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lunedì 21 settembre 2015

La vigna e il cinghiale


La vigna e il cinghiale

"Perché hai abbattuto la sua cinta […]? 
La devasta il cinghiale del bosco" (Sal 80 [79], 13-14).

Quando papa Leone X, nel 1520, applicò la metafora salmica al rivoluzionario di Wittenberg, la cinta della vigna diletta era ancora saldamente in piedi. Certo, buona parte del Popolo di Dio – clero, religiosi e laici – aveva bisogno di un’urgente riforma, che alcuni illuminati vescovi e fondatori avevano già avviato; ma la devastazione provocata dal cinghiale fu allora efficacemente arginata da un Concilio ecumenico e dalle eroiche imprese apostoliche di nuovi ordini religiosi, come i Gesuiti e i Cappuccini, che riconquistarono alla Chiesa Cattolica ampie regioni d’Europa. D’altronde il ribelle, che morirà suicida dopo l’ennesima crapula, aveva avuto successo unicamente per ragioni politiche, grazie all’appoggio di principi altrettanto ribelli all’autorità costituita dell’Imperatore romano-germanico. L’Europa si spaccò in due e fu sconvolta da quasi un secolo e mezzo di guerre spaventose; ma la Chiesa Cattolica rimase cattolica.

Il diavolo, non soddisfatto di questa vittoria dimezzata, continuò il suo lavorio demolitore cercando di infiltrarsi nella vigna stessa. Visto che rivoluzioni francesi, liberali e comuniste non erano riuscite ad abbatterne la cinta, bisognava che qualcuno lo facesse dall’interno. Le ideologie dell’Ottocento erano state bollate dal beato Pio IX, l’eresia modernista condannata da san Pio X, i germogli del neo-modernismo recisi dal venerabile Pio XII… Ci voleva qualcuno che – scientemente o meno – aprisse la porta al nemico e lo facesse salire in cattedra, magari sotto le spoglie di periti invitati ad un nuovo Concilio, i quali ne prendessero surrettiziamente il controllo e riuscissero ad ipnotizzare più di duemila vescovi perché firmassero i documenti da loro elaborati. Leone XIII aveva ben visto, in visione, nugoli di demòni scendere in picchiata sulla basilica di San Pietro; la grande euforia di cinquant’anni fa non poteva quindi presagire nulla di buono.

Così fu abbattuta la cinta, e subito svariati animali selvatici cominciarono a scorrazzare indisturbati, calpestando la vigna e riempiendola dei loro escrementi. Lucifero sguinzagliò i suoi agenti più arditi nel cuore stesso del santuario, dove un papa tentennante e angosciato era drogato dai suoi più stretti collaboratori e sostituito da un sosia in molte apparizioni pubbliche. Il successore, avendo subito voluto veder chiaro nell’infiltrazione massonica della Sede Apostolica, fu stroncato col veleno dopo appena trentatré giorni di regno. Poi un gigante slavo e un angelo transalpino tentarono di salvare il salvabile – o forse anche ciò che non era salvabile – aprendo così un varco al ripristino della vera Chiesa. Ma non era ancora arrivato… il cinghiale. Non più il prete forzato e nevrotico di cinquecento anni orsono, ma qualcuno che riuscisse ad occupare la sede più alta, così da poter ridurre ogni cosa in poltiglia con qualche zampata ben assestata.

Un colpo da maestro… A questo punto, nulla resiste più alla serie di fendenti inferti a destra e a manca con una furia apparentemente insensata, ma in realtà calcolata con diabolica freddezza. Ad ogni sobbalzo dell’animale, oltre le devastanti conseguenze a medio e lungo termine, si verifica uno scatenamento di demòni, specie di quello dell’impurità. Ciò contro cui si accanisce di preferenza, non a caso, è l’unione santa dell’uomo e della donna come fondamento della famiglia: approvazione dell’omosessualità, ammissione della separazione e del divorzio, incondizionata indulgenza per l’aborto… e ora addirittura l’abolizione di fatto del matrimonio indissolubile. Ormai anche agli atei conviene sposarsi in chiesa, visto che questo è ammesso e che lo scioglimento è più facile del divorzio civile, è più veloce e – soprattutto – non costa nulla. I produttori di telenovelas sono già pronti a sfruttare il nuovo filone narrativo; anche i buoni cattolici potranno ormai identificarsi con i loro personaggi.

