 2, alla luce del quale viene letta la situazione di difficoltà che sta vivendo in quel momento la Chiesa.
Il Salmo 2 celebra l’intronizzazione del re di Giuda, ma si riferisce profeticamente alla venuta del Messia, contro il quale nulla potranno fare la ribellione, la persecuzione, il sopruso degli uomini: «Perché le nazioni si agitarono e i popoli tramarono cose vane? Si sollevarono i re della terra e i principi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo» (At 4,25).
Questo dice già profeticamente il Salmo sul Messia, ed è caratteristica in tutta la storia questa ribellione dei potenti contro la potenza di Dio. Proprio leggendo la Sacra Scrittura, che è Parola di Dio, la comunità può dire a Dio nella sua preghiera: «davvero in questa città … si sono radunati insieme contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato, per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse» (At 4,27).
Ciò che è accaduto viene letto alla luce di Cristo, che è la chiave per comprendere anche la persecuzione; la Croce, che sempre è la chiave per la Risurrezione. L’opposizione verso Gesù, la sua Passione e Morte, vengono rilette, attraverso il Salmo 2, come attuazione del progetto di Dio Padre per la salvezza del mondo. E qui si trova anche il senso dell’esperienza di persecuzione che la prima comunità cristiana sta vivendo; questa prima comunità non è una semplice associazione, ma una comunità che vive in Cristo; pertanto, ciò che le accade fa parte del disegno di Dio. Come è successo a Gesù, anche i discepoli incontrano opposizione, incomprensione, persecuzione. Nella preghiera, la meditazione sulla Sacra Scrittura alla luce del mistero di Cristo aiuta a leggere la realtà presente all’interno della storia di salvezza che Dio attua nel mondo, sempre nel suo modo.
Proprio per questo la richiesta che la prima comunità cristiana di Gerusalemme formula a Dio nella preghiera non è quella di essere difesa, di essere risparmiata dalla prova, dalla sofferenza, non è la preghiera di avere successo, ma solamente quella di poter proclamare con «parresia», cioè con franchezza, con libertà, con coraggio, la Parola di Dio (cfr At 4,29).
Aggiunge poi la richiesta che questo annuncio sia accompagnato dalla mano di Dio, perché si compiano guarigioni, segni, prodigi (cfr At 4,30), cioè sia visibile la bontà di Dio, come forza che trasformi la realtà, che cambi il cuore, la mente, la vita degli uomini e porti la novità radicale del Vangelo.
Alla fine della preghiera – annota san Luca - «il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza» (At 4,31), il luogo tremò, cioè la fede ha la forza di trasformare la terra e il mondo. Lo stesso Spirito che ha parlato per mezzo del Salmo 2 nella preghiera della Chiesa, irrompe nella casa e ricolma il cuore di tutti coloro che hanno invocato il Signore. Questo è il frutto della preghiera corale che la comunità cristiana innalza a Dio: l’effusione dello Spirito, dono del Risorto che sostiene e guida l’annuncio libero e coraggioso della Parola di Dio, che spinge i discepoli del Signore ad uscire senza paura per portare la buona novella fino ai confini del mondo.
Anche noi, cari fratelli e sorelle, dobbiamo saper portare gli avvenimenti della nostra vita quotidiana nella nostra preghiera, per ricercarne il significato profondo. E come la prima comunità cristiana, anche noi, lasciandoci illuminare dalla Parola di Dio, attraverso la meditazione sulla Sacra Scrittura, possiamo imparare a vedere che Dio è presente nella nostra vita, presente anche e proprio nei momenti difficili, e che tutto - anche le cose incomprensibili - fa parte di un superiore disegno di amore nel quale la vittoria finale sul male, sul peccato e sulla morte è veramente quella del bene, della grazia, della vita, di Dio.
Come per la prima comunità cristiana, la preghiera ci aiuta a leggere la storia personale e collettiva nella prospettiva più giusta e fedele, quella di Dio. E anche noi vogliamo rinnovare la richiesta del dono dello Spirito Santo, che scaldi il cuore e illumini la mente, per riconoscere come il Signore realizzi le nostre invocazioni secondo la sua volontà di amore e non secondo le nostre idee. Guidati dallo Spirito di Gesù Cristo, saremo capaci di vivere con serenità, coraggio e gioia ogni situazione della vita e con san Paolo vantarci «nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza la virtù provata e la virtù provata la speranza»: quella speranza che «non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato donato» (Rm 5,3-5). Grazie.

