domenica 2 giugno 2013

I primi 5 Sabati del mese

I primi 5 Sabati del mese

Beata Vergine di Fatima
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Nell'ottobre 1925 Lucia entrava nella casa delle Suore Dorotee a Pontevedra, in Spagna. Il 10 Dicembre 1925 nella sua cella le apparve la Santa Vergine con a fianco Gesù bambino. La Madonna le mostrò  su una mano un Cuore intrecciato di spine e il bambino disse:

"Abbi pietà del Cuore della tua Santissima Madre, che è coperto di spine che gli uomini ingrati gli configgono ad ogni momento, e non c'è nessuno che faccia un atto di riparazione per togliergliele."
Poi la Madre di Dio disse: "Guarda figlia mia, il mio Cuore coronato di spine, che gli uomini ingrati ad ogni momento mi infiggono con bestemmie e ingratitudini. Tu, almeno, cerca di consolarmi e assicura a tutti coloro che:
Per 5 mesi consecutivi, nel primo sabato del mese si confesseranno con l'intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato, riceveranno la Santa Comunione con la stessa intenzione, sempre nel primo sabato del mese, reciteranno il Rosario, almeno una terza parte con la stessa intenzione e mi faranno compagnia per un quarto d'ora meditando i 15 misteri del Rosario con lo scopo di offrirmi riparazione.
Io prometto di assisterli nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza delle loro anime"
La confessione può essere fatta anche entro otto giorni il primo sabato o anche di più, purché ci si comunichi in grazia, con l'intenzione di offrire riparazione al Cuore Immacolato di Maria. Se si dimenticasse di formulare questa intenzione nella confessione allora essa può essere formulata nella confessione seguente.
La confessione e la comunione devono ripetersi per 5 mesi consecutivi senza interruzione altrimenti si deve ricominciare da capo.
Gesù rivelò a Lucia la ragione dei 5 sabati di riparazione, si tratta di 5 classi di offese e bestemmie contro il Cuore Immacolato di Maria:
1. bestemmie contro la Immacolata Concezione.
2. contro la Sua Verginità.
3. contro la Sua Maternità Divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.
4. L'opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l'indifferenza, il disprezzo e perfino l'odio contro questa Madre Immacolata.
5. L'opera di coloro che La offendono direttamente nelle sue immagini sacre.

"La grande gioia è vedere il Cuore Immacolato della nostra tenera Madre conosciuto, amato e consolato per mezzo di questa devozione."


Atto di consacrazione 
al Cuore Immacolato di Maria

"Cuore Immacolato di Maria,
Modello perfetto di santità,
prendici, trasformaci a tua immagine.
Purifica e libera il nostro cuore da ogni ostacolo alla santità.
Che, liberato da noi stessi e da ogni altra seduzione,
Tu ci possa rendere ricchi di Te, delle virtù del Tuo Cuore Immacolato.
E guidaci a quella intimità divina che Tu solo conosci, e che sola può colmare l'immenso bisogno d'amore e d'unione che Dio ci ha messo nel cuore.
Attendiamo da Te, con fiducia, questa grazia di santità...
e affidiamo il nostro destino eterno al Tuo Cuore Immacolato.
Amen."






Pedro Régis



Mensagens
3.826- Mensagem de Nossa Senhora transmitida em 30/05/2013Versão para impressão
Queridos filhos, buscai forças na Eucaristia. Meu Jesus vem a vós na Eucaristia com Seu Corpo Glorioso para alimentar-vos e fazer-vos grandes na fé. Ele está presente com Seu Corpo, Sangue, Alma e Divindade. Se soubésseis a grandiosidade espiritual que emana da Eucaristia, choraríeis de alegria. Aproximai-vos silenciosamente de Jesus. Recebei-O, escutai-O. Ele quer falar-vos. Ele deseja mostrar-vos todo Seu Amor e Misericórdia. A vossa vitória está na Eucaristia. Na grande e dolorosa tribulação somente os que buscam Jesus na Eucaristia encontrarão forças para permanecerem firmes na féMuitos negarão a presença real de Jesus na EucaristiaEstai atentosAcreditai: Ele está presente. Esta é a mensagem que hoje vos transmito em nome da Santíssima Trindade. Obrigada por Me terdes permitido reunir-vos aqui por mais uma vez. Eu vos abençôo, em nome do Pai, do Filho e do Espírito Santo. Amém. Ficai em paz.