Ma tutto questo era stato previsto e annunciato dal Cielo. Nel lontano 1610 la Madonna così istruiva Mariana de Jesús, giovane religiosa di Quito: «Ora ti faccio sapere che dalla fine del secolo XIX e da poco dopo la metà del secolo XX, in quella che oggi è la Colonia e che un giorno sarà la Repubblica dell’Ecuador [attualizzando: in ogni parte del mondo], esploderanno le passioni e vi sarà una totale corruzione dei costumi, perché Satana regnerà quasi completamente per mezzo delle sètte massoniche [che allora non esistevano ancora]. Essi si concentreranno principalmente sui bambini per mantenere questa corruzione generale. Guai ai bambini di quei tempi! Il sacramento del Matrimonio, che simboleggia l’unione di Cristo con la sua Chiesa, sarà attaccato e profondamente profanato. La Massoneria, che sarà allora al potere, approverà leggi inique con lo scopo di liberarsi di questo sacramento, rendendo facile per ciascuno vivere nel peccato e incoraggiando la procreazione di figli illegittimi, nati senza la benedizione della Chiesa».

La Vergine proseguiva profetizzando la deviazione e corruzione del clero, quasi a voler indicare la causa della decadenza collettiva nel venir meno del baluardo opposto da Dio all’opera devastatrice portata avanti dai servitori del demonio. Nel 1634 Gesù stesso le mostrò come l’orrendo e pestifero cinghiale della Massoneria entrava nella meravigliosa e fiorente vigna della Chiesa, lasciandola annientata e in completa rovina: «Lo spirito di impurità, che saturerà l’atmosfera in quei tempi, come un oceano ripugnante inonderà le strade, le piazze e i luoghi pubblici con un’incredibile libertà. Attraverso l’acquisizione del controllo su tutte le classi sociali, la setta massonica sarà così astuta da penetrare nel cuore delle famiglie per corrompere persino i bambini e il diavolo si glorierà di nutrirsi con perfidia della squisita delicatezza del cuore dei bambini». Anche il Signore additava poi la degradazione di sacerdoti e religiosi e i terribili castighi che ne sarebbero seguiti; ma di questo ci occuperemo, a Dio piacendo, in un prossimo articolo.

Che dire? Fiat voluntas tua…! Se tutto questo è necessario, Padre santo, per la rinascita della Chiesa dai Tuoi figli fedeli, che non possono più sopportare quest’ignobile farsa e sono pronti, a un Tuo minimo cenno, a dissociarsene pubblicamente, da’ loro la forza di resistere mantenendosi fedeli alla Tua Parola. Tu stai passandoli al vaglio per separarli dai traditori, da quel Giuda che hai misteriosamente ammesso fra gli apostoli di Tuo Figlio con un compito necessario al trionfo del Tuo Regno. Ti prego, custodiscili dal maligno – non perché potrebbe ancora ingannarli, ma perché non si scoraggino e non cedano all’amarezza, alla ribellione, all’arroganza… Non permettere che siano tentati di superbia, ma conservali semplici e miti, puri di cuore e di costumi, invincibili agnelli in mezzo a lupi feroci che tuttavia nulla possono contro i Tuoi piccoli, purché questi si mantengano stretti sotto il manto della Tua Sposa immacolata, loro Madre e Maestra infallibile, perfezione vivente della Tua santa Chiesa.

AMDG et BVM

venerdì 3 febbraio 2012

Festa de Nossa Senhora do Bom Sucesso ‒ Quito, Equador : Profecias de Nossa Senhora do Bom Sucesso - Origem da milagrosa imagem


(Quinta-feira, 2 de Fevereiro de 2012)


Hoje é a Festa de Nossa Senhora do Bom Sucesso ‒ Quito, Equador : Profecias

Há 400 anos Nossa Senhora apareceu a uma religiosa espanhola no mosteiro das concepcionistas em Quito (Equador), e ordenou que se confeccionasse uma imagem sua sob as invocações do título, profetizou impressionantes acontecimentos para os séculos futuros, inclusive o nosso.

