lunedì 10 settembre 2012

IL GRAN MESSAGGIO D’AMORE: GESU’ PARLA A UN’ANIMA Vademecum delle anime sacerdotali e religiose

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GESU’ PARLA A UN’ANIMA

Vademecum delle anime sacerdotali e religiose

DA L'OSSERVATORE ROMANO, 1° gennaio 1972
"Sono rari, oggi, i libri interamente positivi, che entusiasmano il lettore all'esperienza del bene, che è, occorre dirlo, la via stretta e in salita... Ma ahimé! anche ai nostri giorni si preferisce l'esperienza del male, cioè della via larga e in discesa, la si crede non soltanto la più comoda, ma quasi la più conforme alla nostra natura...
Per ritrarre oggi, gli erranti da questa strada, che, per di più, presenta il fondo modernamente asfaltato ed un'ac­curata segnaletica orizzontale, occorrono voci convinte e, perciò, persuasive, che rompano la sordità di tanti orecchi intronati dal fragore del progresso esteriore.
Ed ecco un agile volumetto: IL GRAN MESSAGGIO D'AMORE, si distingue per l'attualità degli argomen­ti trattati...
Un'altra presenza si può dire costante in queste pagi­ne: il Papa. Ed è oggetto di filiale devozione e di una partecipazione generosa alle pene e alle angosce che l'affliggono nelle difficoltà del momento...
In genere queste arcane rivelazioni si accompagnano all'annuncio di presagi oscuri e paurosi, talvolta addirittura catastrofici e terrificanti. Oh, non così in questo messaggio d'amore, teso, sin da ultimo, con lieta e giustificata speranza, verso chiare promesse divine di misericordia, di perdono, di sicuro aiuto soprannaturale, ed infine di paradiso! Ce ne persua­dano queste poche, ed ultime, citazioni, tutte improntate a sereno e confidente, filiale ottimismo.
Le mie parole sono un messaggio, suggerisce la voce divina, e un annuncio di gioia, di letizia, di pace e di concordia fra gli uomini, a cui si giungerà senza alcun dubbio dopo il grande travaglio che l'umanità subisce... Sposa diletta, Io non sono morto sulla Croce, fra mille tormenti, per popolare d'anime l'in­ferno, ma di eletti il Paradiso!... E giunta l'ora che dal mio Cuore si riversi, più impetuoso che lo scroscio delle cascate del Niagara, il diluvio delle mie grazie sulle anime. Più non posso trattenermi dal dare, per­ché gli uomini sono assetati e affamati di amore e di perdono. E così sia" (Lorenzo Bracaloni).
GIUDIZI – APPROVAZIONI – CONSENSI - TESTIMONIANZE SU
"IL GRAN MESSAGGIO D'AMORE"
Crediamo di fare opera gradita al pubblico, riproducen­do qui i vari giudizi, approvazioni e consensi di quanti hanno conosciuto e letto "II gran Messaggio d'Amore"

SUA SANTITA PAOLO VI Sacro Tavolo

Nel mese di Febbraio del 1972 furono inviati al Sommo Pontefice i due librettini intitolati "Il gran Messaggio d'Amore" e "Dal cielo un Messaggio di Gioia nel Dolore": Il Santo Padre con sovrana degnazione si è com­piaciuto di rispondere con la seguente lettera, a firma di + G. Benelli, Sostituto:

SEGRETERIA DI STATO N. 204.597

Dal Vaticano, 26 Febbraio 1972 Rev.do Padre,
sono pervenuti al Sommo Pontefice i due volu­metti di Suor... che Ella ha voluto inviargli in devoto omaggio, con lettera 7 Febbraio corrente.
Sua Santità, riconoscente per il dono e per i filia­li sentimenti che l'hanno accompagnato, invoca dal Signore l'abbondanza dei favori celesti sul suo mini­stero sacerdotale, e la pienezza delle consolazioni divine sulla menzionata religiosa.
In pegno di tali voti, il Santo Padre di cuore imparte la propiziatrice Benedizione Apostolica. Con sensi di distinto ossequio, mi confermo della Paternità Vostra Rev.da
Dev. + G. Benelli, Sost.

ECCELLENTISSIMI VESCOVI

Mons. PIETRO CANISIO VAN LIERDE, Vescovo Tit.di Porfireone, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, scriveva alla Signora Maria Stella: "Sentiti ringraziamenti per l'invio dell'opuscolo il gran Messaggio d Amore":
Città del Vaticano, il febbraio 1972 Mons. GIUSTINO PASTORINO, Vescovo di Bengasi, esprimeva il suo pensiero scrivendo:
Caro Padre,
La ringrazio per avermi fatto conoscere “Il gran Messaggio d’Amore".. Mi auguro che queste pagine trovino la più ampia diffusione e che tante anime consacrate a Dio nel ministero sacerdotale o nella vita religiosa le leggano con quello stesso spirito con cui sono state scritte. La diffusione del libriccino mol­tiplicherà le anime vittime, che attireranno sull'uma­nità peccatrice la grande misericordia di Dio.
Roma, 15 ottobre 1971
Mons. BERNARDINO ECHEVERRIA RUIZ, Arci­vescovo di Guayaquil (Equador), venuto a Roma per partecipare al Sinodo dei Vescovi, manifestava il suo giudizio in questi termini:
Con grande piacere ho letto "Il gran Messaggio d’Amore", anzi per alcuni giorni questo piccolo libretto è stato come il mio libro di meditazione. Ci sono tante belle cose dentro... Chi legge il libretto ha questa impressione: le parole, le sentenze, tutto quanto ila scrivente dice è conosciuto e saputo da tanti; anche i testi del Vangelo sono stati citati più volte, però nel contesto del libriccino acquistano una certa originalità, sono qualche cosa di nuovo. La ragione: parla con accento personale, parla di quello che vede, che sente, che contempla.
Per questo credo che il piccolo libretto può fare tanto bene. Anche a me ha fatto veramente bene. Roma, 2 Novembre 1971 Mons. PACIFICO M. LUIGI PERANTONI, Arcivescovo di Lanciano e Vescovo di Ortona conclude il suo esame intorno al sopraindicato opuscolo con queste concise parole:
Ho letto, riflettuto, meditato!... Le cose sono pro­prio così come parla il Signore.
Lanciano, 21 Novembre 1971 Mons. GIOVANNI RIZZO, Arcivescovo di Rossano (CS), scriveva:
Sentiamo vivo e pressante il desiderio che venga diffuso e meditato il libretto “Il gran Messaggio d’Amore”... esso fa conoscere con semplicità ed ardo­re la bontà del Signore, che vuole salva l'umanità e chiama tutti a Sé, che vive nell'Eucarestia e si offre al Padre nella S. Messa per la salvezza di tutti.
Auguriamo che il prezioso documento sia diffuso e meditato specialmente dalle anime consacrate e da tutti i fedeli, che sono impegnati nella preziosa e insostituibile Opera delle Vocazioni Sacerdotali e Religiose.
Rossano Scalo, 1 Maggio 1972

SACERDOTI, RELIGIOSI E LAICI

Sac. FRANCESCO GHIERA:
"Il gran Messaggio d'Amore" è fatto per dare spe­ranza a tante anime turbate da tanto male.
Pianfei (CN), 29 Dicembre 1971 Don GABRIELE ZUCCONI:
Gentilissima Signora Maria Stella,
avevo ricevuta una copia de " II gran Messaggio d'Amore": L'ho trovato stupendo. Le ho inviato un cc. onde poterne ricevere altre copie da diffondere. Ora sono in missione in una piccola, difficilissima parrocchia dell'estrema tormentata Calabria... Sono solo... sono povero, ma felice. Se potessi richiederei più copie di quel "Messaggio". Sento che è impor­tante.
Condofuri (RC), 3 Febbraio 1972 Sac. BRUNO BOTTO STEGLIA:
Gent.ma Signora Maria Stella,
mi spedisca quanto prima n. 60 copie del libretto " Il gran Messaggio d'Amore", che ho letto con molto interesse e commozione e che manderò, in omaggio ai nostri sacerdoti.
Movimento dell'Offerta Sacerdotale
Casa R. Reda, Vallemosso (VC), 15 Maggio 1972 Padre BENEDETTO D'ORAZIO:
Gent.ma Signora Maria Stella,
La ringrazio di cuore dell'opuscolo "II gran Messaggio d'Amore", che mi ha voluto donare. E’ un richiamo potente per tutte le anime.
Roma, 8 Gennaio 1972
Padre GABRIELE M. ALLEGRA, francescano, Direttore dello "Studium Biblicum O.F.M." di Hong Kong che ha tradotto la Bibbia in cinese, riferendosi ai due volumetti intitolati "II gran Messaggio d'Amore" e 'Dal cielo un Messaggio di Gioia nel Dolore", scriveva:
Rev.do Padre.
i due opuscoletti, da Lei inviatimi, li ho letti con commozione e li ho dati a leggere al nostro antico Presidente, P. Patrizio Van Diricken.
La mia impressione è quanto mai positiva. L'autrice scrive sul Purgatorio nella linea dei santi. e sante, che ne hanno scritto a cominciare da S. Bernardino da Siena sino alla pia signorina tedesca, mi pare che sia Schaffner il suo nome, il cui opusco­lo mi ha pure tanto edificato.
A volte la Suora anonima, autrice dei due opu­scoli, mi ha fatto pensare alla grande santa Caterina da Genova. Per parte mia sono edificato e contentis­simo che questi opuscoli si diffondano.
Hong Kong, 12 Giugno 1972 Padre TULLIO BERTOLDI, Direttore di Villa Iride, Selasca-Verbania Intra (NO):
Spett. Direzione,
ho gradito l'omaggio del bel libretto “Il gran Messaggio dAmore”: Lo leggerò e lo farò conoscere a Suore e a RR. Sacerdoti che vengono nella nostra
casa. È un umile libretto, che fa del bene fra tanto male.
Selesca- Verbania Intra (NO), 8 Luglio 1972 Don LUIGI BALOCCO:
Spett. Direzione,
con immenso piacere ho letto il vostro volumetto °Il gran Messaggio dAmore"; l'ho trovato veramente meraviglioso... Abbiate la bontà di inviarmene 10 copie al mio indirizzo...
Torino, 12 Luglio 1972
Padre JOSÉ M. SANZ:
Avevo comperato parecchi esemplari de “Il gran Messaggio d’Amore”:.. Adesso ne ho soltanto uno che custodisco gelosamente... Ne ho parlato a qualche sacerdote ed anche a suore e vedo che piace a tutti.
Barcellona (Spagna), 18 Ottobre 1972 Padre CAMILLO JORDÀ:
Il libretto "Il gran Messaggio d'Amore" impres­siona piacevolmente, allarga il cuore per il continuo riferimento al grande perdono, alla scusa delle colpe in cambio di un palpito d'amore.
Dolcissimo, in verità, è questo messaggio che annunzia il Regno dell Amore e del perdono; è un consolante raggio di luce, che dissipa molte tenebre... Roma, 31 Ottobre 1972
Padre ISMAEL MATOS:
La traduzione portoghese de “Il gran Messaggio d’Amore” ... è stata favorita da una speciale e tangibile protezione celeste: uno straordinario interesse di ricerca del libro, la migliore accoglienza ed entusia­smo da parte di molti vescovi e sacerdoti...
Porto, 31 Maggio 1973
Suor MARIA MAGNANI:
Ho portato con me il magnifico libretto, intitola­to "Il gran Messaggio dAmore": Sto appunto leggen­dolo e non posso fare a meno di fare proprio propo­siti generosi per una vita migliore. Stanno leggendo­lo anche le sorelle che, come me, si trovano qui per cura. L'ho consigliato ad altre, e diverse Comunità lo hanno già tra mano. Così il bene si propaga.
Forte dei Marmi (LC, 4 Luglio 1972 Suor ULRICA LONA:
Rev.do Padre,
La prego di inviarmi alcune copie de “Il gran Messaggio dAmore”: Furono qui di passaggio alcune Superiore Maggiori e desiderano averlo... Sono felice di divulgare un libretto assai carico di spiritualità e che fa un gran bene alle anime.
Cormòns (GO), 8 Luglio 1972 Cav. Uff. ANTONINO MISTRETTA:
Rev.do Padre,
“Il gran Messaggio d’Amore”, é un singolare vademe­cum, che compendia particolarmente l'accostamento reale di Dio verso creature umane degne di poter divulgare, fino agli estremi limiti della terra, le celestiali ed eterne pro­messe del Redentore, di Misericordia, d’Amore e Perdono. Roma, 13 Febbraio 1972
Signora ADA NICCOLINI CLAUSER: Reverendo Padre,
ho il gran piacere di poterLe comunicare che ho ricevuto il graditissimo Libretto da Lei inviatomi: come ringraziarLa per un simile dono?... Ora che sono in possesso d'un coordinato e prezioso riassun­to d'un Manoscritto, che si può senz'altro definire celeste, mi sento intimamente più ricca, come se si fosse aperto uno spiraglio di luce ultraterrena, più impegnata nel vedere di corrispondere sempre più e meglio alla volontà di Dio, così chiaramente, dolce­mente espressa nelle parole della Voce Divina!
Trento, 10 Gennaio 1972
Signora MARIA VICO:
Spett. Propaganda Mariana (la libreria purtroppo è stata chiusa - NAE),
Vi prego inviare al mio sottoscritto indirizzo (di Ancona] copie n. 50 del volumetto "II gran Messaggio d’Amore".. Detto volumetto mi è stato utile durante i terribili giorni del terremoto ed è pas­sato di mano in mano agli sfollati che erano con me presso la Casa Salesiana di Loreto.
Loreto, 14 Febbraio 1972 Signorina NINA SCOTTI: Rev.do Padre,
il buon Dio ha voluto farmi conoscere quel gioiello divino che è “IL gran Messaggio d’Amore”.. Leggere quelle pagine e assaporare la parola autentica di Gesù è tutt'uno... Ne ho acquistate molte copie per regalar­le a tante anime consacrate: un bene immenso!
Ma non solo nei Sacerdoti e nelle Suore Gesù nostro trova eco dolcissimo; quanti laici a cui sto donando l'aureo Messaggio ne traggono conforto, luce, forza a proseguire nel cammino che quaggiù, un po' per tutti, è diventato "via dolorosa"! Io stessa e le mie conso­relle nell Apostolato Stampa abbiamo trovato effica­cissimo e vitale il Messaggio d’Amore divino. Quante volte io medesima, nei momenti in cui la Croce mi dona il suo peso dolcissimo e tremendo, quando si fa buio dentro, nella debolezza della mia immensa mise­ria, riapro “Il gran Messaggio d Amore” e ne sento il calore, come cieco ad un sole benefico.
Napoli, 29 Giugno 1972
Signora INES PEDRONI:
Gent.ma Signora Maria Stella,
come già Le ho detto, Le invio qui unite le copie della traduzione dei due opuscoletti "Dal Cielo un Messaggio di Gioia nel Dolore" e "Il gran Messaggio d‘Amore"
Non Le posso spiegare ciò che mi procurò la let­tura dei detti opuscoli; a tutti vorrei dare la gioia che provo io, perciò ho fatto la traduzione, che sebbene non sia di perfetta presentazione, potrà servire (non ho studiato a scuola il francese e nemmeno la datti­lografia).
Corsier (Svizzera), 15 Agosto 1972 Baronessa MARIA ROSARIA BONANNI DI OCRE:
"Il gran Messaggio dAmore" ci fa sentire l'eco del grido straziante di Gesù Crocifisso, che muore per la salvezza di tutte le anime!... É dovere di tutti noi cat-
tolici di farci araldi de °II gran Messaggio d Amore", affinché penetri soprattutto nelle case dei religiosi e delle religiose, faro di luce divina.
Napoli, 25 Agosto 1972
Ing. GIULIO NOVELLO:
Le anime cui feci conoscere `7I gran Messaggio dAmore" specie a Verona, non terminano di ringra­ziarmi e di esprimermi la loro gioia per esso. Sia lodato il Signore.
Fara Sabina (RI), 27 Agosto 1972 EDITIONS PARVIS S.A., Bulle (Suisse) a firma del Signor ANDRÉ CASTELLA
Gent.ma Signora Maria Stella,
l'opuscolo "Il gran Messaggio d’Amore" che noi abbiamo sottomesso al giudizio del sacerdote incari­cato, ci sembra ampiamente degno di essere larga­mente diffuso in tutte le lingue.
Hauteville a Vanderverken (Svizzera) 4 Novembre 1972
Rev.do Padre,
nel Maggio 1973 lessi "Il gran Messaggio d'Amore" e mi fece tale impressione, che lo trasmisi a mia figlia, religiosa a Heverlec. Anche colà l'im­pressione fu travolgente e causò un cambiamento radicale verso il bene. Ognuno voleva avere il libret­to....
Un impulso irresistibile si impadronì di me e mi spingeva a tradurre in fiammingo questo libretto, per diffonderlo quanto prima nella Fiandra e in tutta l'Olanda. Dopo molte contrarietà, ma con l'aiuto visibile della nostra Madre celeste, l'edizione fiamminga de “Il gran Messaggio d’Amore” veniva alla luce di fede indiscriminatamente ad ogni manifestazione 15 settembre 1973...
In pochi giorni furono ordinati più di 1000 esem­plari.
Mechelen, 20 settembre 1973
RAOUL FOLLEREAU:
Revétu de l'Imprimatur, ennobli par une bénédic­tion du Souverain Pontife, cet hymne de l Amorr miséricordieux, qui n'en serait ému, rovi?
Les confidences de ce coeur, pur, de cette îime sim­ple sont bouleversantes, à cause méme de leur sem­plicité et de leur pureté. Uesus ne connîiit pas les mathematiques. Il m'a seulement demandé si je l'ai­mais':
Et plus loin: 'Il suffit de m'appeller, m'a dit le Seigneur, pour que je vienne':
Les savants et les scribes porriont bien discuter de ce Message; il n'en demeurera pas moins, parce qu'il est tout amour, un merveilleux chant d'espérance. Parigi, 18 ottobre 1973
LA VOCE DELLA STAMPA
Al coro unanime ed entusiasta di queste preziose testimonianze, la cui elencazione è assai incompleta, fa eco la voce concorde della stampa. Notiamo anzi­tutto la lunga e bellissima recensione di Lorenzo Bracaloni apparsa su “L'OSSERVATORE ROMANO”, 1 Gennaio 1972, riportata in parte all'inizio nel pre­sente volumetto. Non meno pregevole è quanto scri­ve al riguardo la Prof.ssa Fausta Casolini in "FRATE FRANCESCO", Rivista di cultura francescana, XXXIX (1972) 46:
Al sottotitolo, che delimita il pubblico cui é desti­nato il libriccino, ben s'intona la candida copertina con il simbolico giglio fiorito sulla croce di luce. Un vademecum sottintende l'uso frequentemente ripetu­to, come il centellinare a piccoli sorsi un vigoroso liquore; ed il contenuto giustifica l'anonimato dell A., affinché sia più libero e docile strumento ad una ispi­razione trascendente.
Proprio questa docilità, questo calore di fiducia nella Guida divina hanno vinto quel tanto di diffi­denza a cui l'anonimo suole indurmi... Non mancano neanche qui le ammonizioni pesanti; poi questi echi di angoscia universale si rarefanno, per dar luogo a luce di speranza, al dolce e martellato invito a confi­dare nella misericordia redentrice. Posizioni teologicamente sicure, riflessi di un'informazione precisa del mondo laico e del mondo religioso, evidenza dei problemi attuali che investono la coscienza indivi­duale ed ecclesiale (decadenza dello spirito di sacrifi­cio, dilemma sul celibato del clero, fedeltà al Papa) sono segni rivelatori di una profonda attenzione e di una sofferta compartecipazione, che spingono all'of­ferta di sé, sincera, autentica, per riparare ed impe­trare salvezza e felicità.
IL SACRO SPECO", Rivista dei PP. Benedettini di Subiaco, LXXV (1972), 63-64, sottolinea l'importan­za e l'urgenza de "Il gran Messaggio d'Amore", di questo "preziosissimo volumetto" degno d'essere conosciuto e fatto conoscere a tutti (Don Franco BERTOLOTTI).
IL SEME. Rivista mensile. Raccolta di brani scelti XVI (1972), n. 10, 4, riporta un lungo passo de "Il gran Messaggio d'Amore", additandolo come fonte di godimento spirituale e di meditazione per ridare ossi­geno al proprio cuore.
L'IMMACOLATA e il suo Cuore. Periodico mensi­le, ottobre 1972, pag. 1, si richiama al sullodato mes­saggio, ne cita un brano ed invita tutti a leggere que­sto "volumetto prezioso":
SPIRITO E VITA. Quaderni dl spiritualità per reli­giose, XLVIII (1972), 458-460, dedica grande spazio a " Il gran Messaggio d'Amore", segnalandolo come una pubblicazione di eccezionale interesse. Tra l'altro scrive:
" In un'epoca in cui i messaggi celesti, autentici o spacciati per tali si moltiplicano anzichenò, come spuntano d'ogni canto profeti genuini e tutt'altro che
tali, non è certo male essere alquanto critici. Che non vuol dire scettici. Fin dal loro tempo non han dovu­to gli Apostoli mettere in guardia i fedeli proprio a questo proposito? Mai però dissero che si dovesse negar fede indiscriminatamente ad ogni manifesta­zione straordinaria dello Spirito. Che, anzi, fornivano alcuni "segni" per riconoscere ("discernere" da cui discreto, discrezione) l'influsso divino, così da poter prendere in considerazione la "cosa" : Tant'è vero che al recente Concilio ci fu chi s'impose per far ricono­scere alla santa Chiesa anche la qualifica di "cari­smatica" : Conclusione? Il giudizio della Gerarchia l'Imprimatur, concesso a quest'opuscolo, a ragion veduta, pur non obbligando alcuno a prestarvi più che una fede umana, ci garantisce peraltro, che quant'è in esso contenuto e raccomandato non è d'alcun pericolo; non solo, ma può, costituire uno stimolo efficace per tutti, specie per chi con la dovu­ta prudenza, ha la grazia (il carisma) di scorgervi un invito del Signore e attingervi un impulso del suo Spirito a raddoppiare in generosità. Verificandosi tale effetto, perfino il Dottore S. Teresa non esiterebbe, come lasciò scritto, a giovarsi di tali "indicazioni" : Di proposito non diremo di questo messaggio se non che ci viene proprio attraverso un'umile Suora... e che, trovato teologicamente ineccepibile e spiritualmente edificante e consolante, stimiamo d'aver reso un buon servizio alla causa della Chiesa e dell'umanità a segnalarlo a chi saprà certo apprezzarlo e utilizzar­lo... con animo aperto e sensibile':
Ben sappiamo che lo Spirito soffia dove vuole (Io, 3,8); e sappiamo che la Chiesa, se è esigente verso i veri fedeli per le sue stabilite osservanze, e se spesso ella si mostra cauta e diffidente verso le possibili illu­sioni spirituali di chi prospetta fenomeni singolari, ella è e vuole essere estremamente rispettosa delle esperienze soprannaturali concesse ad alcune anime, o dei fatti prodigiosi, che talvolta Iddio si degna miracolosamente inserire nella trama delle naturali vicende':
PAOLO VI Discorso all'udienza generale di mercoledì, 29 Novembre 1972.

