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martedì 11 dicembre 2012

« II potere di Maria su tutti i diavoli risplenderà in particolar modo negli ultimi tempi...




IL PIÙ TERRIBILE NEMICO SUSCITATO DA DIO CONTRO IL DEMONIO 
È MARIA 


S.   LUIGI M.  GRIGNION DE MONTFORT

La lotta di Maria contro il serpente, cominciata con l'inizio della storia della salvezza, 
continuerà in tutti i tempi, ma si farà più acuta e più feroce negli ultimi tempi. Sarà, quella, 
una lotta totale, fino allo sterminio di una parte e la vittoria completa dell'altra. Nessuno in 
quella lotta potrà restare estraneo, o neutrale, o semplice spettatore. Tutti gli abitanti della 
terra ne saranno coinvolti, schierati o da una parte o dall'altra della trincea, solidali o col 
demonio che sarà definitivamente sconfitto,  o con Cristo e con Maria che saranno i
vincitori. 

Cito S. Luigi M. Grignion de Montfort: « Dio ha messo non soltanto una inimicizia, ma delle 
inimicizie fra Maria e il demonio come pure tra la razza della Santa Vergine e la razza del 
demonio; vale a dire: Dio ha messo inimicizie,  antipatie ed odi segreti tra i veri figli e 
servitori della Santa Vergine e i figli e gli schiavi del diavolo... Ma l'umile Maria riporterà 
sempre la vittoria su questo orgoglioso... fino al punto di schiacciargli la testa nella quale 
risiede il suo orgoglio... 
« II potere di Maria su tutti i diavoli risplenderà in parti-colar modo negli ultimi tempi, in cui 
satana insidierà il Suo calcagno vale a dire gli uomini schiavi, poveri figli che susciterà per 
muovergli guerra. Secondo il mondo essi saranno piccoli e poveri e abbassati davanti a 
tutti come il calcagno, calpestati e tartassati come lo è il calcagno nei confronti delle altre 
membra del corpo; ma in cambio essi saranno ricchi delle grazie 
di Dio che Maria distribuirà loro abbondantemente, grandi ed elevati in santità davanti a 
Dio, superiori ad ogni creatura per il loro zelo animato, e così  fortemente appoggiati al 
soccorso divino, che con l'umiltà del loro calcagno, in unione a Maria, essi schiacceranno 
la testa al diavolo e faranno trionfare Gesù Cristo » (Trattato, 54). 

Il demonio ha sempre dimostrato una grande paura di Maria perché egli sa che Essa è il 
più terribile nemico suscitato da Dio contro di lui (ivi, 52); che il tempo del suo regno è 
ormai alla fine -  sciens quia modicum tempus habet, Ap. 12, 12 -; che l'umiltà di Maria 
vince e annulla gli effetti della sua superbia; che la vera devozione a Maria difende i suoi 
devoti contro tutte le sue insidie e i suoi assalti. 

C'è una bella pagina di Henri-Marie Boudon (v. appendice), uno degli autori preferiti dal 
Lanteri, che dipinge al vivo la paura del demonio verso Maria: 



 « Quale il mezzo dunque per salvarsi dalle insidie che ci tendono nemici così potenti? Il
più sicuro è la devozione alla santa Madre  di Dio, che a questi avversari della nostra 
salvezza si presenta terribile come un esercito schierato a battaglia. Ed in effetti, i demoni 
temono terribilmente i digiuni, le veglie, le  austerità, le penitenze, le preghiere; ma non 
hanno lasciato di perdere molte anime che attendono a queste cose. Invece non si è mai 
detto, né sentito, che uno veramente devoto alla santa Vergine si sia perduto. Ecco perché 
non vi è nulla che i diavoli maggiormente temano se non la devozione alla Madre di Dio.
Così vediamo che i demoni spingono stranamente i loro gregari, che sono gli eretici e i 
cattivi cattolici, a distruggere questa devozione, o apertamente,  o indirettamente con 
pretesti speciosi. Essi sanno che non è molto difficile gettare la corruzione nell'intcriore di 
coloro che più si distinguono nell'esercizio delle opere esteriori, nelle elemosine, nella cura 
dei malati, nelle austerità corporali e cose simili; essi sanno che le anime anche più
stabilmente decise e stabilite nella virtù sono soggette all'incostanza, la loro esperienza ha 
fornito loro mille prove di ciò: ma essi  sanno pure che la protezione della Santissima 
Vergine non mancherà mai a coloro che praticano questa devozione e che la grazia 
aumenta sempre in coloro che osservano fedelmente la legge del suo Figlio. Ad essi Maria 
ottiene la grazia finale e il dono d'una morte preziosa. « Non sai forse — diceva nostro 
Signore a un demonio che si lamentava come i più grandi peccatori gli fossero sottratti per 
l'intervento di Maria - non sai che mia Madre può tutto su di me e che tutto ciò che vuole è 
fatto? » (Rivelazioni di S. Brigida) (H. M. BOUDON, Die» seul, le saint esclavage, Marseil-le 
1836, 111). 

Alla fine del mondo, per mezzo di Maria, saranno debellate e messe fuori campo tutte le 
eresie che hanno travagliato e travagliano la Chiesa. Vi sarà, allora, il trionfo completo della verità completa. Per oggi questa grazia non ci è ancora accordata. Oggi la Chiesa deve 
ancora essere « militante », «combattere la  buona battaglia ». I membri della Chiesa 
devono ancora lottare, soffrire, resistere per  « conservare la fede » e per meritarsi la 
corona, imitando così il divino Maestro che aveva scelto la stessa via: « Hanno 
perseguitato me, perseguiteranno anche voi »  (Gv. 15, 20); « io so che dopo la mia 
partenza s'introdurranno in mezzo a voi lupi rapaci che non risparmieranno il gregge... 
perciò vegliate » (At. 20, 29). Ma alla fine cesserà la lotta e ci sarà la vittoria. E la vittoria 
sarà un regalo di Maria, vincitrice di tutte le eresie. 


« Mi è stato rivelato — scrive la mistica francescana spagnola Maria da Agreda (1602-
1663) - che per l'intercessione della Madre di Dio tutte le eresie saranno distrutte. La 
vittoria sulle eresie è stata da Cristo riserbata alla sua Santa Madre. Negli ultimi giorni il 
Signore farà diffondere in modo speciale & conoscenza e l'amore di sua Madre. È stata 
Maria a iniziare la salvezza, sarà ancora  Lei che !a completerà. Prima della seconda 
venuta di Cristo Maria si manifesterà più e meglio che non in altri tempi con la sua bontà e 
potenza e grazia per ricondurre i miscredenti alla fede cattolica. La potenza di Maria sarà 
oltremodo notevole specialmente negli ultimi giorni. Maria estenderà il regno di Cristo ai 
pagani, ai maomettani, e vi sarà una gioia grandissima quando Maria sarà intronizzata 
come Signora e Regina dei cuori ». 
Solo allora sarà ricomposta  nel mondo e nell'umanità quella «  anakephdaiosis  », ossia 
restaurazione di tutto sotto l'unico capo Cristo — in direzione verticale - vaticinata da 
Paolo; quella « ecumène » - in  direzione orizzontale - o unità universale per cui Cristo
aveva pregato nel cenacolo; quella distruzione della babèle umana, segno di divisione e di
odio, per la vittoria della croce, segno di unità e di amore: e sarà ricomposta per mezzo di 
Maria. 

Paolo Calliari


MARIAM COGITA MARIAM INVOCA