Nossa Senhora apareceu em 2 de fevereiro de 1610 a Madre Mariana de Jesus Torres, espanhola da alta nobreza, uma das oito fundadoras do mosteiro das concepcionistas de Quito, para ordenar-lhe a confecção de uma imagem a Ela dedicada. Estamos, portanto, no ano do IV centenário dessa aparição.

A milagrosa imagem de Nossa Senhora do Bom Sucesso venera-se no Monasterio Real de La Limpia Concepción, em Quito, primeiro convento de monjas contemplativas da América do Sul, fundado em 1577 sob os auspícios do rei de Espanha Filipe II.


Neste artigo serão apresentadas as importantes relações que a devocão a essa imagem tem com os dias atuais. No quadro abaixo, a apreciação de Plinio Corrêa de Oliveira sobre Ela, a ordem do universo e a civilização cristã.

Histórico das aparições

Situemo-nos no ano de 1556. Matronas da cidade de Quito, devotas de Maria Imaculada (o dogma só viria a ser proclamado em 1854), desejosas de ter em sua cidade um mosteiro de religiosas concepcionistas, pediram a Filipe II a fundação naquela colônia de um mosteiro consagrado à Imaculada Conceição.

O rei enviou, para atender a tão excelente pedido, um grupo de religiosas fundadoras, tendo à testa a Rvda. Madre Maria de Jesus Talvada, descendente de nobre e antiga casa da Galícia, e também a sobrinha desta, a cândida menina Mariana.

Soror Mariana de Jesus Torres
A par de sua candura, era Mariana notável por sua rara formosura de alma e de corpo. Grande devota do Santíssimo Sacramento, dotada do dom da profecia, conheceu as inumeráveis dificuldades e sofrimentos pelos quais passariam as religiosas; e, uma vez fundado o mosteiro, o ódio e as perseguições do demônio contra a comunidade ao longo dos séculos.

Teve ainda conhecimento de que o mosteiro duraria até o fim do mundo, e que nele haveria sempre uma alma santa, em todos os tempos. Foi-lhe também revelado que a Rainha dos Céus comunicar-se-ia com ela por meio de aparições.

A 13 de janeiro de 1577, fundava-se o mosteiro. Mariana não pôde professar na ocasião, por ter apenas 13 anos. Iniciou seu noviciado e professou aos 15, com o nome de Mariana de Jesus.

A vida de Madre Mariana de Jesus Torres é um portento de santidade. Mantinha profunda intimidade com seu anjo da guarda, e sua devoção dominante era a Jesus Sacramentado. Êxtases, visões e revelações alternavam-se com terríveis perseguições, não só do demônio como também de religiosas relapsas.

Certo dia ocorreu com suas irmãs de hábito algo muito grave. Madre Mariana sofreu em silêncio e recorreu a Nosso Senhor, comunicando-Lhe seus tormentos. O Divino Redentor apareceu-lhe e disse:

— Quando te desposei, experimentei com cuidado tua vontade.

— Senhor — respondeuMadre Mariana — minha vontade está pronta, mas a carne é fraca.

Ao que Nosso Senhor acrescentou:

— Não te faltará fortaleza, assim como não falta nada à alma que Me pede.

Nesse momento, viu ela Jesus Cristo no Gólgota, quando Ele começava a agonizar. Aterrorizada, exclamou: “Senhor, sou eu a culpada, castiga-me e poupa teu povo!”. Apareceu-lhe então a Santíssima Virgem, que lhe disse:

“Não és tu a culpada, mas o mundo criminoso. Estes castigos são para o séc. XX”. Viu então três espadas, cada uma com uma legenda: Castigarei a heresia; Castigarei a blasfêmia; Castigarei a impureza.

A Santíssima Virgem prosseguiu: “Queres, minha filha, sacrificar-te por este povo?”.

