venerdì 13 aprile 2018

Beata Imelda Lambertini

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Beata Imelda Lambertini Vergine
Bologna, 1320 c. - 12 maggio 1333
Quella di Imelda Lambertini, al secolo Maria Maddalena, è una vicenda che si iscrive nel capitolo della santità dei bambini e degli adolescenti. Nata a Bologna intorno al 1320, morì nel monastero domenicano di Santa Maria Maddalena in Val di Pietra nel 1333, quindi a soli 13 anni circa. Era entrata nel monastero ancora bambina, desiderosa di ricevere l'Eucaristia. Ciò avvenne per via miracolosa, come attesta la tradizione. Questo prodigio l'ha resa modello di devozione eucaristica. Fu Papa Leone XII a confermare nel 1826 il culto della beata, già attestato nel catalogo dei santi e dei beati della Chiesa bolognese del 1582. Il Domenicano Giocondo Pio Lorgna (1870-1928) mise sotto la protezione della beata la Congregazione da lui fondata, le Suore domenicane della beata Imelda, oggi presenti in Italia, Albania, Filippine, Camerun, Brasile e Bolivia. Si occupano di pastorale parrocchiale, scolastica e giovanile. Per «Amare e far amare Gesù Eucaristia», secondo il detto del fondatore. (Avvenire)
Etimologia: Imelda = (forse) attiva in battaglia, dall'antico tedesco
Martirologio Romano: A Bologna, beata Imelda Lambertini, vergine, che, accolta fin da piccola come monaca nell’Ordine dei Predicatori, ancor giovinetta, dopo aver ricevuto l’Eucaristia con straordinaria devozione, d’un tratto emise il suo spirito. 

L’essere santi non è un privilegio di pochi, ma una meta per tutti, senza limiti di età o condizione sociale; i giovani in particolare, seguiti dagli adolescenti e dai ragazzi, non sono mai mancati nella storia della Santità Cristiana; anche se per un lungo periodo, la Chiesa non ha preferito proclamare santi o beati dei fanciulli o adolescenti.

Poi questa preclusione è venuta meno e tanti giovani e ragazzi sono saliti o stanno per salire all’onore degli altari, inoltre le cause in corso hanno subito un’accelerazione; ne citiamo alcuni:


Servi di Dio: Silvio Dissegna 12 anni di Moncalieri (TO); Aldo Blundo 15 anni di Napoli; Angela Iacobellis 13 anni di Napoli; Girolamo Tiraboschi, novizio camilliano di Cremona; Giuseppe Ottone 13 anni di Torre Annunziata (NA); venerabili Maggiorino Vigolungo 14 anni, aspirante Paolino di Benevello (Cuneo); Mari Carmen Gonzalez-Valerio 9 anni spagnola; i beati Giacinta Marto 10 anni e Francesco Marto 11 anni, veggenti di Fatima in Portogallo; beato Nunzio Sulprizio 19 anni di Napoli; beato Pedro Calungsod di 18 anni, martire filippino; beati David Okelo 16 anni e Gildo Irwa 12 anni, martiri ugandesi; beata Laura Vicuña 13 anni cilena; san Domenico Savio 15 anni, oratoriano di don Bosco; santa Maria Goretti 12 anni di Nettuno (Latina), ecc.
Velocemente accenniamo anche ai santi adolescenti e martiri dei primi tempi cristiani, come s. Tarcisio, s. Vito, s. Pancrazio, s. Agata, s. Agnese.

A questo incompleto elenco, bisogna aggiungere una beata del Basso Medioevo, periodo storico avaro di figure di bambini santi; si tratta di Imelda Lambertini nata a Bologna nel 1320 ca.; figlia di Egano Lambertini e della sua seconda moglie Castora Galluzzi, al battesimo ebbe il nome di Maria Maddalena.

Ancora bambina era entrata nel monastero delle Domenicane di S. Maria Maddalena di Val di Pietra, dove oggi sorge il convento dei Cappuccini e le fu dato il nome di Imelda, la comunità era composta dalle Canonichesse Regolari di S. Agostino, le quali verso la fine del sec. XIII erano passate alla Regola Domenicana.


Della vita di Imelda non si sa quasi niente, tranne il famoso miracolo eucaristico che la vide protagonista; come è noto, ricevere la Comunione Eucaristica, non era permesso in quei tempi prima di aver compiuto i 12 anni, ma l’educanda Imelda aveva un solo desiderio, che era quello di ricevere l’Ostia consacrata e ne faceva continua richiesta, sempre rifiutata.

La vigilia dell’Ascensione, il 12 maggio 1333, stava in Cappella partecipando con le suore e le altre educande alla celebrazione della Messa, arrivata alla Comunione Imelda inginocchiata al suo posto pregava fervidamente, desiderando nel suo intimo di ricevere Gesù, quando una particola si staccò dalla pisside tenuta in mano dal celebrante e volò verso la bambina, tutti i presenti poterono vederla, allora il sacerdote accostatosi la prese e gliela mise fra le labbra.

    Subito dopo raggiante di gioia e ancora inginocchiata, Imelda Lambertini spirò in un’estasi d’amore, a quasi 13 anni. Le sue spoglie furono racchiuse in un artistico sepolcro di marmo con un’iscrizione e si cominciò a recitare in suo onore un’antifona.

