lunedì 1 agosto 2016

"Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!"


Per lucrare l’Indulgenza

2 agosto
IL PERDONO D'ASSISI
Evento di misericordia

Dal mezzogiorno del 1 agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto si può ricevere, l'indulgenza plenaria detta anche "del perdono d'Assisi".

Condizioni richieste:
1) visita ad una chiesa parrocchiale o francescana e recita del Padre nostro e del Credo;
2) Confessione sacramentale;
3) Comunione eucaristica;
4) Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre;
5) Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato.

Le condizioni di cui ai nn. 2, 3 e 4 possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o successivi la visita della chiesa. 
L'indulgenza può essere applicata sia per i vivi che in suffragio dei defunti.


STORIA DELL'INDULGENZA PLENARIA DEL PERDONO DI ASSISI

San Francesco, per il suo singolare amore verso la Beatissima Vergine, ebbe sempre particolare cura della chiesetta presso Assisi dedicata a S. Maria degli Angeli, detta anche Porziuncola. Qui egli prese stabile dimora con i suoi frati nel 1209 dopo il ritorno da Roma, qui con Santa Chiara nel 1212 fondò il Secondo Ordine Francescano, qui concluse il corso della sua vita terrena il 3 Ottobre 1226.
Alla stessa chiesetta, secondo la tradizione, San Francesco ottenne la storica Indulgenza Plenaria (1216), che i Sommi Pontefici confermarono ed estesero successivamente alle Chiese dell'Ordine e ad altre Chiesa

Dalle Fonti Francescane (cfr FF 33923399)

Una notte dell'anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola presso Assisi, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore!
Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: "Santissimo Padre, benché io sia misero peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, gli conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe".
"Quello che tu chiedi, o Frate Francesco, è grande gli disse il Signore , ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza". E Francesco si presentò subito dal Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indulgenza?". Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni ma anime". E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò: "Come, non vuoi nessun documento?". E Francesco:"Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni".
E qualche giorno più tardi insieme ai Vescovi dell'Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime:"Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".

domenica 31 luglio 2016

Ave Maria (tutte le lingue)

AVE MARIA!

Ave Maria,
 grátia plena; Dóminus tecum:
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui
Iesus
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostræ 
Amen


Ave Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Ave Maria, grátia plena,
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui,
Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostræ. 
Amen.

Greco – Greek Ave Maria:
Χαίρε, Μαρία, κεχαριτωμένη
οΚύριοςμετάΣου,
ευλογημένηΣυενγυναιξί,
καιευλογημένοςοκαρπός
τηςκοιλίαςΣου, οΙησούς.
ΑγίαΜαρία, Θεοτόκε,
πρέσβευευπέρημώντωναμαρτωλών,
νυνκαιεντηώρατουθανάτουημών,
Αμήν.


Greco versione maiuscola: 
ΧΑΙΡΕΜΑΡΙΑΚΕΧΑΡΙΤΩΜΕΝΗ,
ΟΚΥΡΙΟΣΜΣΤΑΣΟΥ
ΣΥΕΙΣΑΙΣΥΛΟΓΗΜΕΝΗΑΝΑΜΕΣΟΝΕΙΣΤΑΣΓΥΝΑΙΚΑΣ
ΚΑΙΕΥΛΟΓΗΜΕΝΟΣΟΚΑΡΠΟΣΤΗΣΚΟΙΛΙΑΣΣΟΥΟ 'ΙΗΣΟΥΣ.
'ΑΥΙΑΜΑΡΙΑ, ΜΗΤΕΡΤΟΥΘΕΟΥ,
ΠΑΡΑΚΑΛΕΙΔΙ' ΗΜΑΣΤΟΥΣΑΜΑΡΤΩΛΟΥΣ,
ΤΩΡΑΚΑΙΕΙΣΤΗΝΩΡΑΝΤΟΥΘΑΝΑΤΟΥΜΑΣ. 'ΑΜΗΝ.

Greco traslitterato con pronuncia moderna:
Kaire Maria, kechairetomene,
ho kurios meta su.
Eulogemene sou en gunaixi
kai eulogemenos ho karpos
tes koilias sou, o Iesous.
Hagia Maria, meter Theou,
proseuche uper umon ton hamartolon,
nun kai en te ore tou thanatou umon. Amin.


Inglese – English Ave Maria:
Hail Mary, full of grace,
the Lord is with thee.
Blessed art thou among women,
and blessed is the fruit of thy womb, Jesus.
Holy Mary, Mother of God,
pray for us sinners,
now and at the hour of our death.