***


Alcune promesse fatte al Manoscritto
- Concederò a coloro che lo leggeranno la grazia della compunzione e del ritorno a Me.
- Queste mie parole produrranno nelle anime l'effetto d'una grande realtà, attualità e commozione.
- Il Manoscritto penetrerà ovunque: nelle pri­gioni, nelle fattorie, nelle famiglie, nelle scuole, nelle Case religiose.
- “Sarà il ‘Vademecum’ delle anime sacerdo­tali e molte saranno le anime che si arren­deranno al mio Amore”. 17 maggio 1968
Ti prometto grandi grazie per tutti coloro che avranno cooperato in un modo o nell'altro a far noto il mio Messaggio d’Amore. 8 marzo 1969
Ringraziami, figlia, per aver rivelato ai pic­coli ed agli umili di cuore i miei segreti e di averli celati ai superbi. Non ho ragione di dire che trovo impressa in te la mia Immagine? E tu soffrirai di vederla distorta in altri cuori!
Con un'anima retta si potrebbe salvare il mondo intero! Te l'ho già detto una volta: "Dimentica le amarezze della vita, per non pensare che alle dolcezze del mio Amore!"
Ascensione - 23 maggio 1968
Scriverai e lascerai scritte queste parole: I più grandi e acerbi dolori mi vengono dalle anime sacerdotali e religiose!

***

PREMESSA
Queste pagine sono dovute alla penna di una religio­sa che dietro il diaframma di una condotta ordinaria, semplice e comune ha saputo custodire gelosamente, ed occultare sotto "il gran velo del nascondimento", i tesori delle grazie straordinarie e dei doni mistici, di cui Iddio, negli ultimi anni della sua lunga vita, così all'improvviso e inaspettatamente l'ha voluta arric­chire; e ciò, con tale sovrabbondante profusione da farci restare pensosi e attoniti. Il contenuto del pre­sente volumetto è desunto testualmente da un suo grosso Manoscritto, ove per obbedienza al suo Direttore spirituale, ha annotato giorno per giorno tutte le manifestazioni soprannaturali e i colloqui divini di cui fu favorita dall'estate del 1967 fino ai primi mesi del 1970, e, a lunghi intervalli, anche dopo. I colloqui celesti si aprono con la voce intima della sua unica e cara sorella, morta pochi giorni prima. Poi di tanto in tanto interviene la Madonna e subito dopo, anche Gesù Cristo. In seguito è quasi sempre il Maestro divino che parla all'anima sua pre­diletta, trattandola con la più intima e commovente familiarità: 'Tigliuola, tu mi misuri col metro della tua intelligenza umana, mentre Io tutto posso! Io suscito le anime secondo i tempi. Non ti chiamerò la mia penna, la penna è una cosa, non si può conversare con la penna. Sei la mia segretaria particolare di fiducia.
Non ti dissi, (14 dicembre 1967) che ti avrei sve­lato i segreti del mio Cuore? Mantengo la parola! Giacché ripetutamente mi dici: "Vita per Vita", voglio anch'io dimostrarti tutto il mio amore e la mia fiducia. Conservi bene i segreti del Re... Sono con­tento!... Voglio scoprire in ogni uomo la mia vera immagine del Dio-Amore. Sai qual'è il vero segno di veridicità del Manoscritto e del mio operare in te? Le tue stesse prove, le tue sofferenze morali e fisiche, perché malgrado i temporali che si scatenano nel tuo intimo, il tuo sguardo, il tuo cuore e specialmente il tuo amore per me non subiscono mutamenti. Ecco ciò che veramente conta, ciò che effettivamente conta e ciò che merita il tuo titolo di segretaria di fiducia" (12 febbraio 1968).
Non è il caso di elencare qui tutti i segni e i moti­vi di credibilità, tutti i fenomeni prodigiosi che come prove cumulative e convergenti ci mettono in grado di valutare adeguatamente l'importanza, l'attendibilità e l'autenticità di questo "gran Messaggio d'Amore": Teniamo soltanto a precisare che in omaggio ai decre­ti di Urbano VIII e alle norme fissate dal Concilio Vaticano II, non intendiamo attribuire alle manifesta­zioni e rivelazioni soprannaturali qui descritte altra fede che l'umana, senza presumere in modo alcuno di prevenire il giudizio della santa Chiesa.
Ecco quanto stabilisce al riguardo il Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 12:
"I carismi straordinari... siccome sono soprattutto adatti e utili alle necessità della Chiesa, si devono accogliere con gratitudine e consolazione. I doni straordinari però non si devono chiedere impruden­temente, né con presunzione sperare in essi..., ma il giudizio della loro genuinità appartiene all'Autorità ecclesiastica, alla quale spetta soprattutto di non estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto e ritene­re ciò che è buono".
Non va taciuto che la Voce divina di questo "Messaggio" parla proprio nel medesimo senso: "Se non è conveniente desiderare le rivelazioni divine, quando queste sono gratuitamente concesse, bisogna però subito consegnarle" (8 settembre 1969).
Ci auguriamo che la lettura di queste pagine possa efficacemente contribuire al risveglio e al rin­novamento della vita religiosa e valga sopratutto ad ottenere alla Chiesa di Dio un clero veramente santo, umile, povero e ammantato di filiale purezza. Roma, 21 Giugno 1971 Padre N. N.

Nascondimento

Questo lascerai scritto che dopo la tua morte non si cerchi d'indagare chi noi siamo state, perché davvero in noi due non s'è nascosto nessun seme di santità.
Noi non saremo mai sante, allora è bene rispar­miarsi tanto lavoro. Siamo state due piccolissime anime ordinarie che non lasciano dietro di loro nessu­na scia luminosa. Abbiamo solo cercato di vivere di Fede, di Speranza e d'Amore. Desidero fortemente e per te e per me che il gran velo del "nascondimento" ci copra e che non si parli di noi se non per dire in tutta sincerità che siamo state piccolezza e miseria e che lo sguardo del Signore s'è abbassato su di noi non aven­do trovato altrove miseria più grande della nostra.
Tutto è stato dono gratuito dell'Amore. In quanto al Messaggio:
Non si poserà mai un'aureola di gloria sul capo del postino perché avrà portato una buona novella e la "penna" che avrà scritto il Messaggio sarà subito riposta in un cantuccio non appena avrò terminato di scrivere.
La nostra aureola sarà il possedimento in pieno dell'Amore dopo il Messaggio.
Mia Sorella dal Cielo.

Proclamazione del messaggio

Sorella Il Signore freme per rovesciare sul mondo le cateratte della sua Misericordia, ma il mondo non è pronto a riceverla! Bisogna che il mondo si appresti a ricevere il gran Messaggio d'Amore. 13 marzo 1968
Divina Voce Ciò che scrivi oggi, darà molta gioia al mio Cuore domani. 24 marzo 1968.
Questo scriverai sulla prima pagina del qua­derno - ricordi - "Ciò che vi dico nell'inti­mità, ripetetelo alla luce del sole - dice il Signore - ciò che vi sussurro in un orecchio, predicatelo sui tetti": 13 Settembre 1968
Mi rincresce veder soffrire così tutta l'uma­nità, ma il mondo non si sveglia ancora! 18 settembre 1972

Colloqui celesti

Sorella Oh misericordia divina!
Io E il giudizio?
Sorella Ecco! E come se una mamma, accarezzando il suo bambino, dicesse: "O povero piccolo, non lo ha fatto apposta!". 4 agosto 1967
Io Dimmi, che cosa incontrasti al tuo trapasso?
Sorella Un'infinita Misericordia, due Braccia amoro­se e un Cuore palpitante d'amore!
Non abbiate paura di soffrire, perché "Non sunt condignae!.. Non sunt condignae!.." 11 agosto 1967
Oh, che posto di delizie il Signore ha prepa­rato a coloro che L'amano!... Sono passati i dolori e le pene della terra e le mie lacrime sono diventate gemme sul mio vestito... "Misericordias Domini in aeternum cantabo"! Occhio umano non ha visto e orecchio umano non ha udito ciò che il Signore ha preparato per i suoi eletti!
Scrivi, scrivi, altrimenti dimenticherai: ciò che ti dico è la verità!
Della vita terrena ciò che conta per il cielo sono i nostri dolori e le nostre lacrime. 15 agosto 1967
Amore!... Amore!... Amore!...
Oh, dillo a tutti quanti di non sperperare i doni di Dio! Sapeste ciò che è questo Regno dei Cieli e ciò che si perde, perdendolo! Non lo dice il Vangelo che si dovrebbe vendere tutto per comperare quel campo?
Io Ma che averrà alla Chiesa con tutto ciò che stiamo attraversando? Il Papa preoccupato, addolorato... la grande crisi delle vocazioni sacerdotali... Verranno a mancare i Ministri di Dio, coloro che hanno il gran dono di rap­presentarci davanti al Suo trono e il potere di spezzarci il Pane di Vita? Che faremo?
Sorella Vi sarà un nuovo Regno e Dio può suscitare dai sassi i figliuoli di Abramo se venissero a mancare le vocazioni sacerdotali, oppure manderebbe noi, suoi eletti ed i suoi Angeli per darvi il Pane di Vita. "Àngelis suis, Deus, mandavit de te"! Ma la Chiesa non perirà, perché la Chiesa è di Dio e Dio è nella Chiesa. 23 agosto 1967
V'è un Messaggio! Il Messaggio è l'Amore!... L'Amore non è amato!... 3 settembre 1967
Sorella Che calcoli ha mai fatto con me il Signore?!...
Io Che calcoli?
Sorella Nessun calcolo!.... Gesù non conosce la matematica!... Mi ha chiesto solo se L'amavo. 5 settembre 1967
Sorella Hai un Messaggio: l'Amore! L'Amore non è amato! 5 settembre 1967
Dal Cielo voglio lavorare, voglio penetrare nel cuore di tutti gli uomini e accendervi una grande fiamma di amore, perché l'Amore non è amato. Se il N. P. S. Francesco vivesse in terra in questi tempi, chissà quante volte diventereb­be cieco dal pianto nel vedere questo povero mondo che Dio ha creato con tanto amore, diventato teatro di guerre e di odii. Ma il Signore finirà per avere pietà ancora della sua creatura e farà misericordia, perché vi è di mezzo la Madonna che incessantemente supplica e prega insieme a tutti i suoi eletti. Se il mondo si salverà, sarà unicamente per la Madonna, per la sua tenerezza materna. 7 settembre 1967
Vorrei accendere nel mondo una grande fiamma d'amore, accendere nel cuore degli uomini una fiamma che divampi. 9 settembre 1967
Dobbiamo predicare l'Amore, l'Amore che non è amato!
Certe religiose tiepide, chiamate alla Corte della Regina quali Principesse e a seguire l'Agnello ovunque va, si contentano di poco. Quale perdita!... Attenta!... E quanta pena per il Cuor di Gesù certi Sacerdoti!... 10 settembre 1967
Sorella Ecco quello che desidero, che la mia voce, questa voce che vai giorno per giorno anno­tando, giunga a tutti gli uomini... l'Amore non è amato!... Fate amare l'Amore! 14 settembre 1967
Dio è Amore e vuol essere amato. Nel predi­care l'Amore ci vuole audacia. Piccola scin­tilla gran fiamma seconda. Iddio è Amore e cerca l'amore. Dobbiamo procurarglielo! 14 settembre 1967
Solo l'Amore vero non è amato! Amare l'Amore!... Facciamo amare l'Amore! 16 settembre 1967
Bisogna istruire i fratelli e guadagnare anime a Gesù. 16 settembre 1967
Prega, prega molto per tutte quelle anime consacrate che hanno perduto l'entusiasmo e la gioia nel servizio del gran Re. Come si può vivere in uno stato così deplorevole? Prega ancora per tutti quei Sacerdoti che compiono questo immenso miracolo all'altare e la cui fede, purtroppo, è languida. È come una candela mezza spenta che dà poca o nessuna luce! 19 settembre 1967
Sorella Abbiate sempre il cuore aperto a grandi spe­ranze: l'avvento del regno di Dio nelle anime vostre e in quelle degli altri e del mondo intero.
Imparate da me a gettarvi perdutamente nelle Braccia dell'Amore misericordioso. 21 settembre 1967
Amate di un incommensurabile amore la Madonna, perché incommensurabile è l'amo­re di Maria per le anime vostre! 22 settembre 1967
Si prepara alla Chiesa e alle anime un Regno nuovo. Si accederà a questo Regno con la puri­ficazione e con lo sgombero delle macerie... Preparate al Signore un popolo nuovo, una nuova prole, una generazione santa. Proclameranno il suo Nome i lattanti. La nuova Gerusalemme terreste sarà come l'ini­zio di quella celeste. 23 settembre 1967
Il Signore vuole opere di carità. La carità è quel bel fiore del Paradiso sbocciato nel Cuore del Padre Celeste allorché diede al mondo il Suo Unigenito. 'Verbum caro fac­tum est':
La purezza di un'anima è in rapporto alla sua carità. 24 settembre 1967
Sorella La preghiera e l'offerta di una Vittima è ciò che vi ha di più gradito a Dio. Ma sono poche... sono poche queste anime. 27 settembre 1967
Io Recitando il Santo Rosario al quarto mistero doloroso, Gesù porta la croce, dice:
Sorella Fermati e rifletti! La Croce - Oh, quanto il mondo d'oggi gliel'ha appesantita la Croce al povero Gesù! Allorché di notte ti alzi per pre­gare, prega come S. Pietro: "Signore, salvaci, periamo!" 4 ottobre 1967
Prima che il Signore incendi il mondo con il fuoco della sua ira, bisogna che i buoni accendano nel cuor dei fratelli il fuoco del­l'amore. Perciò è urgente istruire i fratelli. È una responsabilità che incombe ad ogni anima e questo Messaggio dovrebbe far leva su tutti. E l'ora della grande battaglia! Chi ha una spada la sguaini. È per tutti questo Messaggio e si dovrebbe annunziare dal pul­pito: i morti parlano. Già le armate celesti sono schierate in battaglia e pronte a rispon­dere al grido portentoso: quis ut Deus? Sodoma, Gomorra, Hiroshima!... Hiroshima!... Hiroshima...
Come il pulviscolo nelle grandi bufere saran­no le anime sollevate e gettate lontano dalla Faccia di Dio al fuoco eterno!
Sorella ...Non si nasconda in un quaderno la Voce di Dio, né si nascondano sotto terra i suoi talen­ti. Al contrario si proclami a tutte le genti l'Amore del Creatore per la sua creatura... s'i­struiscano i fratelli. Nessuno si dispensi da questo obbligo. L'ora è grave, il pericolo immi­nente. Solo l'Amore può salvare il mondo! Prima che l'uomo si provi di distruggere il mondo, il Creatore stesso lo farà riducendolo al nulla col suo Fiat, così come con il suo Fiat dal nulla lo trasse.
È la Vergine SS.ma che trattiene ancora il "castigo": Se per un momento solo la Madonna dovesse cessare di intercedere con i suoi eletti, il mondo non esisterebbe più. Sapeste quale Mamma è Maria!

Il Messaggio... Vuoi saperlo senza inorridire? Si prospettano fame, guerre, pestilenze, malattie, alluvioni, incendi, rapine, distruzio­ni, pianto, morte, se non si ritornerà alla fede dei nostri avi.
Dunque istruite, docete!... Parlate, agite, non abbiate paura. Dio è con voi se voi siete con Dio. L'amore non ammette il timore! Poi carità operosa.
Non basta predicare l'Amore, bisogna render­lo vivente questo amore, fattivo! Si resisterà alla parola, ma non si resisterà all'esempio che è sempre contagioso. Guerra al proprio egoi­smo, al proprio benessere individuale. Saper spezzare in due la pagnotta, fosse anche pic­cola e fosse anche una sola. Aprire generosa­mente le braccia al fratello e sono tanti i fra­telli bisognosi... Non è difficile a nessuna anima di buona volontà capire che solo il ritorno a Dio può salvarci dall'annegare.
Il fatto è che ciascuno aspetta che l'altro lo faccia e così nessuno fa nulla. Ma l'ora è grave, ripeto, l'ora è molto grave! Cominciate voi in famiglia, in Comunità, in Parrocchia, nelle Associazioni. Non pensate alle gite, ai dischi, al cinema. Cercate invece i poveri, i derelitti... Parlate, aiutate, confortate, affret­tatevi. Verrà presto un tempo in cui si dirà: "Beati mortui qui in Domino moriuntur"! e si invidierà la nostra sorte.
Mi dispiace davvero dire queste cose, ma tu me lo hai chiesto... Pensi che ai figli siano nascoste le pene e le sofferenze del Padre? Mostrate ai fratelli il vero volto di Cristo, l'Ecce Homo! Il Volto di Cristo da presentare ai fratelli è quello che con lo sguardo fisso nei cieli, inchiodato sulla Croce, perora: "Padre, perdona loro, perché non sanno quel­lo che fanno" : E poi, allorché "Inclinato capi­te, tradidit spiritum. Consummatum est"! Lì è tutto il Cristo nel Suo immenso amore e nel Suo immenso dolore. Amore più grande non v'è che dare la vita per coloro che si amano! 7 ottobre 1967

Bisogna cercare di evitare il ben meritato “castigo”: Dio è Buono e Misericordioso. A Colei che tutto può presso di Lui, fate ricorso ed innalzate incessanti preghiere. 13 ottobre 1967
Tutta l'umanità in un baratto... Ma perché non pubblicate certe cose? Questi sono tutti avvertimenti di Dio. 29 ottobre 1967
Nulla nella vita dell'universo e nella vita umana è un "caso", ma tutto parla d'amore. 5 novembre 1967
Per il momento si direbbe che è l'ora di Satana. I buoni sono perplessi, angustiati, vi chiedete giustamente: come andremo a fini­re? Ma Gesù ha vinto il mondo. O uomini di poca fede, perché temete? Non fu necessario che Cristo soffrisse prima, per poi entrare nella Sua gloria? Così pure è necessario che avvenga ora questa grande purificazione per dividere i capri dagli agnelli prima che brilli sulla Chiesa e sul mondo nuovo, una luce abbagliante che farà risplendere la nuova Gerusalemme in tutto il suo fulgore. Questo nuovo Regno, sarà il Regno della pace, del­l'amore, della concordia sulla terra, preludio della vita beata del Cielo.
L'avvento del Regno di Dio sarà basato sulla carità. Gli uomini in seguito non potranno più smarrirsi, ma prima la guerra e dopo la vittoria. 8 novembre 1967

Guardate ad ogni avvenimento personale, sociale, mondiale, con l'occhio della Fede, perché tutto è Amore. 17 novembre 1967

È il mondo che dobbiamo svegliare affinché s'accorga che sta per perire, questo mondo così ingolfato nella immoralità e nel peccato e che pur si trova a suo agio così com'è. Bisogna tirarlo fuori, svegliarlo dal suo tor­pore in modo che chieda aiuto al Signore. Dobbiamo accendere nel mondo "un gran fuoco", accendere le candele ad una ad una come si fa nella Veglia Pasquale, ricavando la fiamma dal Cero, la vera Luce del Mondo. 18 dicembre 1967

Dobbiamo svegliare il mondo dal suo torpo­re. Il Messaggio di Gesù al mondo sarà accet­tato, vedrai perché avrà la sua testimonianza di amore.
Venne fra i suoi e i suoi non Lo conobbero!... Creò un mondo meraviglioso... venne ad abi­tarlo... non vi fu posto per Lui... finì sul pati­bolo della Croce... La tragedia divina è questa. Quanti in quest'ora della notte così alta Lo tradiscono, tradiscono questo suo Amore Redentore! O uomo, chi sei? La vera Immagine del Dio vivente. Ricordalo! 20 dicembre 1967

Creò il mondo e creò pure l'albero che avreb­be fornito il legno della sua Croce, creò e col­tivò il rovo che avrebbe dato le spine della Sua corona regale, seppellì nelle viscere della terra il ferro con cui si sarebbero forgiati i suoi chiodi.
O mistero d'un incomprensibile amore! All'uccello creò un nido, alla belva una tana, al ricco un palazzo, all'operaio una casa, al bimbo una culla, al vecchio un asilo; allorché venne in persona a visitare la sua terra, non vi fu posto per Lui negli alberghi del mondo. Era notte fredda, gelida, quella storica notte della sua venuta fra gli uomini. Venne fra gli uomini, ma gli uomini non lo conobbero... Non v'era posto per Lui!... E oggi?!... 22 dicembre 1967

Di questi tempi o si è fiaccole o non si è nulla! Bando alla mediocrità! Il mondo ha bisogno di calore, di eroismo. Solo l'amore può salvare il mondo. O uomo chi sei? La viva immagine di Colui che viene a visitarti e tu gli chiudi la porta in faccia. Ti sei ven­duto allo straniero... hai fatto triste alleanza! Il suo popolo eletto, oggi come allora, è stan­co della manna celeste, rimpiange le cipolle d'Egitto e fa sempre alleanza con lo straniero, fabbrica vitelli doro, si prostra e li adora... 22 dicembre 1967

Da un momento all'altro il mondo potrebbe precipitare nel baratro, non per volontà di Dio, ma per la cattiveria dell'uomo che abusa del suo libero arbitrio ed a causa dello spa­ventoso dilagare dell'ateismo... Basta solo che una nazione incominci, che il mondo intero ne sia coinvolto. Non illudetevi trop­po, ma pregate... pregate! 24 dicembre 1967

Voce Divina Ti svelerò i segreti del mio Cuore! Contemplami sulla paglia. Dopo aver creato il mondo, mia Madre e mio Padre putativo non trovano che un po' di paglia su cui ada­giarmi. Non v'era posto per Me nel mondo creato! Gira lo sguardo a sinistra (gli affre­schi della Cappella): il Calvario... Le mani legate, il pagano mi chiede che cos'è la verità? Che cos'è la verità? ripete ancor oggi il pagano, l'ateo. La verità è una formula chi­mica, risponde, che fa incendiare il mondo in pochi secondi. L'uomo moderno ha trovato la verità; è felice, non cerca altro. Da solo non posso salvare il mondo... Lo salvai da solo sul Calvario, effondendo fino all'ultima goccia il mio Sangue, ma ora ho le Mani legate come davanti a Pilato. Ho fatto all'uomo un gran dono, non posso più ritirarlo, e l'uomo abusa del mio dono.

