domenica 8 aprile 2018

Procuro di imitare fedelmente Gesù

Signore, Tu sai che fin dalla mia giovinezza ho sempre 
cercato la Tua volontà e,
conosciutala, ho cercato di metterla in pratica.

20.1.38. Non striscio mai davanti a nessuno. Non sopporto le adulazioni, e l'umiltà è solo verità; nella vera umiltà non c'è servilismo. Benché mi consideri la più piccola di tutto il convento, d'altra parte sono lieta della dignità di sposa di Gesù... Poco importa se qualche volta sento dire che sono superba, poiché so bene che i giudizi degli uomini non riescono a scorgere i motivi delle azioni. 

Quando all'inizio della mia vita religiosa, subito dopo il noviziato, cominciai ad esercitarmi in modo particolare nell'umiltà, non mi bastavano le sole umiliazioni che Dio mi mandava, ma le cercavo io stessa e in un fervore esagerato mi mostravo talvolta ai superiori quale non ero in realtà e non avevo neppure un'idea di tali miserie. Dopo poco però Gesù mi fece conoscere che l'umiltà è soltanto verità. Da quel momento mutai il mio punto di vista seguendo fedelmente la luce di Gesù. Compresi che se un'anima sta con Gesù, Egli non le permette di sbagliare. 

    + Signore, Tu sai che fin dalla mia giovinezza ho sempre cercato la Tua volontà e, conosciutala, ho cercato di metterla in pratica. Il mio cuore era abituato alle ispirazioni dello Spirito Santo, al quale sono fedele. Anche in mezzo al più grande frastuono riuscivo ad udire la voce di Dio; so sempre quello che avviene nel mio intimo.. 

     M'impegno per la santità, poiché con essa sarò utile alla Chiesa. Faccio sforzi continui nelle virtù. Procuro di imitare fedelmente Gesù e questa serie di atti di virtù quotidiani, silenziosi, nascosti, quasi impercettibili, ma eseguiti con tanto amore, li depongo nel tesoro della Chiesa di Dio a comune vantaggio delle anime. Sento interiormente come se avessi la responsabilità di tutte le anime: sento chiaramente che vivo non solo per me, ma per tutta la Chiesa... 

    +O Dio incomprensibile, il mio cuore si strugge dalla gioia, poiché m'hai permesso di penetrare i misteri della Tua Misericordia. Tutto ha inizio dalla Tua Misericordia, e tutto termina nella Tua Misericordia... Ogni grazia deriva dalla Misericordia e l'ultima ora è piena di Misericordia per noi. Nessuno dubiti della bontà di Dio, anche se i suoi peccati fossero neri come la notte, la Misericordia di Dio è più forte della nostra miseria. Una sola cosa è necessaria, che il peccatore apra almeno un po' le porte del suo cuore ai raggi della divina Misericordia: Dio farà il resto. Ma infelice quell'anima che perfino nell'ultima ora ha tenuto chiusa la porta alla Misericordia di Dio! Sono state queste anime che hanno immerso Gesù nell'Orto degli Ulivi in una tristezza mortale. Ciò nonostante dal Suo Cuore compassionevolissimo scaturì la divina Misericordia. 

http://www.festadelladivinamisericordia.com/diario/diario-della-divina-misericordia.pdf


AMDG et DVM

satana c'è. E "Non si può servire insieme Dio e satana"

QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 229


8 gennaio 1944

   Dice Gesù
   «Fra le molte cose che il mondo nega, gonfio di orgoglio e di incredulità quale è ora, è la potenza e la presenza del demonio. L’ateismo che nega Dio nega logicamente anche Lucifero, il creato da Dio, il ribelle a Dio, l’avversario di Dio, il Tentatore, l’infido, l’Astuto, l’instancabile, il Simulatore di Dio.
   Vi ho già detto1 che Satana, divenuto tale per peccato di superbia, anche ora che dai regni dell’Altissimo, ai quali osò dare assalto, è precipitato nell’abisso profondo dove è tenebre e orrore, ha voluto instaurare in quel profondo una copia della celeste corte ed avere i suoi ministri ed i suoi angeli, i suoi sudditi ed i suoi figli, e nelle sue manifestazioni si camuffa in spirito di luce, coprendo il suo aspetto ed il suo pensiero di Bassissimo con bugiardi rivestimenti copiati dall’Altissimo per trarvi in errore.


   Ma coloro che realmente vivono con lo spirito vivificato dalla Grazia, sentono il suono falso e vedono oltre l’apparenza e conoscono per spirituale intuito il Seduttore dietro alla larva che si mostra. Naturalmente ciò avviene per quelli che le triplici virtù proteggono di santa difesa e che la Grazia vivifica. Gli altri - e non solo gli atei che negano, ma i tiepidi che sonnecchiano, gli indifferenti che non osservano, gli svagati che non riflettono, gli imprudenti che vanno avanti come dei folli - non possono vedere Satana oltre l’innocua apparenza o la ipocrita apparenza e ne divengono zimbello.


