domenica 8 aprile 2018

«Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo»

Risultati immagini per monete

La schiavitù monetaria: 
una mostruosità storica nata nel 1694 con la Banca dInghilterra

Articolo del grandissimo Prof. Giacinto Auriti, pubblicato nel 2001. 
Sono passati oltre dieci anni, ma è ancora attualissimo!

Di Giacinto Auriti – Fonte 
Abruzzopress (nr 33) del 19 aprile 2001
Visto su www.effedieffe.com

   Goethe affermava che «nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo». Questo principio è particolarmente valido per il sistema monetario vigente. Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. 

  La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito. Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere che emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario. 

  La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione.


   Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la Banca Centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito. 

   Non si può comprendere come sia stata possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della moneta  strumento (sterco) del demonio. La verità di questa definizione è stata avvertita anche da San Francesco d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole di Satana che stanno nel Vangelo.


   Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel deserto, Satana Gli dice: «Tramuta le pietre in pane». Per lo più queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato motivo della tentazione. 
   Questa interpretazione non è accettabile perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile. Dunque la giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando, rispondendo a Satana, afferma (Matteo 4,4): «Sta scritto, non di solo pane vive luomoma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Ciò che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma dalla bocca che le pronuncia. 

   Quelle parole erano uscite dalla bocca di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata l’ipotesi, peraltro assurda, che Cristo avesse accettato l’invito di Satana e trasformato le pietre in pane. In tal caso avrebbe potuto ben dire a Cristo: «Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho dato il consiglio di trasformare le pietre in pane». Quindi Cristo sarebbe stato trasformato da padrone a debitore del Suo pane. 

   A ben guardare questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale. Quando la Banca Centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto, esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito di trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della pietra la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nella emissione della Sterlina oro-carta e di tutte le successive monete nominali, tutte le caratteristiche della tentazione di Satana.


   Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle Banche Centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto dell’emissione, carica il costo del denaro del 200%. L’umanità è così precipitata in una condizione inferiore a quella della bestia. La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma nemmeno il debito. 

   È gran tempo ormai  che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette. Con la moneta debito l’umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del «suicidio da insolvenza» come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: «I vivi invidieranno i morti». Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Matteo 4, 8-9): «… Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori». Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.


   La circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle Banche Centrali come promotrici della moneta-debito parla da sè. Non a caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione. 
   Non a caso nel 1694 viene fondata la Banca d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta. Non a caso nasce la subordinazione del potere religioso a quello politico quando il re d’Inghilterra diventa anche capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente subordinata alla sovranità religiosa. 
   Non a caso quando il Protestantesimo entra in Europa continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV. Non a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si disintegrano perché si indebitano senza contropartita verso i banchieri per la moneta satanica da questi emessa a costo nullo e che gli stessi re avrebbero potuto emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi. 

   
Non a caso in Svizzera vige la regola di essere ad un tempo «banchieri» e «protestanti». Non a caso la differenza essenziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il portatore è proprietario delle moneta, qui è debitore. Non a caso, dopo aver tolto Dio dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la Banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione di 22 milioni e 750 mila chilometri quadrati. 

Oggi tutto il mondo è Commonwealth. Tutto il mondo è «colonia monetaria». Satana, principe di questo mondo, è una persona seria: mantiene le promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è stato fatto concede ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo. Su queste premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo possiede o perché ne è creditore, non desidera sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha sete di vanagloria. Si giustifica così anche questa tentazione.

AMDG et DVM

<< NON è nel frequentare i luoghi di orazione che l'uomo si santifica.

E' con tutta la vita. Voi dite impropriamente: "praticare" ciò che è soltanto "frequentare" >>




http://www.scrittivaltorta.altervista.org/azaria/azaria_10.pdf

LIBRO DI AZARIA


Commento teologico e spirituale a 58 Messe festive che figurano nel Messale riformato per ordine del Concilio Ecumenico Tridentino, promulgato da S. Pio V nel 1570 e aggiornato dai susseguenti Pontefici; Messale che ora ha ceduto il posto a quello restaurato per volontà del Concilio Ecumenico Vaticano II, promulgato per ordine di Paolo VI nel 1970.