Io Questa Voce è di una dolcezza e di una tri­stezza infinita, che mi par di dover morire di dolore. Sembra di ascoltare un uomo, eppure è Dio!

Voce Divina Continua: Neppure la mia Chiesa s'accorge più della mia Presenza, perché se se ne accor­gesse, le cose non andrebbero così! Non se ne accorgono neanche coloro che col potere del loro eterno sacerdozio mi fanno scendere dal Cielo. Non sono davvero l'Eterno ripudiato, l'Eterno incompreso?

Io O Gesù, che cosa posso fare per consolarti?

Voce Divina Amarmi, amarmi molto! Tutto il resto è mio, "caeli et terra et qui habitant in ea": Solo l'a­more della mia creatura non è mio ed è quel­lo che lo cerco. 28 dicembre 1967

Sorella Si oscurerà il Cielo... Cadranno le tenebre su tutta la terra. La terra sarà avviluppata in un nero mantello per giorni e per notti! Ma non è ancora la fine del mondo perché il Signore non intende per il momento distruggere il suo capolavoro... Sarà il simbolo delle tene­bre dell'intelletto dell'uomo e farà buio su tutta la terra fino a quando gli atei, coloro che non credono in Dio, i costruttori dei mezzi di distruzione leveranno anch'essi gli occhi verso il cielo sbalorditi e attoniti per implorare un barlume di luce. Dopo ritornerà a splendere il sole. Non ti dico che queste cose si avvereranno proprio adesso. È anco­ra tempo di Misericordia e di Perdono e biso­gna implorarli con tutte le vostre forze. 3 gennaio 1968

Voce Divina Le Congregazioni religiose, figlia mia!... In generale quasi tutte hanno aperto i battenti allo spirto del mondo e non vi è più posto per Me in questi asili... Per tante di esse sarebbe meglio se non esistessero! Le riforme che allettano, piacciono a tutti. Tu tieniti sempre accanto a me affinché ti faccia docile strumento del mio amore per il mondo. (A questo punto ho rinnovato la mia offerta di vittima).

Voce Divina Sì! Per le anime religiose, uomini e donne, e per i Sacerdoti affinché non cresca ancor di più nel mondo il numero di queste anime che mi onorano solo con le labbra, mentre il loro cuore è lontano da me! 9 gennaio 1968
Io Gesù, mi offro per quelle anime religiose... per quei Sacerdoti...

Voce Divina Sì! Le anime religiose che vanno a zonzo!... I Sacerdoti che hanno in mano la coppa dei piaceri e non tralasciano di bere fino all'ul­tima goccia. Non era questa la riforma che la Chiesa proponeva! 11 gennaio 1968

Il "castigo" è solo ritardato se questo regno di Misericordia e di Perdono non sarà rico­nosciuto e sfruttato dall'uomo. Il mio regno non è di questo mondo. Se il mio regno fosse di questo mondo, comanderei a tutti gli uomini e a tutti gli elementi di sottomettersi; e uomini e cose si sottometterebbero.
Ma il mio regno è il regno di tutti coloro che sono con Me, non è di questo mondo. Perché incessante è la mia preghiera al Padre: Padre! Che essi pure siano con Me, là dove Io sono, affinché vedano la gloria tua e quella che Tu a Me hai dato. V'è posto per tutti nel mio regno e là dove Io sono, desidero che siano tutti quelli che il Padre ama come Io stesso amo il Padre. Nel mio regno non tramonta mai il sole.

Li è l'eterna primavera e il completo riposo in Dio. Non è breve la pena se eterno è il godi­mento? Non v'è un orologio che misuri que­sto tempo, perché la beata eternità non si misura in lunghezza, né in altezza, né in durata, né in profondità. Ti ho scelta quale strumento per manifestare il mio Amore al mondo. Ascolterai quindi la mia Voce. 20 gennaio 1968

Nel silenzio parlo al tuo cuore... Quel Manoscritto potrebbe rivoluzionare il mondo delle anime volenterose, perché non v'è nulla d'umano, ancora meno di tuo lì dentro, ma tutto è divino; ciò che ai tuoi occhi è nascosto, sarà invece rivelato agli eruditi e ai com­petenti.
E’ bene che vi sia sui tuoi occhi una benda, affinché cresca l'umiltà nel tuo cuore; ma non sarà così per gli altri.
Io Sono la tua penna, o Gesù, la tua penna; fa che io sia fedele a trasmettere la tua Parola.
Voce Divina Mi chiedi di dare un segno di veridicità al divina Manoscritto...
La Bocca del Corpo mistico che parla e la penna che scrive! E’ opera umana o divina? Ho scelto te, perché ti amo di grande amore! Mi allieti il Cuore quando mi dici: "Da mihi animas et cetera tolle!" oppure: "Vita per vita!" o ancora: "L'Amor con l'amor si paga"! Allora davvero avviene questo scambio d'a­more. 23 gennaio 1968

Comincia per il mondo una lunga serie di guai! 26 gennaio 1968

Io O Gesù, dimmi tutte le tue pene perché voglio condividerle con te, con la tua SS.ma Madre!
Voce Divina O figlia mia, la pena delle pene sono i Sacerdoti indegni e sono tanti e se ne molti­plica il numero. Scrivilo affinché si sappia, affinché si legga!... 29 gennaio 1968
Sorella Tante anime privilegiate hanno lasciato scritti pre­ziosi ma che non hanno avuto nessuna risonanza.
Questo Manoscritto invece avrà molta riso­nanza ed anche molto lontana.
Un cuore diviso non è fatto per Gesù! Sposo geloso, reclama interamente per Sé il cuore della sposa.
La perfetta santità consiste nel non voler rifiutare nulla all'Amore. 30 gennaio 1968
Voce Divina-Io Il Manoscritto è vero, perché è Opera mia! Dimmi, o Gesù, che cosa vuoi che io dica per Te al mondo?
Voce Divina Che soffro!... Il mondo non è più mio, perché si è tanto allontanato da Me! Sono solo!... Solo!...
Non piangere! Non piangere!
Ma stammi vicina, oh, stammi vicina! Consolami! Il mondo delle anime non è più mio... Quelle anime che ho salvate col mio Sangue, si sono allontanate da Me!...
Ho il mio Padre Celeste, mia Madre, i Santi, gli Angeli, gli eletti, ma gli uomini?... Potessi farmi ancora Bambino per morire di nuovo sul Calvario! 3 febbraio 1968
Io Per il rincrudimento della guerra del Vietnam, dodicimila morti...
Voce Divina Questo è solo il principio dei molti mali!... La Chiesa avrà ancora molto da soffrire!....
Io Ma, o Gesù, Tu hai detto: "Non temete, ho vinto il mondo!"... ed ora tutto sembra una sconfitta!
Tu stesso ti dici triste, angosciato!

Voce Divina La vittoria finale è ancora molto lontana. Vi sono parecchie battaglie da combattere e da vincere prima. Bisognerà per forza separare i capri dagli agnelli! 5 febbraio 1968

Lo vedi, figlia mia? Le Congregazioni religio­se ora si affannano per slanciarsi nell'apo­stolato e con questo, nello spirito del mondo.
Abbracciano opere, sviluppano, ingrandiscono, estendono, corrono. Ma l'amore, l'amore vero, dov'é? Oh, come sono lontane da Me e dal mio spirito. Vorrei che si sapesse ciò che ti dico. Tutta questa, così detta carità, non soddisfa, te l'ho detto. Dillo al Padre (si allude al Padre spirituale, come anche appreesso…) da parte mia. No! Non può soddisfare. Non voglio opere di carità che tengono il cuore dell'uomo lontano da Me. Voglio amore, amore vero, sincero, disinteressato! Voglio il cuor dell'uomo, il cuore delle mie spose tutto per Me! Il cuore dei miei Sacerdoti, solo e unicamente per me! Non voglio sperperi e divisioni nell'amore. Lascerai scritto in carat­teri cubitali che Gesù vuole solo il cuor degli uomini prima, e poi tutto il resto. Il Concilio ha apportato confusione, (Come si ricava dal contesto, la "confusione" non viene attri­buita al Concilio in quanto tale, ma al fatto che "tante cose" sono state interpretate "non secondo il vero spirito del Concilio") si parla troppo, e più si parla e più si confondono le idee inter­pretando tante cose non secondo il vero spi­rito del Concilio. Ma una cosa sola è neces­saria: l'amore! Desidero che si sappia! Non si costruiscano grattacieli che le forze avverse della natura, i terrremoti o la bomba atomica possono distruggere in un momento, ma che tutta l'umanità si tenga pronta al fine di non cadere in un baratro.
"Estote parati"! Che le anime, come spighe mature, possano essere ricevute nei granai eterni.
Devi credere al Manoscritto; è opera Mia, non tua! 7 febbraio 1968
Da oggi in poi sarai la mia segretaria, segre­taria particolare, segretaria di fiducia! 9 febbraio 1968
Io Mi tornano in mente quelle parole di Gesù: "Siediti! Siediti!" (9 gennaio) e poi " Non piangere! Non piangere (3 febbraio) dette con tanta paterna dolcezza ed ora ascolto:
Voce Divina-Io Non ho finito di parlarti, figlia. E nello stes­so tempo che bacio i piedi al Crocifisso, sento tanto fervore che darei in questo momento la mia vita per Gesù.
. . . . . . . . . . . .
Continua durante la meditazione e la Comunione:
Voce Divina-Io Alle cose della terra non attaccare nessuna importanza - Penso al Manoscritto e quale eventuale risonanza potrà avere nelle anime:
. . . . . . . .
Voce Divina - Figliuola, tu mi misuri col metro della tua intelligenza umana, mentre Io tutto posso! Io suscito le anime secondo i tempi - Non ti chiamerò la mia penna; la penna è una cosa, non si può conversare con la penna. Sei la mia segretaria, segretaria particolare di fiducia. Non ti dissi (14 dicembre 1967) che ti avrei svelato i segreti del mio Cuore?
Mantengo la parola! Giacché ripetutamente mi dici: “Vita per vita”…
Voglio anch'Io dimostrarti tutto il mio Amore e la mia fiducia.
Conservi bene i segreti del Re, svelandoli solo a colui che ti ho dato per guida. Sono contento! Voglio scoprire in ogni uomo la mia vera Immagine del Dio-Amore.
Sai qual è il vero segno di veridicità del Manoscritto e del mio operare in te? Le tue stesse prove, le tue sofferenze morali e fisi­che, perché malgrado i temporali che si sca­tenano nel tuo intimo, il tuo sguardo, il tuo cuore e specialmente il tuo amore per Me, non subiscono mutamenti. Ecco ciò che vera­mente conta e ciò che merita il tuo titolo di segretaria di fiducia.
Ti sto coprendo con le mie ali per nasconde­re il mio operato in te. 12 febbraio 1968
Ecco perché Io languo d'amore, per ottenere un palpito d'amore dalla mia creatura. Oh, se volete farmi contento, amate il mio amore ripudiato, sconosciuto, disprezzato! Il mio nome è "Amore", Amore che tutto dà. Dio-Amore! Perché non riconoscermi per tale? Vedi, figlia mia, come mi abbandono in te, come mi sfogo con te? So bene con quan­ta esattezza trasmetterai ai fratelli il Mio Messaggio d'Amore. So che raccomanderai al Padre di non mutare nulla delle mie Parole, perché sono tali come le hai udite e scritte. Ti darò in compenso grandi gioie e una fioritu­ra di anime col Manoscritto. 14 febbraio 1968
Sorella Ho, come S. Giovanni Battista, Precursore, preparato in te le vie del Signore.
Ci sentiremo ancora... non ti ho abbandona­ta... Ho il mio compito da assolvere il Messaggio finale! 18 febbraio 1968
Trascorri nel più gran fervore questa Quaresima. Cerca l'Amore come la Sposa dei Cantici dietro al muro o fra le siepi ed allor­ché lo avrai trovato, stringilo forte al tuo cuore e non lascialo più andare. 28 febbraio 1968
Voce Divina Qual è il momento più felice per i bambini se non quello che possono passare insieme ai voce loro compagni, parlando, giocando, diver­tendosi con loro? È la stessa cosa per Me. Io mi struggo, mi consumo, languo d'amore, perché le mie delizie sono di stare con i figli degli uomini.
Sono l'Amore che vuole sempre dare - ripe­tilo! Ho scelto la mia colomba. Hai corrispo­sto al mio Amore! 29 febbraio 1968
Io In Cappella - O Gesù, grandi cose davvero hai fatto per l'anima mia, specie in questi ultimi mesi. Non dovrei già essere una santa?
Eppure rimango quella che ero, povera e misera creatura. Abbi pietà di me, o mio Dio!
Voce Divina Ti ho chiesto il consenso, perché rispetto i doni che ho fatto alle mie creature. Hai rispo­sto di "Sì": Ti sei messa a mia disposizione! Anche a mia Madre fu chiesto il consenso. Sarà un intreccio di gioie e di dolori. Quando ti creai, ti baciai sulla fronte, segnandoti col segno della mia predilezione, perché sapevo che avresti corrisposto al mio Amore!
Io In questo stesso momento, con le lacrime che mi scendono copiose, sento quest'amore che mi invade e mi consuma. 1 marzo 1968
Voce Divina Figlia mia, ho ancora tante cose da dirti!

Io Parla, Signore, la tua serva ti ascolta!