3.825- Mensagem de Nossa Senhora transmitida em 28/05/2013Versão para impressão
Queridos filhos, Deus transformará a humanidade e haverá grande abundância em muitas regiões da Terra.Descobertas no deserto atrairão os homensO deserto atrairá pela riquezaSofrimentos virão, mas o Senhor permitirá também muita alegria aos Seus filhos. Dobrai vossos joelhos em oração. Eu sou a vossa Mãe e vim do Céu para chamar-vos à conversão. Mudai de vida e servi ao Senhor com alegria. A vossa vitória está no Senhor. Avante sem medo. Esta é a mensagem que hoje vos transmito em nome da Santíssima Trindade. Obrigada por Me terdes permitido reunir-vos aqui por mais uma vez. Eu vos abençôo, em nome do Pai, do Filho e do Espírito Santo. Amém. Ficai em paz.


sabato 1 giugno 2013

Stessa quantità e qualità di olio, uno stoppino uguale, accesi alla stessa ora...


Le parabole di Gesù
(055)
Parabola dei due lumi (584.3)

Un uomo volle un giorno accendere due lumi per onorare il Signore in una festa. Prese dunque due vasi di uguale larghezza, vi mise la stessa quantità e qualità di olio, uno stoppino uguale, e li accese alla stessa ora, perchè pregassero per lui mentre egli lavorava come era concesso. Tornò dopo qualche tempo e vide che un lume fiammeggiava fortemente mentre l'altro aveva una fiammolina quieta, quieta, che appena metteva un punto di luce nell'angolo dove ardevano i lumi.


L'uomo pensò che fosse malfatto lo stoppino. Lo osservò. No, andava bene. Ma non voleva ardere così giocondamente come l'altro lume che vibrava la sua fiamma come fosse una lingua e pareva proprio mormorasse parole tanto era gioconda e tanto, nell'agitarsi divampando, aveva persino un lieve mormorio.

"Questo lume veramente canta le lodi del Signore Altissimo!" disse tra sè. "Mentre questo! Guardalo, anima mia! Sembra che gli pesi dover onorare il Signore tanto lo fa con poco ardore!" e se ne tornò ai suoi lavori.

Tornò dopo qualche tempo. Una fiamma si era ancor più alzata, e l'altra si era ancor più abbassata, e ardeva sempre più ferma e quieta quanto l'altra vibrava splendendo.

Tornò una seconda volta. La stessa cosa. Una terza: la stessa cosa. Ma venendo la quarta volta vide la stanza piena di fumo maleolente e scuro e una sola fiammolina splendere attraverso i veli del fumo spesso.

Andò alla mensola dove erano i lumi, e vide che quello che tanto fiammeggiava prima si era totalmente consumato e annerito, e aveva anche sporcato, con la sua lingua, la parete bianca. L'altro invece, continuava con la sua costante luce ad onorare il Signore.


Stava per riparare all'accaduto quando una voce gli risuonò vicino: "Non mutare le cose di come stanno. Ma medita su esse che sono un simbolo. Io sono il Signore":

L'uomo si gettò col volto al suolo adorando, e con grande tremore osò dire: "Io sono stolto. Spiegami, o Sapienza, il simbolo dei lumi, dei quali quello che pareva il più attivo nell'onorarti ha fatto danno e l'altro dura nella sua luce".

"Sì che lo farò. Così è dei cuori degli uomini come di questi due lumi. Vi sono quelli che al principio ardono e splendono e sono di ammirazione agli uomini tanto sembra perfetta e costante la loro fiamma. E vi sono quelli che hanno uno splendore mite che non attira l'attenzione e può parere tiepidezza nell'onorare il Signore. Ma passata la prima fiammata o la seconda, o la terza, fra la terza e la quarta fanno danno, e poi si spengono, con rovina, perché il loro non era un lume sicuro. Hanno voluto splendere più per gli uomini che per il Signore, e la superbia li ha consumati in breve ora, fra un fumo nero e pesante che ha ottenebrato anche l'aria. 
Gli altri hanno avuto una volontà unica e costante: onorare Dio solo, e senza curarsi se l'uomo li lodava, hanno consumato se stessi con lunga, nitida fiamma, priva di fumo e fetore. Sappi imitare il lume costante perchè esso solo è gradito al Signore."


L'uomo rialzò il capo... L'aria si era mondata dal fumo e la stella del lume fedele splendeva ora da sola, pura, ferma, in onore di Dio, facendo lucere il metallo del lume come fosse oro puro.
E lo guardò splendere, sempre uguale, per ore e ore, sinchè dolcemente, senza fumo o fetore, senza sporcare la sua veste, la fiamma si esalò in un guizzo, parendo salire al cielo e fissarsi fra le stelle, avendo degnamente onorato il Signore sino all'ultimo umore e all'ultimo stame della sua vita.

