sabato 14 dicembre 2013

666 contra 333

Mov. Sac. Mar.



Milano, 17 Giugno 1989

"Figli prediletti, comprendete ora il disegno della vostra
Mamma Celeste, la Donna vestita di sole, che combatte, con la
sua schiera, nella grande lotta contro tutte le forze del male
per ottenere la sua vittoria, nella perfetta glorificazione della
Santissima Trinità.

Con Me combattete, piccoli figli, contro il Drago (Satana), che
cerca di portare tutta l'umanità contro Dio.
Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia nera, la
massoneria, che vuole condurre le anime alla perdizione.
Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia simile a un
agnello, la massoneria infiltrata all'interno della vita
ecclesiale per distruggere Cristo e la sua Chiesa.
Per raggiungere questo scopo essa vuole costruire un nuovo
idolo, cioè un falso Cristo e una falsa Chiesa.

- La massoneria ecclesiastica riceve ordini e potere dalle
varie logge massoniche ed opera per condurre segretamente tutti
a fare parte di queste sette segrete.
Così sollecita gli ambiziosi con la prospettiva di facili
carriere; ricolma di beni gli affamati di denaro; aiuta i suoi
membri a primeggiare e ad occupare i posti più importanti, mentre
emargina, in maniera subdola, ma decisa, tutti coloro che si
rifiutano di partecipare al suo disegno.
Infatti la bestia simile ad un agnello esercita tutto il potere
della prima bestia, in sua presenza, e costringe la terra ed i
suoi abitanti ad adorare la prima bestia.
Addirittura la massoneria ecclesiastica giunge fino a
costruire una statua in onore della bestia e costringe tutti ad
adorare questa statua.

- Ma, secondo il primo comandamento della santa legge del
Signore, solo DIO si deve adorare e a Lui solo deve essere data
ogni forma di culto.
Allora si sostituisce DIO con un IDOLO potente, forte,
dominatore.
Un idolo così potente, da far mettere a morte tutti coloro
che non adorano la statua della bestia.
Un idolo così forte e dominatore, da fare sì che tutti,
piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevano un
marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno può
comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome
della bestia o il numero del suo nome.
Questo grande idolo, costruito per essere da tutti adorato e
servito, come vi ho già rivelato nel precedente messaggio, è
un falso Cristo e una falsa Chiesa.

Ma qual è il suo nome?
- Al capitolo 13 dell'Apocalisse è scritto: "Qui sta la sapienza.
Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: esso
rappresenta il nome di un uomo. E Tale cifra è 666
(seicentosessantasei)".

Con l'intelligenza, illuminata dalla luce della divina Sapienza,
si riesce a decifrare dal numero 666 il nome di un uomo e questo
nome, indicato da tale numero, è quello dell'Anticristo.

Lucifero, il serpente antico, il diavolo o Satana, il
dragone rosso diventa, in questi ultimi tempi, l'anticristo.
Già l'apostolo Giovanni affermava che chiunque nega che Gesù
Cristo è Dio, costui è l'anticristo.
La statua o l'idolo, costruito in onore della bestia, per
essere adorato da tutti gli uomini è L'Anticristo.

Calcolate ora il suo numero 666, per comprendere come indichi
il nome di un uomo.

Il numero 333 indica la Divinità.
Lucifero si ribella a Dio per superbia, perchè vuole mettersi al
di sopra di Dio porta il segno di 666, pertanto questo numero
indica il nome di Lucifero, Satana, cioè di colui che si mette contro
Cristo, dell'anticristo.

Il 333, indicato una volta, cioè per 1, esprime il mistero
dell'unità di Dio.
Il 333, indicato due volte, cioè per due, indica le due nature,
quella divina e quella umana, unite nella Persona divina di
Gesù Cristo.
Il 333, indicato tre volte, cioè per 3, indica il mistero delle
Tre Persone divine, cioè esprime il mistero della Santissima Trinità.

Allora il numero 333, espresso una, due, e tre volte esprime i misteri
principali della fede cattolica, che sono:
1°: l'unità e la Trinità di Dio;
2°: l'incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione
di nostro signore Gesù Cristo.