Voce Divina Il Manoscritto avrà segni portentosi, perché Io tutto posso! Il tuo amore è sincero e ciò mi diletta!
Io Ho, lo confesso, un momento di esitazione: come potranno avverarsi tutte queste cose che mi si predicono?...
Voce Divina Anche mia Madre mi chiese: "Quomodo fiet divina istud?..."
Io Scrivo in ginocchio.
Voce Divina Ti darò anime ed anime per saziare la tua sete ... Nessun desiderio al mondo, per quanto grande e veemente, può farmi così contento come questa sete per le anime. Tutte le anime religiose e i miei Sacerdoti in particolare, dovrebbero essere degli assetati di anime. Non credi che il mondo cambierebbe se lo trovassi degli assetati di anime fra religiose e sacerdoti? 3 marzo 1968
Sorella Le stelle nel firmamento brillano di luce pro­pria, ma mai una stella ne eguaglia un'altra nel suo splendore. 5 marzo 1968
Voce Divina Chi potrà mai misurare il mio amore per il mondo? Il mio Cuore non trova riposo. 6 marzo 1968
Voglio per mezzo tuo ricordare agli uomini il mio patto di fratellanza e di amore. Sono Giuseppe, vostro fratello! Non abbiate paura! Sono colui che avete venduto allo straniero... Le mie vesti sono rosse del Sangue versato per voi tutti; ma venite a Me, non temete!
Ho tutto dimenticato; non serbo rancori. Solo l'Amore vince! Purché torniate da Me, altro non voglio. Ho bisogno di avervi tutti con Me. Vi farò governatori e prìncipi nel mio regno. Vi aprirò a tutti i granai di Faraone e non vi sarà più fame sulla terra, ma ricorda­tevi solo di tornare al mio Cuore! 7 marzo 1968
Basta solo che un'anima si addentri a consi­derare il mio Amore, che Io già mi avanzo verso di lei con i miei carismi.
Altro non desidero che rivelare al mondo il mio Amore.
Io Quando arriverò in Cielo, il Signore mi dirà...
Voce Divina Beata te che hai creduto senza aver visto!
Io Stasera penso con rammarico che questi gior­ni, dato il mio lavoro, non ho potuto darmi alla preghiera fervorosa. Ascolto subito la…
Voce Divina Non sono le frasi amorose quelle che conta­no; ma il compimento del proprio dovere. Quelli che compiono il proprio dovere, sono mia madre, miei fratelli e mie sorelle. 12 marzo 1968
Ora siediti! Fissami!... Oh, fissami!
Io fisso il Crocifisso e questi pensieri mi assalgono. Splendore del Padre... Verbo divi­no!
Sua Parola! Luce da luce! Dio vero Dio da Dio vero!
Generato, non creato... della stessa sostanza del Padre! Per noi uomini e per la nostra sal­vezza si è incarnato. Un verme, non più un uomo!... Solo perché lo ha voluto!... E gli uomini, opera delle Sue mani, si sono presta­ti a meraviglia a fare tutto ciò che Egli desi­derava! Hanno pigiato forte il vino nel tor­chio per farne uscire fino all'ultima goccia!... Hanno ubbidito all'incomprensibile Amore!... Pestato!... Schiacciato!... Non ha più forma umana! Chi potrebbe riconoscerlo per quello che è? "O vos omnes qui transitis per viam, attendite et videte si est dolor sicut dolor meus !": 14 marzo 1968
Voce Divina Devi credere al mio Amore per te! Devi credere al Manoscritto! 15 marzo 1968
Figlia Mia, perditi in Me! Lasciami fare! Lasciami operare in te... Come una goccia di acqua nell'oceano e come un atomo nello divina spazio, perditi in me! Allorché ti creai, ti baciai sulla fronte e ti segnai col segno della mia predilezione...
Io Io sono colpita da un senso di stupore. Ascolto nel frattempo:
Voce Divina Nascondimento! Non solo agli occhi degli altri, ma ai tuoi propri occhi.
Vuoi sapere che cosa trovo in te? Nulla di buono!... Trovo però la mia Immagine scolpi­ta nel tuo cuore. Mi cerchi di notte e di gior­no senza posa... Trovo il mio Amore che come una fiamma alimenta la tua esistenza. Se mi nascondo, sei triste e allorché ritorno, mi fai gran festa! Credi che Io non sia sensi­bile a tutti questi segni di affetto?
Ti ho detto di considerarmi Uomo-Dio, per­ché tale sono. Bambino come ogni altro bambino e Uomo come ogni altro uomo. Un po' d'amore Io cerco fra gli uomini e sono contento quando lo trovo.
O figlia, figlia mia, che cosa pensi che Io trovi oggi nelle Comunità religiose in genere e in ogni anima consacrata a Me? In tante di esse, solo tumulto e spirito del mondo. Eppure, nel più gran giubilo dello spirito, il giorno della consacrazione religiosa si disse "addio" ai rumori del mondo, promettendo solennemente di non volere ascoltare che la mia Voce.
Ma se parla il mondo col suo tumulto, con le sue false gioie, i suoi inganni, fa d'uopo che lo mi taccia. E così faccio! Poco a poco la mia Immagine va cancellandosi dalla faccia della terra e dal cuore dell'uomo per coniarne un'altra che mi sostituirà. Sono troppe le anime consacrate che vestono un abito reli­gioso e hanno spirito del mondo. Parlo in generale!
Io E qual è, Gesù, il rimedio a tutti questi mali?
Voce Divina Il rimedio a tutti questi mali è il ritorno di tutta l'umanità al mio Divin Cuore trafitto da una lancia sulla Croce e che non cessa mai di sanguinare per voi. Il ritorno per via dell'Amore! Vorrei stabilire nel mondo un Regno nuovo: il Regno della grande Misericordia, di quella Misericordia che allontana ogni sentimento di Giustizia, di rancore, di paura, di timidezza. Di quella Misericordia che tutto capisce, che tutto scusa e che tutto perdona, che non serba il più lontano ricordo di quel che siano le colpe e i peccati che gravano sulle coscienze umane dei popoli e delle nazioni. Che nessu­no abbia timore di avvicinarmi, di cercarmi e soprattutto di amarmi. A tutti prometto la mia amicizia e il mio perdono in cambio di un sincero palpito d'amore.
Voglio aprire a tutta l'umanità i granai di Faraone... Far piovere giorno e notte senza sa
sosta su questo mondo colpevole, non un diluvio di acqua che sommerga e anneghi, ma le cateratte invece del mio perdono e della mia grande Misericordia.
Io E la tua Chiesa, Gesù?...
Voce Divina La mia Chiesa sarà la prima beneficiaria di questo Messaggio e la dispensatrice della mia grande Misericordia. Si apriranno i granai di Faraone e si darà a piene mani il grano, affinché non vi sia più fame sopra la terra, istituendo questo Regno di Amore.
Questo è il primo segno di veridicità dei col­loqui avuti fin qui con tua sorella, che ha preparato in te le mie vie.
Da segretaria del mio Cuore, tutto trasmette­rai. Prega i Padri di voler tutto esaminare e di rassicurarti.
Io Spesse volte ho dovuto sospendere di scrive­re e poi riprendere per la grande commozio­ne e le lacrime che ho versato in ginocchio, pregando.
La Madonna Io ti guardo, ascolto e ti proteggo, aiutando­ti a custodire nel tuo cuore le parole di Gesù, così come facevo Io quando mi parlava. 21 marzo 1968
Io Stanotte, come d'abitudine, mi sono alzata per pregare. Chiedo a Gesù di volerlo tanto amare ed abbraccio il mondo delle anime. Mi dice la
Voce Divina-Io Nel braciere del mio cuore e nelle sue fiam­me, figlia mia, incenerisciti!
Io Ma, Gesù, io voglio comunicare a tutte le anime il tuo Amore!
Voce Divina In un incendio le fiamme salgono molto in alto e divampano!
Io Decido di non annotare queste parole, ma la
Voce Divina riprende: - Devi farlo! E se un'anima leggendole, potesse bruciare d'amore, il fuoco si sarebbe comunicato. Non rifiutarmi, figlia diletta, tutto ciò che può consolarmi. Ho tanto bisogno dell'amore degli uomini, che mi sento morire... spasimare.
Fammi amare!... Oh, fammi amare, così come Io amo voi!... Nacqui per amore e morii per amore. 23 marzo 1968
Ciò che scrivi oggi, darà molta gioia al mio Cuore domani.
Guarda nel creato e soprattutto i fiori nei campi. Due fiori non sono uguali fra loro e a ciascun di essi ho dato bellezza e profumo particolare. Così nel firmamento, due stelle non si somigliano e nell'arena due granelli di sabbia o due conchiglie si differenziano fra di loro. Sul mondo è passata una grande vampata di odio e di distruzione, ma Io riac­quisterò la mia posizione, perché ho vinto il peccato e la morte.
Le mie Case religiose sono rimaste vuote come la desolata Gerusalemme, dopo la mia morte, ma si riempiranno nuovamente di seme buono e fecondo.
Fglia mia, sono il tuo Dio e tutto posso! Si leggerà ciò che ora stai scrivendo.
Oh, com'è bello trovare un'anima che si pre­sti a scrivere sotto dettatura la Parola del Padre suo!
Molti giovani d'ambo i sessi troveranno "la tua via", fatta solo di buona volontà, perché solo quella mi hai portato in dote, ma è "tutto" ed altro non richiedo.
Aggiunge: Il demonio cercherà d'impedire la pubblicazione del Manoscritto, ma proprio per questo, bisognerà, al contrario, far pre­sto! 24 marzo 1968
Io Appena alzata stamattina mi ha subito detto:
Sorella Gesù ha su di te dei grandi disegni d'amore, cerca di rendertene degna!
Se il diavolo potesse, ti brucerebbe il Manoscritto. Attenta! Egli sopporta male il desiderio che ha il Signore di voler rovescia­re sul mondo le cateratte di una più abbon­dante Misericordia e s'impegnerà fra Dio e il demonio una lotta tremenda che farà pensa­re a ciò che si è predetto sull'Anticristo. Però non è l'Anticristo. Questo tempo è molto lontano! Dio non distruggerà il mondo, ma lo rinnoverà ed in questa lotta debbono molto impegnarsi i buoni... 26 marzo 1968
Voce Divina Non ti faccio dunque ribrezzo in questo stato? Obbrobrio degli uomini, lontano dal Padre, solo con il fratello dei peccati inchio­dato su di una Croce? Sai ancora fissare su di Me uno sguardo confidente, pieno di speran­za e credere che sono il tuo Dio e il tuo Sposo?... Tutti mi hanno abbandonato, scon­volti come sono dal mio fallimento. Due o tre anime fedeli che mi guardano con occhi velati di lacrime... mia Madre!... La mia dilet­tissima Madre... il discepolo che ho tanto amato, la Maddalena... e tu sei con loro! Ti riconosco e sono felice! Ma gli altri dove sono? Dov'é Pietro, la Roccia contro cui s'in­frangeranno le tempeste?
Dov'è la mia Chiesa nascente, che fra qualche minuto uscirà fuori dalla Piaga vermiglia del mio Cuore che il soldato si appresta ad apri­re? Ne uscirà fuori come il più bel fiore del Paradiso, concepita dall'Amore e alimentata dal mio Corpo e dal mio Sangue che fino alla fine dei tempi continuerò a spargere per lei, così, come faccio in questo momento.
O sposa diletta! O Chiesa nascente! Ora però non ti vedo accanto a Me! Ti sei nascosta, sei fuggita lontano con i tuoi fondatori presi dal panico e dalla tormenta. Solo... Tremendamente soli!... La solitudine e l'abbandono sulla Croce fu come una morte raddoppiata! Un cuore sensibile soffre tanto dell'abbando­no di coloro che ha amato!
Non seppi dove cercare un cuore amico e fedele. Cielo e terra congiurarono contro l'uomo vittima del peccato!
Sì! La mia Chiesa nascente si è nascosta, così come in tutti i tempi, per mancanza di fede in Me, nelle mie parole!...
Tanti disertori nelle mie file, per mancanza di fede. Quanti fallimenti ora ed allora, tutto per mancanza di fede! Ma ho lasciato scritto e ora riscrivilo tu, caso mai gli uomini ne aves­sero smarrito il libro (Vangelo): Beati coloro che avranno creduto senza aver veduto! È la fede che salva! Se vi fosse più fede nella mia Chiesa, il dragone infernale non riporterebbe tante vittorie. Ma è la scienza l'inganno del­l'uomo moderno, e la sua perdita. La scienza matematica che mostra l'evidenza dei fatti ed è nello stesso tempo la distruzione delle anime e dei popoli. Tutto è matematicamen­te dimostrato e anche un cieco deve arren­dersi a certe dimostrazioni, mentre la fede fa camminare nel buio. È duro quindi credere a Me! Si cerca di indagare, di scoprire, e se fosse possibile, di leggere persino il pensiero di Dio. Tutto prende il nome di progresso, di “aggiornamento”: E bisogna che Dio si metta in guardia, ripetendo a Se stesso: Facciamo attenzione! L'uomo ha messo la mano sul frutto proibito e vuol diventare "Dio" anche lui.
O dilettissima figlia! "Saturatum opprobriis et contritum est Cor meum"! Che altro dove­vo fare e non ho fatto per salvarvi? Se ho mancato in qualche cosa nei vostri riguardi, vorrei saperlo. Ho dato e continuo a dare Me stesso in perpetuo sacrificio, ma sembra che non basti! Potrei attirare l'attenzione dell'uo­mo col castigo... Ma no! Sono Dio-amore! Dio che salva ciò che è perduto! La vittoria sarà mia! Confonderò il male con il bene, la perfidia con la bontà e il perdono. Dimenticherò tutto, per incominciare tutto daccapo. Rinnoverò il mondo. Ne uscirà un mondo nuovo. Ma prima del mondo, rinno­verò la Chiesa, i miei Ministri... le mie anime consacrate... le mie Spose! Darò alla Chiesa un volto nuovo, fresco, giovanile!
Indosserà abiti nuziali, l'adornerò di pietre pre­ziose e si avanzerà bella e rinvigorita nel cammi­no dei secoli. Le faranno seguito i miei Ministri, ornamento indiscutibile di Verità e di Fede e le mie vere Spose, caste e modeste. La nuova Gerusalemme canterà l'inno della liberazione, così come ai tempi dell'Antico Testamento. Canterà l’”Exsultet”! Ma, figlia mia, tutto questo è tanto desiderabile, quanto impegnativo, perché ho creato l'uomo libero e ho bisogno della coo­perazione dei buoni per rinnovare il mondo. Un po' più di Fede basterà a riaccendere nel cuor del­l'uomo l'amore che tutto può.
Non aspetterò il Cielo per ricompensarti di questo lavoro, ma, sebbene per breve tempo, te ne darò anche quaggiù la ricompensa. 2 aprile 1968
Io Dalle ore quattro di stamane fino alle 5,30 è stato tutto un colloquio con l'amata Sorella. Non ricordo tutti i particolari, ma ricordo solo che ha molto insistito sull'offerta della donazione totale, incondizionata per la Chiesa, il mondo e soprattutto il rinnova­mento del Clero e delle anime consacrate. 3 aprile 1968
La Madonna Figliuola, il Signore ha dei disegni di amore verso di te. Accetta tutto...
Sorella Subito dopo questo davvero è un gran dono che ti fa il Signore. Farti ascoltare la Voce sua, le sue angosce, le sue preoccupazioni per un mondo che cade in rovina, come una mamma che vede il suo bambino sul punto di precipitare giù.
È come se tu mettessi la mano sul Cuore divi­no per sentirne i battiti, o meglio ancora, come S. Giovanni, che reclinata la testa sul Cuore di Gesù, ne ascoltò tutti i palpiti di amore...
Vedi? È passato l'inverno piovoso, brullo, freddo, i forti acquazzoni, la neve, il gelo. Così sarà questo rinnovarsi di un mondo nuovo che Gesù tanto desidera e aspetta.
Il rinnovarsi del Clero, delle anime, sue spose, per cui t'invito a ripetere sempre la tua offerta. Ed anche per te passerà l'inverno e giungerà la soave primavera.
Aspettala! 4 aprile 1968
Voce Divina Hai letto stamane che c'era scritto nella Passione il "Romanzo d'Amore" scritto col mio Sangue e il Manoscritto potrebbe anche chiamarsi "Romanzo d'Amore": Voi scrivete i romanzi con l'inchiostro, ma lo l'ho scritto col mio Sangue.
C'era scritto: "Ha salvato gli altri e non può salvare Se stesso. Se è il Re d'Israele, scenda dalla Croce!"
Ma non scesi dalla Croce, perché non ero venuto per salvare Me stesso, ma voi! Allora bisognava rimanere sulla Croce e vi sono tutt'ora e vi rimarrò...
Domenica di Passione - 7 aprile 1968
Figlia mia, tu ti crucci per cercare i tuoi pec­cati, ma quando si ama non si pecca più! Il
tuo gran peccato è di non credere al mio grande amore per te! 8 aprile 1968
Io Signore! Quando inizierà questo nuovo regno della grande Misericordia di cui mi hai parlato questi giorni?
Voce Divina Da oggi stesso, figlia mia. Dillo al Padre che incomincia da oggi il più grande perdono, la scusa delle colpe, l'avvicinamento delle anime a Me, pronto a tutto perdonare in cambio d'un palpito d'amore. Per coloro che conoscono il mio desiderio, il Regno della grande Misericordia è già iniziato, e per il mondo, allorché il Manoscritto sarà palese. Martedì Santo - 9 aprile 1968
Se un solo bicchiere d'acqua dato ad un asse­tato non rimane senza ricompensa, figlia mia, puoi immaginare quello che voglio darti in ricompensa del lavoro che stai facendo per Me? Imprimerò in te la mia immagine, affin­ché tutti sappiano che sei mia.
Io Signore! Quando vedrò il tuo Volto?
Voce Divina Presto, figlia mia! E la tua ricompensa sarò lo stesso. 14 aprile 1968
... Ti ho salvata prima, ti ho sposata dopo, ti ho fatta Regina del mio Cuore ed ora ti pro­digo le delicatezze del mio Amore. 17 aprile 1968
Dopo la Comunione:
Quel volto che ti ho promesso di farti con­templare in Cielo, è ora in tutto il Suo splendore nella tua anima. Vedi, figlia mia, come le anime ricevono male la croce delle tribolazioni? Ma Esse non sanno ciò che mi costa veder soffrire così tutta l'umanità Io verserei tutto il mio Sangue per risparmia­re a ciascuno di voi le vostre lacrime. Vorrei prendere su di Me il fardello dell'umano dolore e da solo portarne il peso, così come feci allora. Purtuttavia, se si potesse vedere quale peso di gloria futura è attribuito al dolore di quaggiù, sarebbero le anime stes­se a chiedermi di mandar loro croci e soffe­renze. Io voglio portare nel Regno del Padre mio le anime, ecco perché le visito col dolore. Ma sono poche, anche fra le anime consacrate, quelle che approfondiscono questo mistero d'Amore.
lo sono l'Amore! L'Amore che vuole sempre dare. Ma chi mi capisce? Sono poche le anime che capiscono il mio Amore!... 21 aprile 1968

Apri, figlia mia, il tuo cuore a grandi speranze!

Io Quali sarebbero o Gesù?

Voce Divina L'avvento del mio Regno d'Amore e la beata eternità! 22 aprile 1968

Che importa, figliuola, se non mi senti più così sensibilmente vicino? Sono con te fino alla consumazione dei secoli!
Tu sei per me un bel fiore nascosto nella roc­cia che nessuno conosce, che nessuno vede.
Non voglio fiori mezzi sbocciati!... Gioia!... 10 (Gesù non vuole che mi lasci prendere dalla tristezza anche in vista dei disastri che sovra­stano l'umanità intera. Questa stessa luce interiore mi fu data il Venerdì Santo. Allora Gesù mi fece capire che mi avrebbe trattenu­to l'ardore del suo Amore, perché ne risenti­vo troppo... che avevo ancora un cammino da percorrere ed una Missione da compiere). Aggiunge:
Voce La roccia è sempre baciata dal caldo raggio divina del sole. 23 aprile 1968
Io Appena alzata stamattina ho sentito chiara la voce di mia sorella che mi ha chiamata per nome ed anch'io l'ho chiamata per nome. Mi ha risposto:
Sorella Sì! Ripetendo il suo nome. Sono con te! Non ti abbandono mai! Hai una missione da com­piere!
Io Le ho chiesto: "Il Messaggio esiste ancora? E come ... - mi ha risposto. (Da questa espres­sione che le era abituale, sento proprio che mi è vicina).
Ha soggiunto:
Sorella Messaggio d'amore e di dolore!
Io Alla parola dolore, impressionata, le ho chiesto:
Dolore?... per chi? Per me sola, o per i nostri cari?
Ha risposto:
Sorella Messaggio d'amore e di dolore... anzi, di grande amore e di grande dolore per tutta l'umanità!

Del resto già tante cose il Signore ti ha rive­lato; è tutto parte del Messaggio!

Io Ho baciato in seguito il Crocifisso, mormo­rando tra me: Missione! Ho una missione... quale?
Voce Divina Quella di farmi amare! 25 aprile 1968
Il mondo intero sarà un immenso braciere, cosa mai vista fin dal principio del mondo e
gli Angeli del Cielo si copriranno gli occhi con le loro ali, perché l'umanità è ormai legna secca da fuoco. Ecco, figlia mia, perché queste cose non te le diciamo, perché il tuo cuore non resiste. Trasmetti e di' al Padre che gli permetto di comunicare a qualche altro Padre fra i più dotti, i più santi, i più pru­denti, queste cose.
Tu però non parlarne a nessuno.
La Madonna Figlia mia, non ne posso proprio più! Se l'u­manità sapesse ciò che si prepara, sarebbe tutta prostrata ad implorare clemenza e per­dono, desiderosa di far penitenza. Grandi disordini mondiali, desiderati, voluti, preparati!... Prega, figliuola, prega molto! 6 maggio 1968
Voce Divina Hai scritto (26 aprile): Se i nostri artisti potessero vedere ciò che io ho visto, noi saremmo liberati dalla vista di certi Crocifissi così derisori che vediamo esposti nelle gran­di vetrine di Arte Sacra. (Dopo una stupenda visione di Gesù sollevato in Croce!). M'è pia­ciuto molto questo pensiero! Ma ti meravi­gli?... Tale Io sono anche per i buoni; una figura distorta. La mia Bocca è distorta, per­ché la Verità che ho sempre predicata è inter­pretata secondo i propri interessi. I piedi, le braccia, gli occhi, tutto è distorto e diretto secondo i propri fini.
La mia parola è quella che fa più comodo! E il mio Cuore? Quel Cuore lacerato dalla lan­cia?... Oh, se non è distorto il mio Cuore! Così come gli artisti mi raffigurano e mi rappre­sentano all'umanità, tale, in verità Io sono per essa. Un Mito derisorio! Mi si prende quando conviene prendermi e mi si lascia quando conviene lasciarmi. Una figura distorta, tale sono.
Ma tu, figlia cara, ripeti a tutti come sono ben tese le mie Braccia sulla Croce per acco­gliere tutti i miei redenti e portarli all'am­plesso del Padre che li aspetta.
Di' che la mia bocca non è distorta, ma che parla ancora d'Amore e di perdono. Ripeti che i miei Occhi, se pur chiusi nel sonno della morte, emanano sempre tanta luce sul cammi­no dei miei figli e che chi cammina in questa luce non potrà mai smarrirsi. Ed infine ripeti di non più considerarmi come qualcuno inesi­stente o un Essere che fu, un Eroe della storia, perché Io sono "Colui che È" sempre vivo, sempre presente, sempre attivo nel cuor del­l'uomo, quale compagno fedele che mai tradi­sce o abbandona e sempre pronto a tendere le mie Braccia amorose alla mia creatura. 7 maggio 1968

Gesù davanti a Pilato

Pilato: “Il tuo popolo ti ha consegnato a me”! Gesù: "Lo so! È sempre il mio popolo a con­segnarmi!':
Pilato: "Che cosa hai fatto? Non rispondi? Non lo sai che ho il potere di crocifiggerti o di rilasciarti?':..
Gesù: "Ma non c'è bisogno di disturbarti per passare su di Me una sentenza, perché questa Io stesso l'ho emessa contro di Me. L'ha fir­mata mio Padre e ha ogni valore giuridico, gli Angeli ne sono testimoni".
Pilato: “Va' littore, prepara la Croce”.
Gesù: "Questa è la sentenza firmata e stipu­lata nel Cielo da tutta l'eternità, perché il mondo crollava e bisognava salvarlo" "O popule meus, quid feci tibi?".
T'ho amato d'un incomprensibile amore! Là dove Io sono voglio pure che gli uomini siano Meco! Tu ancora non mi conosci! Ogni giorno siedo a Mensa con te e condivido il tuo pane di gioia e di dolore, ma tu non sai guardarmi bene in faccia e fissare i tuoi occhi pieni di lacrime nei miei Occhi splendenti d'amore.
Sono con te. Vivo con te sotto lo stesso tetto. Sono l'amico più fedele che possa esistere e tu vai lontano a confidare le tue pene a uno straniero che presto ti tradirà. Come mai ancora non mi conosci? Sono Gesù! Basta chiamarmi che Io vengo! Vengo subito e salvo e redimo ciò che è perduto.
Anche se la proprietà è stata venduta allo straniero in un momento di pazzia, Io la riscatto dalle sue mani e vi rimetto in pos­sesso dei vostri beni. Basta solo chiamarmi all'alba, o al mezzogiorno, o alla sera o anche tardi nella notte che Io vengo subito e non mi faccio aspettare mai!
O popule meus! Chiamami per Nome, chia­mami Gesù, perché vuol dir tutto! E non è necessario che tu ti metta in ginocchio davanti a Me, ché anzi sono Io che ti lavo i piedi come a Pietro e agli altri Apostoli, e se mi dici come lui che non vuoi, ti risponderò che non sai quello che faccio, ma che lo comprenderai più in là. Ti laverò i piedi, quei piedi che hanno battuto una strada sdruccio­levole e che ora sono piagati dagli urti con­tro le pietre. Io li asciugherò, li risanerò, li bacerò e tu sarai sanato e non conoscerai più un'altra strada che quella che conduce a Me.
Ma perché ti ostini a non volermi guardare in Faccia, a non volerti far lavare i piedi? Sei come un bambino capriccioso che si ostina a non voler credere a Chi gli vuol bene! Non lo sai che se non ti lavo i piedi, non avrai parte con Me? Non dirmi come Pietro: Signore!... No!... Non chiamarmi Signore! Dimmi: o Gesù, allora, non solo i piedi, ma anche la testa e tutto il mio corpo lava, solo che io abbia parte con Te! Il festino è pronto e man­cano gli invitati...
Ma griderò forte e farò gridare dai miei Angeli ai quattro venti, al Settentrione, al Meridione, all'Occidente e all'Oriente e radu­nerò tutti i miei redenti intorno alla tavola nuziale preparata dai miei Angeli e imbandi­ta con ogni cura e allora vi sarà un Regno solo, il Regno dell'Amore.
Scrivi, figlia cara, tutto ciò che ti ho dettato. Queste parole saranno dolci come il miele e soavi alla mente e al cuore di molte anime. 14 maggio 1968
È la tua intima unione con Me che ti fa condi­videre la mia pena e il mio dolore per un mondo prevaricatore. Tu gemi e piangi; è la tua passione unita alla mia. Mi tieni compagnia! Più che a S. Margherita M. Alacoque ti ho rive­lato il mio dolore, quel dolore intimo che mi viene soprattutto dalle anime a Me consacrate. 15 maggio 1968
Alcune promesse fatte al Manoscritto
- Concederò a coloro che lo leggeranno la grazia della compunzione e del ritorno a Me.
- Queste mie parole produrranno nelle anime l'effetto d'una grande realtà, attualità e commozione.
- Il Manoscritto penetrerà ovunque: nelle pri­gioni, nelle fattorie, nelle famiglie, nelle scuole, nelle Case religiose.
- “Sarà il ‘Vademecum’ delle anime sacerdo­tali e molte saranno le anime che si arren­deranno al mio Amore”. 17 maggio 1968
Ti prometto grandi grazie per tutti coloro che avranno cooperato in un modo o nell'altro a far noto il mio Messaggio d’Amore. 8 marzo 1969
Ringraziami, figlia, per aver rivelato ai pic­coli ed agli umili di cuore i miei segreti e di averli celati ai superbi. Non ho ragione di dire che trovo impressa in te la mia Immagine? E tu soffrirai di vederla distorta in altri cuori!
Con un'anima retta si potrebbe salvare il mondo intero! Te l'ho già detto una volta: "Dimentica le amarezze della vita, per non pensare che alle dolcezze del mio Amore!"
Ascensione - 23 maggio 1968
Scriverai e lascerai scritte queste parole: I più grandi e acerbi dolori mi vengono dalle anime sacerdotali e religiose!

Quando andavate senza borsa e senza dena­ro, né calzari, vi è mancato mai nulla?