   Non negate l’esistenza di Satana, figli che perite per negare sempre, per negare tutto. Non è fola di donnicciuole e non è superstizione medioevale. È realtà vera.
   Satana c’è. Ed è instancabile nell’agire. In alto, Dio è instancabile nel bene. In basso, Satana è instancabile nel male. La parola del salmo non è bella frase di pietà, e non è bella frase di oratore la parola dell’Apostolo2. Come leone ruggente Satana è intorno a voi e nelle tenebre agisce per portarvi a sé. Per quanto ormai la vostra incredulità, la vostra indifferenza, il vostro ateismo gli permetterebbero di agire anche nella luce, apertamente, poiché voi gli spalancate le porte dell’anima e coi vostri desideri smodati gli dite: "Entra. Purché io abbia ciò che voglio in quest’ora della terra, ti faccio signore del mio io". Se così non fosse, non potreste giungere a quella forma di vita che avete raggiunto e che fa orrore a Dio ed ai suoi santi, servi e figli.


   Ma ricordate che metaforicamente, artificialmente, o realmente, Satana agisce subdolamente nelle tenebre. Vi circuisce con avvolgimenti e sottigliezze di serpente in agguato nel folto di una macchia. Per quanto vi veda già tanto avulsi da Dio, non osa ancora presentarsi a faccia a faccia e dirvi: "Sono io. Seguimi", perché vi sa vili nel male come nel bene. Pochi ancora fra voi sono gli audaci che in questo esplicito incontro oserebbero dirgli: "Vengo". Siete ipocriti anche nel male e desiderando il suo aiuto non osate confessare questo desiderio.


   Ma non c’è bisogno di parole per Satana. Il suo sguardo vi trapassa il cuore come il mio. Io vedo la vostra libidine di satanismo, egli vede la stessa cosa e agisce.
   Dopo aver tentato di distruggere il Cristo tentandolo3, la Chiesa dandole epoche oscure, il Cristianesimo con gli scismi, la società civile con le sètte, ora, alla vigilia della sua manifestazione preparatoria alla finale, tenta di distruggere le vostre coscienze dopo aver già distrutto il vostro pensiero. Sì. Distrutto. Distrutto non come capacità di pensare da uomini, ma da figli di Dio. Il razionalismo, la scienza separata da Dio hanno distrutto il vostro pensiero da dèi ed ora pensate come il fango può pensare: a livello di terra. Non vedete Dio impresso col suo sigillo sulle cose che il vostro occhio vede. Per voi sono astri, monti, pietre, acque, erbe, animali. Per il credente sono opere di Dio, e senza bisogno di altro egli si immerge nella contemplazione e nella lode del Creatore davanti agli innumeri segni della sua potenza che vi circondano e vi fanno bella la vostra esistenza e vi sono utili al vostro vivere.


   Ora Satana assale le coscienze. Offre l’antico frutto4: piacere, avidità di sapere, superba e sacrilega speranza di ottenere, mordendo nella carne e nella scienza, d’essere dèi. E il piacere fa di voi degli animali arsi dalla lussuria, repellenti, malati, condannati in questa e nell’altra vita ai morbi della carne e alla morte dello spirito. E l’avidità di sapere vi dà in mano all’Ingannatore poiché, per illecite seti di conoscere ciò che sono misteri di Dio, tentando di imporre a Dio la vostra volontà di conoscenza, fate sì che Satana possa irretirvi con i suoi errori.


   Mi fate pietà. E mi fate orrore. Pietà perché siete dei folli. Orrore perché volete esserlo e vi marcate le carni dell’anima col segno della Bestia ricusando la verità per la Menzogna.
   E potete credere che Satana vi serva? No. È molto più facile che Dio vi conceda ciò che chiedete, se è cosa lecita, che non ve la dia Satana. Satana si fa servire. E vi assicuro che per un’ora vi chiede tutta la vita, per un trionfo tutta l’eternità.
   E potete credere che dicendo: "Voglio", Dio voglia? No. Dio vuole ciò che è vostro bene. Non tutto quanto voi volete.
   E potete illudervi che al vostro comando Dio ed i suoi ministri vengano a voi? No. Solo una vita casta e pia, solo una vita incoronata dalle tre faci della fede, della speranza, della carità, solo una vita difesa dalle altre virtù praticate contro Satana, il mondo e la carne, solo una vita vissuta nella mia Legge, in quella mia dottrina che è nel mio quadruplice Vangelo, e che è quella da venti secoli - e tale sarà finché sarà la terra e l’uomo - solo una vita "cristiana", ossia vita simile a quella del Cristo, di ossequio, ubbidienza, fedeltà al Padre, di generosità costante, ottengono al vostro spirito quella purificazione, quella sensibilità, che vi possono permettere di ricevere Dio e i suoi ministri in una così sensibile maniera da darvi gioia di visione e gioia di parola semplicemente ispirata o realmente detta.
   Io l’ho detto: "Non si può servire insieme Dio e Satana"5. No. Dove è l’uno, l’altro non vi è. Segno di Dio è la vostra vita e segno di Satana è la vostra vita.
   Quando siete capaci di riflessione - ammesso che abbiate ancora un lembo di anima libero dal possesso che uccide - esaminatevi voi, le vostre opere, le ispirazioni che ricevete. Se le vedete anche soltanto umanamente oneste, dite: "Qui può essere potere di Dio". Ma se esse sono contrarie alla morale umana e sono6 agli antipodi della morale sovrumana, dite pure: "Qui non può essere Dio, ma il suo Nemico". 