Se il 333 è il numero che indica la Divinità, colui che vuole
mettersi al di sopra dello stesso Dio viene indicato col numero 666.

Il 666, indicato una volta, cioè per 1, esprime l'anno 666,
seicentosessantasei..
In questo periodo storico, l'Anticristo si manifesta attraverso il
fenomeno dell'Islam, che nega direttamente il mistero della divina
Trinità e la divinità di nostro Signore Gesù Cristo.
L'islamismo, con la sua forza militare, si scatena ovunque,
distruggendo tutte le antiche comunità cristiane, invade l'Europa e
solo per un mio materno e straordinario intervento, sollecitato
fortemente dal Santo Padre, non riesce a distruggere completamente la
Cristianità.

Il 666, indicato due volte, cioè per 2 esprime l'anno 1332,
milletrecentotrentadue.
In questo periodo storico, l'Anticristo, si manifesta con un
radicale attacco alla fede nella parola di Dio.
Attraverso i filosofi, che iniziano a dare esclusivo valore alla
scienza e poi alla ragione, si tende gradualmente a costituire
unico criterio di verità la sola intelligenza umana. Nascono i
grandi errori filosofici, che continuano nei secoli fino ai
vostri giorni.
L'importanza esagerata data alla ragione, come criterio esclusivo
di verità, porta necessariamente alla distruzione della fede nella
parola di Dio.
Infatti, con la riforma protestante, si rifiuta la Tradizione
come fonte della divina Rivelazione, e si accetta solo la Sacra
Scrittura.
Ma anche questa deve essere interpretata per mezzo della ragione,
e si rifiuta ostinatamente il Magistero autentico della Chiesa
gerarchica, a cui Cristo ha affidato da custodire il deposito
della fede.
Ciascuno è libero di leggere e di comprendere la sacra Scrittura,
secondo la sua personale interpretazione.
In questa maniera la fede nella parola di Dio viene distrutta.
Opera dell'Anticristo, in questo periodo storico, è la divisione
della chiesa, la conseguente formazione di nuove e numerose confessioni
cristiane, che gradualmente vengono sospinte ad una perdita sempre più
estesa della vera fede nella Parola di Dio.

Il 666, indicato tre volte, cioè per 3, esprime l'anno 1998,
millenovecentonovantotto.
In questo periodo storico, la massoneria, aiutata da quella
ecclesiastica, riuscirà nel suo grande intento: costruire un idolo
da mettere al posto di Cristo e della sua Chiesa.

Un falso Cristo e una falsa Chiesa. Pertanto la statua costruita
in onore della prima bestia, per essere adorata da tutti gli
abitanti della terra e che segnerà del suo marchio tutti coloro
che vorranno comprare o vendere è quella dell'Anticristo.

Siete così giunti al vertice della purificazione, della grande
tribolazione e della apostasia.

L'apostasia sarà ormai generalizzata perché quasi tutti seguiranno
il falso Cristo e la falsa chiesa.
Allora sarà aperta la porta per la comparsa dell'uomo o della
persona stessa dell'Anticristo!

Ecco, figli prediletti, perché vi ho voluto illuminare sulle
pagine della Apocalisse, che si riferiscono ai tempi che vivete.

Per prepararvi con Me alla parte più dolorosa e decisiva dalla
grande lotta che si sta combattendo fra la vostra Mamma Celeste e
tutte le forze del male che si sono scatenate.

Coraggio! Siate forti, miei piccoli bambini. A voi tocca il
compito, in questi difficili anni, di restare fedeli a Cristo
ed alla sua Chiesa, sopportando ostilità, lotte e persecuzioni.
Ma siete parte preziosa del piccolo gregge, che ha il compito di
combattere e di vincere alla fine la forza potente dell'anticristo.
Tutti vi formo, vi difendo e vi benedico.

http://www.youtube.com/watch?v=HbAxdXCTZZg
http://www.youtube.com/watch?v=VoFsNbznB64






Fu così improvviso e istantaneo quel parto



Visione avuta da Donna Brigida a Betlemme dove la Vergine Maria le mostrò apertamente come aveva partorito il suo glorioso Figlio, così la Vergine le aveva promesso in Roma, prima d'andare a Betlemme quindici anni prima, come risulta dal cap. I di questo libro.