Te lucis ante terminum

FATIMA La seconda e terza apparizione


FATIMA
La seconda e terza apparizione 
e le vicende dei tre veggenti
Al ritorno da Conca da Iria, Lucia raccomandò ai due piccoli cugini di non dire nulla a casa, ma Giacinta si lasciò sfuggire il segreto e da allora la loro vita quotidiana cambiò.


Si era in un tempo di affermazione di un diffuso materialismo, sia ideologico, sia politico, il cui maggior filone era il bolscevismo sovietico; inoltre il 5 maggio 1917, quindi otto giorni prima, papa Benedetto XV, visto il perdurare della sanguinosa Prima Guerra Mondiale, scoppiata nel 1914 in Europa, aveva invitato i cattolici di tutto il mondo ad unirsi in una crociata di preghiera, per ottenere la pace per intercessione della Madonna e l'apparizione di Fatima sembrò la risposta della Vergine a tale iniziativa.


Nell'alternarsi delle notizie e delle relative valutazioni, i tre ragazzi subirono sgridate, opposizioni, incredulità e prese in giro, prima dagli spaventati genitori, poi dalle autorità ecclesiastiche e politiche.

Comunque all'appuntamento del 13 giugno i tre veggenti non erano soli, già una sessantina di persone curiose l'avevano accompagnati.
Dopo aver recitato il rosario, la Signora apparve di nuovo, e fra l'altro raccomandò di recitare il rosario tutti i giorni, chiese a Lucia d'imparare a leggere e scrivere, per essere così in grado di trasmettere i suoi messaggi.
Rivelò le sofferenze del suo Cuore Immacolato per gli oltraggi subiti dai peccati dell'umanità; disse che Giacinta e Francesco sarebbero andati in cielo a breve, mentre Lucia sarebbe restata nel mondo per far conoscere e amare il suo Cuore Immacolato.


Il 13 luglio 1917, dopo avere affrontato ogni tipo di disprezzo e scherno da parte dei loro concittadini, Lucia, Francesco e Giacinta ritornarono alla Cova da Iria per il terzo incontro con la Signora, e questa volta erano in compagnia di più di duemila persone, desiderose di vedere i veggenti che dicevano di vedere la Signora.


Dopo la recita del rosario, ella apparve di nuovo e questa volta Lucia le chiese di dire chi era e di fare un miracolo affinché tutti potessero credere. La Signora assicurò: "Continuate a venir qui tutti i mesi: Ad ottobre dirò chi sono, quel che voglio, e farò un miracolo che tutti potranno vedere bene per credere".
E in quest'occasione la Celeste Visione aprì le mani come le altre volte, da dove uscì un raggio di luce, che penetrò nella profondità della terra e per un attimo i tre veggenti ebbero la visione spaventosa dell'inferno o meglio dire della condanna delle anime peccatrici.



In questa terza importante apparizione, vi furono anche messaggi basilari, che la Signora trasmise ai veggenti con la consegna del silenzio e che Lucia svelerà per obbedienza nel 1941 le prime due parti, che riguardano "La salvezza delle anime" e "La devozione al Cuore Immacolato di Maria", mentre la terza parte rimase avvolta nel mistero per 83 anni, solo ai Sommi Pontefici fu svelata, finché il ‘Terzo Segreto di Fatima' non è stato 'rivelato' dalla Chiesa nel 2000 [almeno in parte].
Ancora la Bianca Signora disse, che era necessario la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato e la comunione riparatrice dei primi sabati di cinque mesi, se si voleva la pace nel mondo; la guerra stava per finire ma un'altra peggiore poteva cominciare con fame, miseria e persecuzioni contro la Chiesa e il Papa.
Concluse dicendo: "Quando recitate il rosario, dite alla fine di ogni diecina: O Gesù mio, perdonate le nostre colpe; preservateci dal fuoco dell'inferno; portate in cielo tutte le anime e soccorrete specialmente le più bisognose della Vostra misericordia".