Madre Mariana respondeu: “Minha vontade está pronta”.

As espadas cravaram-se em seu coração, e ela caiu morta pela violência da dor.

Morreu verdadeiramente Madre Mariana, e foi apresentada ao juízo de Deus: o Padre Eterno regozijou-se por tê-la criado; o Filho Divino, por tê-la redimido e tomado por esposa; e o Espírito Santo, por tê-la santificado.

Estava no Céu a alma de Madre Mariana, enquanto na Terra se elevavam orações fervorosas por sua vida. Nosso Senhor, querendo atender a essas súplicas, fez Madre Mariana ver como as orações por sua vida subiam ao trono de Deus.

Apresentou-lhe duas coroas — uma de glória imortal, e a outra cercada de espinhos — enquanto lhe dizia: “Esposa minha, escolhe uma destas coroas”. E a fazia entender que, com a coroa de glória, ficaria no Céu, ao passo que com a outra voltaria a padecer no mundo.

Madre Mariana pediu que a Divina Majestade escolhesse, e não ela. Nosso Senhor respondeu:”Não. Quando te tomei por esposa, provei tua vontade, e agora faço o mesmo”.

Madre Mariana teve então conhecimento do futuro do mosteiro, das monjas que se salvariam e das que se condenariam; das imensas calamidades do séc. XX, durante o qual choveria fogo do Céu, consumindo os homens e purificando a Terra; das almas daquele mosteiro, as quais, por sua santidade, aplacariam a cólera divina.

Voltou-se então para Nossa Senhora e pediu que Ela mesma governasse o mosteiro; e aceitou retornar à Terra, tendo então escolhido, humilde e resignada, a coroa de espinhos. Regressava à vida, com seus 20 anos de idade.

***


Profecias de Nossa Senhora do Bom Sucesso (2) - Origem da milagrosa imagem


Madre Mariana de Jesus Torres, quadro de época



continuação do post anterior 

A vida de Madre Mariana de Jesus Torres, a quem Nossa Senhora do Bom Sucesso apareceu, foi escrita com admirável unção por Frei Manoel de Sousa Peraira, na segunda metade do séc. XVIII, baseando-se noCuadernón, que ele pôde consultar. 

Este Cuadernón foi posteriormente escondido, em local e data desconhecidos, a fim de preservá-lo das perseguições religiosas pelas quais viria a passar o Equador nos séculos XIX e XX. 

No livro A Vida Admirável da Rvda. Madre Mariana de Jesus Torres”, de 264 páginas, no qual se baseiam estas linhas, Frei Manoel relata pormenorizadamente as três mortes e duas ressurreições de Madre Mariana, sua atuação como religiosa modelar, seus sofrimentos e lutas, os estigmas de Nosso Senhor Jesus Cristo (os quais ela recebeu aos 25 anos) e outros fatos extraordinários de sua admirável vida mística. 

Seu corpo incorrupto, que assim se conserva desde sua derradeira morte em 16 de janeiro de 1635, em capela de seu mosteiro, confirma alguns desses fatos. 


Neste artigo, limitar-nos-emos a abordar mais extensamente a aparição de Nossa Senhora para lhe ordenar a confecção de sua imagem, e como esta foi realizada; ocupar-nos-emos também das revelações que Madre Mariana recebeu da Santíssima Virgem, com referência particular aos dias em que vivemos.

Corpos incorruptos de religiosas no convento das aparições
No ano de 1610, rezava insistentemente Madre Mariana à primeira hora da madrugada, prostrada ao solo no coro, pelas necessidades de seu mosteiro, da colônia espanhola da América e da Igreja, quando notou a presença de uma Senhora de extraordinária formosura, sustentando no braço esquerdo um Menino belo como a aurora. Emocionada, a religiosa perguntou:

— Quem sois, linda Senhora, e que desejais de mim, que sou só uma sofrida monja?