Raddrizzate le vie tortuose, spianate i sentieri! La mia Provvidenza è di ieri, di oggi e di doma­ni. Nulla potrà mai mancare a chi si affida a Me. Testimoniare Cristo in Gerusalemme e fino alle estremità della terra. Testimoni di Cristo veraci, spogli di ogni attacco umano, di beni, di interessi personali, di cupidigia per il denaro, il Mammona di questi tempi. Tali dovrebbero essere le anime a Me consacrate. O figlia mia, sottolinea ciò che ti ripeto: I più grandi e acerbi dolori mi vengono dalle anime sacerdotali e religiose! 25 maggio 1968
Ringraziami per la guida sicura che ti ho dato, non ad altri che a lui potevo affidarti. Ascoltalo come se ascoltassi Me. 27 maggio 1968
O figlia cara, in questo mondo, altro non so offrirti che una corona di spine, tre chiodi, una Croce ed una lancia. 31 maggio 1968
Le tenebre sono calate sul mondo e sempre più fitte queste tenebre si faranno sopra la terra! (Vuol dire l'intelletto umano oscurato da tante passioni).
Molti erano i dottori della Legge in Israele ai tempi miei, eppure non uno di essi aveva lo spirito di Jahve!...
Non scoraggiarti!
Io Ho nell'anima una grande tristezza, perché prevedo per il mondo intero un cataclisma... E le anime?... E ciascun di noi, anime consa­crate, avrà avuto la sua parte!... Mi prende la nostalgia del cielo, vorrei già abitarvi! Non è bene che la figlia stia col Padre, la sposa con lo Sposo, la sorella col Fratello, l'anima amante con Gesù? Vorrei abbandonare que­sto mondo effimero e transitorio per stabilire la mia dimora nei tabernacoli eterni.
Quella tristezza e quelle abbondanti lacrime trovano la loro giustificazione negli avveni­menti mondiali: l'assassinio di Kennedy!
Pentecoste - 2 giugno 1968
Voce Divina Figlia mia! Non te lo dissi il giorno della Pentecoste che fitte tenebre sono calate sopra la terra e che queste tenebre si faranno sem­pre più fitte?
Io Ma, Gesù mio, che sarà?
Voce Divina È l'ora delle tenebre dell'intelletto umano, oscurato dalle passioni di orgoglio, di egoi­smo, dalla sete del benessere e dalla predo­minanza del proprio "io":
I buoni saranno soppressi! È la lotta aperta fra le milizie celesti e quelle infernali che per certo tempo avranno la prevalenza.
L'uomo merita questo castigo, perché si è troppo allontanato da Dio. 5 giugno 1968
Il tuo amore è sincero e forte. Mi consoli! Il mio Spirito ti anima. Mi sei compagna nel dolore e nella sofferenza.
Ogni giorno si riunisce per Me il Sinedrio per giudicarmi e condannarmi e la mia Passione si prolunga attraverso i secoli.
Io Poi, riferendosi all'assassinio di Kennedy, dice:
Voce Divina Questi sono il principio di molti mali che affliggeranno l'umanità!...
Io In seguito Gesù mi chiede:
Voce Divina Ti sei data tutta a Me? Sei veramente mia?
Io Oh, sì, Gesù, totalmente!
Voce Divina Allora mi ritieni il Padrone assoluto di tutti i tuoi beni, di tutta te stessa?
Io Oh, sì, Gesù mio, Padrone assoluto di tutto!
Voce Divina Questa sì, è gioia per il mio Cuore, perché tanti mi danno solo l'usufrutto, ma non il possesso dei loro beni!
Io A sera dice:
Voce Divina Non saranno sempre dolori e pene, ma anche grandi gioie! 6 giugno 1968
Io Dove corre l'umanità, Gesù?
Voce Divina L'umanità corre veloce verso la sua grande purificazione, verso questo "rinnovamento", Divina che si farà non senza pene, né senza dolori. Sembrerà persino il trionfo completo del male sul bene. Ma quei pochi che rimarran­no fedeli alla mia Parola, formeranno un nuovo nucleo, come Abramo, dei veri figli di Dio. La lotta è già incominciata e andrà sem­pre più incalzandosi, tanto da lasciare nei buoni stessi poca fiducia. Tutto sembrerà perduto. Si griderà forte: Signore, salvaci, periamo! E solo allora gli uomini si ricorde­ranno che il loro aiuto è nel Signore.
"Deus in adiutorium meum intende!"
Ma per arrivare a questo punto, bisognerà molto soffrire e piangere come il popolo elet­to prima di arrivare alla terra promessa.
Ti ho già detto che fitte tenebre cadranno sul mondo intero, offuscando l'intelletto dell'uo­mo.
Questo è il castigo per un mondo prevarica­tore!
A sera:
Le civiltà hanno bisogno di tanto in tanto di "rinnovamento": La storia è piena di esempi. Demolite le vecchie, se ne costruiscono le nuove e questo è il caso dell'odierna civiltà. 8 giugno 1968
È per via dell'amore e del dolore che giunge­rai alla perfetta unione con Me! Ti ho scelta per questo. 11 giugno 1968
L'uomo merita il castigo delle tenebre, aven­do rifiutato la luce. 13 giugno 1968
Come potrei fare a non amarti? Tu hai a cuore i miei interessi. Devi tutto sopportare con fede e con coraggio. Compiere il proprio dovere, vuol dire testimoniare Cristo! 15 giugno 1968
Non ti lascerò orfana, te lo prometto! Ti par­lerò ancora! Ho un campo da coltivare. Questo campo è Mio! Debbo raccogliere i frutti... Bisogna scuotere le anime. I Sacerdoti in confessione dovrebbero mirare a questo. 17 giugno 1968
Stammi vicina, figliuola, non allontanarti da Me! Mi darò tutto a te, giacché tu ti doni tutta a Me!
Si apriranno per te, prima che per tutti gli altri, i granai di Faraone e sarai sazia.
Nel mio Regno non avrai più fame e sete di giustizia; sarà piena e colma la tua misura. È già piena quaggiù, ha bisogno solo di essere pigiata!
Donati!... Donati!... senza sapere che ti doni. Il Padre tuo che vede nel silenzio, saprà ricompensarti. Donarsi a Me, è gioia serena per il cuore! Non ti abbandonerò!
Può una mamma abbandonare il suo bambi­no? E se anche una mamma abbandonasse il suo bambino, Io non ti abbandonerò mai! Ma tu, figlia mia, non devi aver paura! Devi rafforzare il tuo cuore.
Hai camminato fin qui per strade a te scono­sciute... Ti ho vagliata e ti trovo pronta. Ora posso chiederti grandi cose. 19 giugno 1968
O figliuola! Ce ne vuole per rompere i patti di alleanza con Gesù! Per arrivare a questo, bisogna essere dei rinnegati. Oh, potessi tu misurare la lunghezza, la larghezza, l'altezza e la profondità, della Misericordia del Mio divino Cuore! Nulla può separare la creatura dal suo Creatore, ma solo una negazione assoluta; una volontà decisa di odiarmi inve­ce di amarmi.
Io sono sempre nel tuo cuore, giorno e notte, ed ivi troneggio, perché quello è il luogo del mio riposo, il mio campo scelto, il mio giar­dino preferito in cui ho messo le mie com­piacenze.
O figlia, quando m'impossesso di un'anima, ne faccio un capolavoro della grazia! 21 giugno 1968
Io Ho chiesto a Gesù di concedere al Manoscritto il Suo sigillo divino e sono stata assicurata, come in precedenza, che le anime che lo leggeranno, al soffio dello Spirito Santo, proveranno compunzione e amore. 23 giugno 1968
Voce Divina Dio non ha mai fretta, figlia mia!
La mia potenza si rivela nell'impotenza. Più un'anima è umile e disprezzata, nascosta e dimenticata, più Io la cerco con il mio amore per unirmi a lei. Rallegrati se vedi che nessu­no pensa a te. Allora Io ti guardo con com­piacenza. Non ti basta l'amore del tuo Dio? Che altro cerchi se in Me si racchiudono tutte le ricchezze del Cielo e della Terra? Non mi hai detto che per te, Gesù è ogni cosa? Ebbene!... Vivi solo per Me su questa terra. Altro davvero non ti abbisogna!... 25 giugno 1968
Io Mi dice che il Padre può avvalersi del Manoscritto in confessione e fuori, come meglio crede. Particolarmente accenna alla grande Misericordia. 27 giugno 1968
Ho avuto ragione, caro Gesù, di offrirti la Comunione riparatrice per tutte le pene che Sacerdoti e noi, anime consacrate, ti arre­chiamo?
voce Sì, figliuola, mi è stata molto gradita! Anzi ti chiedo una sempre più crescente immolazione per questo scopo. Più che a S. Margherita M. Alacoque ti ho rivelata la pena profonda che queste anime arrecano al mio Divin Cuore.
. . . . . .
Tu hai visto la moltitudine delle anime che non mi hanno mai conosciuto e che probabilmente non mi conosceranno mai. Eppure, sono tutti figli del mio amore. È una pena per un Padre non poter radunare tutti i suoi figli sotto lo stesso tetto, intorno alla stessa Mensa e farli tutti partecipi della Sua Eredità. Non meno che Lei sei a parte delle mie pene.
Io O mio Dio, come mai io non ho capito fin qui il tuo amore per me, la tua predilezione?
Voce Divina Era bene che ti lasciassi agire, nascondendomi. Ora, invece, è bene che Io mi mostri a te Questo è il tempo in cui la Carità si è raffreddata nel mondo! E anche il tempo del rinnovamento! Così come da un burrascoso inverno si affaccia la dolce e soave primavera a sve­gliare le cose dormienti, il creato intero si sveglierà al nuovo soffio di vita che lo farà uscire dal letargo di un vecchio mondo.
Nuove le generazioni, nuova la Chiesa nella sua più rigogliosa rifioritura di una eterna giovinezza nella perenne Carità del Fondatore. Tutto un mondo nuovo di pace concordia e di amore, quale lode perenne a Dio. Tale sarà il mondo rinnovato nel sacrificio delle doglie del parto. Io che sono il tuo tuo Creatore, ho bisogno di te, mia creatura - per far giungere al mondo questo Messaggio. Così facevo in altri tempi con i miei Profeti! 2 luglio 1968
Io E mezzanotte e mezzo. Alzati e prega! ...
Si odono passi affrettati sulla ghiaia del cortile sottostante alla finestra e poi il girare di una grossa chiave sul grande portone. (Il portone fra l'altro non ha, serratura esterna!) Poi silenzio.
Voce Divina È un'anima vagante, dice.
Io È mia sorella?
Voce Divina Oh no! Tua sorella è in cielo!
Io Qualcuno dei miei cari?
Voce Divina Neppure! Anch'essi tutti in cielo. È un'anima vagante! (Capisco con l'intelletto che è un'a­nima consacrata). È bene che le anime con­sacrate, dopo la loro morte, vadano al posto che loro è riservato: il Paradiso, perche se si accende su di loro la mia Giustizia, sono guai!...
Io Con grande timore mi sono alzata, inginoc­chiata e ho pregato. Ora sono le 0,45, ma ho tanta paura! Ho chiesto: "Signore! E io andrò in Paradiso?":
Voce Divina Sì! Se sarai sempre buona.
Io Bacio con amore il mio "Ecce Homo" con le parole che mi risuonano ancora nella mente: altrimenti sono guai!...
Voce Divina E Gesù mi dice: Eh, sì, figlia mia! Dopo tutto quello che ho fatto per voi!...
Io Torno a letto, ma lo confesso, ho paura! Mia sorella mi dice:
Sorella Non devi aver paura, sono tutte grazie divi­ne queste! E per te e per le anime (Manoscritto) e per il mondo.
Voce Divina La mia Giustizia!... La santità della mia Giustizia!...
Io Cerco ora di chiudere gli occhi per riprende­re sonno, mentre decido di raccontare l'acca­duto alla Madre e chiedere il permesso di voler fare celebrare la s. Messa per quest'ani­ma. Esito, però! Lo dirò alla Madre? Sì?... No?...
Voce Divina (Mi toglie dal dubbio): Chiedi prima al Padre. Racconta tutto. Sottometti tutto all'ubbidien­za e fa' come ti dirà. Il Padrone del campo sono Io e agisco come voglio. No! La Madre non è lo strumento scelto. E’ il Padre invece!
Io Gesù! Ho paura!
Voce Divina Non devi aver paura di Me!
Io È l'una e mezzo! Voglio riprendere sonno e dimenticare, ma ora ricordo le tante volte che ho sentito bussare forte alla porta della mia cella, sia di notte (pur avendo la porta soc­chiusa) sia durante l'ora del riposo pomeri­diano... Prego la Madonna, Tesoriera divina.
Voce Divina Vuoi dormire, mentre I veglio e i nemici mi cercano ?... Sono nell'Orto disteso... prostrato... tutto intriso del mio Sangue che più non si trattiene... "Oblatus est quia ipse voluit"!
Io A questo lamento del Cuor di Gesù balzo nuovamente dal letto, m'inginocchio e prego. Gesù continua a dire:
Voce Divina La tua sollecitudine, figlia mia, non deve solamente estendersi a tutte le anime che popolano la terra, ma deve abbracciare altre­sì questa immensa moltitudine di anime pur­ganti il cui numero è più grande che le stel­le nel cielo e i granelli di sabbia sulla spiag­gia. Anime che dovrebbero essere ora già in possesso della gloria del Cielo e cantare le lodi di Dio, ma che, negligenti e incuranti, hanno lasciato trascorrere la loro vita nei capricci, come se l'ora del rendiconto non arrivasse mai! Ma non aver paura! Con Gesù non devi aver paura. Sono grazie per te e per il mondo. Che si sappia!... La tua sete delle anime mancherebbe della sua totalità se tu non estendessi la tua sollecitudine a questo oceano di anime in attesa della liberazione. La gloria del Padre mio lo reclama. Ti ho detto che i miei più grandi e acerbi dolori mi vengono dalle anime sacerdotali e religiose sulla terra, ma questa mia pena va pure per queste stesse anime - e sono numerosissime - che dovrebbero per le molteplici grazie della loro vocazione, essere già ora in Paradiso a lodare Dio... È cambiato nella Chiesa il modo d'insegnamento delle più essenziali Verità della Fede! Poco o nulla si parla oggi d'Inferno, di Purgatorio e di Paradiso purtut­tavia questi luoghi non cessano di esistere! Molte anime consacrate muoiono così come hanno vissuto... La vita religiosa è un coltel­lo a doppio taglio. Se vissuta con impegno e con amore, apre il Cielo, al contrario è un aumentare di pene e di tormenti. Molte di queste anime sono in Purgatorio già da seco­li, non da anni, da mesi o da giorni... Alcune vi rimarranno fino al giorno del giudizio!... Con tutto ciò che ho fatto per voi, anime Sacerdotali e Religiose e che non avete vis­suto la vostra vita! Che pena allorché devo allontanarle per anni ed anni dalla Faccia del Padre mio!
Per parlare un linguaggio a te accessibile, ti dirò che Io ho "vergogna" del fallimento di certe anime. Le mando al fuoco del Purgatorio e dico loro: Andate ora, girovaga­te per il mondo elemosinando il vostro riscatto da queste fiamme purificatrici, giac­ché non vi è bastata la mia Redenzione e il mio Sangue! Così sono destinate ad andare in giro, chiedendo l'elemosina di qualche preghiera ad anime generose e compassione­voli. Per queste anime consacrate la divina Giustizia è sempre più "acerba".
Oh, se si potesse vedere ciò che si perde, per­dendo le mie grazie e i miei doni! Queste anime sono come quei figliuoli che, malgra­do tutti i sacrifici del padre per farli studiare, a fine d'anno portano a casa una grossa bocciatura! A che pro, mi chiedo, tutti i miei dolori e la mia Passione?!...
Questo monito tremendo voglio lanciare al mondo per questa particolare categoria di anime! 4 e 6 luglio 1968
La tua anima è una terra preparata dalle cure materne, poi resa fertile dalle frequenti piog­ge della grazia divina e capace di produrre dei fiori. Di questa terra il solo ed unico Padrone sono Io... Nessuno entrerà mai in questa terra. Ti amo perché hai il cuore timi­do come una tortorella. Sei come un neona­to; il cuore batte per ogni piccola cosa. Se non esistessi, dovrei crearla un'anima come te. Non hai preso sul serio il monito per le anime sacerdotali e religiose, perché non ti ho vista prostrata per terra... Il fatto è che non hai visto questo mare immenso di anime e di fuoco! 8 luglio 1968
Non nascondermi mai il tuo viso, o mia colomba, o mia diletta, perché nel tuo viso si riflette la mia Immagine. Guardami!... Sospira!... Gemi!... Amami perdutamente! Dimmi sempre che il tuo amore per Me è forte come la morte! Nell'immobilità della Croce, certe parole profondamente mi com­muovono!... 12 luglio 1968
Le mie vie non sono le tue vie! Tu vorresti venire a stare con Me, ma Io ho ancora biso­gno di te, della tua penna, della tua intelli­genza, di questa stazione trasmittente, di
questo ponte di comunicazione tra Me e gli uomini. Ho ancora tante cose da dir loro!... 13 luglio 1968
Io Uscendo di chiesa, dice:
Voce Divina Torna presto, figliuola! Stammi vicina, non allontanarti mai da Me. Come un padre ha bisogno della sua figliuola, così lo ho biso­gno di te!
Io O Gesù buono! È appunto questa tua profu­sione di tenerezza e di amore che mi porta persino a dubitare che sei proprio Tu, Gesù! Possibile? ...
Voce Divina Tu vorresti che lo camminassi sulle acque, dapprima, come un fantasma come feci con i miei increduli Apostoli, quando poi Pietro avendomi riconosciuto come il Maestro, si gettò nell'acqua. È da tanto tempo che stia­mo insieme e dubiti ancora? Perché avrei assunto una natura umana come la vostra, se poi non potessi conversare familiarmente con voi? Dovrei essere solo un Dio seduto su di un trono di gloria? Tu mi trovi in Cielo ed in terra, nella gioia e nel dolore, nelle profondità dell'oceano e nell'uragano; nella pace e nella guerra. Sono sempre Io! Colui che E’!
Il Padre dev'esserti prodigo d'incoraggiamen­ti! Dove avrei potuto trovare un'anima più sensibile, più debole e più timida di te?... Avrei dovuto crearla, ma giacché esisti, puoi servire ai miei disegni di amore! 13 luglio 1968
Accetta i miei doni, figliuola, e non volerli rifiutare. Ti sto educando piano, piano e con molta pazienza. Dimentico tutte le tue negli­genze, i tuoi sbagli e mi consolo al pensiero di avere una scolara pronta e desiderosa di voler imparare la Scienza del Maestro. Se cerco nel creato i nomi più belli per chia­marti, non turbarti. L'Amore non ha limiti. Pensa che anche mia Madre si turbò quando l'Angelo la chiamò: "Piena di grazia"! Perché mi nascondi il tuo volto?
Io Signore!... Per adorarti, per riverirti!
Voce Divina Inchina la testa per un breve minuto e poi fissami. Ogni volta che tu fisserai il tuo sguardo su di Me, Io getterò nel tuo cuore un raggio del mio Amore.
Io Ed altri pensieri ho tralasciato di scrivere, perché non vorrei che i posteri dicessero che ho esagerato. Mi ha risposto:
Voce Divina Tramanda invece ai posteri le mie misericor­die.18 luglio 1968
Andrò a N..., dopodomani per fare da sola il mio ritiro annuale, così come Gesù stesso mi aveva chiesto. Gli dico:
Io Andrò in Egitto!... Mio Dio, là dove Tu vuoi! Mi risponde la
Voce Divina Non in Egitto, ma verrai sul Tabor. E se Io voglio mostrarmi a te, chi me lo impedisce?... 29 luglio 1968
Ti prometto che nessun'anima leggerà questo Manoscritto senza sentirsi migliore e più vicina al mio divin cuore. Intendo in questo modo saziare la tua sete per le anime!
20 agosto 1968
È la santità di un'anima che è al di sopra degli avvenimenti politici dei popoli. Il mondo troverà il suo equilibrio quando le anime Sacerdotali e Religiose avranno trova­to il loro. La pace del mondo dipende dalla santità della Chiesa, dei suoi figli! 23 agosto 1968
Il Papa nell'America Latina?... Un simbolo... Le folle osannanti?!... La Chiesa in trionfo dopo il suo rinnovamento che si farà sulle macerie fumanti del vecchio mondo! Mai un Papa nella storia della Chiesa ha dovuto affrontare problemi mondiali così vasti! Ma il mondo, senz'accorgersene, cam­mina verso il suo "rinnovamento": Un mondo nuovo. Se ne vanno pian piano, gettando le basi. 27 agosto 1968
Voce Divina Se ti affidassi un Messaggio? ...
Io Un Messaggio di... (non ho capito) e di amore? 28 agosto 1968
Voce Divina Tante cose ti sono state predette circa il mondo, le anime, la Chiesa... Tutto si avve­rerà, perché il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno mai.
Io Allora, mio Dio, anche quei terribili casti­ghi?...
Voce Divina Sì! Anche quelli se il mondo continuerà nella sua via d'immoralità e di peccato. Mia Madre in altri tempi aveva predetto il castigo, ma adesso l'ora è molto più vicina. I popoli più forti demoliranno quelli più deboli, ogni umano diritto sarà sopraffatto. Sangue e fuoco sopra tutta la terra. Cose mai viste fin dalla fondazione del mondo! Il cielo non avrà che i riflessi dei fuoco, non sarà più azzurro, ma carico del fumo dei mezzi di distruzione... E farà buio su tutta la terra... la terra sarà avvolta in un nero mantello! ...
Io O Signore, si direbbe l'Apocalisse!
Voce Divina Il tempo della vera Apocalisse è molto lonta­no e sarà voluto da Dio, mentre questo sarà voluto e preparato dall'uomo!
Gerusalemme, Gerusalemme, quante volte ho voluto radunare i tuoi figli come la gallina raduna i pulcini sotto le sue ali e tu non l'hai voluto! Questo è il Messaggio di cui ti parla­vo l'altra notte, d'amore e di dolore. Te l'af­fido!
Io Ma, Signore! Se il mondo potesse sapere tutto ciò che mi dici?
Voce Divina No! Aspetta. Non è giunta l'ora. Questo mondo incredulo e infedele non crede facil­mente a certe cose, perché è più facile vestir­si di scetticismo che di verità. Fa più como­do! Ancora una volta ti dico che nessuno è profeta in casa sua. Il mondo ha bisogno d'un segno per credere e l'avrà. 31 agosto 1968
La mia gente ha pensieri di guerra, mentre Io ho pensieri di pace... Non siamo fatti per intenderci! 1 settembre 1968
Io O mio caro Gesù, ancora non mi hai fatto capire ciò che desideri col Manoscritto!
Voce Divina Il tuo amore, figlia cara! Il tuo amore, che come un fiore raro e prelibato in questi tempi serve a rinfrancarmi e a farmi riposare come su di un letto profumato. Cessa di cucire e ascolta la Voce che ti parla. L'amore è un fiore di paradiso degenerato nell'Eden. In quel giardino di delizie questo bellissimo fiore perdette il suo olezzante profumo. Fu deturpato e sostituito da un altro amore. Lo capisci? Se Io trovo in un'anima questo pro­fumato fiore, o figlia diletta, Io rivedo in lei la mia Immagine e la faccio uguale agli Angeli.
Io Sei contento Gesù, se ti offro la mia vita per il "rinnovamento" della vita religiosa nella Chiesa e perché ogni anima sacerdotale con­servi immacolato il suo giglio? Tu me lo hai detto: voglio tutto per Me il cuore delle mie spose, tutto ed unicamente per Me il cuore dei miei sacerdoti!...
Voce Divina O figlia diletta, me lo chiedi?... Io qui ti aspettavo. Lo Spirito Santo che è il tuo sof­fio, te lo ispira... Di gigli profumati dovreb­be essere sempre ornato il mio altare. Ed essi te ne saranno grati qui in terra ed allorché sarai in Cielo t'invocheranno pro­tettrice della loro purezza. Così si avvererà la promessa fattati (17 maggio 1968) che il Manoscritto sarà il vademecum di ogni anima sacerdotale.
Il celibato nella Chiesa, figlia mia! Il celibato nella Chiesa! Raccomanda il celibato nella Chiesa, figlia mia, perché un cuore diviso non è per Gesù!
Io Sbalordita e attonita dopo questo colloquio, ho detto a me stessa: Ma è un sogno tutto questo?... Mi sembra di averle tutte sognate queste parole. Ho sognato?...
Voce Divina No! Non è un sogno! Non hai sognato. Così dicevano pure i miei più grandi Santi dopo questi fenomeni mistici. Sei uno strumento e lo strumento non agisce mai per volontà propria, ma per Volontà di Colui che l'ado­pera. 30 ottobre 1968
Comincia ad adottarli da oggi quali fratelli spirituali tutti i Sacerdoti del mondo intero, affinché conservino immacolato il loro giglio!
Io Sento in questo momento sorgere in me una vocazione nuova e mi sento al di là dell'Istituto, nella Chiesa stessa.
Voce Divina Gesù continua: Tutti i sacerdoti del mondo intero e di tutte le razze. Ecumenismo! Soffri per loro, prega, immolati!... Frutto scelto e messo da parte per servire alla Mensa dei convitati! Olocausto soave e gradito a Dio insieme a Me.
Io Ho visto allora con la mia intelligenza e come in una visione paradisiaca, sfilare davanti a me tanti Sacerdoti in abito talare, di tutte le razze, portando un giglio in mano. Erano di tutte le razze e di differenti or­dini religiosi, Francescani, Cappuccini, Redentoristi, ecc. ecc. 0 mio Dio! In questo modo soffrire è una gioia e morire un guada­gno!
Voce Divina Figlia mia, ti affido la mia "Vigna eletta" vivi e defunti!
Io Comincio da oggi questa mia nuova offerta e alla s. Messa dico: O Vergine Immacolata, raccogli sotto il tuo manto tutte le anime sacerdotali del mondo intero affinché siano gigli purissimi per Gesù. 31 ottobre 1968
Voce Divina Contale, se puoi, tutte le anime della mia “Vigna eletta”: Vedi la moltitudine? Come Me!... Amore più grande non v'è che dare la propria vita per coloro che si amano! Vita per vita! L'amor con l'amor si paga! Questi sospi­ri della tua anima non potevano non essere esauditi. Altro non ti resta che amare e sof­frire. Amale tutte le anime dei miei Sacerdoti, così come le amo Io, Eterno Sacerdote e Mediatore presso il Padre. Rimani nel mio Amore! 6 novembre 1968
Vorrei essere raffigurato al mondo moderno come Giuseppe che apre a tutti gli uomini i granai di Faraone e distribuisce grano in abbondanza affinché non vi siano più fame­lici sopra la terra. Questo è il patto di allean­za, così come ti dissi che intendo rinnovare con tutti gli uomini per mezzo tuo, facendo­lo noto. Vorrei ancora essere raffigurato come il padre del figliuol prodigo, che invecchiato per il dolore dell'assenza del figlio, spia ogni sera dal terrazzo un barlume di speranza col suo ritorno. Sono sempre in mezzo a voi, nell'aria che respirate, nell'ac­qua che bevete e nel pane che mangiate con l'opera grandiosa della creazione che mai non cessa. Sono in mezzo a voi, vivo, vero, reale, col sacrificio perpetuo della Croce nell'Eucarestia.
