Visualizzazione post con etichetta Madonna di Loreto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Madonna di Loreto. Mostra tutti i post

sabato 10 dicembre 2016

FESTA della MADONNA DI LORETO

La Santa Casa

Santa Casa di Loreto
Santa Casa di Loreto
"La Santa Casa di Loreto è il primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e vero cuore mariano della cristianità" (Giovanni Paolo lI). Il Santuario di Loreto conserva infatti, secondo un'antica tradizione, oggi comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche, la casa nazaretana della Madonna. La dimora terrena di Maria a Nazaret era costituita da due parti: da una Grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella basilica dell'Annunciazione a Nazaret, e da una camera in muratura antistante, composta da tre pareti di pietre poste a chiusura della grotta (vedi fig. 2). Secondo la tradizione, nel 1291, quando i crociati furono espulsi definitivamente dalla Palestina, le pareti in muratura della casa della Madonna furono trasportate "per ministero angelico", prima in Illiria (a Tersatto, nell'odierna Croazia) e poi nel territorio di Loreto (10 dicembre 1294). Oggi, in base a nuove indicazioni documentali, ai risultati degli scavi archeologici a Nazaret e nel sottosuolo della Santa Casa (1962-65) e a studi filologici e iconografici, si va sempre più confermando l'ipotesi secondo cui le pietre della Santa Casa sono state trasportate a Loreto su nave, per iniziativa della nobile famiglia Angeli, che regnava sull'Epiro. Infatti, un documento del settembre 1294, scoperto di recente, attesta che Niceforo Angeli, despota dell'Epiro, nel dare la propria figlia Ithamar in sposa a Filippo di Taranto, quartogenito di Carlo II d'Angiò, re di Napoli, trasmise a lui una serie di beni dotali, fra i quali compaiono con spiccata evidenza: "le sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio". Murate tra le pietre della Santa Casa sono state trovate cinque croci di stoffa rossa di crociati o, più probabilmente, di cavalieri di un ordine militare che nel medioevo difendevano i luoghi santi e le reliquie. Vi sono stati trovati anche alcuni resti di un uovo di struzzo, il quale subito richiama la Palestina e una simbologia riferentesi al mistero dell'Incarnazione. La Santa Casa inoltre, per la sua struttura e per il materiale in pietra non reperibile in zona, è un manufatto estraneo alla cultura e agli usi edilizi marchigiani. D'altra parte i raffronti tecnici della Santa Casa con la Grotta di Nazaret hanno messo in luce la coesistenza e la contiguità delle due parti (vedi fig. 2). A conferma della tradizione è di grande importanza un recente studio sul modo in cui sono lavorate le pietre, cioè secondo l'uso dei Nabatei, diffuso nella Galilea ai tempi di Gesù (vedi fig. 1). Di grande interesse risultano anche numerosi graffiti incisi sulle pietre della Santa Casa, giudicati dagli esperti di chiara origine giudeo-cristiana e assai simili a quelli riscontrati a Nazaret (vedi fig. 3). La Santa Casa, nel suo nucleo originario è costituita solo da tre pareti perché la parte orientale, ove sorge l'altare, era aperta verso la Grotta (vedi fig. 2). Le tre pareti originarie - senza fondamenta proprie e poggianti su un'antica via - si innalzano da terra per tre metri appena. Il materiale sovrastante, costituito da mattoni locali, è stato aggiunto in seguito, compresa la volta (1536), per rendere l'ambiente più adatto al culto. Il rivestimento marmoreo, che avvolge le pareti della Santa Casa, fu voluto da Giulio II e fu realizzato su disegno del Bramante (1507 c). da rinomati artisti del Rinascimento italiano. La statua della Vergine col Bambino, in legno di cedro del Libano, sostituisce quella del sec. XIV, distrutta da un incendio nel 1921. Grandi artisti si sono succeduti lungo i secoli per abbellire il Santuario la cui fama si è diffusa rapidamente in tutto il mondo divenendo meta privilegiata di milioni di pellegrini. L'insigne reliquia della Santa Casa di Maria è per il pellegrino occasione e invito per meditare gli alti messaggi teologici e spirituali legati al mistero dell'Incarnazione e all'annuncio della Salvezza.
Le tre pareti della Santa Casa di Loreto
Le tre pareti della Santa Casa di Loreto
La S. Casa, nel suo nucleo originario, è costituita da sole tre pareti, perché la parte dove sorge l'altare dava, a Nazaret, sulla bocca della Grotta e, quindi, non esisteva come muro. Delle tre pareti originarie le sezioni inferiori, per quasi tre metri di altezza, sono costituite prevalentemente da filari di pietre, per lo più arenarie, rintracciabili a Nazaret, e le sezioni superiori aggiunte successivamente e, quindi spurie, sono in mattoni locali, gli unici materiali edilizi usati nella zona.
Un graffito sul muro della Santa Casa
Un graffito sul muro della Santa Casa
Alcune pietre risultano rifinite esternamente con tecnica che richiama quella dei nabatei, diffusa in Palestina e anche in Galilea fino ai tempi di Gesù. Vi sono stati individuati una sessantina di graffiti, molti dei quali giudicati dagli esperti riferibili a quelli giudeo-cristiani di epoca remota, esistenti in Terra Santa, compresa Nazaret. Le sezioni superiori delle pareti, di minor valore storico e devozionale, nel secolo XIV furono coperte da dipinti a fresco, mentre le sottostanti sezioni in pietra furono lasciate a vista, esposte alla venerazione dei fedeli.
Rivestimento Marmoreo della S.Casa
Rivestimento Marmoreo della S.Casa
Il rivestimento marmoreo è il capolavoro dell'arte lauretana. Esso custodisce l'umile Casa di Nazareth come lo scrigno accoglie la perla. Voluto da Giulio II ed ideato dal sommo architetto Donato Bramante, che nel 1509 ne approntò il disegno, fu attuato sotto la direzione di Andrea Sansovino (1513-27), di Ranieri Nerucci e di Antonio da Sangallo il Giovane. In seguito furono collocate nelle nicchie le statue delle Sibille e dei Profeti.
Rivestimento Marmoreo della S.Casa
Rivestimento Marmoreo della S.Casa
Il rivestimento è costituito da un basamento con ornamentazioni geometriche, da cui si diparte un ordine di colonne striate a due sezioni, con capitelli corinzi che sostengono un cornicione aggettante. La balaustra è stata aggiunta da Antonio da Sangallo (1533-34) con lo scopo di nascondere la goffa volta a botte della S. Casa e di circoscrivere con elegante riquadratura tutto il mirabile recinto marmoreo.