— Sou Maria do Bom Sucesso, a Rainha dos Céus e da Terra. Porque me invocaste com terno afeto, venho do Céu consolar teu aflito coração. Tuas orações, lágrimas e penitências são muito agradáveis a nosso Pai Celestial. Na mão direita, tenho o báculo que vês, pois quero governar este meu mosteiro como Priora e Mãe. Satanás quer destruir esta obra de Deus, mas não o conseguirá, porque Eu sou a Rainha das Vitórias e a Mãe do Bom Sucesso, sob cuja invocação quero fazer prodígios em todos os séculos.

É vontade de meu Filho Santíssimo que mandes confeccionar uma imagem, tal como me vês, e que a coloques no trono da abadessa. Na minha mão direita porás o báculo e as chaves da clausura, em sinal de minha propriedade e autoridade. Em minha mão esquerda porás meu Divino Filho. Eu mesma governarei este meu Mosteiro.

— Senhora —ponderou a religiosa — como realizar tudo isso, se até desconheço Vossa estatura?

— Dá-me o cordão franciscano que trazes à cintura.

A Santíssima Virgem o tomou e colocou uma de suas extremidades na mão de seu Divino Filho, que o aplicou à cabeça da Mãe, indicando a Madre Mariana que, com a outra ponta, tocasse seus pés.

O cordão milagrosamente se esticou, até alcançar a estatura exata da Santíssima Virgem.

— Aqui tens, minha filha, a medida de tua Mãe do Céu. Meu servo Francisco del Castilho, a quem explicarás minhas feições e minha postura, talhará minha imagem, pois tem reta consciência e observa religiosamente os mandamentos de Deus e da Igreja. De tua parte, ajuda-o com orações e humildes sofrimentos”.

Francisco del Castillo preparou-se com penitências, para tão alto encargo: confessou-se, comungou, e no dia 15 de setembro de 1610 iniciou a confecção da imagem. 

Quando faltavam apenas os retoques finais, certo de que a imagem, embora satisfatória, nem de longe representava o que Madre Mariana havia visto, resolveu não só fazer mais penitência, mas saiu de viagem em busca das melhores tintas para concluir o trabalho. 

De regresso, surpreendeu-se ao encontrar já concluída a imagem. Diante do bispo, fez juramento escrito para testemunhar que a imagem não era obra sua, e que a havia encontrado, ao voltar, com uma forma muito diferente da que havia deixado, seis dias antes.

Madre Mariana de Jesus descreve assim os acontecimentos: rezava às três horas da madrugada do dia 16 de janeiro de 1611, no coro, onde estava a imagem que ia sendo esculpida por Francisco del Castillo, quando viu os arcanjos São Miguel, São Gabriel e São Rafael, os quais se apresentavam diante do trono da Rainha dos Céus.

São Miguel, saudando-a, disse: “Ave Maria, Filha de Deus Padre”; São Gabriel acrescentou: “Ave Maria, Mãe de Deus Filho”; e São Rafael concluiu: “Maria Santíssima, Esposa puríssima do Espírito Santo”. 

Nesse momento apareceu São Francisco de Assis, e se uniu aos três arcanjos. Seguidos da milícia celeste, acercaram-se da imagem semi-acabada, transformando-a e refazendo-a, dando-lhe uma beleza inigualável que mão humana jamais poderia conferir. 

A Virgem estava totalmente iluminada, como se estivesse no meio do sol. Do alto, a Santíssima Trindade olhava comprazida o que acontecia, e os anjos entoavam suas melodias. 

No meio de todas essas alegrias, a Rainha do Céu penetrou pessoalmente na imagem, como raios de sol que se introduzem em um cristal. 

Como que tomando vida, tornou-se resplandecente, e com celestial melodia cantou o Magnificat. Os anjos entoaram o hino Salve Sancta Parens (Ave, ó Santa Progenitora).

Essa foi a origem da milagrosa imagem de Nossa Senhora do Bom Sucesso.

As extraordinárias revelações da Virgem Santíssima

Madre Mariana recebeu grande número de revelações, nas quais Nossa Senhora profetizou acontecimentos do século XX e vários que já se realizaram. Convido o leitor a tomar conhecimento de alguns, dentre muitos.