1.  Domenica di Sessagesima
2.  Quinquagesima
3.  Iª Domenica di Quaresima 
4.  Domenica IIª di Quaresima
5.  Domenica IIIª di Quaresima
6.  Domenica IVª di Quaresima
7.  Domenica di Passione 
8.  Domenica delle Palme 
9.  Pasqua di Risurrezione 
10. Domenica in Albis 
11. Domenica IIª dopo Pasqua 
12. Domenica IIIª dopo Pasqua 
13. IVª Domenica dopo Pasqua
14. Domenica Vª dopo Pasqua
15. Domenica fra l'Ottava dell'Ascensione 
16. Domenica di Pentecoste
17. S. Messa della Iª d. dopo Pentecoste e festa S. Trinità 
18. Corpus Domini
19. S. Messa tra l'Ottava del Corpus Domini
20. Domenica nell'Ottava del S. Cuore e Commemorazione di S. Paolo 
21. Domenica 4ª dopo Pentecoste
22. Domenica 5ª dopo Pentecoste  
23. Domenica 6ª dopo Pentecoste 
24. Domenica 7ª dopo Pentecoste 
25. Domenica 8ª dopo Pentecoste
26. Domenica 9ª dopo la Pentecoste 
27. Domenica Xª dopo Pentecoste 
28. Domenica XIª dopo Pentecoste
29. Domenica XIIª dopo Pentecoste 
30. Natività di M. Ss. e XIIIª dopo Pentecoste 
31. Domenica 14ª dopo Pentecoste
32. Domenica XVª dopo Pentecoste 
33. Domenica 16ª dopo Pentecoste 
34. Domenica 17ª dopo Pentecoste
35. Domenica 18ª dopo Pentecoste
36. Domenica 19ª dopo Pentecoste
37. Ultima Domenica di Ottobre Festa di Cristo Re e Domenica XXª dopo Pentecost
38. Domenica 21ª dopo Pentecoste 
39. Domenica 22ª dopo Pentecoste 
40. Domenica 23ª dopo Pentecoste
41. Domenica 24ª dopo Pentecoste 
42. Iª Domenica d'Avvento
43. Immacolata Concezione e IIª di Avvento
44. Domenica IIIª d'Avvento
45. Domenica IVª d'Avvento
46. Domenica fra l'Ottava di Natale
47. Ss. Nome di Gesù e Vigilia dell'Epifania 
48  Domenica della Sacra Famiglia e fra l'Ottava dell'Epifania
49. Domenica IIª dopo l'Epifania
50. Domenica IIIª dopo Epifania 
51. Domenica di Settuagesima


AMDG et DVM

sabato 7 aprile 2018

CHE TRISTEZZA: SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO.




Nascondere....



Messa Tridentina.jpg
PREGHIAMO
AMDG et DVM

ATTENZIONE A NON SUPERARE LA STRISCIA

INFRAZIONI SEMAFORICHE: ACCERTAMENTI PIÙ SEVERI

 MAR , 2018  
Le violazioni semaforiche rilevate da dispositivi elettronici continuano a far discutere. Per ricevere la multa basterà superare, anche se di poco, la striscia bianca di arresto posta in corrispondenza del semaforo. Con l’applicazione rigorosa della normativa e l’inasprimento degli accertamenti, il numero delle sanzioni automatiche è lievitato.

Gli implacabili dispositivi elettronici al semaforo
Un tempo le infrazioni semaforiche rilevate in automatico erano legate solo al passaggio con luce rossa o all’eccesso di velocità, ma adesso qualcosa è cambiato. I dispositivi elettronici installati ai semafori sono diventati più precisi e severi e non lasciano scampo agli automobilisti che superano la striscia bianca d’arresto, anche se di pochi centimetri.
Il Codice della Strada parla chiaro e all’art. 41 comma 11 prevede che con la luce rossa al semaforo i veicoli devono fermarsi prima della striscia d’arresto. Finora soltanto gli agenti più zelanti applicavano alla lettera la normativa, mentre nella maggior parte dei casi a prevalere era il buonsenso. I dispositivi elettronici al semaforo invece non fanno sconti a nessuno.