Ho bisogno che il mondo sappia al più prestò che Dio è immutabile. Non cambia mai, né diminuisce il suo eterno amore per gli uomi­ni. Ho bisogno che il mondo sappia che al mio perdono non metto limiti e che al figliuol prodigo non chiederò mai in che modo ha sperperato il mio patrimonio, né gli chiederò conto delle sue scelleratezze.
È una nuova Misericordia che voglio adotta­re per questa nuova generazione! Gli uomini, allettati dai beni materiali, sono andati lon­tano da Me, sorgente sempre limpida e fresca d'ogni vero bene. Ma dopo tanta esperienza, ritornino alla Casa paterna, l'ora è già tarda. Quanto tempo ancora devo aspettarli questi miei figliuoli? È pronto il banchetto, l'abito nuziale e l'anello. 10 novembre 1968
Desidero che s'incominci a studiare alla luce delle verità teologiche ogni mia parola del Manoscritto. Ti darò segni inconfondibili che nessuno potrà negare. S'impegnino i più dotti a studiarlo!
Io O Signore, in che modo se mi hai ordinato silenzio e nascondimento?
La Vergine SS.ma Tutto al soffio dello Spirito Santo che muove l'universo creato e il mondo delle anime. Dopo aver fatto voto di verginità a Dio, mi apparve l'Angelo per dirmi che dovevo diventare Madre.
Nulla è impossibile a Dio, devi crederlo!
Voce Divina Scrivi! Giornata di grazie!...
Scrivi almeno questo: le cose più piccole e spregevoli del mondo Io scelgo per confonde­re i grandi di questo secolo. 19 novembre 1968
Più tardi Gesù riprende a dire: Più lo stru­mento sembra inadeguato al lavoro, più lo maneggio con destrezza. Tutto servirà al compimento dei miei disegni d'amore. Il mondo è in attesa del gran Messaggio d'Amore! 19 novembre 1968
Abbandona ogni cosa creata, forma nel tuo cuore una celletta nascosta e lì ritirati e pensa a Me solo. Dopo l'annunzio, mia Madre e gli Apostoli si raccolsero in preghie­ra. Fai altrettanto. Dio parla sempre agli uomini in un modo o nell'altro, ma gli uomini non sanno captare la Voce divina. Il Manoscritto non è stato un romanzo d'amo­re, ma un richiamo a tutti coloro che lo leg­geranno a voler guardare bene in Faccia il Cristo. Non guardare al tuo nulla, contempla invece la mia grandezza! 26 novembre 1968
Io Chissà come saranno ricevute queste parole del Manoscritto, dati i tempi di ateismo e di materialismo che attraversiamo...
Voce Divina Sarà ricevuto invece come un raggio di luce e come un palpito del mio Cuore, sarà immune da critiche e da commenti. Sarà come una nuova e recente rivelazione del mio immutato Amore per gli uomini, come un richiamo a tutti di voler tornare al mio Cuore che langue d'amore! Scrivi tutto questo, figlia cara, scrivi­lo! È una nuova promessa che ti faccio oggi, nella festa della mia Madre Immacolata! 8 dicembre 1968
Prendi su di te il mio giogo, vale a dire le colpe delle anime Sacerdotali e aiutami a portarle. Nel Getsemani e sul Calvario, allora e fino alla consumazione dei secoli, il mio peso fu e sarà di tutta l'umanità. A te ne darò solo una minima parte, quella di questa cate­goria. Sei stata tu a volerlo e la tua offerta mi ha riempito il cuore di molta gioia. Io non te l'avrei mai chiesto, rispetto sempre il dono che ho fatto alle mie creature. Caricati questo fardello e insieme saliamo il Monte Moria o il Golgota. Bisogna che siamo noi avvolti nelle tenebre, se vogliamo che essi siano la luce del mondo. Bisogna che soffriamo noi fame e sete, se vogliamo che essi siano nel­l'abbondanza e infine, bisogna che moriamo noi, se vogliamo che essi vivano; e se voglia­mo vederli rivestiti di candore, dobbiamo accettare di vederci noi rivestiti di fango e d'ignominia. Ascenderemo insieme questo Monte! Da sola non ce la farestí, sei troppo debole, ti darò la Mano. Ho sempre fatto così con le anime generose. Le prendo in Braccio come una mamma porta il suo bambino. Però bisogna ch'essi sappiano che insieme abbia­mo sofferto per loro! 9 dicembre 1968
Cogli le più piccole pagliuzze che si trasfor­meranno poi in oro ed offrile per le tue gran­di intenzioni, perché di piccolissime cose è fatta la tua vita. E con le piccole cose Io fac­cio le grandi e più piccole sono e più grandi Io le faccio. 13 dicembre 1968
Non affannatevi troppo per il Manoscritto, perché tutto si farà da sé.
Io Ma neppure il giudizio degli altri, così come prima richiesto?
Voce Divina Quello sì! Non per mancanza di fiducia nei due Padri che ne hanno riconosciuta invece la veridicità, ma per loro stessa conferma e consolazione. 22 dicembre 1968
Al Padre darai la chiave del tuo cuore. Raccontagli le mie Misericordie, tutto ciò che Io ho operato in te. Un cuore Sacerdotale ha bisogno di arricchirsi di queste esperienze. Col Sacramento della penitenza saprà distri­buire a piene mani il grano ai famelici, ricor­dandosi della nuova Misericordia che voglio adottare per questa nuova generazione. 23 dicembre 1968
Io A questo Papa mi sento legata con indicibile, devoto affetto. So che soffre tanto.
La mia preghiera e il mio sacrificio sono per il Papa. Sei contento, Gesù? 24 dicembre 1968
Giorno di Natale, seduta davanti al Televisore in attesa di vedere il Papa impartire la Benedizione Urbi et Orbi, ho udita la
Voce Divina dirmi: Annunzia agli uomini, figlia mia, pace e gioia! Un mondo nuovo si prepara, rinno­vato nell'Amore e nella mia grande Misericordia. Alle ore 15 dice: Di quanta fede Ebbe bisogno mia Madre per riconoscere in quel batufolo roseo di Bimbo appena nato, il Suo vero Dio e il suo vero Figlio! 25 dicembre 1968
Io Al mio stupore e alla mia meraviglia di tanta divina intimità, Gesù ha detto:
Voce Divina Invano i Teologi si sforzeranno di capire certi fenomeni mistici! Chi mi impedisce di tratta­re intimamente con le mie creature che Io ho create, dal momento che esse hanno accetta­to la mia intimità? Le tratto come voglio e in esse mi compiaccio. Nel crogiuolo dell'Amore, l'Amore ti mette! I Magi seguiro­no la loro stella e non si sbagliarono. V'è una stella per ogni anima. Beate quelle anime che seguono la loro stella e si lasciano rischiara­re da quella Luce! 28 dicembre 1968
Io Dinanzi al Televisore per ascoltare il discorso del S. Padre per la pace del mondo, d'un trat­to Gesù mi dice:
Voce Divina Siamo ai primi albori di una nuova risurrezione! Poi ha aggiunto: Mobilitate le forze della Chiesa!...
Io Più tardi ho voluto chiedere spiegazione di queste parole e Gesù mi ha risposto:
Voce Divina Ciò che tu non capisci... lo capirà il S.Padre.
Io Sorteggiando i Protettori dell'anno mi capita in sorte "Maria, Madre della Chiesa" : La mia gioia è delirante e di notte la Vergine SS.ma mi dice:
La Madonna Figlia mia, quando il tentatore vorrà tormen­tarti, risponderai che Maria, Madre della Chiesa, ti protegge. È sotto questo nuovo titolo che ormai mi invocherai, giacché alla Chiesa hai fatto dono di te stessa. Questo dia­mante l'ha aggiunto alla mia Corona il Papa Paolo VI. Mi mancava e gliene sono grata.
Voce Divina La zizzania è cresciuta nei giardini della Chiesa, ma ora che il grano è alto, è giunta l'ora di strappare l'erba cattiva. È il nemico che di notte e all'insaputa ha seminato nei miei campi. Ma il mondo si sveglia poco a poco!...
Io Ho chiesto: Signore! E tutti quei castighi di cui si parla nel Manoscritto per questo nostro povero mondo colpevole?...
Voce Divina Gesù mi ha risposto con queste parole, prima in latino, poi in italiano: Apud Deum miseri­cordia et copiosa redemptio! Presso Dio è la Misericordia e la copiosa redenzione! La mia redenzione può bastare a salvare mille mondi come la terra. Figlia mia, Io sono Misericordia in vita e Misericordia in morte. Sono Padre amoroso per chi mi ama e Giudice severo per chi mi rifiuta un palpito d'amore. Pensa a Me solo e di' a te stessa: devo ora occuparmi delle cose del Padre mio che è nei cieli! Ti mostrerò la mia Potenza e chi è Colui che ti conduce. La tua miseria è grande, ma la mia misericordia è infinita. 1 e 2 gennaio 1969
Spunta sul mondo un'alba, è come il sorgere di un nuovo giorno! 7 gennaio 1969
Non accettare mai una parola contro questo Papa, fosse pure dai tuoi cari, perché Io l'amo di "particolarissimo amore".
Io È la terza volta che me lo ripete!
Voce Divina Egli è la Vittima pura per la pace del mondo. Mediatore universale insieme a Me fra Dio e gli uomini. 16 gennaio 1969
Io Che cosa dovrei fare, Signore, per corrispon­dere a questi Tuoi incommensurabili doni?
Voce Divina Amarmi sempre più e sempre meglio!
Non guardare che Me! Non ascoltare che Me! Non amare che Me! Non servire che Me!
Consolarmi nelle pene, condividerle con Me! 31 gennaio 1969
Come da una roccia aperta nella montagna scaturisce un'impetuosa sorgente d'acqua sem­pre limpida e fresca, così dal mio Cuore sem­pre aperto scaturisce l'Amore per gli uomini. 19 febbraio 1969
Io Gesù m'invita a fargli l'Offerta.
Voce Divina L'offerta che mi farai e che il Padre benedirà, me la rinnoverai ad ogni battito del tuo cuore, ad ogni tuo respiro.
Io Offerta
Gesù, Sposo diletto, a Te e con Te, mi offro Vittima volontaria al Padre Celeste per il rin­novamento della vita religiosa e per ottenere alla Chiesa un Clero puro e santo.
Accetto quindi tutto ciò che Tu, Dio grande e Sommo, nella Tua infinita Bontà e Misericordia, per la salvezza eterna di queste anime, crederai giusto e opportuno di man­darmi di prove e sofferenze fisiche e morali, confidando non sulla mia fragilità umana, ma sulla eterna potenza del tuo Amore per gli uomini. Questa offerta giunga a Te, più frequente ancora del battito del mio cuore, attraverso la fornace ardente di carità del Cuore Immacolato di Maria, Madre della Chiesa. Se la pace del mondo dipende dalla santità della Chiesa, concedi ad Essa, per i meriti della Tua atrocissima Passione e Morte sulla Croce, che tutte le anime Sacerdotali e Religiose siano ammantate di purezza liliale e di santità. N.N. 20 febbraio 1969
Io Ho chiesto a Gesù quale titolo dovrà portare il Manoscritto e subito mi ha risposto:
Voce Divina S'intitolerà così:
Gesù parla ad un'anima
e poi il Padre metta come sottotitolo ciò che vuole.
Io Scrivo al Padre, ma temo di essermi sbagliata. Gesù riprende a dire:
Voce Divina Ti sei mai sbagliata fin qui? Perché ti sbaglieresti ora? Né tu, né il Padre potrete mai sbagliarvi. E ripete:
Gesù parla ad un'anima
è il titolo, poi il Padre aggiunga ciò che vuole. 27 febbraio 1969
Io Di notte vedo un bellissimo Crocifisso. La Mano destra schiodata tiene dei fogli. Chiedo che cosa significa e la
Voce Divina mi risponde: Il Manoscritto è nelle mie Mani, perché è opera mia! 28 febbraio 1969
Le mie parole sono un Messaggio divino e un annuncio di gioia, di letizia, di pace e di con­cordia fra gli uomini a cui si giungerà senza alcun dubbio dopo il grande travaglio che l'umanità subisce.
Voce Al Venerdì Santo fece seguito l'alba gloriosa della Domenica di Risurrezione!
Se non ho deciso di distruggere il mondo, vale a dire che voglio rinnovarlo e ringiova­nirlo. Gli alberi vecchi hanno bisogno di essere sfrondati e potati affinché mettano fuori nuovi germogli e i vecchi rami e le foglie secche vengono bruciate. Separare i capri dagli agnelli, affinché gli agnelli possa­no trovare pronti e ben preparati i pascoli ubertosi, ove poter pascere a loro agio e sem­pre pronte e limpide le fontane dell'acqua della salvezza. E il mio Sangue redentore che irriga le aride zolle rese descorrerà sempre sopra la terra finché vi sarà un serte del mondo delle anime e questo Sangue uomo da salvare. Sposa diletta! Io non sono morto sulla Croce fra mille tormenti per popolare d'anime l'Inferno, ma di eletti il Paradiso! 6 marzo 1969
Ti prometto grandi grazie per tutti coloro che avranno cooperato in un modo o nell'altro a far noto il mio Messaggio d’Amore. 8 marzo 1969
Voce "Gesù parla ad un'anima" è il titolo che Io ho dato e il sottotitolo:
"Celeste Messaggio d'Amore" è quello del mio Ministro. 9 marzo 1969
Voce Divina Devi proprio credermi, figlia mia, ho bisogno d'amore!... Così come un affamato ha biso­gno di pane e come un assetato ha bisogno d'acqua, Io ho bisogno di amore. 15 marzo 1969
Il mondo moderno è la mia rinnovata Passione! Anche se tutti i miei Sacerdoti mi abbandonassero, così come mi abbandonaro­no i miei Discepoli e Io rimanessi con uno solo di essi, come rimasi solo con Giovanni sul Golgota, Io rinnoverò il mondo! 19 marzo 1969
Lascerò che la Barca di Pietro vada a fondo e poi la tirerò in salvo. 3 aprile 1969
Sono i miei Teologi, i Dottori della legge che speculano sui libri per cercare le Verità seco­lari! Ma l'Amore non si trova fra le pagine dei libri e neppure la Fede! Hanno perduto l'Amore e con l'Amore, anche la Fede! Ed ora, come gli antichi Dottori di Gerusalemme, cercano di convincere il popolo. I misteri bisogna accettarli come tali e come tali viverli. La Fede è un dono di Dio che bisogna sviluppare e accrescere con l'amore. Il Teologo cerca fra le pagine del libro l'Amore, ma l'anima mistica, la mia sposa, lo trova piantato nel suo cuore, così come i chiodi furono piantati nella mia Carne.
Il rinnovamento sarà come una nuova crea­zione ed allora molti crederanno in Me. Da tanto male, tirerò fuori tanto bene. Ora voi gemete come una madre nelle doglie del parto. Piange e si rattrista la Chiesa tutta, il Papa, il popolo di Dio dinanzi a tanti lutti, tanto disordine che grava su tutta l'umanità; ma quando sarà nato l'uomo nuovo, quando il mondo sarà rinnovato nel suo dolore e nella sua pena, allora il vostro pianto si muterà in grande gioia. Sarà questo il nuovo giorno, la nuova epoca che finalmente sosti­tuirà all'odio l'amore e gli uomini davvero diventeranno fratelli fra loro e nel mio Nome.
La parola di Dio non si soffochi, né si metta a tacere, perché la Sua parola è eterna, come eterno è il suo Essere.
Nulla è mutato in Me!
Sono Misericordia, Perdono e Amore!
Il Buon Pastore veglia sul suo gregge e le sue pecorelle ascolteranno la Sua Voce e vi sarà un solo ovile sotto un solo Pastore! II tempo non conta, ciò che conta è l'eternità! Quando tutto sembra perduto, allora tutto è guada­gnato. Non temete, o piccolo gregge, il mio Nome è Redentore e Salvatore! Giorno di Pasqua, 6 aprile 1969
Così come i miei Apostoli furono Messaggeri della buona novella dopo aver molto soffer­to per Me, ugualmente questa generazione che soffre ed è travagliata, sarà il seme fecondo di una nuova vita che si prepara per il mondo. 7 aprile 1969
Portare il peso gli uni degli altri!... Sui dolori che affliggono in questo momento la Chiesa, causati dalle defezioni di anime consacrate, stendi, figlia mia, il velo com­passionevole delle tue lacrime e versa sui miei Piedi il profumo delle tue preghiere, così come fece la Maddalena, affinché molti peccati siano perdonati. Continua a dire: Le tentazioni contro la virtù della purezza sono sempre più potenti e senza una grazia speciale e una grande vigilanza è difficile all'anima resistere. Ecco perché i Confessori devono essere misericordiosi con queste anime e aiutarle in tutti i modi a risollevarsi con l'aver molta fiducia in Me, che posso e voglio riammetterle al convito celeste. 17 aprile 1969
Io O Gesù, suscita il Condottiero, colui che introdurrà il tuo popolo nella terra promessa.
Voce Divina E Gesù mi risponde: Il mio Condottiero è Paolo VI, Apostolo delle genti.
Se se ne volesse ascoltare la parola!...
Manderò lo Spirito Santo per rinnovare la faccia della terra e sarà come una seconda Pentecoste. Hai visto quel Cuore i cui raggi toccavano la terra? Ebbene! Così sarà! Dal mio Cuore partirà la gran Luce per illumina­re tutti i popoli seduti nelle ombre del pecca­to e della morte. Pentecoste, 25 maggio 1969
Non devi tener celato nulla di ciò che ti dico, perché tutto è a beneficio dell'intera umanità.
Ciò che ti dico nell'intimità, ripetilo alla luce del sole, ciò che ti sussurro in un orecchio, predicalo sui tetti. 27 maggio 1969
Io Davanti al Televisore, il Papa in Africa, la folla delirante. Gesù dice:
Voce Divina La Chiesa è in trionfo! Ecco il nuovo seme! Questo vuol dire mobilitare tutte le forze della Chiesa! 1 agosto 1969
Non ti è lecito recitare Ave Maria allorché lo Spirito parla. Come il sussurro che fa il vento fra gli abeti, così spira questo venticello soave che porta la parola di Dio agli uomini. Soffia dolcemente per ravvivare, riscaldare, infiammare il cuore dell'uomo. È lo Spirito che anima e vivifica e dà la vita a ogni esse­re vivente. Ascolta sempre questo soffio! 16 agosto 1969
Se non è conveniente desiderare le rivelazio­ni divine, quando queste sono gratuitamente concesse, bisogna però subito consegnarle. 8 settembre 1969
Io Mio Dio!... Giungerò a salvarmi? Chi sei Tu, mio Dio, e chi sono io?!...
Voce Divina Questa è vera luce che inonda la tua anima. divina Questa luce non posso negartela, perché avendoti chiesto grandi cose, devo ora, in questo modo testimoniare che l'Autore del libro sono Io. Questa conoscenza del proprio "Io" nessuno può dartela, né i libri, né i Teologi, ma solo Colui che disse: "Sia fatta la luce e la luce fu": Questa conoscenza è la contemplazione infusa. La contemplazione infusa è quel raggio di luce divina che pene­tra nell'anima e le fa vedere e conoscere per un momento Dio, tale quale Egli è. 23 settembre 1969
Il Manoscritto è giunto in porto! 25 settembre 1969
8 ottobre - Notte:
“Vox clamantis in deserto: Dirigite viam Domini”:..
Io Ho chiesto: Signore, a chi si possono appli­care queste parole? Mi ha risposto;
Voce Divina Mi ha risposto: Al Manoscritto!
Io 9 ottobre - Ho ripensato a queste parole ma non ho trovato un'applicazione al Manoscritto. Ritorno più tardi per un'altra mezz'ora di meditazione in Cappella. La
Voce Divina si è fatta palese e ha ripetuto: "Vox cla­divina mantis in deserto: Dirigite viam Domini"! Il Manoscritto è pronto, sarà la Voce che chiamerà a raduno. Il Messaggio è giunto in porto! Agli umili e ai poveri è affidato il Messaggio della salvezza. Sono sempre queste le mie preferenze. Non per coloro che posseggono denaro e mezzi di conqui­sta, ma per coloro che come Me sulla terra, vivono di stenti e di povertà. Ai pastori affidai il Messaggio di annunziare la buona novella e ai pescatori quello di fondare la Chiesa.
Io È incominciata la S. Messa delle ore 9. Signore, devo restare, oppure ritirarmi? Voce Divina Va' in cella, perché non potresti ascoltare simultaneamente due voci.
Io Ritorno in cella. Gesù ha continuato:
Voce Divina Comunicherai al Padre ciò che ti dico: È bene che il Manoscritto termini con questo Messaggio: Non è vero che oggi non si possa più vivere in perfetta povertà, sottomissione e ubbidienza. Il mondo ha bisogno di questo grande e spettacoloso contrasto. Non lasciatevi illudere o suggestionare dallo spirito malefico che con ogni mezzo cerca di distruggere nell'uomo le sante e divine ispi­razioni per allontanarlo dal bene.
Un uomo povero, umile, obbediente, è una potenza inespugnabile.
Vivere in perfetta povertà in un mondo paz­zesco di piaceri e di lusso, è la follia della Croce, e la follia della Croce è sempre di attualità.
Seguire Cristo e Cristo Crocifisso è per tutti i secoli e per tutti i giorni. Tanti sono i fanati­ci che per affermare una loro idea, muoiono protestando, o di fame o sul rogo. Solo Cristo non trova più nel mondo i fanatici o i veri innamorati della Sua dottrina e della Sua Croce! 9 ottobre 1969
Quando Io posseggo un'anima, la muovo in tutte le direzioni, così come faccio soffiare il vento e come agito le acque del mare. Allora quest'anima inconsapevolmente si muove, parla, agisce, ma non è più lei che si muove, parla, agisce; sono lo che la conduco ed essa compie in tutto la mia Volontà, giacché la forza dell'amore ha fuso insieme le nostre volontà e il più debole ubbidisce al più forte. "Tu es, Deus, fortitudo mea!" : Ricordalo! Mai una preghiera o una lacrima in favore di un'anima sarà da Me rigettata! Sono il Buon Pastore che raccoglie intorno a Sé il piccolo gregge! 25 dicembre 1969
Troppo s'indugia per far conoscere al mondo le mie Misericordie!...
Io Il Padre mi dice d'impegnarmi subito a compilare il Vademecum.
VD Te lo detterò Io il Vademecum!
Io Poi ripete: Troppo s'indugia per far conosce­re al mondo le mie Misericordie, il mio Voce Divina Messaggio di Amore e di Perdono! Più tardi dice ancora: Tutto si farà da sé!... (Parecchie volte Gesù ha detto che "tutto si farà da sé").
Io Come fare a diffondere il Tuo Messaggio, Gesù?...
Voce Divina Cominciate con poche copie... ma non tenete chiuso in un cassetto il mio Messaggio d'Amore e di Perdono! Parlate!... Agite!... Io potrei far giungere il mio Messaggio fino agli estremi limiti della terra, i miei Angeli sareb­bero i Messaggeri... ma voglio la vostra coo­perazione! 1 gennaio 1970
Intimità divina! Per parlare agli Angeli e ai miei eletti, non uso la parola, ma per conver­sare con i figli dell'uomo, il Verbo s'è fatto Carne! 6 gennaio 1970
Io Sto preparando il Vademecum, (che poisarà rifatto perché Gesù mi dirà in seguito di "togliere" e di "aggiungere" qualche cosa). Dice la
Voce Divina Molti Sacerdoti, leggendo queste pagine, si batteranno il petto, e come Longino diranno: "Veramente Questi è il Figlio di Dio!" Ti mostrerò la mia Potenza e tu vedrai le molti­tudini sitibonde di pace e d'amore sedersi al pozzo di Giacobbe, chiedendo di bere di quell'acqua che zampilla fino alla vita eterna divina. "Da mihi animas, cetera tolle". 11 gennaio 1970
Soffierà il mio Spirito sui quattro punti car­dinali della terra e chiamerò a Me tutti i popoli! Notte del 24 gennaio 1970
È giunta l'ora della nascita del Vademecum delle anime Sacerdotali. È l'ora di farlo circolare! Basteranno anche cinquanta copie, tutto il resto si farà da sé!... Il Vademecum avvalorerà la parola del Papa sul celibato sacerdotale. Ripete: È l'ora della nascita del Vademecum! 4 febbraio 1970
Il Corpo Mistico di Cristo deve essere salva­to!... Voglio "purgare" la mia Chiesa e rinno­varla questa Sposa diletta del mio Cuore!... Voglio che i miei Ministri indossino tutti l'a­bito candido delle nozze. Gli uomini sposati continuino a santificarsi nel mondo nella loro condizione di sposati, perché se manca­no i Sacerdoti in parecchie parti del mondo, Io saprò suscitarli i veri innamorati di un Cristo povero e Vergine!
Tanto più numerose saranno le vocazioni al Sacerdozio, quanto più accurata sarà questa ripulitura.
I giovani vogliono vivere una vita autentica. Ritengo una mancanza di fiducia in Me il biso­gno che alcuni sentono di voler combinare insieme la vita coniugale e quella Sacerdotale. Non si possono servire due padroni! Ti ho detto ieri che "voglio purgare" la mia Chiesa, toglierle dal volto ogni ruga perché riacquisti il suo primo vigore e giovinezza. 14 febbraio 1970
La Madonna Il timone della Barca di Pietro è nelle mie Mani, perché Io sono Maria, Madre della Chiesa, e a Me conviene prendere cura del gregge del mio Figlio diletto. 20 febbraio 1970
Io Già da ieri ho ricominciato la nuova prepa­razione del Vademecum così come Gesù vuole che sia, e mentre scrivo prego intensa­mente per sapere se è veramente giunta l'ora della pubblicazione... sento tanto timore e tanta... confusione!
Ed ecco a consolarmi in questa angoscia la dolcissima e soavissima Voce di Gesù:
Voce divina Con insistenza mi chiedi se è giunta l'ora della pubblicazione del Vademecum!...
È giunta l'ora che dal mio Cuore si riversi, più impetuoso che lo scroscio delle cascate del Niagara, il diluvio delle mie grazie sulle anime. Più non posso trattenermi dal "dare", perché gli uomini sono assetati e affamati di amore e di perdono. 2 marzo 1970
Io Alla prima pagina di questo Vademecum la voce della cara Sorella dal Cielo aveva detto:
Sorella Il Signore freme per rovesciare sul mondo le cateratte della Sua Misericordia, ma il mondo non è pronto a riceverla! Bisogna che il mondo si appresti a ricevere
Il gran Messaggio d'Amore! (13 marzo 1968)
Voce Divina Si chieda la massima pubblicità del Vademecum. 5 marzo 1970
Durante la Via Crucis. Hai fatto violenza al Mio Cuore, colomba mia! Potevo rigettare la tua offerta per le anime Sacerdotali e la tua sete per le anime?... Il Vademecum?!... Una ricompensa a questa tua offerta! Molte anime si arrenderanno al mio Amore! Un nuovo patto, una nuova alleanza, un nuovo Sacerdozio!... 7 marzo 1970
Che dono ti ho fatto! E intanto ti copro con le mie ali... Si deve poter dire che hai soffer­to per il tuo Dio fisicamente e moralmente, perché, lo sai?.. non è cosa tanto facile aver da fare con certi Teologi che frugano dapper­tutto e vogliono scoprire segni nei cieli!... 9 marzo 1970
Io È terminato il Vademecum! Quando devo consegnarlo?