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«Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, [25]tu che per mezzo dello Spirito Santo dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide:
Perché si agitarono le genti
e i popoli tramarono cose vane?
[26]Si sollevarono i re della terra
e i principi si radunarono insieme,
contro il Signore e contro il suo Cristo; [27]davvero in questa città si radunaronoinsieme contro il tuo santo servo Gesù, che hai unto come Cristo, Erode e Ponzio Pilato con le genti e i popoli d'Israele, [28]per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano preordinato che avvenisse. [29]Ed ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare con tutta franchezza la tua parola. [30]Stendi la mano perché si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù».
e i popoli tramarono cose vane?
[26]Si sollevarono i re della terra
e i principi si radunarono insieme,
contro il Signore e contro il suo Cristo; [27]davvero in questa città si radunaronoinsieme contro il tuo santo servo Gesù, che hai unto come Cristo, Erode e Ponzio Pilato con le genti e i popoli d'Israele, [28]per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano preordinato che avvenisse. [29]Ed ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare con tutta franchezza la tua parola. [30]Stendi la mano perché si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù».
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AMDG et DVM
L'amicizia con Gesù si impara nell’amore per la Sacra Scrittura, nell’amore per la liturgia, nella fede profonda, nell’amore per Maria
BENEDETTO XVI
UDIENZA GENERALE
Piazza San Pietro Mercoledì, 6 ottobre 2010
Santa Gertrude la Grande
Cari fratelli e sorelle,
Santa Gertrude la Grande, della quale vorrei parlarvi oggi, ci porta anche questa settimana nel monastero di Helfta, dove sono nati alcuni dei capolavori della letteratura religiosa femminile latino-tedesca. A questo mondo appartiene Gertrude, una delle mistiche più famose, unica donna della Germania ad avere l’appellativo di “Grande”, per la statura culturale ed evangelica: con la sua vita e il suo pensiero ha inciso in modo singolare sulla spiritualità cristiana. È una donna eccezionale, dotata di particolari talenti naturali e di straordinari doni di grazia, di profondissima umiltà e ardente zelo per la salvezza del prossimo, di intima comunione con Dio nella contemplazione e di prontezza nel soccorrere i bisognosi.
A Helfta si confronta, per così dire, sistematicamente con la sua maestra Matilde di Hackeborn, di cui ho parlato nell’Udienza di mercoledì scorso; entra in rapporto con Matilde di Magdeburgo, altra mistica medioevale; cresce sotto la cura materna, dolce ed esigente, della Badessa Gertrude. Da queste tre consorelle attinge tesori di esperienza e sapienza; li elabora in una propria sintesi, percorrendo il suo itinerario religioso con sconfinata confidenza nel Signore. Esprime la ricchezza della spiritualità non solo del suo mondo monastico, ma anche e soprattutto di quello biblico, liturgico, patristico e benedettino, con un timbro personalissimo e con grande efficacia comunicativa.
Nasce il 6 gennaio del 1256, festa dell’Epifania, ma non si sa nulla né dei genitori né del luogo di nascita. Gertrude scrive che il Signore stesso le svela il senso di questo suo primo sradicamento: “L'ho scelta per mia dimora perché mi compiaccio che tutto ciò che c'è di amabile in lei sia opera mia […]. Proprio per questa ragione io l'ho allontanata da tutti i suoi parenti perché nessuno cioè l'amasse per ragione di consanguineità e io fossi il solo motivo dell'affetto che le si porta” (Le Rivelazioni, I, 16, Siena 1994, p. 76-77).
All’età di cinque anni, nel 1261, entra nel monastero, come si usava spesso in quella epoca, per la formazione e lo studio. Qui trascorre tutta la sua esistenza, della quale lei stessa segnala le tappe più significative.
Nelle sue memorie ricorda che il Signore l’ha prevenuta con longanime pazienza e infinita misericordia, dimenticando gli anni della infanzia, adolescenza e gioventù, trascorsi - scrive - “in un tale accecamento di mente che sarei stata capace […] di pensare, dire o fare senza alcun rimorso tutto ciò che mi fosse piaciuto e dovunque avessi potuto, se tu non mi avessi prevenuta, sia con un insito orrore del male ed una naturale inclinazione per il bene, sia con la vigilanza esterna degli altri. Mi sarei comportata come una pagana […] e ciò pur avendo tu voluto che fin dall'infanzia e cioè dal mio quinto anno di età, abitassi nel santuario benedetto della religione per esservi educata fra i tuoi amici più devoti” (Ibid., II, 23, p. 140s).