Francese – French Ave Maria:
Je vous salue, Marie pleine de grâces,
le Seigneur est avec vous.
Vous êtes bénie entre toutes les femmes
et Jésus, le fruit de vos entrailles, est béni.
Sainte Marie, Mère de Dieu,
priez pour nous pauvres pécheurs,
maintenant et à l'heure de notre mort. Amen.



Spagnolo – Spanish Ave Maria:
Dios te salve, María, llena eres de gracia,
el Señor es contigo.
Bendita tú eres entre todas las mujeres,
y bendito es el fruto de tu vientre, Jesús.
Santa María, Madre de Dios,
ruega por nosotros pecadores,
ahora y en la hora de nuestra muerte. Amén.



Tedesco – German Ave Maria:
Gegrüßet seist du, Maria, voll der Gnade,
der Herr ist mit dir.
Du bist gebenedeit unter den Frauen,
und gebenedeit ist die Frucht deines Leibes, Jesus.
Heilige Maria, Mutter Gottes,
bitte für uns Sünder
jetzt und in der Stunde unseres Todes. Amen.


Olandese – Dutch: Ave Maria:
Wees gegroet, Maria, vol van genade.
de Heer is met u.
Gij zijt de gezegende onder de vrouwen,
en gezegend is Jezus, de vrucht van uw schoot.
Heilige Maria, Moeder van God.
bid voor ons zondaars,
nu en in het uur van onze dood. Amen.


Portoghese – Portugues: Ave Maria:
Avé Maria, cheia de graça,
o Senhor é convosco.
Bendita sois vós entre as mulheres,
e bendito é o fruto do vosso ventre, Jesus.
Santa Maria, Mãe de Deus,
rogai por nós pecadores,
agora e na hora da nossa morte. Amen.



Gaelico - Irish Gaelic Ave Maria:
Sé do bheatha, a Mhuire, atá lán de ghrásta,
tá an Tiarna leat.
Is beannaithe thú idir mná
agus is beannaithe toradh do bhroinne, Íosa.
A Naomh Mhuire, a Mháthair Dé,
guigh orainn na peacaigh,
anois agus ar uair ár mbáis. Amen.


Salut, Vierge digne de Dieu!

 Je vous salue, Marie pleine de grâces

LE PETIT PSAUTIER DE LA VIERGE




Salut, ô Vierge, arbre de vie, qui, toujours fidèle au voeu de votre coeur, avez donné au monde un fruit digne de louanges éternelles!

Salut, vous que les rois et les reines de la terre vénèrent en tout temps, vous la Reine des siècles, la dominatrice des royaumes et des rois !

Salut, fille de David, fille pleine de justice! Rendez le ciel propice à nos vœux, afin que nous puissions goûter les biens vivifiants du Seigneur.

Salut, Vierge digne de Dieu! veillez sur ceux qui vous servent; gravez sur eux la lumière de votre front et la splendeur de la face de Dieu.

Salut, Mère unique entre les mères! Ombragée du bouclier de Dieu , vous avez conçu le Rédempteur du monde, et sa naissance vous laissa pure et sans tache.

Salut, ô Vierge dont la beauté changea en amour l'indignation du Créateur, et dont les voeux mirent un terme à sa colère!

Salut, ô Vierge que le Sauveur a trouvée en tout digne de louange, lui que la nuit de l’erreur ne saurait égarer, lui qui sonde nos coeurs et scrute le secret de nos pensées!

Salut, ô Vierge comblée de biens, riche des dons de la grâce, ouvrage ineffable et glorieux de la main du Seigneur!

Salut, Vierge avant et après avoir conçu ! Combattez en tout temps pour ma défense; que mon ennemi prenne la fuite et qu'il se tienne toujours loin de moi.

Salut, porte de la liberté, demeure de la Trinité suprême, temple auguste du Seigneur, ressource et exemple du monde!


UN DULCE INOLVIDABLE: L'Imbollita di Fichi

L'imbollita di fichi dell'Isola d'Elba



L'Imbollita di Fichi e il panficato sono i dolci più antichi dell'Isola d'Elba.
Il Panficato tradizionalmente veniva mangiato tutti i giorni ma durante la liberazione quando gli americani portarono il cioccolato fondente, questo venne utilizzato per modificare la ricetta del panficato, facendolo diventare un dolce natalizio.
L'imbollita di fichi è un dolce fatto con ingredienti semplici e facilmente reperibili nelle campagne all’Isola d’Elba: fichi, semi di finocchio e miele, ma molto energetici

Ingredienti

500 gr di fichi, acqua, vino liquoroso, miele, mezza bustina di lievito, 800 gr di farina bianca, semi di anice, scorza d'arancia.