FATIMA La prima apparizione, 13 maggio 1917

Beata Vergine Maria di Fatima

Madonna di Fatima
Dopo tre apparizioni di rilievo della Vergine Maria, verificatesi durante il XIX secolo, a La Salette nel 1846, a Lourdes nel 1858, a Castelpetroso nel 1888, la Madonna apparve nel 1917, la prima nel XX secolo, a Fatima in Portogallo. In tutte queste apparizioni, come pure nel 1432 a Caravaggio e nel 1531 a Guadalupe in Messico, la Vergine si rivolse a ragazzi o giovani di umili condizioni sociali, per lo più dediti alla pastorizia; indicando così la sua predilezione per le anime semplici e innocenti, a cui affidare i suoi messaggi all'umanità peccatrice, invocandone il pentimento, esortandola alla preghiera, chiedendone la consacrazione al suo Cuore e la riparazione alle offese fatte al divin Figlio.
I luoghi – I veggenti
Fatima era allora un villaggio della zona centrale del Portogallo (Distretto di Santarém) sugli altipiani calcarei dell'Estremadura a 20 km a SE di Leìria, (il nome Fatima, prima degli avvenimenti delle apparizioni, era conosciuto esclusivamente come quello della figlia di Maometto, morta nel 633).
Ad un km e mezzo da Fatima, vi era una frazione chiamata Aljustrel e qui nacquero e vissero i tre protagonisti della storia di Fatima; Lucia Dos Santos nata nel 1907 e i suoi due cugini Francesco Marto nato nel 1908 e Giacinta Marto nata nel 1910; le due famiglie erano numerose, i Dos Santos avevano 5 figli ed i Marto 10 figli.
Come molti ragazzi del luogo, i tre cuginetti-amici, portavano a pascolare i piccoli greggi delle rispettive famiglie, verso i luoghi di pascolo dei dintorni ogni volta a loro scelta e con le pecore trascorrevano l'intera giornata; a mezzogiorno consumavano la colazione preparata dalle loro mamme e dopo recitavano il rosario.
Nel 1916 fra aprile ed ottobre, i tre ragazzi stupiti, furono testimoni di un fenomeno prodigioso; apparve loro un angelo sfavillante di luce, che si qualificò come l'Angelo della Pace e che li invitò alla preghiera; le apparizioni furono in tutto tre, due volte alla "Loca do Cabeço" e una volta al pozzo nell'orto della casa paterna. Queste apparizioni, narrate da Lucia, vengono classificate come ‘Il ciclo angelico'.

La prima apparizione, 13 maggio 1917

Era la domenica 13 maggio 1917; i tre cuginetti dopo aver assistito alla Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Fatima, tornarono ad Aljustrel per prepararsi a condurre al pascolo le loro pecore.

Il tempo primaverile era splendido e quindi decisero di andare questa volta fino alla Cova da Iria, una grande radura a forma di anfiteatro, delimitata verso nord da una piccola altura.

Mentre allegri giocavano, nel cielo apparve un bagliore come lampi di fulmini, per cui preoccupati per un possibile temporale in arrivo, decisero di ridiscendere la collina per portare il gregge al riparo.

A metà strada dal pendio, vicino ad un leccio, la luce sfolgorò ancora e pochi passi più avanti videro una bella Signora vestita di bianco ritta sopra il leccio, era tutta luminosa, emanante una luce sfolgorante; si trovavano a poco più di un metro e i tre ragazzi rimasero stupiti a contemplarla; mentre per la prima volta la dolce Signora parlò rassicurandoli: "Non abbiate paura, non vi farò del male".

Il suo vestito fatto di luce e bianco come la neve, aveva per cintura un cordone d'oro; un velo merlettato d'oro le copriva il capo e le spalle, scendendo fino ai piedi come un vestito; dalle sue dita portate sul petto in un atteggiamento di preghiera, penzolava il Rosario luccicante con una croce d'argento, sui piedi erano poggiate due rose.

A questo punto la più grande di loro, Lucia, chiese alla Signora "Da dove venite?" "Vengo dal Cielo" e Lucia "Dal cielo! E perché è venuta Lei fin qui?", "Per chiedervi che veniate qui durante i prossimi sei mesi ogni giorno 13 a questa stessa ora; in seguito vi dirò chi sono e cosa desidero, ritornerò poi ancora qui una settima volta".

E Lucia, "E anch'io andrò in cielo?", "Si", e "Giacinta?", "anche lei", "e Francesco?", "anche lui, ma dovrà dire il suo rosario".

La Vergine poi chiese: "Volete offrire a Dio tutte le sofferenze che Egli desidera mandarvi, in riparazione dei peccati dai quali Egli è offeso, e per domandare la conversione dei peccatori?". "Si lo vogliamo" rispose Lucia, "Allora dovrete soffrire molto, ma la Grazia di Dio sarà il vostro conforto".

E dopo avere raccomandato ai bambini di recitare il rosario tutti i giorni, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, la Signora cominciò ad elevarsi e sparì nel cielo.

Lucia durante tutte le apparizioni, sarà quella che converserà con la Signora, Giacinta la vedrà e udirà le sue parole ma senza parlarle, Francesco non l'udirà, ma la vedrà solamente, accettando di sapere dalle due bambine, quello che la Signora diceva.

O beata Virgo Maria: 
tu gratiae Mater, tu spes mundi,
exaudi nos 
filios tuos clamantes ad te.