Gertrude è una studentessa straordinaria, impara tutto ciò che si può imparare delle scienze del Trivio e del Quadrivio, la formazione di quel tempo; è affascinata dal sapere e si dà allo studio profano con ardore e tenacia, conseguendo successi scolastici oltre ogni aspettativa. Se nulla sappiamo delle sue origini, molto ella ci dice delle sue passioni giovanili: letteratura, musica e canto, arte della miniatura la catturano; ha un carattere forte, deciso, immediato, impulsivo; sovente dice di essere negligente; riconosce i suoi difetti, ne chiede umilmente perdono. Con umiltà chiede consiglio e preghiere per la sua conversione. Vi sono tratti del suo temperamento e difetti che l’accompagneranno fino alla fine, tanto da far stupire alcune persone che si chiedono come mai il Signore la prediliga tanto.
Da studentessa passa a consacrarsi totalmente a Dio nella vita monastica e per vent’anni non accade nulla di eccezionale: lo studio e la preghiera sono la sua attività principale. Per le sue doti eccelle tra le consorelle; è tenace nel consolidare la sua cultura in svariati campi. Ma, durante l’Avvento del 1280, inizia a sentire disgusto di tutto ciò, ne avverte la vanità e il 27 gennaio del 1281, pochi giorni prima della festa della Purificazione della Vergine, verso l’ora di Compieta, la sera, il Signore illumina le sue dense tenebre.
Con soavità e dolcezza calma il turbamento che l’angoscia, turbamento che Gertrude vede come un dono stesso di Dio “per abbattere quella torre di vanità e di curiosità che, pur portando ahimè e il nome e l'abito di religiosa, io ero andata innalzando con la mia superbia, onde almeno così trovar la via per mostrarmi la tua salvezza” (Ibid., II,1, p. 87). Ha la visione di un giovanetto che la guida a superare il groviglio di spine che opprime la sua anima, prendendola per mano. In quella mano, Gertrude riconosce “la preziosa traccia di quelle piaghe che hanno abrogato tutti gli atti di accusa dei nostri nemici” (Ibid., II,1, p. 89), riconosce Colui che sulla Croce ci ha salvati con il suo sangue, Gesù.
Da quel momento la sua vita di comunione intima con il Signore si intensifica, soprattutto nei tempi liturgici più significativi - Avvento-Natale, Quaresima-Pasqua, feste della Vergine - anche quando, ammalata, era impedita di recarsi in coro. È lo stesso humus liturgico di Matilde, sua maestra, che Gertrude, però, descrive con immagini, simboli e termini più semplici e lineari, più realistici, con riferimenti più diretti alla Bibbia, ai Padri, al mondo benedettino.
La sua biografa indica due direzioni di quella che potremmo definire una sua particolare “conversione”: negli studi, con il passaggio radicale dagli studi umanistici profani a quelli teologici, e nell’osservanza monastica, con il passaggio dalla vita che ella definisce negligente alla vita di preghiera intensa, mistica, con un eccezionale ardore missionario. Il Signore, che l’aveva scelta dal seno materno e fin da piccola l’aveva fatta partecipare al banchetto della vita monastica, la richiama con la sua grazia “dalle cose esterne alla vita interiore e dalle occupazioni terrene all'amore delle cose spirituali”.
Gertrude comprende di essere stata lontana da Lui, nella regione della dissomiglianza, come ella dice con sant’Agostino; di essersi dedicata con troppa avidità agli studi liberali, alla sapienza umana, trascurando la scienza spirituale, privandosi del gusto della vera sapienza; ora è condotta al monte della contemplazione, dove lascia l’uomo vecchio per rivestirsi del nuovo. “Da grammatica diventa teologa, con l'indefessa e attenta lettura di tutti i libri sacri che poteva avere o procurarsi, riempiva il suo cuore delle più utili e dolci sentenze della Sacra Scrittura. Aveva perciò sempre pronta qualche parola ispirata e di edificazione con cui soddisfare chi veniva a consultarla, e insieme i testi scritturali più adatti per confutare qualsivoglia opinione errata e chiudere la bocca ai suoi oppositori”(Ibid., I,1, p. 25).