Photo Gallery








AVE MARIA PURISSIMA!

martedì 10 dicembre 2013

Madonna di Loreto


NOTIZIE VARIE SULLA MADONNA DI LORETO

Cos’è la “Santa Casa” racchiusa nel Santuario della Madonna di Loreto ?
E’ la casa abitata dalla famiglia della Vergine Maria a Nazaret e trasportata da lì sino a Loreto.  Gli studi recenti delle pietre e dei graffiti e di altri documenti, purificando la tradizione da elementi leggendari, confermano e attestano l'autenticità della Santa Casa.
La Storia e la fama del Santuario iniziano proprio nel sec. XIII (10 dicembre 1294) con detto arrivo.

Perché è la patrona degli Aviatori ?
Secondo la tradizione cattolica, quando Nazaret, dove la Santa Casa di Nazareth si trovava, stava per essere conquistata nuovamente dai musulmani, che nel 1291 cacciarono via definitivamente i cristiani da Gerusalemme, un gruppo di angeli prese la Casa e la portò in volo fino a Loreto, transitando dapprima a Tersatto in Croazia e poi, essendo preda molto spesso di ladri oltre che di pellegrini, giunse nelle Marche arrivando a Loreto in più tappe. Una leggendaria monaca trecentesca avrebbe visto arrivare, avvolta in una nube, la casa di Maria a Nazareth, l’avrebbe quindi vista sostare nei pressi della chiesa di Portonovo su uno scoglio, e infine proseguire il suo volo per posarsi sul colle di Loreto.
Per questo motivo la Madonna di Loreto è venerata come patrona degli aviatori. La richiesta di proclamare la Madonna di Loreto Patrona degli aeronauti venne favorevolmente accolta da Papa Benedetto XV che emise il relativo Decreto il 24 marzo 1920, vigilia dell'Annunciazione del Signore.