Dal 1582 le Domenicane si trasferirono all’interno delle mura di Bologna, ottenendo dalla Curia arcivescovile la traslazione delle reliquie della beata, che oggi si trovano nella chiesa di S. Sigismondo. Da quell’anno il suo nome fu inserito nel Catalogo dei Santi e Beati della Chiesa Bolognese.


Sotto il pontificato di Benedetto XIV (1740-1758), il quale la ricordò in una sua opera sulla canonizzazione dei Servi di Dio, furono avviate le pratiche di conferma del culto della beata bolognese, che però avvenne solo con papa Leone XII il 20 dicembre 1826.


La pratica di canonizzazione fu ripresa nel 1921 proseguendo fino al 1942, arenandosi poi per difficoltà di carattere storico.

     Il culto per la beata Imelda Lambertini, si è diffuso di pari passo con la crescente devozione eucaristica in tutto il mondo; è la patrona venerata dei Piccoli Rosarianti e le Beniamine di Azione Cattolica e papa s. Pio X nel 1908, la indicò come protettrice dei bambini che si accostano alla Prima Comunione.
In Francia nel monastero di Prouilles sorse in suo onore una Confraternita, approvata dai Sommi Pontefici e messa sotto la guida dell’Ordine Domenicano.
     Infine il Servo di Dio padre Giocondo Pio Lorgna (1870-1928) domenicano, mise sotto la sua protezione la Congregazione da lui fondata, le “Suore Domenicane della Beata Imelda”, oggi presenti in Italia, Brasile, Albania, Filippine, Camerum, Bolivia.

Autore: Antonio Borrelli

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Caino e Abele

Da qui non si passa



Arcade, 16 settembre 1974.
Da qui non si passa.

«Ti voglio portare al distacco da tutti e al più totale abbandono. Queste mie parole, figlio,
oggi ti ripeto perché nelle presenti difficoltà non ti debba scoraggiare. 
Ti addolora il fatto che alcuni si sono come distaccati, organizzando una nuova associazione di Sacerdoti che mi onorino e mi vogliano bene, prescindendo da quanto Io stessa sto operando per mezzo di te.

Ma se sono Io stessa che ti prendo e ti conduco, che ti faccio operare ogni cosa, come
possono onorarmi e piacermi maggiormente questi miei figli, quando non mi accolgono
nell'Opera che Io faccio? 
Poveri figli miei, poiché quanto essi fanno è in buona fede e per onorarmi, capiranno presto anche loro quale è la strada che devono percorrere per onorarmi.

Tanti sono i modi, ma unica è la strada per i miei Sacerdoti prediletti: quella del mio Cuore
Immacolato e Addolorato. 

Qui li voglio tutti come bambini: per questo devono imparare a tacere, a non agitarsi, a non organizzarsi, a non fare. Per essere solo bambini che pregano e  che amano, bambini che soffrono con Me, per Me, in Me per la salvezza di tutti i miei figli.

Oh, figli! questa per la mia Chiesa è l'ora delle più grandi confusioni. Il Papa parla e indica con
sicurezza la fede, ed è lasciato solo e inascoltato quasi da tutti. 
Parlano anche oggi i falsi profeti, quelli che annunciano il Vangelo tradendolo, e questi sono ascoltati e seguiti. E portano scompiglio e confusione tra i figli più fedeli della mia Chiesa. 

Tornate, Sacerdoti a Me consacrati, a fare una forte linea di difesa con il Papa: non lasciatelo solo; con lui fate l'ultima linea, l'estrema trincea per la difesa di mio Figlio e della mia Chiesa. 

Io sono con voi e da qui non si passa: e da qui Io inizio la mia battaglia per il mio più grande trionfo!».

< Maria... Nostra Signora di Guadalupe
schiaccia la testa a satana e salva il tuo Popolo.
Maria... Nostra Signora di Guadalupe
raduna i tuoi figli sotto il tuo Manto di stelle >"
AMDG et DVM

giovedì 12 aprile 2018

El pecado de Adam es un pecado de hibridaciòn

Perfetta Vergine Santa Maria di Guadalupe

MARIA!
Perfetta Vergine Santa Maria di Guadalupe
Gesù ha detto: "Chi vede Me vede il Padre"
io dico: "Chi vede me vede la Madre"


Desidero che gli uomini recitino con amore poche parole
ma dette con convinzione e amore...
*
<< Maria... Nostra Signora di Guadalupe
schiaccia la testa a satana e salva il tuo Popolo.
Maria... Nostra Signora di Guadalupe
raduna i tuoi figli sotto il tuo Manto di stelle >>
La Chiesa cattolica lo ha dichiarato beato il 6 maggio 1990 e santo il 31 luglio 2002, canonizzato da papa Giovanni Paolo II, in occasione della sua quinta visita pastorale in Messico. San Juan Diego, primo santo messicano, è chiamato ambasciatore-messaggero di Santa Maria di Guadalupe.
La sua memoria liturgica è il 9 dicembre, data della prima apparizione (mentre il 12 dicembre, giorno dell'ultima, si festeggia la Madonna di Guadalupe).

AMDG et DVM