Gertrude trasforma tutto ciò in apostolato: si dedica a scrivere e divulgare la verità di fede con chiarezza e semplicità, grazia e persuasività, servendo con amore e fedeltà la Chiesa, tanto da essere utile e gradita ai teologi e alle persone pie. Di questa sua intensa attività ci resta poco, anche a causa delle vicende che portarono alla distruzione del monastero di Helfta. Oltre all’Araldo del divino amore o Le rivelazioni, ci restano gli Esercizi Spirituali, un raro gioiello della letteratura mistica spirituale.
Nell'osservanza religiosa la nostra Santa è “una salda colonna […], fermissima propugnatrice della giustizia e della verità” (Ibid., I, 1, p. 26), dice la sua biografa. Con le parole e l’esempio suscita negli altri grande fervore. Alle preghiere e alle penitenze della regola monastica ne aggiunge altre con tale devozione e tale abbandono fiducioso in Dio, da suscitare in chi la incontra la consapevolezza di essere alla presenza del Signore. E di fatto Dio stesso le fa comprendere di averla chiamata ad essere strumento della sua grazia. Di questo immenso tesoro divino Gertrude si sente indegna, confessa di non averlo custodito e valorizzato. Esclama: “Ahimè! Se Tu mi avessi dato per tuo ricordo, indegna come sono, anche un filo solo di stoppa, avrei pur dovuto riguardarlo con maggior rispetto e reverenza di quanto ne abbia avuta per questi tuoi doni!” (Ibid., II,5, p. 100).
Ma, riconoscendo la sua povertà e la sua indegnità, ella aderisce alla volontà di Dio, “perché – afferma - ho così poco approfittato delle tue grazie che non posso risolvermi a credere che mi siano state elargite per me sola, non potendo la tua eterna sapienza venir frustrata da alcuno. Fa’ dunque, o Datore di ogni bene che mi hai gratuitamente elargito doni così indebiti, che, leggendo questo scritto, il cuore di uno almeno dei tuoi amici sia commosso al pensiero che lo zelo delle anime ti ha indotto a lasciare per tanto tempo una gemma di valore così inestimabile in mezzo al fango abominevole del mio cuore” (Ibid., II,5, p. 100s).
In particolare due favori le sono cari più di ogni altro, come Gertrude stessa scrive: “Le stimmate delle tue salutifere piaghe che mi imprimesti, quasi preziosi monili, nel cuore, e la profonda e salutare ferita d'amore con cui lo segnasti. Tu mi inondasti con questi Tuoi doni di tanta beatitudine che, anche dovessi vivere mille anni senza nessuna consolazione né interna né esterna, il loro ricordo basterebbe a confortarmi, illuminarmi, colmarmi di gratitudine.
Volesti ancora introdurmi nell’inestimabile intimità della tua amicizia, aprendomi in diversi modi quel sacrario nobilissimo della tua Divinità che è il tuo Cuore divino […]. A questo cumulo di benefici aggiungesti quello di darmi per Avvocata la santissima Vergine Maria Madre Tua, e di avermi spesso raccomandata al suo affetto come il più fedele degli sposi potrebbe raccomandare alla propria madre la sposa sua diletta” (Ibid., II, 23, p. 145).
Protesa verso la comunione senza fine, conclude la sua vicenda terrena il 17 novembre del 1301 o 1302, all’età di circa 46 anni.
Nel settimo Esercizio, quello della preparazione alla morte, santa Gertrude scrive: “O Gesù, tu che mi sei immensamente caro, sii sempre con me, perché il mio cuore rimanga con te e il tuo amore perseveri con me senza possibilità di divisione e il mio transito sia benedetto da te, così che il mio spirito, sciolto dai lacci della carne, possa immediatamente trovare riposo in te. Amen” (Esercizi, Milano 2006, p. 148).
Mi sembra ovvio che queste non sono solo cose del passato, storiche, ma l’esistenza di santa Gertrude rimane una scuola di vita cristiana, di retta via, e ci mostra che il centro di una vita felice, di una vita vera, è l’amicizia con Gesù, il Signore. E questa amicizia si impara nell’amore per la Sacra Scrittura, nell’amore per la liturgia, nella fede profonda, nell’amore per Maria, in modo da conoscere sempre più realmente Dio stesso e così la vera felicità, la meta della nostra vita. Grazie.

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