Perché e detta “La Madonna Nera” ?
La Madonna di Loreto, detta anche Vergine Lauretana, è la statua venerata nella Santa Casa. Si tratta di una Madonna Nera: la sua particolarità è il volto scuro, comune alle icone più antiche
La Madonna di Loreto è di volto scuro perché rappresenta quanto citato nel "Cantico dei Cantici" dove si dice: “Bruna sono, ma bella” e più avanti alle amiche: “Non state a guardare che sono bruna perché mi ha abbronzata il sole” (1, 5-6). Ed il Sole è figura di Dio. 

Interpretazioni e origini del colore scuro
 - Il colore del volto è stato alterato dal fumo (delle candele o di un incendio) o dall'alterazione dei pigmenti a base di piombo della pittura (è questo, ad esempio, il caso della Madonna di Montserrat in Spagna);
 - Le caratteristiche fisiognomiche del volto aiutano a comprendere che il colore è motivato da un adattamento alle caratteristiche di una popolazione non europea (è il caso di molte madonne africane e di Nostra Signora di Guadalupe in Messico).
 - La carnagione ocra, più o meno scura, delle icone bizantine (molto diffuse nell'Italia meridionale e nell'Europa orientale) nasce da una precisa scelta stilistica e teologica di non rappresentare personaggi sacri (non solo la Madonna, ma i Santi e Cristo stesso) come corpi nello spazio naturale, ma solo come evocazioni spirituali (cfr. iconografia cristiana (origini)).
Negli altri casi il valore simbolico dei loro volti neri resta sconosciuto per i più e misterioso anche per gli esperti, lasciando spazio a diverse ipotesi. Solo in rari casi l'indagine scientifica sul simulacro fornisce indicazioni utili: nel corso dei secoli, infatti, molte immagini sono state ridipinte più volte, alterate radicalmente nel corso di restauri o addirittura totalmente rimpiazzate o per il loro deperimento o per la perdita totale a causa di incendi, alluvioni o furti. Il culto, in genere, sembra essere molto più antico della documentazione a noi pervenuta, costringendo lo storico a cercare di fornire una valutazione critica del possibile contenuto di verità presente in resoconti leggendari.
Aneddoto
Quando la ciurma di Cristoforo Colombo è sorpresa dalla tempesta, Colombo fa il voto di inviare un pellegrino alla Santa Maria di Loreto,   « che si trova nel territorio di Ancona, terra del papa ; è la casa dove la Madonna ha fatto e ancora fa numerosi e grandi miracoli ».
Ordine dei cavalieri della Madonna di Loreto
Storicamente, è conosciuto un unico Ordine della Madonna di Loreto, o meglio dei Cavalieri Lauretani, fondato nel 1586 da Papa Sisto V per concretizzare un'idea del predecessore Paolo III. L'Ordine nacque al fine di proteggere dai saraceni la Santa Casa la quale, trovandosi (com'è noto) in terra marchigiana, ebbe nel sanguigno pontefice francescano originario di Grottammare un verace fedele ed uno strenuo paladino.
I cavalieri venivano dichiarati familiari di Sua Santità, e nobilitati del titolo di Conti Lateranensi. In tutto, pare che Sisto V ne nominò 260, ma a tanto sviluppo non conseguì altrettanta durata nel tempo: all'epoca di Napoleone l'Ordine risultava estinto da parecchio

PREGHIERA QUOTIDIANA NELLA SANTA CASA DI LORETO

Accendi, o Maria, la lampada della fede
in ogni casa d'Italia e del mondo.
Dona ad ogni mamma e ad ogni padre
il tuo limpido cuore,
affinché riempiano la casa della luce
e dell'amore di Dio.
Aiutaci, o Madre del sì,
a trasmettere alle nuove generazioni
la Buona Notizia che Dio ci salva in Gesù,
donandoci il Suo Spirito d'Amore.
Fa' che in Italia e nel mondo
non si spenga mai il canto del Magnificat,
ma continui di generazione in generazione
attraverso i piccoli e gli umili,
i miti, i misericordiosi e i puri di cuore
che fiduciosamente attendono il ritorno di Gesù,
frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!
Amen. 