Voce Divina Al più presto, figlia mia! 11 marzo 1970

* * * * * *
Io Ho consegnato stamane il Vademecum al Padre. Ieri faceva maltempo e non mi Voce Divina sarebbe stato possibile uscire, ma Gesù mi divina disse: Domani invece farà bel tempo! Mi alzo, apro le imposte e Gesù dice: Vedi?... Splende il sole!
Io Scendo in Cappella e dal Crocifisso (affresco al lato destro dell'altare) mi vengono ondate di quel delizioso profumo che già conosco e così dal finestrino dell'autobus. Gesù è con­tento! Ieri sera sono andata a letto tardi per terminare il Vademecum, ma appena spenta la luce, mi si è presentato davanti agli occhi un fascio legato di enormi gigli bianchi con delle foglie verdi. Mai visto gigli come quel­li, di un candore immacolato. La luce era spenta, ma io ero sveglia. Quei gigli erano di una bellezza indescrivibile. Il solo ricordo oggi mi fa esul­tare di gioia. Sono scomparsi e poi ancora apparsi alla mia vista incantata. Dopo, un altro fascio di fiori - quali?.. non li ho mai visti. Erano bellissimi, di colore giallo oro e luccicavano. Oh, saranno i fiori delle aiuole del Paradiso! mi son detta - e subito sono caduta in un sonno felice e profondo. Di comune accordo col Padre scegliamo un bel giglio come copertina al Vademecum, simbo­lo di quella purezza che Gesù desidera dalle anime a Lui consacrate. 12 marzo 1970
La Madonna Stanotte così mi ha detto: Figlia mia, tu non sai i prodigi che Gesù intende operare col suo Messaggio di Amore. Gesù è contento! Hai bisogno di essere confortata, figlia mia!
Io O mio Gesù, che cosa hai voluto fare con me?...
Voce Divina Una cosa sola!...
Io Ho pianto tanto oggi, ma sento una gioia così grande, così profonda, perché "molte anime si arrenderanno al suo Amore"! Il Vademecum sta per venire alla luce e percorrerà le vie del mondo, andrà vicino e lonta­no come il soffio dello Spirito Santo, dolce­mente... soavemente! 14 marzo 1970

O Gesù, sei in ascolto?

Voce Divina Sono sempre in ascolto con le mie creature.
Io O Gesù! Come sei? Esprimo il desiderio di volerlo vedere. Mi risponde la
Voce Divina Sono Bellezza increata, Bontà infinita, Misericordia senza numero, Perdono mai conosciuto e Amore incomprensibile a qual­siasi mente umana. 15 marzo 1970
Io O Gesù, dove sei? Vorrei essere sempre con Te, sempre! Ma perché a me, Gesù?!... Voce Divina Perché tu costantemente mi cerchi e, da chi mi cerca, Io mi faccio costantemente trovare. Non mi nascondo a coloro che scelgono la mia compagnia! Ed altri segreti ti rivelerò. L'Essenza del mio Essere! 17 marzo 1970
Accetta le confidenze che ti vengono fatte, ma non cercarle. Cerca solo quelle che ti fa il tuo Dio. Altri segreti ti svelerò: l'Essenza del mio Essere!
Io Penso tra me che dovrò sforzarmi a rag­giungere l'unione trasformante, ma Gesù mi dice:
Voce Divina Siamo già uniti in matrimonio con vincolo indissolubile con quel dono che ti ho fatto.
Io Allora io che ti darò in cambio?

Voce Divina La tua fedeltà e la fiducia che sempre porrai nelle mie Parole. Questo solo mi basta!

La Madonna dice che Gesù vorrà operare prodigi col Vademecum. 18 marzo 1970
Io Improvvisamente svegliata da un sonno profondo ascolto dire dalla
Voce Divina Come da un fiume limaccioso che ingrossava sempre più, le acque salivano... salivano!... Erano i delitti di tutti gli uomini, di tutti i tempi
Io (Sento che sono in colloquio con Gesù nell'Orto).
La mia mente è illuminata da una grande luce interiore. Scrivo queste parole, prego brevemente, poi torno a letto perché fa molto freddo. Prendo la corona in mano per recita­re i misteri dolorosi, ma Gesù riprende a dire:
Voce Divina Resta con Me, ché non ne posso proprio divina più!...
Solo per guardarmi!... per contemplar­mi!... Altri segreti voglio svelarti!... L'Essenza del mio Essere!... (È la terza volta che me lo ripete). Continua a dire: Come Dio non pote­vo né soffrire, né morire, ma come Uomo, ahimé!... A quanto caro prezzo dovevo paga­re ciò che volli ad ogni costo comperare!... Fu gettata la sorte su di Me: “Il prezzo più esor­bitante Egli pagherà”
Io Finito di scrivere queste misteriose Parole, Gesù ha aggiunto:
Voce Divina Ora ritorna a letto, perché non ho bisogno di averti ammalata, ma sana!
Io (Ha voluto dire che c'è ancora da lavorare). Ho pregato a lungo, compassionando i nostri tristi tempi. 19 marzo 1970
Appena sveglia stamane, ho riletto ciò che avevo scritto alla mezzanotte precisa e ho chiesto al Signore di concedermi il dono delle lacrime per poter piangere insieme a Lui! Mi ha risposto:
Voce Divina Neppure quello è necessario!.. Solo l'assenza divina del peccato!... Ha voluto dire che basta solo evitare il peccato. Poi all'Offertorio mi ha detto:
Voce Divina-Io Tutto ciò che ti dico, voglio che si sappia! Di divina quanti dubbi, di quanti sofismi la mia Chiesa va via via rivestendosi! Sono i miei Ministri che vogliono buttar via Verità e Fede! Pensi che i miei Sacerdoti abbiano tempo per intrattenersi con Me? Vengo da te, non per correggere i tuoi difetti, ma per una corri­spondenza di amore, per aprirti il Mio Cuore come ad un'amante appassionata che non sa vivere che per l'amato. Il suo pensiero lo segue, il suo amore lo cerca, le sue ansie e i suoi problemi l'assillano. Vengo come un amico da un'amica, un fratello da una sorel­la, uno sposo dalla sua sposa. Ti ho dati grandi segni di fiducia, ma anche tu me ne hai dati. E’ difficile per una creatura umana credere tutto ciò che fin qui hai creduto! Oh, la Fede!... A chi mi rivolgerò sulla terra per una parola di conforto?... Tutto questo meri­ta una ricompensa, ed Io, Dio giusto, non mancherò di dartela. Voglio mostrarti il mio Cuore Umano in tutta la sua sensibilità. 20 marzo 1970
Il giorno finale sarà il gran giorno in cui la Misericordia e la Giustizia si abbracceranno nell'Amore eterno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Nessuno potrà dire che non gli sarà stata usata misericordia e perdono, per­ché proprio in quel giorno si mostrerà al mondo quanto il Padre abbia amato gli uomini fino a sacrificare per essi il Suo Figlio diletto. Il Vangelo sarà predicato a tutte le creature prima della fine del mondo, cosicché nessuno potrà essere scusato d'ignoranza. 24 marzo 1970 - Martedì Santo
Io Ho passato una settimana d'indicibili soffe­renze fisiche... e morali. La minaccia d'infe­zione! Ma cerco di nascondere il più che posso. Offro tutto per la mia grande inten­zione. Ma anche Gesù è assente... e si fa tanto cercare... bramare!... Oh, mio Dio, potessi Tu dirmi come all'ansiosa Maddalena: "Maria"! ed io subito ti risponderò con gioia indicibi­le: "Rabboni"! Maestro adorato, sei Tu?.. Sei alfine tornato? Oggi, Pasqua, giorno di gioia, soffro tanto, ma non perdo coraggio, né entusiasmo. E verso sera, Gesù più non resi­stendo all'amore che lo cerca, mi dice:
Voce Divina Oh, quanto mi diletto nel farmi così cercare! Pasqua, 29 marzo 1970
Io Pene fisiche e morali. Sono arcisensibile, lo so! Soffro per un'anima, Gesù lo sa e mi dice:
Voce Divina Non guardare a queste pene, figlia mia, per­ché grande sarà la tua ricompensa nei Cieli. Devi crescere in umiltà, devi crescere nell'a­more. Tutto è un bene per chi ama sincera­mente Dio ed Egli sa trarre la sua gloria da ogni pena, da ogni dolore pazientemente sopportato.
Io Poi Gesù mi ha molto consolata, perché la mia pena è per Lui. Egli lo sa. 4 aprile 1970
Voce Divina Così come tu mi manifesterai al mondo, anche Io ti manifesterò. 5 aprile 1970
Ti ho creata a mia Immagine e somiglianza per le pene, le contraddizioni e il dolore. 6 aprile 1970
Quando ti ho detto che avrei impresso su di te la mia Immagine, ho voluto dire l'Immagine del Dio dell'Amore, e non ti ho promesso di liberarti da ogni colpa, da ogni
difetto, ma di renderti perfetta nell'Amore. Sì! Perché non ti ho promesso di farti simile agli Angeli sulla terra, ma nei Cieli! 7 aprile 1970
Io Circa le difficoltà che il Padre incontra per il Vademecum, Gesù dice:
Voce Divina Attenti! È l'ora delle tenebre... Il diavolo, geloso, cerca d'impedire la pubblicazione, ma abbiate fiducia! E’ necessario che l'umano si mescoli al divino. Quando fui confitto in Croce, quanti erano quelli che credevano in Me? Ogni opera divina è contrassegnata dalla Croce e dalla contraddizione. Questo ne è il sigillo! 11 aprile 1970
La Teologia vuole rinchiudermi in un cerchio, ma Io non sono condizionato alla durata del tempo! (Perché si è detto che le rivelazio­ni sono di breve durata).
Io Però Gesù è conten­to lo stesso, malgrado gli ostacoli che si opporranno al Vademecum, perché dice che è giunto in buone mani! Ed aggiungere:
Voce Divina Oh, la misera idea che gli uomini hanno del loro Dio, anche coloro che spendono la loro vita chini sui libri! Ma io sono Padrone di Me stesso! Sorgono ancora molte difficoltà e rifiu­ti e necessariamente il ritardo della stampa. Però il Signore dice che “è buon segno”. 30 aprile 1970
Io Nulla però mi turba, sono serena e fiduciosa. Se è Opera Sua, così come effettivamente è, il Signore saprà farla venire alla luce. E d'improvviso ascol­to la (Sono intenta a rigovernare le stoviglie)
Voce Divina Lo strumento serve finché serve, poi lo si mette a riposo, ma l'Artista non dimenticherà mai il suo pennello, né l'Autore la sua penna. 6 maggio 1970
Io Sono ricoverata in Clinica per un piccolo intervento. Sono sola e quindi posso pregare a lungo e dire al Signore tante cose... maga­ri tante sciocchezze. O mio Gesù, aiutami ad essere tutto ciò che Tu vuoi ch'io sia: una fiamma di amore. E così mi risponde la
Voce Divina Devi essere più dolce e compatire le sorelle che mancano, perché non a tutte Io ho dato dieci talenti! 22 maggio 1970
Le tue parole sono tutte piene di speranza, figlia cara, perché hai creduto a tutto ciò che ti ha detto il tuo Dio. Ti lascerei delusa? Ciò non sarebbe degno d'un uomo, ancora meno del tuo Gesù. Continua a credere ed a spera­re ed infondi nelle altre anime questa spe­ranza. Vivi nell'attesa della realizzazione delle mie promesse. La tua via è l'amore! 30 luglio 1970
Non avere altre esigenze che l'Amore! Perché grande è la Santità del Padre mio. Ti ho
voce amata d'eterno amore, figlia mia, ed altro divina non ti chiedo che amore. Da tutta l'eternità ti ho amata!... Sappimi rendere amore per amore. Sono un Dio geloso ed esigente e provo le anime per vedere se ciò che ricevo è oro puro, perché Io ho dato tutto Me stesso. 6 agosto 1970 10
Improvvisamente durante la benedizione la
Voce Divina dice: L'imprimatur verrà per gioia e consolazione del Padre. Come?... Quando?... Dopo la mia morte?... Non lo so! 8 agosto 1970
Io Passano i giorni, anche i mesi. Quanta, quan­ta aridità!... Gesù la chiama le eclissi.
Voce Divina Il sole non cessa di splendere durante le eclissi, sono i corpi celesti che si interpongono e ne offuscano la vista. Sono le nebulose della Fede! 10 settembre 1970
Quante volte mi sono avvicinato a te con la mia Croce e tu non mi hai riconosciuto! Più un'ani­ma è miserabile e colpevole e più ha diritto alla mia Misericordia ed al mio Perdono. Sono i diritti acquisiti dal figliuol prodigo, diritto al banchetto, all'abito nuziale ed all'anello! 2 ottobre 1970
È giunta l'ora di manifestare al mondo l'an­goscia del mio Cuore! 11 gennaio 1971
Voce Divina Non distrarti da Me! Siamo in intimo colloquio. Ho bisogno di amarti!... Ho bisogno, dico, Io, che sono il tuo Dio, il tuo Creatore, l'Onnipotente, ho bisogno del soffio, del calore, del bacio della sposa! Forse vuoi chie­dermi stupita: Come mai? Ma ho bisogno d'amore, e tanto... tanto!.. Ho bisogno di tutto quell'amore che mi viene negato; perciò bisogna raddoppiare l'amore. Quale Dio è più vicino alla sua creatura di Me? E come mai non mi vedete?... non mi udite?.. Non vi accorgete della mia Presenza? Passo in silen­zio in mezzo a voi, è vero! Ma alla mia Presenza si agitano le acque e tutto travolgo­no, si commuovono i cieli e tuona l'uragano, e voi non vi accorgete che Io passo. Passo cercando, chiedendo, ammonendo, suppli­cando... Passo cercando l'amore! 14 gennaio 1971
Io Sono passati tutti questi mesi quasi senza nes­suna comunicazione. Gesù è stato silenzioso e nascosto. Ho sofferto molto durante questo tempo, sofferenze fisiche... Ma quelle morali di gran lunga superiori alle fisiche. D'improvviso oggi, senza neppure che io più vi pensassi, la
Voce Divina ha detto: “L'imprimatur desiderato verrà per mezzo di P.V. G”. 4 giugno (Venerdì) 1971
Io Sabato 5 giugno, il Padre al telefono mi dice d'indovinare una grande e bella notizia. Ho subito risposto che era 1'imprimatur ricevuto per mezzo di P.V.G.!
Sono felice! Ma ho nel cuore tanta di quella amarezza che m'impedisce persino di gustare a pieno questa grande gioia. Ho bevuto con Gesù qualche goccia di quel calice del Getsemani, assaporando l'ingratitudine umana. Il Padre si occupa della stampa e di tutto il resto... Odo Gesù dirmi di mettere come sottotitolo
Voce Divina “Vademecum delle anime Sacerdotali e Religiose”. 22 giugno 1971
Io Ancora tante, tante prove fisiche e morali, tanto da farmi pensare che verrà presto lo Sposo!
Voce Divina Avendoti scelta per essere il mio portavoce, dovevo modellare il tuo sul mio Cuore. C'è una grande differenza fra il Cuore del tuo Dio e quello degli uomini, figlia mia! Fare del bene e non ricevere in cambio che ingratitu­dine?... Figlia, ti amo! Grande è la tua ama­rezza, ma più conforme al Mio è il tuo cuore. 13 luglio 1971
Sorella La mia parola, quella di Gesù e la tua offer­ta, tutto di pubblico dominio fra breve... Ci pensi?... Oh, che grazia! 14 luglio 1971
Io Ritardi non giustificati da parte della tipo­grafia, attesa ritardata delle bozze. Bozze
giunte macchiate d'inchiostro là dove Gesù parla di Povertà (vedi 9 ottobre 1969) e tanti altri inconvenienti per cui è chiaro capire che il demonio è geloso... Finalmente una lettera del Padre mi dice che presto il Vademecum sarà in libreria. Si rallegra al pensiero che diversamente da tanti altri messaggi che cir­colano, questo parla sempre di Misericordia, di bontà e di perdono. Chiudo la lettera e la rimetto nella busta e odo la
Voce Divina dire: “E così infatti sarà! Vincerà la mia Misericordia, perché gli uomini non resteran­no più sordi al mio Amore!” 9 settembre 1971
Figlia mia, le tue azioni, anche se in appa­renza sembrano un fallimento, in realtà tali non sono, perché ispirate da una purissima intenzione di piacere al tuo Dio. Come una sposa adorna di gioielli, così appare l'anima al cospetto del suo Signore! 22 settembre 1971
Io Mentre rileggevo su "Il Gran Messaggio di Amore" (7 ottobre 1967): È la Vergine SS.ma che trattiene ancora il castigo. Se per un momento solo la Madonna dovesse cessare di intercedere con i suoi eletti, il mondo non esisterebbe più!... La
Voce Divina ha detto: - Ed è quel braccio della Vergine divina intercedente, che Satana ha istigato al pre­sunto pazzo di mutilare.
Io (Domenica di Pentecoste, 21 maggio, nella Basilica di S. Pietro, un ungherese, Laszeo Toth, ha mutilato a colpi di martello la statua della "Pietà" di Michelangelo. I giornali ne hanno diffusamente parlato. Indignazione pubblica anche all'estero). La
Voce Divina ha soggiunto: - Ma quello è il braccio della statua! Il vero Braccio della Madre di tutta l'umanità non è caduto, ma continua a inter­cedere per tutti i forsennati. 25 maggio 1972
Io Gettando uno sguardo su tutta l'umanità sof­ferente, ho chiesto: - Hai cessato, Signore, di amarci? Mi ha subito risposto:
Voce Divino Ha cessato il sole di splendere?... L'Amore di Dio è eterno, non subisce mutamenti!... 17 settembre 1972
Così all'improvviso Gesù dice:
Il fiore della roccia è sempre verde! È il fiore della speranza: Il fiore della roccia è al ripa­ro dai venti e resiste alle tempeste!... Non hai mai dispiaciuto al tuo Dio! È bello non dare dispiaceri ai propri genitori! Poi con voce molto accorata ha aggiunto: Mi rincresce veder soffrire così tutta l'umanità, ma il mondo non si sveglia ancora!...
Io Povero e caro mio Gesù, sei in attesa del nostro risveglio... ma noi siamo pigri e indolenti e siamo ciechi da non vedere più la Tua Luce e sordi da non udire più la Tua Voce! 18 settembre 1972
Voce Divina Non importa come sia questo fiore. È un fiore nuovo sbocciato sulla roccia del mio Sepolcro. È il fiore della speranza, il fiore della Risurrezione! Un'anima sola insieme a Me, può salvare il mondo!
Io Poco dopo, su di un libro aperto per caso, leggo: - Quando Cristo ha trionfato in un'a­nima, l'anima aiuta il trionfo di Cristo nel mondo! 19 settembre 1972
Voce Divina Così ripete da giorni Gesù: Le tue mani saranno canale di grazia.
Io Siccome non ho annotato queste parole, le ripete ancora finché, scartando ogni pensiero di vanagloria e dando ad esse il loro giusto significato, mi sono decisa a
Voce Divina scriverle: Canale di grazia, saranno per le anime che leggeranno la Parola di Gesù. 21 settembre 1972
Io Non potendo dormire, mi alzo e prego e vedo venire dal cielo grossi fasci di luce.
Voce Divina È luce divina su questo mondo ottenebrato - ha detto la Voce. 25 settembre 1972
Tu non sai quanta gioia dà al mio divin Cuore lo sforzo che fai per nasconderti. 21 giugno 1973
Nulla di straordinario avverrà mai in te, affinché il Messaggio corra tranquillo come le acque di un fiume. Una segretaria deve distinguersi per la sua esattezza e fedeltà, altro non è necessario. Impegnati in questo nuovo lavoro che il Padre desidera (cioè la compilazione e ricerche di questo libretto per arricchire le future edizioni). Abbandonati!... Affidati!... Ti ho mai tradita?... Te ne sarò grato!...
Io Questo lavoro da tempo desiderato dal Padre mi era riuscito quasi impossibile incominciare e mandare a termine per la mancanza di tranquillità e pace, che mi venivano meno per la carica che ho coper­to fino a poco tempo fa. Ma poi libera da impegni, ho potuto, indisturbata e solitaria, portare a compimento questo lavoro che mi ha riempita di nuova gioia e ammirazione, risfogliando il grosso Manoscritto, colmo di tante divine Misericordie per tutta l'uma­nità. È stata visibile e indiscussa l'assisten­za divina, perché ciò che "non ho trascrit­to" è ancora prematuro manifestare. Ed ho detto a Gesù: Ora non ho più nessun lavo­ro di responsabilità!
Voce Divina Sei la mia segretaria, non ti basta? 20 luglio 1973
Io Ho rivisto il bel Crocifisso esistente in una vecchia Casa ove mi sono recata per affari. Inginocchiata ho detto: - Eppure, Gesù, mi hai allontanata da questo Crocifisso per me tanto eloquente! Subito mi ha risposto:
Voce Divina Allontanata dalla mia Immagine, non dal mio Cuore! Poi dice: Non sei perfetta, ma desiderosa di esserlo! 21 luglio 1973
Io non porto mai turbamento nell'anima, ma pace, gioia, serenità! Tempo verrà quando ti rivelerò al mondo! E più tardi: Di quanti grossi spropositi certe persone vanno man mano arricchendo la mia Chiesa! Si predica "Povertà per tutti gli altri", ma "benessere per se stessi". 24 luglio 1973
Chi mi avrà confessato davanti agli uomini, anch'io lo confesserò davanti al Padre mio. L'Angelo dell'Apocalisse saprà un giorno riconoscere fra i "Segnati" tutti quelli che hanno saputo confessare il mio Nome. Infine, sono sempre alla ricerca dell'amore! E l'amo­re non mette limiti a sacrifici e rinunzie, sicuro che un giorno verrà beato, giorno di piena letizia, quando ogni sofferenza sarà ricompensata. 4 agosto 1973