Talvez para algum leitor, habituado às precisões matemáticas de hoje (aliás, de si elogiáveis), seja útil mostrar antes a conexão entre o que Nossa Senhora diz sobre o século XX e o que se passa em 2010. 

Procissão na festa no convento das aparições
Com efeito, cada século se define mais pelo desenrolar dos acontecimentos relevantes que nele se verificam do que pelos dois zeros que caracterizam o ano como múltiplo de cem. 

Assim, os historiadores situam a Revolução Francesa como acontecimento do século XVIII, ao passo que ela se prolongou, com sua difusão por Napoleão Bonaparte, até o Congresso de Viena em 1815; e só consideram concluído o séc. XIX com o fim da Belle Époque e o início da I Guerra Mundial, em 1914. 

Isto porque a conceituação mais adequada de um século reside no significado profundo que ele tem na arquitetonia da História.

Outro exemplo: quando Paulo VI e João Paulo II tratam, com clareza e precisão, da tragédia ocorrida na Santa Igreja depois do Concílio Vaticano II, referem-se evidentemente a um fenômeno do séc. XX, tragédia que se prolonga e se desdobra até nossos dias.

Profecias de Nossa Senhora do Bom Sucesso (3) - As revelações

Gabriel García Moreno (1821-1875)
“Um presidente verdadeiramente católico”

Em aparição de 16 de janeiro de 1599, Nossa Senhora disse a Madre Mariana: 

“A pátria em que vives deixará de ser colônia e será república livre; então, chamar-se-á Equador e necessitará de almas heróicas para sustentar-se no meio de tantas calamidades, públicas e privadas”. 

Previsão cumprida 200 anos depois. Nessa mesma aparição, a Santíssima Virgem afirmou:


“No séc. XIX haverá um presidente verdadeiramente católico, varão de caráter, a quem Deus dará a palma do martírio, na mesma praça onde está este meu convento. Ele consagrará a República ao Divino Coração de meu Filho Santíssimo, e esta consagração sustentará a Religião católica nos anos posteriores, os quais serão amargos para a Igreja”. 

Com efeito, em 25 de março de 1874, Gabriel Garcia Moreno [foto] tornou o Equador a primeira nação da América consagrada ao Sagrado Coração de Jesus. E no ano seguinte, a 6 de agosto, entregou sua alma a Deus, assassinado pelos inimigos da fé, na mesma praça em que está situado o mosteiro. Antes de expirar, escreveu no solo, com o próprio sangue: Dios no muere.

“Quando tudo parecer perdido, será o início do triunfo da Santa Igreja”



Em aparição de 2 de fevereiro de 1634, Nossa Senhora do Bom Sucesso entregou o Menino Jesus a Madre Mariana. 

Em seus braços, Ele revelou-lhe a proclamação do Dogma da Imaculada Conceição, quando “meu Vigário” (o Papa) estiver cativo; e o dogma da Assunção, depois de o mundo sair de um banho de sangue. 

O que se verificou, respectivamente, em 1854, no pontificado do Bem-aventurado Pio IX, e após a II Guerra Mundial, em 1950.

Em 8 de dezembro de 1634, a Rainha do Céu e da Terra indicou a Madre Mariana que sua invocação de Bom Sucesso iria ser a sustentação e guarda da fé, face à total corrupção do séc. XX. Ela predisse que, 

“nesses tempos de calamidade, quase não haverá inocência infantil [...], a atmosfera estará saturada de impureza, a qual, como um mar imundo, correrá pelas ruas, praças e lugares públicos com uma liberdade assombrosa, de maneira que quase não se encontrarão no mundo almas virgens[...]. Quanta dor sinto ao te manifestar que haverá muitos e enormes sacrilégios públicos e também ocultos, profanações da Sagrada Eucaristia. [...] Meu Filho Santíssimo será lançado ao solo e pisoteado por pés imundos. [...] O Sacramento da ordem sacerdotal será ridicularizado, oprimido e desprezado, porque nesse sacramento se oprime e denigre a Igreja de Deus e a Deus mesmo, representado em seus sacerdotes. [...] O Sacramento do matrimônio, que simboliza a união de Cristo com a Igreja, será atacado e profanado em toda a extensão da palavra [...]. Impor-se-ão leis iníquas, com o objetivo de o extinguir, facilitando a todos viverem mal”.