CAPITOLO VENTUNESIMO


Mentre ero nel Presepe del Signore in Betlemme, vidi una bellissima Vergine gestante, vestita d'un mantello bianco e di una tunica sottile, attraverso la quale potevano vedersi le sue carni virginee. Il suo grembo era ingrossato e molto tumido, perché prossima al parto. Con lei era un certo dignitosissimo vecchio e con loro due, un bove e un asino. Ed entrarono nella grotta. 

Quel vecchio, legati il bove e l'asino alla mangiatoia, uscì fuori e portò alla Vergine un lume acceso e lo fissò al muro e uscì fuori per non essere presente al parto. 
Quella Vergine dunque si tolse allora i calzari dai piedi e il mantello bianco, di cui era coperta, rimosse il velo dal capo e, tutto ciò deposto là presso, rimase con la semplice tunica, con i capelli bellissimi, biondi come oro, sparsi sopra le spalle. Mise allora fuori due sottili pannolini di lino e due bianchissimi pannolini di lana, che portava con sé per avvolgervi il bambino e due altri più piccoli per coprirlo e fasciargli il capo: e se li pose vicino per potersene servire a suo tempo. 

Quando tutto fu pronto, la Vergine si mise con grande devozione in preghiera in ginocchio, avendo il dorso verso la mangiatoia, il volto invece rivolto al cielo, verso oriente. Alzando quindi le mani e con gli occhi fissi al cielo, stava come estatica e sospesa in contemplazione, inebriata da divina dolcezza. 

E così stando lei in preghiera, vidi allora muoversi Colui che giaceva nel grembo di lei e subito, d'un tratto, all'istante, partorì il Figlio, dal quale usciva tanta ineffabile luce e tanto splendore, da non poterglisi paragonare il sole, né quel lume, posto dal vecchio, non dava luce alcuna, sopraffatta totalmente com'era la sua luce materiale da quello splendore divino. Fu così improvviso e istantaneo quel parto, ch'io non potei avvertirne e comprenderne il modo e il luogo. Ma vidi subito giacer in terra e splendidissimo quel glorioso Bambino, le cui carni erano monde da ogni macchia o immondizia. Vidi anche presso di lui deposta e piegata e molto splendente la placenta. Udii allora il canto degli Angeli di meravigliosa soavità e di grande dolcezza. E subito il ventre della Vergine, che prima del parto era tumidissimo, si ritrasse e si vedeva ora il suo corpo mirabilmente bello e delicato. 

Quando dunque la Vergine s'accorse d'aver partorito, chinò il capo e, congiunte le mani con grande dignità e devozione, adorò il Bambino e gli disse: Benvenuto, Dio mio e Signor mio e Figlio mio. E il bambino allora gemendo e un po' tremante per il freddo e per la durezza del pavimento ove giaceva, si voltava un poco e stendeva le membra, come cercando sollievo; la Madre allora lo prese fra le mani e se lo strinse al petto e lo riscaldava col petto e con la guancia, con grande gioia e tenera compassione materna. 

Seduta in terra, si pose il Figlio suo in grembo e ne prese fra le dita l'ombelico, che subito si staccò, senza che ne uscisse alcun liquido né sangue. E subito cominciò ad avvolgerlo diligentemente. Dapprima con i pannolini di lino, poi con quelli di lana, fasciandogli il corpicino, le gambe e le braccia con una fascia tessuta in quattro punti della parte superiore d'uno dei pannolini di lana. Poi lo ravvolse, fasciando la testa del bambino con i due pannolini di lino, che aveva per l'appunto preparati. 
Ciò fatto, entrò il vecchio e, prostratosi con le ginocchia a terra, lo adorò, sospirando dalla gioia. 
Né al parto s'era la Vergine cambiata di colore né apparve spossata né le mancarono le forze, come suole accadere alle altre partorienti; solo che da tumido che era, tornò al suo stato naturale il grembo, nel quale era stato concepito il Bambino. 
Alzatosi allora, avendo fra le braccia il Bambino, insieme, lei cioè e Giuseppe, lo adorarono con immensa gioia e letizia.