EL CIELO ETERNO. El encuentro con Dios, muerte, juicio y purgatorio:




Cristobal Villalpando  1686.jpg



EL CIELO ETERNO
Mensaje de Nuestro Señor Jesucristo a una monja anónima, Italia


Este mensaje ha sido aprobado por varias censuras eclesiásticas en sus diversas ediciones y cuenta con el permiso del P. General de los Franciscanos O.F.M.
Presentado el 7 de febrero de 1972 a S. S. Pablo VI, el Papa por carta de Mons. Benelli el día 26 agradecía el obsequio; y daba su bendición apostólica.
El texto presentado a continuación es un extracto del manuscrito de 450 páginas de una religiosa que permanece en el anonimato, que anotó día a día por obediencia a su director espiritual, también anónimo, todas las manifestaciones sobrenaturales, locuciones de la Virgen, de Jesús, y de su hermana que duraron desde julio de 1967 hasta los primeros meses de 1970, y después con largos intervalos hasta 1974. Hemos seleccionado para esta sección solamente las partes relacionadas con el purgatorio y el Cielo. En 1967 murió su única hermana - que era maestra y vivía con su hermano casado -, lejos de ella, causándole una gran tristeza. Al día siguiente, 20 de julio, estando recogida en su celda comenzó la siguiente comunicación.
- Comencé a escuchar en lo íntimo de mi alma su voz clara y distinta. Llamándome por mi nombre decía: "Soy yo, no llores. Estoy bien. Pero, ¿por qué lloras? No puedes verme, pero soy yo. No llores por mí".
Desconocedora de estos fenómenos, no estuve libre de miedo y angustia hasta el 30 de julio, día en que mi confesor me ordenó, en virtud de la santa obediencia, escribir escuetamente todo lo que mi querida hermana me decía de día y de noche.


El encuentro con Dios, muerte, juicio y purgatorio:


- Pero, ¿eres tú?
- Sí, sí, soy yo, pero tú no puedes verme. Soy un alma feliz.
He pedido al Señor la gracia de estar junto a ti, de enseñarte. Soy yo, no dudes, te daré una señal.
Jesús quiere mucho a nuestra familia por el esfuerzo común que se hace por serle fieles.
¡Misericordia divina! He encontrado más Misericordia que Justicia. Para Dios sólo cuenta nuestro esfuerzo. Estoy en un lugar de delicias.
- ¿En el Cielo?
- No, todavía no. Pero gozo. ¡Qué será después el Cielo! Gozo porque sufro, y sufro porque gozo; cuanto más gozo más sufro, y cuanto más sufro más gozo.
- ¿Y el juicio?
- He aquí la Misericordia divina. Es como si una madre dijese acariciando a su niño: "Pobre pequeño, no lo has hecho a propósito".
- ¿Y nuestras culpas?
- El Señor dice al diablo: "Esta es obra tuya". Todo está en unirse a Cristo de todo corazón por toda la vida. (Coloquios del 20.VII al 4.VIII.67).
Te entristece que la parálisis me dejó sin habla. Tal fue la voluntad de Dios, porque me hubiera traicionado contando las maravillas de amor que acompañaron mi viaje a la eternidad. No hubiera podido callar tantas cosas, ya que veía los cielos abiertos sobre mí (19.IX.67).
¿La muerte? ¿Los dolores físicos? ¿La agonía? No tienes que tener miedo, yo lo he experimentado. Ten confianza; Jesús, la Virgen, los ángeles, yo. Para quien muere de amor no hay pena en la muerte, sino alegría anticipada. Al fin se abren los cielos que tantas veces hemos contemplado suspirando, y aparece la gloria de Dios y de Sus ángeles. (29.IX.67)
La muerte. Qué mala cara se pone a la querida hermana muerte. El perro atado, apenas lo sueltas, te salta encima y te hace mil caricias para testimoniarte su alegría por la libertad recuperada. Debemos aprender de estas criaturas irracionales a recibir con agrado a nuestra gran libertadora. ¿No es justo que haya recompensa después de tantas tribulaciones? ¿Un salario después de una jornada de trabajo? ¿Un domingo después de un sábado? ¡Mil veces bendita nuestra hermana Muerte! No se la debe contemplar como espectro nocturno con la guadaña en la mano, sino como a quien amablemente se te acerca despacio y te susurra al oído: "Levántate amiga mía, y ven. El invierno ha pasado, ya canta la tórtola y los campos están esmaltados con las más bellas flores. Ven. Vamos a hacer ramos con ellas". (9.X.67)
¡Oh, el primer encuentro de Jesús con el alma! Querría volver a morir para experimentar toda Su dulzura. Cuanto más me acusaba yo, más me excusaba Jesús diciéndome que no lo había hecho a propósito. (16.IX.67)
El 5.VIII.67 oye a su hermana:
- ¡Despiértate! ¡Alaba a Dios! Yo cada día estoy más luminosa... Soy la mayor pecadora con quien el Señor ha tenido infinita Misericordia. Como el grano de trigo he sido triturada aquí abajo por el dolor, y como el oro probada en el crisol para que saliese oro fino, a fin de poder comunicarme con vosotros dos [la religiosa y su hermano].
Continúa del 8 al 13:
- Estoy más cerca de Dios que tú de ti misma; porque vivo en Dios. Alabemos al Señor. ¿Aún dudas respecto de mí? Piensa un poco: ¿Podrá un alma condenada venir a decirte: "Alabemos al Señor" cuando durante toda la eternidad no hará más que odiarle? Soy cada vez más feliz. Estoy radiante de eterna juventud. Brillo como una estrella.
- ¿En el Cielo?
- No, pero ya falta poco, gracias a las Misas Gregorianas.
- Entonces, ¿son tan eficaces esas misas?
- Sí. Bastaría una sola misa para hacer subir al Cielo, pero el Señor distribuye los méritos del Santo Sacrificio según las necesidades de la Iglesia.
- Dime, ¿qué encontraste a tu paso a la eternidad?
- Una infinita Misericordia, dos brazos amorosos y un Corazón palpitante de amor. Querría abrasarme de amor. Si me vieseis... soy un cáliz tres cuartas partes lleno de delicias. Tenía razón S. Pablo cuando decía que ni ojo vio, ni oído oyó lo que Dios tiene preparado para Sus elegidos. No lloréis por mí más que lágrimas de amor y agradecimiento a Dios.
Recemos: "Padre Eterno, te ofrezco la preciosísima Sangre de N. S. Jesucristo en reparación por mis pecados, en alivio de los agonizantes, en sufragio de las ánimas del purgatorio, y por las necesidades de la santa Madre Iglesia".
El 18 de agosto le vuelve a preguntar sobre el purgatorio.
- Tuve el Angel de la Guarda junto a mí. Mi purgatorio fue un purgatorio de deseo, lo que yo misma deseé hacer, y fue breve.
El 11.IX.67 añadía:
- Mis últimos sufrimientos y los vuestros me obtuvieron la entrada en el Paraíso inmediatamente después de mi muerte; pero (16.IX.67) si se te da entrada a un palacio de cristal resplandeciente, y te das cuenta de que tienes aún polvo bajo los pies, buscas el felpudo fuera de la puerta para limpiarlos. Por eso me quedé en la antecámara, pero moría de amor, ese fue mi verdadero martirio. Preferí (11.IX.67) yo misma la espera de pocos días en el antepurgatorio, lo que me fue compensado con el encuentro allí con mamá, donde estaba retenida desde hacía tiempo. No sufría, pero todavía no había sido admitida a la visión beatífica de Dios. Esperaba a papá, que estaba acabando de embellecerse; y Jesús nos reunió en un mismo abrazo el 15 de agosto.
El Señor dice:
- Tu solicitud, hija mía, no debe solamente extenderse a todas las almas que pueblan la tierra, sino que debe abrazar además a la inmensa muchedumbre de las almas del purgatorio, cuyo número es más grande que las estrellas del cielo y que los granos de arena en la playa: almas que deberían estar ya en posesión de la gloria del cielo y cantar las alabanzas al Señor, pero que negligentes y despreocupadas han dejado transcurrir su vida en caprichos, como si la hora del rendimiento de cuentas no hubiera de llegar nunca. Tu sed de almas no sería completa si no se extendiese tu solicitud a ese océano de almas que están en espera de su liberación. La gloria de mi Padre lo reclama.
Te he dicho que mis más acerbos dolores me vienen de las almas sacerdotales y religiosas de la tierra; pero esta pena se extiende también para esas mismas almas, - y son numerosísimas - que, por las múltiples gracias de su vocación, deberían estar ya en el paraíso alabando a Dios.
Ha cambiado en la Iglesia el modo de enseñar las más esenciales verdades de la fe. Poco o nada se habla hoy del infierno, del purgatorio y del cielo, pero todavía estos lugares no han dejado de existir.
La vida religiosa es un cuchillo de doble filo: vivida con empeño y amor, abre el cielo; al contrario, aumenta las penas y los tormentos. Muchas de esas almas están en el purgatorio hace ya siglos, no días, ni meses, ni años. Algunas quedarán allí hasta el día del Juicio. Con todo lo que Yo he hecho por vosotras, almas sacerdotales y religiosas, ¡qué pena cuando debo alejaros por años del rostro de mi Padre!
Para hablar un lenguaje accesible a ti, te diré que tengo "vergüenza" del fracaso de ciertas almas. Las mando al fuego del purgatorio y les digo: Id ahora, recorred el mundo mendigando el rescate de estas llamas purificadoras, pues no os bastó Mi Redención y Mi Sangre. Así están destinadas a andar errantes pidiendo limosna de oraciones a almas generosas y compasivas. Para estas almas consagradas la divina Justicia es siempre más dura. ¡Oh, si se pudiese ver lo que se pierde, perdiendo mis gracias y dones! Estas almas son como hijos que, a pesar de todos los sacrificios del padre para hacerlos estudiar, a fin de año llevan a casa suspensos. ¿Para qué todos mis dolores y mi Pasión? Esta tremenda advertencia quiero lanzar al mundo para esa particular categoría de almas. (6.VII.1968)
El 10.VII.68 se vuelve a Jesús y le pregunta si el fuego del purgatorio es fuego verdadero, como el que nosotros conocemos, pues ella siempre había imaginado a las almas del purgatorio inmersas en el fuego purificador, y en cambio su hermana le llama lugar de delicias. El Señor le contesta:
- El fuego del purgatorio no es de leña ni de carbón, pero es mucho más fuerte que éstos. Ni siquiera el sol es de leña o de carbón. Este fuego está destinado a consumir en el alma, con el deseo ardiente de poseer a Dios, toda culpa por mínima que sea, la más pequeña imperfección, por ser tan grande la santidad de Dios. Si mis santos y mis elegidos pudieran comunicar con los hombres de la tierra, les dirían que el fuego del purgatorio es tormento tan grande que debe ser evitado a toda costa.
El 14 de agosto la religiosa ve un globo de oro elevarse veloz hacia el cielo y quedar fijo en lo alto. Su hermana le dice:
- Estoy ya a la puerta, esperamos que venga la Reina.
En el Cielo:
Al día siguiente, mientras oye misa a las 10:30 escucha a su hermana:
- En este momento he entrado en el cielo con nuestra Reina y toda la corte cantando Hosanna, los ángeles, los arcángeles; y también con mamá y papá, y con mi amiga difunta. Estoy postrada a los pies de la Stma. Trinidad, abismada en este océano de delicias. ¡En el cielo para toda la eternidad! ¿Te das cuenta? ¡Qué lugar ha preparado Dios para los que le aman! También están conmigo nuestros hermanos difuntos y la sobrinita. Todos reunidos en un gozo eterno; todos resplandecientes con eterna juventud. Ya no hay ninguno de nuestra familia en el purgatorio, pero orad por tantas otras almas retenidas allí. (El 31.VIII.67, añade: Los afectos familiares, verdaderamente puros, son mil veces benditos por Dios). Han pasado los dolores y las penas de la tierra y mis lágrimas se han vuelto perlas en mi vestido. "Cantaré eternamente las misericordias del Señor". Escribe con letras de fuego la Misericordia del Señor y proclámala a todas las gentes. Cuánta Bondad, cuánta Misericordia ha usado el Señor con nosotros.
El júbilo exuberante de la gloria no puede contenerlo y repite:
- Lo que debéis buscar es el Cielo. Aquí no se recuerda ya lo que fuimos, porque ahora somos como los ángeles de Dios. (16.VIII.67) En el Cielo se cumplen todos nuestros deseos; los afectos están más consolidados. Somos todos uno. Bajo nuestros pies, el suelo está sembrado de alegrías. Tengo un hermoso lugar en el Cielo.
- ¿Por qué no te me apareces?
- ¿Aparecerme a ti? Morirías.
- ¿Por qué?
- Porque no podrías resistir mi resplanndor. Sería necesario que un serafín te tocase con un carbón encendido. (18.VIII.67). Soy de una belleza inconcebible, porque estoy revestida de la Belleza misma de Dios, y por eso para verme será preciso que abandones tus despojos mortales. (28.VIII.67). El Señor en otros elegidos ha glorificado en unos su humildad, en otros su caridad. En mí ha glorificado mi gran miseria, porque no le he presentado otra cosa, y se ha contentado con ella. (9.IX.67) Soy una de las estrellas más bellas en el firmamento de Dios. ¿Sabes por qué? Porque ha sido infinita mi miseria. El Señor hace las cuentas en proporción inversa. (22.IX.67) Ninguno de nosotros puede crecer en gloria; cada cual ha alcanzado su altura. Todos nosotros somos estrellas en el firmamento de Dios, y jamás una estrella dirá a otra: "Soy más bella que tú", porque cada uno tiene su medida plena y todos viven de la vida divina. (9.IX.67) Hay santos canonizados por la Iglesia y otros canonizados por boca de Jesús. Yo soy uno de éstos, y no soy menos bella ni menos amante que aquellos. (9.IX.67)
Todos somos servidores de Dios en el Cielo. Cada uno tiene su medida plena, colmada, rebosante. Todos son felices y ninguno envidia la suerte de otro. San Francisco es en verdad el astro más refulgente en el paraíso, otro Cristo. Y cómo se alegra cuando ve llegar alguno de sus hijos o hijas santificados por su regla. El mundo debería recurrir más a San Francisco.
Si todos los hombres de la tierra pudiesen ver las delicias del Reino de los Cielos, la humanidad entera, buenos y malos, desearían morir al instante para poseerlas. (4.IX.67)
Si todos los hombres pudiesen ver a lo que estamos destinados con nuestra inmortalidad, estoy segura que desaparecería el pecado de la faz de la tierra. (2.II.68)
Aquí en el Cielo, cada momento es el comienzo de nuevas alegrías y de nuevas embriagueces. (18.VIII.68). Mi día es un día sin fin, porque el sol nunca se pone en el Reino del Amor. Cada minuto Dios crea nuevos goces para sus elegidos. (14.IX.67)
Di a todos que no malgasten los dones de Dios. ¡Si supierais qué es el Reino de los Cielos, y lo que se pierde perdiéndolo! ¿No dice el Evangelio que se debería vender todo por comprar este campo?
- ¿En el Cielo, tenéis presentes los grandes misterios de nuestra fe?
- Sí, vemos todo, y éstas son nuestras fiestas. (23.VIII.67)
Estoy en el cielo, pero no intento permanecer inerte. Siempre he trabajado, y vuestra santificación la llevo en el corazón (4.IX.67). Desde el Cielo quiero trabajar, quiero penetrar en el corazón de todos los hombres, y encender en ellos una gran llama de amor. ¡El amor no es amado! (7.IX.67)
- ¿Qué leguaje habláis en el Cielo?
- El lenguaje del amor que todos conocen muy bien.
- Dime: ¿el Cielo es un estado del alma en gracia o un lugar?
- Ambas cosas. Es el estado de gracia que necesariamente debe adquirir antes de entrar en el otro, que es un Reino sin límites. (9.X.67)
Jesús le añade (20.I.68):
- Hay puestos para todos en Mi Reino, y allí donde Yo estoy, deseo que estén todos los que el Padre ama, como Yo mismo amo al Padre. En Mi Reino no se pone nunca el sol: allí es la eterna primavera y el completo descanso en Dios.
En el purgatorio, la Stma. Virgen vino muchas veces a enjugar mis lágrimas, diciéndome: Animo, hijita, sólo un poco y después la eternidad feliz. Y Ella fue la que me acompañó a Jesús. (18.VIII.67)
Entra en el Cielo con la Virgen y exclama:
Ama mucho a la Virgen (15.VIII.67). Amad sin medida a la Virgen, pues también es sin medida el amor de María por vuestras almas (22.IX.67)






<<Cor Mariæ Immaculatum, intercede pro nobis>>