Preparazione

In poca acqua bollente versare i fichi tagliati a pezzetti e lasciar ammollare a fuoco spento. L'acqua deve appena ricoprirli.
Preparare sulla spianatoia 500 gr di farina e unire i fichi ancora caldissimi, il lievito, il miele e una manciata di semi di anice, aggiungere inoltre un goccio di liquore, la scorza d'arancia tagliata a pezzettini e un pizzico di sale.
Impregnare con l'acqua calda dove sono stati ammollati i fichi e formare l'impasto aggiungendo la farina necessaria affinché risulti consistente ma morbido.
Lavorare bene e formare delle micchette di forma allungata.
Infornare a forno caldo e lasciar cuocere 45-50 minuti.Foto Elbamagna
AMDG et BVM

Papa Benedetto XVI ci insegna a leggere i fatti della vita nella prospettiva della fede

DE EN ES FR HR IT PT ]
BENEDETTO XVI
ANGELUS
Piazza San Pietro
Domenica, 7 marzo 2010
  
Cari fratelli e sorelle,

la liturgia di questa terza domenica di Quaresima ci presenta il tema della conversione. Nella prima lettura, tratta dal Libro dell’Esodo, Mosè, mentre pascola il gregge, vede un roveto in fiamme, che non si consuma. Si avvicina per osservare questo prodigio, quando una voce lo chiama per nome e, invitandolo a prendere coscienza della sua indegnità, gli comanda di togliersi i sandali, perché quel luogo è santo. “Io sono il Dio di tuo padre – gli dice la voce – il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe”; e aggiunge: “Io sono Colui che sono!” (Es 3,6a.14). 

Dio si manifesta in diversi modi anche nella vita di ciascuno di noi. Per poter riconoscere la sua presenza è però necessario che ci accostiamo a lui consapevoli della nostra miseria e con profondo rispetto. Diversamente ci rendiamo incapaci di incontrarlo e di entrare in comunione con Lui. Come scrive l’apostolo Paolo, anche questa vicenda è raccontata per nostro ammonimento: essa ci ricorda che Dio si rivela non a quanti sono pervasi da sufficienza e leggerezza, ma a chi è povero ed umile davanti a Lui.

Nel brano del Vangelo odierno, Gesù viene interpellato circa alcuni fatti luttuosi: l’uccisione, all’interno del tempio, di alcuni Galilei per ordine di Ponzio Pilato e il crollo di una torre su alcuni passanti (cfr Lc 13,1-5). 
Di fronte alla facile conclusione di considerare il male come effetto della punizione divina, Gesù restituisce la vera immagine di Dio, che è buono e non può volere il male, e mettendo in guardia dal pensare che le sventure siano l’effetto immediato delle colpe personali di chi le subisce, afferma: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo” (Lc 13,2-3). 

Gesù invita a fare una lettura diversa di quei fatti, collocandoli nella prospettiva della conversione: le sventure, gli eventi luttuosi, non devono suscitare in noi curiosità o ricerca di presunti colpevoli, ma devono rappresentare occasioni per riflettere, per vincere l’illusione di poter vivere senza Dio, e per rafforzare, con l’aiuto del Signore, l’impegno di cambiare la vita. 

Di fronte al peccato, Dio si rivela pieno di misericordia e non manca di richiamare i peccatori ad evitare il male, a crescere nel suo amore e ad aiutare concretamente il prossimo in necessità, per vivere la gioia della grazia e non andare incontro alla morte eterna. 

Ma la possibilità di conversione esige che impariamo a leggere i fatti della vita nella prospettiva della fede, animati cioè dal santo timore di Dio. In presenza di sofferenze e lutti, vera saggezza è lasciarsi interpellare dalla precarietà dell’esistenza e leggere la storia umana con gli occhi di Dio, il quale, volendo sempre e solo il bene dei suoi figli, per un disegno imperscrutabile del suo amore, talora permette che siano provati dal dolore per condurli a un bene più grande.

Cari amici, preghiamo Maria Santissima, che ci accompagna nell’itinerario quaresimale, affinché aiuti ogni cristiano a ritornare al Signore con tutto il cuore. Sostenga la nostra decisione ferma di rinunciare al male e di accettare con fede la volontà di Dio nella nostra vita.

AVE MARIA