Dominica Tertia Adventus: Gaudéte in Dómino semper


Dominica Tertia Adventus
Statio ad S. Petrum

Introitus. Phil. 4, 4–6

Gaudéte in Dómino
semper: íterum dico,
gaudéte. Modéstia
vestra nota sit ómnibus homínibus:
Dóminus enim prope est.
Nihil sollíciti sitis: sed in omni
oratióne petitiónes vestræ innotéscant
apud Deum. Ps. 84, 2
Benedixísti, Dómine, terram
tuam: avertísti captivitátem Jacob.
℣. Glória Patri.
Oratio Aurem tuam, quǽsumus,
Dómine, précibus nostris
accómmoda: et mentis nostræ
ténebras, grátia tuæ visitatiónis
illústra: Qui vivis.

Orationes pro diversitate Temporum assignatæ,

ut in Dominica I Adventus 1-2.


Lectio Epístolæ beáti Pauli

Apóstoli ad Philippénses
Philipp. 4, 4–7 
Fratres: Gaudéte in Dómino
semper: íterum dico, gaudéte.
Modéstia vestra nota sit
ómnibus homínibus: Dóminus
prope est. Nihil sollíciti sitis:
sed in omni oratióne et obsecratióne,
cum gratiárum actióne,
petitiónes vestræ innotéscant
apud Deum. Et pax Dei, quæ
exsúperat omnem sensum, custódiat
corda vestra et intellegéntias
vestras, in Christo Jesu,
Dómino nostro.

Graduale Ps. 79, 2, 3 et 2 Qui sedes,

Dómine, super Chérubim,
éxcita poténtiam tuam, et veni.
℣. Qui regis Israël, inténde: qui
dedúcis, velut ovem, Joseph.
Allelúja, allelúja, ℣. Excita, Dómine,
potentiam tuam, et veni,
ut salvos fácias nos. Allelúja.

✠ Sequéntia sancti Evangélii

secúndum Joánnem
Joann, l, 19–28 
In illo tempore: Misérunt Judǽi
ab Jerosólymis sacerdótes
et levítas ad Joánnem, ut
interrogárent eum: Tu quis
es? Et conféssus est, et non
negávit: et conféssus est: Quia
non sum ego Christus. Et interrogavérunt
eum: Quid ergo?
Elías es tu? Et dixit: Non sum.
Prophéta es tu? Et respondit:
Non. Dixérunt ergo ei: Quis es,
Feria IV Quatuor Temporum Adventus 7
ut respónsum demus his, qui
misérunt nos? Quid dicis de te
ipso? Ait: Ego vox clamántis in
desérto: Dirígite viam Dómini,
sicut dixit Isaías Prophéta.
Et qui missi fúerant, erant ex
pharisǽis. Et interrogavérunt
eum, et dixérunt ei: Quid ergo
baptízas, si tu non es Christus,
neque Elías, neque Prophéta?
Respóndit eis Joánnes, dicens:
Ego baptízo in aqua: médius
autem vestrum stetit, quem vos
nescítis. Ipse est, qui post me
ventúrus est, qui ante me factus
est: cujus ego non sum dignus
ut solvam ejus corrígiam calceaménti.
Hæc in Bethánia facta
sunt trans Jordánem, ubi erat
Joánnes baptízans. 

Credo.

Offertorium. Ps. 84, 2. Benedixísti,
Dómine, terram tuam:
avertísti captivitátem Jacob: remisísti
iniquitatem plebis tuæ.

Secreta. Devotiónis nostræ tibi, quǽsumus,

Dómine, hóstia
júgiter immolétur: quæ et sacri
péragat institúta mystérii, et salutáre
tuum in nobis mirabíliter
operétur. Per Dóminum.

Aliæ Secretæ, ut supra 3. Præfatio de

Ssma Trinitate.