   E voi, già traviati al punto di aver abbracciato la nefasta religione che Io chiamo "satanismo" - quella parodia della religione che è sacrilegio e che è delitto - ricordate che Io non ho bisogno di tenebre, di solitudine, di magnetismi per venire. Io sono Luce ed i miei santi sono luce. Io non temo il sole e non temo la folla. Io so rapire da mezzo ad una folla e apparire Sole nel sole.
   I miei discepoli possono dire come sia semplice, dolce, spontaneo e assoluto il mio venire a loro, come li sollevi oltre ciò che li circonda inabissandoli nella luce e nel suono che è Cielo venuto a loro.
   Essi possono dire come dopo ogni contatto sentono la loro materia perdere peso e acquistare spiritualità, come dopo ogni fusione la carne muoia un poco di più ed Io viva sempre più forte in loro. Io, il Vincitore della carne, strumento di Satana, e perciò vincitore di Satana.
   Essi possono dire come, rinnovellati ogni volta più profondamente, muoiano misticamente ad ogni volta e risorgano sempre più spiritualizzati.
   Essi vi possono dire quale pace, quale serenità, quale equilibrio è in loro, quale intelligenza, quale amore, quale purezza. Non umana, più ancora che soprumana. Mia, poiché Io divengo loro e loro divengono Me. La creatura non c’è più. Io ci sono. Essi sono una goccia di sangue nel mio Cuore. Io vivo Io regno. Io li faccio dèi poiché li assimilo a Me.
   Quello che Satana non dà, non può dare: il divenire simili a Dio, Io lo do a questi miei discepoli perché li fondo con Me e li deifico in tale fusione.

   1 il 19 giugno e il 22 agosto 1943, ne «i quaderni del 1943», pag. 101 e 121.    
   2 Salmo 109; 1 Pietro 5, 8.    
   3 Matteo 4, 1-11; Marco 1, 12-13; Luca 4, 1-13.
   4 Genesi 3, 1-5.
   5 Matteo
   6, 24; Luca 16, 13. 6 sono è aggiunto da noi




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«Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo»

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La schiavitù monetaria: 
una mostruosità storica nata nel 1694 con la Banca dInghilterra

Articolo del grandissimo Prof. Giacinto Auriti, pubblicato nel 2001. 
Sono passati oltre dieci anni, ma è ancora attualissimo!

Di Giacinto Auriti – Fonte 
Abruzzopress (nr 33) del 19 aprile 2001
Visto su www.effedieffe.com

   Goethe affermava che «nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo». Questo principio è particolarmente valido per il sistema monetario vigente. Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. 

  La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito. Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere che emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario. 

  La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione.


   Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la Banca Centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito. 

   Non si può comprendere come sia stata possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della moneta  strumento (sterco) del demonio. La verità di questa definizione è stata avvertita anche da San Francesco d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole di Satana che stanno nel Vangelo.


   Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel deserto, Satana Gli dice: «Tramuta le pietre in pane». Per lo più queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato motivo della tentazione. 
   Questa interpretazione non è accettabile perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile. Dunque la giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando, rispondendo a Satana, afferma (Matteo 4,4): «Sta scritto, non di solo pane vive luomoma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Ciò che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma dalla bocca che le pronuncia. 

   Quelle parole erano uscite dalla bocca di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata l’ipotesi, peraltro assurda, che Cristo avesse accettato l’invito di Satana e trasformato le pietre in pane. In tal caso avrebbe potuto ben dire a Cristo: «Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho dato il consiglio di trasformare le pietre in pane». Quindi Cristo sarebbe stato trasformato da padrone a debitore del Suo pane. 

   A ben guardare questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale. Quando la Banca Centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto, esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito di trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della pietra la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nella emissione della Sterlina oro-carta e di tutte le successive monete nominali, tutte le caratteristiche della tentazione di Satana.


   Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle Banche Centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto dell’emissione, carica il costo del denaro del 200%. L’umanità è così precipitata in una condizione inferiore a quella della bestia. La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma nemmeno il debito. 