Dramaticamente essas profecias indicam o que ocorre em nossos dias em relação aos sacrilégios, ao sacerdócio e àquilo que seria então inacreditável: a legalização de uniões de indivíduos do mesmo sexo, como se elas fossem casamento.

E Nossa Senhora do Bom Sucesso acrescentou:

“Quando tudo parecer perdido, será o início do triunfo da Santa Igreja. O pequeno número de almas que guardarão o tesouro da fé e das virtudes sofrerá um cruel e indizível padecer, a par de um prolongado martírio [...], haverá uma guerra formidável e espantosa, na qual correrá sangue de nacionais e estrangeiros, de sacerdotes e de religiosas. Essa noite será terrível, pois parecerá ao homem o triunfo da maldade. Será chegada, então, a hora em que Eu de maneira assombrosa destronarei o soberbo e maldito Satanás, pondo-o abaixo de meus pés e sepultando-o no abismo infernal. Deixarei por fim livres, a Igreja e a pátria, de sua cruel tirania [...]. Ora com insistência, pedindo a nosso Pai Celeste que se compadeça e ponha termo, o quanto antes, a tempos tão nefastos, enviando à Santa Igreja o prelado (do latim, “praelatus” — aquele que vai à frente),que deverá restaurar o espírito de seus sacerdotes. A esse filho meu muito querido amamos, meu Filho Santíssimo e Eu, com amor de predileção, pois o dotaremos de uma capacidade rara, de humildade de coração, de docilidade às divinas inspirações, de fortaleza para defender os direitos da Igreja e de um coração terno e compassivo, para que, qual outro Cristo, atenda o grande e o pequeno, sem desprezar o mais desafortunado que lhe peça luz e conselho em suas dúvidas e amarguras [...]. Em sua mão será posta a balança do Santuário, para que tudo se faça com peso e medida, e Deus seja glorificado”.

“Alegre e triunfante, qual terna menina, ressurgirá a Igreja”

Em outra ocasião, revelando a mesma situação com ênfase diferente, Nossa Senhora do Bom Sucesso diz: 

“Tempos funestos sobrevirão, nos quais, cegando na própria claridade, aqueles que queriam defender em justiça os direitos da Igreja, lsem temor servil nem respeito humano, darão a mão aos inimigos da Igreja, para fazer o que estes quiserem. Mas ai do erro do sábio — o que governa a Igreja —, do Pastor do redil que meu Filho Santíssimo confiou a seus cuidados. Mas quando aparecerem triunfantes e quando a autoridade abusar de seu poder, cometendo injustiças e oprimindo os débeis, próxima está sua ruína. Cairão por terra estatelados. E, alegre e triunfante, qual terna menina, ressurgirá a Igreja e adormecerá brandamente, embalada em mãos do hábil coração maternal de meu filho eleito e muito querido daqueles tempos, ao qual, se dócil prestar ouvido às inspirações da graça — sendo uma delas a leitura das grandes misericórdias que meu Filho Santíssimo e Eu temos usado contigo —, enchê-lo-emos de graças e dons muito particulares, fá-lo-emos grande na Terra e muito maior no Céu, onde lhe temos reservado um assento muito precioso, porque, sem temor dos homens, combateu pela verdade e defendeu, impertérrito, os direitos de sua Igreja, pelo que bem o poderão chamar mártir”.

As profecias de Nossa Senhora à Madre Mariana de Jesus Torres impressionam, quer pela clareza com que predisse acontecimentos já realizados, quer pela exatidão com que descreve a imensa crise de nossos dias. 

E são inteiramente afins com as mensagens de Nossa Senhora em Fátima e em La Salette.


(Fonte: Carlos Antonio E. Hofmeister Poli, Coronel do Exército de Cavalaria e Estado-Maior (R), "Catolicismo", fevereiro de 2010)fonte