Nessuna indulgenza, anche per chi è distratto
L’obiettivo di questa maggiore severità negli accertamenti al semaforo è quello di garantire una maggiore sicurezza, sia per i pedoni che per gli automobilisti. Questo, però, non basta a placare le polemiche sulle sanzioni semaforiche, soprattutto in presenza di circostanze particolari.
Chi supera la striscia di arresto a semaforo rosso per far passare un’ambulanza, per esempio, viene immortalato dall’implacabile dispositivo e si vedrà recapitare la multa a casa. Nessuna indulgenza neanche per chi si accorge troppo tardi di aver sbagliato corsia e, per rimediare, ferma il proprio veicolo poco dopo la striscia d’arresto.
Anche in queste circostanze la sanzione rimane sempre la stessa: il codice della strada prevede una multa che può variare dai 41 ai 168€, ma viene aumentata di un terzo se la violazione è stata registrata tra le 22:00 e le 7:00 del mattino.

AMDG et DVM

Vicino è il momento in cui Cristo risorto si manifesterà in tutta la sua potenza, il male verrà distrutto, Satana sarà per sempre sconfitto ed allora apparirà, in tutto il suo splendore, il trionfo della divina misericordia sul mondo».


Risultati immagini per Il trionfo della divina misericordia.

Capoliveri (Livorno), 16 aprile 1995. Pasqua di Risurrezione.

Il trionfo della divina misericordia.

   «Figli prediletti, gioite con Me, Madre addolorata della Passione e Madre consolata e gioiosa
della Risurrezione.
   La vostra gioia si unisca a quella di tutte le schiere angeliche, che si chinano ad adorare mio
Figlio Gesù, mentre a loro si presenta nel folgorante splendore della sua divinità.
   Si unisca al gaudio di tutto il Paradiso, che accoglie il Figlio di Dio risorto e assiso alla destra
del Padre ed a quella dei giusti, che salutano negli inferi il momento della loro liberazione.
   Oggi tutto il creato viene percorso da nuovi fremiti di vita.
   Esulta di grandissima gioia tutta l'umanità, perché in Gesù crocifisso, morto e risorto
contempla il trionfo della divina misericordia.

- Il trionfo della divina misericordia si compie nel debito pagato alla divina Giustizia, a causa
del peccato compiuto dai progenitori e che ha portato la condanna a tutta la loro progenie.
   Oggi, in Cristo che risorge, si attua questo mirabile ritorno di tutta l'umanità fra le braccia
del suo Padre Celeste.
   Gesù si è offerto quale vittima di espiazione, perché l'amore misericordioso del Padre potesse
accogliere, nella sua comunione di vita, questa umanità ormai redenta e salvata.

- Il trionfo della divina misericordia si compie nella vittoria del bene sul male, della Grazia sul
peccato, dell'amore sull'odio, della vita sulla morte.
   Il Cristo che esce vittorioso dal sepolcro traccia una via di luce a tutta l'umanità, perché
possa così rispondere al grande dono che da Lui ha ricevuto.
   È la via dell'amore.
   Ormai l'amore è chiamato a vincere sull'egoismo e sull'odio, sulla violenza e sulla guerra, sulla
incomprensione e su tutte le divisioni.

- Il trionfo della divina misericordia si compie su Satana e su tutti gli Spiriti maligni, perché
questo giorno segna il momento della loro più grande sconfitta.
   Satana può ancora agire per condurre alla rovina ed alla perdizione questa fragile umanità,
anche se è stata redenta.
   Ma alla fine il trionfo sarà tutto di Dio, perché Cristo è il solo Salvatore ed il vostro
Redentore.
   In questi ultimi tempi la lotta fra il bene e il male, fra la Grazia e il peccato, fra Dio e Satana
raggiunge il vertice della sua potenza.
   Sembra che, ai vostri giorni, Satana abbia ottenuto la sua vittoria, come è stato durante il
sabato in cui Gesù giaceva esanime nel sepolcro.
   Ma è vicino il momento in cui Cristo risorto si manifesterà in tutta la sua potenza, il male
verrà distrutto, Satana sarà per sempre sconfitto ed allora apparirà, in tutto il suo splendore,
il trionfo della divina misericordia sul mondo».


cfr anche  
http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/gesu%20e%20il%20trionfo%20della%20misericordia.htm

AMDG et DVM