   È gran tempo ormai  che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette. Con la moneta debito l’umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del «suicidio da insolvenza» come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: «I vivi invidieranno i morti». Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Matteo 4, 8-9): «… Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori». Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.


   La circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle Banche Centrali come promotrici della moneta-debito parla da sè. Non a caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione. 
   Non a caso nel 1694 viene fondata la Banca d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta. Non a caso nasce la subordinazione del potere religioso a quello politico quando il re d’Inghilterra diventa anche capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente subordinata alla sovranità religiosa. 
   Non a caso quando il Protestantesimo entra in Europa continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV. Non a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si disintegrano perché si indebitano senza contropartita verso i banchieri per la moneta satanica da questi emessa a costo nullo e che gli stessi re avrebbero potuto emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi. 

   
Non a caso in Svizzera vige la regola di essere ad un tempo «banchieri» e «protestanti». Non a caso la differenza essenziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il portatore è proprietario delle moneta, qui è debitore. Non a caso, dopo aver tolto Dio dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la Banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione di 22 milioni e 750 mila chilometri quadrati. 

Oggi tutto il mondo è Commonwealth. Tutto il mondo è «colonia monetaria». Satana, principe di questo mondo, è una persona seria: mantiene le promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è stato fatto concede ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo. Su queste premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo possiede o perché ne è creditore, non desidera sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha sete di vanagloria. Si giustifica così anche questa tentazione.

AMDG et DVM

<< NON è nel frequentare i luoghi di orazione che l'uomo si santifica.

E' con tutta la vita. Voi dite impropriamente: "praticare" ciò che è soltanto "frequentare" >>




http://www.scrittivaltorta.altervista.org/azaria/azaria_10.pdf

LIBRO DI AZARIA


Commento teologico e spirituale a 58 Messe festive che figurano nel Messale riformato per ordine del Concilio Ecumenico Tridentino, promulgato da S. Pio V nel 1570 e aggiornato dai susseguenti Pontefici; Messale che ora ha ceduto il posto a quello restaurato per volontà del Concilio Ecumenico Vaticano II, promulgato per ordine di Paolo VI nel 1970.



1.  Domenica di Sessagesima
2.  Quinquagesima
3.  Iª Domenica di Quaresima 
4.  Domenica IIª di Quaresima
5.  Domenica IIIª di Quaresima
6.  Domenica IVª di Quaresima
7.  Domenica di Passione 
8.  Domenica delle Palme 
9.  Pasqua di Risurrezione 
10. Domenica in Albis 
11. Domenica IIª dopo Pasqua 
12. Domenica IIIª dopo Pasqua 
13. IVª Domenica dopo Pasqua
14. Domenica Vª dopo Pasqua
15. Domenica fra l'Ottava dell'Ascensione 
16. Domenica di Pentecoste
17. S. Messa della Iª d. dopo Pentecoste e festa S. Trinità 
18. Corpus Domini
19. S. Messa tra l'Ottava del Corpus Domini
20. Domenica nell'Ottava del S. Cuore e Commemorazione di S. Paolo 
21. Domenica 4ª dopo Pentecoste
22. Domenica 5ª dopo Pentecoste  
23. Domenica 6ª dopo Pentecoste 
24. Domenica 7ª dopo Pentecoste 
25. Domenica 8ª dopo Pentecoste
26. Domenica 9ª dopo la Pentecoste 
27. Domenica Xª dopo Pentecoste 
28. Domenica XIª dopo Pentecoste
29. Domenica XIIª dopo Pentecoste 
30. Natività di M. Ss. e XIIIª dopo Pentecoste 
31. Domenica 14ª dopo Pentecoste
32. Domenica XVª dopo Pentecoste 
33. Domenica 16ª dopo Pentecoste 
34. Domenica 17ª dopo Pentecoste
35. Domenica 18ª dopo Pentecoste
36. Domenica 19ª dopo Pentecoste
37. Ultima Domenica di Ottobre Festa di Cristo Re e Domenica XXª dopo Pentecost
38. Domenica 21ª dopo Pentecoste 
39. Domenica 22ª dopo Pentecoste 
40. Domenica 23ª dopo Pentecoste
41. Domenica 24ª dopo Pentecoste 
42. Iª Domenica d'Avvento
43. Immacolata Concezione e IIª di Avvento
44. Domenica IIIª d'Avvento
45. Domenica IVª d'Avvento
46. Domenica fra l'Ottava di Natale
47. Ss. Nome di Gesù e Vigilia dell'Epifania 
48  Domenica della Sacra Famiglia e fra l'Ottava dell'Epifania
49. Domenica IIª dopo l'Epifania
50. Domenica IIIª dopo Epifania 
51. Domenica di Settuagesima


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