domenica 20 luglio 2014

”SERMONE ANGELICO”




La beata Brigida, principessa di Nericia nel regno di Svezia,

abitando per molti anni in Roma, nella casa cardinalizia contigua alla
chiesa di S. Lorenzo in Damaso, siccome non sapeva quali lezioni
dovessero leggersi nel suo monastero, che Cristo aveva ordinato di
costruire nella Svezia, e la cui regola egli stesso aveva dettata ad onore
della beata Vergine sua Madre, improvvisamente, mentre la stessa 
beata Brigida era in preghiera e di questo si stava interrogando, le
apparve Cristo dicendo: « Io ti manderò un mio angelo, che ti rivelerà
la lezione da leggersi nel mattutino dalle monache del tuo monastero
in onore della Vergine mia Madre, ed egli te la detterà. E tu scrivila
com'egli te la dirà ». 


La beata Brigida, dunque, avendo la camera con finestra

corrispondente all'altare maggiore, da dove poteva vedere ogni giorno
il Corpo di Cristo, si preparava ogni giorno a scrivere, con tavoletta,
carta e penna in mano; dopo di che leggeva le sue ore e preghiere, e
così preparata aspettava l'angelo del Signore. Quando questi veniva, le
si poneva accanto, da un lato, stando in piedi in posizione
modestissima, avendo sempre il viso in riverente atteggiamento
rivolto all'altare, dov'era custodito il Corpo di Cristo. E stando così,
dettava distintamente e con ordine, nella lingua materna della beata
Brigida, la lezione suddetta, cioè le lezioni infrascritte, da leggersi nel
suddetto monastero durante il mattutino, sulla sovreminente ed eterna
eccellenza della beata Vergine Maria. E lei ogni giorno scriveva con
grande devozione, sotto dettatura dell'angelo, ed ogni giorno
sottoponeva umilmente al suo padre spirituale ciò che aveva scritto.
Accadeva però, alcuni giorni, che l'angelo non veniva a dettare. E
allora, richiesta dal suo padre spirituale se aveva scritta la lezione del
giorno, lei rispondeva umilmente dicendo: « Padre, oggi non ho scritto
nulla, perché ho aspettato a lungo l'angelo del Signore che mi dettasse
per scrivere, ma non è venuto ». 
In tal modo, dettato dalla bocca d'un angelo, è stato scritto il
seguente discorso angelico sull'eccellenza della beata Vergine Maria.
E dallo stesso angelo fu diviso in lezioni da leggersi settimanalmente
nel mattutino durante l'anno, come esposto qui in seguito. 


Quando l'angelo ebbe finito il dettato di questo discorso, disse alla

sposa che scriveva: « Ecco che ho preparata la veste della regina del
cielo, Madre di Dio; voi dunque, come potrete, cucitela. Voi dunque, o
monache fortunate della santissima religione del Salvatore, con la
regola che lo stesso Salvatore e creatore dell'universo ha di sua bocca
somministrato con tanta benevolenza a voi e al mondo mediante la sua
sposa, accingetevi a ricevere con somma riverenza e devozione questo 
sacro discorso, che l'angelo del Signore, per divino comando, dettò
alla santa madre vostra Brigida. Aprite le vostre orecchie all'ascolto di
così sublime e inaudita lode nuova della beatissima Vergine Maria, e
considerate umilmente la sua eccellenza contenutavi dall'eternità,
affinché, ruminandola diligentemente nella meditazione, ne degustiate
la soave dolcezza della contemplazione. E poi elevate a Dio mani e
cuore, in pienezza di affetto, per rendergli umilissime e devotissime
azioni di grazie per così grande beneficio fatto a voi particolarmente.
Si degni concedervelo il suo beatissimo Figlio, Re degli angeli, che
vive e regna nei secoli dei secoli. Amen ».


In queste tre lezioni seguenti l'angelo mostra come Dio, fin dall'eternità, amò

più di ogni altra creatura la gloriosa Vergine sua Madre, prima che fosse
creata qualsiasi altra cosa.

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