SUPPLICA ALLA MADONNA DI LORETO

O Maria Loretana, Vergine gloriosa, noi ci accostiamo fiduciosi a Te: accogli oggi la nostra umile preghiera.
L'umanità è sconvolta da gravi mali dai quali vorrebbe liberarsi da sola. Essa ha bisogno di pace, di giustizia, di verità, di amore e si illude di poter trovare queste divine realtà lontano dal Tuo Figlio.
O Madre! Tu portasti il Salvatore Divino nel Tuo seno purissimo e vivesti con Lui nella Santa Casa che noi veneriamo su questo colle loretano, ottienici la grazia di cercare Lui e di imitare i Suoi esempi che conducono alla salvezza.
Con fede e amore filiale, ci portiamo spiritualmente alla Tua Casa benedetta. Per la presenza della Tua Famiglia essa è la Casa santa per eccellenza alla quale vogliamo si ispirino tutte le famiglie cristiane: da Gesù ogni figlio impari l'ubbidienza e il lavoro; da Te, o Maria, ogni donna apprenda l'umiltà e lo spirito di sacrificio; da Giuseppe, che visse per Te e per Gesù, ogni uomo impari a credere in Dio e a vivere in famiglia e nella società con fedeltà e rettitudine.
Molte famiglie, o Maria, non sono un santuario dove si ama e si serve Dio, per questo Ti preghiamo affinchè Tu ci ottenga che ognuna imiti la Tua, riconoscendo ogni giorno e amando sopra ogni cosa il Tuo Figlio Divino.
Come un giorno, dopo anni di preghiera e di lavoro, Egli uscì da questa Casa santa per far sentire la Sua Parola che è Luce e Vita, così ancora dalle sante mura che ci parlano di fede e di carità, giunga agli uomini l'eco della Sua Parola onnipotente che illumina e converte.
Ti preghiamo, o Maria, per il Papa, per la Chiesa universale, per l'Italia e per tutti i popoli della terra, per le istituzioni ecclesiali e civili e per i sofferenti e i peccatori, affinchè tutti divengano discepoli di Dio.
O Maria, in questo giorno di grazia, uniti ai devoti spiritualmente presenti a venerare la santa Casa ove fosti adombrata dallo Spirito Santo, con viva fede Ti ripetiamo le parole dell'Arcangelo Gabriele: Ave, o Piena di grazia, il Signore è con Te!
Noi Ti invochiamo ancora: Ave, o Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei cristiani.
Tra le difficoltà e nelle frequenti tentazioni noi siamo in pericolo di perderci, ma guardiamo a Te e Ti ripetiamo: Ave, Porta del Cielo; ave, Stella del mare!
Salga a Te la nostra supplica, o Maria. Essa ti dica i nostri desideri, il nostro amore a Gesù e la nostra speranza in Te, o Madre nostra.
Ridiscenda la nostra preghiera sulla terra con abbondanza di grazie celesti. Amen.

lunedì 10 dicembre 2012

La “Santa Casa”




 Maria SS.ma di Loreto






Preghiera a Maria, vergine lauretana


O Maria Vergine Lauretana,
il mondo ha nostalgia di te!
La tua piccola “casa” è memoria eloquente
di valori perduti ma ancora sognati:
le povere pietre silenziosamente parlano
e gridano che è Dio la vera ricchezza;
la semplicità insegna e dolcemente ricorda
che l'umiltà è la terra della vera grandezza.

O Maria, Vergine Lauretana:
il silenzio della tua “casa”
custodisce un sì che ci appartiene
e al quale noi tutti apparteniamo:
è il sì che ha interrotto
la catena dei nostri “no”;
è il sì che è diventato Corpo del Figlio di Dio,
Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre.

O Maria, Vergine Lauretana:
mentre passano i secoli ed i millenni,
noi ci appoggiamo al tuo Cuore di Madre
per intonare nel nostro povero cuore 
la melodia del tuo sì,
che ci riempie di Eterno
e ci rende pellegrini felici
verso la “Santa Casa” dei figli di Dio.
Amen.






DA VEDERE (links esterni):
Cor Mariæ Immaculatum, intercede pro nobis