Communio. Is. 35, 4. Dícite:

pusillánimes, confortámini et
nolíte timére: ecce, Deus noster
véniet et salvábit nos.
Postcommunio. Implorámus, Dómine, cleméntiam
tuam: ut hæc divína subsídia,
a vítiis expiátos, ad festa
ventúra nos prǽparent. Per
Dóminum.
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venerdì 13 dicembre 2013

STUPENDO! MAGNIFICO! DEO GRATIAS!


Vergine Maria – Satana perde il suo potere quando si recita il Mio Rosario

Figlia Mia, mantieniti sempre concentrata su Mio Figlio, perché ha bisogno della tua attenzione. Devi porre tutta la tua fiducia in Lui, e non permettere a nessuno di allontanarlo dalla tua vista.
Egli, il Mio Bambino, ti ha scelto per essere uno degli importanti messaggeri di questi tempi, in modo che le anime perse siano salvate. Dì alla gente di pregare il Mio Santissimo Rosario, anche ai non Cattolici, perché questa è la più grande arma contro l’influenza dell’Ingannatore, che geme nel dolore quando viene recitato. Il suo potere si indebolisce quando i Miei figli recitano questa preghiera. Quanto più i Miei figli recitano il Santo Rosario, tante più anime si possono salvare.
E tu, figlia Mia, hai una missione molto difficile, molto più dura rispetto a quella di qualsiasi altro profeta della storia. Questo a causa dell’oscurità dello spirito nel mondo. Mai prima d’ora è scesa una tale oscurità quando i Miei bambini hanno voltato le spalle a Mio Figlio, Colui che è morto di una morte terribile per salvarli. Eppure non solo hanno dimenticato questo, ma hanno scelto di negare la Sua stessa esistenza.
Pregare Me, tua Madre Benedetta, fa male al Maligno che rabbrividisce e perde il suo potere quando viene recitato il mio Rosario. Questa è l’arma che Mi è stata data, affinché possa aiutare a salvare le anime perse prima che, infine, Io schiacci la testa del serpenteMai sottovalutare il potere del Rosario, perché anche un solo gruppo di persone dedicate alla devozione regolare al Mio Santo Rosario può salvare la loro nazione. Dite ai Miei bambini di stare attenti quando girano le spalle alla preghiera, perché facendolo lasciano aperto un varco all’Ingannatore per irretirli nel suo affascinante ma pericoloso cammino verso l’oscurità. Portate i Miei figli nella luce diffondendo la devozione al Mio Santissimo Rosario.
La Tua Amata Madre
Maria Regina della Pace

La Madonna ci insegna a comunicare con i giovani



Messaggio della Vergine Maria riguardo al comunicare con i giovani

(Dopo una apparizione privata in cui Ella è apparsa alla veggente per più di 30 minuti)
Vengo in nome di Gesù Cristo. Io sono la Madre di Dio, la tua amata Madre Regina di tutti gli Angeli.
Figlia mia, sei stata appena messa alla prova per il lavoro che fai per il Mio Figlio diletto, come conseguenza sei diventata più forte. Ora sai cosa deve essere fatto in modo che il maggior numero possibile di giovani capisca chi è Mio Figlio.
Egli, il Mio Figlio Preziosissimo, Salvatore del mondo, farà qualsiasi cosa per salvare tutti coloro che camminano sulla terra nell’ignoranza della Sua Misericordia.
A quei figli che ostinatamente si rifiutano di ascoltare deve essere detta la Verità, e molto presto. Per favore, dite ai giovani di tutto il mondo che Gesù cammina con loro ogni secondo della giornata. Si preoccupa così tanto per loro. Essi non hanno idea della profondità del Suo amore. Egli vuole stringerli nel Suo Sacro Cuore, in modo che possano godere la Nuova Era di Pace sulla terra. Se solo rispondessero.
Bambina Mia, è così difficile per le persone capire la verità dell’esistenza di Dio Padre. Convincerli della verità del sacrificio del Suo Figlio Diletto è molto difficile. Questo, bambina Mia, deve essere il tuo obiettivo.
Và in pace e Amore.
La tua cara Madre
Regina degli Angeli